“L’origine mitica della cultura latina della grande Roma, che ha il suo
massimo cantore in Virgilio, è generata dall’arrivo sui lidi italici di un rifugiato politico,
Enea. Perché cos’altro fu Enea se non un rifugiato in fuga da una guerra perduta per salvare
la sua gente? E la sua lunga peregrinazione che lo portò di luogo in luogo fin da noi, che cosa
fu se non una migrazione con i “barconi” a remi e a vela di allora? La leggenda fondativa
della nostra civilizzazione nasce dal meticciato di un rifugiato politico migrante, con
un’autoctona italico-latina. E se cerchiamo altre radici costitutive, incontriamo il poema
omerico di Odisseo, viaggiatore incessante, eroe vittorioso che diventa rifugiato-migrante
e non smette di viaggiare con Dante secoli dopo e con Joyce, dopo altri secoli a seguire.
Se fossero stati varati provvedimenti restrittivi ai suoi spostamenti, non avremmo avuto
l’Odissea.” Moni Ovadia