251 dialoghi Locarno – Anno 50 – Aprile 2018
di riflessione cristiana BIMESTRALE
Ripartire con coraggio e speranza
Dopo 250 numeri, «Dialoghi» riparte, o meglio continua, con rinnovato coraggio e speranza, affidando il compito «artigianale» di preparare e gestire i singoli numeri a due forze leggermente più giovani di coloro che hanno assunto questo compito fino a poche settimane fa. Margherita Noseda ed Alberto Bondolfi succedono ad Enrico Morresi, che con Alberto Lepori, per molti anni ha assicurato continuità e qualità a questa rivista radicata nel Canton Ticino ed aperta ad orizzonti di vicinanza con l’Italia, l’Europa ed il mondo. Il passaggio di consegne non ha alcun significato di cambiamento di linea editoriale o di orientamento socio-politico, ma solo di avvicendamento legato allo scorrere del tempo e delle generazioni. Visto che i nuovi arrivati non sono neppure loro molto giovani si può sperare che le successioni in avve-
nire si facciano forse maggiormente frequenti… Cambiano in ogni caso, e sotto gli occhi di noi tutti, sia la società che la chiesa, di cui «Dialoghi» vuole essere piccolo specchio. Il fatto che uno dei due nuovi responsabili della redazione abiti ed operi a Zurigo è un primo segno dell’aumentata mobilità che caratterizza coloro che intendono avere una presenza culturale nel pezzo di Svizzera al sud delle alpi. La seconda persona è di genere femminile ed anche questo vuole essere un segno di una presenza più intensa delle donne sia in ambito sociale che ecclesiale. Enrico Morresi ha operato a lungo sia nella stampa scritta che nei media audiovisivi. I nuovi arrivati invece non hanno operato in questi ambiti. Chiediamo dunque ai lettori ed alle lettrici di «Dialoghi» un forte supplemento di comprensione e di tolleranza nei
confronti dei due neofiti che entrano in servizio a partire da questo numero. In questi ultimi anni sono cambiate molte cose non solo nella società ma anche nella vita delle chiese cristiane. Ad una stagione di un relativo «gelo ecumenico» sta succedendo un rinnovato impegno di dialogo e di condivisione tra le varie chiese. In ambito cattolico la dimissione a sorpresa di Benedetto XVI e l’arrivo, pure inaspettato, di un vescovo latino americano che ha voluto qualificarsi come «vescovo di Roma» e si è scelto il nome di Francesco, senza un numero che suggerisse l’inizio di una «dinastia», ha dato inizio ad cambiamento di atmosfera che sta diventando, sempre sotto i nostri occhi, anche sostanziale. Il mezzo millennio della Riforma protestante ha trovato, nel 2017, un’occasione di memoria e di attualizzazione in comune tra le varie chiese cristiane.