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modelli da seguire, stili o mode a cui fare riferimento. L’unico stimolo in questo senso è stato quello di spronare a “conoscere” quanto più possibile, per poter arricchire il proprio bagaglio di capacità critica che possa permettere di coniugare con equilibrio “l’utile e il bello”, nella difficile operazione della sintesi progettuale. I temi scelti nei corsi universitari istituzionali devono, a nostro parere, essere sempre legati a problematiche e contesti urbani reali. Nel nostro caso, a Firenze: Centri di accoglienza per anziani, Casa dello studente, Centro
di recupero per disabili, Centro di accoglienza per extracomunitari; queste tematiche hanno costituito uno stimolo importante per gli studenti che si sono sentiti coinvolti e interessati, tanto da confermare quanto da tempo pensiamo dell’operato dell’architetto: non è tale se non opera con gli altri e, soprattutto, per gli altri.
1-2-3 Vojislav Petronijevic, Deajan Ristic, Ivana Sokolovic Centro per bambini disabili a Rovezzano render di insieme, vista prospetti esterni, spaccato assonometrico e piano terreno 4-5 Giulio Senserini, Marco Tocchi, Giuseppe Zuccarello Casa dello studente a San Donato, Novoli planimetria piazza San Donato, prospetti e vista 6-7-8 Lorenzo Patoia, Lorenzo Romaniello, Andrea Sbarbati Centro per bambini disabili in Borgo Allegri vista su Borgo Allegri, vista di insieme, sezione/prospetto Sud
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