AirPlanes 10_09

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10 Montichiari

06- 09 - 2009

Euro 2,50

Montichiari Air Show 2009



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Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’anno sarĂ la nostra “giovane inviata specialeâ€?. Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese con l’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il volo e la scrittura. La Palazzoli è giĂ conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “teneraâ€? etĂ di 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scrittura immediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’universo adolescenziale “moccianoâ€? e dove non possono certo mancare richiami all’altro suo “amoreâ€?: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sulla copertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

INTERVISTA A: ten. col. pil. Massimo Tammaro comandante PAN gentile concessione dello Stato Maggiore dell Aeronautica, i Pti perercancelli dell aeroporto Visentini di Rivolto Udine si sono aperuna pacifica incursione.

E importante testimoniare come e quanto la mia personale Giornata Azzurra sia stata organizzata con accuratezza e premura estreme, dalla colazione al circolo ufficiali al commiato con il comandante Tammaro. Molte persone avranno assistito a un esibizione della Pattuglia Acrobatica o per lo meno a un loro passaggio, ma certamente alcuni si saranno domandati cosa ci sia dietro quei venticinque minuti di acrobazie mozzafiato; io sono tra questi ed ero curiosa di trovare il confine tra l uomo e il pilota, l acrobata e il pragmatico: ebbene questo punto non esiste, perche´ ogni aspetto si fonde completamente con l altro, creando un amalgama eccezionale di estro controllato e capacita` alimentate da passione. Dichiarate spesso di voler condividere emozioni; in concreto cosa comporta quotidianamente questo obiettivo? Prima di tutto noi ci sentiamo fortunati e realizzati, percio` ci teniamo a voler condividere tutto il possibile e riuscirci con le emozioni e` la nostra soddisfazione principale; il volo e` per noi un mezzo per conseguirla, perche´ quello che trasmettiamo agli altri lo proviamo noi per primi. Infatti, siamo piu` appagati dalle reazioni del pubblico, che da quello che tecnicamente siamo in grado di compiere . C e` un trucco per lasciare preoccupazioni e problemi fuori dalla cappottina chiusa? La capacita` di staccare dalla vita quotidiana, quando ci si avvicina a un aeroplano e` una prerogativa insita in ogni pilota militare; da

cio` ne deriva l umilta`, la professionalita` e il rispetto per comprendere quando e` meglio non volare se si vivono situazioni private difficili. Alla base c e` comunque una grande capacita` di concentrazione personale. Infatti, in ogni briefing ripeto sempre ai ragazzi questa frase: ricordiamoci sempre che lavoro facciamo: preparati, riposati, attenti e concentrati; bisogna rispettare questo lavoro . Cosa significherebbe volare senza la coccarda Tricolore sulle ali? Il valore piu` importante per chi fa parte di questo gruppo e` la coscienza di rappresentare l eccellenza del Paese e una nostra soddisfazione e` quella di incarnare il meglio dell Italia. Si sceglie questa professione per amore e passione nei confronti della propria Patria . Cosa e` veramente il volo , cosa permette di raggiungere, di esprimere? Personalmente lo considero una professione, sono molto pragmatico, perche´ la nostra attivita` non lascia spazio al romanticismo; pero` naturalmente c e` passione e soddisfazione tecnico-professionale, perche´ permette di emozionarsi, emozionare, provare gioia e liberta` . Avere per proprio habitat il cielo, puo` far cadere nella presunzione? Sarebbe un errore mortale, fatale; non bisogna mai cadere nella presunzione, e` necessario invece avere sempre rispetto di questo lavoro, della macchina, degli elementi della natura e di se´ stessi. Le persone piene, realizzate non hanno bisogno di vanita`; ma semplicemente la vita con noi e` stata piu` generosa . Come e` arrivato alle Frecce ? A dire la verita` io ho scelto casualmente di partecipare al concorso per l Accademia, percio` sono arrivato gradualmente a desiderare di entrare nella PAN e di certo non era il mio sogno da bambino come invece lo e` stato per molti che sono qui . Fuori e dentro la formazione, cosa significa essere la Pattuglia Acrobatica Nazionale? Piu` che individui, qui siamo militari, uomini e amici appartenenti alla stessa squadra; occorrono stima e rispetto reciproco che si raggiungono con umilta`, fiducia e affiatamento, perche´ qui si discute e ci si confronta, ma con franchezza e fiducia assolute. Per questo si cerca anche di organizzare la vita dei piloti facendoli stare insieme il piu` possibile e creando cosi` un gruppo . Il volo e` scopo di vita? Quanta follia, dedizione e impegno richiede questa scelta? Io non lo considero assolutamente lo scopo della mia vita, pero` e` una grande passione, la cosa migliore che potessi fare, ma certamente non c e` follia, quanto invece impegno e dedizione . Che tipo di comandante si ritiene? Spero di essere considerato un comandante sensibile che opera scrupolosamente, attento all uomo, non solo al pilota . Com e` stare lassu`, volare in questo modo straordinario? E` un esperienza incomunicabile .

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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Sabato 05–09–2009

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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Domenica 06–09–2009


VOLARE IN CORO Le Frecce Tricolori sono un reparto dell Aeronautica Militare. Raccolgono l esperienza e l addestra mento di piu` di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce, in un insuperabile compromesso, spettacolarita` e tecnica. Le Frecce Tricolori sintetizzano in 25 minuti di programma di volo le capacita` e l ingegno non solo di un istituzione militare ma di un intero Paese, l Italia.

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l 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori , Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sull aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo Udine , nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell Aeronautica Militare sono la componente sicuramente piu` conosciuta e visibile. Ma le Frecce Tricolori rappresentano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli specialisti di un intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi MB.339PAN costituisce la piu` numerosa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25 minuti di volo in coro uno spettacolo indimenticabile anche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazione di capacita` e coraggio, orgoglio di un intera nazione. 18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che non da` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armonia tutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni 5 e 4 , il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider per concludersi nel grande ed emozionante tricolore finale dell Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunque intendesse visitare il cenacolo dell acrobazia collettiva italiana, e il 1째 maggio e` un occasione succosa , deve predisporsi a subire un emozione forte e del tutto particolare, sebbene l atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto, nella dimora dell acrobazia con la A maiuscola, e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita` della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, l Italia, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

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Data

Evento

Localita`

Attivita` PAN

06 settembre

Montichiari Air Show

Montichiari BS

Esibizione

13 settembre

Vola sugli Iblei

Marina di Ragusa RG

Esibizione

20 settembre

Savona Air Show

Savona

Esibizione

25 settembre

50째 Anniversario Costituzione AWTI

Decimomannu CA

Esibizione

04 ottobre

100째 Anniversario 1째 volo a Cameri

Cameri NO

Esibizione

04 novembre

Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA.

Roma

Sorvolo

15-19 novembre

Dubai Air Show 09

Dubai

Esibizione


Da sx: Cap. Stefano Centioni - pony 9 Cap. Fabio Martin - pony 8 Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5 Ten. Marco Zoppitelli - pony 6 Cap. Dario Paoli - pony 3 Cap. Simone Pagliani - Supervisore Addestramento Magg. Massimo Tammaro - Comandante Magg. Marco Lant - Capoformazione Magg. Simone Cavelli - Solista Cap. Fabio Capodanno - pony 4 Cap. Jan Slangen - pony 7 Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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l solista merita un discorso a parte. Nell economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, e` colui che consente alle Frecce Tricolori di offrire al pubblico quella armonia e continuita` nella sequenza delle figure che e` altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero 10 viene messo a punto durante la fase invernale dell addestramento. Si analizza quindi ogni singola figura e si decide l introduzione di qualche tecnicismo o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d addestramento del solista prevede l esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perche´ una buona parte della difficolta` del volo del solista e` costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingresso e` una responsabilita` del solista il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l esibizione. Il 60% della difficolta` dell esibizione del solista sta nell esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga in collegamento radio del comandante, l unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del 10 . Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita` estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e` abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.

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Il Solista

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole o neutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno speciale sensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta in acqua. C. Il giubbotto secumar si gonfia automaticamente a contatto con l acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distintivo dei piloti delle Frecce Tricolori . E. Al momento dell espulsione dal velivolo, l attivatore della radio d emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazione del pilota da parte delle unita` di soccorso. F. Lo spinotto collega l interfono del casco all impianto radio del velivolo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g si gonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l afflusso di sangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenza di ossigeno al cervello che potrebbe portare alla visione nera e alla perdita di conoscenza. H. Indossate a mo di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seggiolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione corretta prima che il pilota abbandoni il velivolo. I. Calzari da volo. L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria normale o l ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota. M. Guanti da volo impermeabili.

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L ADDESTRAMENTO L anno delle Frecce Tricolori puo` essere suddiviso in due grandi periodi, impropriamente definiti stagione estiva e stagione invernale . La stagione estiva si identifica con l intero periodo delle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1° maggio con la tradizionale esibizione di Rivolto e termina generalmente verso i primi di ottobre. La stagione invernale invece coincide grosso modo con il periodo che va da novembre alla fine

di aprile ed e` interamente dedicato all addestramento e all inserimento in formazione dei piloti neoassegnati. In questo periodo la PAN opera principalmente da Rivolto, volando in media tre sortite al giorno per cinque giorni alla settimana. Il normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo prevede che, prima dell inizio della stagione estiva, uno o due nuovi piloti siano selezionati per entrare a far parte della formazione nelle posizioni che si rendono libere per il naturale avvicendamento all interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su un modello ormai ben consolidato: una prima scrematura dei candidati segnalati dai vari gruppi viene eseguita direttamente dal Comando della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota. L esito della prima valutazione riduce a non piu` di 8-10 il numero dei candidati che, superato lo sbarramento iniziale, sono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto per la seconda e decisiva selezione, condotta direttamente dalle Frecce Tricolori . Anche se durante il soggiorno a Rivolto e` previsto un volo con il comandante, uno in coppia e uno con la formazione completa, i nuovi piloti sono scelti non solo sulla base dello skill , ma anche e soprattutto per le qualita` caratteriali. Ci spiega il comandante: Trattandosi di piloti che possiedono gia` un certo bagaglio d esperienza, tutti i candidati sono dotati piu` o meno delle stesse capacita` di pilotaggio. Conseguentemente, la valutazione e la successiva scelta si basano su altri criteri. Quel che conta in pattuglia e` l umilta`, la capacita` di mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la possibilita` di inserirsi velocemente nel gruppo.

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Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni passaggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I due piloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposò in pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattuglie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e l'estero.

I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia

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opo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell Aeronautica, manifestazioni nazionali e internazionali fecero da ribalta a compagini leggendarie, l acrobazia collettiva riprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l Italia veniva rappresentata dalla pattuglia del Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata equipaggiata con De Havilland DH-100 Vampire ; dai

Getti Tonanti della 5a Aerobrigata dotata di Republic F-84G Thunderjet ; dalle Tigri Bianche della 51a Aerobrigata, con gli stessi velivoli; dal Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata con i North American F-86 E Sabre ; dai Diavoli Rossi della 6a Aerobrigata con i Republic F-84 F Thunderstreak ; dai Lancieri Neri

della 2a Aerobrigata su velivoli Sabre e infine di nuovo dai Getti Tonanti della 5a Aerobrigata con gli F-84 F . Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica rendevano pero` sempre piu` difficile mantenere la formula dell alternanza tra i reparti da caccia. Si rendeva percio` necessaria la costituzione di una pattuglia dedicata . Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei Getti Tonanti con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il

Cavallino Rampante montata sugli F-86E.. Questa pattuglia formo` il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori che nel 1961 lo Stato Maggiore dell Aeronautica costitui` con sede stabile sull Aeroporto di Rivolto. Le Frecce Tricolori

erano ben evidenti sulla livrea del Sabre : fondo blu con le strisce tricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio sui fianchi che rappresentava un rombo celeste allungato con decorazione in nero e rosso all interno, quindi le tre saette tricolori della PAN. La prima macchina in dotazione, la versione canadese del caccia statunitense F-86 E Sabre sciabola , era caratterizzata dalla coda volante piani orizzontali interamente mobili e servocomandati , dal parabrezza a tre pannelli gia` introdotto sulle ultime serie A-6 e A-7 di F-86A e dal radar di direzione tiro inserito nel labbro superiore della presa d aria e collegato ad un traguardo di puntamento computerizzato. Queste innovazioni erano state apportate per dare piu` efficacia al Sabre consolidando la sua superiorita` complessiva rispetto al M1G-15 la cui comparsa nei cieli coreani aveva messo in crisi le forze aeree alleate. Nel 1964 le Frecce Tricolori acquisiscono un nuovo velivolo, il Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: i rombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddistinta da numeri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91 si differenzia dal G.91R per i comandi desensibilizzati

con smorzatori di beccheggio pitch damper , e per un impianto per i fumi colorati. Le armi, con il relativo munizionamento, sono state sostituite da contrappesi sagomati sostituzione reversibile per riportare gli aerei alla configurazione operativa e infine non vi sono installate le macchine fotografiche Vinten di serie sull erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermacchi MB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le Frecce Tricolori.

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICAN

diametro rotore 18,90 m lunghezza 22,25 m con rotore in moto altezza 5,52 m peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo due turbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP velocita` massima 260 km/h tangenza 3.500 m - autonomia 750 km equipaggio 2 piloti, 2 specialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori armamento: 2-3 mitragliatrici brandeggiabili cal. 5,56 mm.

ell attivita` operativa dell Aeronautica Militare, grande risalto hanno gli interventi a favore della collettivita`, impieghi che vanno dal concorso in occasione di pubbliche calamita` in coordinamento con la Protezione Civile all intera tipologia delle missioni SAR Search And Rescue, ricerca e soccorso . L Aeronautica assicura questi interventi tutto l anno, ventiquattr ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sono stati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per trasportare feriti e squadre d intervento con cani da ricerca e operatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo degli elicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali in un massimo di un ora e mezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu`

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versatili a disposizione dell Aeronautica Militare per l impiego in missioni fuori area , oltre i confini della nostra tradizionale area di responsabilita` . Lo dimostrano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F in Iraq nell ambito dell operazione Antica Babilonia . I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita` Combat SAR, molto apprezzata in campo internazionale e alleato, che rende possibile condurre, anche in ambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di supporto alle forze speciali, a cominciare dagli operatori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell Aria, unita` di nuova costituzione dell Aeronautica Militare concepite per operare nei moderni scenari d intervento. Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possono essere impiegati anche nel ruolo SMI Slow Mover Interceptor contribuendo, nell ambito di dispositivi di protezione aerea, alla capacita` di contrasto di eventuali attacchi terroristici condotti con aeromobili lenti e non convenzionali.

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M.346 Alenia Aermacchi ALENIA AERMACCHI M.346: carta di identita`

apertura alare 9,72 m - lunghezza 11,49 - altezza 4,76 - peso massimo al decollo 9.500 kg - rapporto spinta peso 1:1 clean, 50% di combustibile a bordo - fattore di carico massimo +8/-3g - combustibile imbarcabile 2.000 kg - impianto propulsivo: due turbofan Honeywell F124-GA-200 da 2.850 kg/s - velocita` massima 590 kts - velocita` di salita iniziale 21.000 ft/min - tangenza operativa 45.000 ft - autonomia massima 1.540 mn - equipaggio: 1-2 piloti - armamento: fino a 3.000 kg di carichi esterni.

irenze, piazza Michelangelo. 31 marzo 2008: per la prima volta nel capoluogo toscano si celebra l 85° anniversario della costituzione dell Aeronautica e il 70° della presenza della Forza Armata nella citta`. Al termine della cerimonia e in concomitanza con gli onori al Capo dello Stato, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, assente dal cielo di Firenze da circa 20 anni, ha disegnato su Piazzale Michelangelo il tricolore piu` grande del mondo. Alle Frecce Tricolori e` legato il nome di Finmeccanica sin dagli

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anni Settanta, quando la Pattuglia Acrobatica adotto` il velivolo G 91 di Aeritalia, sostituendolo nel 1982 con l MB 339 di Alenia Aermacchi, attualmente in servizio e diretto predecessore dell M-346, l avanzatissimo addestratore di quarta generazione, unico progettato e costruito in Europa e nato per formare i piloti dei caccia di piu` recente concezione. Portato in volo per la prima volta il 15 luglio 2004 dal Comandante Olinto Cecconello, capo pilota collaudatore


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dell Alenia Aermacchi, l M-346 ha totalizzato ad oggi, con i due prototipi, oltre 500 missioni e sta raccogliendo i consensi di numerosi potenziali clienti e partner internazionali. L opportunita` di maggior respiro e` sicuramente quella del programma Advanced European Jet Pilot Training, che interessa attualmente le forze aeree di nove Paesi compresa l Italia Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Svezia . Opportunita` interessanti esistono anche al di fuori dell Europa, gia` nel breve e medio termine, in mercati di punta quali gli Emirati Arabi Uniti, Singapore, Malesia e Stati Uniti. Diversi paesi, inoltre, hanno gia` dichiarato il loro interesse a partecipare al programma M-346, attraverso accordi di cooperazione industriale relativi alla fase di produzione. In particolare Grecia, Portogallo, Polonia e Cile. Nel dicembre 2006 l M-346 ha raggiunto la velocita` di Mach 0.96 e a febbraio 2007 e` stato selezionato nella Short List dagli Emirati Arabi Uniti, nell ambito della gara per i nuovi addestratori. Nell aprile 2007 il velivolo e` stato valutato per tre settimane dal Reparto Sperimentale di Volo dell Aeronautica Militare Italiana a Pratica di Mare, suscitando convinti apprezzamenti da parte dei piloti. Infine nel gennaio 2008, il secondo prototipo M-346, in collaborazione con il Reparto Sperimentale di Volo RSV dell Aeronautica Militare Italiana, ha effettuato, con pieno successo, il rifornimento in volo

con un velivolo Tornado, equipaggiato con il sistema buddy pod. Attualmente l M-346 e` in fase di valutazione a Singapore, nel programma Fighter Wings Course FWC mirato a rimpiazzare l attuale flotta di addestratori avanzati. Alla presenza del Generale Vincenzo Camporini, il 10 aprile 2008 si e` svolta la cerimonia di roll-out del primo M-346 di pre-serie in configurazione basica industriale, a testimonianza della maturita` raggiunta dal programma che, grazie all intensa attivita` di sviluppo svolta sui due prototipi, ha portato all ottimizzazione del progetto e alla sua industrializzazione. L impegno progettuale si e` concentrato sul miglioramento della parte strutturale del velivolo, anche in un ottica di miglioramento della manutenzione. L obiettivo e` stato raggiunto sia attraverso la razionalizzazione della disposizione dei longheroni alari e delle ordinate di fusoliera sia con un ulteriore introduzione di materiale composito e titanio. L M-346 adotta soluzioni progettuali innovative: e` un velivolo caratterizzato da comandi di volo Fly-by-Wire, pienamente manovrabile ad angoli di attacco oltre i 35 gradi. Queste caratteristiche, combinandosi con una configurazione bimotore e con un rapporto spinta/peso prossimo a 1, garantiscono un livello di sicurezza inarrivabile da parte dai velivoli concorrenti. Inoltre l M-346 integra avionica digitale e capacita` di simulazione in volo di sensori e minacce, caratteristiche che, accoppiate a quelle prestazionali, lo rendono il velivolo piu` adeguato all addestramento tattico pre-operativo a livello mondiale.

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nico aeroplano della sua categoria progettato espressamente per il trasporto tattico, il C-27J Spartan e` un biturbina con tecnologia allo stato dell arte nel campo dell avionica, del sistema di propulsione e della sistemistica. Il velivolo assicura un elevata efficienza operativa a costi competitivi, un estrema flessibilita` d impiego, le migliori prestazioni della sua categoria in tutte le condizioni operative e caratteristiche uniche di interoperativita` con gli aerei da trasporto di classe superiore. Il velivolo e` stato ordinato dalle forze aeree italiana, greca, bulgara, lituana, romena, slovacca e marocchina. Inoltre, il C-27J e` stato recentemente selezionato dalla Romania 7 esemplari . Il contratto italiano prevede la fornitura di 12 C-27J all Aeronautica Militare, in una versione particolarmente sofisticata: in aggiunta ai sistemi di tecnologia avanzata della configurazione base, infatti, saranno dotati di un apparato di rifornimento in volo, di un sistema di autoprotezione e di un sistema di proiezione dei dati di volo su doppio head-up-display. Il primo Spartan e` stato formalmente consegnato all Aeronautica Militare nel gennaio 2008 e il completamento della fornitura e` avvenuto nel maggio di quest anno, praticamente contestualmente al raggiungimento delle le 5.000 ore di volo . Lo Spartan e` oggetto anche di valutazione di numerose forze aeree mondiali, mentre negli USA e` stato gia` scelto per il programma Joint Cargo Aircraft JCA dell US Army e dell USAF, un velivolo multi-funzionale, capace di compiere diverse tipologie di missione. In Canada, invece, il C-27J risponde pienamente al requisito per la sostituzione dell attuale flotta dei bimotori Buffalo e dei quadrimotori C-130 da ricerca e soccorso. Il C-27J e` stato formalmente valutato dalle forze aeree di Australia, Irlanda, Repubblica Ceca, e Slovenia. Il C-27J e` in grado di effettuare molteplici missioni, tra le quali trasporto di truppe, trasporto merci e sanitario, lancio di materiali e di paracadutisti, ricerca e soccorso, antincendio e supporto alle operazioni di protezione civile. Il C-27J e` in grado di decollare e atterrare da piste non preparate lunghe meno di 500 metri, con un peso massimo al decollo di 30.000 kg. Gli Spartan dell Aeronautica Militare, in forza alla 46 a Brigata Aerea di Pisa, sono stati recentemente impegnati fuori i confini nazionali per assolvere il delicato compito del trasporto aereo tattico in zona di operazioni. Il C-27J e`, inoltre, costantemente utilizzato in missioni umanitarie e di soccorso: proprio lo scorso 6 aprile a causa del catastrofico terremoto che ha colpito l Abruzzo uno di questi velivoli ha effettuato un trasporto di urgenza di 19 feriti prelevati presso l aeroporto aquilano di Preturo.

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ALENIA AERONAUTICA GMAS C-27J SPARTAN apertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza 9,60 m - peso massimo al decollo 31.800 kg - impianto propulsivo: 2 turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700 sHP - velocita` massima 590 km/h - autonomia 5.950 km a 500 km/h - raggio d azione oltre 1.350 km - equipaggio: 2 piloti, 1 specialista.

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foto: Fucito

Canadair CL-415

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erivato dal Canadair CL-215, del quale conserva

I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono la

l impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-

flotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-

415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

prio per una migliore gestione di questa componente dall ot-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.

tobre si e` dotato della Direzione Attivita` Aeronautica : La

Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-

Direzione che si avvale di professionalita` altamente qualifi-

timo e per ricerca e soccorso SAR, Search And Rescue .

cate, attinte prevalentemente dell Aeronautica Militare, ma

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica di

anche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato ha

poter ricaricare i serbatoi per l acqua da scaricare sugli incendi

lo scopo di curare le problematiche connesse con la gestione

direttamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a un

della flotta aerea del Dipartimento CL-415, P.180. A.109 e

massimo di oltre 6 tonnellate d acqua occorrono appena 12

AW.139 mantenendone il livello operativo costantemente

secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motori

adeguato alle esigenze del Paese.

turboelica il CL-415 ha, rispetto al 215 , un incremento di potenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera. Questo anfibio nato per operare efficientemente in regioni densamente forestate, ma ricche di specchi d acqua e` oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e` impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che ha affidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Per conseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anticendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengono rischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere le prevedibili situazioni di emergenza in meno di un ora di volo.

BOMBARDIER AEROSPACE

CANADAIR CL-415 apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m - superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - peso massimo al decollo 21.319 kg dall acqua , 19.890 kg da terra - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & Whitney Canada PW123AF da 1.775 kW 2.380 sHP al decollo - velocita` massima a 10.000 ft 375 km/h 203 kts - corsa di decollo 814 m da terra 844 m dall acqua - corsa di atterraggio 664 m da terra 674 m dall acqua - autonomia di trasferimento 2.427 km 1.310 mn - equipaggio: 2 piloti, 4 specialisti/osservatori

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Storia

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nnunciato da una sostenuta campagna di stampa con arti-

coli e con interviste comparsi sui più diffusi giornali italiani e stranieri, il Circuito Aereo Internazionale di Brescia costituì, nel settembre 1909, il naturale proseguimento delle giornate aviatorie romane e il più importante evento aeronautico a livello europeo dopo la Competizione di Reims e il 1° Concorso Internazionale di Aeroplani di Montecarlo. Nella Brughiera di

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Circuito Internazionale di Brescia – 1909

Il Wrigth 4 pilotato da Mario Calderara in virata al pilone al Circuito di Brescia.

nella pag a fianco: spettattori al Circuito Aereo Internazionale di Berscia - 1909

Caduta del Wright di Calderara al Circuito di Brescia.

Montichiari, su una superficie di 60.000 mq, venne appresta-

Wright. Nelle altre manches Calderara ottenne tre vittorie

to un campo di volo: furono montate le tribune per gli spet-

guadagnandosi, con il primo posto in classifica, il Premio di

tatori, messi in opera gli hangar di legno per i velivoli dei

volo con passeggeri, e due Trofei nazionali, il Premio Olo-

concorrenti, allestiti gli stand dei servizi, dgli uffici, dei bar e

fredi e la Coppa del Re. La bravura e la determinazione con

del ristorante e delimitato un circuito ovale di dieci chilo-

cui Calderara si esibì a Brescia, gli valsero, a manifestazione

metri di lunghezza. Al meeting si iscrissero 14 concorrenti,

terminata, la nomina, per acclamazione, a pilota aviatore

dei quali otto italiani, Mario Cobianchi, Mario Faccioli, Mario

diventando così il brevetto N°1 dell’Aeronautica italiana. A

Calderara, Umberto Cagno, Alessandro Anzani,

Guido

Brescia, in veste di Commissario di gara, era presente

Moncher, velivolo Avis, Leonino Da Zara, cinque francesi,

Gabriele d’Annunzio, il vate per eccellenza dell’aviazione

Louis Bleriot, Alfred Leblanc, Henry Rougier, Henry de La

per la quale coniò la parola velivolo, che dopo aver volato

Vaulx e lo statunitense Glenn Curtiss. Le gare, svoltesi da 5

con Calderara ebbe a dire «…noi celebriamo oggi un gioco

al 20 settembre, videro la vittoria di Curtiss, classificatosi

d’audacia, siamo alla vigilia di una profonda mutazione della vita

primo assoluto nel Gran Premio di Brescia di 50 km, segui-

sociale. Si istituisce già il Codice dell’Aria. Nasce la proprietà ver-

to da Calderara piazzatosi al secondo posto su velivolo

ticale. La frontiera invade le nuvole…»

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L Aeronautica Militare a Brescia

Il 6° Stormo Alfredo Fusco

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urante la prima guerra mondiale la citta` di Brescia, per la sua prossimita` al fronte, ospito` un aeroporto militare a Ghedi, che divento` ben presto un importante base di difesa contro gli aerei austriaci e trampolino di lancio per i ricognitori SVA e Pomilio destinati a penetrare in territorio ostile e fotografare le principali installazioni nemiche. Al termine del conflitto, dopo un periodo di relativa tranquillita`, il campo d aviazione di Ghedi divento` sede della Scuola di Pilotaggio di 2° periodo per il bombardamento, equipaggiata con BR.20 e CANT Z.1007, fin quando, per contrastare l occupazione alleata, si trovo` ancora una volta a ospitare reparti da caccia con com-

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piti di difesa aerea nei cieli della Pianura Padana, con i colori dell Aeronautica Nazionale Repubblicana, conoscendo momenti di incessante attivita` e ospitando anche reparti della Luftwaffe. Riattivato nel 1951, Ghedi divenne sede del 6° Stormo, al quale leghera` le sue vicende future. Il Reparto, ricostituito sei mesi prima a Treviso con i P-51 Mustang del 155° Gruppo, dopo l incorporazione del 154° e del 156° Gruppo, nel 1953 divento` 6a Aerobrigata, e nel giro di qualche anno, con i Diavoli Rossi del 154 , opero` la conversione dagli F-84G/F all F-104G Starfighter . Dopo il distacco del 155 e del 156 , ai quali fu affidato il gravoso compito di ricostituire, rispettivamen-


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una formazione di Tornado del 6o Stormo in volo.

te, il 50° a Piacenza e il 36° a Gioia del Colle, nel 1967 il Reparto riassunse la configurazione di Stormo. Nel 1977 il 154 raggiunse il traguardo delle 50.000 ore con il cacciatore di stelle e nel 1982, ricevuti i primi Tornado, inizio` la conversione sulla nuova macchina. Dal 1988 al 1990 il 155° Gruppo ritorna a far parte del 6° Stormo per poi essere assegnato al 50° Stormo di Piacenza. Nel 1993 il 102° Gruppo, equipaggiato con gli F-104, lascia Rimini per approdare, definitivamente, a Ghedi. Nel 1998 quest ultimo gruppo assume il ruolo di OCU Operational Conversion Unit , e da allora provvede alla formazione di tutti gli equipaggi Tornado dell Aeronautica Militare. Dal luglio del 2008 anche il 156° Gruppo, proveniente dal 36° Stormo di Gioia del Colle, viene trasferito nuovamente sulla base di Ghedi e posto alle dipendenze del 6°. Dall arrivo del primo Tornado ad oggi, il 6° Stormo non solo ha svolto un ruolo chiave nell ambito della

Forza Armata, ma e` stato una delle colonne portanti nella strategia NATO della risposta flessibile in piena Guerra Fredda. Dalla caduta del muro di Berlino, poi, paradossalmente, gli impegni operativi reali dello Stormo, si sono moltiplicati. Ma e` la prima guerra del Golfo a segnare uno dei momenti piu` delicati nella storia del Reparto, con la partecipazione all operazione Desert Storm . Durante una missione, il Tornado del magg. Bellini e del cap. Cocciolone viene abbattuto dalla contraerea irachena e l equipaggio, fatto prigioniero, e` liberato al termine del conflitto, dopo circa 50 giorni di prigionia. Seguiranno una serie di operazioni nei Balcani, tra cui la Sharp Guard , per il controllo dell embargo ONU alla Serbia e Montenegro, e la Deliberate Force , durante la quale quattro Tornado del 154° Gruppo decollano, armati, dalla base di Ghedi alla volta della Bosnia. E la prima volta, dalla fine della seconda guerra mondiale, che un velivolo italiano si alza in volo dal suolo nazionale per svolgere una missione di guerra.

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Forze Armate e Corpi dello Stato AGUSTA A.109 Elicottero medio biturbina da collegamento e sorveglianza impiegato, oltre che dall Aviazione dell Esercito, dall Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza A.109 II e dalla Polizia di Stato, anche nella versione migliorata A.109E Power. Macchina confortevole e molto veloce. AGUSTAWESTLAND A.129CBT MANGUSTA Elicottero da combattimento multiruolo in grado di svolgere missioni diurne/notturne in ogni condizione ambientale, l A.129 deve la sua efficacia operativa a un cockpit allo stato dell arte e a una completa integrazione degli armamenti, dei sensori, del sistema di protezione e dei sottosistemi di bordo in un unico sistema di missione. Nella piu` recente configurazione CBT e` impiegato dall Aviazione dell Esercito come Elicottero da Esplorazione e Scorta EES . AGUSTA-BELL AB.47G3/J3 Elicotteri monomotore a pistoni, i primi in dotazione all Arma Carabinieri a partire dal 1965 per sorveglianza, collegamento e soccorso. AGUSTA-BELL AB.412 Elicottero biturbina multiruolo impiegato dall Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera che ne apprezzano potenza e capacita` di carico. BOEING-AGUSTA CH-47C CHINOOK Elicottero da trasporto medio ETM in dotazione all Aviazione dell Esercito, impiegato in teatri operativi fuori area e per missioni antincendio.

NHI NH90 Elicottero biturbina multiruolo nella classe delle 11 tonnellate sviluppato utilizzando le piu` avanzate tecnologie sulla base di requisiti congiunti delle forze armate di Francia, Italia, Germania e Olanda. L NH90 e` disponibile in due versioni, NFH per impieghi navali, destinata alla Marina Militare, e TTH per impieghi terrestri, di prevista utilizzazione da parte dell Aviazione dell Esercito. Dell NH90 AgustaWestland e` responsabile dello sviluppo dell avionica basica e di quella del modello NFH, piu` complessa dal punto di vista dell integrazione dei sistemi. PIAGGIO P.166DL3 SEM Velivolo da pattugliamento e sorveglianza in dotazione al Servizio Aereo della Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera. E in atto l upgrade di alcuni esemplari allo standard DP1 con nuove turboeliche Pratt & Whitney e aggiornamenti dell avionica e dei sistemi di bordo. PIAGGIO P.180 AVANTI Biturbina da trasporto con ala in posizione mediana, impennaggi di coda a T e piani canard sul muso, il P.180, oltre che in ambito civile, e` ampiamente diffuso tra gli operatori istituzionali a cominciare dall Aeronautica Militare che ne e` il maggiore utente, con 15 macchine, adibite a compiti di trasporto veloce e collegamento. P.180 sono poi in servizio con l Aviazione dell Esercito, la Marina Militare, la Protezione Civile, il Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, invece, hanno appena ricevuto il nuovo P.180 Avanti II migliorato nelle prestazioni e nell avionica, completamente digitale.

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Direttore responsabile: Alessio Piano Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it e-mail: info@airplanesmagazine.it C.F./p.IVA: 09339321003 testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca Anno 3° - numero 10 - 06 settembre 2009 finito di stampare nel mese di settembre 2009 presso gli stabilimenti dell azienda tipografica editoriale Litograf srl Zona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI PG Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograf.it




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