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la fattoria medicea di cascine di tavola • a. g. centauro, d. fanfani
che compare in legenda, delle diverse zone boscate, con particolare attenzione a quelle dedicate all’uccellagione e al vivaio. Vengono così evidenziate la “Ragnaia del Guanto”, la “Ragnaia della Traversa”, il “Ragnaione”, il “Bosco degli Olmi”, il “Boschetto o Ragnaia del Vivaio”, il “Ragnaino de Lauri” e il “Boschetto della Pantiera”, lungo il Corso de’ Daini. Quest’ultimi risultano ancora presenti all’interno delle Pavoniere (Daini di Razza e da Corsa), insieme ai cavalli, detti “barberi”, tenuti nella stalla della Casa del Guardia delle stesse Pavoniere. Occorre inoltre segnalare che in questo periodo la Casa del Caciaio è destinata all’abitazione del “Custode della Conigliera”, mentre il podere delle Polline è definito “Podere Nuovo”. Le due planimetrie dedicate alla Villa e al paesaggio circostante, evidenziano inoltre la “Fagianaia” nel bosco tergale all’edificio sangallesco, il “Giuoco della Pallacorda” nel giardino pensile contiguo all’edificio sangallesco (angolo nord-est), il “Quartiere del Giardiniere” nell’angolo sud-ovest del Giardino laterale (edificio, poi ampliato, oggi sede del Comune di Poggio a Caiano), la “Conserva” dell’acqua nel “Giardino de’ Peri”, situata tra il “Magazzino del Fontaniere” e le “Cucine”, l’orto delle stesse, per la coltivazione delle piante aromatiche, e infine la “Vigna Murata”, già presente in epoca medicea. Grande attenzione, per tutto il Settecento, è stata rivolta anche al sistema delle acque all’interno della Tenuta, con particolare riferimento ai canali che alimentano il Mulino/ Brillatoio e la Cascina (fossato, vasca-vivaio, ecc.), il cui “avanzo” si riversa, a est, nella gora Bonzola/Castelnuovo e quindi nell’Ombrone, a sud della proprietà, per evitare esondazioni della Filimortula (figg. 43, 44). Il sistema dei canali all’interno della proprietà, con particolare riferimento ai corsi d’acqua e ai relativi ponti presenti negli spazi delle Pavoniere, nonché alla gora del Brillatoio e ai due canali ad essa contigui e paralleli, è ben evidenziato nella carta intitolata Pianta di parte della Cascina del Poggio a Caiano di S.A.R., che rappresenta in maniera molto dettagliata tutto il sistema delle acque compreso tra la Fattoria e le stesse Pavoniere, evidenziando anche il canale che circonda l’isolotto circolare della conigliera (fig. 45). 1.6.2.2. Il Paesaggio di Ferdinando III e di Leopoldo II di Lorena Nel 1790, Pietro Leopoldo I di Toscana lascia Firenze per salire al trono austro-ungarico e diventare l’imperatore Leopoldo II d’Asburgo-Lorena; affida così il Granducato a suo figlio Ferdinando III, che lo governerà dal 1790 al 1801 e dal 1814 al 1824, seguendo le orme riformiste del padre. Nel suo primo periodo di governo, sicuramente, dà nuova vita alla Bandita di Poggio a Caiano sul Montalbano, come meglio indicato nelle carte del Rastrelli e del Caglieri, risalenti al 1793 (figg. 46, 47). La presenza della grande