La mongolfiera di Humboldt

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PASSAGES

15-06-2012

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€ 22,00

Massimo Quaini

LA MONGOLFIERA DI HUMBOLDT DIALOGHI SULLA GEOGRAFIA OVVERO SUL PIACERE DI CERCARE SULLA LUNA LA SCIENZA CHE NON C’È

LA MONGOLFIERA DI HUMBOLDT

Una geografia che, attraversata dall’eterno dualismo fra il mito e la carta, fra la narrazione e i modelli spaziali, trova un suo percorso tra piani urbanistici e geografia poetica, tra spazi virtuali e concreto abitare il mondo.

DIABASIS

Massimo Quaini, tra i maggiori teorici della geografia italiana fin dai primi lavori, (Marxismo e Geografia e La costruzione della geografia umana), tradotti in diverse lingue, ha attraversato con i suoi contributi scientifici, culturali e didattici i momenti più significativi della geografia dell’ultimo trentennio. Muovendosi dapprima sulla scia di Lucio Gambi, Emilio Sereni e Fernand Braudel, si è occupato di geografia storica, storia della cartografia e storia del territorio, con particolare attenzione a quella regione-laboratorio che è la Liguria. Attualmente lavora alla costruzione di un sapere geografico che sia in grado di rispondere alla domanda di una pianificazione territoriale capace di confrontarsi con i temi emergenti dell’identità, della memoria e del paesaggio come spazio abitato dall’uomo.

Massimo Quaini

La volta del cielo

DIABASIS

L’opera mette al centro della sua riflessione la capacità del geografo di librarsi sul mondo con un po’ della leggerezza imparata alla scuola di Italo Calvino. Il saggio, ambientato in un contesto geografico ben preciso, la Riviera ligure di Levante, ha una struttura dialogica che si dipana con la giusta dose di ironia e distacco. L’obiettivo che si pongono i misteriosi dialoganti è costruire un sapere territoriale per l’uomo del terzo millennio, lasciandosi innanzitutto affascinare dalla geografia poetica di Leopardi, Baudelaire, Proust, Borges, Montale, Calvino e altri scrittori e filosofi che più vivamente hanno sentito il bisogno di geografia e di paesaggio. Con il conforto della presenza di quanti, geografi e cartografi, hanno contribuito a disegnare i paesaggi della modernità: da Colombo ad Alexander von Humboldt. In questa prospettiva geofilosofica e geoletteraria, evocatrice di una geografia polifonica, si intende rispondere alla domanda: quale spazio rimane oggi, in una società informatizzata e basata sulla simulazione e sulla manipolazione di scenari geopolitici, per una geografia che, riscoprendo il senso mediterraneo dell’ecumene, sia sapere critico e concreto dei luoghi dell’abitare?


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La mongolfiera di Humboldt by Diabasis Edizioni - Issuu