16 - 17 Gianugo Polesello Quaderni di schizzi, 20 marzo 1992, appunti per una lezione del corso “Progettazione architettonica 2C” presso IUAV: la pianta, la facciata, i prospetti, le sezioni 18 -19 Gianugo Polesello Quaderni di schizzi, 11 dicembre 1991, appunti per una lezione del corso “Progettazione architettonica 2C” presso IUAV: concetto di unità 20 - 21 - 22 Gianugo Polesello Quaderni di schizzi, 16 agosto 1990, schizzi sul tema della(e) Pianta(e) triangolare(i): Roma 1964 Zeus/Montecitorio; Venezia 1985 Progetto Venezia ovest; Venezia 1988 Padiglione Italia; Lignano 1961 Complesso al mare 23 Gianugo Polesello Quaderni di schizzi, 28 agosto 1990, autoritratto 24 Gianugo Polesello e Gundula Rakowitz “Libellula, altitudo, incertitudo...” disegno a quattro mani
parole ancora da dire, per i progetti ancora da fare, per i pensieri da pensare. Le pagine bianche e vuote come un pieno potenziale, in fieri, il fare poetico. Con la volontà non solo del mescolamento dei tempi ma del fare poetico senza vincoli temporali. L’architettura come dimensione impossibile dove le relazioni alto - basso, avanti - dietro e quindi prima e dopo sono indistinguibili per la specularità dei paesaggi superiore e inferiore, orizzontale e verticale. Quindi come affrontare il problema dei quaderni di schizzi di Gianugo Polesello? Forse parafrasando le parole di Daniel Barenboim in La musica sveglia il tempo: se provo a parlare dell’architettura di Gianugo Polesello, è perché l’impossibile mi ha sempre attratto più del difficile.