per un piano integrato di conservazione e valorizzazione an integrated plan of design and valorization Francesca Giusti
DASTU, Politecnico di Milano francesca.giusti@polimi.it
Borgo murato di origine antica, che acquisì particolare rilievo nel Medioevo, la genesi di Rocca San Silvestro si ancora ai giacimenti di rame e piombo argentifero, formando con le strutture ruderizzate un insieme omogeneo di materia minerale e naturale1. Un castello minerario integrato in un paesaggio culturale dove archeologia, architettura, geologia, vegetazione s’incontrano nella caratterizzazione del sistema. Con la posizione elevata a una quota di oltre trecento metri su uno sperone roccioso del Monte Rombolo, Rocca San Silvestro, domina un mosaico territoriale caratterizzato dal parco archeominerario, aree naturalistiche di notevole impatto tra le Valli dei Lanzi e del Temperino, come il Parco forestale di Poggio Neri2 e il Parco natura-
The genesis of Rocca San Silvestro, Village of ancient origin, which acquired particular importance in the Middle Ages, is linked to the deposits of copper and silver lead, forming with the ruderized structures a homogeneous set of mineral and natural material1. A mining castle integrated in a cultural landscape where archaeology, architecture, geology, vegetation meet in the characterization of the system. Rocca San Silvestro, at an altitude of over three hundred meters on a rocky spur of Mount Rombolo, dominates a territorial mosaic characterized by the archaeological and mining park, natural areas of considerable impact between the Valleys of the Lanzi and Temperino, such as the Poggio Neri Forest Park2 and the Montioni Nature Park3, where the
le di Montioni3, dove s’insinuano le “lacune” costituite da cave di calcare, alcune dismesse. Il processo di ricognizione archeologica che ha portato a riscoprire il tessuto dell’insediamento minerario antico, ha implementato l’attrattività di un turismo ancora sostenibile in termi-
1 R. FRANCOVICH (a cura di) 1991, Rocca San Silvestro, Ilva, Roma, pp. 9-141; R. FRANCOVICH, C. WHICKH 1994, Uno scavo archeologico ed il problema dello sviluppo della signoria territoriale: Rocca San Silvestro e i rapporti di produzione minerari, "Archeologia Medievale", 21, pp. 7-30. 2 Il Parco forestale di Poggio Neri comprende circa 700 ettari di foresta collinare, dominata da lecci e castagni. Offre molteplici opportunità di svago per chi ama le attività all’aria aperta dal trekking, al turismo equestre, fino al cicloturismo. Lungo i sentieri si trovano punti attrezzati per soste e pic-nic e nel Museo del Bosco è possibile ripercorrere le difficili condizioni di vita dei carbonai tramite l’osservazione di una fedele ricostruzione appositamente realizzata nei pressi di un seccatoio dismesso. https://www.parchivaldicornia.it/ 3 «Esteso per circa 7000 ettari tra la Valle del Cornia e del Pecora in un territorio compreso tra le province di Livorno e Grosseto, Il Parco naturale di Montioni include due riserve naturali statali: la Marsiliana (440 ettari) e Poggio Tre Cancelli (100 ettari). Queste colline, coperte da boschi soprattutto di leccio, costituiscono un paesaggio vegetale strettamente legato all’azione dell’uomo, in particolare alla produzione del carbone e al taglio del bosco. Nel cuore del parco ulteriori segni dell’uomo emergono dai resti delle cave di allume (utilizzato per la concia delle pelli e per il fissaggio dei colori sui tessuti) e da quelli del villaggio minerario di epoca napoleonica voluto da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone». https://www.parchivaldicornia.it/
1 Francovich R. (a cura di) 1991, Rocca San Silvestro, Ilva, Roma, pp. 9-141; Francovich R., Whickh C.1994, Uno scavo archeologico ed il problema dello sviluppo della signoria territoriale: Rocca San Silvestro e i rapporti di produzione minerari, "Archeologia Medievale", 21, pp. 7-30. 2 The forest park of Poggio Neri includes about 700 hectares of hilly forest, dominated by oaks and chestnut trees. It offers many opportunities for recreation for those who love outdoor activities from trekking, equestrian tourism, to cycling. Along the paths there are equipped points for stops and picnics and in the Museum of the Wood it is possible to retrace the difficult conditions of life of charcoal burners through the observation of a faithful reconstruction appositamente realized near a disused dryer. https://www.parchivaldicornia.it/ 3 «The Montioni Nature Park covers about 7000 hectares between the Valle del Cornia and Valle del Pecora in an area between the provinces of Livorno and Grosseto.The Montioni Nature Park includes two state nature reserves: Marsiliana (440 hectares) and Poggio Tre Cancelli (100 hectares). These hills, covered by oak woods, are a vegetable landscape closely linked to the action of man, in particular the production of coal and the cutting of the forest. In the heart of the park further signs of man emerge from the remains of alum quarries (used for the tanning of hides and for the fixing of colors on the fabrics) and from those of the mining village of the Napoleonic era wanted