234 dialoghi Locarno – Anno 46 – Dicembre 2014
di riflessione cristiana BIMESTRALE
«Le Courrier», 27 maggio 2014
DOSSIER
Crisi della democrazia Silenzio degli intellettuali su un tema che preoccupa il Paese? Alla domanda intrigante risponde il dossier di questo numero di «Dialoghi» con quattro contributi: Democrazia diretta: dove va il popolo? Quando la democrazia tradisce la politica (di Alberto Lepori), Sul populismo e le sue (s)ragioni. L’ideologia del reale in presa diretta (di Fabio Merlini), È giusta l’idea che in quanto democratica la nostra sovranità internazionale sia assoluta? (di Virginio Pedroni), Politici e partiti messi alla prova dal nuovo potere della comunicazione (di Oscar Mazzoleni).
Sinodo: tra monarchia e collegialità Quest’anno ricorreva l’anniversario del Concilio di Costanza (14141417), che nella vulgata storiografica ecclesiastica è menzionato sempre con molto sospetto, è il minimo che si possa dire1. Il «conciliarismo», la tesi per cui il concilio è superiore al papa, affermatosi per forza di cose in quella circostanza (c’erano tre papi a disputarsi la sede apostolica!), è stato sempre dai pontefici successivi visto come un pericolo da tenere alla larga, tanto che dai più accesi papisti si è potuto sostenere che la Chiesa cattolica è una monarchia e i concili non servono più. L’esperienza del Vaticano II doveva dimostrare che questa tesi non corrispondeva alla natura vera della Chiesa. Quel concilio rivalutò la pro-
pria immagine al punto di dichiarare che il collegio episcopale, «insieme al suo capo il sommo pontefice», è «pure soggetto di piena, suprema e universale potestà sulla Chiesa»2. Temendo una forte opposizione, Paolo VI fece redigere alla Segreteria una Nota esplicativa previa da accludere alla costituzione3, il che in pratica convinse i padri conciliari a un’approvazione quasi unanime. I pontefici seguiti al Concilio – il neobeato Paolo VI scrivendo il regolamento del Sinodo dei vescovi da lui creato, ma soprattutto il neo-santo Giovanni Paolo II con il suo stile di governo – hanno fatto di tutto per allontanare di E.M. (Continua a pagina 12)