Immigrazione e accoglienza 17.12.2017 • Sala Stifano Partecipa: Elena Carletti, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Modera: Giovanni Montanaro, coordinatore dell’area Formazione del CSV “San Nicola” (Bari).
Giovanni Montanaro Il tema di questo incontro è Immigrazione e accoglienza. Insieme all’integrazione e all’inclusione sociale, questi sono gli aspetti che da sempre hanno segnato la vita di persone disperate che non trovano più possibilità di vita all’interno del loro stesso paese e sono costrette, per tante ragioni, a lasciarlo e a cercare presso altri paesi una vita migliore, un luogo più civile e accogliente, in attesa di poter ritornare in patria e riprendere le attività e la quotidianità che tutti vogliamo. Questo è un percorso che negli ultimi anni si è visto frequentemente ripetersi, un percorso che anche i nostri concittadini, negli anni passati, hanno vissuto sulla loro pelle emigrando all’estero; ed è un percorso che anche oggi forse coinvolge molti giovani costretti a lasciare la nostra terra, pertanto ci tocca direttamente. Una delle fasi più delicate di tutto questo percorso è l’accoglienza. Il problema vero è il seguente: che significa accogliere una persona che arriva da un altro paese? Che cosa noi riusciamo a dare, come consideriamo queste persone? E spesso non ci vuole granché: basta anche uno sguardo, un sorriso, una stretta di mano. A me capita spesso di incontrare, davanti all’ipermercato, un giovane che ha un figlioletto e che quando arrivo mi dice: «Non ti devi preoccupare di niente, per me va tutto bene, l’essenziale è che ci vediamo». È bellissima questa cosa. Quando gli chiedo del figliolo, dice: «Sì, sì, ormai va a scuola, è inserito, ha i suoi amichetti». Quindi non serve quasi niente, quel bene che gli viene fatto per lui è quasi secondario; è molto più importante invece questo continuo dialogo tra noi, è importante il fatto che quando ci stringiamo la mano lui è contentissimo, sorride e dice: «Speriamo di rivederci pure domani mattina». Questo, secondo me, è l’aspetto più bello della relazione che si è creata, e credo che questo sia alla base di una vera accoglienza: non tanto fare il dono della spesa, della busta degli alimenti, quanto invece potergli stringere la mano, guardarlo negli occhi, abbracciarlo e condividere con lui le vicende del suo piccolino. Questo incontro rientra chiaramente nel tema che è stato scelto per questo meeting, RelAzioni di gratuità, ho voluto farvi un esempio di relazioni. A parlarci di relazioni di gratuità abbiamo qui con noi, questa mattina, la 141