Il volume ripercorre per la prima volta le tracce di Emilio Isotta (1910-1988), architetto milanese, fiorentino di formazione, incantato dall’Isola d’Elba, dove trascorre lunghi periodi costruendo gran parte delle sue opere. La raccolta di molti materiali inediti (lettere, articoli, disegni e fotografie) presentati per la prima volta in questo volume, ha permesso di ricostruire il suo profilo biografico, il regesto delle opere ed il pensiero teorico e progettuale. È emersa la figura di un architetto e intellettuale dallo spirito critico vivace, indipendente e anticonvenzionale, estraneo agli ambienti istituzionali, che ha perseguito una ricerca architettonica autonoma nella quale gli echi dei dibattiti architettonici del secondo novecento sono rielaborati in un lessico personale intimamente legato al paesaggio dell’Elba.