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UNA VITA GRANATA

OTTANTíANNI DI CALCIO MONDRAGONESE

di Alessandro Foresta

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1945-1953. “Il campo spor�vo bisogna farlo...”

Il periodo post-bellico

Finita la guerra si comincia a pensare a come recuperare il campo spor�vo della zona mare. Gli Allea� neavevanofa�ouna RestArea,unluogodiriposoe di svago, costruendoci baracche, capannoni e coprendolofinanchecongrossilastronidicemento. Del campo spor�vo era rimasta ben poca cosa. Passano però degli anni prima che il sogno dei �fosi mondragonesi possa tramutarsi in realtà. Un ar�colo de “Il Ma�no” del 6 aprile del 1950 descrive bene l’impazienza dei �fosi azzurri, speranzosi di riavere in tempi brevi un vero campo spor�vo.

Il campo spor琀椀vo bisogna farlo ñ questa Ë la frase che anche se gramma琀椀calmente non pura corre sulla bocca di tu琀�. Questo è il grande (e pio?) desideriodeipochiaccesi 琀椀fosi del calcio, questalametachesi prefigge raggiungere il Comitato provvisorio, che a琀琀raverso so琀琀oscrizioni volontarie, lo琀琀erie, ecc. cerca di raccogliere un fondo cospicuo per poter fronteggiare il primo lo琀琀o di lavori che dovrebbero dare sistemazione, che perme琀琀erà l’inizio dell’a琀�vità spor琀椀va. Mondragone ebbe un campo spor琀椀vo, ma con la venuta degli allea琀椀, le truppe americane ne fecero una Rest Area, un luogo di riposo e di vita allegra e spensierata e vi costruirono baracche, capannoni, ecc. e quando se ne andarono lasciarono, mu琀椀 e freddi tes琀椀moni delle loro gozzoviglie, immensi lastroni di cemento, pavimen琀椀 sui quali avevano dormito, mangiato, ballato e forse qualcuno aveva versato una lacrima. Il campo spor琀椀vo era stato così distru琀琀o e le autorità locali avevano chiesto ed a琀琀endevano che il Genio civile provvedesse alla ricostruzione: era una vana speranza e mentre il tempo passava e tu琀琀o era le琀琀era morta aveva pensato perfino a dividerlo in lo琀� per adibirlo a costruzioni di palazzine (…). Un gruppo di animosi, di pionieri vorremmo chiamarli, cos琀椀tuirono un comitato: erano in pochi, una quindicina, versarono un contributo, qualcuno anche di diverse migliaia di lire, presi dall’entusiasmo fecero trasportare sul campo spor琀椀vo pietre di tufo e materiale che sarebbe dovuto servire per la cinta del campo stesso nella speranza che il popolo e le autorità fossero venu琀椀 loro incontro (…). Oggi a Mondragone nei caffè, nelle sale da barbiere (…), non si parla d’altro che del campo spor琀椀vo. I piccoli, i giovane琀� specialmente, lo a琀琀endono questo campo: i grandi ricordano i predile琀�, i beniamini del pubblico, le emozioni del tempo passato e si riprome琀琀ono che questa sia la volta buona. L’ar�colo termina con un invito alComitatoprovvisorio: che lavori per un unico obie�vo, res�tuire alla ci�à di Mondragone un vero campo spor�vo. Il Comitato provvisorio, che cerca di raccogliere nel suo seno tu琀琀e le forze degli animosi pionieri di ieri e dei volenterosi di oggi, ha sede presso la Casa comunale e, con l’incarico di cassiere, presta la sua a琀�va di collaborazione il dinamico don Adelchi, parroco di

San Nicola, il quale sa trovare tempo e modo di alternare alla cura delle anime la cura di a琀�vità spor琀椀va, ricrea琀椀ve e assistenza sociale. (Foto 3)

L’ar�colo de Il Ma�no del 6 aprile 1950 descrive la speranza dei �fosi affinchè il campo spor�vo possa essere ricostruito. Le truppe americane - scrive il Ma�no riferendosi al campo - ne fecero una Rest Area, un luogo di riposo e di vita allegra e spensierata e vi costruironobaracche,capannoni, ecc. e quando se ne andarono lasciarono, mu� e freddi tes�moni delle loro gozzoviglie, immensi lastroni di cemento, pavimen� sui quali avevano dormito, mangiato, ballato e forse qualcuno aveva versato una lacrima. Il campo verrà ricostruito alla fine del 1950. (Foto 3)

AUTOLINEAMONDRAGONE-MONDRAGONE SCALOAUTOLINEASERV. URBANO MONDRAGONE

6.156.457.318.269.1610.0611.4612.3613.2614.1615.0615.5617.3618.2619.1620.0620.55

6.166.467.338.289.1810.0811.4812.3813.2814.1815.0815.5817.3818.2819.1820.0820.56

6.176.477.358.309.2010.1011.5012.4013.3014.2015.1016.0017.4018.3019.2020.1020.57

6.186.487.378.329.2210.1211.5212.4213.3214.2215.1216.0217.4218.3219.2220.1220.58

6.216.517.398.349.2410.1411.5412.4413.3414.2415.1416.0417.4418.3419.2420.1421.01

6.236.537.428.379.2710.1711.5712.4713.3714.2715.1716.0717.4718.3719.2720.1721.03

6.256.557.458.409.3010.2012.0012.5013.4014.3015.2016.1017.5018.4019.3020.2021.05

PARTE NEL SEGNO DELLE TARTARUGHE LA “RIVOLUZIONE DOMIZIA”*

» stato per anni il litorale ìCenerentolaî díItalia, ora si appresta a divenire quello pi˘ allíavanguardia da un punto di vista ambientale. » questa la ìrivoluzioneî della Riviera Flegreo Domizia: un protocollo con le associazioni ambientaliste del territorio e i gestori dei lidi, per anni su posizioni divergen�, oggi dalla stessa parte per difendere e valorizzare l’ecosistema cos�ero. I pun� dell’accordo “Lidi amici di Domizia” fortemente voluto dallíAssociazione Domizia, presieduta da Vincenzo Ammaliato, dalla sua cos�tuzione a supporto della stazione zoologica di Napoli in prima linea per la salvaguardia delle tartarughe marine, sono sta� presenta� venerdì 19 maggio alle 18 al centro di aggregazione di Via Machiavelli a Castel Volturno alla presenza dei sindaci, dei sindaca� e di tu� i gestori dei lidi che hanno aderito: ad oggi pi˘ di quaranta. Presente líassessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci, Giovanni Saba�no, presidente Ente Riserva, Marcello Gianno�, associazione Ardea e Sandra Hochsheid della stazione Zoologica Dohrn.

Per Salvatore Trinchillo, vicepresidente del Sindacato Italiano Balneari, quella di venerdì ì»stataunagiornata storica, negli ul琀椀mi anni la presenza delle tartarughe ci ha permesso di capire che un des琀椀no diverso per la riviera Flegreo Domizia era possibile, la natura ci ha lanciato un segnale, segnale che noi vogliamo cogliere rendendo le nostre spiagge un modello di sostenibilità per il resto del Paese, per anni siamo sta琀椀 gli ul琀椀mi, ora vogliamo essere i primi”. to: “Sulla nostra riviera tra il 2021 ed il 2022 hanno nidificato 23 tarta rughe, il più alto numero in Italia, le nostre piccole amiche ci hanno aperto la strada, ora tocca a noi seguirla, tu琀� insieme”

*Ricevuto e pubblicato vigliotti.costruzioni53gmail.com

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