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LA SCRITTURA HARD DI
ERRI DE LUCA di Salvatore D’Ambrosio
N
EL mese di novembre dello scorso 2016, lo scrittore Erri De Luca si è visto assegnato il premio per la descrizione della peggiore scena hard. La suddetta è nel suo romanzo Il giorno prima della felicità, pubblicato per la Feltrinelli nel 2012. La notizia mi ha spinto a riprendere il romanzo, per rileggere le pagine “incriminate”. Da premettere che sono un lettore fedele di De Luca. Non mi manca niente di ciò che ha scritto, dal suo esordio nel 1989 con il romanzo: Non ora, non qui, ai recentissimi. Lo trovo molto vicino al mio modo di sentire le cose della vita. Sarà che è nato a Napoli come me. Ma penso invece, che le cose stanno in effetti in modo diverso. Amo in lui l’essenzialità nella descrizione delle cose, il sentimento che si legge nei suoi scritti, che non è un fatto voluto per fare diciamo così “cassetta”, ma è qualcosa che fluisce dalla sua anima alla penna e che necessariamente deve essere scritto, lasciato nero su bianco. Ricordo al suo esordio il giudizio severo che ne diede Edmondo Berselli, ricredendosi qualche tempo dopo, in quanto aveva anche lui capito la profondità delle riflessioni dello scrittore. Da persona seria quale era, si→