FIrenze Architettura 2007-1

Page 41

Studenti: Serena Acciai, Gianvito Alba, Lapo Ageroni, Samuele Berni, Elisa Bifano, Carolina Bonini, Alessio Bonvini, Matteo Cosma Cacozza, Filippo Calvelli, Sara Cardilli, Sara Carotti, Giuditta Cartocci, Assunta Caso, Eleonora Cecconi, Valentina Cerone, Alessandro Cortese, Irene Damiani, Antonella Di Stefano, Francesca Genise, Elisa Giusti, Lucia Guarino, Sara Lepri, Katia Loia, Caterina Orsecci, Vania Piccardi, Lucia Piccinini, Andrea Piredda, Letizia Recchia, Mauro Strozzieri, Massimo Smeriglio, Giovanni Pascuzzo

d’alcune strade del borgo Cornio… L’area dell’Ospedale della Misericordia, delimitata dalle mura e dal bastione posto a sud-ovest del cardo/decumano, è divenuta l’occasione per mettere in pratica le conoscenze restituite dallo scavo dentro la morfologia della città, in una vera e propria continuazione della città. Demoliti gli edifici degli anni sessanta, non è difficile riconoscere nell’area e nei suoi elementi costituitivi - Chiostri, Portici ed elementi naturali - l’implicita norma di tutti gli spazi aderenti alle mura. Il masterplan - rispondendo al programma per una “città della musica e della moda” fonda i propri principi compositivi sul tipo

della crociera. La quadripartizione dello spazio implicita in tale tipo delimita due grandi spazi liberi verso le mura, mentre i due restanti, in stretta relazione con gli edifici esistenti, ricompongono sia l’area del collegio Cicognini che quella degli antichi edifici attestati su Piazza Ospedale della Misericordia. Nel grande prato caratterizzato dalla presenza delle mura, edifici isolati sono destinati a biblioteca e ad auditorium. La loro disposizione vorrebbe ripercorrere l’ambiziosa idea del campo dei Miracoli pisano o evocare dimensioni e distribuzione di un antico foro. La grande fabbrica dismessa, che occupa parte del fossato a sud delle

mura, viene recuperata come immagine della storica vocazione tessile della città. Il “dialogo con le preesistenze” viene visto soprattutto come strumento adeguato a ritrovare il carattere maieutico degli antichi edifici, quella loro disponibilità all’esperienza ed intelligibilità che li pone al di sopra dei caratteri precisi dell’epoca cui appartengono: scoprendo in tal modo, anche nell’attualità, l’architettura di sempre. “Da tempo la letteratura è già stata scritta: oggi si può solo arricchirla di qualche postilla”: se si dovesse riassumere il senso dell’intero lavoro, questa frase di Borges ne sarebbe il manifesto.

39


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
FIrenze Architettura 2007-1 by DIDA - Issuu