Filoverde n.1 dicembre 2014

PERIODICO BIMESTR ALE DELLA CROCE VERDE DI PADOVA 2014 - ANNO XXXI SPED. IN A.P.- D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46, art. 1 comma 2 - DCB Padova

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Tutti a bordo... si riparte!

Buone Feste!

NUOVI ORGANI... PER UNA CROCE VERDE RINNOVATA! Rinnovati gli Organi Sociali della P.O. CROCE VERDE di PADOVA per il quadriennio 2014 - 2018 Nei giorni 17 e 18 maggio scorsi si sono tenute in Croce Verde le elezioni per il rinnovo degli organi associativi per il quadriennio 2014/2018.

Buona l’affluenza al seggio predisposto nei locali dell’Ente che ha visto la presenza di 458 votanti per il CONSIGLIO DIRETTIVO sui 1608 soci (tra attivi, contribuenti, benemeriti e vitalizi) aventi diritto al voto.

Le schede valide sono state 447, quelle bianche 5 e le nulle 6.

Dopo le operazioni di scrutinio avvenute nelle ore successive alla chiusura del seggio, hanno riportato voti validi i seguenti soci: NICETTO CLAUDIO 191 BERMONE CARLO 189 SBRIGNADELLO CLAUDIO 179 LESSIO UGO 178 FALCONI ANTONELLA 172 FRANCO ANDREA 171 BILATO CLAUDIO 139 ROMAN ROBERTO 126 SCARPA ROBERTO 124 GAZZANI ALESSANDRA 104 FILIPPINO ALBERTO 78 BALDUIN GIAN MARIO 72 PERIPOLLI ROBERTO 72 RADOLFINI ENRICO 16 SORINELLI GIUSEPPE 9 NICOLI LEONARDO 7 ATZA ALBERTO, SARASIN ROBERTA, TERRIN LUCIO 6 PENGO CLAUDIO, SCHIAVO DEVID 5 ORTOLANI GIORGIO, CHIUMENTI PAOLO, MICHELON SILVIO, RUGNA LUCA 3 Con la convalida degli eletti, avvenuta con delibera n. 25/2014 del 5.06.2014, si è insediato il nuovo CONSIGLIO DIRETTIVO della P.O. CROCE VERDE PADOVA, per il quadriennio 2014/2018 composto da BERMONE CARLO, BILATO CLAUDIO, FALCONI ANTONELLA, FRANCO

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ANDREA, LESSIO UGO, NICETTO CLAUDIO, ROMAN ROBERTO e SBRIGNADELLO CLAUDIO. La COMMISSIONE ESECUTIVA ha visto la presenza di 451 votanti sui 1528 aventi diritto al voto (volontari e donatori di sangue).

Le schede valide sono state 434, quelle bianche 8, le nulle 9.

Dopo le operazioni di scrutinio avvenute nelle ore successive alla chiusura del seggio, subito dopo lo scrutinio delle schede del Consiglio Direttivo, hanno riportato voti validi i seguenti soci attivi: TISATO IVANO 226 ASTONE CONO 169 LEONARDO FRANCO 130 VANGELISTA NICOLA 110 LOVISON LUCA 93 BIGON PIERUMBERTO 75 MARCATO VALTER 73 RADOLFINI ENRICO 60 BON WALTER 52 SCHIAVO DEVID 33 SARASIN ROBERTA 22 CHIUMENTI PAOLO 21 TYMOSZUK ANNAMARIA 16 PENGO CLAUDIO 9 MICHELON SILVIO, SINIGAGLIA ANTONIO 6 VISENTIN LUCIO, TROVO’ ROBERTO, RIGON ANDREA 5 BOSCOLO ROBERTO 4 NICETTO CLAUDIO, SORINELLI GIUSEPPE, FRANCO ALESSANDRO 3 POSA GIOVANNI, ROMAN ROBERTO, BERMONE CARLO 2 Il Consiglio Direttivo, sempre nella seduta del 5 giugno 2014, h convalidato le elezioni ed ha dato avvio all’insediamento della COMMISSIONE ESECUTIVA della P.O. CROCE VERDE PADOVA composta da ASTONE CONO, BIGON PIERUMBERTO, LEONARDO FRANCO, LOVISON LUCA, MARCATO VALTER, TISATO IVANO e VANGELISTA NICOLA. Il rinnovo del COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI ha visto la pre-

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senza di 458 votanti sui 1628 aventi diritto al voto.

Le schede valide sono state 366, quelle bianche 78 mentre le nulle 14.

Dopo le operazioni di scrutinio, avvenute durante la notte del 18 maggio 2014, hanno ottenuto voti validi: BARBIERI LUIGI 245 BRAZZALE ANDREA 243 MOCELLINI DANIELE 231 Con delibera n. 27/2014 del 5 giugno 2014, il Consiglio Direttivo ha convalidato gli eletti alla carica di REVISORI DEI CONTI della P.O. CROCE VERDE di PADOVA per il quadriennio 2014/2018,nelle persone di BARBIERI LUIGI, BRAZZALE ANDREA, MOCELLINI DANIELE. Agli eletti il più caro augurio di svolgere con serietà e dedizione il compito che gli è stato affidato dai soci di amministrare con onestà e lungimiranza il nostro Centenario Ente, fedeli ai principi ed ai valori che hanno ispirato i nostri padri fondatori nel lontano 1913.

Ai soci, ai volontari ed ai donatori di sangue rimane però il non meno oneroso compito di sostenere fattivamente l’operato di chi ha scelto di “servire” P.O. CROCE VERDE PADOVA, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità nell’amministrazione e nella conduzione della nostra Associazione negli anni a venire.

Un ringraziamento doveroso va ai soci che si sono prodigati nel mandato precedente nei diversi Organi Associativi e che hanno con dedizione e competenza condotto Croce Verde negli anni 2010/2014.

Un ringraziamento particolare va anche ai volontari che durante le giornate del 17 e 18 maggio hanno svolto le operazioni elettorali e presidiato il seggio: TERRIN Lucio, MICHELON Silvio, BENATO Francesca, ASTONE Cono, RUGNA Luca, BORTOLETTO Paolo coadiuvati dal Segretario-Direttore Cesare PERON e dal personale amministrativo Luisa CASTEL-BRANCO, Paolo SPIGOLON e Francesco BIASIOLI.

UN PERIODO DI GRANDI CAMBIAMENTI IN CROCE VERDE Molti i cambiamenti al vertice della P.O. Croce Verde nell’ultimo periodo. Il Consiglio Direttivo ha visto succedersi tre presidenti in pochi mesi, ora in carica c’è Carlo Bermone. Inoltre c’è stato l’inserimento al suo interno di un nuovo rappresentante del Comune, e la nomina di un nuovo Segretario/Direttore. Anche per questo gli articoli che trovate nel presente numero di Filoverde abbracciano i diversi periodi, e quindi logicamente rispecchiano la presenza di figure e persone diverse anche tra una pagina e l’altra.

Il Consiglio Direttivo con delibera n. 28 del 14 luglio 2014, ha eletto a Presidente della P.O. Croce Verde Padova il dottor CLAUDIO SBRIGNADELLO per il mandato 2014 – 2018.

Nel Consiglio Direttivo del 4 novembre 2014, vi è stata la revoca del Presidente con delibera n. 48 del 12 novembre 2014 e la successiva elezione del nuovo Presidente con delibera n. 49 nella persona dell’avvocato CARLO BERMONE.

Il Consiglio Direttivo è stato rinnovato con l’inserimento di ANTONIO SINIGAGLIA – volontario della Croce Verde – nominato nella seduta del 20 ottobre 2014 dal Consiglio Comunale di Padova come nuovo rappresentante del Comune all’interno del Consiglio Direttivo. Antonio Sinigaglia prende il posto ricoperto da Romano Lovison nel mandato 2010 – 2014 che si è protratto fino ad ora.

Il 1 ottobre 2014 ha iniziato la sua attività come Segretario-Direttore pro-tempore della P.O. Croce Verde di Padova, il dottor AMEDEO LEVORATO assunto con un incarico a tempo determinato di un anno, per la sostituzione del dott. Cesare Peron a seguito del suo comando presso altro Ente.

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UNA NUOVA AVVENTURA Un’avventura, di quelle che fanno tremare i polsi. Far parte della redazione di questo specialissimo “megafono”, che dà voce a una realtà unica come è Croce Verde, questo no, non l’avrei mai immaginato. Filoverde, pur non essendo io mai stato un milite, è la rivista che a casa arrivava comunque, e che leggevo tutta d’un fiato. Uno spaccato su un mondo così vivo, così complesso, così poliedrico, accende una profonda curiosità, è inevitabile. Tutte le facce di Croce Verde Padova meritano di essere esplorate e portate in superficie. Non si tratta solo di raccontare, giustamente, le dinamiche istituzionali. Gli atti formali, le decisioni strategiche

sul futuro dell’Ente, il susseguirsi di elezioni e nomine. Indispensabili, in una realtà dove la democrazia regna sovrana, al punto da essere presa ad esempio. Decisivo però sarà anche raccontare sempre più ciò che accade nella quotidianità dei servizi, nel rapporto con gli utenti, nei lunghi momenti di condivisione tra componenti delle squadre, che sono la spina dorsale di tutto questo universo. Croce Verde è un mondo, un microcosmo in cui vivono persone generose, donne e uomini che a turno indossano la divisa, strappano applausi e commuovono i padovani per la loro sensibilità. Certo, a volte ci sono anche tensioni, diversità di vedute,

delusioni. E allora? Ciò non scalfisce nemmeno un millimetro della corazza fatta di solidarietà, di altruismo, di generosità nel donarsi agli altri.

Il nostro obiettivo sarà condividere sempre più ciò che rappresenta Croce Verde agli occhi del mondo. Far capire come una comunità di migliaia di persone gioisce, soffre, lavora, si riposa (poco), respira, progetta, senza mai avere come priorità quella di mettersi in mostra. Quello è compito di Filoverde, a volte forzando la mano nei confronti della proverbiale riservatezza di questa istituzione.

Che merita di essere conosciuta sempre di più e sempre meglio.

Federico Fusetti

RINASCE LA COMUNICAZIONE IN CROCE VERDE Con la delibera n. 67 del 27 dicembre 2013 il Consiglio Direttivo ha nominato il nuovo Direttore del periodico associativo “Filoverde” nella persona di Federico Fusetti.

Tale nuova nomina si è resa necessaria a seguito delle dimissioni del precedente direttore Alberto Gottardo che è stato costretto a lasciare tale impegno in quanto un nuovo incarico lavorativo di portavoce del Sindaco reggente del Comune di Padova, rendeva incompatibile tale impegno anche con altre testate giornalistiche.

Con la medesima delibera il Consiglio Direttivo ha approvato anche le “Linee guida per il progetto editoriale e di comunicazione dell’Associazione”.

Nel corso dei primi mesi di quest’anno 2014 non è stato possibile procedere alla pubblicazione dei numeri della rivista a seguito di alcuni problemi amministrativi e della successiva indizione delle elezioni per il rinnovo degli organi associativi per il mandato 2014-2018.

Passate le ferie estive, però la redazione si è subito prodigata con il nuovo Direttore Federico Fusetti a gettare le basi per una comunicazione più efficace ed incisiva.

Tuttavia la redazione soffriva da molto tempo di una cronaca mancanza di collaboratori, abbiamo quindi provveduto a sollecitare tutto il corpo volontario per n° 1 - 2014

trovare nuove forze disponibili a dare nuova forza alla comunicazione in Croce Verde sia tramite il periodico “Filoverde” sia tramite il sito istituzionale ed in futuro tramite i social network.

Il 7 novembre scorso abbiamo avuto il piacere di accogliere all’interno della redazione di Filoverde Alessandra Di Battista, Luisa Gasparin ed Eliana Urban che si uniscono a Nicola Vangelista, Paolo Maffei, Mario Volpi, Andrea Franco della redazione precedente per formare la “nuova” redazione assieme a Francesco Biasioli ed al direttore Federico Fusetti.

Un sentito benvenuto ai nuovi volontari che ringraziamo sin d’ora per la disponibilità.

Vorremo assieme a tutti voi dare nuovo slancio alla comunicazione e per farlo abbiamo bisogno ancora di nuove forze e di nuove idee. Rivolgiamo ancora un appello per accrescere ulteriormente questa redazione.

Vi invitiamo pertanto ad inviare i vostri suggerimenti, le vostre proposte e la vostra disponibilità a collaborare all’indirizzo di posta elettronica: redazionefiloverde@croceverdepadova.it.

Andrea Franco Consigliere delegato Comunicazione e Filoverde 4

I NUOVI REFERENTI DELLE SQUADRE Come prevede la normativa della nostra Associazione, si è proceduto nel mese di settembre all’elezione e nomina dei nuovi Capi Squadra, e dei Coordinatori delle sedi decentrate. Il “meccanismo” elettivo è durato quasi un mese e mezzo, e ha visto un Commissario a turno, impegnato ogni sera dalle 19,30 alle 22,30 circa nella squadra, per presidiare il seggio elettorale. Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, anche se non sempre è stato facile trovare il candidato caposquadra, figura che risulta sempre più carica di responsabilità e di impegni non solo legati al coordinamento di un team.Alla fine tutte le squadre, eccetto una (la 15), hanno eletto i loro capi i quali a loro volta hanno nominato i loro vice e sostituti.

Nicola Vangelista Qualifica capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto

Squadra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

SBRIGNADELLO FILIPPINO LORA GHIRALDO GORGI SCONCERLE PESAVENTO BEDON ZANFORLINI MARCATO GALTAROSSA CECCHINI SCARPA SERGI BERLOSE TURRA VOMIERO MARIGO CHIUMENTI TURATO CRUSCHELLI ZAMBELLI BERNARDINI RAMPIN LEONARDO LUCINI MANZIN ALLEGRO SCHIAVO BORTOLAMI ZAMBON TROVO’ FARINAZZO TOGNARA LOVISATO BENATO RADOLFINI FRITEGOTTO PAVANELLO

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MARCO ALBERTO FILIPPO PAOLO MARIANTONIA PIERDAMIANO MARCO EMILIO ANDREA BRUNO MICHELANGELO MORENA NICOLO’ FABIO II FEDERICO GIOVANNA CRISTINA FRANCESCA MASSIMO PAOLO NICOLA CHIARA PAOLA MIRKO CRISTIANO FRANCO CHIARA NICOLA CLAUDIO DEVID PAOLO MASSIMO ROBERTO GIACOMO CHIARA MAURIZIO SIMONE ENRICO PIERMARIA FILIPPO

Segue>>

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Qualifica capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto capo vice sostituto ALBIGNASEGO TENCAROLA CORO PODISTI CLUB BIANCOSCUDATO PROT. CIV.

Squadra 14 15 (*) 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

PERIN ANDRIULO LEANZA LEONARDO

SERENA CARLO MARIA MASSIMO FRANCO

TRIVELLATO PERGHER TORMEN BON FAGGIN SELMIN BARGIGLI BERTAN MANGANELLO NICETTO PAVANELLO BOSCARO GOBBO VANGELISTA GALLO MOZZI STEFANI BOSCHETTO GAMBA OSTO SCHIAVO DE VALERI MICHELON POLATO PILLI FURLAN

BRUNO GIULIA SIMONE WALTER CHIARA MICHELE MARIO FRANCESCO LUCA G.PIETRO FILIPPO ENRICO ANDREA NICOLA GIANMARCO PIETRO SANDRO GUIDO STEFANIA GIANPAOLO DEVID FRANCESCO LISA GIAMPIETRO MONICA ENRICO

BELLUCO TOSO PIRON PENGO PIZZO PERGHER BALDIN SCHIAVON MAZZUCATO BREDA SBRISSA STEFANELLO ZAMBON PARRELLA LEVORATO ENRICIO RINALDI FAGGIN CARDIN PIZZO TURATO FIOCCO CALABRETTO CECCHINI BELLOTTO ZORZAN FERRATO TOSO FAGGIOTTO

WALTER MARCO GAIA CLAUDIO SILVIA SERGIO PAOLO DARIO III GIAMPAOLO LEOPOLDO FEDERICO CLAUDIO RENATO GIORGIO MICHELE ROBERTO ANDREA STEFANO LUCILLA SILVIA RENATO NICOLA MICHELE NICOLO’ PAOLO ARMANDO ITALO MARCO CLAUDIO

(*) Sq. commissariata

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LA COLONNA SONORA delLA SQUADRA 16 La squadra 16 nel 1987

<<Because I’m happy, clap along if you feel like a room without a roof>> (Happy, Pharrell Williams) è una parte della canzone più ascoltata dell’anno e da qualche mese anche colonna sonora della squadra 16.

Tra un veloce boccone e un servizio nasce l’idea di montare un video su questa canzone nella cui creazione è stata coinvolta l’intera squadra. Non potevano scegliere canzone migliore.

Passando una serata in loro compagnia infatti ti accorgi di come la gioia nello stare insieme e la solidarietà siano le caratteristiche predominanti. Nonostante le differenze d’età tra i diversi militi, la battuta è sempre pronta e non mancano le risate.

Dunque non solo colleghi, ma pri-

ma di tutto amici che condividono esperienze anche quando tolgono la divisa ed indossano abiti civili.

La scorsa estate ad esempio hanno organizzato una festa a sorpresa ad hoc per il precedente caposquadra, Simone Tormen. Non più di un anno fa si sono sfidati col kart. Un gruppetto inoltre gira il mondo insieme, tant’è che i loro colleghi parlano dell’esistenza di un vero e proprio tour operator all’interno della squadra. Katia Tognon è la creativa della squadra, ha sempre mille idee che alimentano l’unità interna. Una delle ultime proposte è stata una gara culinaria: due gruppi si sono sfidati in cucina, mettendo in gioco tutte le loro abilità, che devo ammettere non essere poche. Infatti tutti hanno esaltato le capacità delle donne della squadra che preparano sempre più di due dolci ogni 16 del mese.

Una squadra attiva su numerosi fronti. I militi con più anni di servizio prestato nella squadra 16 ricordano i numerosi e sostanziosi contributi dati dalla loro squadra all’intera Croce Verde. Fino a una quindicina di anni fa erano loro ad

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La squadra 16 nel 1998

organizzare feste con tanto di cena, ballo e lotteria i cui proventi erano interamente devoluti all’acquisto di ambulanze. Inoltre hanno dato un importante aiuto nell’ apertura della sede di Albignasego.

La squadra 16 ha anche un presidente onorario, Paolo Sedusi, un ex caposquadra rimasto in carica molti anni che tutti ricordano con affetto.

Con le ultime elezioni Simone Tormen ha passato l’incarico di caposquadra a Bruno Trivellato e la sua vice è Giulia Pergher. I miei migliori auguri vanno a Bruno e Giulia per questa nuova avventura e ringrazio l’intera squadra per l’ospitalità.

Alessandra Di Battista

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inizia un nuovo secolo

Passata l’entusiastica euforia per il trascorso anno del centenario con tutte le sue innumerevoli manifestazioni ed iniziative, siamo nuovamente ripartiti per i consueti obiettivi, consci della ormai centenaria eredità che ci portiamo addosso e che ci sostiene nella nostra opera quotidiana. Domenica 14 settembre, infatti, in una beneaugurante giornata di sole, abbiamo ripreso la consuetudine della nostra festa annuale, per

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celebrare il centunesimo anniversario dalla nascita del nostro sodalizio.

Lo spettacolo come al solito si presentava molto accattivante, con tutte le nostre autoambulanze schierate lungo il perimetro, comprese quelle storiche - come sempre al centro dell’attenzione - e con la nuova autoambulanza attrezzata, dono della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, per l’occasione al centro del piazzale abbellita di fiori.

Tutto intorno la folla degli innumerevoli militi, parenti e simpatizzanti che fin dal mattino avevano cominciato ad affluire.

Sig n if icat ive, e anche molto gradite, le due rappresent anze che ci hanno onorato della

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loro presenza: il “Pronto Conselve”, associazione di volontariato nata da circa un anno, che si è presentata con una nuovissima ambulanza attrezzata e con un’auto medica, ed il “Gruppo Blu” di Guidonia, che fra andata e ritorno si è sobbarcato un viaggio di circa mille chilometri per essere presente. Alle 9 padre Francesco Panizzolo ha celebrato la Santa Messa nella sala dell’auditorium, portando i saluti e gli auguri di padre Enzo Poiana, rettore della basilica di Sant’Antonio. Nel corso della cerimonia, come consuetudine, sono stati ricordati tutti i militi volontari defunti nel corso dell’anno. Dopo la Messa, padre Panizzolo è sceso nel piazzale, e ha benedetto la nuova ambulanza alla presenza di Silvana Bortolami, dirigente dell’Azienda Sanitaria di Padova nonché consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio (ente come sempre prodigo di sostegno nei nostri confronti). Una benedizione estesa anche

all’ultimo gioiello messo a punto dal gruppo della “galleria storica”, ovvero una Fiat 1100 B carrozzata 1400 ed adattata a mezzo di soccorso nel 1954. Rientrati nell’auditorium, il nostro presidente Claudio Sbrignadello ha brevemente illustrato i risultati raggiunti, partendo dai dati dell’anno precedente, alla presenza delle autorità intervenute, come il Direttore Generale dell’Ulss 16 dottor Urbano Brazzale, il direttore generale dell’azienda ospe-

daliera di Padova Claudio Dario, ed in rappresentanza del Comune il Vicesindaco di Padova, Eleonora Mosco. Sia come numero di interventi, che per la quantità di militi impegnati, la relazione ha destato una certa impressione. I brevi interventi seguiti da parte dei convenuti hanno mostrato quale denominatore unico elogi, apprezzamenti ed un manifesto compiacimento per il nostro operato e per i nostri futuri programmi facendoci sperare che questo per noi

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poi si traduca in un aiuto concreto.

A seguire sono state consegnate le benemerenze ordinarie e speciali ai volontari, e le tessere associative ai nuovi allievi. Quindi tutti nel piazzale, dove nel frattempo era stato allestito un gazebo per un aperitivo di benvenuto… molto apprezzato. Alle 13, ordinatamente, tutti quelli che che avevano prenotato sono entrati nel silos, sontuosamente addobbato per l’occasione, e si è dato inizio al pranzo cui hanno partecipato quasi 600 persone. Novità nella novità, la sostituzione della precedente azienda di catering che ci aveva accompagnato nelle manifestazioni degli anni passati ha incontrato un notevole successo, sia per la preparazione dei tavoli con tovaglie in tessuto, bicchieri a calice, piatti in ceramica e servizio veloce e inappuntabile, ma anche e soprattutto come primo impatto in virtù di un enorme girarrosto che funzionava all’ingresso. Il pranzo si è svolto in una festosa cornice di allegria, al termine del quale la solita pesca di beneficenza ha tenuto impegnati tutti i presenti. Giochi per i bambini ed un simpatico karaoke hanno concluso la giornata.

Mario Volpi

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I NUMERI DELLA CROCE VERDE

Nel corso della 101° Festa annuale della P.O. Croce Verde di Padova, il presidente Claudio Sbrignadello ha ricordato i “numeri” della Croce Verde del 2013, che stanno a testimoniare la grandezza del servizio svolto dalla stessa a favore della comunità patavina e dei comuni contermini.

I servizi di autoambulanza sono stati complessivamente 72.084, di cui 23.049 di emergenza 118 e 49.035 per trasporti ordinari (taxi sanitario). Rispetto all’anno precedente c’è stato un calo di 9.000 interventi (l’11% in meno) dovuto alla diminuzione dei servizi di taxi sanitario dovuto alla politica di razionalizzazione della spesa attuata dalla Regione e dalle Aziende sanitarie.

Ogni giorno le autoambulanze escono dalla sede della Croce Verde di Via Nazareth 140 volte per svolgere servizi di trasporto ordinario e assistito e 70 volte per l’emergenza 118. n° 1 - 2014

Questa mole di lavoro viene assicurata giorno e notte ininterrottamente da 1359 militi volontari e da una quarantina di dipendenti affiancati nelle ore diurne da una cooperativa sociale con circa 40 collaboratori. “È una storia, quella della Croce Verde, che ci rende particolarmente orgogliosi perché sta a dimostrare con numeri davvero notevoli che la nostra è una Città generosa, accogliente, profondamente solidale.

Spesso, in questo periodo, leggiamo sui quotidiani che questo non sembra essere più vero. Noi crediamo che ciò non corrisponda a verità.

Noi della Croce Verde lo verifichiamo ogni giorno, nella disponibilità di molte persone – fra cui numerosissimi giovani - che decidono di donare il loro tempo e le loro energie a “servizio di chi soffre” nel soccorso e nel trasporto attraverso la Croce Verde.”

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Sul fronte della donazione di sangue Croce Verde conta 204 donatori che ogni anno contribuiscono a questa splendida opera umanitaria con 110 chilogrammi di plasma donato. È il primo gruppo di donatori di sangue sorto nella città di Padova, nel mese di marzo del 1934 di cui ricorrono, quindi, quest’anno gli ottant’anni della fondazione.

Alla annuale festa della Croce Verde erano presenti anche il dottor Urbano Brazzale, Direttore Generale dell’Azienda ULSS 16 di Padova, la dott.ssa Eleonora Mosco, Vicesindaco del Comune di Padova ed il dottor Claudio Dario, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

Nel suo intervento il dottor Brazzale ha definito consorelle l’Azienda ULSS 16 e Croce Verde, in quanto operanti nello stesso settore, con un apporto fondamentale quello di Croce Verde e dei suoi volontari a servizio dei pazienti che “insieme curiamo”.

Il vicesindaco di Padova – Eleonora Mosco – ha portato l’elogio a tutti i volontari per l’opera da loro compiuta, “un servizio di alta umanità a favore della Città di Padova”. Un grazie che porta a nome del Sindaco e dell’intero Consiglio Comunale ai volontari per la loro opera, il loro impegno e la loro costante dedizione al prossimo.

Il programma della festa è poi proseguito con le premiazioni di 148 volontari e 39 donatori di sangue che hanno raggiunto significativi traguardi di servizio al prossimo nell’Associazione.

Una giornata di empatia

Il 28 Settembre 2014 si è svolta l’Undicesima Edizione della Festa Provinciale del Volontariato a Padova.

La location, per la gioia di grandi e piccini, per la bellezza culturale del luogo, è stata il centro storico di Padova, coinvolgendo a livello di spazi tutte e tre le piazze contornanti Palazzo della Ragione. Chi non poteva mancare ad un evento di questo genere? Ovviamente la Pia Opera Croce Verde; con il suo stand, i suoi mezzi, la sua tradizione, ma soprattutto con i suoi volontari. Quella mattina, volontari come te che stai leggendo si sono alzati per andare a donare, anche in quell’occasione, un po’ di spirito di solidarietà, lo stesso che impiegano ogni volta che sono in servizio in ambulanza. Quella mattina si sono ritrovati, in quelle tre piazze, più di 200 associazioni di volontariato, che ogni giorno investono le loro potenzialità umane per migliorare, anche nel piccolo, la vita delle persone che vivono accanto a loro. Con questo intento, tutti quanti, nessuno escluso, si sono ritrovati per far percepire alla cittadi-

nanza che forse, qualche volta, di fronte allo spietato cinismo di una società che sempre più delude invece di entusiasmare, c’è qualcuno che non per compassione ma per empatia, per necessità umana, adotta un comportamento “altruista” nei confronti di chi ne ha bisogno. Credo sia veramente questo il fulcro, il motivo, la vera forza motrice di tutti coloro che indossano una divisa più o meno fisica: l’empatia altruista. Perché empatia e non compassione? D’altronde pochi noterebbero la differenza, alla fine si arriva comunque ad un risultato no? Per me non è così. Infatti colui che agisce per compassione, costruisce un bel muro di cinta tra lui e colui che deve essere aiutato, e dall’alto di questo muro cerca di fare del suo meglio per “prestare aiuto”. Chi agisce per empatia invece, trova già un muro costruito e cerca in ogni modo di costruire una porticina per arrivare dall’altra parte, porgere la mano a chi ne ha bisogno e unire se stesso con il bisognoso, condividendo con lui, e non “prestando” a lui, qualcosa. Questa piccola differenza, in quella giornata, a parer mio, si è notata. Chi “fa” volontariato, agisce perché ha bisogno di condividere, ha bisogno di fare una scelta empatica, cioè una 11

scelta vulnerabile; perché con essa, una piccola parte di lui in quel momento non è protetta da quel muro di cinta, ma è ben oltre, è già dentro la persona da soccorrere. Per via di questa scelta, quella domenica, tra la cittadinanza non c’erano volontari a presentare il loro lavoro, ma semplicemente persone che avevano bisogno e, aiutando, trovavano ciò che cercavano, quell’aiuto di cui avevano bisogno per superare ognuno i propri problemi. Questo è il motivo per cui quella giornata è riuscita ed è degna di anche un minimo ricordo: perché non c’era un muro ci cinta dal quale i volontari si affacciavano, c’era semplicemente una porticina, da cui sono entrati e usciti tanti per empatia, quei tanti che ogni giorno costruiscono una porta in più nell’immenso e sempre più alto muro di una società cinica, disarmante e spietata. Concludendo, credo che quella domenica tutti fossimo accomunati da un bisogno, chi ne faceva di esso la cura, chi il mezzo per curarsi: curare l’anima, le ferite che solo il contatto umano possono rimarginare. Contento di aver partecipato, ho potuto anche io, grazie a quella splendida umanità (permettetemi un po’ di patriottismo) che solo noi italiani conosciamo e riusciamo a trasmettere, trovare la via per “curare” alcuni dei tanti piccoli inconvenienti della vita quotidiana. Ho fatto, del bisogno, il mezzo per vivere una vita, un mondo, una condivisione, migliore.

Alberto Guarnaccia n° 1 - 2014

La Scuola in Pediatria a Padova: una realtà da scoprire e sostenere Un grande traguardo è stato raggiunto per la scuola in ospedale presente nella Pediatria di Padova: compiuti egregiamente 40 anni dalla istituzione della prima sezione di scuola per gli alunni-pazienti in età pediatrica. I bambini e ragazzi possono usufruire durante la degenza del servizio scolastico statale, essendo attivi tutti gli ordini: dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di 2° grado.

I due ordini pionieri di questo fondamentale servizio, a tutela e promozione dei diritti dell’infanzia, sono: la Scuola Primaria, istituita nel 1974 e la Scuola dell’Infanzia nel 1977.

In seguito, riconoscendo i bisogni dell’utenza di questo vasto ospedale pediatrico, sono stati istituiti altri due ordini scolastici: la Scuola Secondaria di 1° grado nel 1996, e la

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Scuola Secondaria di 2° grado nel 2001, così che tutta la Scuola è rappresentata dai docenti operanti nei vari reparti.

Oggi Il Dipartimento per la salute della Donna e del Bambino ospita il Nido Comunale, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di 1° e di 2° grado.

Tutte le scuole operano nei reparti di Pediatria d’Urgenza, Nefrologia, Pediatria 2 e 3, Terapia Intensiva, nel Day Hospital Oncologico, nel reparto di Oncoematologia e a seconda delle necessità nelle sezioni pediatriche presenti in tutta l’Azienda Ospedaliera (Chirurgia Pediatrica, Ortopedia, Urologia, Cardiochir urgia “Gallucci”, Centro Ustioni e Chirurgia Plastica).

Gli insegnanti svolgono le attività scolastiche sia nelle aule a piccoli gruppi (pluriclassi), sia nelle stanze di degenza per gli alunni che non si possono alzare.

L’insegnamento è aperto a tutti; prevede lezioni flessibili e individualizzate in un’ottica di continua ed efficace collaborazione con le scuole di appartenenza alle quali si inoltrano al termine del quadrimestre scolasti-

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co, la certificazione di frequenza e la valutazione delle attività svolte. Viene inoltre attivata dal servizio scolastico, in cooperazione con il team medico, l’Istruzione Domiciliare per gli alunni impossibilitati alla frequenza della comunità scolastica di appartenenza.

La scuola in ospedale è un servizio istituzionale che garantisce il diritto allo studio abbinato al diritto alla salute, assicura e promuove la continuità del processo di crescita del bambino, aiuta a diminuire lo stato d’ansia provato dal degente e dai familiari che lo seguono durante il ricovero, tramite un ambiente stimolante e sereno che facilita l’incontro, la comunicazione e l’accoglienza.

La frequenza scolastica in ospedale consente la continuità del percorso educativo-didattico e formativo intrapreso nella scuola esterna, attraverso una progettualità adeguata alle condizioni fisiche e psicologiche del bambino. Propone attività che stimolino interessi e soddisfino bisogni di conoscenza, di apprendimento, di gioco e di scoperta.

La scuola in ospedale diventa così una porta aperta al futuro, che favorisce un reinserimento positivo nel contesto vitale del bambino/ragazzo dopo le dimissioni, avviando in tal senso, un processo di ristabilimento emotivo e cognitivo successivo al trauma del ricovero a cura di Paolo Maffei sq. 3 e 28 Alb.

TONAZZO PADOVA CON CROCE VERDE

Continua la collaborazione con il volley padovano della Tonazzo Padova anche nella stagione 2014-2015.

Dopo il contratto di Charity Partner della Tonazzo Padova per la stagione 2013/14, che ci ha visto fianco a fianco con la squadra maschile di volley A2, con lo scopo principale di valorizzare l’attività della Croce Verde attraverso diverse iniziative di visibilità assicurata anche durante l’assistenza sanitaria delle partite casalinghe al PalaFabris, anche quest’anno sarà Croce Verde ad assicurare il servizio di assistenza sanitaria alle partite del campionato. La Tonazzo Padova, neo promossa in SuperLega Volley A1, dopo un stupefacente campionato che l’ha portata in vetta alla classifica del

campionato cadetto, ha voluto continuare il sodalizio iniziato l’anno scorso. Saranno ancora una volta i volontari Croce Verde a prestare l’assistenza sanitaria alle squadre di SuperLega A1 durante le partite casalinghe della Tonazzo Padova al PalaFabris di via San Marco. Croce Verde ha il compito di assicurare un equipaggio abilitato all’uso del defibrillatore semiautomatico DAE composto da quattro persone ad ogni partita casalinga della Tonazzo Padova.

Accanto a questo, l’accordo siglato con la società Padova Volley prevede alcune operazioni di marketing e di promozione del logo attraverso l’inserimento della dicitura “L’assistenza sanitaria al PalaFabris è garantita da P.O. CROCE VERDE PADOVA” unitamente al logo istituzionale, in tutti i match program della stagione e dalla presenza di uno striscione promozionale affisso presso l’impianto sportivo PalaFabris. Come l’anno scorso verrà indetto il “Croce Verde Day” con la possibilità di allestire all’interno del PalaFabris, uno stand/ gazebo nel quale svolgere attività informativa e di sensibilizzazione su P.O. Croce Verde Padova, promuovere l’adesione di volontari, raccogliere oblazioni e offerte, vendere o offrire propri gadget, misurare la pressione al pubblico e svolgere altre attività analoghe.

In occasione del “Croce Ver13

de Day” tutti i volontari e dipendenti di P.O. Croce Verde Padova avranno accesso al prezzo promozionale di 1 euro al Palafabris previa esibizione tessera/badge ufficiale. La società Pallavolo Padova ha concesso ad ogni volontario o dipendente della P.O. Croce Verde Padova che si presenti alla biglietteria esibendo tessera/badge ufficiale di P.O. Croce Verde Padova, la facoltà di acquistare il biglietto a prezzo ridotto (8 € anziché 10 €). Nel ringraziare la quarantina di volontari del Gruppo PALLAVOLO che sia l’anno scorso che nella attuale stagione 2014/2015 prestano con serietà e professionalità assistenza alle partite della Tonazzo Padova, ricordiamo a quanti interessati che è attivo un indirizzo mail pallavolo@croceverdepadova.it ove inviare eventuali richieste di informazioni o adesioni al gruppo. Un ulteriore impegno per i volontari Croce Verde ma anche una ulteriore occasione per far conoscere la nostra attività anche tra gli amanti del volley padovano che riempiono i tremila posti a sedere del PalaFabris.

Andrea Franco

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150 minuti con cremonini Giovedì 27 novembre 2014 è andato in scena al Palafabris l’ultimo spettacolo firmato Cesare Cremonini, il cantante ha deciso infatti di chiudere il Logico tour proprio nella nostra Padova.

In 150 minuti circa l’artista racconta tutta la sua carriera a partire dall’esperienza coi Lunapop, ed è proprio mentre Cesare canta 50 special, una delle canzoni d’esordio più famose, che il pubblico si alza dalle gradinate ed inizia a cantare a squarciagola, dedicando al cantautore una standing ovation.

Cremonini alterna canzoni estratte dal suo ultimo album Logico a successi degli anni passati come La Nuova Stella di Broadway, Vieni a Vedere Perché, Una come te, Latin lover, I Love You. Il cantautore bolognese ha dedicato quest’ultima canzone ai padovani, popolo di cui ama il modo di vivere: “Qui

ai concerti siete dilaniati e serissimi fuori”, dice infatti rivolgendosi ai suoi fans. L’evento, originariamente previsto al Gran Teatro Geox e successivamente spostato al Palafabris, ha fatto sold-out. La Croce Verde era presente alla manifestazione con le sue postazioni. Nonostante l’elevata temperatura interna al palazzetto, non ci sono stati interventi particolari da parte dei nostri militi. Un Giorno Migliore chiude il concerto, diffondendo tra il pubblico non solo un senso di leggerezza ma anche di speranza per il futuro.

Alessandra Di Battista

INDIRIZZI E-MAIL E NUMERI TELEFONICI PER COMUNICARE CON NOI

Tutti i numeri dei servizi e molto altro si possono trovare nel sito web Sito P.O. Croce Verde

www.croceverdepadova.it

Scuola Formazione Tel. 049 8033366 formazione@croceverdepadova.it

Settore Amministrazione Centrale Operativa Tel. 049 8033311/16 Tel. 049 8033333 Fax 049 8033319 amministrazione@croceverdepadova.it centrale@croceverdepadova.it Protezione Civile Servizi Tecnici Tel. 049 8033353 servizitecnici@croceverdepadova.it protezionecivile@croceverdepadova.it

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Segreteria Volontari Tel. 049 8033344 volontariato@croceverdepadova.it Commissione Esecutiva commissionesecutiva@croceverdepadova.it Redazione Filoverde redazionefiloverde@croceverdepadova.it

La 36ª marcia della Croce Verde

Repetita iuvant… È un detto latino che si può tranquillamente adattare alla decisione di far ripetere anche quest’anno, come del resto era già stato sperimentato nell’edizione del centenario, la partenza e l’arrivo della nostra annuale manifestazione sportiva dal cortile della sede di via Nazareth. Gli oltre 2.500 partecipanti hanno riempito sin dalle prime ore del mattino il cortile, e con le auto schierate lungo il perimetro, e gli innumerevoli gazebo montati dai gruppi partecipanti, hanno creato uno spettacolo molto piacevole.

I percorsi: la minimarcia di 7 chilometri, quella da 13 chilometri e la più lunga, che per ragioni di viabilità

era stata accorciata a 19 chilometri.

Tutti hanno incontrato il favore dei podisti, in quanto per la prima volta oltre il 95% del tragitto si snodava fra argini e piste pedonali e ciclabili.

La splendida giornata di sole, poi, ha favorito ancora di più la manifestazione. Unico neo, al quale da sempre non si riesce a porre rimedio, è la partenza disordinata dei singoli gruppi.

Si riuniscono e partono fin dalle 7.30 del mattino, senza rendersi conto che una partenza in gruppo coordinata ad una certa ora, e magari dilazionata a seconda dei percorsi scelti, sarebbe dal punto di vista scenografico uno spettacolo entusiasmante.

Speriamo nell’organizzazione per il prossimo anno. Comunque tutto si è svolto nel migliore dei modi, e i vari posti di ristoro posizionati lungo i percorsi sono stati come sempre presi d’assalto, anche da qualcuno senza pettorale… Al rientro, un notevole e ben fornito rinfresco finale era stato allestito nel silos, svuotato per l’occasione dalle varie ambulanze, e arricchito dal solito palco con tutti i premi destinati ai vari gruppi (ben 74

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in questa edizione), che come sempre rappresentava il momento finale della manifestazione. Premiazione che si è aperta con un ringraziamento a tutti i partecipanti da parte del presidente Claudio Sbrignadello e dell’assessore al Decentramento del Comune di Padova Marina Buffoni, graziosa, simpatica e spigliata, che si è tra l’altro ufficialmente impegnata a venire il prossimo anno in tuta per partecipare alla marcia. Quindi i premi ai partecipanti del 23º concorso “I giovani incontrano il podismo”, e alle società podistiche più rappresentate, prima di chiudere in allegria la giornata.

V.M.

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La tradizione continua “La Madonna dei Noli”

È molto difficile a livello di cronaca parlare di una manifestazione che, sempre eguale nella sua dinamica, si ripete ogni anno in occasione della Festa dell’Immacolata. È una Festa che esprime la devozione dei padovani, nei confronti della statua situata in cima alla colonna di Piazza Garibaldi, che i meno giovani ricordano come la Madonna

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dei Noli, e che cade l’8 dicembre.

Ma c’è pur qualcosa che differenzia l’avvenimento da un anno all’altro, che avviene nel corso della Santa Messa, durante la “preghiera dei fedeli” ed è l’indirizzo che i singoli rappresentanti delle istituzioni presenti (ben quindici questa volta) danno alla loro supplica, letta dall’altare. Tutti indistintamente, nella breve preghiera, legano il contributo dato alla società dalla struttura di cui fanno parte, adattandolo di volta in volta alla situazione presente. Per cui in una breve rassegna vengono posti in evidenza quasi tutti i problemi, le incertezze e le incognite che affliggono 16

la città nell’attuale periodo, e la risposta “Signore ascoltaci” è sempre molto sentita e devota.

Il corteo si forma all’uscita della chiesa di Sant’Andrea, dove per tradizione si tiene la Santa Messa, e poi per un breve tratto i rappresentanti di tutte le associazioni presenti, con in testa i loro labari, sfilano fino ad arrivare in Piazza Garibaldi. In un palco allestito per l’occasione si sistemano tutte le autorità. Quest’anno per la prima volta ha parlato il nuovo Sindaco di Padova Massimo Bitonci, e l’arcivescovo di Padova Antonio Mattiazzo. Anche qui, nel corso dei loro brevi discorsi, si sono mescolate le vere realtà del periodo non proprio roseo che stiamo attraversando, con accenni alla disponibilità verso gli altri, e dopo una preghiera ed una benedizione da parte dell’arcivescovo, accompagnati dal coro della chiesa della Natività, si è passati alla fase finale della cerimonia. Il Sindaco di Padova ha posato ai piedi della colonna un mazzo di fiori in rappresentanza della città. Quindi i pompieri, che

avevano come sempre piazzato una loro autogru al centro della piazza, si sono issati fino alla statua della Madonna, posando in rappresentanza delle altre istituzioni, due

corone di fiori dei Vigili del Fuoco e dei tassisti e per finire, dalla massima altezza loro consentita dal mezzo, hanno gettato sulla statua e sulla numerosa folla sottostante in-

numerevoli petali di rosa accompagnati dal suono all’unisono di tutte le sirene dei mezzi di soccorso.

V.M.

La storia

Innanzitutto il perché di questo nome, un po’ di storia non guasta mai. Nel 1954, per commemorare l’anno Mariano, fu eretta in piazza Garibaldi l’attuale colonna, e in cima ad essa fu posta la statua della Vergine Immacolata. Mentre la colonna era stata ricostruita con un gigantesco “puzzle” utilizzando i pezzi migliori venuti alla luce nel corso degli innumerevoli scavi effettuati in varie parti della città e

conservati nel Museo Civico, la statua della Madonna venne prelevata da una nicchia a parete esistente su di un lato della medesima piazza.

Da notare che il lato posteriore della statua è quasi completamente liscio, senza le volute nella pietra caratteristiche della parte anteriore. Il nome con cui era comunemente chiamata quella statua, “La Madonna dei Noli”, si riferiva appunto al vecchio nome della piazza: Piazza dei Noli. Sotto quella nicchia, infatti, e su buona parte della piazza, che in passato come ora è sempre stata uno dei punti nevralgici della città, stazionavano (fin dall’800) in sosta in attesa di clienti, i vetturini pubblici con le loro carrozze, i nolesini1 appunto, e quella piazza era conosciuta da tutti come la piazza dei nolesini, da cui definitivamente “Piazza dei Noli” (il nome precedente era “piazza della paglia”). I vetturini, possiamo immaginarlo, vivendo all’aria aperta tutto il giorno e con qualsiasi tempo, erano parecchio sanguigni, ma tra un moccolo e quello successivo, portavano una gran devozione alla loro Madonna per cui ritagliandosi un po’ di tempo fra i vari servizi, quasi tutti trovavano modo di tenerla in ordine e di non farle mai mancare qualche fiore di campo o qualche lumino acceso. La statua in seguito fu rimossa e temporane17

amente collocata nella vicina chiesa di Sant’Andrea per far posto a quella di Giuseppe Garibaldi (Piazza Garibaldi) e da qui successivamente rimessa definitivamente sulla colonna da cui ora domina e protegge la vita dei padovani. Questa abitudine popolare, rimasta nel cuore dei Padovani (quei pochi rimasti che ancora se lo ricordano), continua nella tradizione della festa dell’Immacolata.

Dizionario etimologico Veneto-Italiano D. Durante e GF Turato

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L’Immacolata Concezione all’Ospedale Civile di Piove di Sacco Arriva un invito in Croce Verde ed ecco i risultati. Come sempre ottimi. l’8 dicembre abbiamo partecipato, su invito del dottor Urbano Brazzale Direttore Sanitario dell’Ospedale Civile di Piove di Sacco, alla Cerimonia per

la festa dell’Immacolata Concezione. La cerimonia si è svolta con la S. Messa nella Cappella dell’Ospedale, alla presenza di Monsignor Gino Temporin, accompagnata dal coro di Piove di Sacco, e con la presenza di autorità civili, militari, religiose, personale medico e sanitario del locale presidio ospedaliero e rappresentanti di associazioni di volontariato (Croce Rossa - AVO), e non per ultimi noi, che non potevamo mancare. Al termine della Santa Messa ci hanno deliziato, con un piccolo concerto natalizio, il quartetto d’archi dei ragazzi dell’ultimo anno di conservatorio Pollini di Padova “Amici del Gradenigo”. Stupendo. La cerimonia è proseguita nell’aula magna con i vari interventi delle autorità. Al termine un piccolo buffet e per concludere una foto ricordo. Il dottor Brazzale ci ha più volte ringraziato della nostra preziosa e numerosa presenza. Per-

sonalmente ringrazio tutti i volontari presenti, che anche se avevano impegni di famiglia e lavoro hanno voluto essere presenti. Grazie di cuore.

Stefano Boron

Periodico bimestrale della P.O. Croce Verde di Padova Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 875 del 13-3-1985 Anno XXXI - n. 1 2014 Redazione e Amministrazione: Via Nazareth, 23 - 35128 Padova redazionefiloverde@croceverdepadova.it Editore: Carlo Bermone - Direttore Responsabile: Federico Fusetti Segreteria di Redazione: Francesco Biasioli Redazione: Riccardo De Danieli, Alessandra Di Battista, Andrea Franco, Luisa Gasparin, Paolo Maffei,

Eliana Urban, Nicola Vangelista, Mario Volpi Stampa: IMPRIMENDA - Limena (PD)

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Diecimila ore di solidarietà Il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova, la Pastorale cittadina Giovani e Caritas Padova hanno proposto la prima edizione dell’iniziativa “10.000 ore di solidarietà”. Si trattava di un week-end, dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, rivolto a giovani dai 14 anni in su organizzati in gruppi, e dedicato a realizzare concreti progetti di utilità sociale in numerose realtà del terzo settore della città e della provincia di Padova. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura del volontariato tra i giovani, offrendo loro un’opportunità per sperimentarsi in azioni solidali in un contesto di gruppo. L’iniziativa è nata sulla falsariga di “72h senza compromessi” già realizzata con successo a Trento e a Mestre. Il risultato atteso era quello di coinvolgere almeno 200 giovani per 48 ore ciascuno. Da qui lo slogan e il traguardo delle diecimila

ore di solidarietà in non meno di 40 organizzazioni no profit. Per i partecipanti l’iniziativa era un’occasione per impegnarsi in un progetto di volontariato definito e limitato nel tempo, conoscere nuove realtà del terzo settore attive nel territorio, conoscere altri coetanei in un ambiente che favorisse la socializzazione. I partecipanti, giovani dai 14 anni in su, potevano aderire già in gruppo (con almeno un maggiorenne per ciascun gruppo di 5 giovani) o singolarmente (in caso di maggiorenni). I singoli venivano inseriti in un gruppo dall’organizzazione (la partecipazione era assolutamente gratuita). Quanto alle attività richieste all’interno di ogni singolo progetto, potevano essere di tipo progettuale, pratico, relazionale, organizzativo, di animazione. Ecco alcuni esempi di progetti possibili: organizzare una festa a tema per gli ospiti di una casa di riposo; ristrutturare in modo creativo uno spazio per i giovani; realizzare un cortometraggio per riflettere su una questione sociale; organizzare una festa interculturale per bambini; dipingere le pareti di una struttura con un murales; ripulire uno spazio verde, un parco, un giardino; condurre un’azione informativa sul Commercio Equo e Solidale; organizzare un mercatino con la vendita dei prodotti realizzati dagli ospiti di un centro.

Il progetto, che iniziava il venerdì e doveva essere concluso entro le 12 di domenica, terminava con un pranzo e una festa tutti assieme.

Luisa Gasparin

INIEZIONI INTRAMUSCOLARI GRATUITE Presso l’ambulatorio della Croce Verde (via Nazareth, 23) viene svolto un servizio della misurazione arteriosa e di iniezioni intramuscolari, per le quali è necessario esibire la prescrizione del medico. Nell’ambulatorio non vengono effettuate vaccinazioni.

Orario mattino: da lunedì a sabato: dalle ore 8.30 alle 11.00 - pomeriggio: lunedì, martedì e venerdì: dalle ore 17.00 alle 19.00 mercoledì e giovedì: dalle ore 16.30 alle 18.00

AMBULATORIO ALBIGNASEGO

Via Roma, 131 Orario: martedì e venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 11.00 - Chiuso i festivi

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Che meraviglia!

A distanza di circa tre mesi è ancora un’esclamazione che mi esce spontanea ogniqualvolta ricordo i due giorni a Firenze con il nostro Gruppo Auto Storiche in occasione del 770° anno dalla fondazione della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.

Essere invitati a questa ricorrenza è un onore soprattutto in omaggio ai 770 anni. Pensate cosa hanno vissuto i militi di questa associazione sempre presenti ed operosi al bisogno altrui in occasione di pestilenze, guerre, ecc. Sono ancora lì, inossidabili!

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Due giorni in cui si fanno molte conoscenze, volontari di altre associazioni, ma anche si parla con il pubblico, si racconta di noi e ci si mette la faccia. Grazie alla loro cortesia abbiamo anche visitato il loro museo dove abbiamo potuto ammirare tantissimo oggetti testimonianza di ogni epoca non solo afferenti al trasporto sanitario ma anche doni di famiglie nobili fiorentine.

Entusiasmante anche la mostra di mezzi del soccorso storici provenienti da tutta Italia ed incantevole la coreografia (piazza del Duomo) affollata di gente proveniente da tutto il mondo: parliamo di decine e decine di migliaia di persone che affascinate da una mostra cosi unica che forse solo in Italia si può organizzare, si sono scatenati con le loro macchine fotografiche, tablet, telefonini.

Un ricordo unico da far vedere agli

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amici nel loro paese d’origine.

Grazie dunque a Stefano Guidotti, Stefano Degli Innocenti, Giancarlo Cappelletti e al loro Provveditore Andrea Ceccherini (per noi il Presidente) per la magnifica ospitalità ricevuta e per questo momento di crescita personale per ognuno di noi.

Francesco Biasioli

trasferta a reggio emilia

In un clima di entusiasmo si sono svolti i festeggiamenti dei 100 anni dalla fondazione della Pubblica Assistenza della Croce Verde di Reggio Emilia. Giunti con molti mezzi storici ed accolti con grande calore nella loro magnifica nuova sede, abbiamo condiviso una giornata ricca di emozioni. La cerimonia ufficiale nella piazza dove si erge il Teatro Comunale Romolo Valli, davanti a molti cittadini venuti a rendere omaggio e onore a chi ha saputo ben interpretare la samaritana e la solidarietà. Premiati, non senza emozioni, volontari veramente meritevoli, ognuno dei quali con storie di assoluto valore.

Ringraziamo Salvatore La Manna e il Presidente Livio Vacondio che, proprio davanti ai suoi concittadini, ha avuto parole di gratitudine per la nostra Croce Verde.

F.B.

PER I DONATORI DI SANGUE

L’Unità Operativa Immunotrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova comunica i seguente calendario di apertura domenicale del Centro Raccolta sangue presso il Complesso Socio-sanitario dei Colli-Padova – anno 2015 01 febbraio 01 marzo 12 aprile 10 maggio

2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00

07 giugno 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 04 ottobre 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 08 novembre 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00 13 dicembre 2015 dalle ore 08.00 alle ore 10.00

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Samaritan International Dal 7 al 10 agosto si è svolto il V Contest di Samaritan, una quattro giorni di gare pratiche di soccorso che hanno visto come protagonisti circa 150 giovani volontaFoto ANPAS ri provenienti da nove Paesi euroFoto ANPAS pei. Il Contest si è svolto in due scenari mozzafiato, come l’autodromo di Adria e Venezia.

Quattro giorni di gare che ruotavano attorno al Primo Soccorso rivolte al volontariato giovanile, che, oltre ai “concorrenti”, hanno visto coinvolti anche valutatori, direttori di gara, truccatori, figuranti e allestitori degli scenari.

Oltre all’Italia, molti altri Paesi europei hanno preso parte al Contest, quali Germania, Austria, Slovacchia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia e Ungheria. Questa competizione internazionale giovanile sul Primo Soccorso si svolge con cadenza biennale, ed è organizzata di volta in volta da una delle associazioni europee che aderiscono a Samaritan International. Hanno partecipato al Samaritan Contest tutti i volontari Anpas, in particolare quelli più giovani, che così hanno avuto la possibilità di incontrare volontari europei con gli stessi ideali e che quotidianamente si trovano ad affrontare le

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stesse difficoltà.

Inoltre il Contest aveva degli obiettivi ben precisi: dare ai giovani l’opportunità di usare le loro conoscenze di primo soccorso sia a livello teorico che pratico, incoraggiare i giovani a sentirsi risorse sociali ed incrementare lo scambio di esperienze e contenuti tra i giovani di differenti nazioni.

Anche se l’affluenza di volontari è stata di grande portata, alle prove ufficiali del Contest, hanno potuto partecipare solo 10 volontari. Il 7 e 8 agosto all’autodromo di Adria è stato allestito un campo di protezione civile dai volontari Anpas, mentre il 9 agosto, a Venezia, si sono svolte le prove di primo soccorso.

Il 10 agosto, ultimo giorno del contest, l’evento si è svolto nuovamente all’autodromo di Adria, con un pranzo “in buona compagnia” e la chiusura del campo. Christian Reuter, segretario generale di Samaritan International ha dichiarato di essere rimasto impressionato dall’organizzazione di questo Contest, e ha personalmente ringraziato Anpas Veneto per la cura del campo, dei pasti e dell’organizzazione generale dell’evento.

Il Contest si è concluso con la vittoria da parte di tutti, perché non importa chi arriva primo, ma importa aver partecipato e aver condiviso questa esperienza con molte persone di diverse culture. Hanno vinto proprio tutti: chi ha tifato, chi ha gareggiato, hanno vinto i figuranti, i truccatori, gli accompagnatori e i cuochi. Ha vinto chi serviva alla mensa, chi si occupava di segreteria e chi delle comunicazioni.

Hanno vinto tutti, perché solo con l’impegno e l’unione di tutti si è potuto realizzare il V Samaritan International Contest.

E la cosa più importante è che la sensazione di aver vinto sarà presente tutti i giorni nei cuori, nei sorrisi e nei ricordi di coloro che hanno potuto vedere, e in qualche modo partecipare al Contest, perché il premio più importante, quello più prestigioso era ESSERCI. Eliana Urban

Come essere volontari oggi? È certezza comune che la società moderna genera solitudine. Anche l’appartenenza a caste o ad organizzazioni è stratificata e individualizzata in una lotta di tutti contro tutti. Ne è d’esempio la politica che sempre più non è strategia per gestire il bene comune ma è protagonismo e personalismo. Forse, ma non sempre, da questa piaga moderna, si salva il volontariato: l’azione gratuita per gli altri o in tutela della società.

Agire con gratuità significa fare della propria vita un dono per gli altri, donando il proprio tempo, le proprie competenze e conoscenze, per un bene che va oltre i propri interessi personali o famigliari.

Agire con gratuità significa creare comunità, nella quale ogni persona possa crescere e sentirsi accolta sia nel momento del bisogno, come nella normalità. Dove ognuno è vicino agli altri per donare, anche restituendo ciò che ha ricevuto.

Donare, riguarda tutti noi, non è obbligatorio, non ha misura, ma non farlo significa non sentirsi parte di una comunità, significa essere chiusi in se stessi.

Non si sente parte di una comunità il ricco che si chiude nelle sue ricchezze, né il povero quando si chiude nelle sue richieste. Entrambi hanno paura di donare/restituire quello che possono.

Khalil Gibran ne “Il Profeta” dice: “Guardate le piante e gli uccelli. Essi sono come il mirto che spande il suo profumo nella valle e dona senza premura ne virtù, perché non donare è perire”. Donare diviene quindi una necessità vitale. Persa questa necessità la società muore.

La Croce Verde ha molti volontari organizzati preparati ed efficienti, ciò rispetta gli articoli della carta dei valori del volontariato in termini di formazione e motivazione, inoltre è esempio di innovazione, se si pensa al percorso fatto negli anni per cercare di dare un servizio sempre all’avanguardia, potremmo interpretare ciò come una grande attenzione alla persona.

Rimangono altre due cose che sono sempre le più difficili da attuare, rispetto alle quali la Croce Verde è già fortemente impegnata:

- lavorare per la rimozione delle cause; che nello specifico significa lavorare nelle scuole e nella società, per la prevenzione agli incidenti, agli infortuni e per il primo soccorso; - continuare a dare l’esempio, essere “piccola comunità” nella comunità più ampia. Per chi ha lavorato in squadra, trasferire il “sentirsi comunità” con gli altri militi della squadra nel gruppo di persone allargato, nella città.

Un grande compito che va sempre perseguito, l’esperienza della Croce Verde deve continuare a calarsi sul territorio impegnandosi oltre che sull’usuale servizio anche su questi due grandi pilastri del volontariato moderno.

Un compito non da realizzare da soli, data la dimensione e la consistenza. Per questo il CSV Centro Servizio Volontariato di Padova, sta lanciando continue iniziative, che coinvolgono soprattutto i giovani, come 10.000 ore di solidarietà, la festa del volontariato, le manifestazioni del 5 dicembre ecc. Su questo cammino saremo lieti di essere e di avere al nostro fianco la Croce Verde che con tutti i suoi volontari fa onore ad una città bella e impegnata com’è Padova.

Alessandro Lion Direttore CSV

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Anche Croce Verde “tra palco e realtà”

Con il suo “Mondovisione Tour 2014” Luciano LIGABUE ha già fatto tappa a Roma, Milano e Catania con i concerti sold out dell’Olimpico, di San Siro e del Massimino.

Il 12 luglio scorso la grande macchina organizzativa del concerto del re del pop italiano è sbarcata a Padova allo Stadio Euganeo.

Anche Croce Verde ha a modo suo contribuito al successo della manifestazione che ha attirato a Padova decine di migliaia di fans del Liga.

Fin dai primi interventi di montaggio del grande palco e di tutte le strutture connesse, Croce Verde ha assicurato l’assistenza sanitaria con una ambulanza e relativo equipaggio durante le lunghe operazioni di allestimento iniziate ad inizio settimana e proseguite due giorni dopo lo spettacolo.

Fin dalla prima mattina del 12 luglio, Croce Verde Padova era presente allo Stadio Euganeo per fornire assin° 1 - 2014

stenza alle centinaia di persone che si accingevano a mettersi in fila dietro alle transenne per assicurarsi un posto migliore.

Dalle ore 8.00 sono iniziate nel contempo le operazioni di trasporto di tutto il materiale sanitario e di tutte le attrezzature dalla sede della Croce Verde allo Stadio nei locali riservati alle strutture sanitarie collocate subito dietro al grande palco allestito per l’occasione.

Grazie alla collaborazione con il gruppo Protezione Civile del Comune di Padova che da anni è partner con Croce Verde nell’organizzazione dei Grandi Eventi, si è subito predisposto l’allestimento del PMA (Posto Medico Avanzato) alloggiato all’interno di due tende pneumatiche 24

dove oltre alle attrezzature sanitarie venivano alloggiati una ventina di posti letto a disposizione dei pazienti soccorsi e visitati prima di essere eventualmente trasportati verso gli ospedali cittadini per i ricoveri.

Mentre aumentava l’afflusso di gente nei pressi degli ingressi esterni dello stadio, diverse squadre di volontari coadiuvati da alcune ambulanze, rimanevano a disposizione nei pressi dell’esterno dello stadio pronti ad intervenire in caso di necessità.

Verso le ore 15.00 il PMA era completamente allestito e così la sala radio e le varie postazioni logistiche.

Dalle ore 17.00 a presidiare i 40000 fans del Liga accorsi allo Stadio Euganeo, la pattuglia Croce Verde aveva in campo 24 equipaggi dislocati nei vari settori del campo e delle gradinate dei due anelli, presidiando i 4 ambulatori disponibili presso lo stadio e coadiuvati da 6 ambulanze di tipo A disponibili per i trasporti all’interno del perimetro dello stadio o per l’ospedalizzazione.

Notevole il contingente di volontari in

campo per accogliere Ligabue e i suoi fans: più di 180 volontari con la presenza di 6 medici e di 12 infermieri.

Ma il cielo plumbeo fin dalla mattinata non promette nulla di buono.

E non appena il grosso dei fans del Liga hanno cominciato a prendere comodamente posto nel prato o nelle gradinate, succede il finimondo.

Verso le ore 18.00 sulla zona si abbatte un nubifragio apocalittico che sorprende tutti e li espone ad un acquazzone ed a raffiche di vento gelido che continua con inaudita forza e violenza per più di tre ore.

Anche i soccorritori di Croce Verde si sono trovati all’improvviso a subire l’apocalisse meteorologica e nel contempo fronteggiare la grande massa di persone che cercava inutilmente di ripararsi nelle gradinate.

Importante come numero gli interventi che hanno visto impegnati i

volontari ed i sanitari a gestire numerose crisi da ipotermie dei fans zuppi ed infreddoliti dal clima monsonico che si è abbattuto allo Stadio Euganeo.

Interventi resi ancor più difficoltosi a causa dell’incessante pioggia che aveva letteralmente inzuppato anche tutti i nostri volontari.

Quando oramai dopo le 21.00 si pensava che il concerto tanto atteso fosse rinviato a causa del nubifragio e quando la clemenza del tempo ave-

va portato la pioggia a cessare, ecco che il Liga a sorpresa quasi stupisce tutti ed esce sul palco salutando Padova con un “Grazie di cuore! È la quarta volta nello stadio Euganeo e vi prego di correggere Wikipedia perché in realtà siamo stati noi ad inaugurarlo nel 2000.

So quanta acqua avete preso faremo del nostro meglio per asciugarvi”.

E poi via una dietro l’altra Ligabue spara in maniera incessante la gran parte del repertorio delle sue canzoni che mandano in delirio i 40000 fans presenti, inzuppati fradici.

Il palco ha dell’incredibile; un megaschermo curvato a 180 gradi come uno spicchio di un mappamondo, alto 40 metri e largo il doppio, su cui passano animazioni e fotografie. Poi una lunga passerella che si incunea tra il pubblico e finisce con una torre sormontata da un enorme globo luminoso.

Liga sembra sereno e carico ed in grado come sempre – e nonostante tutto – di mandare in delirio i suoi fans.

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Al suo fianco la fedele band composta da Federico “Fede” Poggipollini e Niccolò Bossini alle chitarre, Luciano Luisi alle tastiere e programmazioni, Michael Urbano alla batteria e la new entry tutta veneta, il vicentino Davide Pezzin al basso.

Grande il lavoro anche dei nostri volontari in grado di gestire una 50 di ricoveri all’interno del PMA ed una 20 di pazienti gestiti complessivamente nei tre ambulatori presenti nelle gradinate.

E quando verso mezzanotte Liga presenta, fierissimo, la sua band e saluta il pubblico con l’ultimo brano “Con la scusa del rock and roll” tra uno scrosciare di applausi, per Croce Verde rimane il compito di presidiare il deflusso dei fans e successivamente smontare tutte le attrezzature e trasportare il tutto presso la sede.

Verso le prime ore del mattino di domenica 13 luglio, anche Croce Verde lascia l’Euganeo salutando l’equipaggio che per tutta la notte proseguirà nell’assistenza alle numerose maestranze che stanno compiendo i delicati e frenetici interventi di smontaggio del palco e delle sue attrezzature.

Andrea Franco n° 1 - 2014

13 giugno: Croce Verde in processione Alla processione di Sant’Antonio, la Croce Verde partecipa in una duplice veste: da un lato una nutrita rappresentanza di militi, tra cui il nostro Presidente, condivide il corteo dei fedeli assieme agli altri gruppi di organizzazioni cittadine, e dall’altra assicura il servizio di assistenza alla manifestazione con ambulanze e alcune squadre a piedi disseminate lungo il percorso. Un nostro milite coordina gli equipaggi e mantiene i contatti tra noi e la centrale operativa del 1-1-8.

L’appuntamento per coloro che si ritrovano annualmente a prestare servizio a questo evento è diventato una tradizione di grande valore solidale. È un momento che conferisce all’opera prestata un significato pregnante di umanità, dedizione al soccorso e all’aiuto verso una moltitudine di persone che manifestano la loro devozione al Santo sfidando qualsiasi tempo atmosferico dai temporali estivi al sole cocente.

Personalmente rappresentare la Croce Verde attraverso il servizio in questa importante manifestazione, mi fa sentire unito sia ai compagni di squadra con i quali si collabora in sinergia e con rispetto durante tutta la processione fino alla conclusione, e ai fedeli che esprimono l’unione e la fratellanza attraverso l’umile preghiera e la partecipazione verso il grande intercessore Sant’Antonio da Padova.

E anche sotto il profilo personale, per noi, era diventata oramai una consuetudine: ritrovarci ogni 13 giugno per prestare servizio alla processione di Sant’Antonio; solito equipaggio, solita postazione, solite persone ed amici che ci venivano a salutare e immancabili richieste di informazioni generiche e a volte anche piccoli interventi. Ma quest’anno, per impedimenti vari, non è andata così, l’unico di quell’equipaggio ero io, e quindi ho fatto squadra con altri due vecchi amici ed è stato veramente bello n° 1 - 2014

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ritrovarsi assieme Foto d’archivio dopo tanto tempo.

La giornata era bellissima con un sole meraviglioso a differenza del tempo inclemente degli altri anni tanto che a volte la processione non era nemmeno partita, e la pioggia e i temporali estivi l’avevano fatta da padrone.

Dalla nostra postazione, ben presto abbiamo iniziato a vedere i vari gruppi che sfilavano, veramente tanti, al centro dei quali c’erano la statua e le reliquie del Santo e poi dietro a tutti, i fedeli che all’unisono partecipavano alle preghiere comuni.

Alla fine della processione, tutti gli equipaggi vengono trasferiti nei pressi della Basilica e attendono che la folla si disperda, poi i colleghi a piedi vengono fatti salire sulle ambulanze e assieme si rientra in sede.

Arrivederci al prossimo 13 Giugno.

Paolo Maffei sq. 3 e 28 Alb.

CISOM e CROCE VERDE, A FIANCO DI CHI SOFFRE Da molti anni il CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) collabora con Croce Verde e Croce Rossa nell’assistenza sanitaria alle migliaia di fedeli che in occasione del 13 giugno, affollano la Basilica del Santo a Padova.

Il CISOM opera ogni giorno con i propri volontari presso la Basilica del Santo per assistere i pellegrini che si recano in Basilica. Un servizio di accoglienza dei pellegrini che giungono al Santo, viene svolto dai circa 70 volontari suddivisi tra medici, infermieri, psicologi, logisti e soccorritori, sia all’interno della Basilica sia presso l’ambulatorio ove vengono attuate i primi interventi di chi ha bisogno – in diverse forme – di aiuto.

Abbiamo incontrato Attilio Dello Vicario, capogruppo CISOM di Padova e responsabile dell’emergenza del Nord-Est, che milita nel braccio operativo del Sovrano Militare Ordine di Malta da 16 anni a cui abbiamo chiesto di illustrarci l’attività svolta in Basilica del Santo in particolare guardando al 13 giugno, Festa del Santo Patrono della Città.

Attilio Dello Vicario ha conosciuto il CISOM a 35 anni nel 1997 quasi per caso durante una raccolta di fondi per Croce Rossa Italiana, dialogando con una persona che gli ha illustrato le finalità e le attività del CISOM. E da qui un crescendo di impegno per l’associazione che l’ha portato più volte là dove il dolore e la sofferenza si tocca con mano nei diversi scenari di emergenza nazionale (i terremoti dell’Umbria, dell’Abruzzo, dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna, con diverse missioni anche a Lampedusa ad accogliere i migranti che sbarcano nelle nostre isole fuggendo dai paesi dell’Africa).

Attilio è anche un volontario di Croce Verde da 5 anni, milita nella squadra del 15, cercando tra i numerosi impegni di essere

sempre presente se non impegnato in missioni umanitarie con CISOM. “L’amicizia e la collaborazione tra CISOM e Croce Verde, inizia fin dalla serata del 12 giugno, nella processione del transito del Santo all’Arcella in cui tutte le associazioni vicine alla spiritualità di Sant’Antonio ed impegnate nell’assistenza e nel soccorso di chi sta peggio di noi, accompagnano il Santo nel suo ultimo viaggio a Padova”. Qui la collaborazione tra Croce Verde e CISOM è massima e consolidata da anni, garantendo un servizio di assistenza sinergico ed efficace nelle più disparate situazioni”.

Molteplici gli interventi di soccorso che vengono svolti a favore dei fedeli presenti in Basilica, in cui i volontari CISOM assieme a quelli di Croce Verde sono i primi ad intervenire per fronteggiare l’emergenza, in costante collegamento con la centrale operativa del 118 che sovraintende alle operazioni.

“I pazienti di gravità lieve con codici bianchi e verdi vengono soccorsi e trasportati presso l’ambulatorio CISOM della Basilica, valutati dai medici ed infermieri volontari CISOM e trattati sul posto per poi essere dimessi dopo qualche ora. I pazienti più gravi in codice giallo o rosso, vengono prontamente soccorsi e sotto la gestione del 118, poi trasportati al vicino ospedale con le ambulanze di Croce Verde e CRI presenti all’esterno della Basilica.”

“Il culmine della festa del Santo Patrono di Padova, si ha – prosegue Attilio Dello Vicario – durante la processione del 13 giugno. È la processione dei padovani e raccoglie tutte le associazioni di volontariato, umanitarie e di soccorso del territorio padovano che con Sant’Antonio camminano sulle strade della nostra città, ancora oggi come allora.”

Un esempio di sinergie positive a servizio di chi sta peggio di noi e ci chiede aiuto.

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101 MODI DI STARE INSIEME

Ci sono molti motivi per cui ognuno di noi ha deciso di far parte di questa grande famiglia chiamata Croce Verde. Lo scopo primario è aiutare il prossimo investendo le nostre forze e il nostro tempo al servizio di chi ha più bisogno. Ma all’interno di alcune squadre si sono creati

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un feeling e un’intesa che vanno ben oltre il “turno in croce”. Si ha voglia di stare insieme, di condividere e vivere esperienze al di fuori della Croce Verde. La squadra del 12 è un esempio ben riuscito. Come spiega la caposquadra Chiara Tognara, che ha accettato di condividere con noi le esperienze fatte dal gruppo del 12. Chiara è stata rieletta nel suo mandato di caposquadra, quindi gode della fiducia riconfermata da parte del suo gruppo, formato da una quarantina di persone. Tutto è iniziato un po’ di tempo fa, quando i volontari hanno deciso di fare una cena annuale per ritrovarsi insieme al di fuori del turno. In quell’occa-

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sione qualcuno lanciò un’idea: “E se andassimo a coccolarci in un centro benessere?”. Detto fatto, organizzato e accolto con entusiasmo, il gruppo è partito per tre giorni in un centro benessere di Fiera di Primiero (ed è stato un successone!). E allora perchè fermarsi qui? Qualcun altro propone una gita in bici, e allora tutti via a Lienz per un’uscita giornaliera sulle due ruote. Ma non è finita. C’è chi propone l’uscita per fare rafting a luglio di quest’anno, e così giù tutti lungo le rapide. Come si può notare dalle foto, c’era il gommone dei “tranquilli” e il gommone degli “ scatenati”, ma tutti trovano il loro posto. Un bel gruppo compatto e numeroso, che vive e condivide esperienze forti. In Croce Verde si comincia a parlare di questo gruppo e anche altri si vogliono aggregare alle loro simpatiche iniziative. Nessun problema: il “12” organizza, e

chi vuole può partecipare, a cominciare da mariti, mogli, compagni e volontari di altre squadre.

E così, arrivati ad agosto, qualcuno fa la proposta inattesa: “Che ne dite di una gita a cavallo?”. Nessuno della squadra è mai stato a cavallo, ma niente paura ci si organizza e via. Partenza antelucana alle 6.30 per raggiungere Bocchetta Galgi, ad Asiago. Tutti insieme non si poteva montare in sella, quindi si

creano dei gruppi: alcuni a vanno a cavallo, altri preparano il picnic.

Guardando queste foto un piccolo dubbio ci viene: era una gita a cavallo o un super picnic di montagna? In effetti sono state montate tende, gazebi, una specie di accampamento, insomma, e abbiamo mangiato a volontà. La giornata prosegue, e non poteva mancare la “pennichella” pomeridiana, mentre tra una passeggiata a cavallo e un

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ritrovo conviviale la giornata giungeva al termine. Se queste uscite, com’è probabile, vi hanno incuriosito, eccovi le prossime uscite, in fase di organizzazione.

Ciaspolada, cena in montagna nel rifugio raggiunto in motoslitta, parco Sigurtà al Garda per uscita in parapendio a motore. Grazie Chiara, continuate così!

Luisa Gasparin

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La scomparsa di Umberto Bonan: ricordiamolo con un DAE Umberto, ci hai giocato un brutto scherzo l’anno scorso lasciandoci soli soletti, ma sarai sempre nei nostri ricordi. Pensa che in questi mesi ci siamo messi d’impegno e abbiamo raccolto una somma da devolvere in tua memoria alla Croce Verde, quella Croce Verde che tu amavi tanto.

Siamo stati bravi e siamo riusciti, giorno dopo giorno, a racimolare una cifra con la quale, pensa, siamo in grado di comperare un presidio e di donarlo alla Pia Opera. Tutti abbiamo concorso, ciascuno secondo le proprie possibilità, con slancio e con gioia. E con altrettanta semplicità abbiamo deciso, nel corso di “uno di questi UNO”, di rendere concreta questa iniziativa, e nel farlo abbiamo voluto caricarla il più possibile di significato. Ci siamo chiesti come e che cosa avremmo potuto fare per renderti degnamente omaggio, perché il ricordo di te non rimanesse entro i confini della tua squadra e delle persone che ti hanno conosciuto. Come ti dicevo, approfittando di uno di quei rari momenti di tranquillità tra un servizio e l’altro, ci siamo confrontati, abbiamo fatto diverse proposte, e alla fine sai cosa abbiamo deciso? Di acquistare un simulatore del nuovo modello di DAE e di destinarlo alla Scuola di formazione. Perché? Perché abbiamo voluto con questo gesto non solo darti testimonianza del nostro affetto, ma anche per un senso di continuità tra chi come te rappresenta il passato della Croce Verde, e chi, come gli allievi di oggi e domani, ne rappresenta il futuro, passando per noi che ne siamo il presente. E poi ti confesso che ci è piaciuta l’idea che il tuo spirito, anche se solo in questa forma, fosse in qualche modo ancora presente per lungo tempo qui in Croce Verde. Un abbraccio.

La Squadra dell’”1” n° 1 - 2014

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ci hanno lasciato In questo numero di “Filoverde”, come da tradizione, pubblichiamo i nostri volontari che sono mancati nel tempo trascorso dall’ultima uscita del precedente numero. Forse può stonare il fatto che si parli di lutti nel periodo natalizio, in un periodo di festa. Il festeggiare è anche simbolo della vita che va avanti, festeggiare con il ricordo, perchè la persona che abbiamo amato sia nei nostri ricordi e che questi ricordi siano felici. Con i ricordi tristi, i pianti, il nero non si ricordano le persone.

Si piange solo il nostro dolore. Il lutto è un sentimento egoistico, esponiamo il nostro dolore perchè altri provino pietà di noi. La gioia, di ricordare i momenti felici, fare quello che la persona cara ora non può più fare, farla vivere con noi. Questo è il ricordo. Coloro i quali hanno conosciuto i nostri cari defunti, vissuto insieme momenti di lavoro o di servizio, avranno sicuramente appreso molto da loro. Ci sarà stato chi, nella veste di nuovo allievo, avrà condiviso il primo servizio o chi avrà preso un rimprovero perché le lenzuola e le coperte nell’auto-

ambulanza non erano state piegate bene. Innumerevoli i ricordi dei servizi, i viaggi lunghi, ma anche lo stare seduti in sala militi ad aspettare l’assegnazione di un servizio era motivo di crescita, di scambio di opinioni, il trasmettere la sapienza che deriva dal passa parola dei più vecchi... E non per ultimo il loro essere di fronte ai pazienti, il fortemente dare il massimo di sè. Potremmo scrivere veramente molto dalle testimonianze di vite così particolari. Il dedicarsi al prossimo, come lo hanno fatto loro, senza rulli di tamburi, in perfetto stile croceverdino è già di per sè uno stile di vita da esportare, da testimoniare, da farlo proprio vivendolo giorno per giorno, con gioia.

Inseriamo anche Mario Gomiero perchè grandissimo sostenitore della nostra Associazione, dimostrando grande sensibilità ed affetto nei confronti dei nostri volontari.

Francesco Biasioli

Mario Gomiero

Paola Rosso

Sergio Maurizio

Ernesto Rucli

Ettore Targa

Giacomo Arcolin

Carissimi volontari, vi informiamo che nel prossimo numero di Filoverde (il primo del 2015) saranno ricordati indistintamente tutti i nostri defunti partendo dalla data dell’ultimo Filoverde pubblicato (2-3 marzo-giugno 2013).

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operazione “codice arcobaleno” Un’ambulanza a misura di bambino, un “luogo” pieno di colori, animato da tanti splendidi personaggi di fantasia per contribuire ad alleviare il dolore (e qualche volta la paura) dei bimbi che soffrono. Questo il desiderio che Croce Verde Padova coltiva da un po’ lanciando l’operazione Codice Arcobaleno. Aiutateci a realizzarlo: con il vostro contributo potremo acquistare Polly, la nostra prima ambulanza per i bambini, per rendere meno traumatica la corsa all’ospedale in caso di emergenza, ma anche gli spostamenti dei piccoli che devono sottoporsi periodicamente a terapie. Polly infatti assomiglia alla cameretta di un bimbo.

Puoi effettuare una donazione presso la grande area che Croce Verde e Cuamm Medici con l’Africa condivideranno per tutto il periodo natalizio in Prato della Valle.