Quaresima 2014 web

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INTRODUZIONE ALLA BIBBIA

Gli altri scritti del Nuovo Testamento Il Vangelo secondo Giovanni

I

Il Nuovo Testamento comprende anche l’insieme di quelli che sono chiamati «gli scritti giovannei», ossia il Vangelo secondo Giovanni, le tre Lettere attribuite a questo stesso evangelista e il libro dell’Apocalisse. Sia per il linguaggio sia per l’intensa valenza simbolica del suo contenuto, il Vangelo secondo Giovanni si distingue dai Vangeli sinottici di Matteo, Marco e Luca. Giovanni, che scrive il suo Vangelo verso il 95-100 d.C., colloca infatti il racconto su Gesù in una cornice già elaborata teologicamente, con un costante riferimento alla vita, alla liturgia e ai sacramenti della Chiesa. I suoi destinatari non sono più contemporanei di Gesù e rischiano di non comprendere più quanto celebrano

nella liturgia e nei sacramenti. Ecco, allora, nel Vangelo secondo Giovanni le grandi catechesi sul battesimo (capp 3-4), sull’Eucaristia (cap 6), sulla risurrezione (cap 11) e la ripresa dei grandi simboli biblici dell’acqua, della luce, delle tenebre e della vita, e delle immagini bibliche della vite, del pastore, della manna, del vino, delle nozze, del serpente innalzato nel deserto ecc. Ciò che i sinottici collocano nel contesto della vita terrena di Gesù, viene da Giovanni collocato in una cornice teologica e spirituale (che non significa però negare la storia), in una cristologia già approfondita, così che il destinatario del suo Vangelo possa nutrirsi e ispirarsi alla parola e ai gesti di Gesù e alla sua rivelazione, fonte della salvezza definitiva. E possa così celebrare con maggiore consapevolezza i sacramenti e la liturgia della Chiesa.

Le Lettere di Paolo

L’evangelista Luca cui sono attribuiti un Vangelo e gli Atti degli Apostoli. Icona: SAN LUCA APOSTOLO E EVANGELISTA con scene della sua vita,dipinto dall’artista Claudiu Victor Gheorghiu. Il Vangelo secondo Luca, accompagna il cammino della Chiesa, nelle domeniche del ciclo «C» del Lezionario.

Paolo (in ebraico Saulo), dopo la sua conversione a Damasco (cf At 9) si dedica totalmente alla diffusione del cristianesimo, fino ad arrivare a Roma, dove morirà martire, con Pietro, sotto la persecuzione dell’imperatore Nerone (verso il 67 d.C.). La predicazione di Paolo, che verrà fissata nelle sue 13 Lettere, scritte fra il 51 e il 67 d.C., affronta tutte le problematiche dell’uomo alla luce del Vangelo di Gesù. Egli ha presentato il Cristo come il centro della rivelazione che Dio ha fatto di se stesso, portando a compimento in lui l’alleanza e le promesse racchiuse nell’Antico Testamento. Paolo ha cercato di lavorare dall’interno la società greco-romana del suo tempo, avviandola a un felice incontro con i valori del Vangelo (egli è chiamato anche «l’uomo di tre culture»: ebraica, greca, latina). Le 13 Lettere di Paolo sono scritti occasionali, di ampiezza e contenuto diversi, scritte sotto la spinta di necessità particolari e per far conoscere e annunciare il Vangelo di Gesù. Alcune lettere sono autentiche di Paolo: • Lettera ai Romani • Prima e Seconda Lettera i Corinzi • Lettera ai Galati • Prima Lettera ai Tessalonicesi • Lettera ai Filippesi • Lettera a Filemone Altre, invece, si ispirano al suo insegnamento e sono opera di suoi discepoli: • Lettera ai Colossesi 50


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