Programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca | Stefano Bertocci

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a cura di

stefano bertocci

Programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca Patrimonio culturale, Architettura e Paesaggio


La serie di pubblicazioni scientifiche Ricerche | architettura, design, territorio ha l’obiettivo di diffondere i risultati delle ricerche e dei progetti realizzati dal Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze in ambito nazionale e internazionale. Ogni volume è soggetto ad una procedura di accettazione e valutazione qualitativa basata sul giudizio tra pari affidata al Comitato Scientifico Editoriale del Dipartimento di Architettura. Tutte le pubblicazioni sono inoltre open access sul Web, per favorire non solo la diffusione ma anche una valutazione aperta a tutta la comunità scientifica internazionale. Il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze promuove e sostiene questa collana per offrire un contributo alla ricerca internazionale sul progetto sia sul piano teorico-critico che operativo. The Research | architecture, design, and territory series of scientific publications has the purpose of disseminating the results of national and international research and project carried out by the Department of Architecture of the University of Florence (DIDA). The volumes are subject to a qualitative process of acceptance and evaluation based on peer review, which is entrusted to the Scientific Publications Committee of the Department of Architecture. Furthermore, all publications are available on an open-access basis on the Internet, which not only favors their diffusion, but also fosters an effective evaluation from the entire international scientific community. The Department of Architecture of the University of Florence promotes and supports this series in order to offer a useful contribution to international research on architectural design, both at the theoretico-critical and operative levels.


ricerche | architettura design territorio


ricerche | architettura design territorio

Coordinatore | Scientific coordinator Saverio Mecca | Università degli Studi di Firenze, Italy Comitato scientifico | Editorial board Elisabetta Benelli | Università degli Studi di Firenze, Italy; Marta Berni | Università degli Studi di Firenze, Italy; Stefano Bertocci | Università degli Studi di Firenze, Italy; Antonio Borri | Università di Perugia, Italy; Molly Bourne | Syracuse University, USA; Andrea Campioli | Politecnico di Milano, Italy; Miquel Casals Casanova | Universitat Politécnica de Catalunya, Spain; Marguerite Crawford | University of California at Berkeley, USA; Rosa De Marco | ENSA Paris-LaVillette, France; Fabrizio Gai | Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Italy; Javier Gallego Roja | Universidad de Granada, Spain; Giulio Giovannoni | Università degli Studi di Firenze, Italy; Robert Levy| Ben-Gurion University of the Negev, Israel; Fabio Lucchesi | Università degli Studi di Firenze, Italy; Pietro Matracchi | Università degli Studi di Firenze, Italy; Saverio Mecca | Università degli Studi di Firenze, Italy; Camilla Mileto | Universidad Politecnica de Valencia, Spain | Bernhard Mueller | Leibniz Institut Ecological and Regional Development, Dresden, Germany; Libby Porter | Monash University in Melbourne, Australia; Rosa Povedano Ferré | Universitat de Barcelona, Spain; Pablo RodriguezNavarro | Universidad Politecnica de Valencia, Spain; Luisa Rovero | Università degli Studi di Firenze, Italy; José-Carlos Salcedo Hernàndez | Universidad de Extremadura, Spain; Marco Tanganelli | Università degli Studi di Firenze, Italy; Maria Chiara Torricelli | Università degli Studi di Firenze, Italy; Ulisse Tramonti | Università degli Studi di Firenze, Italy; Andrea Vallicelli | Università di Pescara, Italy; Corinna Vasič | Università degli Studi di Firenze, Italy; Joan Lluis Zamora i Mestre | Universitat Politécnica de Catalunya, Spain; Mariella Zoppi | Università degli Studi di Firenze, Italy


a cura di

stefano bertocci

Programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca Patrimonio culturale, Architettura e Paesaggio Conference Proceedings of Symposium of representation scientific area for development of multidisciplanary international programs


This catalogue is the Report of the scientific presentations of the International Symposium of Representation Scientific Area for the development of multidisciplinar International programs, promoted by UID (Unione Italiana Disegno) that took palce in Florence University, June 14 – 15, 2018. La pubblicazione è stata oggetto di una procedura di accettazione e valutazione qualitativa basata sul giudizio tra pari affidata dal Comitato Scientifico del Dipartimento DIDA con il sistema di blind review. Tutte le pubblicazioni del Dipartimento di Architettura DIDA sono open access sul web, favorendo una valutazione effettiva aperta a tutta la comunità scientifica internazionale. International Symposium of Representation Scientific Area for the development of multidisciplinar International programs, promoted by UID, Florence, June 14 – 15, 2018 Comitato Organizzatore (Commissione Relazioni Internazioanli UID) Salvatore Barba, Stefano Bertocci, Emanuela Chiavoni, Luigi Cocchiarella, Antonio Conte, Mario Docci, Francesca Fatta, Andrea Giordano, Sandro Parrinello Comitato Scientifico (Membri del Comitato Tecnico Scientifico UID) Piero Albisinni, Fabrizio I. Apollonio, Paolo Belardi, Stefano Bertocci, Carlo Bianchini, Vito Cardone, Mario Centofanti, Emanuela Chiavoni, Michela Cigola, Antonio Conte, Antonella Di Luggo, Mario Docci, Francesca Fatta, Paolo Giandebiaggi, Andrea Giordano, Elena Ippoliti, Francesco Maggio, Anna Marotta, Livio Sacchi, Rosella Salerno, Alberto Sdegno, Ornella Zerlenga Segreteria del convegno Anna Dell'Amico, Federico Cioli Per scelta editoriale ciascun contributo presentato è stato illustrato attraverso un abstract e alcune immagini significative. La bibliografia, i partecipanti ed i crediti dei vari progetti non sono stati inseriti. Tutti i dati sono ufficialmente reperibili contattando l’autore stesso del contributo, sul corrispondente sito web di ateneo, oppure scrivendo alla mail del convegno: simposiouid@gmail.com By editorial choice, each presented contribution was represented by an abstract and significant figures. The bibliography, the participants and the credits are not included. All details are available by contacting the author of the contribution, on the corresponding university website, or by writing an email at: simposiouid@gmail.com in copertina

Oltre i confini della ricerca, illustrazioni di Sandro Parrinello e Francesca Picchio.

progetto grafico

didacommunicationlab Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze Susanna Cerri Federica Giulivo

didapress Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze via della Mattonaia, 8 Firenze 50121 © 2018 ISBN 978-88-3338-048-3

Stampato su carta di pura cellulosa Fedrigoni Arcoset


indice

Presentazione | Presentation Vito Cardone, presidente UID

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Prefazione | Preface Stefano Bertocci

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Transcultural endeavours as an imperative of research internationalisation for Twenty-First century universities Andrea Nanetti

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Research activity Research projects in America

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La formazione pratica dell’architettura tra didattica e ricerca nel master “PATRIMONI & PROGETTO. Tutela, conservazione e recupero del Patrimonio architettonico e del Paesaggio” delle Università Europee della rete ELARCH_Erasmus Mundus e l’America Latina | Practical architecture training between didactic and research in the master “PATRIMONI & PROGETTO” − European and Latin America Universities of elarch_Erasmus Mundus network Antonio Conte

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Innova. Campagne di rilievo nel Caribe | Innova “El ojo y la lente”. Survaying campaigns in the Caribbean Gabriele Rossi

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Proyecto La Blanca | La Blanca project Alessandro Merlo

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Progetti di ricerca per la documentazione del centro storico di Sao Paolo in Brasile in collaborazione con USP / Research projects for the documentation of the historical center of Sao Paolo in Brazil in collaboration with USP Stefano Bertocci, Luciano Migliacci, Regina Helena Vieira Santos

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La documentazione delle opere antonelliane nel Nuovo Mondo | The documentation of the antonelli’s fortresses in the New World Sandro Parrinello

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Attività di ricerca sul patrimonio culturale brasiliano: una rete di cooperazione nel campo delle tecnologie per il rilievo e la rappresentazione | Research activities on brazilian cultural heritage: a cooperation net in the field of technologies for survey and representation Marcello Balzani, Federica Maietti, Luca Rossato

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il rilievo digitale di strutture del patrimonio a rischio sismico in Messico: il centro di Città del Messico e il sistema delle missioni del XVI secolo sulle pendici del Popocatepetl | The digital survey of build heritage under seismic risk in Mexico: the center of Mexico City and the 16th century mission system on the slopes of Popocatepetl Reynaldo Esperanza Castro, Stefano Bertocci, Roberto Sabelli

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Visualizing Venice / Visualizing cities Andrea Giordano, Caroline Bruzelius, Kristin Hufman

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The influence of italian architects in Argentina. Enhancement and interactive dissemination of historical architectural heritage Mario Docci, Emanuela Chiavoni

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Research projects in Europa

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Comunicazione sociale: la disciplina della rappresentazione per la gestione delle emergenze ambientali | Social communication: the discipline of representation for the management of environmental emergencies Maria Linda Falcidieno

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Air Art Act Action − International Workshop | Air Art Act Action − International Workshop Maria Elisabetta Ruggiero Un’esperienza di ricerca congiunta tra Italia e Germania per la conoscenza e valorizzazione dei siti termali | A joint research experience between Italy and Germany for the knowledge and valorisation of thermal sites Manuela Piscitelli Un’azione per i musei virtuali e una roadmap per il patrimonio culturale digitale europeo | Vi-MM: an Action for Virtual Museums and a roadmap for Europe’s Eigital Cultural Heritage Robert Davies, Marinos Ioannides, Cettina Santagati

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La valorizzazione dei paesaggi culturali attraverso il digitale | Enhancing cultural landscapes by digital resources Rossella Salerno

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B.A.C.K. TO T.H.E. F.U.T.U.RE. − Bim Acquisition as Cultural Key TO Transfer Heritage of ancient Egypt For many Uses To many Users Replayed Massimiliano Lo Turco, Paolo Piumatti, Fulvio Rinaudo, Rosa Tamborrino, Diego González-Aguilera

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indice

La documentazione dell’Alhambra, un progetto di ricerca congiunto tra l’Università di Pavia e Granada Sandro Parrinello, Francesca Picchio, Antonio Gomez Blanco

111

Esperienze di ricerca nella Russia Centrale: Kazan, Samara, Perm | Research experiences in Central Russia: Kazan, Samara, Perm Sandro Parrinello, Francesca Picchio

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Due modelli per l’interpretazione della storia del Fort St. Jean presso il MuCEM di Marsiglia | Two prototypes for the interpretation of the St. Jean Fort’s history at the MuCEM of Marseille Francesca Fatta

123

L’architettura del legno in Carelia, un progetto europeo tra Italia e Finlandia Sandro Parrinello, Francesca Picchio, Sara Porzilli, Petri Vojala, Alexandre Kosenkov, Kaari Nikasari, Anna Majla Yumalaila

127

(RE)generating Amatrice: la resilienza dell’identità | (RE)generating Amatrice: the resilience of local identity Giuseppe Amoroso

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Esperienze di documentazione lungo il Cammino di Santiago, un progetto di ricerca tra Università di Firenze e Università di Madrid | Experiences of documentation along the fireplace of Santiago, a project of search between University in Florence and University in Madrid Susana Mora Alonso-Muñoyerro, Giovanni Pancani, Giovanni Minutoli

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RESTORE − resilienza del patrimonio in territori sismici: una ricerca globale | RESTORE − Resilience of HEritage in Seismic Territories: an Overarching REsearch Giampiero Mele

139

Il disegno delle architetture religiose delle isole nei Balcani | The drawing of the religious architecture of the island in the Balkans Paolo Giordano, Ornella Zerlenga, Luigi Corniello, Vincenzo Cirillo, Carla Mottola, Andrea Improta, Gianluca Manna, Francesco Scialla, Ilenia Gioia, Adriana Trematerra, Enrico Mirra, Andrea Maliqar

145

La cooperazione internazionale nel processo di rivitalizzazione del patrimonio post-industriale | International cooperation in the process of revitalizing postindustrial heritage Marco Giorgio Bevilacqua, Assunta Pelliccio, Magdalena Zmudzinska-Nowak

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Metodologie operative per nuovi approcci non distruttivi agli interventi e alla gestione interoperabile dei beni culturali − MONADII | Operational methodologies for new non-destructive approaches related to interoperable management of cultural heritage − MONADII Cosimo Monteleone

153

Disegnare, modellare, risolvere. Approccio multidisciplinare nella rappresentazione del paesaggio | Drawing, modelling, solving. Multidisciplinary approach in landscape representation Fabio Bianconi, Marco Filippucci

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Representation in construction Cecilia Bolognesi

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Preserving Wooden Heritage. Metodologie di analisi per il monitoraggio di strutture lignee | Preserving Wooden Heritage. Digital methods for monitoring wooden structures Sara Porzilli

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Research projects in Asia and Africa

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Michelangelo in Cina | Michelangelo in China Paolo Belardi, Valeria Menchetelli

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Condividere cultura e opportunità per la comunicazione dell’architettura italiana | Sharing culture and opportunities for italian architecture communication Alessandro Bianchi

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Sistemi di architetture urbane e rurali della Cina Sud-Orientale costiera: contributi di ricerca per la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio | Urban and rural architecture system of coastal South-Eastern China: research contributions for knowledge, protection and enhancement of heritage Marianna Calia

187

Esperienze di collaborazione scientifica con alcune università e centri di ricerca in Cina | Multiple experiences in scientific collaboration with universities and research centers in China Massimiliano Campi

193

Shikumen, dalla memoria a una nuova visione del patrimonio storico di Shanghai | Shikumen, from memory to a new vision of Shanghai’s historical heritage Cao Yong Kong, Marco Ricciarini

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indice

Rilievi e documentazione per la valorizzazione culturale della provincia di Mpumalanga (Sudafrica) | A spatial and social investigation at the Mpumalanga’s villages (South Africa) Salvatore Barba

203

Progetto U.N.D.P. per la riabilitazione funzionale di due strade di Gerusalemme Est | U.N.D.P project for two main roads rehabilitation in East Jerusalem Michelangelo Pivetta, Stefano Bertocci, Sandro Parrinello

209

La documentazione digitale e le esperienze di VR su Geguti Palace a Kutaisi | The digital documentation and virtual experience of Geguti Palace in Kutaisi Marcello Balzani, Federico Ferrari, Marco Medici

215

La documentazione del patrimonio Caucasico: esperienze interdisciplinary in Georgia ed Armenia | The documentation of the Caucasian heritage: interdisciplinary experiences in Georgia and Armenia Paola Puma, Giuseppe Nicastro

221

Teaching achtivity

227

PUDCAD − Practicing Universal Design Principles in Pesign Education through a CAD-based game − kick-off workshop in Milan Michela Rossi, Fiammetta Costa, Giorgio Buratti, Margherita Pillan, Giuseppe Amoruso

229

International summer school in Dalmine, Bergamo: “Conservation and adaptive reuse of contemporary heritage sites” Alessio Cardaci, Antonella Versaci, Eldaidamony Muhammad

233

Ricerche su architetture croate: indagine, analisi geometrica e ricostruzione digitale | Researches on croatian buildings: survey, geometrical analysis and digital reconstruction Alberto Sdegno, Paola Cochelli, Veronica Riavis

237

Digital survey in religious architecture. Methodologies for the studying of two monasteries in Alentejo region, close to the unesco heritage Site of Évora (Portugal) Rolando Volzone

243

Esperienze di ricerca e didattica presso l’Université Euro-Méditerranéenne de Fes | Experiences of search and didactics at the Université Euro-Méditerranéenne de Fes Giovanni Pancani

247

Londinity Giulia Pellegri, Maria Elisabetta Ruggiero

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Summer e winter school tra oriente e occidente: documentazione dei centri storici in India e Italia | Summer and winter schools between east and west: studying old city centres in India and Italy Marcello Balzani, Federica Maietti, Luca Rossato

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Logica (metodo) ed automatismo (meccanismi) | Logic (systematic) and automation (mechanism) Antonio Mollicone

261

Seminario internazionale: lettura e progetto del Castello di Kyrenia | International workshop: reading and designing the Kyrenia Castle Alessandro Camiz, Giorgio Verdiani, Zeynep Ceylanli

265

Esperienze di insegnamento internazionale. Le discipline della rappresentanzione presso l’Università Cattolica di Tirana | International teaching experience. The disciplines of representation at the Catholic University of Tirana Barbara Aterini, Carlo Biagini, Alessandro Merlo, Giorgio Verdiani

271

La documentazione per la comunicazione del patrimonio culturale materiale italiano: architettura, design, moda | The documentation for communication of italian material cultural heritage: architecture, industrial design, fashion design Paola Puma

275

Report about Scientific publications Report on International Congress

279

FORTMED | International Conference on Modern Age Fortifications of the Mediterranean Coast Pablo Rodríguez Navarro, Teresa Gil Piqueras, Stefano Bertocci, Giorgio Verdiani, Victor Echarri Iribarren, Anna Marotta, Roberta Spallone, Marco Vitali

281

Segni e tracce nel paesaggio delle guerre moderne. Un appello in difesa delle architetture militari | De-signs and traces in the landscape of modern wars. A call for protecting military architectures Andrés Martínez-Medina, Andrea Pirinu

285

REUSO, Convegno Internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica Susanna Mora, Fauzia Farneti, Silvio Van Riel, Stefano Bertocci, Giovanni Minutoli

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indice

Free hand drawing and advanced survey of architecture Giulia Pellegri, Michela Scaglione

293

Le scienze della rappresentazione all’interno delle esperienze della scuola di conservazione e restauro in Nord Africa e nell’area mediorientale | The science of representation within the experiences of the school of conservation and restoration in North Africa and in the Middle Eastern area Laura Baratin, Maria Malvina Borgherini, Joseph Zaarour

297

Ruolo delle Società Scientifiche Internazionali, delle conferenze, delle riviste scientifiche (e del network) nella promozione della cooperazione internazionale | Role of International Scientific societies, Conference, journals (and network) in fostering international cooperation Luigi Cocchiarella

301

Quadraturismo e grande decorazione nella pittura di età barocca | Quadraturismo and great decoration in Baroque painting Stefano Bertocci, Fauzia Farneti

305

Uno sviluppo multidisciplinare della diffusione internazionale dell’area della rappresentanza: le attività dell’editore americano IGI Global e la serie Advances in Media, Entertainment, and the Arts | A multidisciplinary development of international dissemination of representation area: the activities of the american publisher igi global and the Advances in Media, Entertainment, and the Arts Book Series Giuseppe Amoruso, Stefano Brusaporci

309

La rivista scientifica on-line open access «DISEGNARECON» | The Scientific on-line open access journal «DISEGNARECON» Mario Centofanti, Stefano Brusaporci

313

Immagini? Image and imagination between representation, communication, education and psychology Alessandro Luigini, Demis Basso, Matteo Moretti, Maria Teresa Trisciuzzi, Stefano Brusaporci, Enrico Cicalò, Valeria Menchetelli, Massimiliano Lo Turco, Chiara Panciroli, Daniele Rossi, Daniele Villa

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Final Report

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Report del dibattito conclusivo del Simposio UID – Internazionalizzare la ricerca. Firenze, 14-15 giugno 2018 | Report of the conclusive debate of the UID Symposium − Internationalizing research. Florence, 14-15 june 2018 Stefano Bertocci, Luigi Cocchiarella

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Parallel Events

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Mosul. Così lontana, così vicina Daniela Tartaglia

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Petra Stefano Bertocci, Andrea Giorgetti

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la fantasia è più importante della conoscenza. la conoscenza è limitata mentre la fantasia comprende il mondo intero.

titolo saggio • nome cognome

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Albert Einstein



presentazione | presentation Vito Cardone

Presidente UID

L’Assemblea della UID del 2016 deliberò che i tre obiettivi strategici prioritari dell’Unione sarebbero stati la fondazione della rivista scientifica dell’Unione, la costituzione di una struttura per sostituire la Scuola Nazionale di Dottorato (di fatto scomparsa per la soppressione dei corsi di dottorato che la costituivano), il consolidamento e lo sviluppo delle relazioni internazionali. Su tale base l’iniziativa specifica su quest’ultimo tema si è sviluppata con nuovo vigore. Così il successivo Convegno UID (Napoli 2017) ha finalmente assunto una dimensione davvero internazionale, con una partecipazione di convegnisti stranieri pari alla quinta parte del totale (doppia rispetto all’anno precedente) e provenienti da 12 distinti paesi. Inoltre la UID è stata coinvolta come partner o patrocinatore di alcune tappe italiane di importanti eventi internazionali: come il 5th INTBAU International Annual Event, organizzato a Milano nel 2017 da Giuseppe Amoruso; la 12th International Conference Nexus 2018: Relationships between Architecture and Mathematics, che si è tenuta a Pisa, nel giugno di quest’anno, per iniziativa

The 2016 UID Assembly approved that the three primary strategic objectives of the Union would have been the foundation of the Union’s scientific magazine, the establishment of a facility to replace the National PhD School (actually closed due to the suppression of the PhD courses), the reinforcement and the development of the international relationships. On this basis, the specific initiative on this last topic has developed with new determination. Finally, the successive UID Conference (Napoli 2017) has become international. One-fifth of the participants were foreign (the double compared to the previous year), coming from 12 different countries. Furthermore, the UID has been involved as partner and promoter in important international events in Italy: the 5th INTBAU International Annual Event, which was organized by Giuseppe Amoruso in Milan in 2017; the 12th International Conference Nexus 2018: Relationships between Architecture and Mathematics”, which was held in June in Pisa, on the initiative of Marco


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

di Marco Giorgio Bevilacqua; la ICGG 2018, 18th International Conference on Geometry and Graphics, l’appuntamento biennale della ISGG che si è svolta ad agosto 2018, sempre a Milano, grazie all’impegno di Luigi Cocchiarella che di quella società è membro autorevole; FORTMED, che si terrà invece a ottobre prossimo a Torino, per iniziativa di Anna Marotta e Roberta Spallone. E, cosa davvero molto significativa, la UID ha ricevuto – e accolto con soddisfazione – richieste di patrocinio pervenute da associazioni e colleghi di altri paesi, per eventi scientifici di grande rilievo organizzati all’estero. Tra questi il V Seminario Internacional Arquitecturas Imaginadas: Representação Gráfica Arquitectónica e ‘Outras-Imagens’, tenuto dal 5 al 9 marzo 2018 alla Universidade de São Paulo, organizzato come i precedenti da Pedro António Janeiro nell’ambito di un importante progetto di ricerca omonimo, che coinvolge vari colleghi italiani di diverse sedi e del quale Janeiro è responsabile scientifico; il VII Congreso Internacional di Expresión

Giorgio Bevilacqua; the ICGG 2018, 18th International Conference on Geometry and Graphics, the biennial event of ISGG that took place in August 2018 in Milan, thanks to Luigi Cocchiarella, an influential member of that society; FORTMED, which will held in the next October in Turin, on the initiative of Anna Marotta and Roberta Spallone. Moreover the UID received – and welcomed with pleasure – requests for patronage from organizations and colleagues from other countries, for major scientific events organized abroad. Among these the V Seminario Internacional Arquitecturas Imaginadas: Representação Gráfica Arquitectónica e ‘Outras-Imagens’, which was organized by Pedro António Janeiro in São Paulo University from 5th to 9th March 2018, within an important research project involving several Italian colleagues of different locations of which Janeiro is scientific coordinator; the VII Congreso Internacional di Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura e Carreras Afines - EGraFÍA, which was organized by


presentazione • vito cardone

Gráfica en Ingeniería, Arquitectura e Carreras Afines - EGraFÍA, che si svolgerà, organizzato da Fabiana Carbonari che è anche nostro socio, a La Plata, dal 4 al 6 ottobre di quest’anno; il XIV Congreso Internacional di APEGA, la Asociación de Profesores de Expresión Gráfica en la Edificación, che si svolgerà presso la Universidad de Sevilla, nel febbraio 2019. Sempre sulla base della citata delibera la Commissione Relazioni Internazionali, alla cui Presidenza è stato nel frattempo eletto Stefano Bertocci, ha avviato un piano organico, fondato sulla consapevolezza che per sviluppare proficuamente le relazioni internazionali occorre socializzare i rapporti esistenti e condividerli con l’intera organizzazione. Momento significativo di questo nuovo corso è stato il “Simposio dei docenti della rappresentazione per lo sviluppo di programmi multidisciplinari orientati all’internazionalizzazione”, che la Commissione ha organizzato il 14 e 15 giugno scorsi a Firenze e del quale qui vengono raccolti gli atti. L’esito del Simposio è stato molto positivo

our partner Fabiana Carbonari in La Plata from 4th to 6th October of this year; the XIV Congreso Internacional di APEGA, la Asociación de Profesores de Expresión Gráfica en la Edificación, which will held in February 2019 at Universidad de Sevilla. On the basis of the mentioned deliberation the International Relations Committee, of which Stefano Bertocci was elected Presidency, has started a ‘Organic Plan’. The plan is based on the awareness that in order to develop international relationships profitably it is necessary to socialize existing relationships and share them with the entire organization. The “Symposium of Representation Scientific Area for the development of multidisciplinary International programs”, which the Committee organized on last 14th and 15th June in Florence, was a significant moment of this new course, and here is where the documents of the conference are collected. The outcome of the Symposium was very positive and the possibility to make a periodic meeting, maybe itinerant, should be considered, with the aim of analysing the issues

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

e va valutata con attenzione la possibilità di rendere l’incontro periodico, magari itinerante, con l’obiettivo di approfondire le questioni connesse all’attuazione di un’efficace politica di internazionalizzazione mirata, che vada al di là delle esigenze delle singole sedi, consapevoli come società scientifica che è proprio sullo scenario internazionale che ci giochiamo gran parte del nostro futuro, anche in Italia.

related to the realization of an efficient policy of internationalization, which goes beyond the needs of the single offices. As a scientific society, we are aware that is on the international scene that we bet a large part of our future, even in Italy.


prefazione | preface Stefano Bertocci

Università degli Studi di Firenze

Internazionalizzare la Ricerca Il progresso delle discipline del Disegno, così come delle scienze in genere, dipende oggi in larga parte dalla capacità di veicolare i contenuti delle conoscenze su piattaforme o portali che mettono in connessione la dimensione locale della ricerca con la realtà globale dei saperi e dello sviluppo tecnologico. La capacità di accedere alle esperienze ed alle ricerche condotte in diverse aree geografiche determina lo sviluppo di un’adeguata capacità di analisi critica e interpretativa di modelli culturali complessi, dai quali possono discendere poi metodologie conformi alle esigenze conoscitive e comunicative di ciascun contesto socio culturale. Ai progetti di ricerca su scala internazionale si legano inoltre aspetti organizzativi che riguardano la gestione delle risorse umane e finanziarie, la pianificazione delle attività sul campo e la conoscenza dei vincoli burocratici amministrativi che richiedono, nello sviluppo del progetto, appropriati mezzi organizzativi e infrastrutturali. Illustrando le esperienze condotte e le metodologie messe in campo su scala interna-

Development of multidisciplinary International programs The progress of the disciplines of Drawing, as well as the sciences in general, depends mainly on the ability to transmit the knowledge on platforms or information portals that link the local dimension of research with the global reality of technological development. The ability to access the experiences and research conducted in different geographical areas determines the development of an adequate capacity for critical and interpretative analysis of complex cultural models, from which can descend methodologies that comply with the cognitive and communicative needs of each socio-cultural context. The research projects on an international basis also include organizational aspects concerning the management of human and financial resources, the planning of fieldwork activities and the knowledge of administrative bureaucratic constraints that require appropriate organizational and infrastructural means in the development of the project. Illustrating the experiences and methodologies employed on an international ba-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

zionale dai ricercatori e docenti che appartengono alla nostra associazione scientifica del Disegno si esplicitata la collaborazione-competizione che oggi avviene su tematiche di ricerca tra istituzioni e paesi differenti in virtù dello scambio di sinergie, di metodologie e di studiosi con una elevata qualificazione scientifica. Il crescente bisogno d’internazionalizzazione è connesso non solo alla crisi della ricerca scientifica nel nostro paese ma è necessario per far emergere le infrastrutture d’eccellenza che oggi non operano su un solo paese, ma sviluppano dialoghi a livello interregionale su vasta scala e richiedendo sforzi congiunti, anche a livello economico, di più nazioni. Internazionalizzare l’attività scientifica comporta anche il necessario confronto con i meccanismi della valutazione internazionale della ricerca e dei relativi prodotti, basati principalmente sulla ‘valutazione tra pari’ che coinvolge esperti internazionali, comporta il superamento dell’ostacolo linguistico e la comprensione delle relative diversità culturali presenti

sis by scholars and professors belonging to our scientific association of the Drawing, the collaboration / competition that today takes place on research themes between different institutions and countries is expressed through the exchange of synergies, of methodologies and scholars with a high scientific qualification. The growing need for internationalization is connected to the crisis of scientific research in our country but at the same time is necessary to bring out the infrastructures of excellence that today operate not in one country, but develop dialogues on a largescale interregional level and require joint efforts among several nations. The internationalization of the scientific activity also involves the necessary comparison with the mechanisms of international research evaluation and related products, mainly based on ‘peer review’ of international experts, overcoming the linguistic obstacle and understanding the relative cultural diversity present in numerous scientific societies operating at an international level.


prefazione • stefano bertocci

nelle numerose società scientifiche che operano a livello internazionale. In Italia, nonostante nel nostro settore siano presenti numerosi laboratori di riconosciuta eccellenza che operano nel settore del Disegno, della Rappresentazione Architettonica e della Documentazione del Patrimonio, si riscontra una ridotta capacità di esprimere i valori che sono propri della cultura del Disegno a livello internazionale. Un paese che non sia in grado di produrre conoscenza, o di comunicare tali conoscenze ad un livello adeguato (per numerose ragioni che riguardano le caratteristiche ed il lessico dei sistemi comunicativi o dei canali di promozione) è destinato alla marginalizzazione in campo culturale e scientifico. Per aumentare l’attrattività del nostro sistema ricerca e per promuovere il dialogo tra i soci dell’UID e della comunità scientifica internazionale del Disegno è necessario far crescere una programmazione di tipo strutturale nella quale sia possibile individuare i punti salienti che qualificano la ricerca internazionale finalizzata a migliorare le possibilità dei ricercatori italiani e stranieri nell’ambito del disegno

In Italy, although in our sector there are several laboratories of recognized excellence that operate in the field of Drawing, Architectural Representation and Documentation of Heritage, there is a reduced ability to express the values that are typical of the culture of Drawing at the international level. A country that is not able to produce knowledge, or to communicate such knowledge at an appropriate level (for many reasons concerning the characteristics and vocabulary of communication systems or promotion channels) is destined to be marginalized in cultural and scientific fields. To increase the attractiveness of our research system and to promote the dialogue between the members of the UID and the international scientific community of the Drawing it is necessary to grow a structural planning in which it is possible to identify the salient points that qualify the international research aimed at improving the possibilities of Italian and foreign researchers in the field of architectural drawing and representation, communicating, developing projects and activities that push the technological, operational and

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

e della rappresentazione architettonica di comunicare, dialogare, sviluppare progetti e attività che spingano al massimo le possibilità espressive tecnologiche, operative e culturali, per contribuire ad ampliare gli orizzonti della ricerca. L’obiettivo di questo primo Report sulla ricerca a carattere internazionale della associazione scientifica UID è quello di realizzare un primo step sull’argomento che, documentando brevemente le attività in corso, divenga uno strumento animato da un forte spirito progettuale che esplori, attraverso il confronto, opportunità e canali per la promozione e il rafforzamento delle attività internazionali sul fronte della ricerca, della didattica, dei seminari e dei congressi a livello internazionale.

cultural expressive possibilities to the utmost, to help broaden the horizons of research. The aim of this first Report on international research of the scientific association UID is to make a first step on the topic that, briefly documents the activities in progress in order to become an instrument animated by a strong planning spirit that explores, through the debate, opportunities and channels for the promotion and strengthens the international activities in the field of research, teaching, seminars and congresses.


transcultural endeavours as an imperative of research internationalisation for twenty-first century universities Andrea Nanetti

Nanyang Technological University Singapore

When I was invited by Stefano Bertocci to give the keynote address for the Symposium of the Italian Scientific-Disciplinary Area “Drawing/Representation” for the Development of Multidisciplinary International Programmes (Italy, Florence, University of Florence, Department of Architecture, June 14-15, 2018), I had in my hands the impressive 1588-page proceedings of the 38th International Conference of the Professors of the Disciplines of Representation — 13th Congress of the Italian Union for the Drawing (Florence, 15-17 September 2016), The Reasons of Drawing. Thought, Shape and Model in the Management of Complexity, edited by Stefano Bertocci himself and Marco Bini (Gangemi Editore International Publishing, 2016). This book of the Italian Union for the Drawing (UID) – whose engagement spans throughout the world — displays the UID-members key research interests (survey and modelling, descriptive geometry, drawing, in and for all physical, mental, and literary spaces, from architectures in urban contexts and archaeological sites to the human body and its proxemics) at the cutting edge of digital technological solutions (e.g., 3-D laser scanning, interpretative photogrammetry and remote sensing, 3-D modelling, parametric drawing, heritage building information model), as reviewed in the Preface by the UID President Vito Cardone (pp. 17-28). The first book chapter The Reasons of Drawing, co-authored by Stefano Bertocci and Marco Bini (pp. 29-32), epitomises the mission (acquiring, organising, storing, and sharing knowledge through drawing/representation methods and practices) of the Unione Italiana Disegno, where the Italian word ‘disegno (not only drawing)’ has to be understood as “simultaneously conception and execution of the represented object” (p. 30). The proposal made to the worldwide-active UID members was to set out the central theme of the conference on how to enhance transculturalism1, seen as crucial to nurture global cit-

1 The term transculturación (involving the intellectual achievements of more than one people or society) was coined by Fernando Ortiz in his study on processes of cultural reconfiguration in early modern Cuba, first published in 1940. See König, Daniel G., and Katja Rakow (2016). The Transcultural Approach Within a Disciplinary Framework: An Introduction. Transcultural Studies, 2016(2), 89-100.


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izenship with a cultural awareness of the other2, and thus an imperative for the internationalisation processes of universities aiming to educate the future generations that are called to take up the grand challenges of humanity in the 21st century3 with a ‘glocal’ approach (i.e., for global futures with local knowledge)4. A possible direction for research institutions is the one pioneered by Transcultura (http://transcultura.org), the institute founded by Alain Le Pichon and Umberto Eco in 1988, on the occasion of the ninth centenary of the University of Bologna, to promote reciprocal anthropology (“To renew the conceptual field of the human sciences, limited by the context of Western cultures where it has developed to this day/pour renouveler le champ conceptuel des sciences humaines, limité par le contexte des cultures occidentales où il s’est développé jusqu’à ce jour”) and connect the international network of researchers and research institutions that Alain Le Pichon was able to initiate with the programme “Ethnology of France by researchers of the third-world” (Ethnologie de la France par des chercheurs du tiers-monde, 1983-1986). In 1988 Umberto Eco, Alain Le Pichon, and a small group of Chinese and African researchers launched a new programme called Anthropology of the West to create a transcultural international network able to discuss the West from the perspective the other according to the criteria proposed by the other. They started from China. The programme organised a first conference Frontiers of Knowledge (PRC, Guangzhou/Canton, 1991) that developed into a seminar on Misunderstandings in the Quest for the Universal (PRC, itinerant from Guangzhou/Canton to Beijing/Peking, 1993), whose proceedings were 2 On transculturalism and multiculturalism see Cuccioletta, Donald (2001/2002). Multiculturalism or Transculturalism: Towards a Cosmopolitan Citizenship. London Journal of Canadian Studies, 17, 1-11. 3 See, among others, the BBC list published by Bryan Lufkin on http://www.bbc.com/future/story/20170331-50grand-challenges-for-the-21st-century (accessed on 2 June 2018) and Vasbinder, Jan W., Balázs Gulyás, Jonathan Y H Sim (Eds.). 2018. Grand Challenges for Science in the 21st Century. Singapore: World Scientific. 4 “The neologism glocal was apparently coined by Manfred Lange who, in his work for the May 1990 Global Change Exhibition, sought to capture the complex interplay between the local, the regional, and the worldwide.” The quote comes from Schnapp, Jeffrey. (2013). Animating the Archive. In Fulvio Irace and Graziella Leyla Ciagà (Eds.), Animated Archive (pp. 72-80). Milano: Electa, p. 80.


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published in Mandarin, French, and English with title The Unicorn and the Dragon5. The book highlighted “the role of Chinese culture in the process of ‘invention’ of the reciprocal knowledge” between East and West6. Later Eco and Le Pichon organised another seminar in Timbuktu (Mali, 2000) with a follow up in Bologna, that promoted a series of conferences in Brussels, Paris, Goa, with a final one in Beijing (2007) focused on “Order and Disorder,” “New Concepts of War and Peace”, “Human Rights”, and “Social Justice and Harmony”. In this broad and deep intellectual horizon, this paper shares the early stages (Academic Year 2017/2018) and the first knowledge and skills acquired at Nanyang Technological University (NTU) Singapore through a project called “Dancing over Ideas of Research” which has been initiated by the undersigned in the NTU School of Art, Design and Media in collaboration with the NTU Office of Knowledge, Information, and Library Services (namely with Hedren Sum). “Dancing over Ideas of Research” is a collaborative research and learning space, where D.A.N.C.I.N.G. identifies the knowledge aggregation process (Definition, Assumption, No5 In Mandarin: Le Pichon, Alain, Yue Dayun/乐黛云 (Eds.). (1995). 独角兽与龙 – 在寻找中西文化普遍性中的 误读 [Dú jiǎo shòu yǔ lóng — zài xúnzhǎo zhōngxī wénhuà pǔbiàn xìng zhòng de wù dú, The Unicorn and the Dragon - Looking for Misunderstandings in the Quest for the Universal in Chinese and Western Cultures]. In French: Le Pichon, Alain, Yue Dayun (Eds.). (1995). La Licorne et le Dragon. Les Malentendus dans la Recherche de l’Universel. Pékin: Presses Universitaires de Pékin; (2004) new revised French edition. Pékin: Presses Universitaires de Pékin. (2005) new revised French edition. Paris: Presses Charles Léopold Meyer. Bilingual, in French and English: Le Pichon, Alain, Yue Dayun (Eds.). (1996). La Licorne et le Dragon/The Unicorn and the Dragon. Pékin: Presses Universitaires de Pékin/Beijing: Peking University Press. It was a fortunate publication. Since 2010, the journal Transcultural Studies, published by the Cluster of Excellence “Asia and Europe in a Global Context: The Dynamics of Transculturality’ of the Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg” (https://heiup.uni-heidelberg.de/journals/index.php/ transcultural/index), is “committed to promoting the knowledge and research of transculturality in all disciplines”. In 2012, Serge Gruzinski titled “The Eagle and the Dragon” his new book on sixteenth century globalization (L’aigle et le dragon. Démesure européenne et mondialisation au XVIe siècle. Paris: Fayard; The Eagle and the Dragon: Globalization and European Dreams of Conquest in China and America in the Sixteenth Century. Translated by Jean Birrell. Cambridge: Polity Press 2014. In 2016 the artist Urs Fischer used Misunderstandings in the Quest for the Universal to title his show at the Gagosian Gallery, New York (980 Madison Avenue). 6 Alain Le Pichon in the 2005 French edition, La Licorne et le Dragon, p. 16, where he adds “Invention de la connaissance réciproque et recréation, «impératifs catégoriques» que nous impose la mondialisation, si l’on peut encore espérer autre chose que ce magma informe de l’américanisation qui constitue aujourd’hui notre horizon“.

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tion, Concept, Interpretation, Narrative, Gamut), which becoming more and more automatic and faster can augment and expand human ideas (i.e., ways of seeing and representing reality). Artificial Intelligence (the theory and development of computer systems able to perform tasks normally requiring human intelligence, such as visual perception, speech recognition, decision-making, and translation between languages) and Immersive Spaces are able to revitalise the social nature of the human research and learning experiences from a transcultural perspective. Materiality, Virtual Reality, and Augmented Reality are all of the essence during these collaborative research and learning processes, because what the researchers are experiencing and designing is reality (i.e., they give new materiality, virtual reality, and augmented reality and make the space more human), as we could say paraphrasing Neil Gershenfeld, Alan Gershenfeld, and Joel Cutcher-Gershanfeld when they write “Designing Reality brings the perspective of science, technology, social science, and humanities to the third digital revolution”7. The link to materiality is of paramount importance as we learn from one of the world’s best practices, the metaLAB (at) Harvard founded by Jeffrey Schnapp in February 2011: “With partners at the Berkman Klein Center [for Internet and Society housed at Harvard’s Graduate School of Design], across the university, and in the world at large, metaLAB explores the digital arts and humanities through research, experimentation, tool building, teaching, through publications in print and online, and via exhibition, performance, and social practice. Our projects infuse traditional modes of academic inquiry with an enterprising spirit of hacking, making, and creative research”. Jeffrey Schnapp referring to his Stanford exploration in “bringing together interactive media, artistic experimentation, and new models of documentation and archiving” mentions that it “was 7 See Gershenfeld, Neil, Alan Gershenfeld, and Joel Cutcher-Gershanfeld. (2017). Designing Reality. How to Survive and Thrive in the Third Digital Revolution. New York: Basic Books, 2017, p. 14. The authors introduce to the opportunities (and risks) of an age in which “people are increasingly able to make everything from food to furniture and from crafts to computers in community fab labs” (p. 55).


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appealing, particularly inasmuch as it seemed to clear the way for experimental interweaving between physical and virtual space”. He then adds that “at that time, the romance of the screen culture was alive and well; but there were also the first signs of screen-culture fatigue and a reemerging hunger for rich sensorium. Virtual worlds appeared to offer an intriguing third way: a path tracking somewhere in-between the vast but flat 2d domains of the World Wide Web and the 3d world of analog cultural experiences, that could be radicalized via playful couplings of digital and analog 3d realms as in Life2”. The metaLAB overcame those constrains in a “new venture entitled the Curarium (http://www.curarium.com): a platform that puts collections into conversation, leveraging the power of students, scholars, and the public to annotate and augment works in museums, archives, and other institutions, with the aim of constructing sharable, media-rich stories about the history, practice, and impact of art”. Jeffrey Schnapps closes the paper with an inspiring statement: “In short the task of animating the archive has barely begun”8. In our society—which is depending with full trust and confidence on digital devices for recording and retrieving information—materiality can include also the experience of traditional mnemotechnics. Indeed, in immersive spaces mnemotechnics can allow to (re)discover the link between orality (words) and visual knowledge aggregation (images), as discussed by pedagogy since Quintilianus’ De Institutio Oratoria, where he refers to the famous story of Simonides of Ceos, mentioned by Plato in The Republic and in Protagoras. According to the Byzantine author Michael Psellos (On the Working of Demons) Simonides of Ceos coined the phrase “the word is the image of the thing”, and according to Plutarch (On the Glory of the Athenians) he “calls painting silent poetry and poetry painting that speaks”9. From a learning point of view, especially at the graduate student and junior faculty levels, new opportunities can be explored at the intersection of academic, design, and artistic re8 See Schnapp, Jeffrey (2013). Animating the Archive. In Fulvio Irace and Graziella Leyla Ciagà (Eds.), Animated Archive (pp. 72-80). Milano: Electa, pp. 79-80.) 9 The information is retrieved from Campbell, David A. (1991). Greek Lyric, Vol. III. Stesichorus, Ibycus, Simonides, and Others. Cambridge MA: Loeb Classical Library, Harvard University Press, p. 363.

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search methodologies (i.e., different systems of methods that are informed by different ways of seeing and pursuing research) that share part of their methods (e.g., practice-led research, critical thinking, drawing, analytical writing, trivium and quadrivium, digital literacy). The ambition is to globally recruit excellent graduate students and faculty, and create learning opportunities to let them ‘circulate’ freely, internationally (via exchange programmes), during their candidature at the MA or PhD levels and their tenure-track respectively. The exchange experiences can add transculturalism to the epistemological foundations of their backgrounds in either academic research, artistic research, or design research and collaboratively merge them with systematic investigations into and studies of materials and sources in order to establish facts, and reach new conclusions (i.e., undertaking research). This is not limited to universities but is valid for ‘academia’ at large (i.e., environments or communities concerned with the pursuit of research, education, and scholarship), which is inclusive of industry groups that see the value of the above mentioned visions and programmes. Research-intensive universities—where the research interests of faculty are shared with students—see an increasingly growing demand for internationalisation and interdisciplinarity10. The vision is that these processes can increase their sustainability and resilience with the inclusion of transculturalism, local knowledge and heritage, which are the treasure of human experiences11.

See Klein, Julie Thompson. 1990. Interdisciplinarity: History, Theory and Practice. Detroit: Wayne State University Press, pp. 55-57, and the summary made by Deborah DeZure What is Interdisciplinary Learning? on http://departments.knox.edu/facdev/archives/POD_packets/Packet1/Interdisciplinary%20Teach%23EC3.htm (accessed on 2 June 2018). 11 See Nanetti, Andrea, and Anna Simpson. Sharing our Heritage to Shape our Future. How Effective Are Multi-User Sharing Platforms in Supporting Collaborative Visioning for the Future, and why is Heritage Centre-Stage? In SOTICS 2015. The Fifth International Conference on Social Media Technologies, Communication, and Informatics (Barcelona, Spain, 15-20 Nov 2015) (pp. 82-90). Wilmington, DE: IARIA XPS Press, p. 88. 10



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Research activity Research projects in America

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titolo saggio • nome cognome

la formazione pratica dell’architettura tra didattica e ricerca nel master “patrimoni & progetto” — università europee della rete elarch_erasmus mundus e l’america latina | • practical architecture training between didactic Schizzi di studio, and research in the master “patrimoni & progetto” — eidotipi e restituzione european and latin america universities of elarch_ planimetrica erasmus mundus network della chiesa di S. Pietro da Morrone a Matera. Studenti: Rafael Ramirez Eudave, Tutor: prof. arch. Antonio Conte, Cotutor: Arch. Giuseppe Andrisani. Study sketch and plan of S. Pietro da Morrone church in Matera. Students: Rafael Ramirez Eudave, Tutor: prof. arch. Antonio Conte, Cotutor: arch. Giuseppe Andrisani.

Antonio Conte

Università degli studi della Basilicata

È importante precisare quali ragioni hanno convinto molti miei colleghi a progettare un’attività formativa tra didattica e ricerca nell’organizzazione del Master “P&P” tra il Dipartimento DiCEM, la Rete Internazionale ELARCH1 (Europa e America Latina) e la Scuola Tecnica di Architettura del Politecnico di Madrid2. Gli argomenti e le questioni poste all’interno della commissione “Relazioni Internazionali” nel promuovere l’iniziativa, coincidevano appieno con quanto abbiamo avviato come sperimentazione nel Master a Matera e quanto pensiamo possa evolvere in

It is important to clarify which reasons have convinced many of my colleagues to plan training activities between didactic and research in the organization of the “P&P” Master between DiCEM Department, ELARCH1 international network (Europe and Latin America), and the Technical School of Architecture of the Polytechnic University of Madrid2. Topics and questions put within the “International Relations” Committee in promoting the initiative, coincided fully with what we started as trial in the Master in Matera and what we think can evolve in many activ-

Coordinatore del Master “Patrimoni&Progetto”: prof. arch. Antonio Conte; Coordinatore Rete ELARCH: prof. ing. Michelangelo Laterza. Coordinatore Master Universidad de Do Minho: prof. arch. Rafael Ramírez Eudave. Collaboratori: Michele D’amato, Antonio Bixio, Giuseppe Andrisani, Marianna Calia, Letizia Musaio Somma, Roberto Blasi, Marica Lucarelli, Margherita Tricarico, Roberta Valva. 2 Master Universitario in “Conservación y Restauración del Patrimonio Arquitectónico”. Universidad Politécnica de Madrid – Escuela Técnica Superior de Arquitectura. Coordinatore prof. arch. Javier Garcia-Gutiérrez Mosteiro.

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Coordinator of Master “Patrimoni&Progetto”: prof. arch. Antonio Conte; Coordinator ELARCH Network: prof. eng. Michelangelo Laterza. Coordinator of Master Universidad de Do Minho: prof. arch. Rafael Ramírez Eudave. Collaborators: Michele D’amato, Antonio Bixio, Giuseppe Andrisani, Marianna Calia, Letizia Musaio Somma, Roberto Blasi, Marica Lucarelli, Margherita Tricarico, Roberta Valva. 2 Master Universitario in “Conservación y Restauración del Patrimonio Arquitectónico”. Universidad Politécnica de Madrid – Escuela Técnica Superior de Arquitectura. Coordinator prof. arch. Javier Garcia-Gutiérrez Mosteiro.

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pagina a fronte Lezione a cielo aperto durante il viaggio di studio presso il Politecnico di Madrid e la Cattedrale di Siguenza. Maggio 2018. Open air lesson during the study trip in Polytechnic University of Madrid and Siguenza Cathedral. May 2018.

molteplici attività con notevoli risvolti sia per la ricerca che per la formazione postlaurea di ingegneri e architetti sulle questioni legate al Patrimonio costruito, alla sua eredità e alla capacità di farlo durare. Le attività, le esperienze pratiche, gli ambiti multidisciplinari, l’internazionalizzazione sulle problematiche della vulnerabilità dei patrimoni, il valore del senso che ‘costruire significa collaborare con la terra’, rappresentano forme di conoscenza e tutela dell’eredità che intravede nel ‘progetto di architettura’ l’unica attività in grado di preparare nuove figure capaci e sensibili. La pratica dell’osservazione, la documentazione e l’analisi, possono allargare gli orizzonti di opportunità e il sostegno culturale reciproco su questioni di messa in valore dei nostri avanzamenti teorici, della pratica del ‘costruire nel costruito’ e ‘riedificare e rigenerare’, in siti fortemente caratterizzati da stratificazioni millenarie. Il caso di Matera è opportunità di sperimentare, attraverso ricerca e finalità formative, alcune occasioni di scambio e sostegno reciproco con l’Università di Cartagena delle Indie (Colombia) e molti altri paesi dell’America latina. Il progetto ELARCH rende il Master, finanziato dalla mobilità e formazione internazionale, traiettoria di ricerca e conoscenza, intervento su sicurezza e vulnerabilità sismica dei patrimoni, un’attività di eccellenza. Si sono così formalizzate collaborazioni accademiche in “Accordi Quadro” per

ities with considerable implications both for research and postgraduate training of engineers and architects on issues related to heritage, its legacy and to the ability to make it durable. Activities, practical experiences, multidisciplinary fields, internationalization on problems of vulnerability of heritage, the value of the sense that ‘to build means collaborating with the earth’, represent forms of knowledge and protection of the legacy that finds in ‘architecture design’ the only activity able to train new capable and sensitive figures. The practice of observation, documentation and analysis, can broaden horizons of opportunity and mutual cultural support on issues of value enhancement of our theoretical advances, of the practice of ‘building in the built’ and ‘rebuilding and regenerating’, in sites strongly characterized by millennial stratifications. The case of Matera is an opportunity to experiment, through research and training purposes, some attempts to exchange and reciprocal support with University of Cartagena (Colombia) and many other countries in Latin America. ELARCH project makes the Master, funded by international mobility and training, trajectory of research and knowledge, intervention on security and seismic vulnerability of heritage, activity of excellence. Academic collaborations have been formalized in “Framework Agreements” for


la formazione pratica dell’architettura tra didattica e ricerca • a. conte

gemellaggio di corsi in Architettura con il nostro a Matera, sui temi della conoscenza del patrimonio e sulla sua sicurezza e conservazione. Il carattere operativo delle procedure di analisi e diagnostica, tecniche operative della valutazione del rischio, hanno messo sullo stesso piano patrimoni diversissimi, collocati in luoghi lontanissimi ma vicini nell’esperienza della tutela e della ‘fatica del costruire’. Le ricerche applicate e le sperimentazioni progettuali fornite con il Master, sono finalizzate alla formazione di una figura professionale in grado di affrontare e ‘governare’ il progetto sulla sicurezza in siti con forte identità culturale e paesaggistica, aggiornata dal punto di vista teorico e applicativo, rispetto alle maggiori esperienze nazionali ed internazionali.

twinning of courses in Architecture with the one in Matera, on topics of heritage knowledge and its safety and conservation. The operational character of the procedures of analysis and diagnostics, operative techniques of risk assessment, have put on the same level very different heritages, located in faraway places but close in the experience of protection and ‘building effort’. Applied researches and design experiments provided with the Master, are aimed at training a professional figure able to face and ‘manage’ the design on safety in sites with strong cultural and landscape identity, updated from a theoretical and applicative point of view, compared to major national and international experiences.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Restituzione in pianta, prospetto e sezioni di una porzione del complesso del Convicinio di S. Antonio a Matera. Ing.Arch.: Roberta Valva, Marica Lucarelli, Tutor: prof. Arch. Antonio Conte. Plan, elevation and sections of part of Convicinio of S. Antonio in Matera. Eng. Arch.: Roberta Valva, Marica Lucarelli, Tutor: prof. Arch. Antonio Conte.


la formazione pratica dell’architettura tra didattica e ricerca • a. conte

Analisi strutturale e definizione delle fasi costruttive di una porzione di abitazioni in via San Potito nei Sassi di Matera. Studente: Jorge Andres Scaff Lopez, Tutor: prof. arch. Antonio Conte, Co-tutor: arch. Giuseppe Andrisani. Structural analysis and constructive phases definition of part of houses built in via San Potito in Sassi of Matera. Student: Jorge Andres Scaff Lopez, Tutor: prof. arch. Antonio Conte, Co-tutor: arch. Giuseppe Andrisani.

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titolo saggio • nome cognome

innova “el ojo y la lente”. campagne di rilievo nel caribe | innova “el ojo y la lente”. survaying campaigns in the caribbean •

Gabriele Rossi

Politecnico di Bari

Prospetto della Cattedrale di Lorica. Prospect of the Cathedral of Lorica.

Nell’ambito dell’Acuerdo Marco Interuniversitario tra il Politecnico di Bari e l’Universidad Pontificia Bolivariana Seccionale Monteria (Colombia) — firmato nell’ottobre 2017 — è stata avviata una collaborazione di ricerca nell’ambito del progetto INNOVA dal titolo “El ojo y la lente. El levantamiento científico como instrumento para el conocimiento de la arquitectura y de las ciudades para la conservación y la valorización del patrimonio arquitectónico y urbano” finanziato dall’UPB e che ha come responsabile il prof. Massimo Leserri e tra i componenti il prof. Merwan Chaverra Suarez, Juan Pablo Olmos Lorduy oltre a chi scrive. La pratica del rilievo come strumento di indagine e di conoscenza del patrimonio edilizio storico sta acquisendo in questo contesto culturale — ci si riferisce al contesto colombiano più che a quello cubano — solo negli ultimi anni una particolare attenzione e rilevanza.

With the Acuerdo Marco Interuniversitario between Bari Polytechnic and Universidad Pontificia Bolivariana Seccionale Monteria (Colombia) — signed in October 2017 — a research collaboration began in the INNOVA project named “El ojo y la lente. El levantamiento científico como instrumento para el conocimiento de la arquitectura y de las ciudades para la conservación y la valorización del patrimonio arquitectónico y urbano” supported by the UPB and run by the prof. Massimo Leserri and other members like prof. Merwan Chaverra Suarez, Juan Pablo Olmos Lorduy and myself. The practice of surveying as a tool for investigation and knowledge of the historical building heritage is gaining in this cultural context — we refer to the Colombian context rather than the Cuban one — only in recent years a particular attention and relevance. In this project, which is still going on, a certain numbers of cultural exchange activities

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Ortofoto del fronte principale della Torre del Reloj di Cartagena. Orthophoto of the main front of the Torre del Reloj of Cartagena.

pagina a fronte Vista di una Corraleja in costruzione. View of a Corraleja that is in construction.

Nell’ambito del progetto, ancora in corso, si sono svolte una serie di attività di scambio culturale tra cui una Lectura de Arquitectura, un Taller de levantamiento arquitectonico en la Habana in collaborazione con Universidad Tecnologica de La Habana (CUJAE) ed una serie di attività pratico/applicative di rilievo di monumenti con tecniche laser scanner. In particolare le attività di rilievo, che hanno coinvolto colleghi e studenti dell’UPB, hanno avuto ad oggetto: il rilievo urbano di una porzione del fronte fiume della cit-

took place including a Lectura de Arquitectura, a Taller de levantamiento arquitectonico en la Habana in collaboration with Universidad Tecnologica de La Habana (CUJAE) and practical activities of monuments surveying with laser scanner technology. In details the surveying activities which involved colleagues and students of the UPB had the following objects: urban surveys of a part of the river front in the city of Monteria, the architectural survey of the Cathedral of Lorica, that


innova “el ojo y la lente”. campagne di rilievo nel carib • g. rossi

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Rilievo Scanner Laser della Chiesa di San Francesco di Paola a La Habana. Laser scanner survey of the San Francesco di Paola Church in La Habana.


innova “el ojo y la lente”. campagne di rilievo nel caribe • g. rossi

tà di Monteria, il rilievo architettonico della Cattedrale di Lorica, quello della Torre del Reloj simbolo di Cartagena de India e quello di un corraleja, effimera e vernacolare playa de toro legata a festività religiose del Caribe colombiano. Nell’ambito del seminario tenuto all’Havana, dal 23 febbraio al 2 marzo 2018, è stato condotto — in collaborazione dei docenti dell’CUJAE e di un folto gruppo di studenti — il rilievo della chiesa di San Francesco di Paola nella capitale cubana. Lo collaborazione accademica tra i partecipanti al progetto di ricerca ha dato come primo risultato la pubblicazione sulla rivista internazionale Buildings (Q2) del saggio From an Enclosure to the Corraleja. An Analysis of the Genesis of an Ephimeral and Vernacular Colombian Architecture.

of the Torre del Reloj symbol of Cartagena de India and that of a corraleja, ephemeral and vernacular playa de toro linked to religious holidays of the Colombian Caribe. In the seminar, held in Havana from 23 February to 2 March 2018, the church of San Francesco di Paola in Habana was surveyed with the teachers of the CJJAE and a large group of students. The academic contribution among the participants in the research project gave as first result the publication in the international journal Buildings (Q2) of the paper From an Enclosure to the Corraleja. An Analysis of the Genesis of an Ephimeral and Vernacular Colombian Architecture.

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proyecto la blanca | la blanca project

Alessandro Merlo

Università degli studi di Firenze

Nell’anno 2011, il Progetto La Blanca ha realizzato lo scavo del cuarto 6 dell’acropoli di El Chilonché, i cui muri hanno rivelato delle pitture di carattere figurativo e dei geroglifici che descrivono eventi che ebbero luogo nell’VIII secolo d.C. In the year 2011, the La Blanca Project carried out the excavation of the cuarto 6 on the acropolis of El Chilonché, whose walls have revealed a number of figurative paintings and hieroglyphs describing events that took place in the VIII century A.D.

Il Proyecto La Blanca (2004-2018) è un progetto di cooperazione internazionale, interuniversitario ed interdisciplinare diretto dai professori Gaspar Muñoz Cosme e Cristina Vidal Lorenzo. Obiettivo del progetto è quello di migliorare le condizioni di vita della popolazione degli insediamenti limitrofi all’antica città maya di La Blanca (Petén – Guatemala), attraverso forme alternative di sviluppo sociale, economico e culturale in stretto rapporto con la salvaguardia del patrimonio culturale. Il sito archeologico di La Blanca, abitato in un arco di tempo compreso tra il Tardo Preclassico (300 a.C.-250 d.C.) e il Classico Terminale (850-1.000 d.C.), è caratterizzato dalla presenza di una imponente acropoli (riservata all’élite) con una piazza antistante, una strada cerimoniale, una riserva d’aqua, un centro rituale (grupo Sur) e delle aree destinate alle residenze della popolazione. Dal marzo del 2012, grazie ad un gruppo di ricerca del DIDA (diretto da Alessandro Merlo) sono state introdotte le odierne tecnologie di documentazione morfometrica e cromatica a supporto del lavoro di ricerca,

The Proyecto La Blanca (2004-2018) is an international cooperative project of inter-university and interdisciplinary nature, directed by Professors Gaspar Muñoz Cosme and Cristina Vidal Lorenzo. The objective of the project is to improve the conditions of the population living in the settlement bordering the ancient Mayan city of La Blanca (Petén – Guatemala). This done through alternative forms of social, economic and cultural development all closely linked to the safeguard of cultural heritage. The archeological site of La Blanca, inhabited in a period ranging from the Pre-Classical (300 B.C.-250 A.D.) and the end of the Classical age (850-1.000 A.D.), is characterized by the presence of a grand acropolis (reserved for the elite) with a frontal piazza, a ceremonial street, a water reservoir, a ritual area (Sur group) and a zone intended as the residence of the population. Since March 2012, thanks to a research group from DIDA (directed by Alessandro Merlo), the latest morphometric and chromatic documentation technology were introduced as support mechanisms for the research work on

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La città maya di La Blanca fa parte della regione archeologica del Sud-Est del Petén (Guatemala) ed è situata in prossimità del rio Salsipuedes, nella valle del Mopán. Vicino al sito archeologico si trova il villaggio di La Blanca, che si sviluppa su entrambi i lati dell’omonima laguna; la popolazione di questo insediamento è di circa 1.500 abitanti ed appartiene al municipio di Melchor de Mencos. The Mayan city of La Blanca forms part the Southeastern archaeological region of Petén (Guatemala) and is located close to the river Salsipuedes, in the Mopán Valley. The village of La Blanca is found next to the archaeological site, which is has expanded on both sides of the same lagoon. The population of this settlement is of approximately 1,500 inhabitants and belongs to the administration of the Melchor de Mencos Municipality.

conservazione e valorizzazione dei resti archeologici. I dati che sono derivati hanno consentito di realizzare dei modelli 3D sia dei manufatti architettonici sia degli elementi scultorei, che sono risultati utili ad approfondire le analisi costruttive delle fabbriche, cosi come avanzare delle ipotesi, attraverso delle ricostruzioni ideali, sulla loro conformazione originaria. A partire dal 2015 è stato sperimentato per la prima volta in una campagna di scavo nel Petén il rilevamento in fieri dei pozzi che giornalmente venivano aperti per studiare le sostruzioni (edifici appartenenti ad una fase costruttiva antecedente, demoliti in parte dagli stessi Maya per costruirvi al di sopra dei nuovi palazzi). Allineando le

the conservation and enhancement of the archeological remains. The derived data has resulted in the realization of 3D models of the built architecture as well as of sculptural elements, that have been useful elements for the explanation of construction analysis of the fabric, as well as to deepen hypothesis, through ideal reconstructions, of their original arrangement. As from 2015, an experiment was conducted for the first time in an excavation operation in Petén, the daily surveying of the wells that were opened for the substructures to be studied (these belonged to an earlier construction phase, demolished in part by the Mayans to build new buildings above them). By aligning the point


titolo saggio • nome cognome

L’acropoli di La Blanca è costituita da un insieme di edifici palaziali collocati sopra una piattaforma che si eleva ad una altezza superiore agli otto metri rispetto al piano di calpestio circostante. L’acceso principale è raggiungibile attraverso una scalinata che diparte dalla piazza Nord. I vani interni degli edifici dell’acropoli hanno delle proporzioni non consuete per l’area maya: tanto le stanze dell’edificio principale, il palazzo d’Oriente, come quelle delle restanti costruzioni, possiedono una dimensione assai maggiore rispetto a quella dei palazzi delle altre città, incluso quelli che si trovano in insediamenti di maggiore rilevanza politico-amministrativa come Tikal o Yaxhà. The acropolis of La Blanca consists of a set of spacious buildings located on top of a platform that rise above eight meters in height with respect to the surrounding walkway. The main access can be reached via a staircase that begins from the North square. The proportions of the interior rooms of the acropolis buildings are not like those traditionally found in the Mayan area. Both the rooms of the main building and the Eastern palace, as well as those of the rest of the buildings, have much larger dimensions than those found in the other cities, including those located in settlements of higher political-administrative importance such as Tikal or Yaxhà.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

points clouds in uno stesso sistema di riferimento e relazionandole con i modelli elaborati nei giorni precedenti è stato possibile supporre la geometria e la tipologia degli edifici, desumendo tutta una serie di indicazioni morfometriche sulle quali basare la progettazione degli scavi del giorno successivo. Dall’anno 2009 il Progetto La Blanca è responsabile anche delle ricerche sul sito archeologico di El Chilonché, ubicato a 17 Km da La Blanca. Tra i numerosi edifici che appartengono a questo insediamento risalta l’acropoli centrale, nella quale è stata documentata un’occupazione dal periodo Pre-Classico fino al Post-Classico. Purtroppo il sito è stato oggetto di frequenti depredazioni che hanno causato gravi danni ai suoi edifici. Ed è proprio attraverso uno dei tunnel di saccheggio che attraversa il cuore del basamento dell’acropoli che è stato scoperto un eccezionale elemento scultoreo di epoca Pre-Classica: conosciuto come il Mascarón de Chilonché, una raffigurazione apotropaica che adornava un angolo di un palazzo del potere. In questo caso l’elemento scultoreo è stato rilevato e restituito attraverso un modello 3D che è stato successivamente utilizzato per realizzare delle maquette (in scala 1:20 e, per parti, in scala 1:1) e per essere fruito mediante una cave. I palazzi del periodo Tardo Classico che coronano l’acropoli di Chilonché erano decorati con vistose pitture murali. I tun-

clouds in one reference system and applying them to the models developed in the preceding days, it was possible to figure out the geometry and the building typologies, gathering a series of morphometric indications on which to base the excavation plan of the subsequent day. Since 2009, the La Blanca Project has also been responsible for the studies done on the archeological site of El Chilonché, located 17Km from La Blanca. Among the numerous buildings belonging to this settlement emerges the central acropolis, in which an occupation from the Pre-Classical to the Post-Classical Period was recorded. Unfortunately, the site has been the subject of frequent intrusions which have caused serious damage to its buildings. And it is in fact through one of the looting tunnels that run through the underground centre of the acropolis, in fact, that an exceptional sculptural element from the Pre-Classical era was discovered: known as the Mascarón de Chilonché: an apotropaic representation that adorned the corner of a palace of authority. In this case the sculptural element was surveyed and recreated through a 3D model that was subsequently used to make the mock up (in a scale of 1:20 and for some parts, in a scale of 1: 1) and to be used by a quarry. The palaces of the Late Classical period that adorn the acropolis of Chilonché were decorated with ornate murals. The looting tunnels have destroyed most of these


proyecto la blanca • a. merlo

nel di saccheggio hanno distrutto la maggior parte di queste stanze dipinte; il vano 6, tra i pochi conservati, è stato documentato mediante fotogrammetria digitale e riprodotto in scala 1:2, consentendo a posteriori lo studio iconografico ed epigrafico delle scene rappresentate, la cui bellezza, così come la tecnica utilizzata (l’affresco), le converte in una scoperta eccezionale.

painted rooms, however some have been preserved, as in the case of room 6. These have been documented through digital photogrammetry and reproduced in a scale of 1:2, allowing for their iconographic study and epigraph to be done later. The complexity and beauty of the represented scenes, as well as the technique used, converts the frescos into an exceptional discovery.

• a sinistra Il rilievo digitale in 3D dei manufatti ha consentito di documentare, con una precisione pari a quella che consentono gli strumenti impiegati, elementi architettonici e scultorei appartenenti alle sostruzioni che, per essere preservati da un ambiente aggressivo come quello della selva, vengono in genere nuovamente interrati. Tra questi, riveste particolare interesse il fregio litico che è stato scoperto sul fronte Ovest; si tratta di un altorilievo di grande dimensioni dalla geometria complessa, che è stato possibile documentare minuziosamente mediante questa tecnologia prima di essere nuovamente interrato. The 3D digital survey of the artefacts made it possible to document architectural and sculptural elements belonging to the substructures, with a precision equal to that of the tools used. For these elements to be preserved from the forest’s aggressive environment, they are generally reburied again. Particular interest was gathered in the stone frieze which was discovered on the Western front; it constitutes a large relief with a complex geometry which has been meticulously documented using this technology before being buried again. a destra Il Mascarón rappresenta una creatura soprannaturale con grandi occhi, muso appoggiato sul pavimento ed un corpo di rettile. Questi personaggi facevano parte dell’universo mitologico maya ed erano connessi ad eventi legati al cosmo; rappresentandoli nei monumenti e negli edifici i governanti del periodo Pre-Classico commemoravano la nascita di un nuovo ordine politico. A causa del crollo del tunnel, oggi la scultura non è più raggiungibile. The Mascarón represents a supernatural creature with large eyes, snout lying on the floor and a reptilelike body. These characters formed part of the Mayan mythological world and were linked to events related to the cosmos. By representing them in monuments and buildings, the rulers of the Pre-Classical period commemorated the birth of a new political system. Due to the collapse of the tunnel, the sculpture is now no longer accessible.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

progetti di ricerca per la documentazione del centro storico di sao paolo in brasile in collaborazione con usp | research projects for the documentation of the historical center of sao paolo in brazil in • collaboration with usp

Prospetto edifico Martinelli. Drawing of Martinelli building.

Stefano Bertocci

Università degli studi di Firenze

Luciano Migliaccio, Regina Helena Vieira Santos

Universidade de São Paulo

L’attività di ricerca finalizzata alla documentazione e alla rappresentazione del centro storico di São Paulo in Brasile, nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Firenze (responsabile professor Stefano Bertocci) e la Faculdade de Arquitetura e Urbanismo da Universidade de São Paulo (responsabile professor Luciano Migliaccio). Il progetto mira allo sviluppo di un percorso metodologico di ricerca sul valore del tessuto urbano di impianto storico e sulla rappresentazione delle caratteristiche formali di una metropoli in continua evoluzione come la città di San Paulo. Come area campione è stata individuata una porzione del centro storico della città, caratterizzata da un tessuto edilizio molto eterogeneo. La porzione analizzata si sviluppa lungo il tratto dell’Avenida São João

The research activity aimed at the documentation and the representation of the historical center of São Paulo in Brazil, starts from the collaboration between the Department of Architecture of the University of Florence (responsible Professor Stefano Bertocci) and the Faculdade de Arquitetura and Urbanismo da Universidade de São Paulo (Professor Luciano Migliaccio). In order to develop a methodological path of specific knowledge for the representation of the formal characteristics of an ever-changing metropolis, such as the city of São Paulo, a portion characterized by a heterogeneous building fabric of the historical center has been identified. The analyzed portion develops along the Avenida São João that goes from Praça Antônio Prado to Largo do Paissandú, for a total length of about 450 m. The building fabric

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titolo libro • nome cognome

Inquadramento porzione analizzata: tratto dell’Avenida São João che va da Praça Antônio Prado a Largo do Paissandú. Analysis of the steet: section of Avenida São João which runs from Praça Antônio Prado to Largo do Paissandú.

per una lunghezza complessiva di circa 450 metri. Il tessuto edilizio presente su quest’arteria è dovuto agli ampliamenti dei primi decenni del XX secolo realizzati su di un tracciato precedente al primo insediamento urbano di epoca coloniale. Le continue trasformazioni hanno modificato l’immagine urbana, accentuandone le discontinuità formali. Le tipologie architettoniche dell’Avenida sono varie e comprendono grattacieli, come l’edificio Martinelli, realizzati fra gli anni ’30 e ’50 dello scorso secolo ispirati agli esempi di Chicago e New York,

present on this frame is due to the expansions of the first decades of the twentieth century made on a path before the first urban settlement. The continuous transformations have changed the urban image, accentuating the formal discontinuities. The architectural typologies of the Avenida, are mixed and include skyscrapers, such as the Martinelli building, from the ‘30s and’ 50s inspired by the examples of Chicago and New York, which fit between buildings of medium proportions in colonial style and recently built


titolo saggio • nome cognome

Viste a confronto dell’Avenida San Avenida São João, centro storico di São Paulo in Brasile. Agosto 2017. View of Avenida San Avenida São João, historical center of São Paulo in Brazil. August 2017.Torre del Reloj of Cartagena.

che vanno ad inserirsi tra edifici di medie proporzioni in stile coloniale ed edifici di recente costruzione che non presentano particolare valenza architettonica. Sulla porzione individuata nell’agosto 2018 è stata realizzata una prima campagna di rilievo laser scanner e fotogrammetrico

buildings that do not have particular historical value. On the portion identified, in August 2018, a first laser scanner and photogrammetric survey campaign was carried out aimed at developing a methodological procedure useful for the entire urban system.

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titolo saggio • nome cognome

Viste della nuvola di punti del caso studio. Views of the point cloud of the case study. pagina a fronte Istogrammi di sintesi dei dati raccolti. Summary histograms analysis of the collected data.

volta a sviluppare un iter metodologico teoricamente replicabile all’intero sistema urbano di interesse patrimoniale. Le informazioni metriche e qualitative provenienti dal rilievo hanno generato una banca dati per la documentazione dello stato attuale del luogo che ha prodotto una prima valutazione per la redazione di una carta dei valori del territorio urbano utile all’impostazione di possibili futuri sviluppi, quali il restauro, la conservazione, il ripristino delle funzioni originarie ed il riuso del patrimonio costruito.

The geometric and qualitative information from the digital survey generate a database for the documentation of the current state of the place that produced an initial evaluation for the drafting of a map of the values ​​of the urban territory useful for the setting of possible future developments, such as restoration, conservation, revival of original functions and reuse of built heritage.

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titolo libro • nome cognome

IMMAGINE A BASSA RISOLUZIONE


titolo saggio • nome cognome

la documentazione delle opere antonelliane nel nuovo mondo | the documentation of the antonelli’s fortresses in the new world •

Castello San Pedro de La Roca, noto anche come Castillo del Morro di Santiago di Cuba. Maggio 2017. Castle San Pedro de La Roca, also known as Castillo del Morro of Santiago de Cuba. May 2017.

Sandro Parrinello

Università degli studi di Pavia

Le opere degli Antonelli, ingegneri italiani di Gatteo, che nel XVI secolo organizzarono la strategia di difesa delle colonie europee in America centrale, possono essere considerate un legame tra la tradizione rinascimentale italiana e le espressioni dell’architettura coloniale. Al giorno d’oggi il sistema difensivo composto dalla rete di fortezze costruite dagli Antonelli è considerato un importante monumento culturale e riconosciuto in larga parte patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Queste opere nella loro totalità non erano mai state oggetto di uno studio sistematico fondato sul rilevamento architettonico, motivo per cui dal 2005 è stato attivato un progetto di ricerca, nato dalla collaborazione tra università e istituzioni locali, finalizzato alla creazione di un database completo e aggiornato su tali sistemi fortificati. Obiettivo principale non solo produrre disegni affidabili delle diverse strutture difensive, con informazioni qualitative sui materiali e lo stato di conservazione, ma anche la strutturazione di un progetto multimediale in grado di valorizzare le diverse fortezze e di evidenziare le relazioni con i territori circostanti.

The works of the Antonelli, Italian engineers of Gatteo, who organized the defense strategy of the European colonies in Central America in the 16th century, can be considered a link between the Italian Renaissance tradition and the expressions of colonial architecture. Nowadays, the defensive system composed of the network of fortresses built by the Antonelli family is considered an important cultural monument and widely recognized by UNESCO as a World Heritage Site. These works in their entirety had never been the subject of a systematic study based on architectural survey, which is why since 2005 a research project has been activated, born from the collaboration between universities and local institutions, aimed at creating a complete and updated database on such fortified systems. The main objective is not only to produce reliable drawings of the various defensive structures, with qualitative information on the materials and the state of conservation, but also the structuring of a multimedia project capable of enhancing the different fortresses and highlighting the relationships with the surrounding territories.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Modello 3D del Castillo del Morro de la Havana, Cuba. 3D model of the Castillo del Morro de la Havana, Cuba.

pagina a fronte Sezioni del Castillo del Morro San Pedro de la Roca, Santiago de Cuba. Sections of the Castillo del Morro San Pedro de la Roca, Santiago de Cuba.

Il progetto di ricerca ha riguardato il rilievo delle fortezze e dei bastioni ancora leggibili sul territorio, approfondendo l’analisi delle tipologie del sistema difensivo e le strategie militari disegnate dall’ingegnere italiano e dai suoi successori, partendo dal primo caso studio del Forte San Pedro de la Roca a Santiago de Cuba e, successivamente con le fortezze dell’Avana. Ad oggi la ricerca ha prodotto rilievi delle opere presenti a Cuba, Porto Rico, Panama e Messico, oltre a alcuni siti nella penisola iberica. L’indagine delle fortezze fino ad ora studiate determina un database tridimensionale dove la costruzione dell’immagine tridimensionale è il risultato di un processo di interpretazione critica della realtà diventando così un utile supporto per la conservazione della memoria sullo stato attuale dei monumenti.

The research project concerned the survey of fortresses and bastions still legible on the territory, deepening the analysis of the typologies of the defense system and the military strategies designed by the Italian engineer and his successors, starting from the first case study of Fort San Pedro de la Roca in Santiago de Cuba and subsequently with the fortresses of Havana. To this day, research has produced surveys of the works in Cuba, Puerto Rico, Panama and Mexico, as well as some sites in the Iberian Peninsula. The survey of the fortresses, studied up to now, determines a three-dimensional database where the construction of the three-dimensional image is the result of a process of critical interpretation of reality, thus becoming a useful support for the preservation of memory on the current state of monuments.


la documentazione delle opere antonelliane nel nuovo mondo • s. parrinello

Modello 3D di una porzione della Fortezza di San Juan de Uluà a Veracruz, Messico. 3D model of a portion of the Fortress of San Juan de Uluà in Veracruz, Messico.

Planimetria del Castillo del Morro de la Havana, Cuba. Plan of the Castillo del Morro de la Havana, Cuba.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

attività di ricerca sul patrimonio culturale brasiliano: un rete di cooperazione nel campo delle tecnologie per il rilievo e la rappresentazione | research activities on brazilian cultural heritage: • a cooperation net in the field of technologies for Elaborazione grafica di survey and representation

Casa das Canoas, un rilievo 3D integrato realizzato dal centro DIAPRem in collab. con la fondazione Oscar Niemeyer (Rio de Janeiro) e l’Università Escola da Cidade (São Paulo) nel 2014. Graphic elaboration of Casa das Canoas, a 3D integrated survey by DIAPReM centre carried out in cooperation with Oscar Niemeyer Foundation (Rio de Janeiro) and Escola da Cidade University (São Paulo) in 2014.

Marcello Balzani, Federica Maietti, Luca Rossato

Università degli studi di Ferrara

Il centro DIAPReM del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara è molto attivo in Brasile sin dal 2013. Le esperienze accademiche di seguito descritte, che hanno coinvolto tecniche di rilievo e rappresentazione, sono state principalmente finalizzate al miglioramento della catalogazione, analisi, valorizzazione e preservazione futura del patrimonio culturale brasiliano. Uno dei topic di questa ricerca, in ordine cronologico, è stato la modellazione 3D delle architetture del periodo modernista, una ricerca condotta dal 2015 in collaborazione con l’Università Mackenzie di São Paulo e la Pontificia Universidade Catolica do Paranà (PUCPR) a Curitiba. L’obiettivo principale dell’attività è stata quella di produrre materiale didattico e di ricerca 2D / 3D che consentisse il processo di analisi di questi edifici attraverso disegni schematici e allo stesso tempo espandesse il repertorio compositivo degli studenti.

The DIAPReM centre at the Department of Architecture of the University of Ferrara has been very active in Brazil since 2013. The academic experiences involving techniques of survey and representation were mainly focused on the improvement of cataloguing, analyses, enhancement and future preservation of Brazilian cultural heritage. To resume the activities of the last 3 years, in chronological order, the first investigated topic was the 3D modelling of modern architectures, a research carried out since 2015 in cooperation with Mackenzie University in São Paulo, and Pontificia Universidade Catolica do Paranà (PUCPR) in Curitiba The main objective of the activity was to produce both 2D/3D didactic and research material that would allow the analysis process through schematic drawings and at the same time expanding the student’s repertoire. In 2016 the research “Casa de Vidro” went into its crucial phase by the 3D survey of the

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Immagini dalla ricerca legata alla conservazione digitale e alla valorizzazione dell’architettura moderna brasiliana. Dagli schizzi / disegni originali e dall’analisi della letteratura esistente fino all’elaborazione del modello 3D e allo sviluppo di analisi spaziali (ricerca in collaborazione con l’Università Mackenzie di São Paulo e PUCPR di Curitiba, dal 2015). Images from the research related to the digital preservation and enhancement of Brazilian modern architecture. From original sketches/ drawings and literature review to the elaboration of 3D model and the development of spatial analyses (research in cooperation with Mackenzie University in São Paulo and PUCPR in Curitiba, from 2015).


attività di ricerca sul patrimonio brasiliano • m. valzani, f.maietti, l. rossato

Nuvola di punti, immagini DEM e CAD tratte dalla ricerca “Rilievo 3D e indagine diagnostica sull’edificio della FAU USP” (2016-2017) un’attività svolta dal centro DIAPReM in collaborazione con FAUSP a São Paulo per valutare il grado di deterioramento delle facciate dell’edificio progettato dal maestro brasiliano Villanova Artigas. Point cloud, DEM and CAD images from the research “3D and diagnostic survey of FAU USP building”(2016-2017) an activity carried out by DIAPReM centre in cooperation with FAUSP in São Paulo in order to evaluate the material deterioration of the façades of the building designed by Brazilian master Villanova Artigas.

Nel 2016 invece la ricerca “Casa de Vidro” è entrata nella fase cruciale del rilievo 3D della residenza progettata da Lina Bo Bardi nel 1950 a São Paulo e che oggi necessita di un piano di manutenzione programmata preventiva. Il progetto ha incluso un rilievo topografico del sito al fine di identi-

beautiful house designed by Lina Bo Bardi in 1950 in São Paulo, nowadays needing a preventive, scheduled maintenance plan. The project included a 3D topographic survey of the site in order to identify potentially harmful structural deformations at the smallest scale.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Elaborazione grafica da nuvola di punti con particolare attenzione al sistema strutturale dell’edificio tratta dalla ricerca “Casa de Vidro”, un rilievo 3D del centro DIAPReM realizzato in collaborazione con la fondazione Lina Bo e Pietro Bardi (São Paulo) e con l’istituto IAU USP (São Carlos, Brasile) dal 2016. Point cloud elaboration with special focus on the structural system of the building from the research “Casa de Vidro”, a 3D survey by DIAPReM centre carried out in cooperation with Lina Bo and Pietro Bardi Foundation in São Paulo and IAU USP (São Carlos, Brazil) since 2016.

ficare deformazioni strutturali potenzialmente dannose. Nello stesso periodo il centro DIAPReM è stato anche coinvolto nelle analisi del degrado delle superfici in cemento armato dell’edificio FAUUSP, un progetto di Villanova Artigas a São Paulo. In questo caso, oltre alle attività basate sul rilievo topografico e laser scanner 3D, presso l’università USP si è tenuto un seminario di 30 ore durante il quale lo staff del centro DIAPReM ha trasferito la metodologia correlata all’interrogazione del database 3D e alle tecniche di rappresentazione possibili. Questo progetto ha portato all’incarico del centro DIAPReM per il rilievo del Museu Paulista, uno degli edifici più importanti della storia del Brasile, costruito dove l’imperatore Pedro I proclamò l’indipenden-

In the same period the DIAPReM centre was also involved into the analyses of surface degradation of the FAU building, a project by Villanova Artigas in São Paulo. In this case beside the activities based on topographic and 3D laser scanner survey a 30 hours seminar has taken place at the São Paulo University during which the staff of the DIAPReM centre has been teaching the methodology related to representation by database inquiring. This project led to the nomination of the centre for the survey of Museu Paulista, one of the most important buildings in Brazilian history as it stands where Emperor Pedro I proclaimed the independence of Brazil near the banks of the river Ipiranga. In this context, the research project linked to the three-dimensional integrated scan-


attività di ricerca sul patrimonio brasiliano • m. valzani, f.maietti, l. rossato

Rilievo 3D e topografico dell’edificio “Museu Paulista”, una delle icone di São Paulo, una ricerca congiunta DIAPReM e FAUUSP finalizzata all’elaborazione di documentazione tecnica per il restauro del museo (2017-2018). 3D and topographic survey of the building “Museu Paulista” one of the most iconic building in São Paulo, a joint research DIAPReM and FAUUSP carried out in order to elaborate the technical documentation for the restoration of the museum (2017-2018).

za del Brasile, vicino alle rive del fiume Ipiranga. In questo contesto, il progetto di ricerca legato alla scansione tridimensionale integrata del museo ha coinvolto il centro dipartimentale in rilievi topografici, laser scanner e nella restituzione grafica dell’intero edificio come base per l’intervento futuro di restauro. Per il futuro del patrimonio culturale brasiliano sarà molto importante la collaborazione tra istituti di ricerca e università e la rete costruita dalle attività qui descritte potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in questo contesto.

ning of the Museum involved the DIAPReM departmental center in topographic and laser scanners surveys and drawings of the entire building as a basis for future intervention. The continuous dialogue with foundations stressed the extreme importance of preserving not only the buildings but also the projects from the which they were born, a legacy that in many cases is nowadays in danger. For the future of the Brazilian cultural heritage it will be very important the collaboration between research institutes and universities and the net built by the described activities could play a pivot role in this context.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

il rilievo digitale di strutture del patrimonio a rischio sismico in messico: il centro di città del messico e il sistema delle missioni del xvi secolo sulle pendici del popocatepetl | the digital survey • of build heritage under seismic risk in mexico: the L’area del centro center of mexico city and the 16th century mission urbano di città del system on the slopes of popocatepetl Messico analizzata, Città del Messico Marzo 2018. The city center area of Mexico City analyzed, Mexico City March 2018.

Reynaldo Esperanza Castro

Universidad Nacional Autónoma de México

Stefano Bertocci, Roberto Sabelli

Università degli studi di Firenze

Il recente terremoto del 19 settembre 2017 in Messico ha colpito principalmente l’edilizia residenziale e il patrimonio delle città e dei villaggi dello stato di Morelos. L’agenzia di protezione dei monumenti messicani (INAH) ha avviato un lavoro di indagine e di documentazione tramite tecnologia laser scanner dei principali edifici del patrimonio a rischio, in particolare opera nello stato di Morelos, dove sono stati costruiti i primi monasteri in questa parte del nuovo mondo (patrimonio UNESCO dal 2003). Il Laboratorio di Rilievo del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, che da anni sperimenta nuove metodologie di acquisizione sia nel campo del rilievo architettonico di monumenti danneggiati da terremoti che nel campo del rilievo urbano (piani di ricostruzione), ha iniziato un lavoro di collaborazione, attraverso l’Ambasciata italiana, l’UNAM di Città del Messico e L’istituto Nazionale di Antropologia INA del Messico, finalizzato a docu-

The recent earthquake of September 19, 2017 in Mexico mainly concerned the residential construction and heritage of towns and villages of the state of Morelos. The Mexican monuments protection agency (INAH) has started a laser scanner survey of the main buildings of the heritage at risk, in particular it is operating in the state of Morelos for the documentation of the first monasteries built in the new world (UNESCO heritage since 2003). The DiDA Survey Laboratory, which for years has experience both in the field of architectural surveying of monuments damaged by earthquakes and in the field of urban surveying (reconstruction plans), started, through the Italian Embassy and the UNAM of the City of Mexico, to document some sample cases. In particular, in March 2018 two digital surveying campaigns were carried out that involved the urban fronts of a block of the historic center of Mexico City and the

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titolo libro • nome cognome

Analisi del prospetto lungo via Repubblica de Guatemala. In ordine a partire dal basso: vista della nuvola di punti, analisi dell’elevation map del fronte stradale, fotopiano realizzato con fotogrammetria range close. Analysis of urban front along via Repubblica de Guatemala. From the bottom: view of the street from point cloud, analysis of the elevation map of the front, photoplan made with range close photogrammetry.

mentare alcuni casi studio colpiti dal sisma. Nello specifico, nel marzo 2018 sono state realizzate due campagne di rilevamento digitale delle facciate urbane di un isolato del centro storico di Città del Messico e del Monastero di San Guillermo Abad a Totolapan nello stato di Morelos. La ricerca è finalizzata all’approfondimento di due diversi casi di studio: il primo alla scala urbana, è costituito da un isolato di Città del Messico posto tra la Plaza Maggiore e il sito archeologico del Tempio Maggiore, dell’antica capitale Atzeca di Tenochtitlan. La città precolombiana, la città coloniale e, conseguentemente, quella contemporanea, sono state costruite sul lago di Texcoco bonificando i terreni con vari sistemi e con strutture palificate. Le caratteristiche geologiche del sito, su montagne fortemente sismiche ad un’altezza di oltre 2000 metri, e le caratteristiche geologiche intrinseche dell’area lacustre bonificata, oltre ai resti delle strutture

Monasterio de San Guillermo Abad in Totolapan in the state of Morelos. The research develops according to two different case studies; on one side the historical center of Mexico City, in particular the urban survey of a block between the Plaza Major and the archaeological site of the Templo Major, where it was the ancient Atzeca capital of Tenochtitlan, until the Spanish conquest, built over the lake of Texcoco with palified structures; its elevated position, on strongly seismic mountains at a height of more than 2000 meters, and the geological characteristics, built on a lacustrine area above the remains of the foundations of the Aztec temples, make the buildings built on it very vulnerable; the second case study is located in the State of Morelos, in the village of Totolapan, a few km away from the epicenter of the earthquake that took place this September, 7.1 intensity so as to bring down much of the local residen-


titolo saggio • nome cognome

Planimetria e sezione dalla nuvola di punti del Monastero di San Guillermo Abad, Totolapan. Planimetry and section from the point cloud of the Monastery of San Guillermo Abad, Totolapan.

azteche, rendono gli edifici attualmente esistenti molto vulnerabili; il secondo caso studio si trova nello stato di Morelos, nel villaggio di Totolapan, a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto che si è verificato a settembre, l’intensità della scossa 7.1 ha danneggiato e causato dei crolli

tial construction and also the monuments present as the Monasterio de San Guillermo Abad. The paper analyzes the theme of methods of using digital surveys for the conservation and restoration of architecture; in the urban case, paying particular attention to the analysis of the plastic deforma-

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il Monastero di San Guillermo Abad, Totolapan. The Monastery of San Guillermo Abad, Totolapan.

pagina a fronte Alcune foto durante le operazioni di rilievo, prima campagna Marzo 2018. Some photos during surveying activities, first campaign March 2018.

di buona parte delle costruzioni residenziali locali oltre ai monumenti presenti come il Monastero di San Guillermo Abad. La ricerca è volta all’analisi dei metodi di utilizzo del rilievo digitale per la conservazione e il restauro dell’architettura a rischio o danneggiata da eventi sismici. Il caso urbano è stato condotto con particolare attenzione all’analisi delle deformazioni plastiche e delle strutture resistenti, per valutare il valore del disallineamento dei fronti degli edifici dal piano verticale e le interazioni tra murature di diverse unità immobiliari. Nel caso studio relativo al patrimonio ecclesiastico delle missioni l’attenzione è stata focalizzata sulla documentazione, sull’analisi dello stato di conservazione strutturale, sull’identificazione e classificazione delle fessurazioni, sulla verifica del-

tions and of the resistant structures, in order to evaluate the value of misalignment of the fronts of the buildings from the vertical plane and the interactions between masonries of different building units. In the case study related to Heritage, instead, attention was focused on the documentation, on the analysis of the structural conservation status, on the identification and classification of the cracks, on the verification of the main structural instabilities, and on the states of collapse. The project, still in the process of completion, presents interesting ideas for assessing and classifying risk in historic centers and in asset-value environments. The documents produced have two different purposes: on the one hand, to provide local administrations with a document


titolo saggio • nome cognome

le principali instabilità strutturali e sugli stati di collasso. Il progetto, ancora in una prima fase di sviluppo, mira all’introduzione di metodi per la valutazione e la classificazione del rischio nei centri storici e negli ambienti a valore patrimoniale del nuovo mondo, ampiamente sperimentati nei casi studio in Italia dallo stesso gruppo di ricerca. I documenti prodotti hanno due scopi diversi: da un lato, fornire alle amministrazioni locali un documento attraverso il quale sia possibile stabilire il grado di rischio che gli edifici sostengono in relazione alle analisi preventive delle deformazioni; dall’altro, il caso del monastero di Totolapan, la previsione di un progetto di consolidamento strutturale preliminare al necessario restauro architettonico.

through which they are able to establish the degree of risk that buildings incur in relation to preventive analyzes on the study of deformations; as for the monastery, instead, the construction of a structural consolidation project preliminary to the necessary architectural restoration.

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titolo libro • nome cognome


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visualizing venice / visualizing cities

Andrea Giordano

Università di Padova

Caroline Bruzelius, Kristin Hufman

Visualizing Venice: l’insula dei Santi Giovanni e Paolo dalla restituzione prospettica di un’ incisione di Canaletto (A. Giordano). Visualizing Venice: the insula of St. John and Paul from the perspective restitution of an engraving by Canaletto (A. Giordano).

Duke University

Visualizing Venice è un programma di ricerca internazionale che coinvolge l’Università di Padova, la Duke University e lo IUAV di Venezia. Il suo obiettivo è dimostrare come la documentazione e la comprensione della città storica possa essere affrontata con un processo multimediale attraverso e la rappresentazione digitale dei suoi monumenti storici. Ma stiamo compiendo un nuovo passo in linea con quanto fatto per Venezia. In più di sette anni, attraverso un utilizzo delle tecnologie di visualizzazione digitale per esplorare l’arte e la storia architettonica di Venezia, la nostra metodologia si è concretizzata, le nostre competenze sono aumentate e i nostri risultati hanno avuto visibilità in mostre e workshop riconosciuti a livello internazionale. Inoltre, l’applicazione degli strumenti digitali ha consentito di raffinare e perfezionare la comprensione storica e le conoscenze accademiche sull’ambiente urbano, su come si è evoluto, dal 1500 ad oggi. Il

Visualizing Venice is an international research program that involves the University of Padua, Duke University and IUAV – Venice. Its goal is to demonstrate how the documentation and understanding of cultural sites can be addressed as a multimedia process through digital representation of historic monuments. But we are passing now to a new step on the threshold of a different phase for Visualizing Venice. In more than seven years, since our initial usage of digital visualization technologies to explore art and architectural history of Venice, our methodology has concretized, our skill set and expertise have expanded, and our results have flourished into internationally recognized exhibitions and workshops. Most important, the application of digital tools has advanced historical understandings and scholarly knowledge about the urban environment, about how it is lived and experienced, from 1500 to the present day. Our next step will be to apply the many lessons we have

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Visualizing Venice: l’insula dell’Accademia. Screenshot del video esposto al Museo delle Gallerie dell’Accademia di Venezia (C. Monteleone, E. Svalduz, P. Borin, F. Panarotto, I. Friso, M. Pedron, L. Galeazzo, A. Ferrighi. G. M. Guidarelli, S. Zaggia). Visualizing Venice: the insula of Accademia. Screenshot of the video at the Gallerie dell’Accademia Museum in Venice. (C. Monteleone, E. Svalduz, P. Borin, F. Panarotto, I. Friso, M. Pedron, L. Galeazzo, A. Ferrighi. G. M. Guidarelli, S. Zaggia).

nostro prossimo step, quindi, sarà quello di applicare le tante lezioni che abbiamo imparato dalla città lagunare ad altri luoghi, trasformando gradualmente e intenzionalmente Visualizing Venice (www.visualizingvenice.org) in Visualizing Cities. All’inizio, tale progetto continuerà a coinvolgere le stesse istituzioni: Università di Padova, Duke University e Università Iuav di Venezia. Ma sistematicamente, provvederemo ad allargare il nostro campo d’azione per includere programmi di studi urbani e ricerca su altre città; la collaborazione diventerà naturalmente più ‘espansiva’ (certamente con sfide impreviste), di concerto con istituzioni ulteriori e nuovi siti di ricerca. Entrando nel merito di tipo di ricerca, essa è articolata in tre fasi distinte:

learned from lagoon city to other places, transforming slowly and deliberately Visualizing Venice (www.visualizingvenice.org) in Visualizing Cities. In the beginning, our enterprise will continue to involve the same institutions: University of Padua, Duke University, and University Iuav of Venice. But carefully and systematically, we would like to enlarge our scope to include urban studies programs researching other cities; so that collaboration will naturally become more expansive (with unforeseen challenges), as we work in concert with complementary institutions and new sites of research. This kind of inquiry follows these three distinct phases: 1. Data acquisition: archival documents, laser scans and photogrammetric surveys can be processed and organized


visualizing venice / visualizing cities • a. giordano, c bruzelius, k. hufman

La trasformazione di Carpi. Schermata del video della mostra “Costruire il Tempio” (M. Rossi, E. Svalduz, A. Giordano editors; C. Monteleone, P. Borin, F. Panarotto, I. Friso, E. Faresin, M.R.Cundari). The transformation of Carpi. Screenshot from the exhibition “Costruire il Tempio” (M. Rossi, E. Svalduz, A. Giordano editors; C. Monteleone, P. Borin, F. Panarotto, I. Friso, E. Faresin, M.R.Cundari).

1. Acquisizione dati: documenti d’archivio, scansioni laser e rilievi fotogrammetrici possono essere elaborati e organizzati mediante modellazione 3D e implementati in piattaforme interoperabili. 2. Comunicazione dei dati: le informazioni raccolte possono essere trasmesse attraverso la predisposizione di app e sistemi interattivi per dispositivi multimediali e piattaforme web. Questo processo prevede anche il coinvolgimento di tecnologie di realtà aumentata, con modelli 3D per dispositivi multimediali e per l’implementazione della realtà immersiva. 3. Condivisione: integrazione dei modelli come mezzo di analisi nel processo di

through 3D modeling and implemented between interoperable platforms. 2. Data communication: the information gathered with the methods listed above can be conveyed through the design of apps and interactive systems for multimedia devices and web platforms. This process entails designing and testing augmented reality and 3D models for multimedia devices and the implementation of immersive reality. 3. Sharing: integrating the models as a means of analysis into the process of conservation of the architectural asset with the virtual reconstruction of architectural features.

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Visualizing Venice: l’insula dei Santi Giovanni e Paolo dalla restituzione prospettica di un’incisione di Canaletto (A. Giordano). Visualizing Venice: the insula of St. John and Paul from the perspective restitution of an engraving by Canaletto (A. Giordano).

conservazione del patrimonio architettonico con la ricostruzione virtuale delle caratteristiche architettoniche. Certamente le sfide e i continui interrogativi persisteranno anche nel passaggio a Visualizing Cities: come mostrare la trasformazione delle città nel tempo in ambienti virtuali innovativi, in particolare con le tecnologie emergenti; come evidenziare l’evoluzione delle caratteristiche distintive e tradizionali di ciascuna città; come articolare in forma virtuale le forze sociali, politiche ed economiche coinvolte; e, più in generale, come testare la fenomenologia della vita quotidiana e delle esperienze di una città? Come nel caso del nostro studio

Ongoing challenges and questions persist as we make the transition to Visualizing Cities: how do we show the transformation of cities over time in innovative virtual environments, namely with emerging technologies; how do we underline the evolution of each city’s distinctive, traditional features, while simultaneously looking for tessellations; how do we articulate in virtual form the involved social, political, and economic forces; and, more generally, how do we animate the phenomenology of a city’s everyday life and experiences? As with our study of Venice, we will aim to provide a transparent and usable repository of information for future scholar-


visualizing venice / visualizing cities • a. giordano, c bruzelius, k. hufman

Le chiese di Padova: visualizzazione della trasformazione della Chiesa degli Eremitani (P. Borin, F. Panarotto, M.R.Cundari). The churches of Padua: visualizing the trasformation of the Eremitani Church (P. Borin, F. Panarotto, M.R.Cundari).

di Venezia, mireremo a fornire un repertorio di informazioni trasparente e utilizzabile per futuri studi al fine di una lettura integrata delle informazioni in formato narrativo. Gli studi continueranno a spaziare dalla micro scala — un dato monumento e la sua connessione con il più grande tessuto urbano — ai macro-sistemi architettonici e urbani della città. In definitiva, con Visualizing Cities vorremmo aggiungere mezzi innovativi per l’analisi comparativa, portando quindi alla luce le relazionali strutturate nelle reti urbane.

ship and an integrated reading of this information in narrative format. Studies will continue to range from the micro scale—a given monument and its connection to the larger urban fabric—to the macro— a city’s architectural and urban systems. Ultimately, with Visualizing Cities we would like to add innovative means for comparative analysis— the meta—therefore bringing structured relational understandings of urban networks to light.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

the influence of italian architects in argentina. enhancement and interactive dissemination of historical architectural heritage •

Mario Docci, Emanuela Chiavoni Università degli Studi La Sapienza, Roma

Interactive database with research projects.

L’Italia ha dato un importante contributo non solo all’urbanistica e all’architettura argentina ma anche alla elaborazione dell’identità nazionale e allo sviluppo culturale ed economico del Paese. L’emigrazione italiana esporta riferimenti nati nel nostro paese e si incontra con abitudini e culture del luogo e con influssi coloniali spagnoli; da ciò ne deriva una sorta di giustapposizione fra elementi, È proprio il trasferimento di cultura e saperi che caratterizza questa fase storica e unisce le due realtà; la condivisione non solo delle imprese e delle maestranze ma anche le tecnologie, i macchinari, i materiali. L’immigrazione non è solamente operaia ma è anche un’immigrazione d’elite; di professionisti, intellettuali, tecnici ed imprenditori. L’elite veniva spesso motivata dalle grandi opportunità di lavoro che l’Argentina e gli altri paesi latinoamericani offrivano in quegli anni più di tutte le altri parti del mondo.

Italy made an enormous contribution not only to Argentinean town planning and architecture, but also to its cultural and economic development and the creation of its national identity. When the ideas imported by Italian immigrants merged with Argentinean customs and cultures and Spanish colonial influences it generated a sort of juxtaposition between these elements. It was the transfer of culture and knowledge during this period in history that ‘glued’ these two realities: they shared not only the same workmen and building companies, but also the same technology, machinery, and materials. The immigrants were not just from the working class, but also from the upper echelons of society: professionals, intellectuals, technicians and entrepreneurs. During this period the upper classes were often motivated by the wonderful work opportunities in Argentina and other Latin American countries compared to the rest of the world.

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Sono stati sviluppati numerosi progetti di ricerca in questo ambito mirati alla conoscenza per la salvaguardia, la valorizzazione e la tutela del particolare patrimonio architettonico latino americano, bene culturale vasto ed articolato non ancora del tutto noto e che, non sempre, viene tutelato, e che corre il rischio di andare perduto senza lasciare tracce significative. Gli esiti di queste ricerche sono stati riportati in un data base di tipo interattivo, che oggi contiene un certo numero di dati, che viene incrementato con continui aggiornamenti. Tra i risultati prodotti ci sono disegni e rilievi; documentazione digitale 2D e 3D relativa allo stato di fatto e di conservazione di alcuni casi di studio presi in esame tra le diverse tipologie studiate. Importante durante le ricerche è lo scambio di competenze con i colleghi argentini sulle metodologie e sulle strumentazioni, soprattutto quelle inerenti le nuove metodologie informatiche per il rilevamento e la documentazione dell’architettura. Tutti gli studi si sono posti anche la finalità di sensibilizzare la comunità, le autorità delle istituzioni pubbliche e private, le organizzazioni di governo e Ong, per la salvaguardia e la cura del patrimonio architettonico, dei palazzi, dei siti e delle aree industriali recuperate e/o da recuperare, anche con lo scopo di far avvicinare il patrimonio culturale al turismo. Tra le tematiche affrontate si segnalano: le cattedrali del vino in Argentina (bodegas)

Many research projects have been performed to gather additional knowledge that could help safeguard, enhance and protect this special Latin American heritage, an immense, multifaceted cultural asset that has not yet been fully discovered, not always protected, and runs the risk of disappearing without a trace. The results of these studies have been inserted in an interactive database which today contains a certain amount of data, but is continually being updated. These results include drawings and surveys: 2D and 3D digital documents regarding the current state and conservation of some of the case studies of the various building types taken into consideration. During the studies the Argentinean colleagues exchanged information about their methodologies and instrumentation, especially the new computerised methods used to survey and document architecture. All the studies focused on raising awareness among the community as well as public and private institutional authorities, government agencies, and NGOs regarding the safeguard and care of Argentina’s architectural heritage, buildings, sites and revived and/or to be revived industrial areas. They also concentrated on how to open the country’s cultural heritage to tourism. The following is a list of some of the topics: the wine cathedrals in Argentina (bodegas) in the province of Mendoza (2006);


the influence of italian architects in argentina • m. docci, e. chiavoni

nella provincia di Mendoza (2006), il censimento e la catalogazione di alcuni episodi architettonici significativi in Argentina (2007), la gestione del Patrimonio Culturale per lo Sviluppo. Territorio, Città, Architettura e Beni Culturali Immateriali (2009), le nuove metodologie per la conoscenza e la valorizzazione del Patrimonio (2011), i complessi produttivi più significativi per il paese nelle aree di Buenos Aires e di Cordoba; integrazione del patrimonio con l’ambiente naturale, storico e culturale (2013), le metodologie integrate per la conoscenza, la documentazione e la diffusione del Patrimonio Architettonico Industriale relativo alla produzione agricola (2013), i costruttori italiani in Argentina, La Plata, 1918-1945; tra architettura, analisi e disegno (2015), conoscenza delle case Chorizo nella città di La Plata; tipologia architettonica in via di estinzione, gli edifici per lo spettacolo costruiti dagli architetti italiani in Argentina; conoscenza per la valorizzazione (2017).

the census and cataloguing of several important architectures in Argentina (2007); the management of Cultural Heritage for Development, Territory, City, Architecture, and Immaterial Cultural Heritage (2009); new methodologies for the comprehension and enhancement of Heritage (2011); the country’s most important production centres in the regions of Buenos Aires and Cordoba; integration between heritage and the natural, historical and cultural environment (2013); integrated methodologies for the comprehension, documentation and dissemination of Industrial Architectural Heritage regarding agricultural production (2013); Italian builders in Argentina, la Plata, 1918-1945; a study between architecture, analysis and drawing (2015); data gathered about Chorizo houses in the city of La Plata; architectural types that risk extinction; entertainment buildings built by Italian architects in Argentina; knowledge for enhancement (2017).

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titolo saggio • nome cognome

Research activity Research projects in Europe

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comunicazione sociale: la disciplina della rappresentazione per la gestione delle emergenze ambientali |social communication: the discipline of representation for the management of environmental • emergencies

Materiale rivolto alla comunicazione multilinguistica per la comprensione dei fenomeni di calamità naturale e conseguenti buone pratiche; linguaggio testuale e grafico concorrono alla efficacia della azione intrapresa. Multinational translations to involve the dissemination of knowledge of practices to be undertaken in case of environmental disaster.

Maria Linda Falcidieno

Università degli Studi di Genova

Dal 2015 La Protezione Civile di Genova ha stipulato una serie di convenzioni con il Dipartimento Architettura e Design di Genova, queste si sono successivamente articolate in azioni mirate alla definizione di metodi ed applicazioni utili alla definizione di un linguaggio grafico efficace ai fini della comunicazione di messaggi strategici. Questa attività si incastona nell’insieme delle azioni rivolte alla diffusione della cultura sociale nel campo dei cambiamenti climatici promossa in occasione della Conferenza UN del 25 Settembre 2015. Molte delle azioni intraprese ad oggi sono state oggetto di azioni di internazionalizzazione, grazie alla realizzazione di specifiche traduzioni linguistiche di parte della campagne di informazione ed educazione in materia di buone pratiche di protezione civile. Ciò ha permesso il coinvolgimento di 7 differenti identità linguistiche presenti nel territorio genovese. Tali ricerche sono state successivamente sviluppate nel contesto della Call Horizon 2020 Prevention And Preparedness In Civil

From 2015 the Civil Protection of Genoa has stipulated a series of agreements, with the DAD-Genoa. These conventions have found a further articulation in actions to define methods and operational implications useful for the definition of the graphic language best suited to the transmission of fundamental messages. This activity is embedded in the framework of the actions aimed at spreading the social culture in the field of climate change promoted by UN Conference of September 25, 2015. Much of the research and studies carried out to date have been the subject of internationalization actions, thanks to the realization of specific actions of linguistic translation of part of the training and education campaigns on the good practices of civil protection. This has allowed today the involvement of 7 different linguistic identities present in the Genoese territory. These researches are involved in the Call Horizon 2020 Prevention And Preparedness In Civil Protection and Marine Pollution (Pearls of civil Protection and Prevention-POPP).


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Progetto per lo studio dell’immagine coordinata relativa alle comunicazioni di Protezione civile (Genova) e per la definizione di una coerenza espressiva nella illustrazione di eventi ed azioni. Actions undertaken together with the Civil Protection of Genoa and the Department of Architecture and Design to disseminate good practices to be implemented in case of natural disasters.

pagina a fronte Campagna di affissione stradale per pericolo incendi boschivi (2017). In questo caso il colore della texture di fondo varia n modo da richiamare alla calamità oggetto della comunicazione. Brochures and poster campaigns have been created to raise awareness among citizens.

Protection And Marine Pollution (Pearls of civil Protection and Prevention-POPP). Partecipanti: • M. L. Falcidieno, M. Gausa (responsabili scientifici); • M. Malagugini, M.E. Ruggiero, R.Torti, N. Canessa University of Genoa, DAD (Polytechnic School), • Disfor Department of University of Genoa • Protezione Civile of Genoa • Spoleczna Akademia Nauk, Lodz – Poland, University of Social Sciences / International Projects Department, Prof. Marta Kedzia

• M. L. Falcidieno, M. Gausa (scientific resposibles) • M. Malagugini, M.E. Ruggiero, R.Torti, N. Canessa University of Genoa, DAD (Polytechnic School), • Disfor Department of University of Genoa • Protezione Civile of Genoa • Spoleczna Akademia Nauk, Lodz – Poland, University of Social Sciences / International Projects Department, Prof. Marta Kedzia • Universitatea “Eftimie Murgu” din Resita – Romania, Departamentul de Teologie si Stiinte Social, Prof. Cristina Ispas.


comunicazione sociale per la gestione delle emergenze ambientali • m. l. falcidieno

• Universitatea “Eftimie Murgu” din Resita – Romania, Departamentul de Teologie si Stiinte Social, Prof. Cristina Ispas. L’obiettivo è quello di formare generazioni in grado di valutare I differenti fattori di rischio che possono colpirli e conoscere le azioni da mettere in essere quando tali rischi si trasformano in vera e propria emergenza; interlocutori per il progetto sono insegnanti della scuola primaria e secondaria. Il progetto si concretizza in un kit di unità didattiche con linee guida, informazioni, video, glossari sui temi principali che possano essere approcciati in classe. Gli interlocutori sono gli insegnanti e gli utenti finali sono gli studenti: ciò implica la scelta di linguaggi differenziati e possibili differenti media articolati per differenti fasce di età. Il progetto è riconducibile alle buone pratiche da mettere in atto, dove ogni partner può avvalersi dell’approccio che meglio ritiene utile in relazione alle circostanze didattiche.

The purpose is to form generations able to know the different environmental risks that can be of interest (affect) them and know the behaviors to activate when the risk is transformed into an emergency, interlocutors are teachers of primary and secondary schools The project consists of: kit of didactic units with guidelines and methods, videos, glossary of the main topics to be addressed in the classroom The recipients are the teachers, but the end users are the pupils; this implies the choice of languages and possible different media, articulated on four levels The project is introduced as an applicable ‘good practice’; each partner can use the approach set up by the leader, to make it his own, changing according to specific needs.

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air art act action — international workshop | air art act action — international workshop Maria Elisabetta Ruggiero

Università degli Studi di Genova

Immagini del progetto all'ETSAM di Madrid: è forte la connotazione artistica che fornisce anche spettacoli di arti visive. Images of the communication practices of the project at the ETSAM in Madrid: there is a strong artistic connotation that even provides visual arts performances.

Il workshop è stato incentrato sullo studio dello stato dell’Arte nel campo della didattica rivolta alla comunicazione del progetto, considerando differenti tipologie progettuali: da quella riferita ad un oggetto fino a quella per un evento. Il progetto (responsabile scientifico M.E. Ruggiero) è stato oggetto di finanziamento, previa per review, nel contesto delle azioni di internazionalizzazione intraprese dall’Ateneo genovese per l’anno accademico 2017-2018. Il workshop ha quindi sviluppato differenti modelli espressivi per la comunicazione, allo scopo di promuovere e condividere con la cittadinanza in particolare l’attività di Protezione Civile (cfr. progetto: Comunicazione sociale: la disciplina della rappresentazione per la gestione delle emergenze ambientali— M.L. Falcidieno). La pluralità di conoscenze coinvolte e l’articolazione sempre più complessa sia delle fasi di valutazione sia delle fasi di sviluppo di un progetto rende strategico il ruolo della comunicazione e dell’adeguatezza pragmatica in relazione ai differenti stadi di sviluppo.

The workshop is focused on the study of the state of the art in the field of didactics concerning the communication of the project, considering different types of projects: from that referred to an object up to that referred to an event. The action (M.E. Ruggiero scientific responsible) was financed, after peer review, in the context of the internationalization actions of the University of Genoa for the academic year 2017-2018 The workshop has developed design models for communication, in order to promote and share with the citizens the Civil Protection activities within the city of Genoa (cfr. project: Social communication: The discipline of representation for the management of emergencies Environmental — M.L. Falcidieno) The plurality of knowledge involved and the increasingly complex articulation of both the evaluation and the implementation phases of a project make strategic the role of communication and pragmatic adequacy in relation to the different stages of development. The subject of the actions undertaken was the creation of a workshop, aimed at students of the Bachelor’s degree in Architec-


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Progetti vincitori e segnalati dalla giuria che evidenzia il legame tra città e performance volto a comunicare il messaggio “Siamo tutti protezione civile”. Winning projects and reported by the jury that highlights the link between city and performance aimed at communicating the message “We are all civil protection”

L’oggetto delle azioni intraprese è stato la realizzazione di un workshop, rivolto agli studenti del corso di laurea in Architettura ed in Design (nelle sue varie declinazioni), focalizzato sui temi sopracitati e articolato in una prima fase illustrativa delle esperienze di didattica in ambito internazionale, una seconda fase di sperimentazione su un tema assegnato, e in chiusura una fase di presentazione del lavoro svolto. Il workshop si è tenuto presso il DAD (Scuola Politecnica), ed ha coinvolto i docenti. • E. Bistagnino, M. L. Falcidieno, M. Malagugini, M. E. Ruggiero | Università di Genova, DAD • I. Lepeshkin, Politecnico di Mosca (Russia) | Università di Ingegneria Meccanica, Design Department, Responsabile del Center of project activities. • A. Amann y Alcoser, I. Arriba Perez | Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (ETSAM) Come specificato, dopo aver considerato differenti approcci per la comunicazione di un progetto in ambito internaziona-

ture and Design (product and nautical), focused on the above themes and articulated in a first illustrative phase of didactic experiences in the international area, a second phase of exercise on an assigned theme, and finally the presentation of the work carried out. The workshop was held at Architecture and Design Department (Unige) and involved. • E. Bistagnino, M. L. Falcidieno, M. Malagugini, M. E. Ruggiero | Università di Genova, DAD • I. Lepeshkin | Politecnico di Mosca (Russia), Università di Ingeneria Meccanica, Design Department, Responsabile del Center of project activities. • A. Amann y Alcoser, I. Arriba Perez | Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (ETSAM) As specified, after having considered different international approaches to the communication of the project, presented by foreign coteachers, the students focused on the presentation of a project aimed at communicating the actions carried out by civil protection in the city of Genoa.


pagina a fronte Manifesto dell'annuncio “Siamo tutti della protezione civile” volto a diffondere la conoscenza delle azioni intraprese dalla Protezione Civile in caso di disastro ambientale e le pratiche da seguire da parte dei cittadini. Poster of the announcement “We are all Civil Protection aimed” at spreading knowledge of the actions taken by Civil Protection in case of environmental disaster and the practices to be followed by citizens. a destra Vienna, Albertina Museum. Installazioni artistiche integrate nella struttura architettonica per la comunicazione delle mostre in corso. Some examples, taken at the Albertina Museum in Wien, in which representation, communication and architecture come together to define a new concept vector.

le, presentati dai differenti docenti ospiti, gli studenti si sono concentrati sulla presentazione di un progetto rivolto alla comunicazione delle azioni intraprese da Protezioni Civile nella città di Genova. L’esperienza (tenutasi in ottobre del 2017) è stata particolarmente interessante proprio in materia di differenti scelte espressive attraverso le quali coinvolgere i cittadini e alcuni punti nodali nel tessuto urbano genovese. Gli studenti sono stati chiama ti a sintetizzare le loro idee in 3 tavole in A3 che sono poi state sottoposte ad una giuria per l’individuazione e la premiazione dei migliori progetti.

The experience has been of particular interest precisely for the different languages chosen in order to express concepts through the involvement of citizens and focal points within the city. The students had to synthesize the proposals in two tables in A3, which were submitted to a jury of specialists who decided the best projects.


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un’esperienza di ricerca congiunta tra italia e germania per la conoscenza e valorizzazione dei siti termali | a joint research experience between italy and germany for the knowledge and valorisation of • thermal sites

Il complesso Jugendstil delle terme Kaiser Friedrich in Wiesbaden. The Jugendstil complex of the Kaiser Friedrich Therme in Wiesbaden.

Manuela Piscitelli

Università degli Studi della Campania

L’esperienza che si vuole qui presentare è stata finanziata per due annualità (da maggio 2016 a maggio 2018) nell’ambito del programma “MIUR-DAAD Joint Mobility Program”, finalizzato alla cooperazione tra gruppi di ricercatori italiani e tedeschi per specifici progetti scientifici congiunti. I due gruppi di ricerca coinvolti sono l’uno afferente all’Università della Campania e l’altro alla Bochum University of Applied Sciences. Entrambi i gruppi, sebbene coinvolgano un ristretto numero di partecipanti, sono di carattere multidisciplinare, includendo l’ambito della Storia e del Disegno per l’unità italiana; del Restauro e della Geodesia per l’unità tedesca. L’obiettivo comune, partendo dalla catalogazione e documentazione dei luoghi e paesaggi storici del turismo termale, è la valorizzazione attraverso la creazione di nuovi itinerari anche nell’ambito del turismo culturale. Le due nazioni sono accomunate da un analogo sviluppo del fenomeno del turismo termale tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, per cui è possibile riscontrare caratte-

The experience presented here was supported for two years (from May 2016 to May 2018) within the “MIUR-DAAD Joint Mobility Program”, aimed at the cooperation between Italian and German research teams for specific joint scientific projects. The two research groups involved are one related to the University of Campania and the other to the Bochum University of Applied Sciences. Both groups, although involving a small number of participants, are multidisciplinary, including the field of History and Drawing for the Italian Unity; Restoration and Geodesy for the German Unity. The common objective, starting from the cataloguing and documentation of the historical places and landscapes of thermal tourism, is the enhancement through the creation of new itineraries even in the field of cultural tourism. The two nations share a similar development of the phenomenon of thermal tourism between the end of the nineteenth century and the first half of the twentieth century, so it is possible to find comparable characteristics in the architectural typolo-


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Poster promozionali per il turismo termale in Italia e in Germania. Vincenz Cissarz, Bad Nauheim, 1904. Galileo Chini, Salsomaggiore Terme, 1923. Promotional posters for thermal tourism in Germany and Italy. Johann Vincenz Cissarz, Bad Nauheim, 1904. Galileo Chini, Salsomaggiore Terme, 1923.

ri confrontabili nelle tipologie architettoniche e nello stile dei complessi individuati come casi di studio. La ricerca si è dunque focalizzata sullo studio dei complessi di questo periodo, con particolare riguardo agli edifici di valenza storico-artistica realizzati nello stile sovranazionale Art Nouveau, declinato nel Liberty italiano e nello Jugendstil tedesco. Come specificamente richiesto dal programma di ricerca, che si configura come una mobilità, sono stati attivati scambi tra le due unità con la partecipazione di dottorandi e studenti coinvolti nelle attività di ricerca e catalogazione. Gli scambi hanno riguardato attività di didattica seminariale dei docenti italiani in Germania e viceversa,

gies and the style of the structures identified as case studies. The research therefore focused on the study of the complexes of this period, with particular attention to the buildings of historical-artistic value built in the supranational Art Nouveau style, declined in the Italian Liberty and in the German Jugendstil. As specifically requested by the research programme, which is a mobility, exchanges between the two units have been activated with the participation of doctoral candidates and students involved in research and cataloguing activities. Exchanges have concerned seminar teaching of Italian professors in Germany and vice versa, presentations of intermediate research re-


conoscenza e valorizzazione dei siti termali • m. piscitelli

pagina a fronte Workshop con gli studenti del Laboratorio di Disegno, percezione e comunicazione visiva, prof. Manuela Piscitelli, a. a. 2017-2018. Selezione degli elementi visivi associati ai siti termali e sintesi grafica in un marchio. Workshop with the students of the class of Drawing, perception and visual communication, prof. Manuela Piscitelli, a. y. 2017-2018. Selection of visual elements associated with the thermal sites and graphical synthesis in a brand. Project by: Maria Bardini; Domenico Buonanno; Cristina Fuschetti.

presentazioni dei risultati intermedi della ricerca delle due unità, allestimento di mostre didattiche congiunte. Per quanto riguarda lo specifico contributo di chi scrive, oltre alla partecipazione alla comune attività di documentazione e catalogazione dei siti di interesse, la ricerca ha riguardato gli aspetti relativi alla comunicazione. Il periodo preso in considerazione è infatti caratterizzato da una vivace attività promozionale intesa in senso moderno, attraverso un repertorio di temi grafici utilizzati nella cartellonistica di entrambe le aree geografiche. Sono stati infine coinvolti gli studenti del laboratorio di disegno, percezione e comunicazione visiva per la creazione di una nuova immagine visiva per le Terme italiane.

sults of the two groups, setting up of joint didactic exhibitions. As for the specific contribution of the writer, in addition to participation in the common activities of documentation and cataloguing of the sites of interest, the research concerned the aspects related to graphic communication. The period under consideration was characterised by a significant promotional activity in a modern sense, with a repertoire of graphic themes used in promotional posters of both geographical areas. Inspired by these themes, students from the “Laboratory of drawing, perception and visual communication” were involved in the creation of a new visual image for the Italian Thermae.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Allestimento di una mostra didattica nella sede del Dipartimento di Architettura e Disegno industriale (Università della Campania), al termine del secondo anno di ricerca. Giugno 2018. Setting up of an educational exhibition in the Department of Architecture and industrial design (University of Campania) at the end of the second year of research. June 2018.


conoscenza e valorizzazione dei siti termali • m. piscitelli

•

Allestimento di una mostra didattica nel chiostro di San Lorenzo, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno industriale (UniversitĂ della Campania), con la partecipazione dei docenti e studenti della Bochum University of Applied Sciences al termine del primo anno di ricerca. Giugno 2017. Setting up of an educational exhibition in the cloister of San Lorenzo (University of Campania), with the participation of professors and students of the Bochum University of Applied Sciences, at the end of the first year of research. June 2017.

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un’azione per i musei virtuali e una roadmap per il patrimonio culturale digitale europeo | vi-mm: an action for virtual museums and a roadmap for europe’s digital cultural heritage Robert Davies, Marinos Ioannides

Cyprus University of Technology

Cettina Santagati

Università degli studi di Catania

ViMM è un’azione partecipativa di coordinamento e supporto (CSA), finanziata nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 (CULT-COOP-8-2016). Il progetto ViMM riunisce le principali organizzazioni del settore pubblico e privato a livello europeo e mondiale che lavorano sui musei virtuali (VM) e nel settore più ampio del patrimonio culturale digitale (DCH), per sostenere lo sviluppo di politiche di alta qualità, dei processi decisionali e l’utilizzo di tecnologie avanzate. Il progetto sostiene l’inclusione del DCH e in particolare dei VM nella transizione verso un approccio politico integrato al patrimonio culturale per l’Europa, in vista dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. L’obiettivo sarà quello di creare un quadro consensuale che coinvolga direttamente i principali responsabili e operatori europei della gestione dei VM nella definizione e nella risoluzione delle problematiche

ViMM is participative Coordination and Support Action (CSA), funded under the EU Horizon 2020 programme (CULTCOOP-8-2016). ViMM brings together Europe and the world’s leading public and private sector organizations’ working on Virtual Museums (VM) and in the wider sector of Digital Cultural Heritage (DCH), to support high quality policy development, decision making and the use of technical advances. It supports the inclusion of DCH and especially of VM in the move towards an integrated policy approach to Cultural Heritage for Europe, in readiness for the European Year of Cultural Heritage in 2018. Its work will be founded on building a consensual framework directly involving Europe’s leading VM decision-makers and practitioners in defining and resolving existing issues spread across 7 interlinked Thematic Areas (‘the 7 Ds’): Definitions, Directions, Documentation, Dimensions, De-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

esistenti in 7 aree tematiche interconnesse (‘le 7 D’): Definizioni, Direzioni, Documentazione, Dimensioni, Domanda, Decisioni e obiettivi per un’ampia partecipazione degli stakeholder e un’altissima visibilità. Un approccio inizialmente ampio e aperto sarà perfezionato attraverso un processo di definizione, consolidamento e risoluzione delle attività per giungere ad un chiaro Manifesto e ad una Roadmap per un’azione in materia di VM/DCH. L’area Tematica (TA.1) Definizioni suddivisa in 3 gruppi di lavoro (WG) sta lavorando sulla definizione di Museo Virtuale1; sui metadati, terminologia e standard identificativi; sull’individuazione delle partnership con organizzazioni internazionali. L’ultima definizione di museo virtuale (ancora in fase di perfezionamento nell’ambito del WG.12) è disponibile su Wikipedia: “Un museo è definito dal Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) come ‘un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che acquisisce, conserva, ricerca, comunica ed espone il patrimonio materiale e immateriale

mand, Discovery, Decisions and aims for wide-reaching stakeholder participation and very high visibility. An initially broad and open approach will be refined through a process of definition, consolidation and resolution activities to arrive at a clear Manifesto and Roadmap for Action on VM/DCH. The Tematic Area Definitions (TA.1) subdivided into 3 working groups (WG) is working on: what is a Virtual Museum?1; metadata, terminology and identifier standards; partnering with international organisations. The latest virtual museum definition (according to the ViMM working definition) is available on Wikipedia: “A museum is defined by the International Council of Museums (ICOM) as a ‘non-profit, permanent institution in the service of society and its development, open to the public, which acquires, conserves, researches, communicates and exhibits the tangible and intangible heritage of humanity and its environment for the purposes of education, study and enjoyment’. A virtual museum (VM) (according to the ViMM working definition2) is a digital entity that draws on the characteristics of a mu-

1 WG1. What is a Virtual Museum? è guidato da Susan Hazan che coordina un gruppo di esperti (Cristina Vannini, Spyros Vossinakis, Cettina Santagati, Sarah Whatley, Michael Freundt, Lizzy Jongma, Daniel Pletinckx, Nadezhda Povroznik, Stella Sylaiou, Rob Davies). 2 https://www.vi-mm.eu/2018/01/10/the-vimm-definition-of-a-virtual-museum/

WG1. What is a Virtual Museum? is chaired by Susan Hazan that coordinates a team of experts (Cristina Vannini, Spyros Vossinakis, Cettina Santagati, Sarah Whatley, Michael Freundt, Lizzy Jongma, Daniel Pletinckx, Nadezhda Povroznik, Stella Sylaiou, Rob Davies 2 https://www.vi-mm.eu/2018/01/10/the-vimm-definition-of-a-virtual-museum/ 1


un’azione per i musei virtuali • r. davies, m. oannides, c. santagati

dell’umanità e del suo ambiente a fini educativi, di studio e di fruizione’. Un museo virtuale (VM) è un’entità digitale che si basa sulle caratteristiche di un museo, al fine di completare, migliorare o aumentare il museo attraverso la personalizzazione, l’interattività, l’esperienza degli utenti e la ricchezza di contenuti3. Sia il museo ‘fisico’ (PhM) che il VM condividono un impegno comune per la validazione istituzionale dei contenuti e della qualità dell’esperienza attraverso il processo curatoriale, insito nella definizione di ICOM”. Inoltre, il WG1 sta lavorando sull’individuazione delle diverse tipologie di di Musei Virtuali, verificando la terminologia e definendo una tassonomia.

seum, in order to complement, enhance, or augment the museum through personalization, interactivity, user experience and richness of content3. Both the ‘physical’ museum (PhM) and the VM share a common commitment to the institutional validation of content and quality of experience through curatorial process, inherent in the ICOM definition”. Furthermore, WG1 is working on the setting up a typology of Virtual Museums, terminology and taxonomies.

3 “Virtual museum system evaluation through user studies”. Journal of Cultural Heritage. 26: 101–108. 2017.

3 “Virtual museum system evaluation through user studies”. Journal of Cultural Heritage. 26: 101–108. 2017.

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la valorizzazione dei paesaggi culturali attraverso il digitale | enhancing cultural landscapes by digital resources •

La piattafo Alpinescapes riguarda i territori tra il Lario e il Ceresio ed è dedicata a mappare e connettere dati eteregonei provenienti da differenti database sull’ heritage nel territorio al confine tra Italia e Svizzera. Platform Alpinescapes deals with the territory between the Lario and Ceresio lakes, allowing to match and map heterogeneous data coming from different sources about Digital Cultural Heritage in the Italian and Swiss territories.

Rossella Salerno

Politecnico di Milano

La tematica dei ‘paesaggi culturali’ risulta essere più diffusa in Europa, principalmente in ambito anglosassone, meno ancora in Italia e in genere nei paesi del Mediterraneo, pur presentando diversi e interessanti approcci. Il punto di vista UNESCO è rivolto ai paesaggi ‘eccezionali’ che proprio per questo richiedono la loro conservazione, mentre lo spirito della Convenzione Europea del Paesaggio include quei paesaggi, cosiddetti ‘minori’ o ‘non-outstanding’ tuttavia rimarchevoli per la presenza di testimonianze materiali e immateriali di culture del passato meritevoli di essere conservate e valorizzate. In tale prospettiva, oggi vengono praticate due strategie: la prima, ‘top-down’, è la modalità di ricerca perseguita in primo luogo dagli studiosi e dagli esperti; la seconda, ‘bottom-up’, mira invece al coinvolgimento attivo delle popolazioni residenti nella custodia del proprio heritage. Prendendo in considerazione entrambe queste strategie prospettate dall’Icomos, emerge la necessità di competenze multidisciplinari, tra le quali le tecnologie digitali giocano un ruolo chiave nel diffondere e condividere nuove visoni del patrimonio.

The issue of Cultural Landscapes has been practiced till know more over Europe and in Anglo-Saxon culture rather than in Italy and in Mediterranean countries. The issue can be faced from the UNESCO point of view, so taking in consideration ‘outstanding’ landscaped which required to be preserved for their exceptional conditions, or at the same time, following the European Landscape Convention’s aims and goals, regarding such ‘minor’ or ‘not-outstanding’ landscapes. In fact, also the last ones are often very rich in tangible and intangible legacies of past cultures, deserving to be preserved and enhanced. To do that, two different approaches are today available: ‘top-down’ and ‘bottom-up’ strategies, the first mainly managed by scholars, the second arising from local people who becomes more and more involved in enhancing their heritage. Referring to ICOMOS definitions, both strategies require multidisciplinary competence for ‘top-down’ practices, and for the ‘bottom-up’ ones: anyway a key role has been playing by digital technologies as means to carry on innovative visions of heritage.


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La piattaforma web Alpinescapes (http://www. paesaggiculturali.polimi.it/) è il risultato di un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito di un programma Interreg Italia/ Svizzera, dal titolo “Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia: valorizzare il paesaggio culturale attraverso dati aperti, Wikipedia, Sit e allestimenti analogico digitali” (Nel team di ricerca, Rossella Salerno e Daniele Villa). The web platform Alpinescapes (http://www. paesaggiculturali. polimi.it/) is an outcome of a research project developed inside an Italy/ Swiss research program, named “Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia: Valorizzare il paesaggio culturale attraverso dati aperti, Wikipedia, Sit e allestimenti analogico digitali” (In the research team, Rossella Salerno and Daniele Villa).

Coniugando i due punti di vista, rimangono centrali sia l’analisi e la documentazione ma anche le modalità di comunicazione dei contenuti e dei valori: ne consegue l’importanza che assumono le risorse digitali. Inoltre la digitalizzazione dell’heritage apre ulteriori scenari di ricerca: questo tema è infatti centrale nella European Agenda for Culture, perché mira a incrementare l’accessibilità pubblica alle differenti forme di espressione culturale e a migliorare le opportunità di coinvolgimento delle persone nelle azioni di protezione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Esistono già alcune infrastrutture digitali europee in questo settore, tra le quali spicca Europeana (www.europeana.eu), una piattaforma digitale che in svariati modi interpreta come avvicinarsi all’heritage impiegando la triade: Digitalizzazione, Comunicazione, Condivisione.

Merging the two points of view, key points are analysis and documentation but also sharing and communicating contents and values: in such perspective, digital resources are crucial to deal with tangible and intangible cultural assets. Further the heritage digitization issue opens for sure new research scenarios: this represents in fact a crucial aspect in the European Agenda for Culture, setting first of all to increase the public accessibility to different forms of cultural and linguistic expressions, but also to boost opportunities for people to be involved in protecting and enhancing heritage as well cultural landscapes. Among the numerous infrastructure already operative in this field, a relevant position is represented by the Europeana (www.europeana.eu) web platform which, in a different way, interprets how ap-


la valorizzazione dei paesaggi culturali attraverso il digitale • r. salerno

L’utente può sovrapporre diversi livelli informativi e scegliere di esplorare l’area intorno alla propria posizione per un raggio di 500 metri oppure contribuire all’arricchimento della mappa attraverso Opensteetmap (OSM) o Wikipedia. Inoltre la piattaforma è dotata di una mappa digitale dinamica, particolarmente attenta alla rappresentazione delle morfologie del territorio alpino. The platform user can overlap different information levels and choose to manage a 500 meters area around his location or contributing directly acting on Opensteetmap (OSM) o Wikipedia, using a dynamic map. Further it has been provided by a new web based map, careful for Alpine territories characteristics, and equipped with a web-app allowing to visualize and put in relationship heterogeneous data.

Oltre Europeana esistono altre piattaforme digitali che adottano strategie simili: tra queste, http://www.digitalmeetsculture.net, RICHES, CivicEpistemologies, Photoconsortium. Questa proposta di ricerca, che si avvale di esperienze in parte già condotte e documentate nelle pagine seguenti, intende creare un network di studiosi interessati su casi studio simili, all’interno dell’area mediterranea, per condividere strategie di conservazione e valorizzazione dei paesaggi culturali attraverso le risorse digitali.

proaching heritage through the triad: Digitizing, Communicating, Sharing. As well Europeana, other on-line platforms adopt a similar strategy; it’s important to recall at least http://www.digitalmeetsculture. net, RICHES, CivicEpistemologies, Photoconsortium. The main idea of this proposal is to organize a network of scholars or academics able to focus on similar case studies in Mediterranean areas and share experiences about preserving and enhancing cultural landscapes by digital resources.

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b.a.c.k. to t.h.e. f.u.t.u.re. — bim acquisition as cultural key to transfer heritage of ancient egypt for many uses to many users replayed •

Modello ligneo attribuito a Jean-Jacques Rifaud conservato nel Museo Egizio di Torino. Wooden model attributed to Jean-Jacques Rifaud conserved in the Egyptian Museum of Turin.

Massimiliano Lo Turco, Paolo Piumatti, Fulvio Rinaudo, Rosa Tamborrino Politecnico di Torino

Diego González-Aguilera

Università di Salamanca

Il progetto partecipa all’iniziativa pilota “Metti in Rete la tua idea di Ricerca”, finanziata nell’ambito della collaborazione tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, per promuovere i progetti di ricerca proposti dai ricercatori del Politecnico di Torino in collaborazione con università, aziende e altri enti del sistema socio-economico italiano e di qualsiasi altro Stato membro dell’Unione Europea. I progetti devono avere le seguenti caratteristiche: 1. coordinati da docenti e ricercatori del Politecnico di Torino nella fase iniziale o di consolidamento della propria carriera di ricerca; 2. avere carattere interdisciplinare, in grado di coinvolgere diversi campi di ricerca; 3. presentare proposte pionieristiche riguardanti settori di ricerca nuovi ed emergenti e/o con l’introduzione di metodologie non convenzionali e di approcci innovativi e/o invenzioni scientifiche

The project takes part of the pilot initiative “Create a network around your research idea”, funded within the framework of the collaboration between Politecnico di Torino and Compagnia di San Paolo.The initiative promotes the research projects proposed by researchers of the Politecnico di Torino in collaboration with universities, companies and other entities of the socio-economic system located in Italy and in any other State Member of EU. The projects should have the following features: 1. coordinated by professors and researchers of Politecnico di Torino in the early stage or the consolidation stage of their own research career; 2. interdisciplinary nature which crosses the boundaries between different fields of research; 3. pioneering proposals addressing new and emerging fields of research and/or introducing unconventional methodologies


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Il modello acquisito digitalmente viene arricchito da dati di diversa natura, creando un database 3D. The digitally acquired model is enriched with data of different nature, creating a 3D database. a destra La metodologia prevede la creazione di un modello 3D da nuvola di punti, arricchito di informazioni con procedure generalmente utilizzate in ambiente BIM. The methodology involves the creation of a 3D model from point cloud, enriched by data with methodologies generally used in BIM.

A questo proposito, il progetto BACK TO THE FUTURE mira a definire una nuova metodologia in cui gli strumenti del BIM possano essere utilizzati per scopi non convenzionali, nella realizzazione di modelli 3D informatizzati di piccoli oggetti, in particolare quelli appartenenti a grandi collezioni museali, di interesse sia per la Ricerca Scientifica che per la creazione di Piattaforme Virtuali per la Diffusione della cultura. I musei dispongono di ampie collezioni e anche di depositi che contengono un gran numero di manufatti storici. La corretta conservazione è molto importante, così come la possibilità di estendere la fruizione a un vasto pubblico. A causa dello spazio espositivo limitato, molte collezioni non sono esposte, impedendone la fruizione. Il progetto di ricerca utilizzerà processi BIM — più convenzionalmente applicati nel settore dell’industria delle costruzioni — per stabilire una metodologia in grado di riprodurre virtualmente le collezioni digitalizzate, integrando informazioni geometriche e semantiche.

and innovative approaches and/or scientific inventions At the regard, BACK TO THE FUTURE project aims at defining a new methodology in which the BIM tools can be used for unconventional purposes, to realize 3D databases of small objects, especially those belonging to large museum collections, useful both for Scientific Research and to set up Virtual Platforms for Dissemination. Museums have huge collections as well as huge depots where they store a remarkable number of historical artefacts. A correct preservation and the widespread communication of museum collections are of utmost importance. Because of the limited space available for exhibition, many objects are stored without any real possibility of using them as an active part of the collection for their contribution to a general knowledge. The research project will refer to the BIM process — more conventionally applied in the Construction Industry field — to build up a methodology able to virtually repro-


b.a.c.k. to t.h.e. f.u.t.u.re. • lo turco, piumatti, rinaudo, tamborrino, g. aguilera

Modello digitale esito del rilievo digitale effettuato con diverse tecniche. Final 3D digital model, as the result of the digital survey carried out with different techniques. a destra Definizione VPL che organizza i dati raccolti in tabelle Excel (a sinistra), arricchisce il modello numerico (componente centrale superiore) e traduce la definizione in linguaggio web (a destra). VPL definition that organizes the data collected in Excel tables (left), enriches the numerical model (top center component) and translates into web language (on the right).

Il progetto applicherà la metodologia proposta ad alcuni piccoli oggetti appartenenti alla collezione del Museo Egizio di Torino. I modelli realizzati saranno diversamente utilizzati a supporto delle attività museali: per monitorare le collezioni (repository 3D collegato a un database) ma anche per offrire agli utenti (visitatori) la possibilità di esplorare le collezioni nei depositi. Il supporto del partner accademico internazionale è fondamentale per commentare e discutere le tecniche di rilievo 3D più adatte ad acquisire piccoli oggetti, valutarne il corretto uso per una migliore restituzione critica del modello digitale.

duce 3D objects by integrating geometric and semantic information. The project will apply the proposed methodology to some small objects that belong to the collection of the Museo Egizio of Turin. The achieved models will be used to show how museums can use them for different uses: to monitor their collections (3D repository linked to a database) and to offer the users (visitors) the chance of exploring objects stored in their depots which are not exposed. The support of the international academic partner is crucial for commenting and discussing the 3D metric survey techniques more suitable to record small objects and their correct use and interpretation during the modeling steps

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la documentazione dell'alhambra, un progetto di ricerca congiunto tra l'università di pavia e granada •

Spaccato assonometrico del palazzo del Generalife e sezione della Sala Regia e del Patio dell’Acqua. Axonometric section of the Generalife building and section of the Sala Regia and the Patio dell'Acqua.

Sandro Parrinello, Francesca Picchio

Università degli studi di Pavia

Antonio Gomez-Blanco

Università di Granada

L’Alhambra è oggi un museo che ospita circa tre milioni di visitatori l’anno gestito da un specifico patronato. Da un primo incontro con l’amministrazione è emersa la necessità della creazione di un database al fine di preservare la memoria storica del complesso e che possa configurarsi come un utile strumento per la gestione del sistema museo-bene culturale a breve, medio e lungo termine. Su questa tematica a Gennaio 2017, da una collaborazione tra il Laboratorio SMlab dell’Universidad de Granada (responsabile prof. Antonio Gòmez-Blanco) e il Laboratorio DAda Lab dell’Università di Pavia (responsabile prof. Sandro Parrinello) ha preso avvio una prima fase di indagine che si è concentrata sul Palazzo del Generalife. La ricerca vuole rispondere della crescente necessità, nel settore dei beni culturali, di organizzare gli apparati informativi strutturando un modello integrato consultabile. La documentazione del Palazzo del Generalife ha previsto una campagna di rilievo

Today the Alhambra is a museum that hosts about three million visitors a year managed by a specific patronage. From a first meeting with the administration it emerged the need to create a database in order to preserve the historical memory of the complex and that can be configured as a useful tool for the management of the museum system-cultural heritage in the short, medium and long term. On this issue in January 2017, a collaboration between the SMlab Laboratory of the Universidad de Granada (responsible Prof. Antonio Gòmez-Blanco) and the Laboratory DAda Lab of the University of Pavia (responsible Prof. Sandro Parrinello) investigation phase that focused on the Generalife Palace. The research aims to respond to the growing need, in the cultural heritage sector, to organize information systems by structuring an integrated model that can be consulted. The documentation of the Generalife Palace has provided for an integrated survey campaign


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Modello 3D generale della cittadella dell’Alhambra. General 3D model of the Alhambra citadel. pagina a fronte Nuvola di Punti del palazzo del Generalife. Points Cloud of the Generalife Palace.

integrato laser scanner e rilievo fotogrammetrico SfM finalizzati alla creazione di una banca dati 3D dalla quale sviluppare un modello tridimensionale del Palazzo. Il censimento dei sistemi costruttivi e decorativi ha permesso di popolare la banca dati con descrittori funzionali all’indicizzazione dei modelli che permettono una scomposizione semantica del modello complesso per l’analisi dei suoi sottoelementi. Obiettivo della ricerca è lo sviluppo di un apparato informativo strutturato su un modello digitale integrato descrittivo di tutta l’area del palazzo, tramite la creazione di un database per la gestione del patrimonio architettonico che possa diventare strumento utile e banca dati per futuri

laser scanner and SfM photogrammetric survey aimed at creating a 3D database from which to develop a three-dimensional model of the building. The census of constructive and decorative systems allowed to populate the database with functional descriptors to index the models that allow a semantic decomposition of the complex model for the analysis of its sub-elements. The objective of the research is the development of a structured information system on an integrated digital model descriptive of the entire area of the building, through the creation of a database for the management of architectural heritage that can become a useful tool and database for future maintenance


interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione del complesso attraverso la possibilitĂ di utilizzo del modello per scopi differenti: dalle letture tematiche, alle elaborazioni digitali come visualizzazioni web ed animazioni 3D. A partire dagli elaborati prodotti è stato infine sviluppato un progetto di musealizzazione virtuale tramite la creazione di una visita interattiva di una porzione del palazzo del Generalife con l’intenzione ultima di creare nuove opportunitĂ e nuovi strumenti di studio e di conoscenza del patrimonio architettonico costruito.

interventions, restoration and enhancement of the complex through the possibility of using the model for different purposes: from the thematic readings, to digital elaborations such as web visualizations and 3D animations. Starting from the drawings, was developed a virtual museum project through the creation of an interactive visit to a portion of the Generalife Palace with the final intention to create new opportunities and new tools for studying and understanding the built architectural heritage.


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Ottimizzazione delle mesh per l’elaborazione del Modello 3D di un capitello e abaco dei diversi capitelli presenti nel patio dell’Acqua nel Palazzo del Generalife. Optimization of the meshes for the elaboration of the 3D Model of a capital and abacus of the various capitals present on the Water's patio in the Generalife Palace.


la documentazione dell'alhambra • s. parrinello, f. picchio, a. g. blanco

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Progettazione del museo 3D interattivo. Project concept of the interactive 3D museum.

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esperienze di ricerca nella russia centrale: kazan, samara, perm | research experiences in central russia: kazan, samara, perm •

Atlante fotografico per il censimento e l’analisi dello stato di conservazione delle architetture tradizionali in legno e laterizio del centro storico di Samara. Photographic Atlas for the census and analysis of the conservation status of traditional wooden and brick architectures of Samara historical center.

Sandro Parrinello, Francesca Picchio

Università degli studi di Pavia

A partire dal 2011, l’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della cultura e della lingua russa in Italia, per il quale venne organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze il convegno internazionale Forum Cube, sono state avviate una serie di iniziative volte a sviluppate attività di ricerca in sinergia tra il Laboratorio congiunto Landscape, Survey and Design dell’Università di Firenze e dell’Università di Pavia e tre tra le più prestigiose Università della Russia centrale appartenenti al circondario federale del Volga. Le attività di ricerca, di cui responsabile scientifico il prof. S. Bertocci dell’Università di Firenze, organizzate in collaborazione con la Kazan State University e della Samara State University, sono state supportate anche dalle stesse amministrazioni dei governi locali russi che hanno incentivato lo svolgimento di attività di documentazione e la redazione di proposte di riqualificazione urbana a

Since 2011, the Year of Italian Culture and Language in Russia and the Russian culture and language in Italy, for which the Department of Architecture of the University of Florence organized an international Forum Cube, a series of initiatives have been started, aimed at developing research activities in synergy between the Joint Landscape, Survey and Design Laboratory of the University of Florence and the University of Pavia and three of the most prestigious Universities of Central Russia belonging to the Volga district. Research activities (scientific board Prof. S. Bertocci of the University of Florence), organized in collaboration with the Kazan State University and the Samara State University, were also supported by the same administrations of the Russian local governments that have encouraged the carrying out of documentation activities and the drafting of redevelopment urban proposals in response to speculative pol-


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Inquadramento dell’area inerente al tema della summer school di Kazan (summer school 2011). Analisi urbana e progetto di riqualificazione per l’area del Cremlino. Overview of the area related to the Kazan summer school theme (summer school 2011). Urban analysis and redevelopment project for the Kremlin area.

fronte di politiche speculative legate all’espansione edilizia anche nei centri storici. Le attività, che hanno previsto attività di formazione attraverso workshop, nonché l’organizzazione di conferenze internazionali, hanno visto la partecipazione di professori, ricercatori, dottorandi e studenti delle università coinvolte. Sia per il centro storico di Kazan, per il quale sono stati organizzati due workshop e due conferenze internazionali, che per Samara, che ha visto la realizzazione di tre workshop internazionali ed uno itinerante per lo studio del waterfront del Volga, sono stati sviluppate metodologie di documentazione low cost, strumenti di lettura ed analisi del territorio per produrre sistemi di controllo e gestione degli spazi pubblici e del paesaggio urbano. Parallelamente a queste attività didattiche, il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura dell’Univer-

icies linked to the urban expansion in historical centers. The activities, which provided for training activities through workshops, as well as the organization of international conferences, have interested the participation of professors, researchers, PhD students and students from the universities involved. Both for the historical center of Kazan, for which two workshops and two international conferences have been organized, that for Samara city center, in which have been the realization of three international workshops and one for the study of the image of Volga waterfront, have been developed low cost survey documentation activities, tools for understand and analyze control systems for the management of public spaces and urban landscape. In parallel to these activities, the Department of Civil Engineering and Architecture of the University of Pavia, in


esperienze di ricerca nella russia centrale • s. parrinello, f. picchio

Analisi del rapporto pieni-vuoti e degli spazi interni ai blocchi urbani di una porzione del centro storico di Samara per l’avvio di proposte di riqualificazione dello spazio pubblico (summer school 2012). Analysis of the full-empty relationships and the inner spaces of the urban blocks, related to a portion of the historical center of Samara for the promotion of redevelopment proposals for the public space (summer school 2012).

sità di Pavia, in collaborazione con la Perm State University, il governo e la municipalità di Usolye, ha avviato un progetto di ricerca, all’interno del quale sono state promosse 3 summershool, per la documentazione delle architetture industriali legate alla famiglia degli Strogonov nella regione della Kama superiore. Il progetto “Prometheus”, promosso dal prof. S. Parrinello dall’Università di Pavia sulla scia di tali attività di ricerca e finanziato dal 2019 all’interno dell’H2020 Marie Curie Actions, vedrà la partecipazio-

collaboration with the Perm State University, the government and the municipality of Usolye, has launched a research project, within which have been promoted 3 summershool, for the documentation of industrial architecture related to the Strogonov family in the upper Kama region. The “Prometheus” project, promoted by Prof. S. Parrinello from the University of Pavia in line with the research activities and funded starting from 2019 within the H2020 Marie Curie Actions, will interests the participation of

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Inquadramento geografico di Usolye nel territorio di Perm, dei centri urbani di Samara e di Kazan lungo il fiume Volga. Geographic overview of Usolye in Perm territory, the urban centers of Samara and Kazan along Volga river.

ne di altri istituti universitari e di imprese per la documentazione, il censimento, l’analisi e lo sviluppo di modelli BIM sugli edifici monumentali del territorio dell’Upper Kama per favorirne pratiche di gestione e conservazione.

other universities and companies for the documentation, the census, the analysis and the development of BIM models on monumental buildings in the territory of Upper Kama to encourage management and conservation practices.


esperienze di ricerca nella russia centrale • s. parrinello, f. picchio

Le architetture industriali e religiose della famiglia degli Strogonov nella regione della Kama superiore. Analisi della forma e dell’immagine attraverso la comparazione con alcune immagini d’epoca. The industrial and religious architecture of the Strogonov family in the Upper Kama region. Analysis of shapes and image through comparison with some historical images.

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Fort St. Jean e il faro sulle mura (foto F. Fatta). Fort St.Jean and the tower of the light (photo F. Fatta).

due modelli per l’interpretazione della storia del fort st. jean presso il mucem di marsiglia | two prototypes for the interpretation of the st. jean fort’s history at the mucem of marseille Francesca Fatta

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

Il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia (MuCEM) è una dei più importanti realizzazioni che ha riconfigurato il volto della città francese. Il museo, non solo è simbolo di questo rinnovamento urbano, ma, più in generale, rappresenta una rinascita culturale che si è concretizzata proprio in occasione della nomina di Marsiglia capitale della cultura europea 2013. Dedicato alla cultura mediterranea, il complesso museale è stato realizzato all’ingresso del Vieux Port ed è unito da una passerella al Fort St. Jean, una fortezza del XVII secolo ricca di storia, costruita sulle memorie romane della città. A cinque anni dalla sua inaugurazione, visto il grande successo di pubblico, il MuCEM sta investendo anche sull’antico forte per inaugurare un ‘Centro di interpretazione della storia del Fort St Jean’ in grado di raccontare la storia complessa di questa struttura difensiva, con un progetto di Franz Fischnaller. Una esposizione concepita secondo quella che può definirsi la rivoluzione culturale del museo contemporaneo. Una rifondazione della fruizione culturale, capace di

The Museum of the Civilization of Europe and of the Mediterranean Area of Marseille (MuCEM) is one of the most important realization that reconfigured the nature of the French city. The museum, not only is a symbol of this urban refurbishment, but, more in general, represents a cultural rebirth that, precisely, it has been actualized during the nomination of Marseille as Capital City for the European culture in 2013. Dedicated to the Mediterranean culture, the museum has been conceived at the entrance of the Vieux Port, and it is connected, by means of a gangway, to the St. Jean’s Fort, a fortification of the XVII century, rich of history, built on the roman memories of the city. Five years from its grand opening, considered the great success of tourists, the MuCEM is investing also on the ancient fort to launch a ‘Center of interpretation of the Fort St. Jean’s history’ able to tell the complex history of this defensive structure, with a project of Franz Fischnaller. An exposition conceived according to that may be defined the cultural revolution of the contemporary museum. A re-foundation of the cultural fruition, able to demonstrate the demands of a widest audience for the touristic and cultural com-


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Modello digitale del Fort St. Jean per una prima stampa a polvere di gesso, scala 1: 500. Digital model of the Fort St. Jean for a first plaster powder print at a scale of m.1: 500. a destra Elaborazione di un blocco di poliuretano del modello architettonico. Lavorazione con Roboticom: applicazione robotica innovativa per modellatura e finitura e modelli industriali. Processing of a polyurethane block of the architectural model. Machining with Roboticom: innovative robotic application for shaping and finishing and industrial models.

mettere in evidenza le esigenze di un vastissimo pubblico per la comunicazione turistico culturale. E il progetto si propone in modo efficace, innovativo, utile sia per lo specialista, sia per una utenza di massa. Il MuCEM nel gennaio 2016 ha indetto una gara pubblica per la realizzazione di due grandi modelli da allestire nelle salette della Gallérie bas des Officiers. Il bando richiedeva un primo modello della ricostruzione architettonica del forte a scala 1:100 secondo una ideale riproposizione del XVII secolo (modello A). Il secondo modello riguardava la traduzione analogica dell’assetto territoriale, finalizzato a definire il rapporto della storia del forte con il contesto e l’urbano (modello B). Il Laboratorio DiMoRa (Disegno, Modello, Rappresentazione) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, responsabile prof.ssa Francesca Fatta, si è aggiudicato il bando, assicurando le capacità scientifiche, tecniche ed economiche richieste. Oltre al personale universitario, al progetto hanno collaborato architetti e ingegneri, giovani esperti nel capo della modellazione digitale e personale esterno specializzato nell’uso macchine per la prototipazione meccanica.

munication. And the project proposes itself in a useful, innovative and efficient way, both for the specialist, both for a common user. The MuCEM, in January 2016, announced a public tender for the realization of two huge models for the little halls of the Gallérie bas des Officiers. The tender notice requested a first model of the architectural reconstruction of the fort at the 1:100 scale model, according to an ideal XVII century’s hypothesis (A model). The second one was the analogical translation of the landscape arrangement, finalized to define the relationship of the fort’s history with the urban context (B model). The DiMoRa Lab (Draw, Model, Representation) of the Mediterranean University of Reggio Calabria, person in charge Full Professor Francesca Fatta, won the tender, assuring the scientific, technical and economical abilities, demanded. In addition to the academic staff, at the project participated also architects and engineers, young experts in the field of the digital modeling and external specialized in the use of tools for the mechanical prototyping. From the digital model to the analogical one, during the workflow, the steps


Modello FSJ (base 210 x 190 cm, altezza 30/54 cm). Modello costruito con tecniche miste, in poliuretano HD 80Kg / mc (parte strutturale) e in polvere di gesso (parti architettoniche), con assemblaggio finale e ritocco del trattamento con primer e vernice acrilica (per uniformare le superfici). FSJ model (base 210 x 190 cm, height 30/54 cm). Model built with mixed techniques, partly in polyurethane HD 80Kg / mc (structural part), and partly in plaster (architectural parts), with final assembly and touch up of the treatment with primer and acrylic paint (to even out surfaces). a destra Un test di illuminazione per i bastioni e alcune architetture. Le luci a LED sono regolate da un segnale di sistema Artnet / DMX, controllato da un lettore video. A lighting test for the ramparts and some architectures. The LED lights are regulated by an Artnet / DMX system signal, controlled by a video player.

Dal modello digitale a quello analogico, i passaggi sono stati molto interessanti sul piano realizzativo tanto da impiegare sistemi e materiali di stampa differenti. I solidi acquisiti secondo il sistema sottrattivo hanno presentato caratteristiche meccaniche diverse da quelli stampati con layer additivi (tolleranze, gradi di resistenza,…) per questo, l’intervento di correzione manuale è stato fondamentale.

have been very interesting because they demanded the use of different system for the 3D print, and, naturally, of different materials. The 3D solid built with a method of subtraction had different mechanical characteristics than those printed by means of the additive layers (tolerances, degrees of resistance…) for this reason, the intervention of a manual correction was fundamental.


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l'architettura del legno in carelia, un progetto europeo tra italia e finlandia Sandro Parrinello, Francesca Picchio

Prospetto della Chiesa della Trasfigurazione nella Pogost dell’Isola di Kizhi e particolari del fotopiano. Prospect of the Church of the Transfiguration in the Pogost of the Island of Kizhi and details of the materic photoplan. in basso Nuvola di Punti della Chiesa della Trasfigurazione nella Pogost dell’Isola di Kizhi. Points Cloud of the Church of the Transfiguration in the Pogost of Kizhi Island.

Università degli studi di Pavia

Sara Porzilli, Petri Vojala, Alexandre Kosenkov, Kaari Nikasari, Anna Majla Yumalaila University of Oulu. Finland

Il lavoro di indagine sul paesaggio e l’architettura tradizionale Careliana, inserito all’interno del Progetto di Ricerca Europeo dal titolo “Wooden Architecture: traditional Karelian Timber Architecture and Landscape”, ha avuto inizio nel 2012 e la finalità del progetto è stata quella di comprendere come la cultura e la storia careliana abbiano determinato, nel corso del tempo, scenari paesaggistici e urbani unici nel loro genere. Il contesto di trasformazione, nel quale sono state coinvolte sia le usanze comportamentali delle popolazioni locali sia quelle architettoniche tradizionali, che si sono inevitabilmente mescolate con i modelli e con le strutture amministrative sovietiche, sono state analizzate in questo ambito scientifico al fine di non compromettere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico di questo paese. L’esperienza durata tre anni attraverso l’analisi dei territori dei Kareliani Livvik della provincia di Olonets ha portato alla definizione di un iter metodologico volto all’integrazione di disegni e rilievi con banche dati sull’architettura storica per

The survey investigation work on the landscape and the traditional Carelian architecture, included in the European Research Project entitled “Wooden Architecture: traditional Karelian Timber Architecture and Landscape”, began in 2012 and the aim of the project was to understand how the Karelian culture and history have determined, during the years, unique landscapes and urban sceneries of their kind. The transformation context, in which both the behavioral customs of the local populations and the traditional architectural ones have been involved, which inevitably have been mixed with the Soviet models and administrative structures, have been analyzed in this scientific field in order not to compromise the conservation and enhancement of the historical, architectural and landscape heritage of this country. The experience lasted three years through the analysis of the Karelian territories Livvik of the province of Olonets led to the definition of a methodological process aimed at the integration of drawings and surveys with historical architecture databases for the development of a prototype


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Il paesaggio del villaggio di Bolshaya Selga nel distretto di Olonets, elaborazione del modello 3D. The landscape of the village of Bolshaya Selga in the Olonets district, 3D model processing.

lo sviluppo di un prototipo di sistema informativo utile alla gestione del territorio. Sono state previste campagne di rilievo su villaggi, monumenti e paesaggio attraverso l’elaborazione di disegni, planimetrie e analisi percettive dei luoghi e sono stati realizzati modelli tridimensionali e prototipi virtuali capaci di descrivere e sintetizzare le informazioni acquisite in fase di rilievo, associati attraverso sistemi G.I.S. a carte tematiche come strumento utile alla gestione e tutela del territorio. A supporto delle attività di ricerca sono state organizzate alcune summer school internazionali in collaborazione con l’Università di Oulu e l’Università di Petrozavodsk.

system information useful for the management of the territory. Different actions have been planned at the surveying on villages, monuments and landscape through the elaboration of drawings, plans and perceptive analysis of the places and three-dimensional models and virtual prototypes have been realized capable of describing and summarizing the information acquired during the survey phase, associated through systems GIS to thematic maps as a useful tool for the management and protection of the territory. In support of the research activities, some international summer schools were organized in collaboration with the University of Oulu and the University of Petrozavodsk.


Planimetria del villaggio di Rubchoyla. Plan of the village of Rubchoyla.

Disegni di studio per l’analisi del paesaggio nel villaggio di Korza. Study drawings for landscape analysis in the village of Korza.


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(re)generating amatrice: la resilienza dell’identità | (re)generating amatrice: the resilience of local identity Giuseppe Amoruso

Politecnico di Milano

(Re)Generating Amatrice è un progetto internazionale promosso da Politecnico di Milano, Università dell’Aquila, Università di Perugia, Università di Trieste, Libera Università di Bolzano in collaborazione con l’International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism (INTBAU) di Londra ed il Comune di Amatrice. Il progetto sostiene la rigenerazione dell’identità locale di Amatrice attraverso la documentazione grafica del tessuto urbano e delle tecniche costruttive, il supporto alla preparazione di piani di recupero ed il potenziamento della resilienza delle popolazioni. Il progetto sarà diviso in due fasi, dopo la prima fase sarà rilasciata una raccolta di repertori illustrati, il Codice di Amatrice: una collezione di rilievi, disegni e informazioni grafiche sull’architettura tradizionale locale ed una guida alle migliori pratiche costruttive. Nella seconda fase, il Codice informerà la creazione dei regolamenti edilizi e delle raccomandazioni per costruire in maniera re-

(Re)Generating Amatrice is an international project promoted by Politecnico di Milano, Università dell’Aquila, Università di Perugia, Università di Trieste, Libera Università di Bolzano, partnered by the International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism — INTBAU (London) and Comune di Amatrice. The project supports the regeneration of Amatrice’s local identity through the documentation of its urban patterns and building techniques, assistance with the preparation of regeneration plans, and the development of methods for empowering local people through increased knowledge of the value of their vernacular architecture and urbanism. The project will be divided into two oneyear phases. The first outcome at the end of phase one will be delivery of a pattern book, the Codice di Amatrice: a collection of drawings and graphic illustrations of local traditional architecture and a guide to best building practices. In phase two, the Codice will


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siliente. A proseguimento ed integrazione del Codice, si prevede di elaborare il modello BIM di Amatrice per valutare le diverse soluzioni abitative all’interno del tessuto urbano, nonché il confronto e il controllo dell’impatto dei nuovi edifici, della perimetrazione degli isolati e dei singoli interventi, contribuendo così a garantire il mantenimento del carattere identitario di Amatrice e della sua comunità. Tra i benefici materiali ed immateriali, una maggiore conoscenza del paesaggio urbano e dell’espressione locale, un impulso al processo di rigenerazione della memoria anche attraverso la riproduzione fisica della città e la sua visita virtuale, una comunità locale più coesa e impegnata attivamente nella ricostruzione ed il rilascio di regolamenti e raccomandazioni per sostenere i processi decisionali. La ricerca, a carattere multidisciplinare, si svolge nell’ambito della linea di ricerca nazionale Design & Digital transformation for Creative Industries che si occupa di valorizzazione culturale e delle sue for-

inform the creation of the design regulations and building codes to be embedded in rehabilitation plans. Building on the Codice, a key outcome at the end of the second phase will be a Building Information Model (BIM). The BIM will allow for the virtual testing of different solutions for the same plot, as well as the comparison and checking of the impact of new buildings, blocks, and interventions, thus helping to ensure the preservation of Amatrice’s unique sense of identity and place. Among tangible/intangible benefits: increased knowledge and resilience, rebuilt/ regenerated memory and place identity through digital and physical replicas of the town, engaged and empowered local community and stakeholders through workshops, and improved regulations and recommendations for reconstruction. The multidisciplinary research is coherent with the national research line Design & Digital transformation for Creative Industries that it is dealing with cultural valorization and its expressions, access to digi-


(re)generating amatrice: la resilienza dell’identità • g. amoruso

me di espressione e dell’accesso alla conoscenza tramite i nuovi linguaggi e le tecnologie. Il progetto si avvale di prestigiose partnership internazionali quali il World Monument Fund di New York che si occupa di divulgazione e trasferimento di competenze. Un seminario internazionale ed una conferenza pubblica dal titolo Cultural Landscape, Heritage Skills and the Making of Beauty si sono svolti nel Giugno 2018 nel borgo di Lizori (Campello sul Clitunno) e ad Assisi.

tal contents, new languages and technology; it is also creating a common ground for international partnerships, like the New York based ONG World Monument Fund, addressing research dissemination and publications. An international workshop and an open conference on Cultural Landscape, Heritage Skills and the Making of Beauty took place in June 2018 at the borgo of Lizori (Campello sul Clitunno) and Assisi.

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esperienze di documentazione lungo il cammino di santiago, un progetto di ricerca tra università di firenze e università di madrid | experiences of documentation along the fireplace of santiago, a • project of search between university in florence Lo schema dei colle- and university in madrid

gamenti principali fra le varie scansioni. La sezione longitudinale del complesso. The scheme of the main connections between the different scans.

Susana Mora Alonso-Muñoyerro

Università Politecnica di Madrid

Giovanni Pancani, Giovanni Minutoli

Università degli studi di Firenze

Questa esperienza di ricerca nasce in seno al seminario tematico “Rilievo, riqualificazione e riprogettazione dell’architettura e dell’ambiente”, un percorso formativo che mira a permettere agli studenti di vivere un’esperienza che simuli alcune delle molteplici condizioni professionali che un architetto possa affrontare. Nel caso specifico il percorso formativo e di ricerca è stato affrontato ponendo l’esperienza sotto un aspetto internazionale scegliendo come tema una cattedrale gotica nei pressi di Burgos, la storica capitale della Castiglia, e come partner l’Univerisidad Politecnica di Madrid. Il percorso formativo si è sviluppato attraverso una serie di sperimentazioni sulle metodologie di acquisizione e di registrazione delle nuvole di punti, soprattutto quando siamo in presenza di un rilievo morfologicamente e dimensionalmente significativo. L’esperienza è poi continuata con il completamento delle indagini diagnostiche del monumento, sia per quanto riguarda il rilievo strutturale, sia per quanto riguar-

This experience of search is born within the thematic seminar “Survey, rehabilitation and redesign of the architecture and of the environment”, a formative course that aims to allow the students to live an experience that will act as some of the experiences that an architect could ever want to meet. In this case the research and educational path has been faced setting the experience under an international aspect choosing as fears a Gothic cathedral in Burgos, the historian capital of the Castilla and as a partner the l’Univerisidad Politecnica di Madrid. Activity is developed through a series of experimentations on the methodologies of acquisition and recording of the point cloud, especially in presence of a morphologically and dimensionally meaningful survey. Experience is continued then with the completion of the diagnostic investigations of the monument, both as it regards the structural survey, both as it regards the analysis of the degrade, finally thanks to the collab-


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La sezione longitudinale del complesso. The longitudinal section of the complex. pagina a fronte Il prospetto principale della Cattedrale. The main facade of the Cathedral.

da l’analisi del degrado ed infine grazie alla collaborazione di un archeologo stratigrafista, Andrea Arrighetti, sono state individuate le fasi costruttive della cattedrale. Sono stati successivamente sviluppati il progetto di restauro e consolidamento curati da Giovanni Minutoli e un progetto per la realizzazione di un percorso espositivo nei locali della chiesa seguito da Andrea Ricci. Paola Puma ha poi seguito il progetto di comunicazione in cui gli studenti hanno realizzato una serie di materiali tesi alla comunicazione ed alla divulgazione del materiale raccolto, utilizzando a questo riguardo sia gli strumenti legati ai social media, che gli strumenti più tradizionali come gadget di vario genere. I colleghi spagnoli coordinati da Susana Mora hanno seguito questo iter interagendo in ogni fase e portando il loro

oration of an archaeologist, Andrea Arrighetti, the constructive phases of the cathedral are been individualized. The project of restauration and consolidation have subsequently been developed on supervision of Giovanni Minutoli and a project for the realization of a crossed in the places of the church followed by Andrea Ricci. Paola Puma then has followed the project of communication in which the students have realized a series of tense materials to the communication and the popularization of the picked material, using to this respect both the tied up tools to the socials media both the more traditional object as gadget of various kind. The Spanish colleagues coordinated by Susana Mora have followed this iter interacting in every phase and bringing their contribution


esperienze lungo il cammino di santiago • s. m. a. muñoyerro, g. pancani, g. minutoli

prezioso contributo allo svolgimento dei tutto il percorso formativo. A questo riguardo è senz’altro da segnalare il costante scambio di esperienze fra gli studenti ed i docenti di entrambe le scuole, confronto che ha contribuito all’arricchimento reciproco. Al termine della prima settimana di stage, sono stati presentati alla popolazione in una frequentatissima assemblea pubblica i primi frutti di questo lavoro, l’intero lavoro di ricerca è poi stato raccolto in una pubblicazione curata Da Stefano Bertocci, Susana Mora, Giovanni Minutoli e dallo scrivente, e infine approfondito nella tesi di Laurea di Matteo Bigongiari.

to the carrying out of the whole formative course. To this respect it is certainly to signal the constant exchange of experiences among the students and the teachers of both the schools, comparison that has contributed to the mutual enrichment. At the end of the first week of stage, the population has been introduced in a meeting publishes the first resoultsgcjc of this job, the whole job of search has been picked then in a publication taken care of by Stefano Bertocci, Susana Mora, Giovanni Minutoli and by the writer, and finally deepened in the thesis of Degree of Matteo Bigongiari.

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restore — resilienza del patrimonio in territori sismici: una ricerca globale | restore — resilience of heritage in seismic territories: an overarching research

Schemi assonometrici della città temporanea. Axonometric schemes of the temporary city.

Giampiero Mele

Università degli Studi eCampus

Il progetto mira a realizzare uno studio multidisciplinare per trovare metodologie e strumenti innovativi per proteggere e preservare il patrimonio culturale/umano in ambienti che cambiano fisicamente — e quindi socialmente ed economicamente — a causa di eventi naturali come terremoti e altre catastrofi. Alcuni recenti disastri naturali hanno mostrato quanto possa essere debole e vulnerabile il patrimonio umano/culturale in relazione a tali eventi. La certezza che altri disastri potrebbero verificarsi richiede di pensare a soluzioni innovative che potrebbero consentire al patrimonio di sopravvivere per essere consegnato alle generazioni future. La questione riguarda diversi punti di vista: quello urbanistico, architettonico, dell’ingegneria civile, sociologico, psicologico, legislativo. Inoltre, la riconoscibilità e la conoscenza dei luoghi/scenari esterni e interni, è una parte importante della resilienza.

The project is aimed at performing a multidisciplinary study to find innovative methodologies and tools to protect and preserve the Cultural/Human Heritage in environments that change physically — and thus socially and economically — due to natural events such as earthquake and other catastrophes. Some recent natural disasters have sadly showed how weak and vulnerable the human/cultural heritage could be, in relation to such events. The certainty that other disasters could come requests to think at innovative solutions that could allow the Heritage to survive and go to the future generations. This is a matter of several perspectives: urban, architectural, civil engineering, sociological, psychological, legislative. Moreover, the recognisability and the awareness of external and internal places/scenario, is an important part of resilience. Our project has a clear multidisciplinary ap-


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Immagini e schemi geometrici delle città medievali italiane di Amatrice (1270), Leonessa (1274) e Cittaducale (1308). Images and geometrical layouts of the medieval cities of Amatrice (1270), Leonessa (1274) and Cittaducale (1308) in Italy. pagina a fronte Schemi geometrici del progetto di urbanizzazione temporanea. Geometrical layouts of the temporary urbanization project.

Il nostro progetto ha un chiaro approccio multidisciplinare volto a migliorare la resilienza delle città situate in territori sismici (o territori esposti ad altri rischi che cambiano fisicamente) attraverso uno studio sinergico che combina varie prospettive di ricerca intorno all’idea principale per creare un progetto di urbanizzazione temporanea da impostare in caso di catastrofi, che deve essere resiliente e culturalmente e socialmente riconoscibile. I terremoti che si sono verificati di recente in Italia hanno danneggiato le città dell’Appennino tra le regioni del Lazio e dell’Abruzzo situate all’interno di un’area di pianificazione medievale. Tutte queste città hanno una struttura urbana program-

proach aimed at improving the resilience of cities laying in seismic territories (or territories exposed to other physically changing risks) through a synergic study that combines various research perspectives around the main idea to create a temporary urbanization project to be set up in case of disasters, that shall be resilient as well as culturally and socially recognizable. The earthquakes that recently occurred in Italy have damaged the cities of the Apennines between the regions Lazio and Abruzzo located inside an area of Medieval planning. All these cities have an urban structure in which geometry, number, and measure build the orthog-


resilienza del patrimonio in territori sismici: una ricerca globale • g. mele

mata in cui geometria, numero e misura costruiscono la maglia ortogonale delle strade che delimitano gli isolati composti da un certo numero di lotti. Il primo passo della ricerca è stato quello di individuare le misure, lunghezze e larghezze, che definiscono strade e lotti, queste sono state convertite tenendo conto delle unità storiche di misura antiche, svelando cosÏ una conoscenza tacita funzionale alla ricerca per definire gli isolati con un numero specifico di lotti della struttura urbana. Oltre a costituire una documentazione essenziale per la conservazione dei centri storici, questa conoscenza potrebbe essere anche il punto di partenza per i progetti di urbanizzazione temporanea, da istituire in ca-

onal grid of streets. The fist strand of the study aims to define the streets and lots in lengths and widths, which have been converted taking into account antique historical units of measurement, thus revealing a tacit knowledge functional to the research about the that borders the blocks defined by a specific number of lots philosophy of the urban structure. As well as forming an essential documentation for the conservation of the historic centres, this knowledge could be also the starting point for temporary urbanization projects, to be set up in case of disasters. The design of these temporary cities shall provide adequate and innovative seismic protection systems able at guaranteeing the safety of citizens and

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Viste tridimensionali degli edifici collocati nella città temporanea. Threedimensional views of the buildings in the temporary city pagina a fronte Tipologie abitative presenti nella città temporanea. Housing typologies present in the temporary city.


resilienza del patrimonio in territori sismici: una ricerca globale • g. mele

so di disastri. La progettazione di queste città temporanee deve fornire sistemi di protezione sismica adeguati e innovativi in ​​grado di garantire la sicurezza dei cittadini e degli edifici, in caso di terremoti, senza danni. In una prospettiva psicologica, è importante esplorare l’impatto dei terremoti sulla salute mentale delle vittime al fine di comprendere meglio i fattori protettivi in ​​grado di promuovere le competenze di resilienza delle vittime.

buildings, in case of earthquakes, without damages. In a psychological perspective, it is important to explore the impact of earthquakes on the mental health of the victims in order to better understand the protective factors able to promote the victims’ resilience competences.

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il disegno delle architetture religiose delle isole nei balcani | the drawing of the religious architecture of the island in the balkans •

Il disegno delle architetture religiose su isola nei Balcani, individuazione planimetrica delle isole oggetto di studio. The drawing of the religious architecture of the island in the Balkans, planimetric identification of the islands involved in the research.

Paolo Giordano, Ornella Zerlenga, Luigi Corniello, Vincenzo Cirillo, Carla Mottola, Andrea Improta, Gianluca Manna, Francesco Scialla, Ilenia Gioia, Adriana Trematerra, Enrico Mirra Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Andrea Maliqari

Università Politecnica di Tirana (Albania)

Il progetto di ricerca internazionale relativo allo studio, alla conoscenza ed alla valorizzazione ad impatto turistico delle architetture religiose su isola nei Balcani coinvolge un nutrito gruppo di Docenti, Ricercatori, Dottorandi e Studenti del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e della Facoltà di Architettura dell’Università Politecnica di Tirana in Albania. Per quel che riguarda le tematiche di ricerca afferenti alle discipline della rappresentazione, il suddetto gruppo, si occupa del disegno del patrimonio architettonico e vegetazionale con particolare riferimento alle questioni riguardanti il territorio ed i singoli manufatti architettonici a carattere religioso. Il progetto propone lo studio del territorio suddiviso per ambiti geografici, da nord a sud, concentrando le analisi

The international research project related to the study, knowledge and enhancement to tourism impact of religious architecture on island in the Balkans involves a large group of Professors, Researchers, PhD students and Students of the Department of Architecture and Industrial Design of the University of Campania Luigi Vanvitelli and of the Faculty of Architecture of the Polytechnic University of Tirana in Albania. Regarding the research themes related to the disciplines of representation, the aforementioned research group, deals with the drawing of architectural heritage and vegetation with particular reference to the problems concerning the natural territory and the individual architectural artifacts with religious characteristics. The project proposes the study of the territory subdivided by geographical areas, from north to south, concentrating the


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Il disegno delle architetture religiose su isola nei Balcani, l’isola di Zvernec in Albania. The drawing of the religious architecture of the island in the Balkans, the island of Zvernec in Albania. pagina a fronte Il disegno delle architetture religiose su isola nei Balcani, l’Isola di Bled in Slovenia. The drawing of the religious architecture of the island in the Balkans, the island of Bled in Slovenia. Il disegno delle architetture religiose su isola nei Balcani, l’isola della Madonna dello Scalpello in Montenegro. The drawing of the religious architecture of the island in the Balkans, the island of Madonna dello Scalpello in Montenegro.

sulle architetture religiose su isola presenti in Slovenia, in Croazia, in Montenegro, in Albania ed in Grecia proponendone la conoscenza attraverso il rilievo dei luoghi e delle strutture. In Slovenia viene proposto lo studio planimetrico dell’Isola di Bled ed il rilievo della Chiesa di San Martino, in Croazia oggetto della ricerca sono l’Isola di Kosljum con il Convento Francescano, la Chiesa dell’Annunciazione di Maria e la Cappella di San Bernardino e l’Isola di Visovac. L’itinerario della ricerca affronta, per quel che riguarda il territorio del Montenegro, lo studio dell’Isola della Madonna dello Scalpello con il rilievo della Chiesa di San Nicola, dell’Isola di San Giorgio con il Monastero di San Giorgio, dell’Isola dello Scoglio del Convento, dell’Isola di San Michele, dell’Isola di San Nicola con l’omonima chiesa, dell’Isola di Santo Stefano oggi prestigioso resort, dell’Isola di Santa Domenica, dell’Isola di Kom e dell’Isola di Vranjina. In Albania viene studiata l’Isola di Zvernec ed

analysis on religious architecture on island in Slovenia, Croatia, Montenegro, Albania and Greece proposing its knowledge through the survey of places and structures. In Slovenia it is proposed the planimetric study of the Bled Island and the relief of the Church of San Martino, in Croatia the object of the research are the Island of Kosljum with the Franciscan Convent, the Church of the Annunciation of Mary and the Chapel of San Bernardino and the Island of Visovac. The itinerary of the research deals, with the territory of Montenegro, with the study of the island of Madonna dello Scalpello with the relief of the Church of San Nicola, the Island of San Giorgio with the Monastery of San Giorgio, the Island of Scoglio of the Convent, of the Island of San Michele, of the Island of San Nicola with the homonymous church, of the island of Santo Stefano, today a prestigious resort, of the island of Santa Domenica, of the island of Kom and of the island of Vranjina. In Al-


il Monastero Ortodosso, mentre per la Grecia sono oggetto della presente ricerca l’Isola nel lago Pamvotida, l’Isola di Panagia, l’Isola di Ai Nikolaos, l’Isola di Pontikonissi, l’Isola di Stamfani e l’Isola di Elafonisos. Il tema individuato costituisce un’importante questione scientifica e culturale in grado di confrontarsi sia con le questioni legate alla conoscenza dei luoghi e delle architetture sia con il concetto di protezione e valorizzazione del patrimonio al fine di realizzare un’analisi critica finalizzata alla conservazione ed alla promozione a carattere turistico di un patrimonio, architettonico e paesaggistico di notevole interesse ed in forte degrado.

bania the research proposes the study of the Island of Zvernec and the Orthodox Monastery, while for Greece the subject of this research is the Island in the lake Pamvotida, the Island of Panagia, the Island of Ai Nikolaos, the Island of Pontikonissi, Stamfani Island and Elafonisos Island. The theme identified is an important scientific and cultural research proposal able to confront both the issues related to the knowledge of places and architectures and the concept of protection and enhancement of heritage in order to carry out a critical analysis aimed at conservation and to the promotion of a heritage, architectural and landscape heritage of considerable interest and strong deterioration.


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Rivitalizzazione delle residenze operaie di Londzina a Zabrze (PL). In alto, un estratto dell’analisi tipologica delle residenze: classificazione sulla base dei caratteri formali esterni. In basso, un esempio delle tavole di rilievo degli edifici. Revitalization of Londzina Housing Estate in Zabrze (PL). Up, an extract of the typological analysis of the workers’ housing estate: classification on the base of the external formal characters. Down, an example of the architectural survey of the workers’ houses.

la cooperazione internazionale nel processo di rivitalizzazione del patrimonio post-industriale | international cooperation in the process of revitalizing post-industrial heritage Marco Giorgio Bevilacqua

Università degli studi di Pisa

Assunta Pelliccio

Università degli studi di Cassino

Magdalena Żmudzinska-Nowak Silesian University of technology

La rivitalizzazione del patrimonio post-industriale — aree industriali dismesse, strutture e villaggi operai — implica una serie di attività volte al ripristino ed al restauro della condizione di valore e completa funzionalità. In questi termini, la rivitalizzazione comporta attività integrate di costruzione, pianificazione spaziale, politiche economiche e sociali, intraprese per migliore la funzionalità, il valore estetico, il comfort ambientale e la qualità della vita. In questo processo, i metodi di rilievo e rappresentazione giocano un ruolo primario, come strumenti di analisi, documentazione e rappresentazione di tutti i dati raccolti. L’articolo si propone di presentare i risultati dei progetti qui di seguito elencati, realizzati in collaborazione tra la Silesian University of Technology in Polonia, l’Università di Cassino e il Lazio meridionale e l’Università di Pisa in Italia (2015-2017) e finalizzati a sviluppare metodi per la rivitalizzazione del patrimonio postindustriale grazie allo scambio internazionale di conoscenze ed esperienze.

Revitalization of post-industrial heritage — degraded brownfields, structures and housing estates — involves activities aimed at reviving and restoring it to the condition of value and complete functionality. In such terms, revitalization means integrated construction, spatial planning, economic and social policy activities undertaken to improve the functionality, aesthetics, users’ comfort and quality of life. In this process, survey and representation methods play a primary role, as tools for analyzing, providing and representing all the data involved in it. The paper aims to present the results of the projects listed below, carried out in cooperation among the Silesian University of Technology in Poland, the University of Cassino and Southern Lazio and the University of Pisa in Italy (2015-2017) and finalized to develop methods for the revitalization of post-industrial heritage thanks to international exchange of knowledges and experiences. 1. GIS urban analysis for brownfields revi-


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Analisi urbana in ambiente GIS per la rivitalizzazione delle aree industriali dismesse. Il caso dell’area industriale di Isola del Liri (IT). GIS urban analysis for brownfields revitalization. Application to the brownfields of Isola del Liri (IT). pagina a fronte Analisi comparative e idee progettuali per le aree industriali dismesse. Proposte di rivitalizzazione della cartiera di Ceprano (IT). Comparative analysis and creative ideas on brownfields. Proposals for the revitalization of the Ceprano Paper Mill (IT).

1. Analisi urbana GIS per la rivitalizzazione delle aree industriali dismesse. Gruppo di ricerca: A. Pelliccio, M. Żmudzinska-Nowak. Lo studio intende definire una metodologia operativa per la raccolta e la gestione in ambiente GIS di diversi tipi di dati — documenti di archivio e fonti bibliografiche — relativi ad aree dismesse e residenze di lavoratori di due casi di studio: la regione della Silesia ed il Lazio meridionale (figg. 1 e 2.). 2. Rivitalizzazione del complesso residenziale di Londzina a Zabrz in Polonia. Gruppo di ricerca: M.G. Bevilacqua, S. Landi, L. Pellizzoni, M. Żmudzinska-Nowak, A.A. Terranova, A. Pelliccio. Sulla base di un’indagine dettagliata e tipologica degli edifici, un’analisi spaziale e territoriale, uno studio approfondito degli aspetti socioeconomici, il pro-

talization. Research group: A. Pelliccio, M. Żmudzinska-Nowak. The study aims to define an operative methodology in GIS for the collection and management of different kind of data – found in public archives and libraries – related to brownfields and workers’ housing estates of two case studies: the Silesian Region and the Southern Lazio (figs. 1 and 2.). 1. Revitalization of Londzina Housing Estate in Zabrze, Poland. Research group: M.G. Bevilacqua, S. Landi, L. Pellizzoni, M. Żmudzinska-Nowak, A.A. Terranova, A. Pelliccio. Based on a detailed survey and a typological analysis of the buildings, a spatial and territorial analysis, an in-depth study of the socio-economic aspects, the project aims to identify the human val-


rivitalizzazione del patrimonio post-industriale • m. bevilacqua, a. pelliccio, m. z. nowak

getto mira ad identificare i valori umani dell’area e a proporre linee guida per il suo potenziamento (fig. 3). 1. Analisi comparativa e idee creative sui brownfields. Il caso della cartiera di Ceprano (IT). Gruppo di ricerca: A. Pelliccio, M. Żmudzinska-Nowak. In questa applicazione pratica, gli studenti polacchi hanno proposto idee per la rivitalizzazione della cartiera di Ceprano, sulla base di informazioni e dati di rilievo elaborati in ambiente BIM dagli studenti italiani. I modelli digitali 3D della cartiera sono stati ottenuti da rilievi UAV e fotogrammetria terrestre (figg. 4 e 5).

ues of the area and to propose guidelines for its enhancement (fig. 3). 1. Comparative analysis and creative ideas on brownfields. The case of the Paper Mill in Ceprano (IT). Research group: A. Pelliccio, M. Żmudzinska-Nowak. In this practice application, Polish students proposed ideas for the revitalization of the Ceprano Paper Mill, on the base of information and survey data elaborated in BIM by the Italian students. 3D digital models of the Paper Mill were obtained from UAV and terrestrial photogrammetry survey (figs. 4 and 5).

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci


metodologie operative per nuovi approcci non distruttivi agli interventi e alla gestione interoperabile dei beni culturali – monadii | operational methodologies for new non-destructive • approaches related to interoperable management of Realtà immersive: cultural heritage – monadii

esperienza compiuta nel C.A.V.E. (Duke University, N.C., USA). Immersive reality: C.A.V.E experience (Duke University, N.C., USA).

Cosimo Monteleone

Università di Padova

Questa ricerca si concentra principalmente sul legame, che è possibile instaurare, tra le nuove tecnologie e la visualizzazione 3D dell’architettura storica, per finalità molteplici. Ma, per rendere il modello 3D BIM realmente rappresentativo della storia e della consistenza fisica dell’edificio oggetto di studio, è necessario coinvolgere discipline scientifiche differenti, con l’apporto anche di istituzioni straniere (Duke University – NC, USA; Nanyang University — Singapore) ed esperti professionisti. Il caso studio prescelto è la Scuola del Carmine a Padova. La prima operazione compiuta mirava all’acquisizione dei dati metrici relativi all’edificio. Si tratta di un rilievo digitale — sia laser scanning che fotogrammetrico — il quale ha fornito una base ‘formale’ utilizzata per sperimentare software dedicati alla modellazione 3D BIM au-

Mainly this research focuses on the link, that is possible to establish, between new technologies and 3D visualization of historical architecture for different purposes. But to make the 3D BIM model really representative of the history and physical consistency of a building it is necessary to involve different scientific disciplines, coming also from foreign institutions (Duke University — NC, USA; Nanyang University – Singapore), and professional experts. The study case is the Scuola del Carmine in Padova. The first step aimed to obtain the metrical data related to the building. It is a digital survey — both laser scanning and photogrammetry — that provided a ‘formal’ basis that we used to experiment software voted to the automatic 3D BIM modeling starting from a point cloud. The transformation of a point cloud in an interoperable


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Rilievo digitale e modello 3D BIM. Digital survey and 3D BIM model.

pagina a fronte Interoperabilità tra dati e modello 3D BIM. Interoperability between data and 3D BIM Model.

tomatica a partire dalla nuvola di punti. La trasformazione di una nuvola di punti in un modello 3D BIM interoperabile è particolarmente utile, per esempio, nel controllo delle geometrie dei sistemi voltati, come pure per visualizzare e studiare le strutture e le trasformazioni storiche nel tempo. In più, collegare automaticamente il modello 3D BIM ai sensori, che misurano specifici parametri, permette di ottenere informazioni inerenti condizioni ambientali dell’interno e dell’esterno dell’edificio, quali: umidità, temperatura, illuminazione e così via. Si tratta di dati molto importanti quando si verificano variazioni strutturali, così come hanno importanza anche nella protezione dei dipinti e degli affreschi. Il modello 3D interoperabile può essere interrogato anche in riferimento alla gestione economica di un edificio storico e, in questo caso, i sensori auto-

3D BIM model is particularly useful, for instance, to check geometry of the vaulting system of the building, as well as to visualize and study its structure, its historical transformation over time. Moreover, matching the 3D BIM model to automatic sensors, that measure specific parameters, makes able to obtain information about inner and outer ambient condition, like humidity, temperature, set of illuminance, and so on. These are very important data when structural changes occurs, as well as in case of frescoes and paintings to protect. The interoperable 3D BIM model can be also interrogated in reference to the economical management of a historical building and, in this case, automatic sensors play an important role because they are able to measure real time, for instance, tourist flow, energy consumption, thermic dispersion.


metodologie operative per nuovi approcci non distruttivi • c. monteleone

matici giocano un ruolo fondamentale perché in grado di misurare in tempo reale, per esempio, il flusso turistico, il consumo di energia, la dispersione termica. Un’altra importante finalità di questa ricerca consiste nell’interoperabilità del modello 3D cvon lo scopo di avanzare nella conoscenza di un edificio storico per scopi scientifici, come pure per la disseminazione delle informazioni a livello turistico; ciò è reso possibile grazie alla realtà aumentata e virtuale. Oggi gli strumenti digitali permettono ad un osservatore di percepire l’architettura in maniera da: andare oltre i limiti di spazio e tem-

Another important topic of this research is the interoperability of the 3D Model for the enhancement of knowledge in reference to a historical building for scholar purposes, as well as for tourist dissemination; this is possible recurring to virtual and augmented reality. Today, new digital devices are able to make the observer to perceive architecture in a new way, going beyond space and time, enlarging details using the fingers of a hand, reaching locations of the building, usually inaccessible in the reality, through a virtual jump, witnessing the changes over centuries. Indeed, a 3D BIM model can be

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Restituzione prospettica e ricostruzione 3D dello spazio architettonico dipinto. Restitution of perspective and 3D reconstruction of painted architectural space.

pagina a fronte Monitoraggio dell’edificio in tempo reale, utilizzando sensori collegati al modello 3D BIM. Monitoring the building real time, using sensors linked to 3D BIM model.

po; focalizzare dettagli, utilizzare le dita di una mano; raggiungere posizioni nell’edificio solitamente inaccessibili nella realtà, magari attraverso un salto virtuale; assistere ai cambiamenti avvenuti nei secoli. Infatti, un modello 3D BIM può essere caricato dagli studiosi con informazioni relative alla forma e alle geometrie, agli archivi documentari, immagini, incisioni, e testo, in maniera tale che i dati che si riferiscono specificatamente ad un’opera d’arte, ad una struttura, ad un dettaglio o a un cambiamento avvenuto nel tempo siano immediatamente disponibili.

loaded by scholars with information related to shapes and geometries, archival documents, pictures, engravings and text, so that all the data related to a specific piece of art, structure, detail or change over time are immediately available.


metodologie operative per nuovi approcci non distruttivi • c. monteleone

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disegnare, modellare, risolvere. approccio multidisciplinare nella rappresentazione del paesaggio | drawing, modelling, solving. multidisciplinary approach in landscape • representation

Studi di progettazione per nuova bicicletta in collaborazione con Ducati Energia. Design studies for new bicycle in collaboration with Ducati Energia.

Fabio Bianconi, Marco Filippucci Università di Perugia

La nostra attività di ricerca è fondata sul valore del disegno(inteso come mezzo foriero di un messaggio), sulla costruzione di modelli (digitali) per creare interpretazioni della realtà e sulla connessa ottimizzazione multiobiettivo delle possibili combinazioni dei parametri costitutivi. L’approccio multidisciplinare, ‘combinando diverse discipline e specializzazioni’, si sviluppa in parallelo alle esigenze di interdisciplinarità, ‘relative a più rami della conoscenza’ e il campo della rappresentazione trova il suo valore per la sua statutaria essenza transdisciplinare di strumento aperto che supera le specificità dei linguaggi. Con questo approccio, è possibile colmare la possibilità offerta dalla cooperazione e dai bando internazionali, stimoli per l’interdisciplinarità della ricerca. All’interno delle attività del LABLANDSCAPE, laboratorio internazionale di ricerca sul paesaggio dell’Università di Perugia, gli studi rappresentativi si attestano come l’elemento di connessione e di traino di approcci di ricerca innovativi. In questo conte-

Our research activity is founded on drawing value (as a medium and message), in the construction of (digital) models to create interpretations of the real, and in the connected a multi-objective optimization of the possible combinations of the constitutive parameters. The multidisciplinary approach, ‘combining several disciplines and specializations’, goes on together to the needs of interdisciplinary, ‘relating to more branch of knowledge’ and the representation field finds his value for the transdisciplinary essence, his capacity to be an open instrument, that goes beyond the specificity of the language. In this approach, it is possible to contextualize the possibility offered by cooperation and international grants, which can be seen as a new way of addressing an interdisciplinary research. Inside the activities of LABLANDSCAPE, International Laboratory of Research on Landscape of University of Perugia, the representation studies are the connection element and the heart of innovative re-


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Codice “rappresentativi” della Comunità Europea nella gestione del ciclo del programma (PCM) e valutazione del quadro logico (LFA). European Commission's “representative” code in Program Cycle Management and Logical Framework Assessment. pagina a fronte Ricerca sui colori naturali nella proposta “Dyelab” per il programma Europa creativa. Natural color research in “Dyelab” proposal for Creative Europe program.

sto, si possono citare le ricerche finanziate sulla rappresentazione degli ulivi attraverso modelli parametrici (OLIVE4CLIMATE per il bando LIFE, con 11 partner di 8 paesi del Mediterraneo) per comprendere e ottimizzare la relazione immateriale tra forma e luce. La collaborazione internazionale è alla base della proposta di rigenerazione urbana nel quartiere della stazione di Perugia, che inizia con un workshop di codesign organizzato con il REAL LAB di Harvard University. In realtà il percorso internazionale è pieno di sconfitte, proposto, senza aver ottenuto finanziamenti, molti altri progetti: DYELAB per CREATIVE EUROPE (10 partner provenienti da 8 paesi); EQUITHROW per LIFE (8 partner provenienti da 6 paesi); ART per CREATIVE EUROPE (8 partner da 7 paesi); SURVEY AND SURVIVE per CREATIVE EUROPE (6 partner da 5 pa-

search approaches. In this context, we are working on the representation of olive trees through parametrical models (OLIVE4CLIMATE for LIFE, 11 partners from 8 Mediterranean countries) to understand and to optimize the invisible relation between form and light. The international collaboration is at the basis of the proposal for Perugia railway district regeneration, which starts by a co-design workshop organized together with Harvard University’s REAL LAB. In reality, the international path is full of defeats, we proposed, but we have not received financed, many other projects: DYELAB for CREATIVE EUROPE (10 partners from 8 countries); EQUITHROW for LIFE (8 partners from 6 countries); ART for CREATIVE EUROPE (8 partners from 7 countries); SURVEY AND SURVIVE for CREATIVE EUROPE (6


disegnare, modellare, risolver • f. bianconi, m. filippucci

esi) e altre proposte internazionali. In tutte la rappresentazione è sempre stata alla base della bozza della proposta, supportando anche la rappresentazione della struttura logica (LFA). Una medesima strategia è stata sviluppata per le collaborazioni nazionali e regionali proposte (PSR, Comuni e PMI), che guardano comunque al contesto internazionale, come nel caso della proposta di ripensare il paesaggio in funzione del cibo (PSR16.1) nel partenariato europeo per l’innovazione della produttività e della sostenibilità in agricoltura. Su tale linea si collega anche l’attività di trasferimento di conoscenze e di supporto delle PMI nei processi di innovazione, percorsi comunque caratterizzati dalla multidisciplinarità e da orizzonti internazionali dove sempre emerge un nuovo ruolo degli studi rappresentativi.

partners from 5 countries) and other international proposals. In all of them representation was always the basis of the proposal draft, supporting also the representation of the logical structure (LFA). The same strategy is developed for national and regional proposed awarded (PSR, Municipalities and PMIs collaborations), looking forward for the international context, as in the case of the proposal for landscape renovation through food (PSR16.1) in European innovation Partnership in agricultural productivity and sustainability. This approach is connected also to knowledge transfer and the support SMEs in innovation processes, paths anyway characterized by multidisciplinarity and by an international horizon, expression of the new role of drawing study.

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representation in construction Cecilia Bolognesi

Politecnico di Milano

Corso di insegnamento opzionabile per disegni da presentazione da svolgersi nell'ultimo anno del Bachelor presso l'università di Delft. An elettive course of representation at the University of Delft.

in basso Alcuni corsi di design parametrico, simulazione computazionale, 3D modeling, durante gli anni di Bachelor presso l'università di Delft: contenuti ed obiettivi. Some parametri modeling courses during Architecture Batchelor at the University of Delft.

L’opportunità di questo breve paper nasce da una ricerca in corso svolta per validare il percorso di un progetto di didattica innovativa presso il Politecnico di Milano dal nome Digi Skills, progetto che vede l’autore di queste brevi note come curatrice del progetto. La necessità di indagare la relazione tra la Rappresentazione e la Costruzione nelle scuole tecniche europee si è sviluppata mediante una libera collaborazione e scambio tra soggetti di varie università tecniche principalmente Europee con uno scopo: osservare temi, strumenti e metodi innovativi di insegnamento della rappresentazione per l’architettura e la costruzione in differenti importanti istituzioni tecniche. L’origine dei temi nasce dalla necessità di condividere nuovi percorsi per l’insegnamento della rappresentazione, che possano confrontarsi concretamente con standard assunti nei campi dell’interoperabilità, o con temi relativi allo sviluppo del BIM per le costruzioni, o con lo sviluppo

The opportunity of this project arises as a bust for the ongoing project Digi Skills in Politecnico di Milano under my own supervision, as a deep exploration on the status of representation teaching for construction in Europe. It can be considered a free collaboration among various European and non-European technical universities with one aim: observe topics, tools and innovative methods of teaching representation for architecture in different important technical institutions. The origin of the topic lies in the necessity of sharing new path to teach representation that can match standards assumed for the interoperability and themes related in BIM environments for construction, to support development of digital environment and exchange of opinion in some dedicated summit and curiosity to develop shared researchers. The questions to which we would answer with this brief investigation are based on


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Un punto della survey sullo stato dell'insegnamento della rappresentazione in alcune università tecniche europee: TU Delft, ETH Zurich, UCLA London. Risposte di 14 questionari. A point of the survey on teaching representation in techincal universities.

pagina a fronte Corsi opzionabili finalizzati a percorsi di tesi in rappresentazione presso ETH Zurigo. Thesis workshop at the ETH Architecture in Zurich.

del digitale nel nostro ambito, supportando lo scambio di opinioni insieme alla curiosità su terreni di ricerca. Il lavoro ha preso via con diversi interrogativi-temi su temi base della rappresentazione da sottoporre a colleghi di diverse facoltà impegnati nel nostro settore: i metodi di insegnamento, l’inclinazione ad accogliere le sfide della rappresentazione nei confronti del mondo delle costruzioni contemporanee, gli strumenti utilizzati e la relazione con l’ambiente digitale. La necessità di investigare il sistema educativo internazionale in altri ambiti accademici ci ha spinto alla formulazione di un questionario-indagine da sottoporre alle altre università tecniche d’eccellenza, alle scuole di Architettura, con le quali è necessario un confronto. Sono stati individuati parametri il più pos-

representation: teaching methods, talent to meet the needs of the world of contemporary construction, tools used and relationship with digital environment. The need to investigate educational systems of representation in other academic fields more systematically lead us to write a questionnaire and choose poles of excellence in university technical education, school of Architecture, still ongoing. The reason is to fix correct parameters to scientifically describe: offer analysis, numbers of courses and hours dedicated, their variet, connections with software teaching… The main interest focuses on topics but also instruments to learn and to teach are not secondary to them; digital area, 3D modeling and virtual reality keep a core position in all the descriptions.


representation in construction • c. bolognesi

sibile oggettivi e quantificabili per descrivere adeguatamente situazioni esistenti a partire da dati confrontabili: analisi dell’offerta, numero di corsi ed ore/crediti dedicati rispetto all’impegno annuale, varietà dell’offerta, relazione di insegnamento con i corsi di progettazione, relazioni con l’insegnamento di software. Nonostante l’interesse principale sia sui contenuti nel questionario vengono comunque analizzati strumenti e modi per apprendere e disegnare: l’insegnamento dei fondamenti geometrici, gli aspetti digitali, la modellazione 3d e la realtà virtuale mantengono una posizione non secondaria ma anzi centrale nelle interrogazioni. I primi contatti hanno toccato: ETH Zurich, department of Architecture D-Arch, TU Delft University of Tecnology, Paris Écoles nationales supérieures d’ar-

The first contacts formed a first network of interested institutions: ETH Zurich, department of Architecture D-Arch, TU Delft University of Tecnology, Paris Écoles nationales supérieures d’architecture, Munich Technische Universitat, and recently new contacts have opened up with UCLA, London. The survey contains questions such as presence of representation combined in a design or analysis assignment or presence of classical geometry teaching, obliged software tracks, presence of digital materials for flipped class. Actual top points compared to the Italian university of reference are: • presence of ‘Elective’ courses in the field of three-dimensional representation and modeling of complex surfaces; • possibility of completing entire thesis work

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

chitecture, Munich Technische Universitat, UCLA London. Nell’indagine sono proposte anche domande relative alla presenza dell’insegnamento della rappresentazione fuori o dentro corsi di progetto, la presenza dell’insegnamento della geometria descrittiva, la presenza di corsi obbligatori di digitalizzazione, la presenza di lezioni per l’apprendimento da remoto, flipped classe cc. Allo stato dell’arte si riscontrano diverse peculiarità: • la presenza di corsi ‘elettivi’ nel campo della rappresentazione tridimensionale o per la modellazione di superfici complesse; • la possibilità di realizzare intere tesi sulla rappresentazione e la modellazione 3d; • la qualità di materiali di supporto consistenti sui siti dei rispettivi docenti che ben accompagnano l’apprendimento; • abbondanti contaminazioni da parte di discipline tecniche, per esempio rilievo con TLS e FD per indirizzare verso ambienti HBIM • chiarezza nella quantificazione dell’impegno nello studio individuale. • Come risultato dell’indagine ci aspettiamo una mappa delle esperienze estere che ci aiuti a considerare innovazioni tematiche e nuovi modelli di insegnamento.

regarding representation and 3Dmodelling; • quality of supporting materials and courses published on the site and accompanied by explanatory films; • contamination of technical equipment, for example, digital survey within the representation courses to lead to BIM environment, clearness in the student’s tasks of individual study. As a result of the survey a map of abroad experiences is expected together with consideration for innovation in topics and new models of learning hoped.



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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il villaggio storico di Jylhämä situato nella regione di Vaala. Questo posto era un ex museo all'aperto lungo il fiume Oulujoki. Dopo anni, è stato venduto a privati che costituiscono gli attuali proprietari. Gli edifici sono in serio stato di abbandono. La vegetazione infestante ha già iniziato a circondare le architetture. Le strutture in legno appaiono drammaticamente compromesse. Ad oggi non sono state ancora avviate azioni di intervento per la riparazione di questo patrimonio, purtroppo destinato a scomparire se nessuno intraprenderà delle attività di restauro. The historic wooden settlement of Jylhämä in the region of Vaala, Finland. This place it used to be a former outdoor museum along the Oulujoki River. After years, it was sold to privates that are the actual owners. Buildings are in a serious state of abandonment. The vegetation has already started to surround the architecture. Timber structures are dramatically compromised. Still there are not any documentary actions of intervention for repairing this heritage, which is destined to disappear if specific restoration activities will not start soon.


preserving wooden heritage. metodologie di analisi per il monitoraggio di strutture lignee | preserving wooden heritage. digital methods for monitoring wooden structures Sara Porzilli

University of Oulu, Finland

Il Patrimonio ligneo costituisce oggi un tema di indagine di crescente interesse per la ricerca scientifica internazionale, non solo per l’analisi delle tecnologie tradizionali incontrate, ma anche per l’approfondimento della conoscenza teorica in merito a questa particolare architettura. Nonostante ciò, lo stato dell’arte relativo al Patrimonio in legno in Europa non è purtroppo supportato da specifici approcci scientifici volti all’individuazione di strategie di intervento per lo sviluppo di attività di tutela a causa di metodologie ancora non sufficientemente sistematiche. L’architettura in legno rappresenta uno dei più antichi sistemi costruttivi adottato da numerose popolazioni che nel tempo svilupparono tecniche di costruzione particolari legate alle specifiche tradizioni locali. Incendi e abbandono costituiscono i principali fattori che stanno mettendo a repentaglio la salvaguardia di queste architetture; ogni anno troppi edifici in legno scompaiono privi di alcun tipo di documentazione. Oggi un finanziamento europeo sta sostenendo questa ricerca attraverso una borsa di studio Marie S. Curie affidata alla ricer-

Wooden Heritage has been recognized today as an object of growing interest of scientific research even on international scale, not only from the architectural point of view but also from theoretical approaches. Yet the state of the art concerning the Wooden Heritage in Europe is unfortunately not encouraging or supporting any scientific approach for preserving nor restoration activities – due to the unsystematic ways of or lacking proper documentation. Wooden Architecture represents one of the oldest building systems adopted by the majority of people that developed construction techniques in respect of the local tradition. Fires and abandonment for negligence are the main factors that are jeopardizing the preservation of these architecture; every year is documented that too many wooden buildings still disappear without any documentation because for these main reasons. Today European Funding supports this research with a Marie S. Curie Fellowship entrusted to Researcher PhD. Arch. Sara Porzilli, the project jointly written with her Supervisor Prof. Anna-Maija Ylimaula is held


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il caso studio del quartiere storico di architettura residenziale lignea di Raksila, situate a Oulu, FInlandia. Rilievo laser scanner, analisi e documentazione dei fronti su strada con attività di schedatura dell’edificato e degli elementi naturali presenti. The study case of the historic district of Raksila in Oulu, Finland. Laser scanning survey, analysis and documentation of the street facades with census activity of the architecture and its environment.

catrice PhD. Arch. Sara Porzilli; il progetto scritto assieme alla Supervisor Prof. Anna-Maija Ylimaula è portato avanti presso l’Università di Oulu (Finlandia). La ricerca, che parte dall’individuazione dei più recenti risultati tecnologici e conoscenze teoriche in materia, ha l’obiettivo di aggiornare gli approcci di indagine e analisi sul tema dell’architettura lignea. Il progetto Preserving Wooden Heritage scaturisce quindi dalla necessità di tutelare e proteggere le architetture in legno, sviluppando sistematiche procedure di intervento basate su indagini scientifiche, rappresentazioni 2D-3D per l’analisi diagnostica e la catalogazione degli elementi con l’ausilio di attività di censimento digitale. Questa importante sfida ha lo scopo di ottenere nuove procedure e protocolli, di supporto a tecnici ed esperti del settore. Il lavoro si sta sviluppando attraverso l’uso di casi studio in Finlandia che costituiscono i campi di azione pratica con l’obiettivo di sviluppare le procedure. Per questo motivo, il progetto aiuterà anche la realizzazione di report tecnici descrittivi relati-

at the University of Oulu (Finland). The research plan starts from the recognition of the latest technological results and theoretical knowledge on wooden architecture, in order to update approaches of investigation and analysis on this subject. Preserving Wooden Heritage Project born from the urgent necessity to keep and preserve wooden architectures by developing systematic specific technical procedures of interventions based on scientific survey, 2D/3D representations for diagnostic analysis and cataloging of the elements with census activities. This important challenge has the purpose to obtain new technical methods, procedures and protocols fundamental for technicians and experts. Case studies from Finland represent the testing grounds in order to develop and perform the analysis. Because for this the project will produce also the increasing of knowledge related to the Finnish Wooden Heritage by producing scientific final reports for each case. Thanks to these new methodological procedures, it will be possible to obtain a com-


titolo saggio • nome cognome

Rilievo digitale e risultati preliminari del quartiere ligneo di Raksila a Oulu, in Finlandia. Il lavoro è ancora in fase di elaborazione e costituirà una nuova documentazione digitale aggiornata di questa area storica di Oulu. Digital survey and preliminary results of the wooden district of Raksila in Oulu, Finland. The work is still under processing and it will constitute a new updated digital documentation of this historic area in Oulu.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il villaggio storico di Lamminaho ha rappresentato un progetto pilota per il progetto europeo “Preserving Wooden Heritage”. A partire dall'indagine attraverso rilievo laser scanner è stata sviluppata una documentazione scientifica dettagliata nella quale sono rappresentati e la descritti tutti gli edifici tutelati in quest'area. Il lavoro svolto ha costituito una sorta di dossier tecnico disponibile per tecnici ed esperti, responsabili della tutela di questo patrimonio. The historic village of Lamminaho has represented a pilot project for the “Preserving Wooden Heritage” European Project. Starting from laser scanning survey activities it has been developed a detailed scientific report with the representation and description of all the buildings preserved in this area. A sort of technical dossier available for technicians and experts, responsible for the preservation of this Heritage.

vi alla documentazione dei casi studiati aggiornando la conoscenza sul patrimonio ligneo finlandese. Grazie a queste nuove metodologie, sarà possibile ottenere una descrizione completa di un’architettura in legno, una ecografia che includa analisi pratiche e tecniche di monitoraggio diverse. Tradizioni e vita comune attorno al patrimonio ligneo definiscono infine i principali valori tangibili e intangibili, fondamentali per la tutela non solo della memoria storica del luogo ma soprattutto per la salvaguardia dell’autenticità dell’architettura ricca delle sue caratteristiche intrinseche. In questo senso, il triangolo Ricerca-Teoria-Pratica offrirà nuove spunti di analisi nell’ambito dell’architettura del legno e della conservazione del patrimonio ligneo mondiale.

plete description of a wooden architecture as a sort of echography by including analysis of practical matters with different techniques. Traditions and common life that exist around wooden heritage are investigated since they contribute at the definition of the main tangible and intangible values, fundamental for preserving not only the historical memory of the place but mainly the authenticity of the architecture with its intrinsic characteristics. In this sense, Research-Theory-Practice triangle will offer new insights into the world of timber architecture and wooden heritage preservation.


metodologie di analisi per il monitoraggio di strutture lignee • s. porzilli

•

Il caso studio del villaggio di Lamminaho situato nella regione di Vaala, in Finlandia. Il posto è sotto un piano attento di intervento e di analisi per il restauro dell'architettura e del suo paesaggio. Rilievi digitali, disegni tecnici alle diverse scale e documentazione fotografica sono stati prodotti per aiutare esperti e tecnici in questo importante processo di conservazione. The case study of the Farm House in Lamminaho in Vaala region, Finland. The place is under a careful plan of intervention and analysis for the restoration of the architecture and its landscape. Digital survey, technical drawings by using different scales and photo documentation have been produced in order to help experts and technicians in this important process of conservation.

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titolo saggio • nome cognome

Research activity Research projects in Asia e Africa

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titolo libro • nome cognome


michelangelo in cina | michelangelo in china Paolo Belardi, Valeria Menchetelli

Università di Perugia

Una studentessa cinese disegna nella gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. A Chinese student draws in the plaster casts gallery of the “Pietro Vannucci” Academy of Fine Arts of Perugia.

Nel XVI secolo, con l’istituzione in Italia delle prime Accademie del Disegno (Firenze nel 1563, Perugia nel 1573, Roma nel 1577), le gipsoteche assumono un ruolo culturale di primo piano e, tra Seicento e Settecento, sono presenti in tutte le Accademie nazionali. Tanto che nel nostro paese è ancor oggi inimmaginabile ipotizzare che, nella formazione delle giovani generazioni di artisti, la didattica del disegno esuli dalla frequentazione di questi spazi. Tuttavia, in altri contesti culturali ciò non può avvenire. In particolare nelle Accademie cinesi, dove lo studio dei canoni proporzionali della figura umana è demandato alla sterile consultazione di volumi cartacei, ricchi di rappresentazioni bidimensionali ma incapaci di garantire l’esperibilità multisensoriale del modello scultoreo. Proprio da questa profonda diversità metodologica prende le mosse l’idea di dotare le sedi cinesi di una vera e propria gipsoteca contemporanea (allestita con co-

In the XVI century, with the formal institution of the first Drawing Academies (Florence in 1563, Perugia in 1573, Rome in 1577), plaster casts galleries immediately assume a leading role in culture and, between the seventeenth and the eighteenth centuries, they are present in all National Academies. So that in Italy is still unimaginable to assume that, in the education of young artists’ generation, the drawing learning go beyond the attendance of these spaces. However, in different cultural context it cannot take place. In particular in China, where the study of the proportional rules of the human figure is based on the fruitless consultation of paper volumes, reach in two-dimensional representations but unable to guarantee the multisensory experience of the sculptural model. Just from this considerable diversity from a methodological point of view the idea to provide the Chinese locations with a real contemporary plaster casts gallery starts


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Perugia, gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, foto dell’interno. Perugia, plaster casts gallery of the “Pietro Vannucci” Academy of Fine Arts, image of the inside.

pagina a fronte Frammenti anatomicamente compiuti riprodotti mediante stampa 3D additiva in PLA. Perugia, plaster casts gallery of the “Pietro Vannucci” Academy of Fine Arts, image of the inside.

pie in PLA realizzate con stampanti 3D), che allo stesso tempo incarni l’eccellenza della tradizione italiana del disegno accademico (assumendo come modello la gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia) e la contamini virtuosamente con l’innovazione tecnologica attualmente disponibile (impiegando le tecniche più avanzate di rilievo e riproduzione delle opere d’arte nonché di simulazione immersiva della realtà). L’obiettivo di enfatizzare l’importanza del ‘disegno da calchi’ che, stando alla celebre classificazione di Giorgio Vasari, incarna nell’apprendimento dell’arte del disegno l’indispensabile anello di congiunzione tra il ‘disegno da disegni’ e il ‘disegno dal vero’, consente, mediante un processo di internazionalizzazione che prevede

(set up with PLA copies made with 3D printers), that both represents the Italian tradition excellence of the academic drawing (by assuming like a model the plaster casts gallery of the “Pietro Vannucci” Fine Arts Academy of Perugia) and virtuously contaminates it with technological innovation available at present (by employing the most advanced techniques of survey and reproduction of the art works, together with immersive simulation of reality). The goal of emphasizing the importance of the ‘drawing from casts’ that, according to the famous classification by Giorgio Vasari, embodies the indispensable link between the ‘drawing from draw’ and the ‘drawing from real’, allows, through an internationalization process that provides for a synergistic partnership between pro-


titolo saggio • nome cognome

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

4DGypsoteca, simulazione infografica. 4DGypsoteca, infographic simulation. pagina a fronte 4DGypsoteca, sezioni longitudinali. 4DGypsoteca, longitudinal sections.

la partnership sinergica tra docenti del settore scientifico disciplinare ICAR17/Disegno dell’Università degli Studi di Perugia e docenti del settore artistico disciplinare ABAV1/Anatomia artistica dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, di garantire agli studenti cinesi la possibilità di apprendere il disegno anatomico dal vero secondo modalità inedite, sia materiali sia immateriali, diffondendo al contempo su scala globale la cultura italiana del disegno e dell’anatomia artistica. E stabilendo una solida relazione interculturale destinata a potenziare l’attrattività del sistema formativo italiano.

fessors of the disciplinary scientific sector ICAR17/Drawing of the University of Perugia and professors of the disciplinary artistic sector ABAV1/Artistic anatomy of the “Pietro Vannucci” Fine Arts Academy of Perugia, to guarantee to Chinese students the chance to train the anatomical drawing from real in new ways, both material and immaterial, spreading at the same time the Italian culture of drawing and artistic anatomy on a global scale. And establishing a solid intercultural relationship destined to enhance the attractiveness of the Italian educational system.


michelangelo in cina • p. belardi, v. menchetelli

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titolo libro • nome cognome


condividere cultura e opportunità per la comunicazione dell'architettura italiana | sharing culture and opportunities for italian architecture communication •

Veduta interna della mostra “Palazzo Te allo specchio” nella hall Fruttiere di palazzo Te. Internal view about “Palazzo Te allo specchio” Exhibition in Fruttiere hall.

Alessandro Bianchi

Politecnico di Milano

I canali classici di comunicazione, soprattutto nel contesto della diffusione di eventi culturali, solo in parte alimentano oggi la diffusione del patrimonio di conoscenze che sta dietro l’intento di chi crea, organizza e dà vita a mostre nel campo dell’architettura, a partire dalla volontà di guardare oltre le barriere fisiche e mentali che ci impediscono di riconoscere il valore di alcune ‘porzioni’ del mondo che ci circonda, a volte favorendo obiettivi puramente economici e distruttivi. Nei processi creativi e produttivi delle mostre “Palazzo Te allo Specchio” e “Prospicere”, a cura dell’autore di questo articolo, uno dei pezzi fondamentali del puzzle è stato il coinvolgimento di Internet e in particolare degli studenti, in primo luogo utenti di social network come Facebook e Twitter, reti di condivisione dei media come YouTube (vedi l’elenco delle interviste nella seguente didascalia). La condivisione di foto come Flickr e Pinterest e ora anche delle reti geo-

The classic channels of communication, especially in the context of the dissemination of cultural events, feed only today in part the dissemination of the wealth of knowledge that lies behind the intent of those who create, organize and give life to exhibitions on architecture field, starting from the will to look beyond the physical and mental barriers that prevent us from recognizing the value of some ‘portions’ of the world around us, sometimes favouring merely economic and destructive objectives. In the creative and production processes of the “Palazzo Te allo Specchio” and “Prospicere” exhibitions, edited by the author of this paper, one of the fundamental pieces of the puzzle was the involvement of the internet and in particular of the students, first users of social networks such as Facebook and Twitter, media-sharing networks such as YouTube (see the list of interviews in the following caption), photo-sharing like Flickr and


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Immagini della conferenza tenuta a Isfahan (IRAN). Pictures about the conference held in Isfahan (IRAN).

pagina a fronte Sito web del portale Europeana. Website of the Portal European.

social, come FourSquare, Gowalla and Facebook Places (sistema di social network mobile MSNS), oggi sono diventati i canali di comunicazione più veloci. La partecipazione e la condivisione di informazioni attraverso il passaparola, la trasmissione di informazioni si è spostata alla condivisione degli stessi in forma digitale, una society in rete che dà vita anche a una mostra ‘catalogo’ in una forma completamente nuova, costruita attraverso la collezione di interventi e la pubblicazione di immagini, come una sorta di archivio fotografico nella rete, come l’esempio del portale Europeana. (https://www.europeana.eu/portal/ en). In questo modo è possibile condividere la nostra cultura con altre comunità in Asia, come la Cina e l’Iran, dove abbiamo presentato i risultati di questa ricerca: “Palazzo Te allo specchio. Una mostra tra clas-

Pinterest and now also of the geosocial networks, like FourSquare, Gowalla and Facebook Places (mobile social network system MSNS), today became the fastest channels of communication. Participation and sharing of information through a word of mouth from the transmission of information has moved to the sharing of the same in digital form, a networked society that also gives life to an exhibition ‘catalogue’ in a completely new form, constructed through the collection of interventions and the publication of images, as a sort of photographic archive in the network, as the example of Europeana portal. (https://www.europeana.eu/portal/en). In this way it is possible to share our culture with other communities in Asia, as China and Iran where we presented the results of this research: “Palazzo Te at the Mirror. An exhibition between clas-


condividere cultura e opportunità per la comunicazione dell'architettura • a. bianchi

sico e avanguardia per la diffusione del patrimonio architettonico”. ‘Guardare avanti’ è diventato l’incipit che ha alimentato ogni aspetto della mostra, mettendo in gioco non solo il patrimonio architettonico e il nostro modo di vederlo, non solo l’immagine che la mostra stessa ha dovuto dare di sé, ma anche prestare attenzione sul ruolo di Internet, del Web 2.0, dei social network, del motore di ricerca di Google — con la sua digitalizzazione e diffusione del patrimonio culturale mondiale attraverso i suoi specifici software, tra cui Google Earth, Google Street View, Google Books, Google Art Progetto — e il ramo della divulgazione culturale, in favore di una migliore comprensione del patrimonio architettonico, in una forma di rivitalizzazione del settore culturale che passa attraverso le nuove tecnologie di comunicazione, informazione e coinvolgimento collettivo.

sic and avant-garde for the diffusion of the architectural heritage”. ‘Look forward’ it has become the warning that has fuelled every aspect of the exhibition, putting into play not only the architectural heritage and our way of seeing it, not only the image that the exhibition itself had to give of itself, but also paying attention on the role of the Internet, of Web 2.0, of social networking, of the Google search engine — with its digitalization and dissemination of the world cultural heritage through its specific softwares, including Google Earth, Google Street View, Google Books, Google Art Project — and the branch of cultural dissemination, in favour of a better understanding of the architectural heritage, in a form of revitalization of the cultural sector that passes through the new technologies of communication, information and collective involvement.

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titolo libro • nome cognome


sistemi di architetture urbane e rurali della cina sud-orientale costiera: contributi di ricerca per la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio| urban and rural architecture system of coastal south-eastern china: research contributions for knowledge, protection and enhancement of heritage •

1865. Veduta di Canton e della doppia cinta muraria, dal Pearl River. Olio su tela (8535x146 cm). Fonte: Views of Pearl River Delta, Macau, Canton and Hong Kong, HK Museum of Art, 2002. 1865. View of Canton and its double walls, from the Pearl River. Oil on canvas (8535x146 cm). Source: Views of Pearl River Delta, Macau, Canton and Hong Kong, HK Museum of Art, 2002.

Marianna Calia

Università degli Studi della Basilicata

Scambi internazionali1, hanno maturato diverse occasioni di ricerca in Cina negli ambiti della conoscenza per la tutela e rigenerazione dei patrimoni e del paesaggio urbano e rurale, orientati allo studio per la qualità dell’abitare. Dal 2008 sono attivi protocolli di collaborazioni con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Antonio Conte e diversi Atenei cinesi e italiani2, anche per attività legate alla didattica3. I casi studio indagati, di cui sono state tracciate le linee di ricerca, sono collocati nella fascia costiera meridionale delle regioni del Guangdong e del Fujian. Le relazioni tra ti-

International exchanges1, have developed several research opportunities in China in the fields of knowledge for heritage and urban and rural landscape protection and regeneration, oriented to the study for the quality of living. Since 2008, collaboration protocols are active with the research group coordinated by prof. Antonio Conte and several Chinese and Italian Universities2, also for didactics activities3. The case studies, of which have been traced research lines, are in the southern coastal strip of Guangdong and Fujian regions. The relationships between architectural typol-

1 - 2008-2010: MOU tra Governo Cinese e Facoltà di Architettura Italiane. Istituzione della “Piattaforma Sud Mediterranea”; - 2011: Borsa di ricerca M.I.U.R. “SAF-CHINA”; - 2014: Premio di ricerca di Fondazione Centro Studi Enel/CRUI “Enel Energy for Knowledge”; 2 Collaborazione con “POLIBA2CHINA Project” (fondi FESR - Regione Puglia), per mobilità studenti, a.a. 2017-2018 e partecipazione al Comitato Scientifico di “International Summer School in Structural Morphology” con POLIBA e Roma Tre, presso Fuzhou University. 3 Giugno 2018: progetto finanziato dal MAECI per ‘scambi giovanili’.

1 - 2008-2010: MOU between Chinese Government and Italian Schools of Architecture. “South Mediterranean platform” establishment; - 2011: M.I.U.R. research scholarship “SAF-CHINA”; - 2014: Enel/CRUI foundation research grant “Enel Energy for Knowledge”; 2 Collaboration with “POLIBA2CHINA Project” (FESR funds – Puglia region), for mobility students and join with Scientific Committee of “International Summer School in Structural Morphology” with POLIBA and Roma Tre, at Fuzhou University. 3 June 2018: project funded by MAECI for ‘young mobility’.


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Composizione di disegni e fotografie di qilou (edifici commerciali con portici), effettuati durante una campagna di rilievi conoscitivi per la catalogazione dei manufatti a Guangzhou, in collab. con il Guangzhou Urban Planning and Design Research Institute nel 2014. Drawings and photographs composition of qilou (commercial buildings with arcades), carried out during surveys for the cataloging of artifacts in Guangzhou, in collab. with Guangzhou Urban Planning and Design Research Institute in 2014.

pagina a fronte Abaco dei tipi edilizi rilevati a Guangzhou. Abaco of building types analyzed in Guangzhou.

pologia architettonica, morfologia urbana e luoghi geografici specifici, rappresentano uno strumento di progetto per la tutela e la valorizzazione, a partire da un presupposto conoscitivo che considera il territorio come ‘sistema-architettura’. In quest’ottica sono state indagate le architetture fortificate situate ai confini tra le due regioni e i modi di abitare la città a Guangzhou. Le ragioni del rapporto tra i diversi sistemi

ogy, urban morphology and specific geographic locations, represent a project tool for protection and enhancement, starting from a cognitive assumption that considers the territory as ‘system-architecture’. In this perspective, fortified architectures located at the borders between the two regions and the ways of living in Guangzhou city, were investigated. The reasons of the relationship between different architectur-


sistemi di architetture urbane e rurali della cina sud-orientale costier • m. calia

architettonici e il paesaggio specifico dentro il quale sono stati fondati, costituiscono la struttura della ricerca. La città di Guangzhou, capoluogo della regione del Guangdong è stata storicamente teatro di profondi cambiamenti che hanno trasformato rapidamente l’immagine della città, e che ne cambiano ancora oggi di frequente l’aspetto. Il centro storico, Xiguan Disctrict, è caratterizzato da una sporadica presenza di edifici a corte (case a corte cantonese in stile Lignan) e da un tessuto residenziale compatto, composto da lotti stretti e lunghi (5x30mm). Il tipo residenziale prevalente è la bamboo house, caratterizzata dalla presenza di dispositivi tecnici capaci di risolvere problemi legati al clima torrido tropicale che caratterizza queste zone. L’evoluzione di questa tipologia è il qílóu (

al systems and specific landscape in which they were founded, constitute the research structure. Guangzhou city, capital of Guangdong region, has historically been the scene of profound changes that have rapidly transformed its image, and which frequently changes its appearance today. The historical center, Xiguan Disctrict, is characterized by a sporadic presence of court buildings (Lignan-style cantonese court houses) and by a compact residential fabric, composed of narrow and long lots (5x30m). The prevalent residential type is the bamboo house, characterized by the presence of technical devices able to solve problems related to the torrid tropical climate that characterizes these areas. The evolution of this typology is the qílóu (骑楼), a colonnade

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Scheda di sintesi per l’approccio alla lettura dei tipi architettonici tradizionali cinesi. Sequenza di fotografie di qilou, diaolou e tulou, scattate dall’autore tra il 2010 e il 2017. Table summary for the reading approach to traditional Chinese architectural types. Sequence of photographs of qilou, diaolou and tulou, taken by the author between 2010 and 2017.

骑楼), porticato costruito in aggiunta alle facciate delle residenze che affacciano sulla strada principale e che hanno acquisito un carattere commerciale. I diāolóu (碉樓), case torri costruite prevalentemente in cemento situate nella zona rurale a ridosso della città di Kaiping nel Guangdong, risalgono al XVII secolo. La loro massima diffusione, fino ai primi anni del XX secolo, trova le sue ragioni nella difesa dei lavoratori agricoli e delle loro famiglie, dai frequenti attacchi di bande armate. I caratteri architettonici dei diāolóu evidenziano contaminazioni tra elementi dell’architettura tradizionale cinese e occidentale. I tǔlóu (土楼), case in terra del Fújiàn ( 福建), residenza collettiva del popolo degli Hakka, risalgono al XVI secolo ed hanno un carattere prevalentemente difensivo, rappresentando una perfetta sintesi tra il concetto di casa come luogo intimo e l’idea di città come luogo collettivo rappresentativo della comunità insediata. La forma planimetrica, circolare o quadrata, è definita da un edificio-recinto costruito in terra cruda battuta, con una corte centrale su cui si affacciano ballatoi in legno coperti da un grande tetto a falda, cui si accede attraverso scale poste negli angoli. Le dimensioni di un tǔlóu variano a seconda che si tratti di residenze per un nucleo familiare o per diversi aggregati. I modelli insediativi dei tǔlóu mostrano la loro relazione con la morfologia del territorio, frutto di saperi tradizionali legati alle pra-

built in addition to the facades of the residences that overlook the main road and which have acquired a commercial character. Diāolóu (碉樓), house-towers mainly built in cement located in rural area near Kaiping city in Guangdong, date back to the seventeenth century. Their maximum diffusion, up to the early twentieth century, finds its reasons in the defense of agricultural workers and their families, by frequent armed bands attacks. Diāolóu architectural features highlight contaminations between traditional Chinese and Western architecture elements. Tǔlóu (土楼), Fújiàn earth architecture, collective residence of Hakka people, date back to the 16th century and have a predominantly defensive character, representing a perfect synthesis between the concept of home as an intimate place and the idea of city as a collective place representative of the settled community. The planimetric shape, circular or square, is defined by a building-enclosure built in raw beaten earth, with a central courtyard overlooked by wooden balconies covered by a large pitched roof, which can be accessed through stairs placed in the corners. The dimensions of a tǔlóu vary depending on whether they are residences for a family unit or for different aggregates. Tǔlóu settlement models show their relationship with territory morphology, result of traditional knowledge re-


sistemi di architetture urbane e rurali della cina sud-orientale costier • m. calia

tiche e alle tecniche di un mestiere trasmesso dalla storia. La ricerca, fondata su un programma di documentazione e monitoraggio, ha tra gli obiettivi quello di raggiungere da un lato una conoscenza più possibile ampia ed approfondita dei manufatti, e dall’altro l’elaborazione di un manuale di buone pratiche, strumento utile per un progetto di rigenerazione che favorisce processi di tutela del sistema città-paesaggio, per il vivere contemporaneo.

lated to practices and techniques of a craft transmitted by history. The research, based on documentation and monitoring program, has among its objectives to reach, on the one hand, a deeper knowledge of the artifacts, and on the other hand the development of a manual of good practices, useful tool for regeneration projects that promotes processes of protection of city-landscape system for contemporary living.

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titolo libro • nome cognome


esperienze di collaborazione scientifica con alcune università e centri di ricerca in cina | multiple experiences in scientific collaboration with universities and research centers in china Massimiliano Campi

Università degli studi di Napoli Federico II

Nell’ultimo decennio, il numero di collaborazioni scientifiche con la partecipazione di professori e ricercatori delle discipline del disegno è sensibilmente aumentato. I ruoli degli argomenti e delle tematiche del disegno sono strettamente correlati a ogni componente del processo di progettazione e questo ambito scientifico è sentito come una delle componenti principali per raggiungere la corretta rappresentazione e la conseguente buona realizzazione del progetto in architettura e ingegneria. La dimostrazione di questa considerazione trova il suo pilastro fondamentale nel fatto che non solo le collaborazioni in laboratorio, gli accordi e le carte realizzati, ma anche i programmi di ricerca, finanziati da istituzioni straniere che vogliono il contributo di scienziati e ricercatori italiani, stanno iniziando crescere. Uno di questi, ad esempio, è il Piano 111 che quest’anno è stato assegna-

In the last decade, the number of scientific collaboration with the participation of professors and researchers of drawing disciplines has sensibly increased. The roles of drawing topics are strictly related to every component of the design process, and this main scientific fields is felt as one of the major components to reach for the right and the good project realization in architecture and engineering. The demonstration of this consideration founds its fundamental pillar in the fact that not only collaborations in workshop, agreements and papers realized, but also the research programs, that are financed by foreign institutions that wants the contribution of Italian scientist and researchers, are starting to grow. One of this, for example, is the Plan 111 that this years has been awarded to Massimiliano Campi, as Italian researcher that is going to


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

to a Massimiliano Campi, in qualità di ricercatore italiano che collaborerà con la Scuola di Design dell’Università di Jiangnan (Wuxi, Cina). Massimiliano Campi è stato professore ospite presso l’Università di Jiangnan dal 2011 fino al 2013. Il progetto, denominato “Programma di introduzione di talenti della disciplina alle università” (111 progetti) è sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione in Cina e si svolgerà in Cina con un team multi culturale e internazionale dal 2018 al 2022. L’argomento principale è “Metodologia di esperienza nella progettazione di frontiere e innovazione tecnologica”, che riguarderà la ricerca nei sistemi di servizio del prodotto e la strategia di progettazione dell’esperienza, la metodologia di progettazione dell’esperienza del sistema di vita urbana e i metodi e la tecnologia dell’esperienza di interazione intelligente. Il progetto consiste nel far parte del comitato di esperti internazionali sull’edilizia e la ricerca di design dell’Università di Jiangnan. I membri di questo comitato sono eccellenti professori ed esperti di università internazionali e istituti di ricerca pubblici che hanno collaborato a lungo termine con la nostra università, in particolare con la School of Design. Questo comitato è organizzato in base all’invito a presentare proposte del Ministero dell’Educazione della Repubblica popolare cinese, che sta organizzando “Il programma di intro-

collaborate with the School of Design of Jiangnan University (Wuxi, China). Massimiliano Campi was guest professor in the Jiangnan Univesity since 2011 up 2013. The project, called “Program of Introducing Talents of Discipline to Universities” (111 Project) Is supported by Ministry of Education in China, and will take place in China with a multi cultural and international team from 2018 up to 2022. The main topic is “Experience Design Frontier Methodology and Technology Innovation Research Base”, which will cover the research in product service systems and experience design strategy, urban living system experience design methodology, and smart interaction experience methods and technology. The project consists in joining the international experts committee on design education and research of Jiangnan University. Members of this committee are outstanding professors and experts from international universities and public research institutes that have had long term cooperation with our university, especially with the School of Design. This committee is organized according to the call for proposals from the Ministry of Education of People’s Republic of China, who is setting up “The Program of Introducing Talents of Discipline to Universities” (111 project). Other collaboration in teaching programs were realized during the last five years in


esperienze di collaborazione scientifica in cina • m. campi

duzione di talenti della disciplina alle università” (progetto 111). Altre collaborazioni nei programmi di insegnamento sono state realizzate negli ultimi cinque anni nell’organizzazione della International Tianjin Design Week, dove mostre e workshop danno una nuova visione sulle possibilità di generare una nuova conoscenza architettonica, il cui scopo è trovarsi a metà strada tra cultura orientale e occidentale.

the organization of the International Tianjin Design Week, where exhibitions and workshops give a new vision about the possibilities of generating a new architectural knowledge, which its aims is to find itself halfway between eastern and western culture.

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titolo libro • nome cognome

Dong Siwenli la Shikumen oggetto della ricerca vanta circa un secolo di età e il primato di estensione superficiale nella città di Shanghai ed è legato a molteplici periodi di splendore passati. Oggi, purtroppo, si presenta in avanzato stato di abbandono e degrado, dovuto in particolare alla recente decisione del governo di sgombero e demolizione, scelta che fortunatamente non ha avuto conclusione, ma che lascia in stato di isolamento l’intero quartiere. Dallo splendore antico solamente poche famiglie resistono all’interno di questi alloggi, in attesa di precise indicazioni sul futuro della zona abitano in condizioni inumane e disagiate. Dong Siwenli The Shikumen object of the research boasts about a century of age and the primacy of superficial extension in the city of Shanghai and is linked to multiple periods of past splendour. Today, unfortunately, it presents itself in an advanced state of abandonment and degradation, due in particular to the Government's recent decision to evict and demolish, a choice that fortunately had no conclusion, but which leave+s the entire neighborhood in isolation. From the ancient splendour only a few families resist inside these houses, waiting for precise indications on the future of the area live in inhuman and disadvantaged conditions.


shikumen, dalla memoria a una nuova visione del patrimonio storico di shanghai | shikumen, from memory to a new vision of shanghai's historical heritage Cao Yong Kong

Jiao Tong Univiersity di Shanghai

Marco Ricciarini

Università degli studi di Firenze

Il progetto nasce da una collaborazione internazionale tra il Laboratorio di Rilievo dell’Università di Firenze e il Laboratorio di restauro del prof. Cao Younkang della facoltà di architettura della Jiao Tong University di Shanghai. Lo scopo è quello di rafforzare i rapporti internazionali tra i due istituti con l’intento comune di comprendere e studiare le Shikumen di Shanghai. Attraverso questa ricerca abbiamo analizzato le Shikumen da vari punti di vista: storico, essendo questa tipologia edilizia l’input dello sviluppo urbanistico della città; compositivo, identificando l’unicità dell’unione stilistica occidentale e orientale; sociale, perché studiando le esigenze della popolazione nei vari periodi storici si comprende la trasformazione architettonica; culturale, avendo queste conferito un’identità propria e unica alla città. Mantenendo la direttrice deduttiva, dal generale al particolare, è stata rilevato in maniera dettagliata il quartiere di

The project stems from an international collaboration between the Laboratory of Relief of the University of Florence and the Laboratory of restoration of Prof. Cao Younkang at the Jiao Tong University Faculty of Architecture in Shanghai. The aim is to strengthen the international relations between the two institutes with the common intent to understand and study the Shikumen of Shanghai. Through this research we have analyzed the Shikumen from different points of view: Historical, this type of building is the input of urban development of the city; Compositional, identifying the uniqueness of Western and eastern stylistic union; Social, because by studying the needs of the population in the various historical periods we understand the architectural transformation; Culture, having these conferred an identity of its own and unique to the city. Keeping the deductive director, from General to detail, was detailed in the district of Dong Si-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Dong Siwenli nel distretto di Jin’an. È stata un’esperienza di ricerca di rilevante importanza in quanto ci ha dato l’opportunità di confrontarci e di condividere modalità operative insieme ai colleghi della Jiao Tong University su una tematica di particolar valore sociale, culturale e architettonico. La Skikumen che abbiamo analizzato, infatti, è classificata come la più grande del distretto Dong Siwenli ed è inserita nella lista dei cento siti storici protetti della città. Gli obiettivi della nostra ricerca sono stati pertanto l’attuazione di una dettagliata fase di analisi dell’attuale dello stato conservativo della Shikumen e una successiva ‘sperimentazione’ progettuale per un’eventuale riqualificazione, in grado di conferire una nuova dignità e vitalità ad un quartiere attualmente di-

wenli in the district of Jin ‘ an. It has been a research experience of considerable importance as it has given us the opportunity to confront and share operating modalities with the colleagues of Jiao Tong University on a subject of particular social, cultural and architectural value. The Skikumen that we have analyzed, in fact, is classified as the largest in the district Dong Siwenli and is included in the list of the hundred protected historical sites of the city. The objectives of our research were therefore the implementation of a detailed phase of analysis of the current conservative state of Shikumen and a subsequent ‘experimentation’ for a possible redevelopment, able to confer a New dignity and vitality to a district that is currently uninhabited and degraded. We created a masterplan that took


una nuova visione del patrimonio storico di shanghai • c. y. kong, m. ricciarini

1. Portale d’ingresso (Nel complesso di Dong Siwenli si possono osservare due tipi di portali ideali) 2. Cortile principale (oltrepassato il portale d’ingresso in pietra di ogni residenza Shikumen si accede al cortile principale, collegato attraverso una grande porta finestra, tradizionalmente cinese, al salone d’ingresso. Il cortile è testimonianza della ripresa del modello residenziale cinese originario della provincia meridionale di Anhui, ove gli abitanti della Shikumen potevano svolgere attività all’aria aperta ed essere protetti dall’esterno); 3. Scale (assieme al portale d’ingresso e al cortile, la scale rappresentano, per queste residenze, e per ogni Shikumen in generale, l’elemento caratteristico principale: sin dai primi tempi rappre senta l’elemento centrale all’edificio che, assieme alla partizione muraria che ad esse si accosta, definisce la compartimentazione del intero volume); 4. Cucina (La stanza dedicata per l’attività culinaria, considerato l’ambiente meno formale della casa, è quella al piano terra e più lontana dall’accesso e quindi dal cortile principale); 5. Simbolo di svuotamento (nel 2012, Dong Siwenli è stata acquistata per destinarla a nuove costruzioni. Il processo di ‘distruzione-delocalizzazione’ iniziò prima dell’emissione del permesso di costruire, ma le autorità distrettuali adottarono una procedura diversa: terminati i negoziati con i residenti, che sono stati allontanati, la Shikumen non viene distrutta, ma murata e barricata, verniciando il carattere ‘Kong’ (vuoto), sulle porte per mostrare che il processo di allontanamento era stato completato, anziché il carattere ‘Chai’, cioè ‘da demolire’). 6. Abbaini e struttura di copertura (la struttura di copertura, nonostante abbia vissuto mutamenti, permette ugualmente di riconoscere le varie fasi storiche: è possibile osservare che, come la struttura portante principale era inizialmente in pilastri lignei, la struttura di copertura è retta da capriate lignee collegate da travi, anch’esse in legno, parallele all’orditura delle falde di copertura. Nel tempo, queste strutture sono state rafforzate da contenimenti ed elementi in calcestruzzo, anche se, per mano della compartimentazione degli spazi interni dovuta al sovrappopolamento di Shanghai e alla prassi del subaffitto delle Shikumen stesse, sono stati aggiunti abbaini in modo irregolare, così da permettere ventilazione e illuminazione anche alle soffitte, rendendole abitabili). 1. Entrance portal (in the complex of Dong Siwenli you can observe two types of ideal portals); 2. Main courtyard (past the stone entrance portal of each Shikumen residence you enter the main courtyard, connected through a large window door, traditionally Chinese, to the entrance hall. The courtyard is evidence of the resumption of the Chinese residential model originating in the southern province of Anhui, where the inhabitants of the Shikumen could carry out outdoor activities and be protected from the outside); 3. Staircases (together with the entrance portal and the courtyard, the stairs represent, for these residences, and for each Shikumen in general, the main characteristic: from the earliest times rapping feels the central element to the building, together with the partition Walls that approach them, defines the partitioning of the entire volume); 4. Kitchen (the room dedicated to the culinary activity, considered the least formal environment of the house, is the one on the ground floor and further away from the access and then from the main courtyard); 5. Emptying symbol (in 2012, Dong Siwenli was purchased to target new constructions. The process of ‘destruction-relocation’ began before the issuance of the permit to build, but the district authorities adopted a different procedure: After negotiations with the residents, which have been removed, the Shikumen is not destroyed, But walled and barricaded, painting the character ‘Kong’ (empty), on the doors to show that the process of removal had been completed, instead of the character ' Chai ', i.e. ' to be demolished '). 6. Dormers and roofing structure (the roofing structure, although it has undergone changes, also allows to recognize the various historical phases: it is possible to observe that, as the main supporting structure was initially in wooden pillars, the Roofing structure It is lined with wooden trusses connected by beams, an-they in wood, parallel to the warping of the roofing flaps. Over time, these structures have been reinforced by concrete containments and elements, although, at the hands of the partitioning of the interior spaces due to the overpopulation of Shanghai and the practice of the subletting of the Shikumen themselves, have been Irregularly added dormers so as to allow ventilation and illumination even to the attics, making them habitable).

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Prima di intraprendere le varie operazioni di rilievo, sia laser scanner che diretto, è stato necessario raccogliere più informazioni possibili attraverso delle indagini preliminari Una volta eseguita la fase conoscitiva, abbiamo effettuato un rilievo integrato. Before undertaking the various important operations, both laser scanner and direct, it was necessary to collect as much information as possible through preliminary investigations once the cognitive phase was performed, we carried out a survey Integrated.

sabitato e degradato. Abbiamo realizzato un masterplan che tenesse di conto delle necessità esplicitate in un articolo del 28 settembre 2016, intitolato ‘Jing’an will be at the heart of city culture’, ripreso dallo “Shangha-Daily.com” nel quale l’amministrazione indicava delle direttrici da seguire per la rifunzionalizzazione del distretto di Jing’an. La volontà della municipalità è quella di attuare un circuito di musei per la protezione della storia e della cultura. Per concludere questa esperienza ci ha permesso di implementare ed allargare la rete di collaborazione con la Jiao

account of the needs explicitly expressed in an article of 28 September 2016, entitled ‘ Jing ‘ an will be at the heart of City culture ‘, taken from the “Shangha-Daily. com” in which the administration indicated guidelines To follow for the refunctionalization of the district of Jing ‘ an. The will of the municipality is to implement a circuit of museums for the protection of history and culture. The will of the municipality is to implement a circuit of museums for the protection of history and culture. To conclude this experience has enabled us to implement and broaden the network


una nuova visione del patrimonio storico di shanghai • c. y. kong, m. ricciarini

Portali di accesso alle Shikumen in successione temporale. Gli ingressi principali per ogni Shikumen; sono presenti nei prospetti a sud. Quelli posizionati in prossimità della scuola ed esterni al nucleo centrale del complesso, per le loro caratteristiche, rimandano ad una sintesi tra la seconda e terza fase architettonica, mentre quelli nella parte centrale allo stile barocco della quarta ed ultima fase: sormontati da frontoni a forma di arco, i timpani ad essi interni sono caratterizzati da medaglioni, simboli di Guanyin e fiori di loto. La porta nera lignea a due battenti è infine incorniciata secondo la tradizione cinese da lastre di pietra locale. Portals of access to the Shikumen in temporal succession. The main inputs for each Shikumen; are present in the elevations to the south. Those positioned near the school and outside the central nucleus of the complex, because of their characteristics, refer to a synthesis between the second and third architectural phases, while those in the central part of the Baroque style of the fourth and last phase : Surmounted by arch-shaped gables, the eardrums inside them are characterized by medallions, symbols of Guanyin and lotus flowers. The black wooden door with two doors is finally framed according to the Chinese tradition by slabs of local stone.

Tong University di Shanghai, mostrando di fatto la qualità di un lavoro nato dalla collaborazione tra due differenti modi di interpretare le modalità di recupero del patrimonio monumentale.

of collaboration with the Jiao Tong University of Shanghai, showing in fact the quality of a work born from the collaboration between two different ways of interpreting the modalities of Restoration of monumental heritage.

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titolo libro • nome cognome


rilievi e documentazione per la valorizzazione culturale della provincia di mpumalanga (sudafrica) | a spatial and social investigation at the mpumalanga’s villages (south africa) •

Panoramica del sito di Moxomatsi (Mpumalanga). Fotografia aerea di Alex Schoemann. Overview of the Moxomatsi site (Mpumalanga). Aerial photograph by Alex Schoemann.

Salvatore Barba

Università degli studi di Salerno

Una delle più straordinarie testimonianze archeologiche dell’Africa meridionale è rappresentata, senza dubbio, dagli insediamenti e i terrazzamenti — con muri in pietrame messo in opera a secco — delle colline di Mpumalanga. Queste opere di ingegneria sono state realizzate dai Bakoni, una comunità africana pressoché estinta, con lo specifico intento di avviare una produzione agricola ‘innovativa’, ben prima dell’arrivo dei coloni europei. Al fine di dare un’adeguata risposta all’esigenza di documentazione e valorizzazione di questi manufatti e dei relativi processi storici, è stato sviluppato un progetto interuniversitario e interdisciplinare, con l’apporto di discipline affini quali il disegno e l’archeologia dei paesaggi. Innovativi strumenti infografici, hardware e software, infatti, hanno fornito la possibilità di generare una documentazione efficace e metricamente corretta che sta permettendo a ricercatori dell’Università degli Studi di Salerno e della Tshwane University of Technology di sperimentare approcci integrati di

The stonewalled settlements of the Mpumalanga Escarpment could be described as one of the most remarkable archaeological sites in South Africa. Long before the arrival of the European settlers, these environmental engineering works were constructed not only to provide shelter in its most primitive form, but also to assist in food production in a most ‘innovative’ way. To validate the historical significance of these forgotten structures, this project follows and inter-disciplinary approach. It unites three universities from three different continents through the contribution of available resources and the purposeful alignment of different, often colliding sectors. Including graphic engineering, landscape archaeology and architectural composition, among others. Innovative graphics tools, hardware and software were employed simultaneously to generate an accurate set of documentation that was previously not in existence. This served as the basis for researchers from the University of Salerno and the Tshwane University


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

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Rappresentazione dei principali piani di volo, con prese nadirali e oblique. Ortofoto e profili del terreno, restituiti in ambiente Analist Cloud. Representation of the main flight plans, with nadir and oblique captures. Orthophotos and profiles, output from Analist Cloud.

pagina a fronte Visualizzazione, in Lumion, della proposta di intervento progettuale per la valorizzazione del sito (Carla Ferreyra). Visualization, in Lumion, of the intervention project for the enhancement of the site (by Carla Ferreyra).


valorizzazione culturale della provincia di mpumalanga • s. barba

ricerca e formazione. In particolare il progetto si sta articolando in tre fasi. Durante la prima fase, sviluppata con i metodi e gli approcci dell’archeologia dei paesaggi, è stata approntata l’analisi storica e paesaggistica del contesto di studio. L’obiettivo principale è stato quello di conoscere il passato — per trasmetterlo al futuro — recuperando quante più informazioni possibili per tentare di collocare le evidenze sia nel loro contesto storico originario sia come sopravvivenza nella trama del paesaggio attuale. Una seconda fase è quella del rilievo di queste singolari architetture, con l’acquisizione da drone e l’elaborazione fotogrammetrica dei dati. La campagna di rilevamento è stata svolta nell’ambito della “I Summer School on Architectural Surveying”, organizzata con il contributo dell’Ambasciata Italiana e dell’I-

of Technology to cooperate, allowing an integrated research approach based on knowledge exchange and sharing. The project was structured in the following three phases. During the first phase, specific methods and approaches to landscape archaeology were developed by analysing the historic landscape, as much information as possible were collected and every attempt was made to place this evidence in its original historical context. The second phase has been developed in the field of the “I Summer School: architectural surveying”, organized with the contribution of the Italian Embassy and the Italian Cultural Institute of Pretoria, the required data were obtained by using a drone and photogrammetric processing. The result is a three-dimensional digital reconstruction of the Mpumalanga archaeological site. The

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Sovrapposizione fra la documentazione esistente del 2001 e il primo rilievo digitale del 2016. Overlap between the existing documentation of 2001 and the first digital survey of 2016.

stituto Italiano di Cultura di Pretoria. È stata cosi implementata una ricostruzione digitale tridimensionale, interpretando compiutamente i risultati anche con un confronto con l’attuale stato delle conoscenze ed esportando le informazioni secondo due finalità: diffusione e progettazione. Recentemente poi si è tenuta la “II Summer School: training and digital measurement at Moxomatsi” nell’ambito di una missione ISARP (Italy-South Africa joint Research Project), ed è già in organizzazione la “III Summer School: conoscenza e valorizzazione dei paesaggi culturali in Sudafrica” ammessa a cofinanziamento nella Call “Scambi Giovanili 2018” dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nella terza e ultima fase, infine, si intenderà consolidare una proposta progettuale, anche a scala territoriale, per recuperare finalmente questi siti archeologici e riconoscergli il dovuto valore di ‘paesaggio culturale’. Si vuole dimostrare, così, come sia possibile, con un corretto approccio tecnico-scientifico, proteggere e preservare i paesaggi culturali, anche quelli ingiustamente e a lungo dimenticati per la scarsa conoscenza di quanto ci circonda.

results were compared with the available knowledge. This information was then exported for two purposes, project and diffusion. The third and final phase attempt to recover the archaeological site and recognize the value of a ‘cultural landscape’. Recently has been held the “II Summer School: training and digital measuring at Moxomatsi” in the frame of the Italy-South Africa joint Research Project. Upcoming it is being organized the “III Summer School: knowledge and valorisation of cultural landscapes in South Africa” in the field of the call Scambi Giovanili 2018 financed by the Italian Ministry of Foreign Affairs. This dissertation serves as proof of how a correct technical and scientific approach could protect and preserve cultural landscapes for future generations, even for landscapes that largely lack available information and are often long and unjustly forgotten, and how this can be promoted almost exclusively by interdisciplinary, international and interuniversity politics.


valorizzazione culturale della provincia di mpumalanga • s. barba

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titolo libro • nome cognome


progetto u.n.d.p. per la riabilitazione funzionale di due strade di gerusalemme est | u.n.d.p. project for two main roads rehabilitation in east jerusalem •

Michelangelo Pivetta, Stefano Bertocci Università degli studi di Firenze

Ridisegno del Nuovo portale del cimitero islamico di Salah Eddin Street. Redesign of the new portal of the Islamic cemetery of Salah Eddin Street.

Sandro Parrinello

Università degli studi di Pavia

“Gerusalemme dentro le mura, la vera, la santa, l’eterna, Gerusalemme fuori, la profana, l’assediatrice, la corruttrice, la profanatrice”. Con queste potenti parole, Franco Cardini introduce la narrazione di una città la cui complessità stratificata è manifestazione della sua stessa valenza. Rappresentazione contesa della realtà umana riflessa nell’immagine di Dio, sempre lo stesso seppur chiamato in modi diversi, riassume in pochissimi chilometri quadrati di rocce scavate, demolite e riassemblate in edifici di ogni foggia accoglie oggi, come un tempo, il luogo su cui si innesta la grande faglia, la ferita, che in senso geografico, ma non solo, divide l’Occidente dall’Oriente. Questo luogo, questa frattura, che potrebbe sembrare immaginaria o retorica, ha invece una sua esatta posizione: l’asse viario, antico come la città, fuori dalla Porta di Damasco che appunto si inerpica dall’interno delle mura gerosolomitane verso la Siria e la

“Jerusalem inside the walls, the true, the holy, the eternal, Jerusalem outside, the profane, the besiege, the corrupter, the desecrater”. With these powerful words, Franco Cardini introduces the narration of a city whose stratified complexity is manifestation of its own value. Contentioned representation of human reality reflected in the image of God, always the same although called in different ways, summarizes in a few square kilometers of rock excavated, demolished and reassembled in buildings of all shapes today hosts, as before, the place on which engages the great fault, the wound, which in a geographical sense, but not only, divides the West from the East. This place, this fracture, which might seem imaginary or rhetorical, has instead its exact position: the road axis, as old as the city, outside the Damascus Gate that rises up from within the Jerusalem walls to Syria and the its ancient capital. A road that,


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Il nuovo mercato giornaliero in Sultan Suleiman Street. The new daily market in Sultan Suleiman Street. pagina a fronte La nuova piazza e il suo monumento ai piedi del Golgota. The new square and its monument at the foot of Golgotha.

sua antichissima capitale. Strada che non a caso ancora oggi divide una Gerusalemme Ovest occidentale, ebraica e cristiana, da una Gerusalemme Est, palestinese, araba e in maggioranza musulmana. Le Parole di “Orientalismo” di Edward Said, qui sembrano avere non solo un suono e un significato ma aver acquisito una sorta di forma, apocalittica per molto versi, ma certamente intrisa di un aspetto poetico proprio delle terre di confine, di quei ‘mondi delle diversità’ fonte della ricchezza umana. Lì, su questo lembo di terra costruita, si è consumata l’esperienza straordinaria di ricerca e progetto del Laboratorio Congiunto Landscape Survey and Design dell’Università di Firenze e dell’Università di Pavia

by chance, still today divides Western, Jewish and Christian West Jerusalem from an East, Palestinian, Arab and mostly Muslim Jerusalem. The words in “Orientalism” by Edward Said, here seem to have not only a sound and meaning but have acquired a sort of form, apocalyptic in many ways, but certainly imbued with a poetic aspect of the borderlands, of those ‘worlds of diversity’ source of human wealth. There, on this strip of built land, the extraordinary experience of research and design by the Survey and Design Laboratory of the University of Florence and the University of Pavia has been committed, which has as its objective the survey, the structural analysis and the rehabilitation


riabilitazione di due strade di gerusalemme est • m. pivetta, s. bertocci, s. parrinello

che ha avuto come obiettivo il rilievo, l’analisi strutturale e il progetto di riabilitazione degli edifici attestati su Salah E-din e Sultan Suleiman Street. LE vocazioni della ricerca universitaria in questo vasto progetto hanno trovato perfetto compimento. Parole come internazionalizzazione e multidisciplinarità, troppo spesso abusate nel loro uso come keywords congressuali, in questa esperienza hanno segnato la realizzazione del principio fondamentale di ‘servizio” che l’università come contenitore culturale ha e dovrebbe sempre ricordare di avere, come mandato primario. Una piazza nella cava ai piedi del vero Golgota, un nuovo percorso in quota a coronamento delle indefinite coperture degli edifi-

design for the buildings on Salah E-din and Sultan Suleiman Street. The vocations of university research in this huge project have found perfect fulfillment. Words like internationalization and multidisciplinarity, often too abused in their use as congress keywords, in this experience have marked the realization of the fundamental principle of ‘service’ that the university as cultural container has and should always remember to have, as a primary mandate. A square in the quarry at the foot of the real Golgotha, a new path at the top of the undefined roofs of buildings, the redesign of the historic access to the ancient Islamic cemetery, are only the emerged part of a powerful exploration action carried out with the

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Inquadramento e planimetria di progetto con studio geometrico. Framing and project plan with geometric study


La nuova configurazione di Salah Eddin Street dopo la realizzazione del percorso in quota e il restauro delle facciate. The new configuration of Salah Eddin Street after the construction of the path at altitude and the restoration of the facades

ci, il ridisegno dello storico accesso all’antico cimitero islamico, sono solo la parte emersa di una potente azione esplorativa svolta con gli strumenti più avanzati del digitale e le tecniche più tradizionali allo stesso modo, definendo non solo un’analisi la suo successivo progetto ma in senso più ampio una progettualità futura non solo fisicamente disponibile alle varie autorità, ma più oltre un programma, una pianificazione alternativa all’oblio, di cui possono essere autori.

most advanced tools of the digital and the more traditional techniques in the same way, defining not only an analysis his next project but in a broader sense a future planning not only physically available to the various authorities, but more than a program, an alternative planning to oblivion, of which they can be authors.


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titolo libro • nome cognome


la documentazione digitale e le esperienze di vr su geguti palace a kutaisi | the digital documentation and virtual experience of geguti palace in kutaisi •

Mock-up dell’ esperienza virtuale: tramite l'uso di un dispositivo portatile sarà possibile esplorare il Palazzo di Geguti e accedere alle informazioni sul rilievo 3D. Virtual experience mock-up: by the use of a portable device, the Geguti Palace will be explored and information on the 3D survey will be accessed.

Marcello Balzani, Federico Ferrari, Marco Medici

Università degli studi di Ferrara

La documentazione digitale di Geguti Palace è un progetto di ricerca realizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e dalla Tbilisi State Academy of Arts, in collaborazione con la National Agency for Cultural Heritage Preservation della Georgia. Negli ultimi anni, i metodi e processi per l’acquisizione tridimensionale hanno subito un miglioramento rapido ed efficace, consentendo la possibilità di un numero crescente di applicazioni interdisciplinari: infatti, assorbendo la realtà in un ambiente virtuale è possibile raggiungere una comprensione molto più profonda e olistica dello spazio. Come dimostrazione di questo approccio teorico, gli sforzi profusi per la documentazione digitale e il rilievo tridimensionale di Geguti Palace si sono concentrati in particolare sullo sviluppo di un’esperienza utente in grado di raccontare la storia e il valore di un monumento così unico. Infatti, questo pa-

The digital documentation of Geguti Palace is a research project carried out by the Department of Architecture of the University of Ferrara and the Tbilisi State Academy of Arts, in collaboration with the National Agency for Cultural Heritage Preservation of Georgia. Over last years, methods and processes for data collection have faced a fast and effective improvement, allowing the possibility of a growing number of interdisciplinary applications: by absorbing reality into a virtual environment, a much deeper understanding of the space in a very holistic way could be gained. As demonstrator of this theoretical approach, the digital documentation and 3D survey of Geguti Palace focused in particular on the development of a user experience able to tell the story and the value of such unique monument. In fact, this medieval royal palace is located near Kutaisi (Georgia), at the border


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

La campagna di rilievo mirava a ottenere una documentazione completa del sito. Durante un lavoro sul campo, della durata di una settimana, sono stati raggiunti i seguenti risultati: • creazione di una nuvola di punti 3D ad alta densità composta dai 200 milioni di punti acquisiti da 60 stazioni. Il set di dati è stato registrato con il metodo ICP, errore medio - 3,8 cm, utilizzando X-PAD Office FUSION di Geomax; • acquisizione di 30 foto sferiche HDR 360° per sviluppare un’esperienza immersiva da godere su visualizzatori VR (realtà virtuale). The survey campaign aimed at achieving a comprehensive documentation of the site. During a oneweek field work, the following results have been achieved: • creation of the high-density 3D point cloud composed by the 200 million points taken from 60 stations. The dataset was registered with ICP method, average error - 3,8cm, using X-PAD Office FUSION by Geomax; • capturing of 30 HDR 360° spherical photos in order to develop an exhaustive visualization for VR (Virtual Reality) viewers. pagina a fronte Al fine di creare e aggiornare facilmente la documentazione dei processi di scavo archeologico, sono state implementate tecniche di modellazione SfM, ottenendo la creazione di modelli 3D per 17 aree di scavo. In order to create and easily update the documentation of the excavation processes, SfM modelling techniques.


la documentazione digitale e le esperienze di vr • m. balzani, f. ferrari,m. medici

lazzo reale medievale si trova vicino a Kutaisi (Georgia), al confine del territorio europeo, e risale ai secoli XII-XIV. Sebbene il palazzo sia oggi in rovina e scavi archeologici siano ancora in corso, è l’unico palazzo reale georgiano conservato fino ad oggi che rappresenta la storia delle dinastie georgiane. Per tale motivo è classificato come monumento di importanza nazionale dallo stato georgiano. Nello specifico, il progetto di ricerca è stato organizzato al fine di sviluppare processi di conservazione della memoria e azioni finalizzate alla valorizzazione di tale patrimonio culturale così come, allo stesso tempo, di condividere le competenze interdisciplinari

of European territory, and dates back in XIIXIV centuries. The palace is now in ruins and archaeological excavations are still on going. It is the only Georgian royal palace preserved till today, representing the history of Georgian Dynasties and, indeed, is categorized under National Importance by the Georgian state. For these reasons, the research project has been arranged in order to develop memory conservation processes and actions aimed at the valorisation and preservation of this cultural heritage asset and, at the same time, to share interdisciplinary skills between two research centres. Thus, the data capturing and processing was addressed at the creation of a comprehensive database for research pur-

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Una prima versione del Virtual Tour è stata presentata durante lo Europe Day 2017 a Bruxelles. L'evento è stato utilizzato come test e verifica per le capacità immersive dei sistemi, grazie alla disponibilità di un pubblico ampio e differenziato di famiglie con bambini piccoli (foto per gentile concessione della Commissione Europea). A first version of the Virtual Tour was presented during the Europe Day 2017 in Brussels. The event has been used as test and verification for the immersion capabilities of the systems, due to the availability of large and differentiated audience of families with young children (photo courtesy of European Commission).

tra due centri di ricerca. Pertanto l’acquisizione e l’elaborazione dei dati è stata rivolta alla creazione di una banca dati completa, sia per scopi di ricerca che interventi futuri, nonché per fini divulgativi. Partendo da un rilievo 3D integrato, eseguito nell’estate 2016 e basato su dati di scanner laser, foto sferiche HDR e modelli SFM delle aree di scavo archeologico, è stato sviluppato un tour virtuale immersivo del sito. Le nuove tecnologie digitali consentono infatti di creare narrative orientate all’utente e accedere al sito dall’estero, preservandone la memoria e diffondendone il valore in tutto il mondo. La produzione di contenuti si è concentrata anche sui requisiti dell’invito della Commissione Europea a partecipare alle

poses and future interventions, as well as knowledge dissemination. Starting from a 3D integrated survey, performed in the summer of 2016 and based on a laser scanner data, HDR spherical photos and SFM models of archaeological excavation areas, an immersive virtual tour of the site has been developed. Indeed, new digital technologies allow to create user-oriented narratives and access the site from abroad, preserving its memory and disseminating its value all over the world. The content production focused also on the requirements by the European Commission’s invitation to participate in the Europe Day 2017 celebrations in Brussels, as one of the demonstration cases brought by the INCEPTION project (www.incep-


Le informazioni sul significato storico, culturale e geografico sono state aggregate e visualizzate sulle foto sferiche mediante l'uso del software Affinity, che consente di modificare rapidamente lo sviluppo planare bidimensionale delle immagini sferiche. Information about the historical, cultural and geographic significance has been aggregated and displayed on the spherical photos by the use of Affinity software, that allows to quickly edit the two-dimensional planar development of spherical images.

celebrazioni dello Europe Day 2017 a Bruxelles, come uno dei casi di dimostrazione portati dal progetto INCEPTION (www.inception-project.eu). Durante l’evento, questa esperienza VR è stata testata su oltre 200 persone di età diverse, mostrando come questa tecnologia possa avere molto successo nel settore dell’edutainment.

tion-project.eu). During the event, this VR experience have been tested on over 200 people with different ages, showing how this technology can be very successful in the edutainment sector.


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titolo libro • nome cognome


la documentazione del patrimonio caucasico: esperienze interdisciplinary in georgia ed armenia | the documentation of the caucasian heritage: interdisciplinary experiences in georgia and armenia Paola Puma, Giuseppe Nicastro

Università degli studi di Firenze

Panoramica generale del contesto di lavoro. General overview of the work context.

L’attività di indagine, rilievi e studi per la valorizzazione del patrimonio caucasico qui esposta riguarda il periodo 2013-2018 e comprende i risultati di quattro missioni, tutte cofinanziate dal Piano Internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Firenze. Il programma si svolge in entrambi i paesi su due filoni paralleli concepiti con approccio simile, sebbene con una tempistica differente, sempre in stretta collaborazione con le istituzioni universitarie, governative e diplomatiche locali. L’attività si articola in due rami di attività complementari di formazione e ricerca applicata, impostata in Italia e completata in situ con l’acquisizione e restituzione dei dati seguita dalla presentazione dei rispettivi risultati al pubblico ed alle istituzioni partner.

The study and field survey activity for the enhancement of the Caucasian heritage below prolonged in the period 2013-2018 and includes the results of four missions, all co-funded by the Internationalization Plan of the University of Florence. The program has taken place in both countries on two parallel strands designed with a similar approach, despite the different timing, always in close collaboration with local universities, government and diplomatic institutions. The program is divided into two branches of complementary training and applied research activities, set up in Italy and completed in situ with the acquisition and representations of data followed by presentation of the respective results to the public and to partner institutions.


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

ARTbilisi/ Didattica. ARTbilisi/ Education.

pagina a fronte ARTbilisi/ Ricerca. ARTbilisi/ Research.

Georgia Un significativo campione di studio nel paese georgiano è stato oggetto della prima consistente missione del 2013 per la realizzazione di Augmented Reality Tbilisi- ARTbilisi; il progetto ha affrontato il problema della documentazione e divulgazione dei due più importanti ambiti di interesse culturale — ed auspicato sviluppo turistico — della antica capitale georgiana, il patrimonio architettonico ed archeologico. ARTbilisi realizza perciò una guida ‘evoluta’ organizzata sui due assi tematici espressi tramite contenuti visuali digitali; per l’ar-

Georgia A significant study sample in the Georgian country was the subject of the first mission in 2013 for the preparation of Augmented Reality Tbilisi-ARTbilisi; the project dealt with the problem of documentation and dissemination of the two most important areas of cultural interest — and desired tourism development — of the ancient Georgian capital, the architectural and archaeological heritage. Therefore, ARTbilisi realizes an ‘evolved’ guide organized on the two thematic axes expressed through digital visual contents;


la documentazione del patrimonio caucasico • p. puma, g. nicastro

chitettura è stata effettuata una vera e propria mappatura del dna urbano e del suo genius loci; per l’archeologia è stato invece messo in visualizzazione AR qualche esempio dell’importante patrimonio archeologico giacente nel Georgian National Museum di Tbilisi. Nel 2017 viene poi realizzato il progetto “Vani Virtual heritage”, tuttora in corso, configurato per costruire una prima documentazione dell’importante patrimonio archeologico di Vani, antica capitale della Colchide. Armenia Il progetto “Yerevan Virtual Heritage” è iniziato nel 2017, è tuttora in corso ed è la pri-

about the architecture was carried out a mapping of the urban DNA and its genius loci; about archeology, has been put in AR visualization some examples of the important archaeological heritage in the Georgian National Museum in Tbilisi. In 2017 was designed the “Vani Virtual Heritage” project, which is still underway, designed to build a first documentation of the important archaeological heritage of Vani, the ancient capital of Colchis. Armenia The project “Yerevan Virtual Heritage — YerevanVH “ began in 2017, is still underway and is the first implementation of the

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Vani/Didattica/ Ricerca. Vani Virtual Heritage/Education/ Research.

ma attuazione della collaborazione tra Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura-DiDA e National University of Architecture And Construction of Armenia, Department of Theory of Architecture. Nel workshop “The enhancement of the Armenian architectural historical heritage: surveys and representation methodologies of the Avan church in Yerevan” il gruppo di lavoro congiunto ha effettuato rilievi di tipo diretto, SFM e riprese da drone con restituzioni grafiche digitali e modelli 3D finalizzati da finalizzare per output di diverso tipo.

collaboration between the University of Florence, Department of Architecture-DiDA and the National University of Architecture and Construction of Armenia, Department of Theory of Architecture. In the workshop “The enhancement of the Armenian architectural historical heritage: surveys and representation methodologies of the Avan church in Yerevan” the joint work group carried out field surveys by SFM and drone with drawings and digital 3D models aimed to finalize for different types of output.


la documentazione del patrimonio caucasico • p. puma, g. nicastro

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Yerevan Virtual Heritage/Didattica/Ricerca. Yerevan Virtual Heritage/Education/Research.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

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Teaching activity


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titolo libro • nome cognome


pudcad — practicing universal design principles in design education through a cad-based game — kickoff workshop in milan •

Una proposta progettuale di ambiente didattico in grado di soddisfare le esigenze di persone disabili e normodotate. A teaching environment proposal able to meet the needs of disabled and ablebodied people. One of five project.

Michela Rossi, Fiammetta Costa, Giorgio Buratti, Margherita Pillan, Giuseppe Amoruso

Politecnico di Milano

Il progetto, patrocinato dal programma europeo Erasmus+, coinvolge cinque gruppi internazionali. (Istanbul Teknik Universitesi — coordinatore, Politecnico Di Milano, Hochschule Ostwestfalen-Lippe, Universita Degli Studi Di Firenze, Lahden Ammattikorkeakoulu Oy). Il progetto rientra nelle azioni di cooperazione per l’innovazione e condivisione di buone pratiche per gli stati dell’unione europea che prevedono, a livello sistemico, la modernizzazione e l’attivazione di percorsi di istruzione attraverso la cooperazione con partner di altri paesi e approcci partecipativi basati sulle ICT. Le attività sostenute nell’ambito di queste azioni chiave mirano all’acquisizione di competenze specifiche e al miglioramento dei livelli di preparazione di studenti e giovani lavoratori, con il fine di favorirne la mobilità in tutta Europa e migliorarne la capacità di operare a livello internazionale. Il progetto PUDCAD si propone di realizzare una piattaforma di gioco basata su software CAD che permetta agli studenti universi-

The project is developing in three years under the Erasmus + program; it involves 5 international teams (Istanbul Teknik Universitesi — coordinator, Politecnico Di Milano, Hochschule Ostwestfalen-Lippe, Universita Degli Studi Di Firenze, Lahden Ammattikorkeakoulu Oy). The project is part of cooperation actions for innovation and sharing of good practices for EU states that foresee, at a systemic level, the modernization and activation of educational paths through cooperation with partners from other countries and ICT based participatory approaches. The activities supported by these key actions aim to acquire specific skills and to improve students and young workers preparations level, with the aim of encouraging mobility throughout Europe and improving their ability to operate at an international level. The PUDCAD project aims to create a gaming platform based on CAD software that allows university students (designers, engi-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Organizzazione del seminario: dopo aver svolto il rilievo e aver simulato per un giorno diversi tipi di disabilità, gli studenti hanno sviluppato soluzioni progettuali inclusive. Workshop organization: after having carried out the survey and having simulated various types of disabilities for a day, the students have developed inclusive project solutions.

pagina a fronte Presentazione mediante storyboard dei risultati del rilievo e dell’Empathy day. Conceptualization of survey and empathy day results via scheme and storyboard.

tari delle discipline del progetto (designer, ingegneri e architetti) di apprendere ed utilizzare nella pratica progettuale i principi dell’Universal design. Il termine ‘Universal design’ delinea un metodo di progettazione che prevede la fruizioni di ambienti e prodotti indipendentemente dall’età, dalle abilità fisiche e/o dalla condizione sociale dell’utente. Questa filosofia, che al di là di alcune sfumature di significato è chiamata anche Design for All o Inclusive Design, è riconducibile all’Ergonomia, disciplina indispensabile all’attuazione degli obbiettivi di inclusione sociale e non-discriminazione previsti dalla UE, ma spesso non insegnata o considerata marginale nel percorso formativo dei futuri progettisti. Nel primo workshop, tenutosi a febbraio a Milano, a 5 gruppi di studenti di diversa nazionalità è stato chiesto di progettare un ambiente scolastico inclusivo incoraggiando gli studenti a sviluppare idee progettuali innovative e a simulare il processo di definizione dei progetti secondo i principi UD. Gli studenti hanno lavorato insieme per 5

neers and architects) to learn and use the principles of Universal Design in design practice. The term ‘Universal design’ outlines a design method that provides for the use of environments and products regardless of user age, physical abilities and /or social condition. This concepts is ascribable to Ergonomics, an essential discipline for the implementation of social inclusion goals envisaged by the EU, but often considered marginal in future designers training. In the first workshop (fig.1), held in February in Milan, 5 mixed students’ teams were asked to design an inclusive high school environment encouraging students to develop innovative design ideas and to simulate the design process according to UD principles. Students worked together 5 days. They surveyed different conditions in different high school of the city to verify real problems and actual solutions. The survey showed the current knowledge of Universal Design, tracking behavioral and perceptual mapping of high school students. To stimulate empathy students were


pucad • m. rossi, f. costa, g. buratti, m. pillan, g. amoruso

giorni, esaminando le diverse condizioni in diversi scuole secondarie milanesi, verificando problemi e soluzioni reali. Il rilievo ha voluto anche esaminare l’attuale livello di conoscenza e l’adesione degli studenti e del personale docente ai principi dell’Universal Design. Per approfondire l’esperienza della disabilità, gli studenti sono stati condotti in un percorso che simulasse limitate capacità fisiche. I gruppi hanno poi presentato le esperienze dell’ indagine all’inizio del workshop di progettazione, in cui hanno applicato diversi strumenti di progettazione come mappe del modello mentale, CAD, modellazione 3D, software di editing grafico, applicato nel processo di ideazione e sviluppo. Alla fine i progetti sono stati presentati in una competizione tra squadre e valutati secondo il rispetto dei principi di progettazione universale da una giuria composta da insegnanti / ricercatori delle università coinvolte.

encouraged to experience disabilities conditions(fig.2). The teams presented their survey and empathy experiences at the beginning of the design workshop, in which they applied different design tools as mental model maps(fig.3), CAD, 3D modelling, graphic editing software will be applied in the ideation and development process(fig.4). Eventually the projects was presented in a competition in between teams (fig.5) and scored according to the fulfillment of universal design principles by a jury composed by teachers/researcher of the involved universities.

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titolo libro • nome cognome


international summer school in dalmine, bergamo: “conservation and adaptive reuse of contemporary heritage sites” •

Alessio Cardaci, Antonella Versaci, Eldaidamony Muhammad

Poster della Summer School Internazionale in Dalmine. The poster of the International Summer School in Dalmine.

Università di Bergamo, University of Enna ‘Kore’, Higher Technological Institute of 10th Ramadan City

La città di Dalmine, ha ospitato dal 20 al 24 luglio 2017, la prima edizione della summer school dal titolo Conservation and Adaptive Reuse of Contemporary and Historic architecture. Un’iniziativa nata in seno all’Università degli Studi di Bergamo e di Enna “Kore” e frutto di una collaborazione istituzionale con la Budapest University of Technology and Economics in Ungheria, l’Higher Technological Institute of 10th Ramadan City in Egitto, e dell’indispensabile supporto logistico della Knowledge Transfer Network Egypt (KTN). La finalità della scuola, che si ripeterà con cadenza annuale e sarà ospitata di volta in volta presso una delle sedi delle quattro università partner, è di introdurre giovani studenti di ingegneria e architettura appartenenti ad atenei italiani ed esteri e, quindi, con una formazione e un bagaglio culturale tra loro molto differenti, all’importante tema del riuso del patrimonio architettonico

The summer school (the first edition was been in Dalmine, Bergamo, 20th JULY – 24th JULY 2017, with Egyptian and Italian students) introduces the most important principles of the Adaptive Reuse and Conservation tools and techniques. Students will get to know the theoretical background of conservation and how adaptive reuse is a tool to reverse process for heritage obsolescence. Adaptive reuse of heritage buildings does not only step up the maintenance of the structure and delay its decay, but it also helps the functioning building to get involved in the living context it lies within, unlike buildings that are deserted and disused. The activities of the summer school will focus on the company town of Dalmine, an industrial settlement built in the early years of the last century, around the company Tubi Mannesmann manufacturer of steel tubes, and which in the period after World War I experienced a rapid and intense architec-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Documento preparatorio del workshop: metodologia, fasi cardine, fasi e risultati. Workshop Preparatory Document: methodology, milestone phases, stages and deliverables.

storico e contemporaneo, ai fini della sua conservazione. Ai ragazzi — in prevalenza, studenti egiziani della British University in Egypt, sia della Scuola di Ingegneria di Bergamo — sono state dapprima forniti e specificati i presupposti teorici e metodologici che oggi delineano la disciplina del Restauro e le sue relazioni con il progetto di architettura per poi introdurli all’importante aspetto della riconversione funzionale quale strumento utile a invertire il processo di obsolescenza dei beni. Il riuso non solo favorisce il mantenimento delle strutture, ritardandone il decadimento ma integra e ridà ‘nuova vita’ agli edifici reimmettendoli nel ciclo dell’abitare e del vivere odierno e futuro. Le attività della prima edizione della summer school si sono focalizzate sulla città di Dalmine, un piccolo insediamento industriale costruito nei primi anni del secolo scorso attorno alla società Mannesmann produttrice di tubi in acciaio. Dalmine — emblematica dimostrazione di interazione di successo tra cultura d’impresa, sperimentazione architettonica e territorio — è oggi una preziosa eredità del Movimento Moderno nonché una rilevante e autentica testimonianza dell’era dell’industrializzazione che, però, necessita di essere adattata per renderla idonea al soddisfacimento delle esigenze civili, culturali e ambientali e, dunque, reinterpretata per coinvolgerla nella contemporaneità. La Fondazione Dalmine, oggi in parte proprietaria

tural and urban development that lead to the foundation on 1927 of the new municipality of Dalmine, that unified three small existing villages. In this period, by a direct initiative of the company, now called Dal mine, and under the direction of the architect Giovanni Greppi, a number of infrastructures, residential quarters, public buildings and a whole set of interventions that will growingly characterise a true industrial city, were realised. The company also built and consolidated a dense plot of relationships with local institutions and the territory, through initiatives and interventions of a social, welfare, recreational nature, primarily aimed at its employees and their families. This workshop is based upon an actual demand of reusing historic buildings. It is characterized to be an educative model that encourages design outcome by the participants. Indeed the end product is important, however, the process itself and the reasons that had lead to such product matters as well. The workshop is divided into multiple phases. By the end of each phase, a constructive feedback is provided to ensure that the participants have grasped the workshop technical information, and are on the right track using this information to produce the final design. Each group is responsible to communicate their product the way they desire, using sketches, 3D models, architectural plans, sections, layouts, isometrics… etc. However, each group shall abide to


international summer school in dalmine, bergamo • a. cardaci, a. versaci, e. muhammad

dei beni ma, soprattutto, custode del complesso sistema di valori tangibili e intangibili di cui il piccolo centro è portatore, ha con grande competenza e disponibilità fornito l’apporto documentario e archivistico necessario per l’avvio delle attività. Gli esiti sono stati molto soddisfacenti grazie al carattere multidisciplinare del programma didattico, il supporto dei tutor, l’interesse e l’entusiasmo degli studenti. Si sta, quindi, lavorando all’organizzazione dell’edizione 2018, immaginando altresì di poter ripetere l’esperienza già nel prossimo periodo invernale, sperimentando nuove formule di interazione più marcata tra gli allievi stranieri e quelli italiani.

content amount as explained in the next sections.heritage reuse. In this sense, Dalmine is an emblematic exemple of how the articulate interactions between technical cultures, entreprise and territory have had an impact on both the landscape and the life conditions leaving us an important legacy from the modern industrialisation era, which demands to be adapted to the current need to be involved into contemporary and future life.

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Analisi comparativa tra il modello digitale dello stato originario e dello stato attuale dell’anfiteatro di Pola (elab. Vesna Mati). Comparative analysis between digital models of the original state and actual one of the amphitheater of Pola (elab. Vesna Mati).

ricerche su architetture croate: indagine, analisi geometrica e ricostruzione digitale | researches on croatian buildings: survey, geometrical analysis and digital reconstruction Alberto Sdegno, Paola Cochelli, Veronica Riavis

Università degli studi di Trieste

Obiettivo dell’attività di ricerca è definire alcune strategie di analisi e di modellazione digitale di alcune architetture per comprendere le caratteristiche morfologiche nel particolare contesto dell’area croata. Questo lavoro fa seguito ad uno studio di carattere generale condotto sull’Istria, che, come sappiamo, è una penisola avente buona parte del suo territorio in Croazia, ance se alcune città sono in Slovenia e due comuni in Italia. L’interesse è dettato sia dal fatto che alcuni monumenti sono stati realizzati durante il periodo Romano — per esempio il foro, l’anfiteatro e l’arco trionfale a Pola — ma anche a causa della particolare conformazione e posizione nel territorio. Si è deciso, pertanto, di operare sull’anfiteatro di Pola, cercando di ricostruire la morfologia dello stato originario — con una anastilosi digitale delle parti che non sono più

The aim of the research activity was to define some strategies of analysis and digital rmodeling of some buildings in order to understand their morphological characteristics in the particular contest of the croatian area. This work follows a general study conducted on Istria, which, as we know, is a peninsula that for most of its territory belongs to Croatia, even if some cities are in Slovenia and two municipalities in Italy. The interest is determined both by the fact that some monuments are built during Roman period — for example the forum, the amphitheater, and the triumphal arch, in Pula — but some are also interesting for the peculiarity of their configuration and position in the territory. So we decided to operate on the amphitheater of Pula, trying to reconstruct the morphology of the original state — with a digi-


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Simulazione digitale dell’anfiteatro di Pola (elab. Vesna Mati). Digital rendering of the amphitheater of Pola (elab. Vesna Mati).

pagina a fronte Pianta, sezione e prospetto del faro di Salvore, di Pietro Nobile (elab. Massimiliano Blocher). Plan, section and elevation of the lighthouse of Salvore, by Pietro Nobile (elab. Massimiliano Blocher).

presenti — e della condizione attuale, confrontando con le nuove tecnologie le differenze tra loro, avendo a disposizione tutte le informazioni e i rilievi precedenti forniti dal Museo Archeologico di Pola. Questo è, in realtà, solo il primo stadio di una possibile collaborazione che si potrebbe sviluppare sulle altre architetture romane della città. I disegni sono stati confrontati anche con quelli di rilievo eseguito da Andrea Palladio nel XVI secolo. Altre architetture analizzate sono stati due fari collocati sull’Adriatico orientale, in particolare a partire dal XIX secolo, tra i quali quello progettato da Pietro Nobile, un noto architetto che ha operato sulla frontiera tra Italia e Slovenia/Croazia, e un altro costruito da Giuseppe Sforzi. I

tal anastylosis of the parts that are no longer present — and the actual one, comparing with new technologies the differences between them, having all the historical information and preceding survey data from the Archaeological Museum of Pula. This is only the first step of a possible future collaboration on the other Roman buildings of the town. The drawings were compared also with the ones derived by the survey made by Andrea Palladio in XVI century. Some other architectures we analyzed were two lighthouses that extend over the eastern Adriatic, in particular since the Nineteenth century, among which one designed by Pietro Nobile, a well-known architect of border line between Italy and


ricerche su architetture croate • a. sdegno, p.cochelli, v. riavis

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Modello fisico del faro di Porer (elab. Massimiliano Blocher). Physical model of the lighthouse of Porer (elab. Massimiliano Blocher).

pagina a fronte Rappresentaz. assonometrica del faro di Porer, di Giuseppe Sforzi (elab. Massimiliano Blocher). Axonometric representation of the lighthouse of Porer, by Giuseppe Sforzi (elab. Massimiliano Blocher).

due monumenti sono: il faro di Salvore, realizzato da Nobile nel 1818 e il faro di Porer, progettato da Sforzi nel 1846. Entrambi risultano essere di grande interesse a causa della modalità impiegata nella progettazione, considerando anche le varianti che sono state necessarie durante la posa in opera, e anche a causa della particolare posizione e funzione come punti di riferimento per scopi civili e militari. Dopo la ricostruzione digitale di queste opere, si è deciso di produrre alcuni modelli fisici utilizzando le tecniche di stampa 3D, che hanno impiegato come materiale il PLA. Nel caso dell’anfiteatro di Pola, è stato realizzato un modello bicolore, per sottolineare con il colore bianco la pietra dell’edificio, e con il colore grigio il

Slovenia/Croatia, and the other one relized by Giuseppe Sforzi. The two monuments are: the lighthouse of Salvore, realized by Nobile in 1818 and the one of Porer, designed by Sforzi in 1846. Both of them are very interesting because of the procedure used in designing, with some modifications done during the construction, and also because of the specific location and function as reference points for civil and military scopes. After the digital reconstrucion of these architectures, we decided to produce physical models with 3D printing technologies, using PLA material. In the case of the amphitheater of Pula, we used two color maquette, white for the building itself, to express the real stone, and dark


ricerche su architetture croate • a. sdegno, p.cochelli, v. riavis

contesto, del quale sono stati realizzati anche i differenti livelli del terreno, dividendo il plastico in 4 parti. Nel caso dei fari, sono stati prodotti modelli sezionati, per permettere una migliore comprensione della distribuzione interna e dell’organizzazione degli spazi.

grey for the context, considering that the different levels of the terrain, dividing the models in four pieces. In the case of the lighthouses we produced sectioned models, in order to understand the interior distribution and organization of spaces.

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digital survey in religious architecture. methodologies for the studying of two monasteries in alentejo region, close to the unesco heritage site of évora (portugal)

Santa Catarina de Montemuro: foto dei casi studio (13/10/2017). Santa Catarina de Montemuro: photo of case studies (13/10/2017).

Rolando Volzone

University Institute of Lisbon

Gli antichi monasteri della congregazione eremitica di San Paolo della Serra delle Ossa (Portogallo) costituiscono un caso studio inedito per quanto riguarda l’analisi della loro morfologia e distribuzione spaziale. Questo movimento eremitico, sebbene studiato e analizzato dagli storici del medioevo, non è stato ancora approfondito dal punto di vista delle permanenze architettoniche e del loro relazionarsi con la geografia fisica dei luoghi. Una volta consultate le fonti archivistiche ed effettuata una revisione sistematica dello stato dell’arte, sono stati identificati nel territorio portoghese 17 monasteri (figura 1-2). Lo studio intende indagare la materialità di queste architetture attraverso campagne di documentazione digitale, effettuate mediante l’integrazione di metodologie laser scanning e fotogrammetria SfM (Structure from Motion). Gli obiettivi di questa analisi sono: (i) colmare la lacuna esistente nella sistematizzazio-

The ancient monasteries of the eremitical congregation of Saint Paul of Serra de Ossa (Portugal) constitute an unpublished case study regarding the analysis of their morphology and spatial distribution. This eremitical movement, although studied and analyzed by historians of the Middle Ages, is still little known with respect to the architectural characteristics and their relationship with the physical geography. After an archival research and a systematic literature review, 17 monasteries have been identified in Portugal (figure 1-2). The study attempts to deepen the materiality of these monasteries trough digital architectural surveys carried out by integrating laser scanning e photogrammetry SfM (Structure from Motion) methodologies. The objectives of the analysis are: (i) to fill the gaps about the systematization of the architectonical/landscape features of these unities; (ii) to contribute to the preservation,


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Il monastero di Santa Margarida do Aivado e la sua relazione con il paesaggio circostante. Vista Google Earth (05/08/2017). The monastery of Santa Margarida do Aivado and its relationship with the surrounding landscape. Google Earth View (05/08/2017).

pagina a fronte Il monastero di Santa Catarina de Montemuro e la sua relazione con il paesaggio circostante. Vista Google Earth (05/08/2017). The monastery of Santa Catarina de Montemuro and its relationship with the surrounding landscape. Google Earth View (05/08/2017).

ne delle caratteristiche architettonico-paesaggistiche di queste unità; (ii) contribuire alla salvaguardia, valorizzazione e diffusione di questo patrimonio quasi sconosciuto. Le prime campagne di rilievo digitale si terranno tra il 23 e il 29 Luglio 2018 in occasione della International Conference e Summer School “Digital Survey in Religious Architecture”, con la quale si intende documentare due degli antichi monasteri della congregazione eremitica analizzata — Santa Catarina de Montemuro e de Santa Margarida do Aivado (figura 3-4-5) —, entrambi localizzati a pochi chilometri da Évora, città medievale patrimonio UNESCO. La sistematizzazione dei dati ottenuti attraverso il rilievo e la successiva istituzione di un archivio inedito, che costituisce una

valorisation and cultural diffusion of this heritage, almost unknown. The first digital survey campaigns will take place between 23rd and 29th of July 2018, during the International Conference e Summer School “Digital Survey in Religious Architecture”. The aim is to produce the digital documentation of two ancient monasteries of this congregation: Santa Catarina de Montemuro e de Santa Margarida do Aivado (figure 3-4-5), few kilometers from Évora, UNESCO World Heritage Site. The systematization of the survey’s data and the structuring of an unprecedented archive — increasable and upgradable — allows, beyond a depth analysis of several issues regarding the two buildings (mor-


digital survey in religious architecture • r, volzone

banca dati incrementabile nel tempo, permette, al di là di un’analisi approfondita dei vari aspetti riguardanti i due edifici (morfologia, sistemi costruttivi, evoluzione diacronica, stato di conservazione, etc.), una comparazione tra queste unità ed altre della stessa congregazione nel territorio nazionale. In ultima analisi, al fine di contribuire alla divulgazione scientifica di questa rete eremitico/monastica sconosciuta ai più, si intende creare e mettere a disposizione contenuti inediti che possano servire da base per lo sviluppo di strategie di valorizzazione di questo patrimonio, che nella maggior parte dei casi è in stato di abbandono, di rovina, o altamente alterato.

phology, constructive systems, diachronic evolution, state of conservation, etc.), a comparison between these complexes, and between the others belonging to the same eremitical congregation. Ultimately, in order to contribute to the scientific dissemination of this eremitical/monastic network unknown to most people, the research aims to create and make available unedited contents, which can serve as a base for the definition of policies of valorisation this heritage, most in state of abandonment, disrepair or highly altered.

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esperienze di ricerca e didattica presso l’université euro-méditerranéenne de fes | experiences of search and didactics at the université euroméditerranéenne de fes

Vista planimetrica dell’area della Mellah di Sefrou. The campus of the Université Euro-Méditerranéenne de Fes.

Giovanni Pancani

Università degli studi di Firenze

L’esperienza didattica e di ricerca in Marocco di alcuni docenti del Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’Università di Firenze nasce nell’ambito di un progetto finalizzato a dare avvio all’Ecole Euro-Mediterraneenne d’Architecture, Design et Urbanisme di Fès (EM-ADU), auspicato dalla Dichiarazione Congiunta del 6 luglio 2015 dei Ministri marocchino e italiano dell’Università e intrapreso attraverso cooperazione tra l’Università di Firenze e l’Université Euro Mediterraneenne di Fès (UEMF). Nell’esperienza descritta, riferita all’anno inaugurale della Scuola EM-ADU, 2016/2017, gli allievi marocchini presentavano una formazione di carattere tecnico-matematico, con buone conoscenza linguistiche, ma senza alcuna conoscenza di cultura classica e tantomeno di cultura della rappresentazione. Nell’arte islamica, come è noto, non è comune la rappresentazione della natura che, anche se non espressa-

The didactic experience and of search in Morocco of some teachers of the Department of Architecture of the University of Florence (DIDA) it is born inside a project finalized to give start at the all’Ecole Euro-Mediterranee d’Architecture, Design et Urbanisme of Fès (EM-ADU). Project wished by the Joined Declaration of 6 July 2015 of the Ministers Moroccan and Italian of the university and undertaken through cooperation among Unifersity of Florence and the University Euro-Mediterranee of Fes (UEMF). During the experience, reported the inaugural year of the School EM-ADU, 2016/2017, the Moroccan students introduced a formation of technical-mathematical character, with good knowledge linguistics, but without some knowledge of classical culture and culture of the representation. In the Islamic art, as we know, the representation of the nature is not usual and this is often avoided,


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Vista in sezione lungo l’asse centrale della Mellah di Sefrou. Sectional view along the central axis of the Mellah di Sefrou.

pagina a fronte La restituzione in sezione (fotopiano e filo di ferro) dell’Arco di Caracalla a Volubilis. The sectional reconstruction (orthophoto and wireframe) of the Caracalla Arch in Volubilis.

mente vietata dal Corano, è spesso stata evitata preferendo a questa la stilizzazione e l’astrazione e concentrando l’espressione artistica sulla rappresentazione della calligrafia araba. Gli studenti pertanto non avevano nemmeno la più rudimentale conoscenza delle regole prospettiche nè tantomeno l’abitudine culturale ad immaginare la rappresentazione in tre dimensioni, nonostante l’utilizzazione di televisori prima e degli smartphone più recentemente ha quantomeno consentito loro di fruire delle immagini fotografiche. Far immergere gli allievi nel mondo tridimensionale pertanto è stata la maggior difficoltà riscontrata nel condurre l’Atelier Desing et Arts Plastiques, dove il programma è stato condotto partendo dalle regole minime necessarie ad eseguire prospettive intuitive molto semplici, per passare successivamente all’introduzione dei piani di taglio ed alla restituzione delle sezioni. Il

even if not expressly forbidden by the Corano, preferring to this the stylization and the abstraction and assembling the artistic expression on the representation of the Arabic calligraphy. The students therefore they even had neither the most rudimentary knowledge of the perspective rules or the cultural habit to imagine the representation in three dimensions, despite the use of televisions and smartphone puts to them disposition photographic images. To make to dip the students in the three-dimensional world has been the greatest difficulty found in to conduct the Atelier Desing et Arts Plastiques, where the program has been conducted departing from the necessary least rules to perform very simple intuitive perspectives, to subsequently pass to the introduction of the plans of cut and the restitution of the sections. The formative run is concluded then with the realiza-


esperienze presso l’université euro-méditerranéenne de fes • g. pancani

percorso formativo si è poi concluso con la realizzazione e la rappresentazione di un progetto d’esame condotto in collaborazione con il docente di Tecnologia Claudio Piferi con la la preziosa collaborazione dei Tutor Giacomo Zuppanti e Claudia Morea. Al contempo sono state intraprese delle ricerche approfondite con seminari tematici e tesi di studenti provenienti dal DIDA, un’attività di ricerca e didattica realizzata dai docenti e dai toutor dell’Università di Firenze in servizio presso EM-ADU, affiancati da dottorandi e studenti dell’Università di Firenze che ha visto la realizzazione del rilievo della Mellah nella medina della città storica di Sefrou ed il rilievo dell’Arco di Caracalla a Volubilis, nella provincia di Fes-Meknes.

tion and the representation of a project of examination conducted in collaboration with the teacher of Technology Claudio Piferi with the collaboration of tutors Giacomo Zuppanti and Claudia Morea. To the meantime was been undertaken some searches deepened with thematic seminars and thesis of students coming from the DIDA, an activity of search and didactics realized from the teachers and from the toutors of the university in Florence in service at EM-ADU, placed side by side by student doctors and students of the university in Florence that has seen the realization of the survey of the Mellah in the medina of the historical city of Sefrou and the survey of the arc of Caracalla to Volubilis in the province of Fes-Meknes.

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titolo libro • nome cognome


londinity Giulia Pellegri, Maria Elisabetta Ruggiero

Università degli studi di Genova

Dal 2004, il Festival dell' Architettura di Londra viene celebrato ogni anno, durante il quale si svolgono eventi, mostre e spettacoli dedicati all' architettura. Since 2004, the London Festival of Architecture is celebrated each year, during which events, exhibitions and shows dedicated to architecture take place. program schedule.

London Festival of Architecture (LFA) è il più grande festival annuale di architettura d’Europa ed è stato fondato nel 2004. Fino al 2006 il festival si teneva solo una volta ogni due anni ed era conosciuto come la London Architecture Biennale. Dal 2008 in poi, il festival si è svolto su base annuale, è cresciuto e ora ospita più di 400.000 visitatori. Advisory Group per LFA sono le istituzioni più importanti nel Regno Unito legate all’architettura, al design, all’arte e alla cultura come il V&A Museum, il RIBA e la Royal Academy of Arts, The Architectural Review e The Architects ‘Journal, Ministero per la Cultura. L’LFA si svolge ogni anno dall’1 al 30 giugno con mostre e installazioni, conferenze e dibattiti, studi aperti, visite guidate, attività per le famiglie, proiezioni di film, spettacoli per studenti e serate di architettura incentrate

The London Festival of Architecture (LFA) is Europe’s biggest annual architecture festival and was founded in 2004. Up until 2006 the festival was only held once every two years and was known as the London Architecture Biennale. From 2008 onwards, the festival took place on an annual basis, it has grown and now hosts more than 400.000 visitors. Advisory Group for the LFA are the most important institutions in UK related to architecture, design, art and culture such as the V&A Museum, the RIBA, and Royal Academy of Arts, The Architectural Review and The Architects’ Journal, Minister of State for Culture. The LFA takes place every year from 1–30 June featuring exhibitions and installations, talks and debates, open studios, tours, family activities, film screenings, stu-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Londinity propone una giornata dedicata alla rappresentaz. dal vero, con i partecipanti suddivisi in tre aree, in cui sono stati evidenziati alcuni punti focali nella definizione dell'identità architettonica della città. L'asse delle tre aree identificate è il fiume Tamigi, riconosciuto come un trait d'union di essi. Londinity proposes a day dedicated to the representation from life, with the participants divided into three areas, in which certain focal points in the definition of the architectural identity of the city were highlighted. The axis of the three areas identified is the river Thames, recognized as a trait d'union of them.

sull’importanza dell’architettura e del design a Londra. Il progetto Londinity, approvato dal comitato LFA (dopo una proposta da G. Pellegri e M.E. Ruggiero, a un bando pubblico, affronta il tema del ‘disegno dal vero’ collegato alla ‘trasformazione digitale’ tramite personal devices. Focus del lavoro è quello di narrare tramite il disegno dal vero l’identità di Londra, considerando sia il punto di vista architettonico sia le influenze culturali sul diverso modo di vivere. Londinity è una performance all’interno della città; i partecipanti lavorano in squadre collegate a specifici punti di Londra divisi in 3 aree. L’asse principale delle aree è il Tamigi considerato come un trait d’union tra diversi elementi focali. L’obiettivo è quello di ideare un sistema di comunicazione immediata sull’identità di Londra mediante il disegno a mano libera dopo una corretta lettura degli elementi principali di un sito. I tutor, provenienti dal DAD del Politecnico di Genova, seguono i partecipanti (massimo 60) durante tutte le fasi dell’evento. Il programma per il giorno dell’evento, 25 giugno 2018, è: • Prima parte (presso la sede di Londra). Descrizione di Londinity e concept di sketchbook appositamente realizzati per l’evento dai tutor del team Unige. Divisione in squadre e assegnazione di un tema relativo ad alcune parti della città e alla sua identità tipica / Fornitura

dent shows and architecture evenings which focus on the importance of architecture and design in London. Londinity project, approved by the LFA committee (after a submission made by G. Pellegri and M.E. Ruggiero, to a public call, deals with the theme of ‘drawing from life’ connected to ‘digital transformation’ by smartphone. Focus of the work is to narrate by sketches the identity of London, considering both the architectural point of view and the cultural influences on different way of living. Londinity is a performance within the town; partecipants work in teams linked to specific points of London divided among 3 areas. Main axes of the areas is the Thames considered as a trait d’union among different focal elements. The aim is to devise a system of immediate communication about London identity by means of free hand drawing after a proper lecture of the main elements of a site. The tutors, coming from DAD at the Polytechnic School of Genoa, follow the participants (maximum 60) through the parts of the event. The program for the day of the event, 25 june 2018, is: • First part (indoor). Description of Londinity and concept of sketchbook purposely made for the event by tutors of the Unige Team. Division into teams


londinity • g. pellegri, m. e. ruggiero

di materiale: sketchbook e strumenti per il disegno dal vero. • Seconda parte (sopralluoghi). Indagini fotografiche e schizzi. • Terza parte (presso la sede di Londra). Scansione smartphone degli schizzi del libro personale / Elaborazione di un video, massimo 1 minuto, con disegni e foto / Editing di immagini, scelta musicale, lettering per l’elaborazione di un video conclusivo da proiettare sul sito web dedicato (Dep.Architecture e Design e LFA) e sui social media.

and assignment of a theme related to some parts of the town and its typical identity / Supply of material: sketch book and tools • Second part (outdoor). Photographic investigation and Sketches • Third part (indoor). Smartphone scanning of the sketches of the personal book/ Elaboration of a video, maximum 1 minute, with drawings and photos/Editing of images, musical choice, lettering for the elaboration of a conclusive video to be projected on the dedicated website (Dep.Architecture and Design and LFA) and social media.

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Vista di una delle tipiche case blu nel centro storico di Jodhpur, Rajasthan, India. One of the blue houses of old Jodhpur, Rajasthan, India.

summer e winter school tra oriente e occidente: documentazione dei centri storici in india e italia | summer and winter schools between east and west: studying old city centres in india and italy Marcello Balzani, Federica Maietti, Luca Rossato

Università degli Studi di Ferrara

Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara insieme alla CEPT University di Ahmedabad hanno sviluppato una serie di Workshop di rilievo, rappresentazione ed elaborazione di proposte progettuali a Jodhpur, in India, e a Ferrara, rivolti agli studenti dei Dipartimenti di Architettura delle due Università, coinvolgendo inoltre professionisti e autorità locali, e in particolare quelle figure coinvolte nella conservazione e gestione dei due centri storici. I Workshop sono stati organizzati nell’arco di cinque anni come Summer e Winter School e si sono svolti attraverso attività di ricerca e rilievi sul campo realizzati dal gruppo di studenti internazionali con la supervisione dei docenti provenienti non solo dalle due Università ma anche dalla Georgia, dal Brasile, Emirati Arabi Uniti, Nuova Zelanda e Francia. Durante i Workshop, diverse aree dei centri storici sono state analizzate e rilevate, impostando una metodologia in grado di rispon-

The Department of Architecture of the University of Ferrara together with the CEPT University of Ahmedabad has developed a series of survey/design workshops in Jodhpur (India) and Ferrara (Italy) for the students of the department of architecture of the two institutions, involving also local professionals and local authorities and in particular those in charge of the preservation and management of two historic centres. These workshops have been organized over a period of five years as Summer and Winter Schools, consisting in research activities and on-field surveys carried out by the group of international students supervised by professors coming not only from the two institutions but also from Georgia, Brazil, AUE, New Zeland and France. Along the experience different urban areas of the historical city center have been analyzed and surveyed, setting up a methodology able to meet the main needs of knowl-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Schizzi preliminari del centro storico di Jodhpur, realizzati dagli studenti del workshop. Preliminary sketches on field in Jodhpur by students of the workshop.

dere alle principali esigenze di conoscenza, comprensione, recupero e conservazione. A tale scopo, diverse metodologie di rilievo integrato sono state testate e applicate al fine di disporre di strumenti utili a una lettura complessiva dell’unicità del patrimonio storico locale e di prefigurare possibili strategie conservative. I valori sociali degli spazi pubblici e la connessio-

edge, understanding, refurbishment and conservation. In this direction, integrated survey processes were tested and applied in order to provide tools for an overall ‘reading’ of the uniqueness of the local heritage and to point out possible conservation strategies. Social values of public spaces and the connection among build environment and traditions / intangible


summer e winter school tra oriente e occidente • m. balzani, f. maietti, l. rossato

•

Rilievo del colore nel contesto di Manak Street nel centro storico di Jodhpur. Colour analyses of Manak Street in old Jodhpur.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Analisi dei valori sociali e ambientali realizzate dagli studenti a Jodhpur. Social and physical analyses carried out by students in Jodhpur.

pagina a fronte Modello tridimensionale finalizzato all’analisi degli utilizzi degli spazi pubblici e privati nel centro storico di Jodhpur. Threedimensional analyses of the use of both private and public spaces in Jodhpur.

ne tra ambiente costruito, tradizioni e patrimonio intangibile sono tra i principali obiettivi delle attività didattiche rivolte alla documentazione del patrimonio culturale. Quindi il processo di analisi integrata ha condotto gli studenti a interagire con i residenti per comprendere non solo le principali caratteristiche degli edifici tradizionali ma anche i valori intangibili legati alle tradizioni, consuetudini e caratteristiche socio-culturali degli spazi abitati. Questo approccio ha condotto ad analisi e proposte progettuali che riflettono la natura e le specificità del patrimonio culturale di questi luoghi. La documentazione inte-

values are a core topic of the education activities to cultural heritage documentation. Thus the integrated analysis led the students to talk with residents to understand the main features of the buildings, but also the intangible heritage linked to the traditions, habits and socio-cultural characteristics of the spaces. This approach led to analysis and proposals that better reflected the nature of the cultural heritage of those spaces. The resulting integrated documentation presents indeed a holistic approach: holistic documentation indeed cover different information regarding a site’s main attributes and


summer e winter school tra oriente e occidente • m. balzani, f. maietti, l. rossato

grata così ottenuta rivela di fatto un approccio olistico che considera diversi livelli di informazioni relativi alle principali peculiarità e caratteristiche del luogo, definendo i valori intrinseci e le principali necessità e vocazioni. Il complessivo approccio interdisciplinare è stato finalizzato all’integrazione di documentazione, analisi e gestione dei dati al fine di integrare il rilievo e la rappresentazione alle istanze di conservazione del patrimonio. Da ciò risulta una documentazione del patrimonio architettonico integrata con informazioni relative ai materiali e allo stato di conservazione, alle procedure di rilievo diagnostico e alla documentazione dei valori intangibili.

characteristics, able to define significances and main needs. The overall interdisciplinary approach aimed to include documentation, analysis and data management in order to combine survey, representation, visualization, protection and preservation issues. As a result, the architectural documentation is integrated by information related to materials and state of conservation, diagnostic procedures and the documentation of intangible values.

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logica (metodo) ed automatismo (meccanismi) | logic (systematic) and automation (mechanism) Antonio Mollicone

University of Malta

Dalle spirali alle eliche una evoluzione coerente (Borromini Aziu1454). From spirals to helices a systematic evolution (Borromini Aziu1454).

Le soluzioni ai problemi spaziali, anche nella costruzione dei modelli informatici, possono essere illustrate fondamentalmente attraverso un logico, rigoroso e sistematico processo lasciando alla accuratezza del mezzo informatico la verifica del risultato. Nella progettazione architettonica è comune imbattersi in problemi geometrici che vanno dalla definizione dei dettagli all’accostamento dei volumi. La conoscenza della Geometria aiuta nella pre-configurazione delle soluzioni e, con l’applicazione di regole fondamentali, nella costruzione dei modelli grafici in un tempo relativamente breve. Le potenzialità del mezzo informatico ha ridotto notevolmente la pratica del disegno tradizionale. Il processo evolutivo dell’idea progettuale, in qualsiasi campo, non può affidarsi ad ‘effetti speciali’ propri della grafica informatica, ma deve preservare le aspirazioni iniziali attraverso percorsi logici, propri delle Scienze matematiche ed in tutti i campi in cui il progettista si cimenta al fine di raggiungere risultati coerenti con le istanze iniziali.

The solutions to spatial problems, even in the construction of the computer model, can be illustrated fundamentally through a logical, rigorous and systematic process letting the accuracy of the computer tool the verification of the result. In architectural design, geometrical problems are met continuously from the definition of details to the articulation of volumes. Knowledge of Geometry helps in pre-configuring solutions and, with the application of fundamental rules, helps in the construction of graphical models in a relatively short period of time. The potential of the computer tool has greatly reduced the practice of traditional drawing. The process of development of the design idea, of whichever nature, cannot rely on ‘special effects’ of computer graphic, but must preserve its initial potential through logical paths that are provided by the mathematical Sciences in all the fields that the designer must explore to obtain a result coherent with the initial instances. Many are the re-written contributions of descriptive geometry in the context of scientific


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Perfezionamento dell’abilità nella costruzione ed articolazione dei volumi. Optimisation of the ability in the construction and articulation of volumes.

pagina a fronte Con la gestione virtuale è possibile immergersi liberamente nello spazio. With the virtual control it is possible to freely immerse oneself in space.

Nel contesto della ricerca scientifica sono molti i contributi scritti riguardo la Geometria Descrittiva tra i quali quelli del Prof. Migliari (Scuola Romana) assicurano un continuo aggiornamento/rinnovazione della materia. Avendo insegnato in scuole di ogni ordine e grado ho avuto modo di individuare gli ostacoli più frequenti che gli studenti hanno nell’immaginare le entità geometriche considerate in uno spazio orientato e relativi problemi di misura. La ricerca consiste in una pubblicazione che raccoglie modelli grafici ed informatici che illustrano la successione dello sviluppo logico per la soluzione dei vari problemi della Geometria Descrittiva. Una fortunata esperienza personale è stata quella di assistere alla diffusione dell’uso dello strumento informatico e relativi programmi che hanno incrementato l’abilità

research, among which those of Prof Migliari (Scuola Romana), ensure a continuous updating/renovation of itself. Having taught in schools of different order and grade I was able to pick up the most frequent obstacles that students have in imagining geometrical entities considered in the oriented space and the relative measurement problems. This work is a collection of graphical and computer models that illustrate the logical steps for the solution of problems of Descriptive Geometry. A lucky coincidence is that of having witnessed to the advent of the computer tool and relative software that have optimised the ability in the construction of models in a virtual space even with predisposed operations. With the virtual control of space, it is possible to freely immerse oneself in


nella costruzione dei modelli in uno spazio virtuale anche con operazioni programmate. Attraverso il controllo virtuale dello spazio è possibile immergersi liberamente in esso, certi della possibilità di pensare e costruire ogni curva con caratteristiche adeguate agli obiettivi fissati. Le illustrazioni dovrebbero adempiere al compito di rendere comprensibile l’elaborazione delle idee idonee per la soluzione dei problemi, perciò il testo è sintetico ma, spero, esplicativo. Questa pubblicazione è rivolta a studenti che si iscrivono a corsi propedeutici per accedere a scuole di architettura per ribadire l’importanza dell’abilità di pensare gli oggetti nello spazio secondo i principi geometrici. Gli insegnanti possono usarlo come guida pratica per la classificazione dei temi della Geometria Descritiva.

space, certain that it will be possible to construct and create every curve with materials adequate for the aim. The illustrations should fulfil the task to render understandable the elaboration of ideas suitable for the solution of problems, therefore the written section is limited but, I hope, explicative. This text is aimed at students in initial courses of architectural schools to reaffirm the importance of the ability to think in space about all material things according to the principles of geometry. Teachers can take it as a classification of themes of Descriptive geometry to use as a manual.


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titolo libro • nome cognome


seminario internazionale: lettura e progetto del castello di kyrenia | international workshop: reading and designing the kyrenia castle •

Alessandro Camiz

Girne American University

Sezione trasversale della stanza del museo con la nave di Kyrenia, rilievo laser scanner. Cross section of the Kyrenia Ship room in the museum, laser scanner survey.

Giorgio Verdiani

Università degli Studi di Firenze

Zeynep Ceylanli

Özyeğin Üniversitesi

Il seminario internazionale “Lettura e progetto del castello di Kyrenia” è uno dei risultati della collaborazione scientifica in corso tra la Girne American University (Dipartimento di Architettura degli Interni) con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e il Dipartimento di Architettura degli Interni della Özyeğin University. Il seminario si è svolto tra il 6 e il 13 maggio 2018, presso la Girne American University, a Cipro. In codesto ateneo, cinquantasei studenti provenienti dai corsi universitari della Girne American University, della Özyeğin University e della Università di Firenze, sono stati divisi in piccoli gruppi e hanno lavorato per una settimana sotto la supervisione di quindici studenti di master e dottorato provenienti dall’Università di Firenze, dalla Özyeğin University, da “Sapienza” Università di Roma e dalla Karadeniz Teknik Üniversitesi di Trebisonda. L’obiettivo del workshop, così come coordinato con il Comune

The workshop “Reading and Designing the Kyrenia Castle” is one the results of the ongoing scientific collaboration between Girne American University (Department of Interior Architecture), with the Department of Architecture of the University of Florence and the Department of Interior Architecture of Özyeğin University. The workshop took place between the 6th and the 13th of May 2018, at Girne American University, Cyprus. Therein, fifty-six students coming from the undergraduate courses of Girne American University, Özyeğin University and University of Florence, divided in small groups, worked for one week under the supervision of fifteen master and doctoral students coming from University of Florence, Özyeğin University, “Sapienza” University of Rome, and Karadeniz Teknik Üniversitesi from Trabzon. The aim of the workshop, as coordinated with the Municipality of Girne and the Department of Antiqui-


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

DIDA.

Nuvola di punti parziale del castello di Kyrenia, fotogrammetria digitale UAV. Partial cloud point of the Kyrenia castle, UAV digital photogrammetry. a destra Prospetto frontale del museo all'interno del castello, rilievo laser scanner. Front elevation of the Museum within the castle, laser scanner survey.

di Girne e il Dipartimento delle Antichità e dei Musei, era di acquisire i dati per la redazione di un rilievo digitale del Castello e per il progetto di un nuovo Museo Archeologico all’interno del complesso fortificato. Le diverse squadre hanno raccolto oltre 360 ​​scansioni laser, 1900 immagini aeree fotogrammetriche con un drone, oltre 30.000 fotografie terrestri ad alta risoluzione e una rappresentazione 3D-eye completa del castello. Alcuni dati sono stati elaborati in situ durante workshop con finalità didattiche. L’elaborazione completa dei dati proseguirà con la futura collaborazione tra l’Università di Firenze e la Girne American University e sarà finalizzata alla pubblicazione di una serie di articoli scientifici nella conferenza FORTMED del 2019 e di un volume. Tra le diverse attività svolte, un gruppo ha documentato con fotografie e disegni i diversi tipi murari presenti nel castello per finalità di restauro, un altro gruppo ha rappresentato con tecniche fotogrammetriche digitali terre-

ties and Museums, was to acquire data for the digital survey of the Castle and the design of a new Archaeological Museum inside the castle. The different teams collected over 360 laser scans, 1900 aerial photogrammetric pictures by flying a small UAV, over 30.000 terrestrial hi-res photographs, and a 3D eye complete imagery of the castle. We processed some of the data collected on site during the workshop for teaching purposes. The data processing will continue with the cooperation of the University of Florence, GAU, Department of Antiquities and Museums, Sapienza University, and Özyeğin Üniversitesi, finalized to the publication of a number of scientific papers in the 2019 FORTMED conference and of a book. Within the different activities accomplished, one team documented with photographs and drawings the different types of masonries present in the castle for restoration purposes, one team documented with terrestrial digital photogrammetric techniques some


lettura e progetto del castello di kyrenia • a. camiz, g. verdiani, z. ceylanli

Pianta della sala del museo con la nave di Kyrenia, rilievo scanner laser. Museum Plan, the room with the Kyrenia Ship, laser scanner survey.

stri alcuni dei frammenti archeologici presenti. I gruppi di progettazione hanno invece proposto diverse soluzioni per una nuova area ostensiva per la nave di IV secolo a.C. che già si trova nel castello di Kyrenia, e hanno ridisegnato le teche del museo per esporre la collezione di reperti trovati durante la ricerca archeologica che ora si trovano nei depositi. Sarebbe molto utile poter acquisire finanziamenti per un progetto scientifico che per ora si avvale solamente della determinazione del gruppo di ricerca.

of the archaeological fragments in the castle. The design teams proposed instead different solutions for a new exhibition area for the Kyrenia Ship relic, and redesigned the showcases inside the existing museum to exhibit the collection of artefacts found during the underwater archaeological search for the Kyrenia Shipwreck. It would be very useful to acquire further funding for such a research project based for now only on the participants’ good will.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Laser scanner in azione sotto il sole di Cipro. (Foto G. Verdiani 2018). The laser scanner operating under the Cyprus sun. (Photo G. Verdiani 2018).


lettura e progetto del castello di kyrenia • a. camiz, g. verdiani, z. ceylanli

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titolo libro • nome cognome


esperienze di insegnamento internazionale. le discipline della rappresentazione presso l'università cattolica di tirana | international teaching experience. the disciplines of • representation at the catholic university of tirana

Eames House: disegni in proiezione ortogonale (studente: Jessica Cosi). Eames House: drawings in orthogonal projections, (student: Jessica Cosi).

Barbara Aterini, Carlo Biagini, Alessandro Merlo, Giorgio Verdiani

Università degli studi di Firenze

L’Università cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana è stata fondata nel 2004 nell’ambito delle attività di assistenza e promozione sociale svolte dagli anni ‘90 in Albania dalla Congregazione per i Figli Religiosi dell’Immacolata Concezione, fondata nel 1857 dal beato Luigi Monti. Con la caduta del Regime Comunista, infatti, le carenze strutturali del paese, combinate con la pesante crisi finanziaria, hanno portato a una grave emergenza umanitaria. I primi lavori della Congregazione riguardarono la costruzione di una clinica, una farmacia e un laboratorio per l’analisi biochimica, seguiti dall’inizio della costruzione di un ospedale. Da queste esperienze, nei primi anni 2000 è iniziato un progetto più ampio per la creazione di un centro di formazione universitaria con l’attivazione di corsi di infermieristica e medicina.

The Catholic University “Our Lady of Good Counsel” in Tirana was founded in 2004 as part of the social assistance and promotion activities carried out since the 90s in Albania by the Congregation for Religious Sons of the Immaculate Conception, founded in 1857 by the blessed Luigi Monti. With the fall of the communist regime in fact the structural deficiencies of the country combined with the heavy financial crisis led to a serious humanitarian emergency. The first works of the Congregation concerned the construction of a clinic, a pharmacy and a laboratory for biochemical analysis, followed by the beginning of a hospital construction. From these experiences, in the early 2000s a wider project began for the establishment of a university training center with the activation of courses in Nursing and Medicine. In the successive years the N.S.B.C. Foundation has


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Negli anni successivi la N.S.B.C. con la propria Fondazione ha stipulato diversi accordi internazionali con varie università italiane per l’istituzione di diplomi congiunti, attivati anche in altre aree disciplinari, sulla base dei quali venisse assegnato il doppio riconoscimento del diploma Italiano e Albanese. Ad oggi, presso l’Università Cattolica di Tirana esiste una Facoltà di Medicina e Chirurgia in accordo con l’Università di Roma “Tor Vergata”, le Facoltà di Farmacia ed Economia in accordo con l’Università di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia Scienze applicate in accordo con l’Università di Firenze. La Facoltà di Scienze Applicate ha un’offerta formativa composta da un Corso di Laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale (L-7) e un Master in Architettura a ciclo unico (LM-4). Nell’articolazione dei piani di studio dei due corsi di laurea è stato riconosciuto un ruolo essenziale nella formazione dei futuri architetti e ingegneri nelle discipline della rappresentazione. Nel Corso di Laurea in Architettura ci sono i seguenti insegnamenti ICAR17: Disegno Architettonico e fondamenti della Geometria Descrittiva (I anno, 10 CFU), Grafica Digitale (I anno, 6 CFU); Il Laboratorio di Rilievo dell’Architettura (II anno, 6 CFU), Rilievo per il Restauro (IV anno, 6 CFU); nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale è previsto l’insegnamento di Disegno Architettonico e Digitale (I anno, 9 CFU).

stipulated various international agreements with various Italian universities for the establishment of joint degrees, also in other disciplinary areas, on the basis of which the double Italian and Albanian degree is awarded. To date, in the University of the Catholic University of Tirana there is a Faculty of Medicine and Surgery in agreement with the University of Rome “Tor Vergata”, the Faculties of Pharmacy and Economics in agreement with the University of Bari, and the Faculty of Applied Sciences in agreement with the Florence University. The Faculty of Applied Sciences provides an educational offer consisting of a threeyear Degree Course in Civil and Environmental Engineering (L-7) and a single-cycle Master’s Degree in Architecture (LM4). In the articulation of the study plans of the two Degree Courses an essential role in the training of future architects and engineers has been recognized in the disciplines of representation. In the Degree Course in Architecture there are the following ICAR17 teachings: Architectural Drawing and Foundations of Descriptive Geometry (I year, 10 CFU), Digital Graphics (I year, 6 CFU); Architectural Survey Laboratory (II year, 6 CFU), Survey for Restoration (IV year, 6 CFU); in the Degree Course in Civil and Environmental Engineering the teaching of Architectural and Digital Drawing (I year, 9 CFU) is planned.


esperienze di insegnamento internazionale • b. aterini, c. biagini, a. merlo, g. verdiani

Elaborati di alcuni studenti del corso di Disegno di Architettura e Fondamenti di Geometria Descrittiva (studente: Jessica Cosi). Some student works from the course of Drawing of Architecture and Foundations of Descriptive Geometry (student: Jessica Cosi).

Il Corso di Laurea in Architettura ha iniziato le sue attività didattiche nell’Anno Accademico 2015/2016, rispondendo alle aspettative non solo degli studenti, ma anche di quell’ambito culturale che in Albania, vede nella cultura architettonica italiana un sicuro riferimento nello sviluppo dei processi progettuali a vari livelli e uno strumento importante in un momento storico di forti trasformazioni urbane e territoriali per l’intero paese.

The Degree Course in Architecture has started its teaching activities in the 2015/2016 Academic Year, responding to the expectations not only of students, but also of those in Albania, who see in the Italian architectural culture a sure reference in the development of design processes to various levels and in a historical moment of strong urban and territorial transformations for the whole country.

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titolo libro • nome cognome


la documentazione per la comunicazione del patrimonio culturale materiale italiano: architettura, design, moda | the documentation for communication of italian material cultural heritage: architecture, • industrial design, fashion design

La comunicazione per il fashion design: grafica e rappresentazione. The communication for the fashion design.

Paola Puma

Università degli studi di Firenze

L’attività di internazionalizzazione qui esposta riguarda la collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze e due dipartimenti dell’Università Cardinale Stefan Wyszyński di Varsavia — UCSW. In entrambi i casi la cifra distintiva che il gruppo promotore ha seguito nella progettazione dell’attività, riguardante due interventi formativi di I e II livello, è stata costituita dalla specificità dell’interpretazione che in ambito italiano è data ai due temi oggetto di didattica, visti in stretta relazione con il contesto culturale e scientifico polacco. Di concerto con il Dipartimento di Museologia della UCSW è stata affrontata nell’attività formativa la tematica rappresentata dagli sviluppi e dalle potenzialità che il Virtual Heritage offre oggi alle istituzioni museali per qualificarne ed aggiornarne l’offerta culturale. L’attività formativa, svolta in modalità di corso intensivo e breve workshop applicativo,

The internationalization activity presented here concerns the scientific collaboration between the Department of Architecture of the University of Florence and two departments of the Cardinal Stefan Wyszyński University in Warsaw — UCSW. In both cases the promoter group has followed in the activity’s planning the concept to link the specificity of the Italian interpretation of the two specialistic fields to be developed in the educational activity at UCSW seen in close connection with the Polish cultural and scientific context. According with the Department of Museology of the UCSW, the training activity of I and II level it’s was dealed with the theme represented by the developments and potentialities that Virtual Heritage offers today to the museum institutions to qualify and update their cultural proposals. The training activity, carried out in intensive course and in a short application work-


Virtual heritage nei musei. Virtual heritage and museums.

pagina a fronte La comunicazione per il design: grafica e rappresentazione. The communication for the industrial design: drawings and graphics.

proponeva infatti di fornire una panoramica di ampio raggio sulle recenti innovazioni e tecnologie digitali per la rilevazione, la visualizzazione avanzata e la comunicazione virtuale nei vari campi che interessano la musealizzazione ed il management dei beni culturali nelle scale dei beni architettonici ed archeologici e dei manufatti artistici. All’interno di un ambito molto vasto, che riguarda il modo in cui gli attuali approcci museologici e museografici più avanzati includano sempre più nell’educazione al patrimonio culturale i sistemi di Virtual Heritage, la stretta specificità della filiera acquisizione/restituzione/rappresentazione/comunicazione del dato rappresenta infatti uno snodo centrale di tutta la progettazione. Nel Dipartimento di Italianistica della UCSW è stata svolta un’attività formati-

shop, was proposed in fact to provide a wide-ranging overview on recent innovations and digital technologies for the field survey, advanced visualization and virtual communication in the various fields that interest the museums and the management of cultural heritage in the scales of architectural and archaeological heritage and artistic artifacts. Within a very broad concept concerning the way in which the most advanced museological approaches increasingly include in the education to cultural heritage the Virtual Heritage systems, the specificity of the chain acquisition/representation/ communication-data represents, in fact, the central point of the whole process to define the museum’s profile. Within the UCSW Department of Italian Studies, a complementary and simi-


va complementare e simile nella struttura alla precedente ma dedicata agli aspetti pertinenti alla rappresentazione ed alla comunicazione di alcuni degli ambiti culturali più rappresentativi ed identitari del nostro paese nella sua presenza all’estero. Il design italiano si esprime a livelli estetici e produttivi altissimi in uno spettro molto ampio, che va dal prodotto al visual al motive all’home al food design alla moda; pur in culture visuali, creative e produttive così diverse vi è però un territorio unitario di espressione unanimemente riconosciuto ed apprezzato nel mondo, che è rappresentato dagli aspetti di linguaggio che legano segno e disegno nel design del Made in Italy contemporaneo.

lar training activity was carried out focusing on the aspects relevant to the representation and communication of some of the most representative and identifying cultural Italian items abroad. Italian industrial design expresses itself at the highest aesthetic and production levels in a very broad spectrum, ranging from product to visual, from motive to home, from fashion to food design; even though in such different visual, creative and productive cultures, there is a unitary culture of expression that is unanimously recognized and appreciated in the world, which is represented by the aspects of language that link sign and drawing in contemporary Made in Italy design.


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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci


titolo saggio • nome cognome

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Report about Scientific publications Report on International Congress


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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

fortmed | international conference on modern age fortifications of the mediterranean coast

Pablo Rodríguez Navarro, Teresa Gil Piqueras

Universitat Politècnica de València

Stefano Bertocci, Giorgio Verdiani

Università degli Studi di Firenze

Victor Echarri Iribarren

Universitat d’Alacant

Anna Marotta, Roberta Spallone, Marco Vitali Politecnico di Torino

FORTMED© è l’acronimo di Modern Age Fortifications of the Mediterranean Coast. La gestione di FORTMED© è coordinata dal suo Presidente, Pablo Rodríguez-Navarro. Il principale obiettivo di FORTMED© è lo scambio e la condivisione di conoscenze, valorizzazione, gestione e fruizione della Cultura e del Patrimonio sviluppatisi lungo la costa del Mediterraneo nell’Età moderna, prendendo anche in considerazione i fenomeni che hanno avuto luogo oltremare. La disseminazione dei risultati costituisce una risorsa fondamentale per conseguire tali obiettivi. Dal 2015, ogni anno si svolge FORTMED International Conference e i contributi vengono pubblicati nei volumi Defensive Architecture Of The Mediterranean. XV To XVIII Centuries. Il Convegno ha un respiro interdisciplinare. L’idea è di produrre visioni più inclusive, convincenti e aggiornate, portandoci ai

FORTMED© is the acronym of Modern Age Fortifications of the Mediterranean Coast. The management of FORTMED© is coordinated by its president, Pablo Rodríguez-Navarro. The main objective of FORTMED© is to exchange and share knowledge, valorisation, management and exploitation of Culture and Heritage that developed on the Mediterranean coast in the Modern Age, taking also into account the phenomena that took place overseas. The dissemination of the results is the crucial resource to achieve the objectives. From 2015, each year FORTMED International Conference is held and the contributions are published in the volumes Defensive Architecture Of The Mediterranean. XV To XVIII Centuries. The Conference has an interdisciplinary aim. The idea is to provide more inclusive, more real and more up to date views, leading

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

livelli più elevati della ricerca sul tema nel XXI secolo. Il tema è focalizzato sulle fortificazioni del mediterraneo dal XV al XVIII secolo, sebbene non siano esclusi altri paesi del Mediterraneo e altre fortificazioni di tale periodo costruite oltremare. Il Convegno oggi ha raggiunto la sua IV edizione che si terrà a Torino dal 18 al 20 ottobre 2018. Le precedenti edizioni si sono svolte a València (2015), Firenze (2016), Alacant (2017). FORTMED© International Conference, organizzata secondo sette tematiche principali: Ricerca Storica, Concetti teorici, Ricerca sul patrimonio costruito, Caratterizzazione dei geomateriali, Digital Heritage, Cultura e gestione, Miscellanea, si svolge nel corso di tre giornate. Le prime due sono dedicate alle comunicazioni organizzate in sessioni parallele, l’ultima alle visite a siti fortificati. Uno o più relatori invitati aprono il Convegno. Le lingue ufficiali del Convegno sono lo spagnolo, l’italiano e l’inglese. Anche studenti, dottorandi e professionisti partecipano al Convegno. L’invio delle proposte si articola in due fasi: quella della redazione degli abstract e quella dei paper. Entrambi sono sottoposti a double blind review da parte del Comitato Scientifico. Vengono attribuiti tre premi per: Best full paper, Best short paper, Best student paper.

us to the highest point of the investigations on this matter in the 21st century. The theme is centred on the fortifications of the Mediterranean from 15th to 18th centuries, although it does not exclude other Mediterranean countries and other fortifications from this era built overseas. The conference today reached its fourth edition that will be held in Turin on 18-20 October 2018. Previous editions were in València (2015), Florence (2016), Alacant (2017). FORTMED© International Conference, organized in 7 main topics, develops along three days. The first two host the communications organized in parallel session. The last one is dedicated to visits to fortified sites. One or more invited lectures opened the Conference. The official languages of the Conference are Spanish, Italian and English. Scholars, PhD students and professionals partecipate to the Conference. Submissions are organized in two steps: that of abstracts and that of papers. Both are subjected to double blind review by the Scientific Committee. There are three awards: Best full paper, Best short paper, Best student paper. The conference is: Historical research, Theoretical concepts, Research on Built Heritage, Characterization of geomaterials, Digital Heritage, Culture and Management, and Miscellany. FORTMED2018_Torino received very numerous contributions. Among them,


fortmed • p. navarro, t. piqueras, s. bertocci, g. verdiani, v. iribarrez, a. marotta, r. spallone, m. vitali

FORTMED2018_Torino ha ricevuto moltissimi contributi. Tra questi, sono stati selezionati circa 190 papers, presentati da oltre 310 autori provenienti da 19 paesi. Come negli auspici di FORTMED Conference, tessi rappresentano non solo il mondo dei ricercatori universitari, ma anche di studiosi indipendenti, professionisti, rappresentanti delle istituzioni preposte alla salvaguardia del Cultural Heritage, volontari e componenti delle associazioni culturali e, ‘last but not least’, Dottorandi e studenti magistrali, che rappresentano il futuro delle nostre ricerche.

about 190 papers, written by more than 310 authors coming from 19 countries, have been selected. As in the auspices of FORTMED Conferences, they represent the world not only of University researchers, but also independent scholars, professionals, representatives of the institutions for protection of Cultural Heritage, volunteers and members of cultural associations, and, last but not least, PhD and MSc students, that are the future of our researches.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

segni e tracce nel paesaggio delle guerre moderne. un appello in difesa delle architetture militari | de–signs and traces in the landscape of modern wars. a call for protecting military architectures •

Immagine aerea acquisita con l’ausilio di un drone (due pillbox nelle vicinanze di una torre del ‘500). Foto di S. Ganga. Aerial view from drone (two pillbox near a 16th century tower). Photo by S. Ganga.

Andrés Martínez-Medina

Universidad de Alicante, Spagna

Andrea Pirinu

Università degli Studi di Cagliari, Italia

La ricerca che coinvolge il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari e il Departamento de Expresión Gráfica, Composición y Proyectos della Univesidad Politecnica de Alicante ha ad oggetto le fortificazioni (bunker e batterie) erette durante il decennio 1936-45 lungo le coste mediterranee della Spagna e dell’Italia e la rete di torri costiere costruita in a partire dal Cinquecento. La struttura dell’indagine prevede un percorso conoscitivo finalizzato ad argomentare le ragioni per considerare entrambi (torri e bunker) al contempo patrimonio architettonico e paesaggistico e proporre la protezione e la conservazione indiscriminata in particolare degli elementi più recenti che sono le rovine di cemento armato più antiche dell’architettura moderna del XX secolo; bunker e batterie costiere e anti-aeree che chiamiamo Muro Mediterráneo per la sua affinità formale e funzionale con l’Atlantic Wall costruito dall’esercito tedesco durante

The research that involve the Department of Civil, Environmental and Architectural Engineering of the University of Cagliari and the Department of Drawing, Architectural composition and Project of the University of Alicante investigates the fortifications (bunkers and batteries) built during the decade 1936-45 along the Mediterranean coasts of Spain and Italy and the coastal towers network built since the 16th century. The study is aimed at explaining the reasons to consider both towers and bunkers at the same time architectural and landscape heritage and propose a protection and conservation of the most recent buildings that are the more ancient ruins of reinforced concrete and twentieth century modern architecture; these are coastal and anti-aircraft bunkers and batteries that we call Muro Mediterráneo for its formal and functional affinity with the Atlantic Wall built by the German army during the Second World War along the coast that goes from France to Norway.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Pill-box e torre cinquecentesca lungo il litorale di Tresnuraghes (Sardegna, Italia). Foto di A.Pirinu. Pill-box near a 16th century tower along the coast of Tresnuraghes (Sardinia, Italy). Photo by A.Pirinu.

pagina a fronte Bunkers nel territorio di Quartu Sant’Elena (Cagliari, Italia). Prime letture per il rilievo delle architetture e del paesaggio (Pirinu 2017). Bunker in the territory of Quartu Sant’Elena Quartu Sant’Elena (Cagliari, Italy). Approaching survey (Pirinu 2017).

la seconda guerra mondiale lungo il litorale che va dalla Francia alla Norvegia. Il confronto con la ‘rete di sentinelle’, eretto nei secoli XVI-XVIII lungo la costa mediterranea, evidenzia simili criteri di progettazione, posizione, funzionalità e materialità, però mentre le ‘sentinelle’ vengono protette dalle leggi, le casematte contemporanee non lo sono. Tra le torri antiche ed i bunker ci sono numerose affinità che legano le due esperienze progettuali. Una che risalta è la geometria: semplice, regolare e precisa che ha origine con il disegno del quadrato o del cerchio. Ma c’è un aspetto che segna la differenza tra le due esperienze progettuali: il legame con le forme dei luoghi. Le torri — architetture imponenti — sono concepite per osservare ed esser viste mantenendo uno stretto contatto visivo tra loro; i bunker—general-

The comparison with the ‘network of sentinels’, erected in the XVI-XVIII centuries along the Mediterranean coast, highlights similar criteria of design, location, functionality and materiality, but while the sentinels are protected by law, the contemporary casemates are not. Between the ancient towers and the bunkers there are numerous affinities that link the two design experiences. One of these is the geometry: simple, regular and precise, it started with the design of the square or circle. But there is one aspect that marks the difference between them: the link with the shapes of the places. The towers are imposing architecture and are designed to observe and be seen maintaining a close visual contact between them; the bunkers — generally of small dimension and integrated mimetically with the topography of the places — also have the


segni e tracce nel paesaggio delle guerre moderne • a. m. medina, a. pirinu, m. eldaidamony

mente di ridotte dimensioni e integrati mimeticamente con la topografia dei luoghi — hanno anch’essi il compito di osservare, ma senza venir localizzati dal nemico aereo. Torri d’avvistamento e bunker coesistono nel paesaggio odierno delle coste del Mediterraneo, lo modellano, lo ridisegnano e lo impreziosiscono. A tal fine lo studio analizza il rapporto dei bunker col paesaggio ed i più ‘antichi antenati’ secondo un percorso che, a partire dall’analisi della documentazione d’archivio, prevede un rilevamento a scala territoriale e giunge a disegnare secondo i modelli grafici tradizionali i singoli manufatti, definire un catalogo ed evidenziarne, attraverso il disegno dal vero, le caratteristiche paesaggistiche a supporto di una tutela e riutilizzo di queste testarde rovine — ‘obstinadas ruinas’ — come luoghi di osservazione privilegiati.

task of observing, but without being located by the enemy plane. Watchtowers and bunkers coexist in today’s landscape of the Mediterranean coasts, model it, redesign it and embellish it. With this aim the study — that employ traditional and digital tools — analyzes the relationship between architectures and landscape. The results of a territorial and architectural survey and an analysis of the archival documents has been used to realized a catalog (not yet definitive) that highlight the landscape values of these architectures and support the knowledge, protection and reuse of these stubborn ruins — obstinadas ruinas — as privileged viewpoints.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

reuso, convegno internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica Susana Mora Alonso-Muñoyerro

Università Politecnica di Madrid

Fauzia Farneti, Silvio Van Riel, Stefano Bertocci, Giovanni Minutoli Università degli studi di Firenze

Novembre 2014 presso l’Universitá degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura (Reuso2014 – La cultura del restauro e della valorizzazione, temi e problemi per un percorso internazionale di conoscenza) e nell’Ottobre 2015 presso la Escuela Tecnica Superior de Ingenieria de la Edificación dell’Universidad Politècnica de València. (Reuso 2015 – III Convegno Internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica). Nell’Ottobre 2016 ha avuto luogo nella cittá di Pavia (Reuso 2016 – IV Convegno Internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica), nel 2017 a Granada (Reuso Granada 2017: Sobre una arquitectura hecha de tiempo) e nel prossimo ottobre si terrà la sua sesta edizione a Messina. Quello del Reuso non è un tema nuovo, da sempre gli spazi dell’abitare subiscono cam-

The international Reuso congress has the aim of deepening the themes related to documentation, conservation and reuse of built heritage. The congress was celebrated in June 2013, at the Escuela de Arquitectura de la Universidad Politecnico de Madrid (Reuso2013 – La experiencia del reuso), in November 2014 at the University of Florence, Faculty of Architecture (Reuso2014 – Culture of restoration and enhancement, themes and problems for an international path of knowledge) and in October 2015 at the Escuela Technical Superior de Ingenieria de la Edificación of the Universidad Politècnica de València. (Reuso 2015 – III International Conference on documentation, conservation and recovery of architectural heritage and landscape protection). In October 2016 it took place in the city of Pavia (Reuso 2016 – IV International Conference on Documentation, Conservation and Recovery of Architectural Heritage and Land-

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

bi di destinazione, di immagine, di forma, vengono aggiornati e reinterpretati dalla storia, in qualsiasi periodo storico. Il carattere interdisciplinare di questo convegno, che è stato organizzato per la prima volta nel 2013, intende riconnettere una serie di tematiche che fino ad ora hanno viaggiato da un punto di vista scientifico parallelamente. Il congresso consolida e rinnova ogni anno le tematiche sviluppate nelle precedenti edizioni, approfondendo la specificità del riuso nei diversi settori scientifici e nelle diverse discipline che ruotano attorno all’architettura. Obiettivo del congresso è l’approfondimento, nel contesto internazionale, delle conoscenze e delle strategie di intervento relative alla conservazione e valorizzazione de patrimonio architettonico, urbano e paesaggistico. Il congresso vuole riunire la comunità accademica internazionale interessata alla divulgazione scientifica e offrire uno spazio per la discussione dei temi relativi alla documentazione, conservazione e riuso del patrimonio architettonico, ma anche garantire un’opportunità di diffusione dei risultati dei progetti di ricerca e la condivisione dell’esperienza didattica.

scape Protection), in 2017 in Granada (Reuso Granada 2017: Sobre una arquitectura hecha de tiempo) and next October, its sixth edition will be held in Messina. The reuse theme is not a new one in architecture field, the living spaces have always changed destination, image, shape, are updated and reinterpreted by history, in any historical period. The interdisciplinary character of this conference, which was organized for the first time in 2013, is intended to reconnect a series of themes that have so far traveled from a scientific point of view in parallel. The congress consolidates and renews each year the themes developed in previous editions, deepening the specificity of the reuse in the various scientific sectors and in the various disciplines that revolve around architecture. The aim of the congress is the deepening, in the international context, of the knowledge and intervention strategies related to the conservation and enhancement of architectural, urban and landscape heritage. The congress wants to bring together the international academic community interested in scientific divulgation and offer a space for the discussion of the issues related to documentation, conservation and reuse of architectural heritage, but also to guarantee an opportunity to disseminate the results of research projects and the sharing of educational experience.


titolo saggio • nome cognome

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

free hand drawing and advanced survey of architecture Giulia Pellegri, Michela Scaglione

Università degli studi di Genova

La fase di disegno dal vero nelle tre locations Acropoli, Museo dell’Acropoli e Tempio di Zeus ha visto una giornata di restituzione grafica di elaborati finali analogici presso il Dip. Dad di Genova. The phase of drawing from life in the three locations Acropolis, Acropolis Museum and Temple of Zeus saw a day of graphic restitution of final analogical elaborations at the Dad Department in Genoa.

La Giornata internazionale degli studi sul Disegno: De-Sign Environment Landscape City, che si tiene a Genova dal 2015, presso il Dipartimento Architettura e Design della Scuola Politecnica di Ingegneria e Architettura, vuole consolidare sempre più l’idea del disegno, non solo come pratica autonoma, ma come linguaggio transdisciplinare per tutti gli aspetti descrittivi delle aree che coinvolgono l’essere umano. Questa conferenza affronta argomenti relativi alla lettura, comprensione e descrizione attraverso la rappresentazione analogica e digitale, di architetture, di ambienti urbani, territoriali e paesaggistici legati alla conoscenza, percezione, comunicazione, design, conservazione e restauro. Nell’ambito del bando di Internazionalizzazione dell’Ateneo genovese, il progetto “Drawing the ancient, tools for the future”, ha ricevuto i finanziamenti per la realizzazione di un workshop sul disegno dal

The International Day of Studies on Drawing De-Sign Environment Landscape City held in Genoa at the Department Architecture and Design of the Polytechnic School of Engineering and Architecture since 2015, wants to consolidate more and more the idea of ​​drawing, not just how autonomous practice, but as a transdisciplinary language for all descriptive aspects of the areas that involve the human being. This Conference deals with topics related to reading, understanding and description through analog and digital representation, of architectures, of environments urban, territorial and landscape related to knowledge, perception, communication, design, conservation and restoration. As part of a University call for proposals, the project “Drawing the ancient, tools for the future”, received funding for the realization of a real-life drawing and structure from motion workshop to be held in Athens

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte Il workshop di disegno dal vero e structure for motion, ha visto impegnati docenti e studenti del Dad per tre giorni, in collaborazione con il Museo dell’Acropoli, in una campagna di rilievo su basi teoriche e pratiche. Gruppo di Ricerca: Giulia Pellegri, Michela Scaglione, Sara Eriche, Francesca Salvetti. The three days workshop of freehand drawing and of structure for motion, has seen teachers and students of Architecture and Design Department in Genoa, in collaboration with the Museum of the Acropolis, in an important survey campaign on theoretical and practical bases. Research Team: Giulia Pellegri, Michela Scaglione, Francesca Salvetti, Sara Eriche.

vero e sul rilievo fotogrammentrico in structure from motion, che si terrà ad Atene nei seguenti luoghi: Museo dell’Acropoli, Sito Archeologico dell’Acropoli e Tempio di Zeus. Progetti finalizzati all’internazionalizzazione dell’insegnamento a.a. 2017/2018 Workshop e seminari relativi all’insegnamento congiunto con i professori di Architettura e Urbanistica, dei corsi di Survey e Drawing. Motivazioni: concretizzare l’intenzione dello scambio culturale nel campo dell’insegnamento a livello multidisciplinare in seguito a incontri e conferenze già condivisi presso il Dipartimento Architettura e Design di Genova. Obiettivi e finalità: preparazione di pubblicazioni interdisciplinari sui temi che saranno affrontati durante il workshop e la mostra itinerante e la mostra. Le attività prevedono l’organizzazione di una sessione sui temi trasversali relativi alla rappresentazione dell’ambiente e del paesaggio urbano oltre ad un laboratorio teorico-pratico ad Atene, con la partecipazione di docenti e studenti del Dipartimento Architettura e Design di Genova e delle Università straniere, partecipando anche all’organizzazione della Conferenza Internazionale nell’ambito dell’8a Conferenza internazionale annuale sugli studi urbani e la pianificazione 4-8 giugno 2018 che si tiene ad Atene, Grecia sponsorizzata dal Journal of Architecture di Atene e organizzata da Atiner-Atene Institute for

in the following locations: Acropolis Museum, Archaeological Site of the Acropolis and Temple of Zeus. Projects aimed at the internationalization of teaching a.a. 2017/2018 Workshops and seminars related to joint teaching with the professors of Architecture and Urban Planning, of Survey and Drawing courses. Motivations: concretize the intention of cultural exchange in the field of teaching at a multidisciplinary level following meetings and conferences already shared at the Department of Architecture and Design of Genoa. Objectives and purposes: preparation of interdisciplinary publications on the issues that will be addressed during the workshop and traveling exhibition and exhibition. The mission foresees the organization of a session on the transversal themes related to the representation: environment, city landscape and a theoretical-practical workshop in Athens, with the participation of teachers and students of the Architecture and Design Department in Genoa and of the foreign Universities attending also the International Conference within the 8th Annual International Conference on Urban Studies and Planning 4-8 June 2018, Athens, Greece sponsored by the Athens Journal of Architecture and organized by Atiner – Athens Institute for Education and Research (ATINER) World Association of Academics and Researchers. During the De-Sign Environment Land-


free hand drawing and advanced survey of architecture. • g. pellegri, m. scaglione

Education and Research (ATINER) World Association of Academics e ricercatori. Durante la conferenza De-Sign Environment Landscape svoltosi ad Atene, è stato organizzato un simposio su invito presso l’Università di Harokopio – Atene, sulla recente ricerca internazionale in studi urbani e pianificazione. Il risultato più importante è la pubblicazione di un numero speciale nel mese di luglio 2018 dell’Athens Journal of Architecture (AJA), una rivista trimestrale peer reviewed su Open Access, sotto la responsabilità scientifica di G.Pellegri.

scape city stream held in Athens, a symposium was held by invitation at the University Harokopio University – Athens, about Recent International Research in Urban Studies and Planning. The most important outcome is the publication of a Special Issue in July 2018 of The Athens Journal of Architecture (AJA) an Open Access quarterly double blind peer reviewed journal, with G.Pellegri as responsible.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

le scienze della rappresentazione all’interno delle esperienze della scuola di conservazione e restauro in nord africa e nell’area mediorientale | the science of representation within the experiences of • the school of conservation and restoration in north Matmata (Tunisia), africa and in the middle eastern area

particolare dell’ architettura troglodita. Matmata (Tunisia), detail of the troglodyte architecture.

Laura Baratin

Università degli studi di Urbino

Maria Malvina Borgherini IUAV università di Venezia

Joseph Zaarour

The Holy Spirit University of Kaslik Beirut

Il progetto TEMPUS INFOBC – L’Innovation dans la Formation pour les Biens Culturels: un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels – INFOBC finanziato dall’Unione Europea ha portato per la prima volta la formazione in conservazione restauro all’interno del sistema formativo della Tunisia con una Licence Appliquée en Conservation et Restauration des biens culturels di tre anni che sarà completata con altri 2 anni di Master attraverso un trasferimento di conoscenze, metodologie e tecnologie tra le università e le istituzioni europee e quelle tunisine. Questo modello formativo è stato avviato anche in Libano attraverso un progetto di cooperazione finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e l’Università USEK. L’obiettivo generale è quello

The TEMPUS INFOBC project – L’Innovation dans la Formation pour les Biens Culturels: un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels – INFOBC funded by the European Union led for the first time training in conservation within the Tunisia’s training system with a three-year Licence Appliquée en Conservation et Restauration des biens culturels which will be completed with another 2-year Master’s degree through a transfer of knowledge, methodologies and technologies between European and Tunisian universities and institutions. This training model was also launched in Lebanon through a cooperation project funded by the Italian Ministry of Education, University and Research and the USEK University The general objective is to start training in

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

Matmata (Tunisia), esercizio di fotomodellazione su un’ architettura troglodita. Matmata (Tunisia), photomodelling exercise on a troglodyte architecture.

di avviare la formazione in conservazione e restauro dei beni culturali in questi paesi secondo i parametri indicati dalle istituzioni europee ECCO-ENCORE per rendere questi diplomi equiparabili alla formazione europea. Il progetto in Tunisia si è sviluppato con l’avvio di un primo ciclo di istruzione triennale per un numero programmato di studenti da 10 a 15 in ogni sede, secondo profili formativi professionalizzanti diversificati nelle diverse Università in base alle caratteristiche dei beni presenti nel territorio. Questi percorsi formativi per studenti sono stati sviluppati in parallelo con la formazione di nuove competenze per i docenti e per il personale tecnico coinvolti. Il progetto ha previsto l’installazione in ogni sede di veri propri labo-

conservation and restoration of cultural heritage in these countries according to the parameters indicated by the ECCO-ENCORE European institutions to make these diplomas comparable to the European training. The project in Tunisia was developed with the start of a first three-year education cycle for a programmed number of students from 10 to 15 in each location, according to professionalizing training profiles diversified in the different Universities based on the characteristics of the assets present in the territory. These training courses for students were developed in parallel with the formation of new skills for the teachers and for the technical staff involved. In addition to the


scuola di conservazione e restauro in africa • l. baratin, m. borgherini, j. zaarour

ratori di restauro e una formazione specifica nel settore e stage in Spagna e in Italia per gli studenti durante il percorso formativo. Oltre all’Università di Urbino — che ha svolto il ruolo di capofila – nel progetto sono state coinvolte altre undici istituzioni: due italiane l’Unione delle Università del Mediterraneo di Roma – UNIMED e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con il Laboratorio Multimediale MELA; una spagnola l’Università di Barcellona; una francese l’ Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech ENSAM-ARTS; sei Università statali tunisine: l’ Université de Tunis, l’Université de la Manouba e l’Université Zitouna a Tunisi, l’Université de Sousse e l’Université de Sfax nel centro del Paese e l’Université de Gabés a sud e, infine, il Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche Scientifique della Tunisia. Il progetto in Libano è attualmente nella fase di formazione dei docenti e aprirà il primo corso in area medio-orientale nell’a.a. 2018-2019 completando già una grande esperienza nel settore della conservazione dei documenti, manoscritti e patrimonio librario e archivistico e formando nuovi restauratori in altre tipologie di beni culturali, come il lapideo, i dipinti, le pitture murali parte fondamentale del patrimonio libanese. In particolare, è l’occasione per una riflessione sulle discipline della rappresentazione all’interno dei nuovi percorsi di studio e della formazione già presenti nelle facoltà di architettura e negli istituti di belle arti che collaborano a questi progetti.

University of Urbino — which played the lead role — other projects were involved in the project eleven institutions: two Italians the Union of Mediterranean Universities in Rome – UNIMED and the University Institute of Architecture in Venice with the MELA Multimedia Laboratory; a Spanish University of Barcelona; a French the Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech ENSAM-ARTS; six Tunisian state universities: the Université de Tunis, the Université de la Manouba and the Université Zitouna in Tunis, the Université de Sousse and the Université de Sfax in the center of the country and the Université de Gabés in the south; finally, the Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche Scientifique of Tunisia. The project in Lebanon is currently in the training phase of the teachers and will open the first course in the Middle Eastern area in the a.y. 2018-2019 already completing a great experience in the field of document conservation, manuscripts and library and archival heritage and forming new restorers in other types of cultural heritage, such as stone, paintings, wall paintings, a fundamental part of the Lebanese heritage. In particular, it is the occasion for a reflection on the disciplines of representation within the new study paths and the training already present in the faculties of architecture and in the institutes of fine arts that collaborate in these projects.

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titolo saggio • nome cognome

ruolo delle società scientifiche internazionali, delle conferenze, delle riviste scientifiche (e del network) nella promozione della cooperazione internazionale | role of international scientific • societies, conference, journals (and network) in Copertine dei Proceedings fostering international cooperation

di alcune Conference chiave della serie. Frontispieces of the Proceedings of some key Conferences.

Luigi Cocchiarella

Politecnico di Milano

L’argomento è suggerito dalla mia esperienza come membro della International Society for Geometry and Graphics (ISGG – www.isgg. net), alla quale sono affiliato dal 1998. Successivamente nominato membro del Board of Regents, dal 2013 ho avuto modo di conoscere più approfonditamente programma e mission della Society. A riconferma dell’importanza del network, la società scientifica è stata progressivamente generata sulla base del convegno iniziale, la International Conference on Descriptive Geometry, organizzata nel 1978 dalla Università della British Columbia di Vancouver, nel 50° anniversario della Engineering Design Graphics Division (EDGD) della American Society for Engineering Education (ASEE). Più precisamente, la ISGG fu formalmente istituita nel 1992, in occasione della 5° Conference, organizzata a Melbourne, in Australia, come International Conference on Engineering Computer Graphics and Descriptive Geometry (ICEC-

The proposed topic is based on my experience as a member of the International Society for Geometry and Graphics (ISGG – www.isgg.net) I joined in 1998. Since 2013, as a member of the Board of Regents, I could more deeply experience program and aims of the Society. To confirm the importance of a network, the Society has been gradually generated by a Conference, namely the International Conference on Descriptive Geometry, held in 1978 at the University of British Columbia in Vancouver, in the 50th anniversary of the Engineering Design Graphics Division (EDGD) of the American Society for Engineering Education (ASEE). More precisely, the ISGG was formally established in 1992 during the 5th Conference, held in Melbourne, Australia, at the time named International Conference on Engineering Computer Graphics and Descriptive Geometry (ICECGDG), a new name revealing the emerging scientif-

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

pagina a fronte La pagina web ICGG2018: www. icgg2018.polimi. it. The ICGG2018 Conference Webpage: www. icgg2018.polimi. it.

GDG), nuova denominazione rivelatrice dell’emergente interesse per il rapporto fra l’approccio digitale e l’approccio analogico legato alle conoscenze classiche. Nel 1997 si pubblica anche il primo numero del Journal for Geometry and Graphics, attualmente indicizzato come rivista scientifica SCOPUS, raccogliendo i migliori contributi selezionati nel corso della 7th ICECGDG organizzata a Cracovia, in Polonia, nel 1996. La International Society for Geometry and Graphics è attualmente una società scientifica con circa 300 membri, fra individui e istituzioni, provenienti da più di 30 Paesi del mondo. Dal 2014 anche l’Unione Italiana per il Disegno (UID) è fra I membri istituzionali della ISGG. Quali i benefici? Possiamo dire che se una società scientifica nazionale si caratterizza normalmente come network, la ISGG è un network di networks, capace di promuovere a livello mondiale la ricerca di base e le applicazioni, nella fattispecie della modellistica geometrica e grafica, nei campi della scienza e della tecnica, nonché la formazione avanzata nei campi della geometria, dell’engineering graphics e dell’industrial design. Importanti progetti di ricerca internazionali, programmi di formazione, e pubblicazioni scientifiche, possono essere efficacemente promossi grazie all’ampio spettro delle Università e delle Istituzioni collegate alla ISGG. Per quanto riguarda il nostro Simposio, l’accento può porsi su come il poten-

ic interest for the digital, and at the same time for the classical knowledge. In 1997 the first issue of the Journal for Geometry and Graphics, which is today indexed as SCOPUS scientific review, was published with selected papers from the 7th ICECGDG held in Cracow, Poland, in 1996. The International Society for Geometry and Graphics is nowadays a scientific society with about 300 members from more than 30 Countries in the world, either individuals or national scientific associations. Since 2014 the Unione Italiana per il Disegno (UID) is an institutional member ISGG as well. What are the benefits? If a national scientific society can be normally defined as a network, ISGG is a network of networks, able to promote at a worldwide level fundamental researches and geometric real-world applications in science and technology, as well as advanced education in the fields of geometry, engineering graphics and industrial design. Important international research projects, educational programs, and publications, can be encouraged and pursued thanks to the wide spectrum of the Universities and Institutions connected to ISGG. Concerning our Symposium, the discussion would focus on how the potential of ISGG can be optimized and used at the benefit of our scientific community, how the dialogue with academic, industrial, professional, and cultural institutions can be enhanced, and how top editorial proj-


titolo saggio • nome cognome

ziale della ISGG possa essere ottimizzato e impiegato a beneficio della nostra comunità scientifica, su come il dialogo con le istituzioni accademiche, industriali, professionali, e culturali possa essere favorito, e su come progetti editoriali di alto profilo possano essere implementati — la casa editrice Springer, ad esempio, sarebbe già disponibile a supportare la pubblicazione di una nuova rivista internazionale — tenendo altresì nel debito conto il potere pervasivo della comunicazione web mediante siti dedicati, e in generale del social network. Considerando che la prossima conferenza ISGG, precisamente la ICGG2018 si svolgerà a Milano — dal 3 al 7 agosto 2018, celebrando il 40mo anniversario — in qualità di Executive Chair auspico che idee ed esiti emergenti dal nostro Simposio fiorentino possano essere riportati e discussi in quel contesto, e che a catena gli ulteriori input e feedback ivi emergenti possano essere ulteriormente discussi nell’ambito del nostro prossimo Convegno UID, che si svolgerà ancora a Milano dal 13 al 15 Settembre 2018.

ects can be implemented — Springer would be already available to support such an editorial project—, taking also into account the importance of a pervasive web communication by targeted websites and the social network. Since the next ISGG Conference, that is ICGG2018, will take place in Milano — next August 3-7, 2018, celebrating its 40th anniversary — as the Executive Chair I hope that ideas and results from this Symposium in Florence could be also reported in that meeting, and that prospective inputs and feedbacks arising there, may be also further discussed in our next UID Conference, which will be also held in Milano, next September 13-15, 2018.

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titolo libro • nome cognome


titolo saggio • nome cognome

quadraturismo e grande decorazione nella pittura di età barocca | quadraturismo and great decoration in baroque painting •

Disegno dello sviluppo della superficie voltata della quadratura Sala dell’udienza privata Museo degli Argenti palazzo Pitti, Firenze. Drawing of the development of the vaulted surface of the quadratura of the Hall of the private audience Silver Museum Pitti Palace, Florence.

Stefano Bertocci, Fauzia Farneti

Università degli studi di Firenze

Nel corso degli ultimi anni le nostre conoscenze sull’architettura dipinta sono andate sempre più precisandosi, andando a costituire uno specifico filone storiografico e organizzando un vario materiale che fino agli anni novanta del Novecento era per lo più emerso in ricerche a carattere generale (prospettiva, decorazione d’interni, scenografia, storia dell’architettura, storia della pittura, e via dicendo) Il quadraturismo lega assieme e la storia, la scienza e la tecnica, come è emerso dalla serie di convegni internazionali sul tema che per lo più hanno visto principalmente la Toscana e l’Università di Firenze come luogo di incontro e discussione. I convegni si sono tenuti, oltre a quello di Rimini del 2002 L’ architettura dell’inganno. Quadraturismo e grande decorazione nella pittura di età barocca, cura di Fauzia Farneti e Deanna Lenzi, a Lucca nel maggio del 2005 sotto il titolo di Realtà e illusione nell’architettura dipinta, i cui atti, usciti nel 2006 a cura ancora di Fauzia Farneti e Deanna Lenzi, dove emerse la necessità di spaziare nell’analisi in vari paesi dell’Europa, tra Seicento e Settecento, con particolare riferimento alla Spa-

During the last few years our knowledge of painted architecture has been more and more defined, going to constitute a specific historiographical trend and organizing a varied material that until the nineties of the twentieth century has mostly emerged in general research (perspective, interior decoration, scenography, history of architecture, history of painting, and so on). Quadraturismo ties together history, science and technology, as it emerged from the series of international conferences on the topic that mostly used Tuscany and the University of Florence as a meeting and discussion place. The conventions were held, after the one held in Rimini in 2002 The architecture of deception. Quadraturismo and great decoration in Baroque painting, organized by Fauzia Farneti and Deanna Lenzi, in Lucca in May 2005 with the title of Reality and illusion in painted architecture, in whose acts, published in 2006 by Fauzia Farneti and Deanna Lenzi, emerged the need to expand the analysis in various countries of Europe, between the seventeenth and eighteenth centuries, with particular reference to Spain and Portugal. A

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titolo libro • nome cognome

Sala delle Feste di Palazzo Contucci, Montepulciano (Siena) con individuazione della struttura prospettica. Main all of Palazzo Contucci, Montepulciano (Siena) with identification of the perspective structure. a destra Copertine degli atti delle edizioni precedenti. Covers of the proceedings of previous editions.

gna e al Portogallo, Un ulteriore e fondamentale convegno si è tenuto tenutosi tra Firenze e Montepulciano (SI) nel giugno del 2011, organizzato da Fauzia Farneti e Stefano Bertocci sotto il titolo di Prospettiva, luce e colore nell’illusionismo architettonico. Il quarto convegno sul Quadraturismo dal titolo Architettura dipinta: storia, conservazione e rappresentazione digitale, a cura di Fauzai Farneti e Stefano Bertocci, si terrà a Firenze nel novembre di quest’anno e si propone non solo di proseguire il censimento delle opere di tanti maestri operanti in Italia e all’estero, ma anche di delineare i complessi itinerari degli artisti e chiarire il ruolo della committenza e degli illustri protettori. Non ci sono barriere geografiche e l’opera del quadraturista può variare a seconda del periodo storico, della volontà dei committenti e dell’apporto delle tendenze artistiche locali. Una particolare attenzione è rivolta anche agli aspetti storico architettonici delle sedi che accolgono tali opere ed ai percorsi culturali e di aggiornamento scientifico sui temi del disegno da parte degli operatori.

further and fundamental conference was held between Florence and Montepulciano (SI) in June 2011, organized by Fauzia Farneti and Stefano Bertocci with the title of Perspective, light and color in architectural illusionism. The fourth conference on Quadraturismo entitled Painted Architecture: History, Conservation and Digital Representation, curated by Fauzia Farneti and Stefano Bertocci, will be held in Florence in November of this year and proposes not only to continue the census of the works of many leaders operating in Italy and abroad, but also to outline the complex itineraries of the artists and clarify the role of the client and the illustrious patrons. There are no geographical barriers and the work of the quadraturista can change according to the historical period, the will of the clients and the contribution of local artistic trends. Particular attention is also paid to the historical and architectural aspects of the offices that host these works and to the cultural and scientific updating paths on the themes of design by the operators.


quadraturismo e grande decorazione nella pittura barocca • s. bertocci, f. farneti

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Sala dell’udienza privata Museo degli Argenti palazzo Pitti, Firenze. Hall of the private audience Silver Museum Pitti Palace, Florence.

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Copertine delle principali pubblicazioni della IGI Global nel settore della Rappresentazione. Covers of the mail IGI Global publications in the field of Representation.


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uno sviluppo multidisciplinare della diffusione internazionale dell’area della rappresentanza: le attività dell’editore americano igi global e la serie advances in media, entertainment, and the arts | a multidisciplinary development of international dissemination of representation area: the activities of the american publisher igi global and the advances in media, entertainment, and the arts book series Giuseppe Amoruso

Politecnico di Milano

Stefano Brusaporci

Università dell’Aquila

Tra le sfide della corrente società, vi è l’integrazione tra tecniche e culture artistiche per sviluppare innovazione nei processi industriali ed artigianali. Le discipline della rappresentazione e i progressi tecnologici promuovono strumenti per auto-espressione sociale e per la crescita economica e tecnica grazie agli avanzamenti della ricerca. IGI Global è un editore scientifico americano con 30 anni di attività. IGI Global promuove libri e riviste dedicati agli strumenti emergenti e alle nuove frontiere della conoscenza, con approcci interdisciplinari e rivolti a diversi tipi di lettori. In particolare, IGI Global ha l’obiettivo di pubblicare ricerche su temi di tendenza, in particolare legati alle più avanzate innovazioni tecnologiche. Tutte le sue monografie e i suoi libri sono pubblicati in collane di li-

Among the current societal challenges, there is the integration of technical and artistic cultures to foster expression and innovation into industrial and craft processes. Disciplines of representation and the technological advances are promoting means for societal self-expression and for economic and technical growth through research processes. IGI Global is a 30 years old American international academic publisher. IGI Global fosters books and journals dedicated to emerging tools and new frontiers of knowledge, with interdisciplinary approaches, and targeted to different kind of readers. In particular, aim of IGI Global is to publish researches on trend topics, in particular related to breaking through technological advanced innovations.

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

bri. Le proposte di libri e i manoscritti finali sono stati sottoposti a un doppio processo di revisione tra pari. Le pubblicazioni sono gratuite, ma non sono ad accesso libero. Sono indicizzati da Scopus. L’interesse per le iniziative di IGI Global da parte degli studiosi italiani di Rappresentazione risale al 2012-2013. Le proposte sono cresciute sempre di più nel corso degli anni. Si ricordano l’“Encyclopedia of Information Science and Technology, Third Edition”, 2014, e le edizione successive. Nel 2015, IGI Global ha pubblicato “Handbook of Research on Emerging Digital Tools for Architectural Surveying, Modeling, and Representation” (a cura di S. Brusaporci); nel 2016 l’ “Handbook of Research on Visual Computing and Emerging Geometrical Design Tools” (a cura di G. Amorus); nel 2016 l’ “Handbook of Research on Emerging Technologies for Architectural and Archaeological Heritage” (a cura di A. Ippolito), libro selezionato dalla University of Mary Washington’s Center for Historic Preservation per il 2017 Historic Preservation Book Prize; nel 2017 l’ “Handbook of Research on Emerging Technologies for Digital Preservation and Information Modeling” (a cura di A. Ippolito & M. Cigola); nel 2018 il libro “Analyzing Form and Morphogenesis in Modern Architectural Contexts” (a cura di D. D’Uva). È in corso di pubblicazione “Analysis, Conservation, and Restoration of Tan-

All its monographies and edited books are published in Book Series. Book proposals and final manuscripts undergone a double peer review process. The publications are free, but they are not open access. They are indexed by Scopus. The interest for IGI Global initiatives by the Italian scholars of Representation go back to 2012-2013. The proposals have grown more and more over the years. We remember the publications in the “Encyclopedia of Information Science and Technology, Third Edition”, 2014, and in the following edition. In 2015, IGI Global published the “Handbook of Research on Emerging Digital Tools for Architectural Surveying, Modeling, and Representation” (ed. Brusaporci); in 2016 the “Handbook of Research on Visual Computing and Emerging Geometrical Design Tools” (ed. by Amoruso; in 2016 the “Handbook of Research on Emerging Technologies for Architectural and Archaeological Heritage” (ed. Ippolito), book selected by the University of Mary Washington’s Center for Historic Preservation for the 2017 Historic Preservation Book Prize; in 2017 the “Handbook of Research on Emerging Technologies for Digital Preservation and Information Modeling” (eds Ippolito & Cigola); in 2018 the book “Analyzing Form and Morphogenesis in Modern Architectural Contexts” (ed. D’Uva). It is going to be published “Analysis, Conservation,


igi global e la serie advances in media, entertainment, and the arts • g. amoruso, s. brusaporci

gible and Intangible Cultural Heritage” (a cura di A. Ippolito, C. Inglese); è del 2017 la monografia “Digital Innovations in Architectural Heritage Conservation: Emerging Research and Opportunities” (S. Brusaporci). Dal 2015 Amoruso è direttore della collana “Advances in Media, Entertainment, and the Arts” Book Series. Tra le riviste pubblicate dalla IGI Global, è di particolare interesse il “International Journal of Computational Methods in Heritage Science”.

and Restoration of Tangible and Intangible Cultural Heritage” (eds Ippolito, Inglese); in 2017 the monography “Digital Innovations in Architectural Heritage Conservation: Emerging Research and Opportunities” (Brusaporci). From 2015 Amoruso is editor-in-chief of the “Advances in Media, Entertainment, and the Arts” Book Series. Among IGI Global journals, it is interesting the “International Journal of Computational Methods in Heritage Science”.

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la rivista scientifica on-line open access «disegnarecon» | the scientific on-line open access journal «disegnarecon» •

DISEGNARECON, Vol 9, No 17 (2016): Musei Virtuali dell’ Architettura e della Città, a cura di Piero Albisinni e Elena Ippoliti. DISEGNARECON, Vol 9, No 17 (2016): Virtual Museums of Architecture and City, edited by Piero Albisinni and Elena Ippoliti.

Mario Centofanti, Stefano Brusaporci

Università dell’Aquila

«DISEGNARECON» (ISSN 1828 5961) è una rivista scientifica internazionale, on-line, open access a pubblicazione gratuita, che utilizza un processo di revision di tipo blind peer reviewed. Tratta di ricerche e casi di studio nell’ambito del design, rappresentazione e comunicazione dei beni architettonici. Obiettivo è pubblicare gli esiti di qualificate ricerche e promuovere la riflessione in ambito scientifico tra studiosi di Ingegneria ed Architettura. La rivista è pubblicata semestralmente in giugno e dicembre dall’Università degli Studi dell’Aquila. http://disegnarecon.univaq.it/ojs/index.php/disegnarecon/index Direttore: Mario Centofanti; Vicedirettore: Roberto Mingucci; Journal Manager: Stefano Brusaporci; Redazione: Roberto Mingucci, Stefano Brusaporci, Giuseppe Amoruso, Enrico Cicalò, Ilaria Trizio, Alessandro Luigini, Michele Russo. Comitato scientifico: (Italia) Mario Centofanti, Vitale Cardo-

«DISEGNARECON» (ISSN 1828 5961) is an international, on-line, free and open access and blind peer reviewed scientific journal focused on researches and case studies in the field of architectural heritage design, representation and communication. It invites submissions on these topics and promotes discussion and debate between scholars from Engineering and Architecture Schools. The journal is published by the University of L’Aquila (Italy). http://disegnarecon.univaq.it/ojs/index.php/disegnarecon/index It is published semiannaly in June and December. Editor in chief: Mario Centofanti; Editor: Roberto Mingucci; Journal Manager: Stefano Brusaporci; Editorial Board: Roberto Mingucci, Stefano Brusaporci, Giuseppe Amoruso, Enrico Cicalò, Ilaria Trizio, Alessandro Luigini, Michele Russo. Scientific committee: (Italia) Mario Centofanti, Vitale

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pagina a fronte DISEGNARECON, Vol 10, No 19 (2017): DISEGNO ARCHEOLOGICO, a cura di Pablo RodriguezNavarro. DISEGNARECON, Vol 10, No 19 (2017): ARCHAEOLOGICAL DRAWING, edited by Pablo RodriguezNavarro.

ne, Secondino Coppo, Patrizia Falzone, Francesca Fatta, Riccardo Migliari, Roberto Mingucci ; (Spagna) Pilar Chias Navarro, Pablo Rodriguez-Navarro; (Argentina) Mauro Chiarella; (Brasile) Altino Barbosa Caldeira, Ana Clara Mourão Moura, (New Zealand) Renata Jadresin-Milic. Dal 2006 pubblica articoli sul disegno, la rappresentazione e la comunicazione dell’architettura, della città e del territorio. Con la sua storia di oltre 10 anni, DISEGNARECON è divenuta un riferimento nel dibattito nazionale ed internazionale sulle strumentazioni innovative, sulle nuove metodologie, sui più significativi casi di studio, sui campi più avanzati di ricerca. Dal 2006 al 2014, la rivista è stata pubblicata dall’Alma Mater Studiorum University di Bologna. A partire dal 2015, è pubblicata dall’University dell’L’Aquila. Dal 2016, tutti gli articoli sono pubblicati in full English text; il testo nella lingua madre dell’autore è opzionale ma apprezzato. I volume in full English text sono: Vol 9, No 16 (2016): “B.I.M. Dimensions”, edited by Roberto Mingucci, Stefano Brusaporci, Stefano Cinti Luciani; Vol 9, No 17 (2016): “Virtual museums of Architecture and City”, edited by Piero Albisinni and Elena Ippoliti; Vol 10, No 18 (2017): “The survey for the restoration of historical heritage”, edited by Stefano Bertocci and Marco Bini; Vol 10, No 19 (2017): “Archaeological drawing”, edited by Pablo Rodriguez-Navarro. Dal numero n°19 della rivi-

Cardone, Secondino Coppo, Patrizia Falzone, Francesca Fatta, Riccardo Migliari, Roberto Mingucci ; (Spagna) Pilar Chias Navarro, Pablo Rodriguez-Navarro; (Argentina) Mauro Chiarella; (Brasile) Altino Barbosa Caldeira, Ana Clara Mourão Moura, (New Zealand) Renata Jadresin-Milic. Since 2006 publishes articles on the drawing, the representation and the communication of architecture, city and territory. With its ten-year history, DISEGNARECON is a key reference journal in the national and international debate on the innovative tools, new methods, most significant case study, and the emerging research fields on graphic representation and communication. From 2006 to 2014, the journal was published by the Alma Mater Studiorum University of Bologna. Starting from 2015, it is published by the University of L’Aquila. From 2016, all the papers are published in full English text; the text in the native language of authors is optional but appreciated. The last issues in full English text are: Vol 9, No 16 (2016): “B.I.M. Dimensions”, edited by Roberto Mingucci, Stefano Brusaporci, Stefano Cinti Luciani; Vol 9, No 17 (2016): “Virtual museums of Architecture and City”, edited by Piero Albisinni and Elena Ippoliti; Vol 10, No 18 (2017): “The survey for the restoration of historical heritage”, edited by Stefano Bertocci and Marco Bini; Vol 10, No 19 (2017): “Ar-


la rivista scientifica on-line open access disegnarecon • m. centofanti, s. brusaporci

sta, è stata inaugurate una nuova sezione dedicate ad interviste ad importanti studiosi del capo della rappresentazione. Dal 2018 la rivista è indicizzata da Scopus.

chaeological drawing”, edited by Pablo Rodriguez-Navarro. By the issue n°19 there is a new section dedicated to interviews with important scholars in the field of represeantation. From 1018 the journal will be indexed by Scopus.

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immagini? image and imagination between representation, communication, education and psychology •

Alessandro Luigini, Demis Basso, Matteo Moretti, Maria Teresa Trisciuzzi

Copertina del numero monografico della rivista internaz. Proceedings, dell’editore scientifico MDPI. Cover of the monograph. issue of the journal Proceedings, of the scientific publisher MDPI.

Libera Università di Bolzano

Stefano Brusaporci

Università dell’Aquila

Enrico Cicalò

Università di Cagliari

Valeria Menchetelli Università di Perugia

Massimiliano Lo Turco Politecnico di Torino

Chiara Panciroli

Università di Bologna

Daniele Rossi Università degli studi di Camerino

Daniele Villa

Politecnico di Milano

Il 27 e il 28 novembre 2017 si è tenuto a Bressanone, presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, il convegno internazionale e interdisciplinare IMMAGINI? Image and imagination between representation, communication, education and psychology. Il convegno, alla sua prima edizione, ha visto oltre 300 autori provenienti da 15 paesi diversi dislocati sui 5 continenti inviare circa 220 abstract in risposta alla call for paper pubblicata a marzo dello stesso anno. Di questi, circa 160 sono stati selezionati mediante double blind peer review (abstract/full paper) e circa la metà sono stati presentati nella due giorni a Bressanone, organizzata

On 27 and 28 November 2017, the Faculty of Education of the Free University of Bozen-Bolzano held in Brixen-Bressanone the international and interdisciplinary conference IMMAGINI? Image and imagination between representation, communication, education and psychology. More than 300 authors from 15 different countries on 5 continents sent about 220 abstracts in response to the call for paper of the first edition of the conference, published in March of the same year. About 160 of these abstracts were selected through double blind peer review (abstract/full paper) and about half of them were presented during the two days at Brixen-Bressanone, each of which

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pagina a fronte Relazione introduttiva di Alessandro Luigini. Opening Address by Alessandro Luigini.

in due sessioni plenarie con keynote speaker internazionali (Italia, Europa, Australia, Stati Uniti) tra cui si distingue il nome di James Elkins, uno dei maggiori storici dell’arte e teorici dell’immagine su scala globale, che ha tenuto una lectio magistralis di apertura. A fine convegno, al di fuori del programma scientifico, è stato organizzato un talk con Oliviero Toscani. Gli atti full english che raccolgono oltre 160 full paper — per un totale di oltre 2.200 pagine — sono pubblicati in open access e indicizzati in Web of Science con l’editore scientifico internazionale MDPI come numero monografico di rivista. Il convegno è stato patrocinato da quattro società scientifiche: UID (Unione Italiana per il Disegno), SIPED (Società Italiana di Pedagogia), AIP (Associazione Italiana di Psicologia) e AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva). Concludono i ‘numeri’ di questo convegno gli 11 membri del comitato organizzatore interdisciplinare, i 48 membri del comitato scientifico internazionale e i quasi 100 revisori per la peer review. Lo scopo principale del convegno è stato mettere in relazione approcci metodologici ed epistemologici differenti — spesso in maniera sostanziale — per lo studio del significato disciplinare delle immagini e dell’immaginazione; i principali settori di ricerca che hanno partecipato al dibattito sono la rappresentazione e la comunicazione grafica — graphic and visual scien-

has been opened by a plenary sessions of keynote speech given by international keynote speakers (from Italy, Europe, Australia, and United States) among which one may mention, in particular, the lectio magistralis given by James Elkins, one of the world’s greatest art historians and image theorists. The closing of the conference was instead entrusted to Oliviero Toscani who gave a talk outside the scientific program. The conference proceedings collect more than 160 full papers in English — for a total of more than 2,200 pages — and are published by the international scientific publisher MDPI in a monographic issue of an open access magazine indexed in Web of Science. The conference was patronised by four italian scientific societies: UID (Unione Italiana per il Disegno), SIPED (Società Italiana di Pedagogia), AIP (Associazione Italiana di Psicologia) and AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva). Finally, the ‘numbers’ of this conference are concluded mentioning the 11 members of the interdisciplinary organizing committee, the 48 members of the international scientific committee, and the almost 100 peer reviewers. The main aim of the conference was to study the disciplinary meaning of images and imagination connecting different methodological and epistemological approaches from the research areas of graph-


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ce —, la pedagogia, la psicologia cognitiva e dello sviluppo. Uno dei fattori di soddisfazione degli organizzatori, oltre all’effettiva qualità delle relazioni, è dato dalla presenza di contributi di numerosi ambiti disciplinari, a dimostrazione della reale transdisciplinarietà del tema e della proposta offerta dal convegno: studiosi provenienti dalla sociologia, dalla semiotica, dalla linguistica, dalla matematica o dalla fisica hanno voluto confrontarsi sul tema del rapporto tra immagini e immaginazione. Tra le ragioni che rendono significativo il convegno per l’area del disegno è da ricordare come questo abbia segnato definitivamente l’estensione dello spazio semantico di pertinenza della ricerca disciplinare dall’ambito della rappresentazione dell’architettura a quello dell’immagine per come, a livello in-

ic representation and communication — graphic and visual science —, pedagogy, cognitive and developmental psychology. Indeed, the success of the conference was determined by the actual quality of the conference lectures, and the presence of contributions from many disciplines. Scholars from sociology, semiotics, linguistics, mathematics or physics wanted to discuss the relationship between images and imagination, demonstrating the real transdisciplinarity of the theme and the proposal offered by the conference. Among the reasons that make the conference significant for the research area of Drawing, is to remember that it has definitely marked the extension of the semantic space pertinent to disciplinary research from mere representations of architecture to im-

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pagina a fronte Alcuni elementi che componevano il Conference kit: shopper, moleskine, programmaindice. Some elements of the Conference kit: shopper, moleskine, flyer with program and index.

ternazionale, è trattato nella graphic science e nella visual science. Se questo ampliamento è stato sancito dalle parole di Vito Cardone — “I am convinced, and have been for more than twenty years precisely, that the specific of our scientific-disciplinary area, in Italy, is not and should no longer be the only representation of architecture, territory and works of art, but the elaboration of visual images as a whole.” — è necessario ricordare i due principali antecedenti: procedendo in una elencazione a ritroso, il primo è la nuova edizione, nel 2016, della storica rivista XY in formato open access, che di numero in numero presenta approfondimenti interdisciplinari su temi specifici riguardanti l’immagine e il rapporto di questa con l’arte e la scienza; il secondo è il ciclo di seminari Idee per la rappresentazione, che dal 2007 al 2014 si è proposto come il luogo della elaborazione di nuovi paradigmi per la ricerca disciplinare e che, significativamente, si è concluso con un seminario titolato Visualità. Ma, come ricorda Cardone nel suo intervento introduttivo, il dibattito sull’immagine è ancora più antico e per brevità non è possibile in questa sede ripercorrerne l’intera genealogia. In questo senso, IMMAGINI? ha voluto condensare il lavoro di tanti colleghi che in precedenza avevano proposto il tema e a cui è doveroso il ringraziamento del comitato organizzatore del convegno.

ages, as they are dealt at the international level within the graphic science and the visual science. Although this widening has been sanctioned by the words of Vito Cardone — “I am convinced, and have been for more than twenty years precisely, that the specific of our scientific-disciplinary area, in Italy, is not and should no longer be the only representation of architecture, territory and works of art, but the elaboration of visual images as a whole” —, it is necessary to remember two main antecedents. The first one is the new edition, in 2016, of the historical open access scientific journal XY, which in each issue presents in-depth interdisciplinary analysis on specific issues concerning the image and its relationship with art and science. The second one is the cycle of seminars Idee per la rappresentazione, which from 2007 to 2014 proposed itself as the place for the elaboration of new paradigms for disciplinary research and which, significantly, concluded with a seminar entitled Visualità. However, as Cardone claim in his introductory speech, the debate on images is even older but, in order to be brief, it is not possible here to trace its entire genealogy. In this sense, IMMAGINI? wanted to condense the work of many colleagues who had previously proposed the topic whom deserve the necessary thanks of the organizing committee of the conference.


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Final Report


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report del dibattito conclusivo del simposio uid — internazionalizzare la ricerca. firenze, 14-15 giugno 2018 | report of the conclusive debate of the uid symposium — internationalizing research. florence, 14-15 june 2018 Stefano Bertocci

Università degli studi di Firenze

Luigi Cocchiarella

Politecnico di Milano

Il Simposio UID 2018 dedicato ai progetti di ricerca ed alle attività culturali in ambito internazionale apre ufficialmente una stagione di confronto sulle esperienze didattiche, di ricerca, e professionali, condotte in varie regioni del mondo, intendendo porsi come il primo di una serie di appuntamenti periodici della nostra comunità scientifica i cui esiti possano essere di volta in volta riferiti, presentati discussi e approfonditi nelle apposite sedi di dibattito culturale della nostra associazione scientifica. L’organizzazione delle sessioni di lavoro sulla base delle aree geografiche di riferimento individuate nell’organizzazione del simposio ha consentito di mettere in evidenza le concrete possibilità di interazione con numerosi partner internazionali, sia sotto il profilo tematico sia in relazione agli aspetti amministrativo-procedurali, organizzativi, e di accesso alla collaborazione scientifica internazionale. Nel corso delle sei sessioni di lavoro, articolate in due giornate con più di cinquanta interventi, è emerso un ricco spaccato di

The 2018 UID Symposium dedicated to research projects and cultural activities in the international sphere officially opens a season of discussion on teaching, research and professional experiences, conducted in various regions of the world, intending to place itself as the first of a series of periodic appointments of our scientific community whose results can be, from time to time, referred, presented and discussed in depth in the appropriate forums of cultural debate of our scientific association. The organization of the working sessions based on the geographical areas of reference identified in the organization of the symposium has allowed to highlight the concrete possibilities of interaction with numerous international partners, both from the thematic point of view and in relation to the administrative-procedural aspects, organization, and access to international scientific collaboration. During the six working sessions, divided into two days with more than fifty speeches, has emerged a rich cross-section of cur-

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esperienze in atto, concluse, e in fase di avvio con partner di tutto il mondo, Europa, Americhe, Oceania e Asia, con particolare attenzione alle aree mediterranee del vicino Oriente e il continente africano, nelle quali sono stati presentati veri e propri progetti di affiancamento culturale di medio e lungo termine, attraverso i quali si massimizza l’interazione tra formazione, ricerca e promozione professionale. Sono molte le suggestioni emerse dalle tavole rotonde che si sono svolte al termine delle sessioni di lavoro e nella discussione conclusiva che tentiamo brevemente di riassumere nei seguenti termini. Emerge, come prima istanza, la necessità di presentarsi come rete portatrice di interessi scientifici e culturali nei settori del rilievo e della rappresentazione, non solo nei grandi paesi emergenti. La nostra associazione del Disegno UID potrebbe supportare queste istanze ponendosi quale interlocutore privilegiato e network di raccordo, in affiancamento ai nostri Atenei, sul tema dell’internazionalizzazione, garantendo, oltre alla qualità scientifica e alla rilevanza culturale dei progetti di ricerca, i flussi in uscita e in entrata, dei ricercatori e docenti interessati al nostro settore scientifico disciplinare. Altrettanto cruciale è apparso il tema della attualizzazione dei contenuti scientifici proposti dal settore disciplinare al fine di una chiara e corretta visibilità sul piano internazionale. Questo passa anche attraver-

rent experiences, concluded, and in the start-up phase with partners from all over the world, Europe, the Americas, Oceania and Asia, with particular attention to the Mediterranean areas of the Near East and the African continent, in which actual projects of medium and long-term cultural support were presented, through which the interaction between training, research and professional promotion is maximized. There are many suggestions emerged from the round-tables that were held at the end of the work sessions and in the final discussion that we briefly try to summarize in the following terms. It emerges, as a first instance, the need to present itself as a network of scientific and cultural interests in the fields of survey and representation, not only in large emerging countries. Our UID Drawing association could support these requests by placing itself as a privileged interlocutor and linking network, alongside our universities, on the theme of internationalization, guaranteeing, in addition to the scientific quality and the cultural relevance of the research projects, the outflows and inflows of the researchers and teachers interested in our scientific disciplinary sector. Equally crucial was the theme of the actualization of the scientific contents proposed by the disciplinary sector in order to have a clear and correct visibility on the international level. This also goes through an effective lexical revision, based on an


report del dibattito conclusivo del simposio uid • s. bertocci, l. cocchiarella

so una efficace revisione lessicale, basata su una aggiornata riflessione sui contenuti della ricerca e sulla nostra identità, finalizzata a rendere riconoscibili le nostre competenze e il nostro contributo. Una particolare attenzione va riservata alle classificazioni vigenti in ambito europeo ed extra-UE, insistendo ed incidendo, ad esempio, anche sulla necessità della revisione dei settori ERC in ambito europeo ed internazionale, al fine di facilitare non solo la corretta classificazione ed indicizzazione delle nostre ricerche, ma anche la costruzione di adeguati partenariati su progetti di ricerca e progetti di formazione anche nell’ambito delle professioni. È emerso con evidenza che rivolgendosi all’orizzonte internazionale occorra costruire e rinforzare le relazioni con istituzioni e organi governativi, non solo quelli nazionali istituzionalmente dedicati a queste attività, principalmente il Ministero degli Esteri, ma anche con le grandi istituzioni internazionali (ONU UE, etc.) rispetto alle quali occorre conquistarsi una maggiore visibilità facendo leva sulla massa critica della rete dei rapporti con università e altre associazioni scientifiche e professionali. Sul piano degli strumenti e dei canali dell’internazionalizzazione si è segnalata l’opportunità dalla predisposizione di una adeguata letteratura scientifica in lingua, di un intelligente impiego del web e dei canali social come risorsa per la costruzione, condivisione e gestione dei progetti, e la implementazione di progetti editoriali a carattere

updated reflection on the contents of the research and on our identity, aimed at making our skills and our contribution recognizable. Particular attention should be paid to the classifications in force in the European and non-EU context, insisting and impacting, for example, even on the need to review the ERC sectors in Europe and internationally, in order to facilitate not only the correct classification and indexing of our research, but also the construction of appropriate partnerships on research projects and training projects also within the professions. It has become clear that turning to the international horizon it is necessary to build and strengthen relations with government institutions and bodies, not only the national institutions dedicated to these activities, mainly the Ministry of Foreign Affairs, but also with large international institutions (UN, EU, etc.) with respect to which it is necessary to gain greater visibility by relying on the critical mass of the network of relationships with universities and other scientific and professional associations. In terms of internationalization tools and channels, the opportunity is pointed out from the preparation of adequate literature in the language, an intelligent use of the web and social channels as a resource for the construction, sharing and management of projects, and the implementation of international editorial projects consistent with the international evaluation system of scientific production. The theme of the evaluation and,

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

internazionale coerenti con il sistema della valutazione internazionale della produzione scientifica. Il tema della valutazione e, conseguentemente, dell’appropriato finanziamento della ricerca meriterà un impegnativo approfondimento e una collocazione prioritaria nell’agenda UID dei prossimi anni. Si è poi evidenziata l’opportunità di stimolare e valorizzare risorse umane già in campo che potrebbero efficacemente operare come facilitatori, a partire dagli allievi e dai docenti impegnati in progetti di scambio internazionale, in progetti di laurea double-degree, nei master, specializzazioni e dottorati di ricerca, sempre più frequentati da discenti di varie nazionalità, dai visiting stranieri e dai docenti italiani operanti presso università straniere. Si considera promettente e di fondamentale importanza la evidente attitudine e competenza dei ricercatori del nostro settore disciplinare a operare nel contesto internazionale, sia in forza della nostra innata curiosità nel campo degli studi di architettura, di archeologia, del paesaggio e del territorio, sia in forza della nostra attenzione per il ’nuovo’, declinato oggi anche nei molteplici aspetti del mondo digitale. La versatilità e apertura mentale dei ricercatori si dimostra una importante chiave di accesso all’internazionalizzazione, proprio in forza della natura del Disegno in quanto linguaggio di per sé facilitatore nel processo di costruzione e condivi-

consequently, of the appropriate funding of the research will deserve a deepening and a priority placement in the UID agenda for the coming years. It was then highlighted the opportunity to stimulate and enhance human resources already in the field that could effectively operate as facilitators, starting from students and teachers engaged in international exchange projects, double-degree projects, masters, specializations and research doctorates, more and more frequented by learners of various nationalities, by visiting foreigners and by italian teachers working at foreign universities. The evident attitude and competence of researchers in our disciplinary sector to operate in the international context is considered promising and of fundamental importance, both because of our innate curiosity in the field of architectural studies, archaeology, landscape and territory, and in force of our attention to the ‘new’, nowadays also expressed in the many aspects of the digital world. The versatility and open-mindedness of researchers proves to be an important key to access to internationalization, precisely because of the nature of the design as a language in itself facilitator in the process of creating and sharing knowledge. Therefore, a greater attention is paid to the interdisciplinarity and transdisciplinarity that become, even on the basis of the scientific reports presented at the symposium, an equally essential key


report del dibattito conclusivo del simposio uid • s. bertocci, l. cocchiarella

sione delle conoscenze. Ne discende quindi una maggiore attenzione all’interdisciplinarità e alla transdisciplinarità che divengono, anche sulla base dei report scientifici presentati al simposio, una altrettanto irrinunciabile chiave di accesso all’internazionalizzazione, in un mondo scientifico e culturale che si presenta molto complesso e che pratica da tempo l’integrazione delle conoscenze, oltre i limiti disciplinari, vista in funzione dello sviluppo scientifico nel suo complesso. Nel corso della tavola rotonda conclusiva, oltre a richiamare i temi sopra elencati si è provato a tracciare una possibile prospettiva di sistema per il futuro delle nostre attività internazionali riconoscendo e riconfermando la nostra attitudine critica — più che le mere competenze tecniche in cui forse altre realtà nazionali sono oggi leader indiscusse — quale tratto distintivo, caratterizzante e difficilmente surrogabile nel contesto della collaborazione internazionale, sul quale occorre continuare a investire, se necessario rivedendo i nostri progetti formativi a tutti i livelli, e cercando di valorizzare questo aspetto nei luoghi istituzionalmente deputati, nella competizione per la ricerca e nella professione. Si è ritenuto importantissimo valorizzare la catena virtuosa che vede nel collegamento fra didattica, ricerca, e professione la sua espressione compiuta, evidenziando le perduranti criticità nel controllo della sfera professionale e nel rapporto con gli ordini professionali. Come da più parti evidenziato si

to access to the internationalization, in a scientific and cultural world that is very complex and that has long practiced the integration of knowledge, beyond the disciplinary limits, seen as a function of scientific development as a whole. During the final round-table, in addition to recalling the topics listed above, we tried to trace a possible system perspective for the future of our international activities, recognizing and reconfirming our critical attitude — more than the mere technical skills in which perhaps other national realities are today undisputed leaders — as a distinctive, characterizing and hardly substitutable trait in the context of international collaboration, on which we must continue to invest, if necessary, reviewing our training projects at all levels, and trying to enhance this aspect in the institutionally designated places, in the competition for research and in the profession. It was considered very important to value the virtuous chain that sees in the connection between teaching, research, and profession its complete expression, highlighting the persistent critical issues in the control of the professional sphere and in the relationship with the professional orders. As highlighted by many, the importance of the university’s third mission, the so-called technological transfer, is complementary to the first two, respectively didactic and research, where our sector could play a non-indifferent role by maximizing and investing in interdisciplinarity and scientific cooperation,

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programmi multidisciplinari per l’internazionalizzazione della ricerca • stefano bertocci

rileva l’importanza della terza missione dell’università, il cosiddetto trasferimento tecnologico, complementare rispetto alle prime due, rispettivamente didattica e ricerca, dove il nostro settore potrebbe giocare un ruolo non indifferente massimizzando ed investendo nei rapporti di interdisciplinarità e cooperazione scientifica, come dimostrato da numerosi contributi presentati nel simposio. Il dibattito dimostra come quest’ultima riflessione costituisca uno dei punti da considerare con la dovuta attenzione nell’agenda UID nei prossimi anni, unitamente al tema della valutazione e del finanziamento della ricerca, che prevederà anche una seria riflessione sul valore effettivo e sull’incidenza della ricerca in campo internazionale e sull’innovazione della didattica, pilastro essenziale di tutto il processo, non solo in riferimento ai temi dell’internazionalizzazione. I temi evidenziati in questo rapporto saranno portati all’attenzione delle sessioni plenarie della 18th International Conference on Geometry and Graphics, convegno internazionale patrocinato dall’UID che vede la partecipazione di relatori provenienti da circa quaranta paesi del mondo, che si svolgerà a Milano dal 3 al 7 agosto 2018, e sarà ufficialmente presentato e discusso nel prossimo 40° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione - XV Congresso della Unione Italiana per il Disegno, che si svolgerà a Milano il 13, 14, 15 settembre 2018.

as demonstrated by numerous contributions presented in the symposium. The debate demonstrates how this latest reflection is one of the points to be considered with due attention in the UID agenda in the coming years, together with the theme of evaluation and funding of research, which will also include a serious reflection on the actual value and incidence of international research and teaching innovation, essential pillar of the whole process, not only with reference to the themes of internationalization. The themes highlighted in this report will be brought to the attention of the plenary sessions of the 18th International Conference on Geometry and Graphics, an international conference sponsored by the UID which will be attended by speakers from about forty countries in the world, which will take place in Milan from 3rd to 7th of August 2018, and will be officially presented and discussed in the upcoming 40th International Conference of Teachers of Disciplines of Representation – XV Congress of the Italian Union for Drawing, which will take place in Milan on the 13th, 14th and 15th of September 2018.


mosul. così lontana, così vicina • d.tartaglia

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Parallel Events


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mosul. così lontana, così vicina Daniela Tartaglia

Fondazione Studio Marangoni, Firenze

Fotografie di Giovanni Fontana Antonelli

Mosul. Chiesa di San Tommaso. Interno.

La documentazione fotografica realizzata da Giovanni Fontana Antonelli sul centro storico di Mosul, non solo ripropone all’attenzione della comunità internazionale la devastazione operata dalla guerra e dalla furia dell’ISIS su quello che è un patrimonio comune a tutta l’umanità, ma ha il pregio di indurci a riflettere sul valore e la natura della fotografia e sul suo utilizzo da parte dei cosiddetti ‘amatori’, di coloro cioè che, svincolati da una precisa finalità professionale, riescono a trasformare in immagine la propria relazione con il mondo. Sappiamo che, da sempre, la fotografia asseconda il nostro bisogno di documentare e lasciare traccia della nostra presenza nel mondo, di un’esperienza vissuta. Da sempre la fotografia è compagna del naturalista, dell’archeologo, del viaggiatore e mostra ‘luoghi distanti, impossibili da raggiungere’. È una tecnologia amica, che non mette soggezione e che, fin dall’invenzione, è stata praticata con estrema libertà da scrittori, scienziati, intellettuali, pittori ed architetti, i quali hanno contribuito non poco ad immettere nella nuova pratica contenuti e collegamenti stimolanti. Basti pensare alla produzione fotografica di alcuni famosi “fotografi irregolari” (la definizione è di Lamberto Vitali) — tra questi il conte Giuseppe Primoli, Lewis Carroll, il barone von Gloeden, Emile Zola, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Arthur Rimbaud — che, a cavallo tra Ottocento e Novecento, non vincolati dalla schiavitù del mestiere, hanno esercitato con estrema libertà le proprie facoltà di osservazione. Giovanni Fontana Antonelli appartiene a questa tradizione di ‘amatori’ colti. Non a caso è co-autore di pubblicazioni in cui la documentazione fotografica ha grande rilevanza : “BethlehemArea Conservation and Management Plan” (UNESCO, Parigi, 2012) e “The Land That Remains” (Hatje Cantz, Berlino, 2016, fotografie di Federico Busonero). Come architetto ed esperto di patrimonio culturale — è attualmente responsabile del Settore Cultura presso l’ufficio UNESCO per l’Iraq, dove è incaricato del restauro e della ricostruzione del Centro Storico di Mosul gravemente danneggiato, a partire dal 2014, dallo


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pagina a fronte Mosul. Resti della Moschea Al-Nuri e veduta del Minareto AlHadba.

Stato Islamico, e successivamente dai bombardamenti del 2017 — ha sviluppato nel tempo un rapporto molto stretto con l’immagine fotografica. Gli incontri e la frequentazione assidua con alcuni fotografi, impegnati a ragionare sul valore dello sguardo più che sulla tecnica di esecuzione fotografica, il collocare la fotografia in un ambito di narrazione e progetto — piuttosto che in quello di tecnica di servizio per la restituzione di una informazione — hanno fatto sì che la fotografia diventasse per lui, poco a poco, non più e solo strumento di documentazione topografica ma anche percezione dello spazio mediata dalla espressione del proprio vissuto. Le immagini di Giovanni Fontana Antonelli riescono ad andare al di là della semplice certificazione di un disastro avvenuto, segno evidente che il fotografo è riuscito, in questo suo racconto, ad attivare un processo percettivo e conoscitivo di grande intensità. È riuscito ad utilizzare la fotografia come “intensificatore di vita” (la definizione è di Moholy-Nagy), a riappropriarsi di una sottile dimensione psichica sebbene l’iter progettuale rimanga rigorosamente all’interno di una lettura dello spazio che sembra confermare l’utilizzo descrittivo della fotografia. È riuscito a mettersi in ascolto e a stabilire una relazione con il tempo e con la memoria. La fotografia ha uno speciale rapporto con il tempo, inteso come categoria filosofica. A differenza del pittore che può permettersi, teoricamente, di non considerare mai finito un quadro, il fotografo è, di fatto, di fronte ad una scelta unica e definitiva. Quando preme il pulsante dell’otturatore ‘taglia’ il tempo, senza più alcuna possibilità di intervento. Cattura l’istante e lo eternizza, trasformando il tempo evolutivo in tempo immobile. Ed è in questa immobilità della dimensione del tempo fotografico, in questa persistenza del tempo — e non nell’unicità della copia — che sedimenta, a mio avviso, l’aura della fotografia. La fotografia, in questa sua lotta per fermare il tempo, riesce dunque a contrapporsi al ‘grande devastatore’, a ricomporre e rendere immortali i monumenti che rischiano di andare in rovina: “le guerre, le rivoluzioni, le convulsioni terrestri” — scriveva nel 1856 il noto pubblicista francese Ernest Lacan — “possono distruggerli fino all’ultima pietra ma essi vivono per sempre nell’album dei nostri fotografi”. È esattamente quell’‘ultima pietra’ che Giovanni Fontana Antonelli è riuscito a fotografare, a rischio della propria incolumità e degli ordigni inesplosi disseminati fra le macerie di Mosul. Il caso ha voluto che la camionetta della polizia irachena che lo stava scortando si sia dovuta fermare per un serio guasto meccanico. Giovanni Fontana Antonelli non ha molto tempo a disposizione, e sicuramente non gli capiterà facilmente di poter girare per l’antica città di Mosul senza essere costantemente scortato. Ha con sé solo una


mosul. così lontana, così vicina • d.tartaglia

macchina fotografica compatta e uno smartphone ma, spinto da una urgenza interiore e dal bisogno di testimoniare una follia manifesta, scende dalla camionetta della polizia irachena e si spinge fra le macerie di case, palazzi abbandonati, minareti, cercando tracce dell’antica bellezza di quella che un tempo era la capitale assira. Non scatta immagini per documentare la materialità dello stato del mondo, non cerca l’ortogonalità delle inquadrature né potrebbe farlo visto che, in quello scenario post bellico, l’unica possibilità di fotografare in sicurezza è quella di scattare camminando. Allora perché fotografa? Cosa ha visto di così urgente? Per cercare di spiegarlo a chi non è addentro alle problematiche filosofiche relative all’atto del fotografare, faccio mie le parole dello psicanalista Gustavo Pietropolli Charmet che, a proposito del fotografo di paesaggio, scrive: Avete mai provato a cercare di convincere un fotografo del paesaggio ad essere ragionevole, a riconoscere che ora deve riuscire ad abbandonare il luogo ove ha sentito l’obbligo incoercibile di

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Mosul. Il centro storico dopo i bombardamenti del 2017.

fermarsi per adempiere al proprio mandato? Cos’è che lo costringe a doversi fermare a tutti i costi […] Chiunque altro faccia un altro mestiere non vede proprio nulla di speciale, ma il fotografo del paesaggio in quel momento è come un cane da caccia che punta la preda, un mistico vicino alla visione, o meglio, come sono convinto che sia, un bambino che ha visto un uccellino ferito, un gattino abbandonato che piange ; deve adottarlo, fermarsi, soccorrerlo; il fotografo del paesaggio ha visto uno scorcio del mondo ancora in vita ma alle prese con la morte e il degrado; allora fotografa, non per documentare, ma per fare subito, prima che sia troppo tardi, una trasfusione di senso, un’iniezione di futuro, una rianimazione dell’anima del passato che abita ancora in quel luogo.

Sicuramente, è stata questa “trasfusione di senso” la molla che ha spinto Giovanni Fontana Antonelli a fotografare, a rischiare per rispettare un mandato etico e sociale, quello cioè di conservare memoria di uno stato del mondo e di non perdere il senso di continuità. Nel farlo ha deciso di non scendere a patti con la morte, di rielaborare il lutto. Nonostante le macerie e la furia distruttrice di cui il paesaggio iracheno è testimone, si avverte che ancora gli dei non hanno abbandonato il luogo, ancora si intravedono, nelle


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sue immagini, segni di antiche visioni e di rinascita. Con profondo rispetto e delicatezza nei confronti delle ferite profonde di cui è testimone, l’autore rivela atmosfere rarefatte e dettagli simbolici, riporta ordine ed equilibrio attraverso la sua visione frontale e ribadisce la funzione della fotografia come straordinario dispositivo antropologico di cui riappropriarsi. Questo, a mio avviso, è un aspetto particolarmente interessante da sottolineare e sul quale riflettere, anche collettivamente, per evitare di continuare ad essere sommersi da immagini didascaliche, superficiali, acritiche. Usare la fotografia come strumento di consapevolezza e di interrogazione sul presente e sul passato, per poter arrivare a indagare la complessità della realtà e comprendere il proprio tempo esistenziale in rapporto a quello della storia, rappresenta a mio avviso un modo proficuo — anche per il futuro — per capire il senso dei luoghi, specialmente di quelli cosiddetti fragili, e interrogarsi sull’idea stessa di paesaggio e sulle sue modificazioni e criticità. Tra l’altro questa attitudine dello sguardo, questo bisogno di lavorare sulla memoria profonda, evocando e riportando in vita visioni, suoni lontani di chi quei luoghi ha abitato nel tempo, per me rappresenta una sfida interessante, da approfondire anche in chi si occupa di architettura. Scrive James Hillmann, nel saggio “L’anima dei luoghi”: Come il terapeuta per le anime, l’architetto è dunque colui che ha cura e custodisce, che intuisce un segreto e lo trattiene, che riconosce una ferita e la fa germogliare, che porta a galla il rimosso e gli ridona la vita: in sostanza è il servitore dell’anima di quel luogo. Il suo compito diventa “trattenere il serpente”, creare un’apertura immaginativa.

La speranza è dunque che la ricostruzione del Centro Storico di Mosul possa conservare nel suo tracciato e nella sua nuova struttura urbanistica traccia delle lacerazioni subite ma anche il fascino e l’identità profonda della antica capitale assira che da queste immagini affiora.

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petra Stefano Bertocci

Università degli studi di Firenze

Veduta di ELDeir, disegno di Stefano Bertocci.

Andrea Giorgetti Medico chirurgo

La scoperta di Petra Stefano Bertocci Nel 1812 l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burkhardt rivelò al mondo occidentale le splendide architetture rupestri classicheggianti di Petra, conservatesi spesso pressoché intatte per le caratteristiche geomorfologiche del sito e per la singolare ed accurata tecnica di realizzazione. Il grande successo dei primi resoconti arricchiti da ottime illustrazioni grafiche quali quelle realizzate da David Roberts, edite fra il 1842 ed il 1849 e tratte da disegni realizzati nel 1839 durante una apposita spedizione dall’Egitto alla Terrasanta, contribuì ad incrementare l’interesse per la mitica città. L’area di Petra, posta al margine dell’altopiano del il deserto arabico con il Wadi Araba, ad una altimetria compresa fra gli 800 ed i 1.000 metri sul livello del mare, conserva tracce di molte fasi di antropizzazione. L’ area geografica attualmente occupata dallo stato della Giordania ha sempre rappresentato un nodo cruciale quale raccordo tra Asia, Africa e Mediterraneo e spesso la possibilità del controllo di questo territorio è stata determinante per l’assetto politico dell’intera area del Medioriente proprio per la sua posizione. Nella zona di Petra sono presenti tracce di insediamenti umani fino dal paleolitico: il villaggio di Beidha, quello di Jarmo e di Catal Huyuk, a solo 8 chilometri dal centro di Petra risalgono al XVII e XVI millennio a.C. Su uno dei rilievi più alti che dominano Petra, il pianoro di Umm-el-Biyara (m. 1.158 s. l. m.), è stato individuato un villaggio dell’età del bronzo, sul quale si sovrappose un villaggio degli edomiti. Il regno di Edom (1200 a.C.) è citato nel racconto biblico dell’Esodo (Numeri, 14-21) e costituiva uno dei quattro regni in cui, nell’ età del ferro, era suddiviso l’attuale territorio giordano; la capitale del regno, Sela (equivalente al greco Petra) doveva essere ubicata nell’attuale vallata di Petra.


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Le sete di Petra, particolare della Roccia.

La valle di Petra è posta sul margine sinistro della Rift Valley nella Giordania centro-meridionale. L’intera valle, di origine tettonica, insiste su formazioni quarzoarenitiche di origine continentale. La morfologia dell’area ricalca l’assetto tettonico; in particolare, la depressione che contiene la città di Petra è bordata da alte scarpate su faglie connesse con il sistema attivo del Mar Morto. Molto marcato è il modellamento lungo le reti di fratture che hanno prodotto, attraverso l’erosione, la formazione di profondi wadi. La pietra locale, lavorata e scavata, è la materia delle principali architetture oggi conosciute di Petra, magnifici intagli condotti attraverso un preciso controllo geometrico, a scala eccezionale: le maggiori facciate di Petra raggiungono anche 45 metri di altezza. Il sito venne occupato dai Nabatei, una popolazione araba che divenne ben presto una potenza commerciale nei traffici fra l’estremo Oriente ed il Mediterraneo. I Nabatei arricchirono Petra, la capitale del loro regno, in periodo ellenistico e romano fra il I secolo a.C. ed il II secolo d. C., con fastosi monumenti e di grandiose architetture funerarie. Con la conquista romana, avvenuta per opera di Traiano nel 106 d. C. e, successivamente, con lo spostamento delle direttrici commerciali a nord, verso Gerasa e Palmira, e a sud verso il Mar Rosso, iniziò il declino della città. Nel V secolo la città divenne sede vescovile ma, dal VII secolo con la conquista araba, il sito perse anche la funzione di frontiera e tramite fra mondo bizantino e le tribù arabe. Quello che rimaneva, all’atto della riscoperta nel 19° secolo, erano soprattutto le monumentali facciate, ricche di riferimenti classicheggianti, fortemente caratterizzate dai cromatismi naturali, peculiari delle rocce della valle. Il rapporto unico con la aspra natura dei luoghi, accentuato dai forti contrasti determinati dalla luce dell’ambiente desertico giordano, imposero ben presto all’attenzione del pubblico e degli studiosi i monumentali resti della città rinnovando, oggi anche in senso turistico, il mito e la fortuna di Petra. Le sete di Petra Andrea Giorgetti Un bassorilievo a grandezza naturale, raffigurante una colonna di cammelli, accompagnava, in un tratto del Siq, l’arrivo delle carovane e le preparava al trionfale ingresso in Petra. Dopo un lungo viaggio, iniziato dalle coste della penisola arabica sull’Oceano Indiano, proseguito lungo gli altopiani del mitico regno della Regina di Saba e poi attraverso gli assolati deserti dell’Arabia Felix, i carovanieri non potevano rimanere indifferenti alla meraviglia che gli si presentava all’uscita dalla strettissima gola naturale: la facciata di El Khaznheh – “Il Tesoro” compariva ieri come oggi, inattesa, tra due alte pareti in ombra, generando stupore e meraviglia.


L’arrivo di ogni carovana, carica di mercanzie provenienti dall’estremo oriente, di pregiate resine, quali incenso e mirra della penisola arabica, destinate ai paesi del bacino mediterraneo, doveva essere sicuramente un momento di festa. Petra visse il periodo più florido, tra il III secolo. a. C. e il I secolo d.C., proprio quando i Nabatei, popolazione locale, acquisirono potere in questa area tra la fine della dominazione greca e la conquista romana. I Nabatei furono abili nell’organizzare una vera e propria rete di ospitalità; infatti lungo la via dell’incenso sono state rinvenute numerose tracce dei loro insediamenti, sia nel sud della penisola arabica così come a nord di Petra, nell’attuale Siria. Gli storici pensano che la ricchezza dei Nabatei derivasse sia dal regolare compenso dell’ospitalità offerta alle carovane, sia da pesanti gabelle sugli scambi commerciali; forse anche da vere e proprie razzie effettuate lungo il faticoso percorso delle carovane. Grazie alle grandi disponibilità economiche, al clima mite per l’altitudine


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Carovane di pietra si incamminano verso El Khasneh.

(circa 1200 m) e alle risorse idriche, la città ebbe un grandissimo sviluppo anche dal punto di vista urbanistico. In questo periodo a Petra furono realizzate opere degne di una capitale e ne sono testimonianza le numerose strutture monumentali ricavate nelle alte pareti rocciose caratteristiche del sito. La roccia arenaria facilmente lavorabile consentì di realizzare splendide facciate di palazzi e tombe monumentali paragonabili per dimensioni con la facciata del Duomo di Firenze. La caratteristica che più incanta e stupisce l’osservatore di questi monumenti è la particolare varietà cromatica della roccia, ricca di venature dovute ai diversi minerali che creano molteplici sfumature quasi da far immaginare la presenza di grandi teli di seta appoggiati alle pareti oppure a coprire colonne e portali delle facciate. Sicuramente la natura del luogo, coniugata con l’opera degli artisti, il tempo e gli agenti atmosferici hanno creato ciò che la sola mano dell’uomo non avrebbe potuto mai realizzare.


petra • s. bertocci, a. giorgetti

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Finito di stampare da Officine Grafiche Francesco Giannini & Figli s.p.a. | Napoli per conto di didapress Dipartimento di Architettura UniversitĂ degli Studi di Firenze Settembre 2018



L’obiettivo di questo primo Report sulla ricerca a carattere Internazionale dell’associazione scientifica UID, Unione Italiana Disegno, è quello di realizzare una prima indagine conoscitiva sull’argomento che, documentando brevemente le attività in corso, divenga uno strumento animato da un forte spirito progettuale che, attraverso il confronto, possa esplorare opportunità e canali per la promozione e il rafforzamento delle attività sul fronte della ricerca, della didattica, dei seminari e dei congressi a livello Internazionale. Illustrando le esperienze condotte e le metodologie messe in campo su ampia scala dai ricercatori e docenti che appartengono alla nostra associazione scientifica del Disegno si esplicitata la collaborazione/competizione che oggi avviene su tematiche di ricerca tra istituzioni e paesi differenti in virtù dello scambio di sinergie, di metodologie e di studiosi con una elevata qualificazione scientifica. Il volume raccoglie 57 contributi che illustrano in sintesi altrettante attività di cooperazione culturale e scientifica a livello Internazionale fra i docenti del disegno di numerose Università italiane suddivise per aree geografiche di interesse in Asia, Africa, America ed Europa.

Stefano Bertocci, professore ordinario di Disegno. Docente di Rilievo dell’Architettura nei corsi di Architettura e docente di Disegno nel corso di Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, si occupa di numerose ricerche relative alle opportunità offerte dal rilievo digitale nel campo dell’archeologia, dell’architettura e dell’urbanistica. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche sulle problematiche del recupero e della riqualificazione dei centri storici e dei siti patrimonio UNESCO a livello nazionale ed internazionale. E’ responsabile di numerosi accordi di cooperazione scientifica dell’Università di Firenze e svolge attività di ricerca in numerosi paesi. Si segnalano le ricerche sull’architettura in legno in Russia e nel Nord Europa, le campagne di rilevamento di vari siti archeologici in Medio Oriente e gli studi recenti sui centri storici come il quartiere di Slah al Din a Gerusalemme Est e la Rua S. Joao di San Paolo in Brasile.

9 788833 380483

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