Gli spazi della globalizzazione

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Movimenti internazionali di capitali

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e i Paesi elencati. Uno dei dati più significativi, a questo proposito, è rappresentato dal crollo degli investimenti indirizzati verso gli Stati Uniti, che sono scesi da 300,9 a 30,0 (tra il 2000 e il 2002) a conferma della fuga degli investitori dal Paese, a seguito della forte discesa delle quotazioni di Wall Street e dell’indebolimento del dollaro. Anche il flusso di investimenti esteri diretti verso il Regno Unito si è contratto notevolmente, nello stesso periodo di tempo, passando da 115,5 a 24,9. L’altro dato rilevante che si ricava, sempre dalla tabella 10, è l’esiguità degli investimenti esteri diretti indirizzati verso il Giappone e la Russia, che sono assolutamente sproporzionati rispetto alle dimensioni della loro economia. Tab. 10 Afflusso di investimenti esteri diretti verso i principali Paesi e aree del mondo, 1990-2002 (in miliardi di dollari)

* medie annuali Fonte: nostra elaborazione su dati UNCTAD, World Investment Report, Geneva, vari anni.

Nella tabella 11 sono invece indicati le aree e i Paesi dai quali provengono gli investimenti esteri diretti. Anche in questo caso si sono registrate notevoli diminuzioni di questi flussi finanziari in uscita. I dati disponibili giungono soltanto al 2001, ma registrano già un calo di quasi il 50% per gli investimenti provenienti dai Paesi sviluppati, con una diminuzione ancora più marcata (-60%) per quelli provenienti dall’Unione Europea, con un crollo di oltre l’85% per quelli del Regno Uni-


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