Creative Lab Magazine N 03

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REDAZIONE Alessandra Bonadies

DIRECTOR bonnie.womoms.com

Simona Picozzi

PROGETTO GRAFICO & IMPAGINAZIONE soffionialvento.ifood.it IG: @soffioni_al_vento

Floriana Giliberto SOCIAL MEDIA IG: @missflhorence

Elisabetta

SOCIAL MEDIA IG: @coccole_e_fusa

Elisa

SOCIAL MEDIA IG: @wonder_glitter

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INDICE 12 Sew what

18 Origamate 24 Amelia petite maison 30 Mostri113Ž 38 Hockety pockety 42 Feltriamo 50 El’idealab 54 Da da un po 58 Cose da weekend 64 cartavolando 68 Bastano le forbici 74 Almesdesign 76 La zucca bianca 4

80 Bag 2.0


EDITORIALE Questo numero è l’ultimo numero di questo 2017 dedicato all’AUTUNNO. L’autunno è la mia stagione preferita per tantissimi motivi: la natura esplode con la sua ultima bellezza;i nuovi propositi per iniziare le nuove avventure ma poi è la luce che è totalmente diversa, una luce calda; le foglie che cadono e il camminarci sopra; il clima che cambia e diventa sempre più frizzantino….per me l’autunno è veramente il momento ideale per tenere conto di ciò che abbiamo fatto, di ciò che non abbiamo fatto, e di ciò che vorremmo fare il prossimo anno. Ringraziamo tutte le creative che hanno partecipato a questi 4 numeri. Grazie per aver creduto in questo progetto e anche per noi c’è aria di cambiamento. Alessandra Bonadies

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Dalla redazione... la rubrica di Wonder Glitter Ho iniziato la mia attività come Wonder Glitter, da relativamente poco, ero già sui social ma l’uso che ne deve fare chi intraprende questo tipo di lavoro od hobby è differente. Ho studiato e continuo a studiare su come valorizzarmi sul web, ed ho deciso di condividere con voi in questo spazio all’interno del Magazine Creative Lab ciò che ritengo più utile a chi come me ha intrapreso questa avventura. Ogni consiglio, suggerimento, elemento formativo è visto dal mio punto di vista, non sono una esperta di marketing, social o branding, sono una persona che sta intraprendendo un percorso come voi e vuole condividere le proprie esperienze e la propria formazione. Partiamo di un argomento che mi sta molto a cuore, e che è il mezzo social più utilizzato dalla nostra redazione, copertina per eccellenza per i brand handmade: Instagram. Per consigli più dettagliati sui corsi, a mio parere migliori, per creare un buon profilo ne parleremo prossimamente, con questo articolo poniamo le basi per chi si approccia per la prima volta su questa piattaforma. 6


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Partiamo dal fatto che Instagram come gli altri é un social e quindi non possiamo pensare di avere visibilità con il solo inserimento di immagini, dobbiamo interagire con il prossimo, da qui non si scampa. Avere una vetrina/profilo su Instagram anche con molti follower non equivale ad avere molte vendite • Innanzitutto che per te sia un lavoro o solo un hobby comportati con professionalità e cura ogni aspetto della tua comunicazione, diversamente andresti a sminuire il tuo e il lavoro altrui • Interagisci con i profili, studiali, guarda ciò che ti piace e fallo tuo, ma assolutamente NON copiare, se copi, anche solo i temi grafici, le decisioni stilistiche di qualcun altro che fa un lavoro affine al tuo verrà fuori, Instagram è un piccolo paese, e ne pagherei le conseguenze per il resto della tua attività • NON rubare le foto senza mettere il Repost o taggare nella didascalia e nell’immagine il proprietario, oltre ad essere illegale, come ti sentiresti se lo facessero con un tuo prodotto? Ci sono persone che lavorano con quelle foto, è come se tu entrassi in un negozio prendessi ciò che ti serve ed uscissi senza pagare. Passiamo a qualche consiglio pratico: • Fai in modo che le immagini siano quadrate, da un po’ di tempo Instagram ha messo la possibilità di inserire anche

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altri formati con lo spazio bianco intorno in automatico, i veterani sanno che prima non era possibile, ma questo formato per esempio orizzontale è molto utilizzato per profili particolari magari di paesaggi, per chi ha un prodotto meglio prediligere la forma quadrata, armati di una qualsiasi app per foto e fallo prima di postare. Con Instagram sistemerai poi lo zoom, anche in vista di un repost è più facile ottenerlo da grandi pagine se l’immagine è quadrata. • La luce, sulla qualità delle immagini ci sono corsi specifici, e comunque è sempre necessario studiare tanto e fare tanta pratica. L’importanza della luminosità anche in foto amatoriali è grandissima, senza dover necessariamente ricorrere ad app particolari, Instagram ti dà la possibilità di aumentare la luce e le alte luci, ricorda che al centro della tua comunicazione c’è il tuo prodotto che sia ben visibile, le immagini artistiche cupe e con un’aurea di mistero lasciale a chi è un po’ più esperto.

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Guarda la differenza tra una foto scattata con una buona luce naturale ed una che dovrà essere elaborata parecchio in post produzione • Anche se hai molti prodotti diversi per texture e colori cerca di rendere il più armonico possibile il profilo, usa lo stesso filtro per esempio, scatta quando la luce è sempre la stessa, non fremere per far vedere la creazione a tutti i costi rischiando di dare una cattiva immagine, piuttosto presentala sulle Instagram stories e attendi la condizione migliore per una bella foto.

• Infine sembrerà banale, ma postando le foto sulla nostra pagina Instagram l’ho visto fare a molte, la foto deve essere ferma, le foto mosse o sfocate vanno cestinate immediatamente, non potete pensare di usarle per mostrare i vostri prodotti meglio una in meno ma fatta bene che dieci in più in cui non si vede neppure il soggetto. Questa è stata una prima infarinatura, come detto data dalla mia esperienza personale, quali altri temi vorresti toccare, invia una mail a creativelab.magazine@gmail. com potresti essere tu a scegliere l’argomento del prossimo articolo.

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Sew what

Pensare al regalo perfetto, mette sempre un po’ in crisi…ma voglio farvi tornare la voglia di preparare dei doni per qualcuno con questo piccolo tutorial. Ho pensato che non c’è niente di più dolce di ricevere un regalo fatto a mano, perciò imparando a realizzare questi braccialetti, potrete dimostrare quanto amate le persone che vi stanno a cuore. Creare un braccialetto con la trama a forma di cuore è molto più semplice di ciò che sembra. Richiede piccole accortezze, e un pochino di manualità.. Ma cominciamo a capire cosa ci serve, e come si fa.

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Occorrente • 2 colori diversi di fili per ricamare • Forbici • Scotch o Cartellina con clip

INIZIAMO!

Per prima cosa, scegliete due colori e tagliate 4 fili colorati (due di un colore e due di un altro), di una lunghezza di circa 60 cm Ripiegate in due i fili e annodateli, fissateli poi con un pezzo di scotch o bloccateli su una cartellina con la clip in cima, per poter lavorare comodamente. A questo punto, separate i fili in 14

modo tale da formare due gruppi da 4 fili, seguendo questo ordine: (Da sinistra verso destra) rosso, celeste, rosso celeste. Seguite, come spiegato nell’immagine, l’ordine di colori a specchio per l’altro lato. Iniziamo il lavoro dal lato sinistro, prendendo il primo filo e annodandolo al secondo per due volte. I fili si annodano creando


la forma di un 4; il filo più esterno passa sopra al secondo e si annoda. Ripetere l’operazione per tutti e 4 i fili del gruppo di sinistra, avendo cura di fare due nodi per ogni colore.Adesso vi troverete con il filo che prima era il più esterno a sinistra, al centro del lavoro. Procediamo con la stessa modalità appena spiegata per il lato destro

del lavoro, cominciando ad annodare il filo più esterno a destra sopra agli altri, fino a raggiungere il centro. Prestate attenzione, per questo lato, i nodi dovranno essere effettuati “all’indietro”, creando quindi la forma di un 4 al contrario. Annodate quindi i due fili più al centro due volte, per chiudere il lavoro.

Ripetete gli stessi passaggi con il secondo colore (qui in celeste), sia per il lato sinistro che per il destro. Non dimenticate di annodare due volte! Adesso, avrete un lavoro che dovrebbe assomigliare a questo: Semplice fino a qui no? Bene, ora è

arrivato il momento di un passaggio “speciale” che vi permetterà di capire come andremo a formare il cuore:Partendo sempre con la parte sinistra del nostro lavoro, ci troveremo con il filo celeste al secondo posto. Prendiamo il secondo filo quindi, e annodiamolo all’indietro due volte, così 15


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Ripetiamo quindi il passaggio sul lato destro del lavoro. Adesso lasciamo per un attimo da parte il filo celeste, che per tutti e due i lati sarà il più esterno, e prendiamo il secondo filo, quello rosso, e annodiamolo su tutti i fili

restanti, ricordandoci sempre che il nostro lavoro è diviso in due. Il filo rosso quindi annoderà il secondo filo rosso e quello celeste, fermandosi al centro; stessa cosa per il lato destro del braccialetto.

Ripetiamo il passaggio “speciale” che abbiamo fatto con il filo celeste, stavolta con quello rosso. Facciamo quindi due nodi all’indietro con

il filo rosso di sinistra, e due con il filo rosso di destra. Annodiamo normalmente i restanti fili fino al centro del lavoro.


E’ arrivato il momento di svelare il nostro disegno a cuore. Per questa riga di lavoro, annodiamo normalmente con il filo

piĂš esterno (quello rosso), fino al centro del lavoro. Vedrete cosĂŹ, che stiamo creando la punta del nostro cuore.

Finiamo un’ultima riga dritta con il filo celeste, e ripetiamo il procedimento per creare la forma a cuore per tutte le volte che desideriamo.

Quando avremo raggiunto la lunghezza desiderata, chiudere il braccialetto con un nodo.

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Origamate

Se dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei trascorso il mio tempo libero a piegare origami, a creare bijoux e a scattare tante foto per il mio profilo Instagram, per prima cosa avrei domandando cosa diavolo fosse Instagram, a tutto il resto, probabilmente, non avrei creduto. Ma partiamo dal principio. Mi chiamo Marta (Origamate per le amiche creative) e sono nata una mattina di marzo del 1984 a Foligno. Forse sono andata troppo indietro nel tempo, meglio saltare qualche passaggio. Fin da bambina ho sempre amato disegnare e creare tanti lavoretti con carta, forbici e colla. Lo scatolone fabbricone de “L’Albero Azzurro” era la mia Stella Polare, tanto per intenderci. Crescendo ho assecondato queste passioni e infatti mi sono diplomata presso l’Istituto d’Arte di Perugia e in seguito ho frequentato la facoltà di Beni Culturali. Dopo la laurea pensai che il mio destino fosse ormai segnato: votata all’arte per tutta la vita! Non è andata esattamente così, il mio percorso professionale ha preso una piega inaspettata, bella, ma inaspettata. Oltre al disegno, infatti, ho sempre coltivato una 18


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seconda passione, quella per la scrittura. Ecco perché, non appena se ne è presentata l’occasione, ho cominciato a lavorare presso una piccola redazione milanese. Oggi, dopo sette anni, sono una Content Editor e Social Media Manager felice che nel tempo libero si dedica agli origami. L’interesse per quest’arte così antica è nato per caso. Come dicevo, ho sempre amato la carta e tutte le sue applicazioni ma, fino a cinque anni fa, di origami non ne sapevo molto. Una sera il mio fidanzato è rientrato a casa con un pacchetto di carta colorata spronandomi a imparare. Da brava autodidatta ho comprato qualche libro e iniziato a guardare alcuni tutorial su YouTube e in pochi mesi mi sono innamorata perdutamente degli origami. Da allora non ho più smesso e, anzi, con il tempo ho capito che dovevo trovare un modo per poter “sfoggiare” le miei creazioni che altrimenti

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sarebbero rimaste chiuse in casa a prendere polvere. Così, circa tre anni fa ho realizzato il primo paio di orecchini, le collanine e gli anellini, invece, sono arrivati dopo e mi hanno regalato le soddisfazioni più grandi. Si tratta di piccole ampolline di vetro al cui interno inserisco origami in miniatura. Ogni volta che ne ho l’occasione provo a sfidare me stessa (e le mie diottrie) realizzando origami sempre più piccoli per i miei bijoux anche se, parallelamente, continuo a piegare origami per tutte le occasioni. Molto spesso creo piccole composizioni per adornare la casa (sia la mia che quella degli altri) o per rendere più vivaci le feste di compleanno. Altre volte, invece, mi diverto a confezionare regali personalizzati per amici e parenti o, semplicemente, a scattare foto delle mie colazioni accompagnate da origami. Quasi senza accorgermene i bijoux hanno cominciato a riscuotere un certo successo e piano, piano ho iniziato a venderli anche se al momento non ho un e-commerce. In compenso ho un bellissimo sito www.origamate.com (realizzato dal mio fidanzato), un account Instagram e

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una pagina Faceboook. Ogni tanto tengo dei workshop qui a Milano, sia per adulti, sia per bambini ed è sempre una grande soddisfazione perché è davvero emozionante riuscire a trasmette il mio amore per gli origami, ma soprattutto osservare le espressioni incredule di chi pensava di non essere capace ma poi riesce a piegare una gru, un fiore o una barchetta.

mate a g i r o IG: @ igamate r FB: O amate.com .com .orig www origamate @ mar ta

Non avrei mai creduto che la mia passione potesse crescere così tanto e infatti ogni volta che ricevo commenti entusiasti da chi acquista un paio di orecchini, un’ampollina o un anello, non riesco a trattenere la gioia. Sono convinta che poter dedicare del tempo a ciò che si ama, sia una delle soddisfazioni più grandi della vita, una specie di sogno che si realizza. Nel frattempo continuo a creare con la carta, un materiale che non finisce mai di stupirmi.

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Amelia petite maison

Ciao a tutti e benvenuti nella coloratissima petite maison di “Amelia” ! Mi chiamo Pamela, e insieme alla mia mamma crochettara Dolly, portiamo avanti il nostro piccolo lab di creazioni artigianali dalle mille sfumature e tipologie. Abitiamo in un piccolo borgo medioevale nella provincia di Siena, una zona termale incantevole dedita alla lavorazione del travertino, immerso nei panorami mozzafiato delle Crete Senesi, un patrimonio storico e ambientale da visitare almeno una volta nella vita. Siamo due crafter autodidatte, seguiamo la nostra passione interiore e cerchiamo di coniugarla con le esigenze delle richieste che riceviamo. Il cliente interessato sa che troverà un prodotto originale, unico, personalizzato, fatto a mano e con amore. Mamma già da piccola impara a scuola i lavori manuali tradizionali (strano ma vero, una volta li imparavi a scuola..) in seguito, frequentando gli studi artistici, ha potuto indirizzarsi sulla pittura, diventando un’artista anche affermata per quei tempi. Poi sono arrivata io e la sua passione e interesse si sono diretti tutti alla sua bimba, lasciando questa grossa passione nel 24


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cassetto, ma portando avanti lavori a crochet e maglia. Le sue mani di fata adesso sono indispensabili nelle nostre creazioni. Io sono laureata in scienze naturali, appassionata di natura, immersioni, libri, film e serie americane degli anni 60/70/80. Adoro lo shabby, ma non estremo, e per passione recupero e colleziono oggetti broc, country, vintage (vi tralascio le altre collezioni sparse per la casa di conchiglie, sabbie, minerali, delfini, tazze da caffè !! ). Da qualche anno, ho iniziato in modo più serio ad applicarmi a varie tecniche manuali, seguendo tutorial fai da te. Riesco facilmente ad innamorarmi di novità con cui vengo a contatto, “amelializzandole” a modo mio. Perché Amelia? Cercavamo un nome che riuscisse a rappresentarci; un nome facile da ricordare, dal sapore antico ma attuale, e credo sia stata la scelta giusta. Il nostro brand propone lavori che abbinano il crochet ad altri materiali naturali come la lavanda

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e fiori spontanei o secchi, il gesso profumato, la carta, il fil di ferro, il legno, il sapone naturale e le candele in cera di soia. Partecipiamo a mercatini dell’handmade, organizzandoli pure; ci curiamo di eventi quali battesimi e comunioni, garantendo mise en place di tavoli, addobbi, stationery e bomboniere collocate in oggetti a tema, prodotti in legno artigianalmente da mio marito. Il nostro step successivo, sarà la cura di matrimoni in piccolo e dal sapore boho chic. Come progetto futuro, abbiamo l’apertura di un B&B in un tipico appartamento del ‘600 nel cuore del nostro borgo, dove abitavano i miei trisnonni. La particolarità della “Casina di Amelia”, a cui teniamo molto, sarà l’accostamento dei mobili recuperati dai nonni, con creazioni sia di nostra produzione, che di alcune amiche creative conosciute sul web. In ogni pezzo, infatti, lasceremo agli ospiti la visibilità del nome dell’artista che lo ha prodotto per poterlo contattare. Crediamo molto nella collaborazione tra creative, è la forma migliore di pubblicità che esiste. 27


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Queste siamo noi, con le nostre colorate lane e cotoni, un mondo al profumo di lavanda e piante aromatiche, libri ingialliti e mobili dei nonni, un mondo genuino e toscano al cento per cento, che speriamo faccia sognare anche voi.

“Quando creiamo ci sentiamo libere, siamo noi stesse� Pamela e Dolly

FB: Pamela Chiuppesi Amelia petite maison IG : #ameliapetitemaison ameliascraft@gmail.com

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Mostri113®

Mi chiamo Roberta Cibeu, ma qui a Trieste mi chiamano la “mostriciattoliaia”. Sono la custode di Mostri113® e della magia che i miei pupazzi e tutti i miei manufatti, dicono, posseggono. È la magia della cura con la quale li ho pensati, progettati e fatti, ad uno ad uno. È la magia della loro storia, che nasce da un evento doloroso, ma che si sviluppa, poi, con infinito amore e con la gioia di aver trovato una nuova strada, che convogliasse tutte le vecchie vie in un unico percorso, pieno di creatività. Ma torniamo ora indietro, all’origine del progetto che mi ha cambiato la vita: la storia dei Mostri113 è una storia un po’ magica un po’ frizzante, anche se, come vi accennato, inizia da una perdita: un lutto che unisce me, una mamma al suo bimbo nella ricerca di una chiave di cambiamento per superare il dolore… Il 29 aprile del 2011, senza potermi preparare -se mai ci si può preparare- ho perso mia madre. Si chiamava Patrizia. Mio figlio aveva un rapporto speciale con la sua –unica- nonna. Reduci anche dalla separazione con il papà, io e Sebastiano cercavamo un nuovo modo per affrontare i 30


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troppi cambiamenti. E il dolore. Tanto dolore. Pochi mesi più tardi, quando ci trasferimmo nella nuova casa, Sebastiano, che all’epoca aveva 4 anni, iniziò a raccontarmi di avere un bizzarro amico immaginario di sembianze mostruose, che mangiava i mostri cattivi della notte. Caspita, se ne aveva, di mostri cattivi da mangiare! In pochi mesi la nostra vita aveva subito cambiamenti radicali e spiazzanti: annaspavamo entrambi alla ricerca di un nuovo equilibrio. E di consolazione. Fu così che il Mostro Centotredici (lo chiamava così), da una stella vicina a quella della nonna, arrivò nelle nostre vite e ci rimase vicino, ogni giorno diverso, ma sempre presente. Il mostro… 113... Fosse mai che mio figlio volesse comunicarmi qualcosa? Che mi chiedesse aiuto? 32


Mi sembrò piuttosto evidente che attraverso i racconti delle sue avventure con il mostro, mio figlio volesse parlarmi delle sue difficoltà. E allora, ogni sera, mentre affrontavamo la nostra nuova vita, io, Sebastiano e Centotredici, trovavamo nuovi equilibri di cui avevamo un disperato bisogno. Qualche mese dopo Sebastiano mi disse: “mamma, fammi il mostro!”. Come accade quando le cose hanno un senso più profondo, materiali, idee e guide mi arrivarono senza sforzo e nacque il primo Mostro113, NumeroUno: uno sgorbietto verde, con la bocca cucita. Come occhi due bottoni rossi scelti tra le centinaia di vecchi bottoni accuratamente riposti da mia madre in una scatola di latta. Quel Mostro113 portava lo sguardo della nonna nelle nostre vite, quasi a proteggerci e a farci compagnia… Mio figlio legò il suo mostro a un cordino rosso e lo trascinò con sé, esibendolo come fosse il più bel giocattolo del mondo. Quella sera, quando misi a letto Sebastiano e Centotredici, sentii il bisogno di creare altri mostri e per molte notti, mentre mio figlio riposava, mi persi ore e ore a crearne. Per lui, per altri bambini, per voi… Quel giorno di settembre, nacque il progetto Mostri113. Non mi sembrò allora, né mi sembra oggi solo una coincidenza la presenza di questo invisibile filo rosso che lega me e mio figlio a mia madre. Sì, anche Patrizia è sottilmente legata a questo progetto, con la sua discreta presenza, fin dalla sua origine. Ne fa magia. Si fa sentire, lei, con un rintocco di campana ogni volta che faccio un passo nella direzione giusta, ricordandomi del suo compleanno anche il giorno in cui, del tutto fortuitamente, il marchio Mostri113 è stato registrato. E in altri mille modi continuerà a esserci, lei, insieme alla vostra meraviglia, 33


con una scintilla di magia, presente in ogni Mostro113… Vi basta coglierla!

I MOSTRI113®: IL PROGETTO Mostri113 è un progetto artigianale, interattivo e in continuo sviluppo, che, attraverso la creazione di manufatti, tra i quali i Mangiapaure, vuole ricordare che esiste sempre una via d’uscita alle difficoltà che la vita ci presenta. Mostri113® nasce da un’esperienza di vita, come spesso accade a noi donne, e si sviluppa spontaneamente da gioco a vero e proprio progetto imprenditoriale innovativo. Tutti i manufatti Mostri113, alcuni frutto di collaborazioni con artisti e creativi esterni, hanno lo scopo di portare bellezza e serenità nelle vita di grandi e piccini, di far loro presente che il cambiamento è possibile, che si può credere nella magia e non ci si deve mai scordare di inseguire i propri sogni. MA PERCHÉ MOSTRI E NON BAMBOLE, AD ESEMPIO? Qualcuno mi chiede perché io faccia mostri, che poi diciamocelo, tanto mostruosi non sono! A prescindere dalla loro origine, di cui già vi ho raccontato, trovo geniale l’idea del mostro, inteso come “personaggio di aspetto bizzarro che possiede in misura straordinaria qualità particolari” (una delle definizioni di “mostro”). I bambini amano i mostri e vi si identificano facilmente, in quanto escono dai tipici stereotipi di bellezza e bontà che la società tende ad imporre ad ogni individuo fin dalla nascita. Nei miei mostri, inespressivi per scelta, possono proiettare ogni loro emozione, qualunque essa sia. I Mostri113 sono pupazzi unici, interamente fatti a mano che, somigliando alla paura 34


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da superare e supportano con leggerezza bambini e adulti nella loro difficoltà. Nel rapporto genitore–figlio, hanno lo scopo di mettere in comunicazione le due parti, creando un legame magico e intimo che permetta al bimbo di esprimersi liberamente, di sentirsi amato e ascoltato e di lasciar andare i suoi piccoli o grandi timori. Il mio lavoro consiste, quindi, nell’ascoltare storie, sentirle attentamente e tradurre il linguaggio emotivo sottointeso dei miei interlocutori, in un pupazzo mostruoso. Ascolto, mi immedesimo, 36

studio, ricerco, progetto e sviluppo la soluzione alle vostre difficoltà. Ci metto, oltre che il cuore, quel pizzico di magia che rende i miei manufatti speciali e pensati per ognuno di voi. È una qualità che ho fin da quando, ancora bambina, mi interrogavo sul mondo, osservavo le persone cercando di carpirne le emozioni più profonde che muovevano le loro azioni. E creavo, con le mie manine sempre in movimento, giochi fatti di foglie e rametti, carta e perline, stoffe e bottoni…


IL LABONEGOZIO DI TRIESTE

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Nel mio LaboNegozio ho voluto ricreare l’atmosfera di uno spazio un po’ magico e casalingo. Ho sentito fin da subito l’esigenza di lavorare sentendomi a casa e, al contempo, di ricevere i miei piccoli e grandi clienti, facendoli sentire accolti in uno spazio caldo e amorevole. Nel LaboNegozio Mostri113 c’è un divano vintage simile a quello del “salotto buono” di mia nonna, una vecchia credenza che assomiglia a quella che vedevo a casa della bisnonna.Il laboratorio vero e proprio è separato da una grande scaffalatura che lascia ben vedere gli ampi tavoli per tagliare e assemblare i mostri e mi ricorda l’enorme sartoria di mio nonno; le mensole gialle invase da decine di vasetti di vetro, colmi di zip, bottoni e pompon, mi riportano con la mente nella drogheria di mia zia, che affondava la sua paletta di metallo in enormi vasi pieni di colorate caramelle, che travasava in sacchetti di carta, mentre io la osservavo con l’acquolina in bocca… In quest’atmosfera tra passato e presente, tra ricordi e altre centotredici cose mostruose, non mancano i numerosi e coloratissimi Mangiapaure, pronti per essere adottati dal loro umano e i prodotti tessili, con le stoffe esclusive, che progetto e disegno io stessa, per poi assemblarli in manufatti che parlano di me e della mia visione sulla vita e sul mondo. In fondo, Mostri113 è uno stile di vita, leggero e ironico che vorrei vi abbracciasse in ogni momento della vostra quotidianità: da casa, a scuola, ai momenti di gioco e di coccole. Mostri113 è una piccola magia, presente in ogni gesto…

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Hockety pockety

Sono Silvia, mamma di due pupette e di una pelosetta nera di nome pepper (una gatta ), moglie di un runner e coltivatrice di un mini orto! Vivo a Rovigo, in una casa in mezzo ad un grande giardino, tra la città e la campagna. Nella proprietà c’è un vecchio fienile, dei nonni di mio marito, vecchi utensili contadini, assi di legno e muri scrostati che sono diventati il mio mondo e il mio set fotografico naturale. Dopo 7 anni nella realtà museale della mia città, la cooperativa per cui lavoravo è rimasta senza contratto e io sono rimasta senza lavoro.. è una storia comune! Mi piace essere mamma ma non mi basta, ho sempre lavorato fin da giovane e non so stare con le mani in mano! Così per puro sfizio personale nell’agosto 2015 mi sono comprata una macchina da cucire in offerta al Lidl e ho iniziato a sperimentare per le mie figlie! A dicembre dello stesso anno spinta da alcune amiche ho aperto la mia pagina fb, vergognandomi da morire, in quanto autodidatta! Mostrare agli altri i propri lavori non è facile perché implica mettersi in gioco a 360 gradi! Ma da quel 9 dicembre 2015 (giorno dell’apertura della fan page) non mi sono 38


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mai fermata! Nella pagina fb vedrete mille cose perché per capire chi sei e cosa vuoi fare devi provare, scucire, riprovare, sperimentare, almeno così è stato per me che non conoscevo nulla del mondo del cucito! Ad aprile ho ricevuto un super regalo dalla mia famiglia, una nuova e super macchina da cucire: una skyline s5 di janome! È stata una iniezione di fiducia e di adrenalina immensa! In più da qualche mese credo di aver trovato la mia mission: soluzioni creative per la vita di tutti i giorni! Ovvero cose di uso quotidiano comode e pratiche, che semplificano la vita senza dimenticare la bellezza! Quando ho capito questa cosa per me è stato come una folgorazione! Perché? Perché è un pochino quello che facevo nel 40


lavoro precedente! Ho lavorato per diversi anni a stretto contatto con i bambini e adulti con laboratori e visite guidate.. un giorno senza poter scegliere sono stata messa nell’ufficio pinacoteca e organizzazione mostre e nella logistica unita all’arte ho scoperto la mia vera passione e il mio posto a sedere! Trovare soluzioni a problemi quotidiani era diventato il mio divertimento! La stessa cosa è avvenuta con questa nuova avventura semplicemente perché questo fa parte di me! Questa sono io! La mia nonna è sarta e se penso a quando ero ragazzina ricordo che spesso cercava di insegnarmi qualcosa di cucito ma io non ne volevo proprio sapere! Mai e dico mai mi sarei immaginata di iniziare questo percorso e mai avrei immaginato di trarre così tanta soddisfazione! (E la nonna è la mia fan numero uno!!)

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Feltriamo

Estetista di professione e creativa per passione, mi chiamo Veronica ,ho 43 anni e vivo a Sulmona, una cittadina abruzzese circondata dalle montagne, queste montagne che mi proteggono e mi imprigionano allo stesso tempo. Le vedo e il mio sguardo va oltre, alla scoperta di mondi nuovi. Viaggio con la mente ma, grazie alla mia passione, di tanto in tanto, riesco a mettere qualche “cencio” in un trolley e volare tra le nuvole realmente. Odio la confusione, faccio lunghe passeggiate in campagna ascoltando solo i rumori della natura. Non guardo la tv, mangio gelati e uscirei di casa in pigiama! Perdo ore di sonno pungendomi con l’ago, nel tempo libero mi rivesto di segatura e mi imbratto il viso di colori. Tutto è iniziato da un paio di ciabattine

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MI PRESENTO!

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La mia creatività è nata per caso, volevo un paio di ciabattine, ho scarabocchiato su un foglio, tagliato un pezzo di feltro, cucito e il giorno dopo le ciabattine erano ai miei piedi! Con grande stupore, nel 2014, è iniziata la mia avventura nel fatto a mano. Mi sono circondata di panni colorati che nel silenzio della notte si sono trasformati in creazioni originali e precise. Nel cucito mi servono pochi strumenti: un paio di forbici ,aghi e fantasia. Poche volte disegno una bozza, il progetto è delineato nella mia mente perché so a priori che strada facendo cambierà, perché la creatività non è schematica e io non riesco a fissarla su un foglio! L’attenzione che metto nel cucire è quasi maniacale, tutti i punti devono essere perfetti. Una mattina mi sono svegliata con un’ intenzione, volevo acquistare una macchina da cucire, mi sono messa alla ricerca sul web e sai cosa ho fatto? Ho acquistato un traforo elettrico! E’ stato un colpo di fulmine! Non ho un laboratorio, il mio angolo creativo è in casa e il traforo, che ho chiamato Drey, si fa notare! 43


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“Lui è un tipo” rumoroso e sporca, quindi ci incontriamo una sola volta a settimana. Durante questa giornata, tagliamo talmente tanto legno che le mie mani e le mie braccia continuano a vibrare fino al giorno dopo, ma cosa non si fa per “amore” ?! Creo oggetti che esprimono la mia creatività e la mia personalità,ma lavoro anche su commissione realizzando le idee delle persone che mi scelgono. In questi giorni sto allestendo la mia piccola bottega on line,riempirò gli “scaffali” di pezzi unici e in pronta consegna,oggetti utili e ornamenti per rallegrare gli angoli “tristi” nelle case. La casa per me è il rifugio sicuro, è il luogo che ci accoglie dopo una giornata stressante, che ci consente di stare comodi e rilassati, ci offre attimi di allegria in compagnia di amici e intimi con la propria famiglia. Vivere in una casa dall’atmosfera calda e accogliente e circondarci di oggetti che richiamano queste sensazioni ci rende delle persone serene e positive. Queste sono le sensazioni che ispirano la creazione dei miei manufatti, dalla scelta dei materiali (legno, feltro e pannolenci), ai colori e ai disegni.

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Portacandelina autunnale Occorrente • • • • • • • • • • • •

Pannolenci verde,arancione, marrone Cotone da riempimento Filo di ferro Fili bianco , arancione e verde Spago Vasetto di vetro Pigne Tavoletta di legno Colla calda Colla millechiodi Colore acrilico Forbici, ago, pennello

INIZIAMO!

Taglia le sagome sul pannolenci

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Cuci a punto filza il cerchio, riempi con il cotone, tira il filo per arricciare il cerchio e chiudi

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Formata la pallina, con l’ago e il filo arancione crea 8 spicchi facendo entrare l’ago da dietro e facendolo uscire sempre al centro, tira sempre un po’ il filo

Avvolgi il filo di ferro con la strisciolina di pannolenci marrone aiutandoti con la colla calda

Con la colla calda attacca il filo di ferro alla zucca e modellalo come un ricciolo e la zucca è pronta

Ricama le foglie

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Avvolgi il bordo del barattolo con lo spago e fissalo con la colla calda

Il barattolino è pronto (foto 8)

Dipingi una tavoletta di legno Tutti i pezzi sono pronti ,devi solo assemblarli

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El’idealab

Ciao, mi chiamo Elisa, ho 33 anni, sono toscana, vivo a Piombino (LI) una cittadina a picco sul mare davanti all’isola d’Elba, ho un compagno e sono mamma di Lorenzo che ha 8 anni ed a Settembre diventerò di nuovo mamma di Giovanni. Amo moltissimo gli animali e per questo mi considero mamma anche di Ettore, un canone vecchietto di 14 anni che purtroppo qualche settimana fa ci ha abbandonato, lasciando un vuoto enorme in casa e intorno a noi. Fin da piccola ho avuto la passione per il fatto a mano e la creatività, mi ricordo che mi incantavo a seguire nel ricamo e intaglio mia nonna che con quelle mani d’oro creava dei veri e propri quadri su stoffa, cercando di imparare qualche piccola tecnica. Mi è sempre piaciuto disegnare, dipingere e creare, dai braccialetti con le perline agli “scubidu’” con i fili colorati. Da qualche anno mi diverto a modellare la pasta polimerica (o più facilmente conosciuta come Fimo), più esattamente da quando, non trovando delle bomboniere che mi piacessero per il battesimo di Lorenzo, ho deciso di farle da sola; beh….da quel momento non ho più smesso di modellare, da autodidatta, leggendo e seguendo tutorial vari su internet 50


ho cercato di migliorarmi e imparare nuove tecniche, tanto che alcune amiche e conoscenti, vedendo alcune mie creazioni, hanno iniziato a commissionarmi alcuni lavori, da bomboniere a cake topper per le torte e per eventi vari. Ho sempre cercato di far incastrare questa mia nuova passione (come tutti gli altri miei hobbies) con la gestione della famiglia ed il lavoro, fino a due anni fa, quando, purtroppo l’agenzia immobiliare dove lavoravo da 11 anni ha deciso di chiudere, restando così senza un lavoro. Dopo un periodo non molto semplice, per quel lavoro che era venuto a mancare, ho deciso che non potevo e non volevo più stare con le mani in mano, così grazie anche all’ appoggio della mia famiglia, ho deciso di inscrivermi ad un corso di ceramica, un po’ per cercare di allentare lo stress che avevo accumulato in quel periodo e un po’ perché, amando la modellazione avevo voglia di provare a creare con materiali diversi ed il mondo della ceramica mi aveva sempre incuriosito, infatti, è stato per me “amore” a prima vista o meglio “a primo tatto”, questo grazie anche alla mia maestra e amica eccezionale Debora che riesce a trasmettere un grande amore per questa antica arte! Modellare la creta mi permette ancora di più (rispetto alla pasta polimerica, che comunque non ho abbandonato e continuo a modellare) di dare vita ai sogni e all’ immaginazione, trasformando piccole storie in materia, riesce ad estraniarmi dal resto del mondo ed entrare in un mondo tutto mio, fatto di cuori, cactus, pesci e colori. Grande fonte di ispirazione è anche il luogo dove abito, fatto di fabbrica, ma anche e soprattutto di mare, sole, colori e profumi. Non è ancora diventato un vero e proprio lavoro, ma spero lo diventi presto, ho sempre sognato di vivere di arte e artigianato e mi 51


sto impegnando tantissimo per riuscirci. Mi sto facendo conoscere tramite alcuni social più famosi, tenendo aggiornate le pagine con le mie creazioni, mettendole in vendita online su alcune piattaforme e facendo mercati artigianali locali; sto, piano piano, riscontrando con piacere, molti consensi e complimenti e questo, perciò mi spinge a continuare e non abbandonare la strada che ho iniziato. I lavori che preferisco in assoluto sono le commissioni, mi piace tantissimo entrare a far parte, anche se in piccolo ed a modo mio, con le mie creazioni nei vostri momenti speciali, è come se, una parte di me fosse lì insieme a voi!

Tra le mie creazioni potete trovare targhe nascita o per camerette, bomboniere, cake topper vari, miniature e bijoux in pasta polimerica; di ceramica potrete trovare storie con pesci strani ed occhi torti in scatolette di tonno usate (ovviamente ripulite e rese sicure ) o altri materiali di riciclo come cassette della frutta o legni di mare, bijoux colorati, come braccialetti, anelli a forma di cactus, cuori, collane a forme di pesci, barche “origami”, ma anche fiocchi nascita, cactus e fiori come grandi soprammobili per abbellire e colorare i vostri angoli di casa. Se vi ho incuriosito abbastanza, venitemi a trovare e seguitemi sulle varie pagine social, sulle varie piattaforme di shop online e nei vari mercati che riprenderò appena sarà nato il piccolo Giovanni….non vedo l’ora di rimettermi al lavoro. 52


b deala i l e IG: @ idealab l FB: e

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Da da un po

​ o trovato l’opportunità nascosta nella crisi più H profonda e ne ho fatta un lavoro, il mio lavoro. Mi diletto a realizzare poster, soprattutto per primi compleanni, per rivivere la gioia del primo compleanno di mio figlio. Mi piace pensare che il mio lavoro possa contribuire a rendere speciali i momenti preziosi che colmano la nostra vita: nascite, battesimi, compleanni, matrimoni ed anniversari. Io sono qui, e tu che aspetti a contattarmi?

IG: @dadaunpo FB: dadaunpocreazioni shop Etsy: dadaunpocreazioni dadaunpo83@gmail.com

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MI PRESENTO!

Mi chiamo Dalila e sono una grafica autodidatta. Ho 34 anni ed ho sempre avuto la testa tra le nuvole. Le mie idee nascono all’improvviso e non sono soddisfatta del mio lavoro fino a che anche l’ultima virgola è posta nel punto giusto. Vivo in Abruzzo, in una casetta di campagna con il mio compagno, il mio bimbo e la nostra Golden Retriever Tosca. Amiamo il mare sia d’inverno che d’estate e fare lunghe passeggiate tutti e quattro assieme.

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La mia passione per la grafica è nata dopo la nascita del mio bimbo, è per lui infatti che ho creato il mio primo poster. Da allora non ho più smesso di realizzarne. Il mio prodotto di punta sono le “Lavagne di Dada” poster con sfondo lavagna che racchiudono tutti “i ricordi da non dimenticare” di eventi importanti come compleanni, anniversari, battesimi, baby shower ecc.. Le ultime nate in casa Dada sono “ le cicogne di Dada” quadretti nascita con cicogne acquerello, nei toni del verde mentre, rosa e azzurro pastello, lilla e arancione. Realizzo anche inviti, sia in formato cartaceo che digitale, che party kit completi. Tutto quello che creo è unico e irripetibile, come lo è ciascuno di noi. Il mio motto: Creare è dare una forma al proprio destino.

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Cose da weekend

Si dice che certi libri ti cambiano la vita, beh, in me qualcosa è scattato dopo aver letto questo. Io sono Gerarda, vivo ad Ischia ed ho una pagina Facebook che si chiama Cose da weekend, eppure nel momento stesso in cui lo scrivo, avverto la solita strana vocina che mi dice che chiamarla pagina sia riduttivo e che forse sarebbe più giusto definirla progetto. Per fortuna e grazie a voi di CreativeLab magazine oggi ho una bella opportunità per raccontarlo con entusiasmo. Credo che ognuno di noi abbia delle passioni e che prendersi cura di loro contribuisca a renderci persone più felici. Giusto, giustissimo, ma come la mettiamo con il tempo che non basta mai e con il fatto che la sera arrivo stanca morta neanche avessi corso la maratona di New York? Tranquilla, lo so, questa faccenda del tempo la conosco bene, di fatti per un pò ho chiuso baracca e burattini e ho fatto finta che si potesse andare avanti lo stesso. Certo, si va avanti, ma è questo che vuoi? Io no. 58


Un corso di calligrafia ti salverà. Per me è stato così. O che so, fai un pò tu, magari per te sarà un corso di cucito, o di cucina, o un’amica che con la luce negli occhi ti spiegherà che finalmente ha la differenza tra RAW e JPEG e adesso ti scatta foto stupende. Un corso di calligrafia dicevamo. Ho scoperto Pinterest quando ancora era semisconosciuto, e ne sono rimasta affascinata da subito. Ho creato bacheche alla velocità della luce, una di queste, esatto hai indovinato, era ed è dedicata al brush lettering. Quanto mi sarebbe piaciuto imparare! Tanto, tantissimo. Ho incrociato le dita cercando su google Associazione calligrafica italiana. Email…telefonate..non sono previste date a Napoli per il momento. Solo dopo qualche mese scoprirò che qui, ad Ischia, verrà organizzato per la prima volta un corso. Acquisirò le nozioni base di scrittura Foundational, ovvero la scrittura elaborata da Edward Johnston a partire dallo studio di antichi manoscritti conservati alla British Library, quindi non si tratterà di Brush Lettering. 59


“Fai il possibile perché ciò che ti piace davvero non diventi un passatempo da coltivare solo nel fine settimana. E’ la via più diretta per trasformarsi in un infelice”. La tristezza ha il sonno leggero. Lorenzo Marone.

FB; cosedaweekend IG: @cosedaweekend Blog in collaborazione con MammaMiki www. creazionimammamiki.blogspot.it Contest #oggimiregalo in corso su Instagram con DIDUTe MammaMiki

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Io mi iscrivo e non ci dormo la notte. A questo ne seguirà l’anno successivo, un altro, di corsivo inglese. Inizia così questo viaggio che non fa certo di me una calligrafa ma mi apre un mondo e mi costringe a fare i conti con la necessità di riprendermi i miei spazi, prima di trasformarmi in una persona che non riconosco. Apro la pagina fondamentalmente perché avevo necessità di esercitarmi e non perdere quanto avevo imparato con fatica e dita sporche di inchiostro. Dopo qualche mese decido che Cose da weekend sarà il mio post it attaccato sul frigorifero che mi ricorda di regalarmi del tempo per fare ciò che amo, ogni giorno. Un appuntamento con me stessa ma contemporaneamente vorrei fosse anche una sorta di ispirazione per chi mi segue. Un posto che regali buonumore quando ci passi e la consapevolezza che gli inizi sono sempre un pò complicati ma è proprio qui che viene fuori quanto ci tieni, quanto ci credi, quanto lo vuoi. 61


Adesso alla difficolta degli inizi si è aggiunta la meravigliosa sensazione di sentirmi nel posto giusto, una community fatta di amiche che sono fonte di continuo confronto e sostegno e la gratificante soddisfazione di vedere le mie idee prendere forma in una linea di prodotti rigorosamente handmade. Adesso sto lavorando affinché Cose da weekend diventi un piccolo brand di creazioni ad alta dose di creatività e buonumore. Ognuna di esse, a breve disponibile su Etsy, è ideata e realizzata da me con la cura e l’amore che rendono speciale un regalo.

Il fatto a mano è il mio segno distintivo. Originali e unici, non esistono due pezzi uguali. Puoi richiedere la personalizzazione. Mi ispiro alla moda, ai piccoli piaceri quotidiani, alle texture giapponesi. L’ultima nata è una linea di notebook a tema Wedding che si caratterizza per la qualità della carta utilizzata e per la rilegatura realizzata in modo artigianale dalla bravissima crafter Paola Torre @ latorredelleidee. 62


In occasione del tema di questo numero però mi sono divertita a giocare con l’autunno immaginando i momenti hygge che ti aspettano e che ti auguro. Ecco quindi una serie di proposte ed un DIY a prova di principianti per scrivere in stile Faux Calligraphy uno “spaventoso” biglietto per Halloween.

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Cartavolando

Mi chiamo Lorna, ho 31 anni e sono originaria di Gubbio, un grazioso borgo medievale umbro. L’amore però mi ha portato in Veneto tanti anni fa ed è proprio lì che ho iniziato il mio lavoro come educatrice d’infanzia fino a quando sono diventata mamma. Oggi ho due splendide bambine di quattro e due anni che riempiono le mie giornate di risate, giochi, coccole, litigi e qualche lacrima! Le mie mani però, non sanno stare ferme e la mia passione è fatta di piccoli ritagli di tempo in cui mi diverto a creare per me e per gli altri. Negli anni ho sperimentato tecniche e materiali diversi fino a quando il mio amore per il disegno ed il mondo dell’infanzia hanno trovato modo di esprimersi attraverso la carta. Con la tecnica del paper cutting combinata al collage realizzo illustrazioni dallo stile romantico ed essenziale. Si può dire che disegno con la carta! A questa abilità manuale unisco la passione per la fotografia, così i miei disegni di carta diventano delle piccole storie. I personaggi delle mie illustrazioni hanno spesso gli occhietti chiusi, mi piace pensarli così, sereni e sognanti immersi nel loro 64


ndo a l o v car ta o IG: @ r tavoland a FB: C

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piccolo mondo. Piccoli pezzettini di mondo in cui amo fermarmi anch’io perdendo totalmente la cognizione del tempo! Tante idee sono nate grazie alle mie bambine e se è vero che le mie mani iniziano a creare quando loro vanno a nanna ed in casa cala il silenzio, è altrettanto vero che la maggior parte delle mie creazioni senza di loro non ci sarebbero mai state. Ora le mie creazioni vanno ad abbellire le camerette dei bambini, talvolta diventano poster e decorazioni per le loro feste di compleanno, altre volte decorano bigliettini di auguri personalizzati per matrimoni, battesimi, comunioni e altre ricorrenze importanti. Nell’ultimo periodo mi sono messa alla prova con delle richieste diverse dal solito, un logo per asilo nido ed una locandina per un museo.

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Sono estremamente pignola e precisa, metto tutta me stessa nei miei lavori ed amo che mi si dia fiducia. La prima parte di fiducia è già intrinseca nella richiesta: “avrei bisogno di...” la seconda parte è quando a questo viene aggiunto: “scegli tu come, mi fido di te”. Anche se di fronte a questa seconda frase vacillo sempre un pochino, so che è proprio grazie a questa libertà che darò il meglio di me. Con l’anno nuovo spero di aprire finalmente un piccolo shop dove sarà possibile acquistare sia le illustrazioni che le stampe, dove accoglierò volentieri richieste e personalizzazioni!

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Bastano le forbici

Ciao! Sono Valentina, ho 31 anni e vivo in un paesino piccolo piccolo della provincia di Varese, Oggiona con Santo Stefano. Se penso al mio percorso artistico, nasco come grafica con una forte passione per i lavori manuali che ricordo di aver adorato fin da piccolina, quando facevo i braccialetti con le amiche e ricamavo con la mia mamma sarta (devo pur aver preso questa passione da qualcuno, no?). Subito dopo essermi laureata in Design presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ho iniziato a lavorare come grafica ma non in campo creativo come desideravo. Questa mancanza di creatività nel lavoro di tutti i giorni, tra alti e bassi, mi ha permesso però di capire e coltivare una delle mie più grandi passioni: il cucito. Così, dopo aver comprato la mia prima macchina da cucire, fedele compagnia di avventura di tutti i pomeriggi, e dopo aver sperimentato diversi materiali e tecniche di cucito e non, nel 2016 decido di creare Bastano Le Forbici, un piccolissimo brand (ancora non a tutti gli effetti) dedicato ai più piccini e alle loro mamme che amano essere sempre organizzate soprattutto quando sono fuori casa con accessori comodi e pratici come 68


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porta ciuccio, porta pannolini, giochi per la prima infanzia e tante altre cose che ti invito a scoprire visitando i miei social. La creativitĂ e la passione sono ingredienti fondamentali che mi spingono ad amare quello che faccio e a creare accessori unici e personalizzati in grado di aiutare ogni mamma ad avere meno pensieri, soprattutto durante i primi mesi di vita del suo piccolo quando si trova a gestire allattamento, cambio pannolino e svago in una volta sola. Insomma cerco di contribuire nel mio piccolo creando qualcosa di utile e che allo stesso tempo possa regalare un sorriso per il piacere di ricevere qualcosa di unico e speciale, fatto con il cuore. CuriositĂ ! Sai perchĂŠ ho scelto Bastano Le Forbici come nome per il mio brand? 70


Perché attraverso questo nome voglio raccontare una storia, dove le protagoniste del mio laboratorio sono proprio loro, le forbici che mi aiutano a tagliare e a far nasce ogni cosa, un po’ come se fossero il mio braccio destro. Ti racconto qualcosa su di me: MI PIACE: Mi piace essere creativa con il cuore, Mi piace lavorare con ordine ma il mio laboratorio (casa mia) è un caos unico, Mi piace ascoltare, Mi piace rendere speciali le occasioni, Mi piace cantare ma non in pubblico, Mi piace la cioccolata, Mi piace fare le passeggiate, Mi piace fare cose sempre diverse. NON MI PIACE: Non mi piace aspettare (in generale perché se per esempio compro qualcosa di nuovo lo voglio subito usare o indossare), Non mi piace dire e sentirmi dire le bugie, Non mi piace stirare perché ci metto sempre troppo (ahahah), Non mi piacciono i film di paura, Non mi piace stare al centro dell’attenzione. Eccomi qui! Se vuoi scoprire qualcosa in più su di me, ti lascio qui di seguito i miei contatti:

rbici o f e l no basta Le Forbici @ : IG l.com ano i t a s a m B g FB: rbici@ ebuù: o f e l B no basta p su Etsy e rbici e Fo Sho L o n Basta 71


Consigli per la tua creatività:

Se sei una creativa o semplicemente ti piace fare lavori manuali e vuoi contribuire anche tu, ti consiglio questa bellissima iniziativa promossa dalla fiera Manualmente di Torino, che si chiama “Sotto un cielo di Stelle”. Un’installazione collettiva di stelle hanmade alla qualche chiunque può partecipare. Ti basterà realizzare una stella con una tecnica handmade a scelta (dimensioni massime 30x30 cm) e mandarla alla fiera entro il 15 Settembre (Casella Postale 3231, via Marsigli 22, 10141). Io la mia devo ancora realizzarla, tu pensi di partecipare? Sarebbe bellissimo! Ti lascio il link diretto delle fiera se vuoi saperne di più e scoprire chi c’è dietro a questa bellissima iniziativa: http://www. manualmente.it/torino/-sottouncielodistelle

Consigli per i tuoi acquisti online:

Se sei alla ricerca di un regalo speciale per una nascita, per il battesimo o per qualsiasi altro evento o sei una mamma che vuole concedersi una coccola regalandosi un prodotto interamente fatto a mano, volevo consigliarti questo sito: HYPERLINK “http:// www.bebuu.it” www.bebuu.it, il primo marketplace interamente dedicato al mondo dell’infanzia dove puoi acquistare e vendere prodotti interamente fatti a mano. Io ci sono e mi trovi come Bastano Le Forbici, ti aspetto! Ah dimenticavo, oltre ad essere un negozio online, c’è la sezione “Il blog” dove puoi trovare consigli degli esperti e indicazioni su eventi dedicati ai bambini.

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Almesdesign

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MI PRESENTO!

Mi presento sono una designer e illustratrice, da pochissimo tempo ho deciso di ritagliare un po’ di spazio da dedicare alle mie passioni e quindi nasce Almesdesign. Almesdesign è un progetto in fase di crescita, che rappresenta un mondo fatto di illustrazioni che prendono vita. I miei animali nascono come piccoli schizzi e poi si trasformano in morbidi pupazzi, sono tutti realizzati a mano dal disegno alla confezione di ogni singolo pezzo. Perché questa scelta? Perché penso che un regalo fatto a mano esprima a pieno l’amore che si prova per qualcosa che nasce dal nulla.

esign m d s e m al il.co IG: @ ner@gma ot.com desig logsp almes sdesign.b lme ww.a

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La zucca bianca

Ciao a tutti! Il mio nome è Carmen, quest’anno compio 32 anni, sono architetto e moglie di Ferdinando, che grazie al suo lavoro da trasfertista - mi farà girare per tutto lo stivale, quindi sostanzialmente sono anche nomade! Ho sempre avuto una vena creativa e una grande passione per il disegno, ma il mio percorso formativo è tutt’altro che lineare. Sin da quando avevo 3 anni ho riempito innumerevoli fogli con illustrazioni varie, soprattutto bamboline ben vestite, perché sognavo di diventare una stilista. Quando i fogli finivano, continuavo poi sulle pareti di casa, sui divani, su tutto ciò che entrava nel mio raggio d’azione, per la gioia di mia madre!? Avrei voluto studiare in un liceo artistico e continuare poi all’Accademia delle Belle Arti; invece mi sono diplomata in un liceo linguistico e laureata in architettura magistrale...e a dirla tutta, non cambierei nulla. La pagina instagram, La Zucca Bianca, è nata un po’ per gioco, senza grandi aspettative. Mi sono sempre dedicata nel mio piccolo al disegno (a mano libera, a tempera, olio, su vetro, etc) e dai tempi del liceo anche alla grafica, ma non avevo mai 76


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immaginato di andare oltre, anche perché tutto quello che so, l’ho imparato da autodidatta. Da poco trasferita nella città di Alessandria e ancor prima di contattare qualche studio di architettura in cui lavorare (possibilmente con una paga accettabile e la speranza di non dover rinunciare a una quantità indecifrabile di ore di sonno per completare delle consegne) ed incoraggiata da mia cognata Francesca (@bastasolounclick) che spesso si rivolgeva a me per disegnarle qualcosa, mi son detta: perché non provarci? Così, in occasione della festa di baby shower per mia cognata, nel marzo del 2016, e per quella che oggi è la mia bellissima nipotina, Giorgia, ho inaugurato la mia pagina instagram, inserendo varie foto dell’evento. Nel cercare un nome che mi potesse identificare, ho pensato alla prima immagine che mi ricordasse l’ infanzia e per me era la scintillante carrozza di Cenerentola, nata da una semplice zucca. Il mio logo quindi è una zucca in perenne 78


stato di trasformazione, come il mio lavoro: non ancora splendida carrozza, ma avvolta da magiche scintille che fanno sognare! Ho iniziato a sperimentare un tipo di grafica indirizzata soprattutto a mamme e bambini (quadretti nascita, illustrazioni, party kit) per estendersi poi ai piccoli e grandi eventi che caratterizzano la vita delle persone. Il lavoro per me è diventato gioco e mi fa riscoprire una manualità che non credevo assolutamente di avere! Cosa spero per il mio futuro creativo? Innanzitutto sono grata a tutte le mamme e non che hanno avuto fiducia in me in quest’anno di attività e a tutte le richieste di collaborazioni ricevute. Il vostro apprezzamento mi incoraggia ad andare avanti per questa strada e a studiare ogni giorno come migliorare quello che faccio ed il modo di presentarlo. Sono grata anche al mondo di creative di instagram che ho iniziato a conoscere un po’ alla volta e che spero cresca sempre di più, perché la mia idea è che c’è posto per tutte ed è bello collaborare o semplicemente confrontarsi. Resta costante il desiderio di aprire un blog ed uno shop online, magari entro il prossimo anno! Magari avrei dovuto farlo prima di entrare in questo vortice di ordini, che occupa quasi totalmente le mie giornate, ma sono fiduciosa. Non vi resta che seguirmi e vedere insieme a me cosa ne sarà di questa zucca!

anca i b a c lazuc ca IG: @ zuccabian l.com i FB: la nca@gma cabia lazuc 79


BAG 2.0

Sono donna, sono mamma, mando avanti un’attività di produzione di articoli pelletteria per alcuni brand con il mio compagno e ho una valigia di sogni da realizzare. Il web mi ha permesso di conoscere persone stupende grazie alle quali sono riuscita a trovare lo stimolo per dare vita a uno dei miei sogni. Perché BAG 2.0 è anche una storia di amore verso sé stesse, di riscatto e di amicizia. Ho conosciuto per caso, le nostre strade si sono intrecciate e ho trovato un’amica preziosa con cui dividere i miei deliri e i miei progetti trovando il coraggio di realizzarli. Nasce così, da una storia di amicizia, famiglia e passione per il proprio lavoro, questa piccola capsule collection limited edition realizzata a mano con estrema cura e con materiali pregiati, interamente Made in Italy dal progetto sino al prodotto finito. BAG 2.0 punta a divenire espressione di creatività e qualità e a profilarsi come accessories brand di riferimento dello stile mini-me. Ogni fase produttiva viene seguita meticolosamente per garantire un prodotto impeccabile ed eccellente nel rispetto e nel valore della tradizione dell’artigianato Made in Italy. 80


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BAG 2.0 è un accessories brand che nasce dal desiderio di offrire un concetto nuovo, elegante e al tempo stesso sbarazzino, di stile mini-me. Versatile e glamour, romantico nelle varianti England rose e Dusty rose, perfetto per ogni outfit nella variante Light Gold e intramontabile in Blu Stripes perfetto per l’estate. BAG 2.0 si ispira a un mondo romantico, fatto di sogni per mamme glamour e le loro piccole che desiderano imitarle senza essere però delle caricature, ma complici di stile!

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