La storia di vita e politica di Albertina Soliani è
racchiusa tra due abbracci. Quello della gente del
suo paese natale nella bassa reggiana e oggi anche
quello della gente birmana, attraverso gli incontri
con Aung San Suu Kyi.
Tra Boretto e Rangoon si snoda il racconto di questo
libro, più di una biografia personale alla fine del
mandato parlamentare. È la ricostruzione di quel
tessuto di relazioni di amicizia, costellazioni d’idee,
che con ostinazione e misteriosi collegamenti hanno
contribuito al rinnovamento della Chiesa, della scuola
e della politica in Italia. Un percorso non privo di
delusioni, come per gli ostacoli al progetto dell’Ulivo
e le tre cadute politiche di Prodi, raccontate senza
reticenze nel giudizio sulle responsabilità personali e
dei partiti.
Sempre con la speranza delle sentinelle che guardano
oltre la notte, per affidare l’alba alle nuove generazioni.