Proteggere, valorizzare, dare un'identità

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La nuova casa L’idea che la casa del Panier possa essere legata al passato del quartiere ha condotto alla definizione, in fase concettuale, di un muro continuo in pietra che da una parte è utile al mantenimento della terra, e dall’altra a definire l’edificio stesso nel suo fronte principale. Questo muro, che idealmente, nasce dalle vestigia storiche, vuole essere la pietra miliare del passato in questo passaggio che conduce al futuro. Esso si presenta in differenti parti, con altezze e spessori variabili, a seconda dell’uso che ne ricopre (per esempio, il muro di facciata sulla piazza presenta un’altezza totale di 12m di cui 8 al di sopra della linea di terra). Oltre a questo, degli elementi di arredo e dispositivi migliorano il confort e la convivialità all’interno come all’esterno: sedute, una pergola con vegetazione rampicante per proteggere la facciata principale dal calore estivo, una scala di collegamento tra la piazza e il giardino… l’elemento principale è sicuramente il sistema di giardini, che partendo dal parco delle vestigia storiche, si eleva, attraverso i sistemi di collegamento verticali, fino al tetto giardino della casa. La nuova casa deve essere per tutti i residenti, un luogo multifunzionale e flessibile, potendo essere utilizzata 7 giorni su 7 e in differenti attività (riunioni tra le diverse organizzazioni presenti in loco, sport, danza, spettacoli…). Un luogo multiuso di incontro, svago, dove si può socializzare e condividere emozioni. Per questi motivi, l’edificio dispone: - al piano inferiore, due sale di uguale dimensione, separate da una partizione mobile che, secondo le esigenze può aprirsi e formare un solo spazio. Tenuto conto della vicinanza al giardino inferiore, queste sale sono impreziosite da elementi e aperture che attirano l’attenzione sulle vestigie storiche. Esse sono state pensate per accogliere corsi, recital e riunioni di differenti gruppi (associazione locali, culturali…); - al piano superiore, una sala multifunzione dotata di camerini e piccola sala regia. Questa 86

sala è adatta ad ospitare corsi di ginnastica, danza, spettacoli teatrali e musicali, e/o piccole esposizioni cittadine. Dispone, in effetti di una gradinata telescopica che può essere aperta o chiusa a seconda delle esigenze. L’edificio consta di diversi dispositivi tecnologici e di materiali che migliorano il confort interno, la sostenibilità economica e l’economia di risorse energetiche. La parte strutturale, costituita da elementi in calcestruzzo e pietra (pierre de Fontvieille), favorisce l’inerzia termica: il calore d’estate rimane intrappolato all’interno del paramento murario durante le ore diurne, mentre viene ceduto all’esterno durante la notte. Il calcestruzzo, realizzato con aggregati riciclati (esempio il progetto Schaulager di Herzog & de Meuron), è simile al rivestimento grossolano delle tipiche facciate del Panier. Altro elemento tecnologico, la serra climatica sul fronte sud, tra la terrazza e la sala polivalente superiore, dotata di grandi superfici vetrate e di aperture nella parte superiore, permette al calore di essere imprigionato al suo interno durante la stagione invernale e di funzionare come un estrattore di calore durante quella estiva. Una protezione supplementare contro il calore d’estate è proposta con la presenza di un giardino sul terrazzo dell’edificio, pensato ad accogliere dei piccoli orti urbani a disposizione degli abitanti del quartiere.

24. analisi delle ombre_stato di progetto solstizio d’estate, solstizio d’inverno_h12


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