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8 Lignano

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Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’anno sarĂ la nostra “giovane inviata specialeâ€?. Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese con l’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il volo e la scrittura. Questo connubio si è potuto esprimere al massimo nella “pacifica incursioneâ€? fatta dall’eclettica maturanda all’aeroporto di Rivolto dove ha potuto intervistare i suoi “eroiâ€?. La Palazzoli è giĂ conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “teneraâ€? etĂ di 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scrittura immediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’universo adolescenziale “moccianoâ€? e dove non possono certo mancare richiami all’altro suo “amoreâ€?: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sulla copertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

INTERVISTA A: magg. pil.

Massimo Tammaro comandante PAN

gentile concessione dello Stato Maggiore dell Aeronautica, i Pti perercancelli dell aeroporto Visentini di Rivolto Udine si sono aperuna pacifica incursione.

E importante testimoniare come e quanto la mia personale Giornata Azzurra sia stata organizzata con accuratezza e premura estreme, dalla colazione al circolo ufficiali al commiato con il comandante Tammaro. Molte persone avranno assistito a un esibizione della Pattuglia Acrobatica o per lo meno a un loro passaggio, ma certamente alcuni si saranno domandati cosa ci sia dietro quei venticinque minuti di acrobazie mozzafiato; io sono tra questi ed ero curiosa di trovare il confine tra l uomo e il pilota, l acrobata e il pragmatico: ebbene questo punto non esiste, perche´ ogni aspetto si fonde completamente con l altro, creando un amalgama eccezionale di estro controllato e capacita` alimentate da passione. Dichiarate spesso di voler condividere emozioni; in concreto cosa comporta quotidianamente questo obiettivo? Prima di tutto noi ci sentiamo fortunati e realizzati, percio` ci teniamo a voler condividere tutto il possibile e riuscirci con le emozioni e` la nostra soddisfazione principale; il volo e` per noi un mezzo per conseguirla, perche´ quello che trasmettiamo agli altri lo proviamo noi per primi. Infatti, siamo piu` appagati dalle reazioni del pubblico, che da quello che tecnicamente siamo in grado di compiere . C e` un trucco per lasciare preoccupazioni e problemi fuori dalla cappottina chiusa? La capacita` di staccare dalla vita quotidiana, quando ci si avvicina a un aeroplano e` una prerogativa insita in ogni pilota militare; da cio` ne deriva l umilta`, la professionalita` e il rispetto per compren-

dere quando e` meglio non volare se si vivono situazioni private difficili. Alla base c e` comunque una grande capacita` di concentrazione personale. Infatti, in ogni briefing ripeto sempre ai ragazzi questa frase: ricordiamoci sempre che lavoro facciamo: preparati, riposati, attenti e concentrati; bisogna rispettare questo lavoro . Cosa significherebbe volare senza la coccarda Tricolore sulle ali? Il valore piu` importante per chi fa parte di questo gruppo e` la coscienza di rappresentare l eccellenza del Paese e una nostra soddisfazione e` quella di incarnare il meglio dell Italia. Si sceglie questa professione per amore e passione nei confronti della propria Patria . Cosa e` veramente il volo , cosa permette di raggiungere, di esprimere? Personalmente lo considero una professione, sono molto pragmatico, perche´ la nostra attivita` non lascia spazio al romanticismo; pero` naturalmente c e` passione e soddisfazione tecnico-professionale, perche´ permette di emozionarsi, emozionare, provare gioia e liberta` . Avere per proprio habitat il cielo, puo` far cadere nella presunzione? Sarebbe un errore mortale, fatale; non bisogna mai cadere nella presunzione, e` necessario invece avere sempre rispetto di questo lavoro, della macchina, degli elementi della natura e di se´ stessi. Le persone piene, realizzate non hanno bisogno di vanita`; ma semplicemente la vita con noi e` stata piu` generosa . Come e` arrivato alle Frecce ? A dire la verita` io ho scelto casualmente di partecipare al concorso per l Accademia, percio` sono arrivato gradualmente a desiderare di entrare nella PAN e di certo non era il mio sogno da bambino come invece lo e` stato per molti che sono qui . Fuori e dentro la formazione, cosa significa essere la Pattuglia Acrobatica Nazionale? Piu` che individui, qui siamo militari, uomini e amici appartenenti alla stessa squadra; occorrono stima e rispetto reciproco che si raggiungono con umilta`, fiducia e affiatamento, perche´ qui si discute e ci si confronta, ma con franchezza e fiducia assolute. Per questo si cerca anche di organizzare la vita dei piloti facendoli stare insieme il piu` possibile e creando cosi` un gruppo . Il volo e` scopo di vita? Quanta follia, dedizione e impegno richiede questa scelta? Io non lo considero assolutamente lo scopo della mia vita, pero` e` una grande passione, la cosa migliore che potessi fare, ma certamente non c e` follia, quanto invece impegno e dedizione . Che tipo di comandante si ritiene? Spero di essere considerato un comandante sensibile che opera scrupolosamente, attento all uomo, non solo al pilota . Com e` stare lassu`, volare in questo modo straordinario? E` un esperienza incomunicabile .

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foto: Luca Rocca e Antonio Tambone

Rivolto 1째 maggio 2009

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VOLARE IN CORO Le Frecce Tricolori sono un reparto dell Aeronautica Militare. Raccolgono l esperienza e l addestra mento di piu` di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce, in un insuperabile compromesso, spettacolarita` e tecnica. Le Frecce Tricolori sintetizzano in 25 minuti di programma di volo le capacita` e l ingegno non solo di un istituzione militare ma di un intero Paese, l Italia.

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l 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori , Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sull aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo Udine , nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell Aeronautica Militare sono la componente sicuramente piu` conosciuta e visibile. Ma le Frecce Tricolori rappresentano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli specialisti di un intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi MB.339PAN costituisce la piu` numerosa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25 minuti di volo in coro uno spettacolo indimenticabile anche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazione di capacita` e coraggio, orgoglio di un intera nazione. 18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che non da` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armonia tutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni 5 e 4 , il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider per concludersi nel grande ed emozionante tricolore finale dell Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunque intendesse visitare il cenacolo dell acrobazia collettiva italiana, e il 1째 maggio e` un occasione succosa , deve predisporsi a subire un emozione forte e del tutto particolare, sebbene l atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto, nella dimora dell acrobazia con la A maiuscola, e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita` della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, l Italia, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

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Data

Evento

Localita`

Attivita` PAN

02 agosto

Falconara Air Show

Falconara AN

Esibizione

09 agosto

W Lignano 2009

Lignano Sabbiadoro UD

Esibizione

18-23 agosto

9째 Salone Internaz. Aerospaziale 09

Mosca

Esibizione

30 agosto

Jesolo Air Show

Jesolo VE

Esibizione

06 settembre

Montichiari Air Show

Montichiari BS

Esibizione

13 settembre

Vola sugli Iblei

Marina di Ragusa RG

Esibizione

20 settembre

Savona Air Show

Savona

Esibizione

25 settembre

50째 Anniversario Costituzione AWTI

Decimomannu CA

Esibizione

04 ottobre

100째 Anniversario 1째 volo a Cameri

Cameri NO

Esibizione

04 novembre

Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA.

Roma

Sorvolo

15-19 novembre

Dubai Air Show 09

Dubai

Esibizione


Da sx: Cap. Stefano Centioni - pony 9 Cap. Fabio Martin - pony 8 Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5 Ten. Marco Zoppitelli - pony 6 Cap. Dario Paoli - pony 3 Cap. Simone Pagliani - Supervisore Addestramento Magg. Massimo Tammaro - Comandante Magg. Marco Lant - Capoformazione Magg. Simone Cavelli - Solista Cap. Fabio Capodanno - pony 4 Cap. Jan Slangen - pony 7 Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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L ADDESTRAMENTO L anno delle Frecce Tricolori puo` essere suddiviso in due grandi periodi, impropriamente definiti stagione estiva e stagione invernale . La stagione estiva si identifica con l intero periodo delle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1° maggio con la tradizionale esibizione di Rivolto e termina generalmente verso i primi di ottobre. La stagione invernale invece coincide grosso modo con il periodo che va da novembre alla fine

di aprile ed e` interamente dedicato all addestramento e all inserimento in formazione dei piloti neoassegnati. In questo periodo la PAN opera principalmente da Rivolto, volando in media tre sortite al giorno per cinque giorni alla settimana. Il normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo prevede che, prima dell inizio della stagione estiva, uno o due nuovi piloti siano selezionati per entrare a far parte della formazione nelle posizioni che si rendono libere per il naturale avvicendamento all interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su un modello ormai ben consolidato: una prima scrematura dei candidati segnalati dai vari gruppi viene eseguita direttamente dal Comando della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota. L esito della prima valutazione riduce a non piu` di 8-10 il numero dei candidati che, superato lo sbarramento iniziale, sono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto per la seconda e decisiva selezione, condotta direttamente dalle Frecce Tricolori . Anche se durante il soggiorno a Rivolto e` previsto un volo con il comandante, uno in coppia e uno con la formazione completa, i nuovi piloti sono scelti non solo sulla base dello skill , ma anche e soprattutto per le qualita` caratteriali. Ci spiega il comandante: Trattandosi di piloti che possiedono gia` un certo bagaglio d esperienza, tutti i candidati sono dotati piu` o meno delle stesse capacita` di pilotaggio. Conseguentemente, la valutazione e la successiva scelta si basano su altri criteri. Quel che conta in pattuglia e` l umilta`, la capacita` di mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la possibilita` di inserirsi velocemente nel gruppo.

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l solista merita un discorso a parte. Nell economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, e` colui che consente alle Frecce Tricolori di offrire al pubblico quella armonia e continuita` nella sequenza delle figure che e` altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero 10 viene messo a punto durante la fase invernale dell addestramento. Si analizza quindi ogni singola figura e si decide l introduzione di qualche tecnicismo o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d addestramento del solista prevede l esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perche´ una buona parte della difficolta` del volo del solista e` costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingresso e` una responsabilita` del solista il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l esibizione. Il 60% della difficolta` dell esibizione del solista sta nell esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga in collegamento radio del comandante, l unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del 10 . Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita` estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e` abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.

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Il Solista

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Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni passaggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I due piloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposò in pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattuglie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e l'estero.

I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia

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opo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell Aeronautica, manifestazioni nazionali e internazionali fecero da ribalta a compagini leggendarie, l acrobazia collettiva riprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l Italia veniva rappresentata dalla pattuglia del Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata equipaggiata con De Havilland DH-100 Vampire ; dai

Getti Tonanti della 5a Aerobrigata dotata di Republic F-84G Thunderjet ; dalle Tigri Bianche della 51a Aerobrigata, con gli stessi velivoli; dal Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata con i North American F-86 E Sabre ; dai Diavoli Rossi della 6a Aerobrigata con i Republic F-84 F Thunderstreak ; dai Lancieri Neri

della 2a Aerobrigata su velivoli Sabre e infine di nuovo dai Getti Tonanti della 5a Aerobrigata con gli F-84 F . Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica rendevano pero` sempre piu` difficile mantenere la formula dell alternanza tra i reparti da caccia. Si rendeva percio` necessaria la costituzione di una pattuglia dedicata . Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei Getti Tonanti con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il

Cavallino Rampante montata sugli F-86E.. Questa pattuglia formo` il nucleo del 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori che nel 1961 lo Stato Maggiore dell Aeronautica costitui` con sede stabile sull Aeroporto di Rivolto. Le Frecce Tricolori

erano ben evidenti sulla livrea del Sabre : fondo blu con le strisce tricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio sui fianchi che rappresentava un rombo celeste allungato con decorazione in nero e rosso all interno, quindi le tre saette tricolori della PAN. La prima macchina in dotazione, la versione canadese del caccia statunitense F-86 E Sabre sciabola , era caratterizzata dalla coda volante piani orizzontali interamente mobili e servocomandati , dal parabrezza a tre pannelli gia` introdotto sulle ultime serie A-6 e A-7 di F-86A e dal radar di direzione tiro inserito nel labbro superiore della presa d aria e collegato ad un traguardo di puntamento computerizzato. Queste innovazioni erano state apportate per dare piu` efficacia al Sabre consolidando la sua superiorita` complessiva rispetto al M1G-15 la cui comparsa nei cieli coreani aveva messo in crisi le forze aeree alleate. Nel 1964 le Frecce Tricolori acquisiscono un nuovo velivolo, il Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: i rombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddistinta da numeri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91 si differenzia dal G.91R per i comandi desensibilizzati con smorzatori di beccheggio pitch damper , e per un impianto per i fumi colorati. Le armi, con il relativo munizionamento, sono state sostituite da contrappesi sagomati sostituzione reversibile per riportare gli aerei alla configurazione operativa e infine non vi sono installate le macchine fotografiche Vinten di serie sull erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermacchi MB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le Frecce Tricolori.

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO

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A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole o neutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno speciale sensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta in acqua. C. Il giubbotto secumar si gonfia automaticamente a contatto con l acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distintivo dei piloti delle Frecce Tricolori . E. Al momento dell espulsione dal velivolo, l attivatore della radio d emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazione del pilota da parte delle unita` di soccorso. F. Lo spinotto collega l interfono del casco all impianto radio del velivolo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g si gonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l afflusso di sangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenza di ossigeno al cervello che potrebbe portare alla visione nera e alla perdita di conoscenza. H. Indossate a mo di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seggiolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione corretta prima che il pilota abbandoni il velivolo. I. Calzari da volo. L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria normale o l ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota. M. Guanti da volo impermeabili.


IL PROGRAMMA ACROBATICO

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EUROFIGHTER 2000 TYPHOON apertura alare 10,95 m - lunghezza 15,96 m- altezza 5,28 m - superficie alare 50 mq - peso a vuoto 10.995 kg - peso massimo al decollo 23.000 kg - impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN 13.490 lb a secco e 90kN 20.000 lb con postbruciatore - velocita` massima 2 mach - tangenza operativa 13.000 m - autonomia massima 3.600 km - raggio d azione oltre 1.350 km - equipaggio: 1-2 piloti - armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.

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roteggere lo spazio aereo nazionale da qualunque violazione, ventiquattr ore al giomo, 365 giorni all anno: questa e` la Difesa Aerea, da sempre il compito primario, la ragion d essere dell Aeronautica Militare. Una missione svolta in modo silenzioso e continuo sin dalla costituzione dell Arma Azzurra, ma che ha assunto nell epoca del dopo 11 settembre un ruolo di primissimo piano e a 360 gradi per fronteggiare una minaccia che puo` prendere le sembianze piu` subdole e tragicamente fantasiose. In quest ottica l Aeronautica Militare ha riconsiderato negli ultimi tempi la filosofia d impiego di alcuni suoi mezzi e reparti e si e` dotata di un caccia dell ultima generazione: l Eurofighter 2000 Typhoon. Con questo velivolo, che e` un concentrato di tecnologia e sapienza ingegneristica, la Difesa Aerea ha acquisito ulteriore efficacia e maggiore credibilita`. Dal dicembre 2005 il Typhoon svolge il servizio d allarme, ovvero e` parte attiva di quel dispositivo che, in una manciata di minuti, assicura il decollo dei caccia dell Aeronautica Militare per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata. Il 12 marzo 2008 due Eurofighter 2000 del 4째 Stormo di Grosseto, gia` in volo sul Mare Tirreno meridionale per una missione d addestramento, hanno effettuato la prima intercettazione a opera dei Typhoon dell Aeronautica Militare. Ai piloti dei due caccia, infatti, il Combined Air Operation Centre del Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico Ferrara ha dato l ordine di effettuare il riconoscimento visivo di un velivolo sospetto , un Airbus 320 tunisino in volo nello spazio aereo nazionale con cui gli enti del traffico aereo avevano perso il contatto radio. Assistiti dai guida caccia della Difesa Aerea a terra i due Eurofighter 2000 raggiungevano l Airbus nei cieli della Sicilia e, dopo averne accertato l identita`, lo scortavano fino al confine meridionale dello spazio aereo italiano. Sul piano industriale l Eurofighter 2000 costituisce il piu` avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa. Importante anche il valore industriale del programma con Alenia Aeronautica che partecipa per il 19,5% alla realizzazione del Typhoon, realizzato per le forze aeree di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, ma ordinato anche dall Austria e dall Arabia Saudita, primo cliente non europeo dell Eurofighter, e selezionato dalla Grecia. Alenia Aeronautica in particolare e` incaricata dell assemblaggio finale dei 121 esemplari italiani. Le responsabilita` di Alenia includono la progettazione e la produzione dell ala sinistra, della fusoliera posteriore e dei piloni alari, oltre alla progettazione del sistema di navigazione, dell armamento, del controllo delle utility, della propulsione e dei sistemi di alimentazione secondari per tutti i velivoli.

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AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICAN

diametro rotore 18,90 m lunghezza 22,25 m con rotore in moto altezza 5,52 m peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo due turbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP velocita` massima 260 km/h tangenza 3.500 m - autonomia 750 km equipaggio 2 piloti, 2 specialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori armamento: 2-3 mitragliatrici brandeggiabili cal. 5,56 mm.

ell attivita` operativa dell Aeronautica Militare, grande risalto hanno gli interventi a favore della collettivita`, impieghi che vanno dal concorso in occasione di pubbliche calamita` in coordinamento con la Protezione Civile all intera tipologia delle missioni SAR Search And Rescue, ricerca e soccorso . L Aeronautica assicura questi interventi tutto l anno, ventiquattr ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sono stati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per trasportare feriti e squadre d intervento con cani da ricerca e operatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo degli elicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali in un massimo di un ora e mezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu` versatili a disposizione del -

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l Aeronautica Militare per l impiego in missioni fuori area , oltre i confini della nostra tradizionale area di responsabilita` . Lo dimostrano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F in Iraq nell ambito dell operazione Antica Babilonia . I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita` Combat SAR, molto apprezzata in campo internazionale e alleato, che rende possibile condurre, anche in ambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di supporto alle forze speciali, a cominciare dagli operatori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell Aria, unita` di nuova costituzione dell Aeronautica Militare concepite per operare nei moderni scenari d intervento. Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possono essere impiegati anche nel ruolo SMI Slow Mover Interceptor contribuendo, nell ambito di dispositivi di protezione aerea, alla capacita` di contrasto di eventuali attacchi terroristici condotti con aeromobili lenti e non convenzionali.

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foto: Fucito

Canadair CL-415

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erivato dal Canadair CL-215, del quale conserva

I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono la

l impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-

flotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-

415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

prio per una migliore gestione di questa componente dall ot-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.

tobre si e` dotato della Direzione Attivita` Aeronautica : La

Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-

Direzione che si avvale di professionalita` altamente qualifi-

timo e per ricerca e soccorso SAR, Search And Rescue .

cate, attinte prevalentemente dell Aeronautica Militare, ma

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica di

anche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato ha

poter ricaricare i serbatoi per l acqua da scaricare sugli incendi

lo scopo di curare le problematiche connesse con la gestione

direttamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a un

della flotta aerea del Dipartimento CL-415, P.180. A.109 e

massimo di oltre 6 tonnellate d acqua occorrono appena 12

AW.139 mantenendone il livello operativo costantemente

secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motori

adeguato alle esigenze del Paese.

turboelica il CL-415 ha, rispetto al 215 , un incremento di potenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera. Questo anfibio nato per operare efficientemente in regioni densamente forestate, ma ricche di specchi d acqua e` oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e` impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che ha affidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Per conseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anticendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengono rischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere le prevedibili situazioni di emergenza in meno di un ora di volo.

BOMBARDIER AEROSPACE CANADAIR CL-415 apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m - superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - peso massimo al decollo 21.319 kg dall acqua , 19.890 kg da terra - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & Whitney Canada PW123AF da 1.775 kW 2.380 sHP al decollo - velocita` massima a 10.000 ft 375 km/h 203 kts - corsa di decollo 814 m da terra 844 m dall acqua - corsa di atterraggio 664 m da terra 674 m dall acqua - autonomia di trasferimento 2.427 km 1.310 mn - equipaggio: 2 piloti, 4 specialisti/osservatori

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WEFLY! TEAM i chiamano genuinamente WEFLY! Noi voliamo! , ma dietro queste due semplici parole c e` molto di piu` e lo si capisce vedendo salire i componenti di questo team sui loro aeroplani, accompagnati dalle loro carrozzelle . Si`, avete capito bene, sono dei piloti disabili, anche se vedendoli volteggiare in aria non si direbbe cosi`! La loro missione e` diffondere attraverso gli air show il messaggio che volare si puo` , un messaggio destinato a tutte le persone siano esse disabili oppure no. Questa pattuglia rappresenta l associazione sportiva dei Baroni Rotti federazione italiana piloti disabili che opera per diffondere, non solo attraverso il volo, una diversa cultura della disabilita`, non piu` pietistica e basata sull esclusione, per una completa integrazione sociale. La pattuglia opera dall aviosuperfice di Caposile, sede del Club delle Papere Vagabonde e della scuola di volo Universita` del VDS Volo Diporto o Sportivo , una delle piu` antiche in Italia anche nell insegnamento alle persone disabili. Il team nasce da un idea di Erich Kustatscher, addestratore e guida. L embrione della pattuglia, all epoca

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composta da soli due aerei, risale al 2005 ma la prima uscita ufficiale con il nome attuale e` stata nel 2008 nel Meeting di Primavera. Il WEFLY!TEAM e` l unica pattuglia al mondo su ultraleggeri composta interamente, o meglio per tre quarti, da piloti disabili. Il programma acrobatico del 2009 vede in linea di volo tre Texan che presentano un display di dieci minuti caratterizzato da manovre di Voltige, una danza sincronizzata dei velivoli che, utilizzando un box molto stretto, rimangono sempre nello spazio antistante il pubblico L aeromobile utilizzato dalla pattuglia e` un Texan Top Class, costruito dalla Fly Synthesis, storica azienda friulana nel campo dell aviazione ultraleggera. Si tratta di un biposto ad ala bassa, con carrello fisso triciclo, realizzato interamente con materiali compositi. Il Texan e` uno dei pochi aerei al mondo a offrire l opzione DEPIS Pack, ovvero il sistema di comando per disabili ad arti inferiori arricchito da una serie di accorgimenti atti a garantire alla persona una certa autonomia flap e trim elettrici sulla cloche, bagaglio maggiorato per accogliere la sedia a rotelle .

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a pattuglia danzante motoalianti d epoca Blue Voltige nasce nella primavera 2000 da un idea di due amici piloti accomunati dalla passione per gli aeroplani d epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon. La denominazione di pattuglia danzante indica la caratteristica non puramente acrobatica dell esibizione di questo team, formato da due motoalianti Fournier, un monoposto RF4D e un biposto semiacrobatico RF5. Voltige e` un termine francese sinonimo di un volo dolce, armonioso e privo di strappi che Blue Voltige , dopo molte ore di allenamento, determinazione e affiatamento, e` riuscita a coordinare e sviluppare in un programma della durata di 15 minuti di particolare effetto ed emozione. I due eleganti e silenziosi motoalianti Fournier eseguono appunto figure dolci e armoniose tali da sembrare un balletto dell aria, unico nel suo genere, enfatizzato dal sottofondo musicale e dall uso dei fumogeni. La base operativa di Blue Voltige e` sull aviosuperficie Campo Jonathan, una splendida area verde lungo il fiume Piave, immersa nelle Grave di Papadopoli Treviso , dalla quale abitualmente la pattuglia decolla per effettuare gli allenamenti e per partecipare alle varie manifestazioni organizzate in Italia e in Europa. I motoalianti Fournier sono velivoli degli anni Sessanta dalle linee molto filanti e aerodinamiche, progettati dal francese Rene` Fournier e costruiti dalla tedesca Sportavia Putzer. Hanno entrambi struttura in legno rivestita in tela e un caratteristico carrello monotraccia

biciclo retrattile. I motori, invece, sono dei quattro cilindri di derivazione automobilistica. I piloti del team sono dunque Fabio Iannaccone, che vola con il monoposto RF4D, e Ivan Prizzon che, invece, si esibisce ai comandi dell RF5. Sono amici e coetanei, entrambi classe 1972. Al loro attivo hanno ciascuno circa 1.000 ore di volo. Per informazioni il team Blue Voltige puo` essere contattato tramite il sito www.bluevoltige.it, l e-mail info@bluevoltige.it o al numero telefonico 348/8969999.

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF4D

apertura alare 11,26 m - lunghezza 6,05 - altezza 1,60 - impianto propulsivo: un motore Rectimo AR1200 da 39 HP con elica bipala - velocita` massima 200 km/h - velocita` di crociera 180 km/h - autonomia 3h - equipaggio: 1 pilota

SPORTAVIA PUTZER FOURNIER RF5

apertura alare 13,74 m 9 m ripiegato - lunghezza 7,80 - altezza 1,96 - impianto propulsivo: un motore Limbach 2000 da 80 HP con elica bipala - velocita` massima 205 km/h - velocita` di crociera 190 km/h autonomia 4h - equipaggio: 1-2 piloti

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Piloti Solisti

Francesco Fornabaio

rancesco Fornabaio e` iscritto all Aeroclub di Milano. Pilota d aereo ed elicottero con oltre 2000 ore di volo, di cui piu` di 1000 di volo acrobatico. Vola da 10 anni su Extra 300L, interamente costruito in carbonio, collezionando vittorie e podi sin dal debutto; e` un atleta professionista di acrobazia aerea . Nel 97 e` primo classificato nel campionato italiano, categoria intermedia ed e` membro della Nazionale Italiana di Acrobazia Aerea dal 2002. Partecipa ai campionati italiani, europei e mondiali di categoria illimitata, in cui e` stato vice campione italiano di Freestyle. La sua specialita` e` il volo artistico con cui si esibisce

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negli airshow, per cui crea programmi di grande suggestione e rara bellezza, oltre che di ricerca tecnica, sottolineate dai fumogeni bianchi che evidenziano i momenti salienti dell esecuzione. L acrobazia e` oggi uno sport con regole precise, raduni, campionati e classifiche dove il nostro pilota sa ben figurare. EXTRA 300 L

L Extra 300 L e` un aereo acrobatico progettato da Walter Extra ex pilota acrobatico appositamente per le competizioni di volo acrobatico e gli air show; e` uno dei migliori aerei di questo tipo mai creati. Supera i 10G di fattore di carico sia positivo che negativo ed ha una velocita` di 225 nodi 400 km/h . Generalmente monta un motore Avio Lyncoming da 300 cavalli di potenza sovralimentato a turbina.

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TEAM PARAMOTORI

gni manifestazione aerea in quanto spettacolo, per vivere e sopravvivere , deve sapersi rinnovare presentandosi al pubblico con programmi nuovi e con spunti che convincano anche i non appassionati ad “andare a vedere”. Anche quest’anno sarà presente nel grande e variegato mondo dei partecipanti agli Airshows un gruppo di 8 paramotori del Nord Est Italia. È l’unica pattuglia al mondo ad esibirsi con i paramotori ed è nata in Italia. Hanno già preso parte ad altre importanti manifestazioni come quella di Grado e Jesolo nel 2008 riscuotendo un consenso ed un successo al di là delle più ottimistiche pre-

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visioni. L’idea, originale e audace, è stata studiata e preparata nel dettaglio per mesi e alla fine i risultati hanno dato ragione a chi ha creduto in questa nuova formula: la partecipazione dell’unica pattuglia di paramotori esistente al mondo.

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Direttore responsabile: Alessio Piano Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it e-mail: info@airplanesmagazine.it C.F./p.IVA: 09339321003 testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca Anno 3° - numero 7 /8 - agosto 2009 finito di stampare nel mese di agosto 2009 presso gli stabilimenti dell azienda tipografica editoriale Litograf srl Zona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI PG Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograf.it


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