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Giovanni Ruffini
Si citano di seguito tre esempi europei di manuali/trattati innovativi e connessi a processi e politiche istituzionali che codificano in chiari parametri e requisiti verificabili la valutazione di progetti di nuovi insediamenti e trasformazioni dell’esistente. Molto interessante anche l’apparato iconografico (eccettuato il primo esempio che ne è privo), illustrativo di esempi di buone pratiche e indirizzi per la corretta progettazione, secondo un approccio attualmente condiviso nel panorama internazionale, dichiaratamente ispirato alla elaborazione di indirizzi progettuali illustrati o “norme figurate”, dai form based codes anglosassoni alle chartes paysageres francesi. 2.1
Il Libro Blanco de la Sostenibilidad en el Planeamento Urbanistico del Ministerio de la Vivienda spagnolo, dell’aprile 2010, determina i moderni parametri per la sostenibilità del processo di pianificazione, costruzione e trasformazione della città e del territorio, articolandoli in un apposito allegato in sette gruppi tematici di criterios, con relativi indicatori, che richiamano l’approccio territorialista alle pratiche di Progetto del Territorio. Il Libro Blanco parte dalla constatazione dell’insostenibilità dell’attuale modello spagnolo di pianificazione-gestione-sviluppo del territorio, urbanizzato e agricolo, mettendo in luce le relazioni che legano lo sviluppo di città e territorio agricolo ed evidenziando chiaramente i principali sintomi, interdipendenti tra loro, di questa insostenibilità: • Consumo di risorse rispetto al tasso di riproduzione. • Produzione di rifiuti al di sopra della capacità naturale di riassorbimento. • Processi di esclusione sociale ed economica, associata all’accesso differenziale alle risorse e a un ambiente sano. • Distanza della popolazione dal processo decisionale. • A fronte di questa schematizzazione vengono proposte delle estrategias de sostenibilidad da attuare sinergicamente e in modo coordinato tra loro: • Ridurre il consumo di risorse naturali e produzione di rifiuti. • Conservare, ripristinare e rigenerare il capitale naturale (e costruito). • Rafforzare e ripristinare gli spazi comuni di convivenza, ridurre la segregazione sociale ed economica. • Incoraggiare la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali a tutti i livelli.