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la Speranza anno 4 - n. 9 - aprile 2015

Periodico della Comunità Pastorale “Maria Madre della Speranza” - Samarate

Il Cardinale Angelo Scola a Samarate il 9 maggio per la Festa della Comunità Pastorale Missione ed EXPO, opportunità evangelica pag. 7

La professione perpetua di Suor Guadalupe

pag. 10

Buon compleanno oratorio! pag. 19

Recapiti Sacerdoti/Religiose: don Quirino Daniotti, parroco tel. 0331.220014 - cel. 3385245752 fax 0331.720885 mail: parrocchia.samarate@virgilio.it don Giorgio Maspero tel. 0331.234695 - cel. 3381493928 mail: sanmacarioparrocchia@libero.it don Francesco Maggioni cel. 3407638589 mail: maggionidonfrancesco@gmail.com don Alberto Angaroni cel. 3407518187 mail: alberto.angaroni@gmail.com don Sante Ambrosi tel. 0331.223409 mail: ambrosisante@alice.it

la Speranza Periodico della

Comunità Pastorale “Maria Madre della Speranza” Via Statuto 7 21017 Samarate

stampa: Grafica Gernetti

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Orari SS. Messe festive:

Indirizzo e-mail: redazione.lasperanza@libero.it

direttore responsabile: Don Quirino Daniotti

Comunità suore Samarate tel. 0331.220111 mail: maternasamarateilo@libero.it Comunità suore San Macario tel. 0331.234267 - fax 0331.238518 mail: smsanmacario@alice.it Comunità suore Verghera tel. 0331.220222 - cel. 3337417847 mail: verghera@ismc.it Roberto Simioni tel. 0331.222601 - cel. 3391179377 mail: simbobo@tin.it

sabato 18:00 a Verghera 18:30 a Samarate e a San Macario 20:30 a Cascina Elisa domenica 8:00 a Samarate 8:30 a San Macario e a Verghera 9:00 a Cascina Costa 10:00 a San Macario e a Cascina Elisa 10:30 a Samarate 11:00 a Verghera 11:30 a San Macario 18:00 a Samarate e a San Macario (chiesa di S. Giuseppe)

Orari SS. Messe feriali: 8:00 a Verghera: da lunedì a giovedì 8:00 a Cascina Elisa: il lunedì e da mercoledì a venerdì 8:30 a Samarate: da lunedì a sabato 8:30 a San Macario: da lunedì a venerdì 20:30 a Cascina Elisa il martedì 20:30 a San Macario in Oratorio il mercoledì 20:30 a Samarate il giovedì 20:30 a Verghera il venerdì

Tutti i numeri de “la Speranza” li trovate sul sito internet della Comunità Pastorale: www.cpsamarate.org

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CRISTO E’ RISORTO

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A Pasqua risuona un annuncio gioioso: “Cristo è Risorto!” Risuona nelle chiese, durante la liturgia. Speriamo risuoni in ogni casa, in ogni famiglia specialmente dove c’è più sofferenza …in ogni cuore.

Dio vuole seminare questa Buona Notizia: Gesù è risorto, c’è la speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia, sempre vince la misericorRaffaello “Resurrezione” dia di Dio! La Chiesa ripete questo annuncio con gioia, con insistenza per superare la nostra diffidenza: alla fine ci sembra sempre un po’ incredibile, non tanto il fatto storico che sentiamo lontano, quanto la verità che ne viene.

Infatti facciamo fatica a credere che ciò che vediamo attorno a noi: odio, morte, violenza, discriminazioni, male, egoismo nelle sue molteplici forme non è la realtà ultima, quella più vera. L’amore di Dio, la sua misericordia, la vita di risorto che Gesù ci dona è la realtà definitiva, quella che è per sempre.

Ogni volta che un male è vinto e guarito, ogni volta che un gesto di amicizia rivela al fratello l’amore del Padre, ogni volta che si compie un sacrificio per “l’altro”, ogni volta che viviamo o ci aiutiamo a vivere una gioia profonda che ci viene donata, si realizza per noi il dono della Pasqua.

Al cristiano – come un giorno ad Abramo – il Signore risorto dice: “Esci!”.

Esci dalle tue opinioni o dalle tue sicurezze per entrare pienamente in quella fede che la Chiesa si gloria di professare. Esci dalle tue ricchezze che tendi a godere egoisticamente… la Speranza - 3

Esci dal tuo peccato che ti avvelena il cuore e vai verso la novità del Cristo…

Esci di “casa”, dal caldo delle pareti domestiche dove tendi ad ignorare i drammi dei fratelli e allarga la cerchia dei tuoi interessi… Esci dalla tua sete di dominio e cerca di fare della tua vita un servizio di amore…Esci in campo aperto e prendi la strada del Vangelo.

Accogliamo questo annuncio gioioso per essere, come la Maddalena, come i discepoli di Emmaus, come gli apostoli, anche noi portatori di questa novità incontenibile e decisiva.

Il nostro comportamento esprima la felicità che Cristo, il risorto, ci mette nel cuore. La nostra vita manifesti che Cristo è vivo e che la Chiesa è il luogo e lo spazio dove lo incontriamo come Signore Risorto.

In questo modo ci auguriamo di “fare Pasqua” ed è questa la gioia che vogliamo esprimere cantando l’Alleluia pasquale.

Don Giorgio

Rinnovo del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale Domenica 19 Aprile, a partire dalla Messa vigiliare, si terranno le elezioni del nuovo Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale.

Il vecchio Consiglio fu eletto il 16 Ottobre 2011 ed ha compiuto il suo mandato, stabilito dalle norme in quattro anni.

In questi giorni si sta formando la Commissione Elettorale che durerà in carica fino all’insediamento del nuovo Consiglio. Ha il compito di preparare e sovrintendere il rinnovo del Consiglio.

La Commissione Elettorale è scelta e presieduta dal responsabile della Comunità Pastorale, che deve confrontarsi prima con i consiglieri uscenti.

In Quaresima provvede alla raccolta delle disponibilità alla candidatura e forma le liste per fasce d’età.

La presentazione delle liste avverrà domenica 12 Aprile, quando saranno esposti i nominativi dei candidati, suddivisi in liste. È stato stabilito che i membri del Consiglio Pastorale possono restare in carica per due mandati (senza tenere conto dei mandati precedenti il 2011).

La Commissione Elettorale raccoglie in queste settimane le candidature e contatterà le persone che riterrà opportuno; in ogni caso è garantita la possibilità di candidature libere, attraverso auto candidature o segnalazioni di altri fedeli, fatto salvo il compito del parroco di incontrare tutti i possibili candidati per valutare l’osservanza dei requisiti previsti e per richiamare i compiti propri del consigliare nella Chiesa.

Ricordiamo che il Consiglio Pastorale è il luogo dell’impostazione delle scelte e dell’assunzione delle decisioni principali. Mentre le Commissioni Parrocchiali coordinano gli organismi che continuano ad operare a livello di ogni singola parrocchia.

Il rinnovo del Consiglio Pastorale va accompagnato da un cammino di riflessione e di preghiera da parte dell’intera comunità cristiana.

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La Santa Sede, la Diocesi di Milano e le Caritas Internationalis, con quella Italiana e Ambrosiana, saranno presenti con un padiglione e un programma di eventi e iniziative alla EXPO dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.

In questo anno pastorale sarà proprio EXPO a suggerirci il tema su cui riflettere: “Nutrire il pianeta: energia per la vita” e la Campagna di Caritas - lanciata da Papa Francesco il 10 dicembre 2013 - “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”, è stata ripresa da Caritas Italiana che ha ampliato l’orizzonte in “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”.

Questi eventi si pongono tre obiettivi di carattere generale: 1) eliminare la piaga della fame nel mondo entro il 2025; 2) sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della fame, dello spreco alimentare e del consumo sostenibile; 3) incoraggiare i governi nazionali a mettere in atto il diritto al cibo, studiando norme adeguate per render-

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lo accessibile a tutti.

La complessità di queste tematiche impegnano la Chiesa universale ad acquisire consapevolezza e competenze indispensabili per indicare al mondo nuovi percorsi tesi al superamento dei numerosi problemi legati alla fame e per aiutarci a rivedere stili di vita e comportamenti legati al nostro vivere quotidiano.

La Campagna mondiale si concentra su tre sfide: - cibo giusto per tutti; - una finanza a servizio dell’uomo; - relazioni di pace.

Perché - non c’è diritto al cibo se non si regola la finanza; - non c’è buona finanza se non si introducono nuovi principi; - non c’è pace durevole se non si fonda sulla giustizia sociale e sul rispetto dei diritti, tra cui quello essenziale del cibo.

Sarà una grande responsabilità e insieme una grande occasione per parlare al

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mondo: c’è di mezzo il futuro dell’umanità!

C’è di mezzo un mondo – voluto da noi popoli occidentali – segnato da vergognose sperequazioni ed inequità, dove a fronte di chi muore di fame, c’è chi si deve preoccupare per le dannose conseguenze dell’obesità dei propri bambini.

C’è di mezzo un mondo che proprio in questi squilibri può individuare la radice di flussi migratori che tanto stanno preoccupando l’Italia e i Paesi più ricchi.

C’è di mezzo un mondo che va provocato a ripensare gli stili di vita dei propri membri più fortunati ma anche a riscrivere “le regole del gioco” sul modo di concepire la finanza, il mercato, lo sfruttamento delle risorse del pianeta.

C’è di mezzo un mondo che deve trovare la forza e il coraggio di assumere un

impegno politico per modificare i meccanismi perversi che generano ingiustizie ed esclusione.

C’è di mezzo un mondo che va aiutato a capire che “non di solo pane vive l’uomo” ma anche di Parola di Dio, intesa come fame di vicinanza e relazioni autentiche. Non basta avere lo stomaco pieno ma occorre anche aver fame di un significato bello e convincente da dare alla vita.

C’è di mezzo un mondo che ha bisogno di essere richiamato a riscoprire tutti gli uomini come figli teneramente amati da un unico Padre, che ci chiede di vivere da fratelli e di aprire il cuore alla solidarietà e alla condivisione.

Il Signore ci conceda di essere aperti al dono dello Spirito e ci assista con la sapienza del cuore.

Ricordo di don Alberto Maggioni Sono stato sollecitato da don Quirino a scrivere qualche pensiero in ricordo di don Alberto Maggioni, mio fratello maggiore, defunto lo scorso settembre all’età di settantadue anni (la stessa età di nostro padre) e a soli tre mesi dalla morte della nostra cara mamma Carla.

Ho visto don Alberto per l’ultima volta a San Michele a Castiglioni (vicino Empoli), splendido balcone sulla Val di Pesa popolata di case e di uliveti, sua abituale dimora da ormai più di quarant’anni, agli inizi di agosto dello scorso anno.

Alberto non stava già bene e in tanti se ne erano resi ben conto. Ma per lui erano solo malesseri passeggeri. Poi a fine agosto il ricovero in ospedale a Firenze.... e l’inesorabile verdetto.

Un suo antico chierichetto, oggi più che quarantenne, così ha ricordato la figura di don Alberto in uno scritto letto il giorno del funerale.

“Se dovessimo sintetizzare in due parole la figura di don Alberto, potremmo dire che don Alberto era un Uomo di Fede e un Uomo di Studio.(....) Era un sacerdote profondamente e intimamente immerso nella sua dimensione religiosa. (....) È stato un apprezzato e rispettato docente di italiano e latino (....)La sua passione per la letteratura, l’arte, l’archeologia, la storia, la metteva poi tutta al servizio del suo ministero pastorale”.

Ringrazio don Quirino per avermi dato questa opportunità di commemorare ancora mio fratello a sei mesi dalla sua morte. don Francesco 6 - la Speranza

Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, Milano ospiterà l’EXPO 2015: «Nutrire il pianeta energia per la vita».

Di questo evento si parla molto: tanti problemi, tante polemiche, ma anche tanto entusiasmo per un avvenimento di portata mondiale da non perdere.

EXPO può diventare un’occasione educativa importante e aperta a tutti. La seconda Assemblea Missionaria Diocesana che si è tenuta lo scorso 24 gennaio 2015 ha affrontato i temi di Expo perché questo momento ci interpella. Come ha sottolineato Don Antonio Novazzi “è un’opportunità evangelica che ci viene offerta a casa nostra, a Milano”. Le comunità devono essere capaci di “guardarsi dentro” nelle scelte che fanno ogni giorno rispetto al problema della fame nel mondo, fino a scoprire che l’incontro con il Signore non ci lascia mai indifferenti di fronte ai problemi concreti della vita. Durante il cammino quaresimale la Diocesi ha proposto alcuni progetti incentrati sui problemi della fame, dello sviluppo, dell’acqua e dell’alimentazione in tanti Paesi del mondo; un’occasione per rivedere i nostri stili di vita.

Durante l’assemblea, è intervenuto Sergio Marelli ( presidente del Comitato italiano sovranità alimentare) che ha dato un ampio sguardo sulla mondialità, sui problemi della fame e dello sviluppo conoscendo bene le situazioni

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Missione ed EXPO, opportunità evangelica

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di povertà nel mondo e come ci siano popoli ancora alla ricerca di ciò che è essenziale per vivere.

Marelli ha sottolineato che due miliardi di persone, ancora oggi, vivono con meno di due euro al mese; che un miliardo di persone, cioè una su sei o sette al mondo, non può nutrirsi in modo adeguato sebbene la FAO confermi che oggi viene prodotta una quantità di cibo sufficiente per nove miliardi e mezzo di persone. Per Marelli il diritto al cibo non è un dovere morale o etico ma è una questione di giustizia riconosciuto nella Carta dei diritti fondamentali dell’ONU. Anche il grande insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa, soprattutto degli ultimi pontefici, compreso Papa Francesco, ha insistito sul fatto che non bisogna agire per carità ma perché è una questione di giustizia e la giustizia non ammette deroghe. Non ci devono più essere alibi. Marelli ha concluso dicendo «è secondario oggi continuare a insistere sulle tecniche, strategie e scelte che tendono ad aumentare la Speranza - 7

la produzione, la priorità invece è la distribuzione del cibo e dare a tutti la possibilità di accedere alle risorse per poterlo acquistare in quantità sufficiente».

La riflessione di Mons. Luca Bressan si è concentrata, invece attorno al grande evento dell’Expo che interpella tutti i cristiani. Il tema che tocca l’Expo è “nutrire” e su questo aspetto si possono aprire quattro prospettive con azioni conseguenti. La prima è una dimensione ecologica: la terra ci è stata consegnata da Dio come giardino. Dio usa il rapporto con il cibo per educarci, quindi dobbiamo volere il bene del pianeta. In settembre durante il periodo della fiera internazionale cade la Festa del creato, un’occasione da valorizzare. La seconda è una dimensione economica: il cibo diventa un veicolo di comunione e condivisione. Parlare di cibo è parlare di giustizia e di solidarietà. Il 18-19 maggio

prossimi si riuniranno a Milano tutti i presidenti delle Caritas nel mondo, anche questa è una occasione importante.

La terza è una dimensione educativa: al cibo è legata l’educazione dei bambini in famiglia. La quaresima è intesa come un momento per educarci attraverso il cibo. Infine la quarta dimensione è teologica: farsi per gli altri pane come Gesù si è fatto Pane. La festa del Corpus Domini sarà proprio nel periodo dell’Expo, anche questo è un motivo di testimonianza.

...É come risvegliarsi un mattino con il sole dopo un lungo inverno...

Con i “piedi per terra e lo sguardo al cielo” i nostri ado sono tornati dal ritiro quaresimale entusiasti e soprattutto arricchiti dentro!

Ragazzi, fate tesoro di questa esperienza!

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A fine gennaio, nella nostra comunità, è iniziato un corso di alfabetizzazione per trentatré ragazzi “profughi” che ormai dal mese di aprile 2014 risiedono nel nostro comune.

Il corso si svolge in due mattine con due gruppi di studenti guidati da un’insegnante statale in utilizzo aiutata da alcuni volontari per seguire meglio i ragazzi. Un pomeriggio la settimana è stato organizzato un corso di recupero per quelli che hanno maggiori difficoltà.

L’obiettivo fondamentale è di creare dei percorsi educativi d’accoglienza e integrazione.

Per realizzare tutto questo è importante la conoscenza della lingua perché permette di incontrare questi giovani e costruire delle relazioni.

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Un corso di alfabetizzazione

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Forse molti di noi hanno provato a trovarsi in un paese straniero e non conoscere la lingua locale, a non capire cosa dicono gli altri e a non farsi capire se non a gesti. Certe volte è veramente frustrante. I ragazzi partecipano volentieri e hanno voglia di imparare e conoscere; anche noi incominciamo a conoscerli e a capire alcune esperienze importanti della loro vita.

E’ proprio nella conoscenza e nella fiducia reciproca che è possibile superare i pregiudizi e convivere pacificamente nel rispetto.

Questa esperienza ci sembra importante per chi la sta vivendo ma anche per tutta la comunità, per questo desideriamo condividerla.

I volontari la Speranza - 9

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Firenze 8 dicembre 2014

La professione perpetua di Suor Guadalupe

Avevo assistito alla professione perpetua di un gruppo di suore nel lontano 1973, a Roma, ma forse allora non avevo la maturità e la preparazione per comprendere fino in fondo la bellezza e la profondità di una simile cerimonia.

L’occasione si è ripresentata l’8 di10 - la Speranza

cembre nella splendida basilica della SS. Annunziata, a Firenze, casa madre dell’ordine servita cui sono aggregate le Mantellate Serve di Maria di Pistoia: qui suor Guadalupe, suor Elena, suor Maddalena e suor Rosalia hanno consacrato la loro vita e hanno detto il loro sì per sempre al Signore.

Mi meraviglia ancora questo sì perpetuo, detto con convinzione e sicurezza in un mondo che non ha nulla di sicuro... eppure queste quattro giovani donne hanno trovato il coraggio del loro sì, come Maria davanti al suo Signore. È lo stesso sì dell’ordinazione sacerdotale, lo stesso sì del matrimonio cristiano...

C’è tanta commozione... una professione perpetua dopo tanti anni... e le religiose presenti non sono certo giovanissime...

Queste quattro giovani donne hanno portato freschezza in questa congregazione che ha nel suo carisma l’umile

La bellissima voce di suor Guadalupe in un canto della sua terra, all’altare dell’Annunciazione (la tradizione dice che il volto della Madonna sia stato dipinto da un angelo), pone termine alla cerimonia: dopo ci sarà il risvolto umano, anch’esso gioioso, con la festa, il rinfresco, la torta, i volti amici da ritrovare. servizio ai fratelli e l’amore alla Vergine Addolorata.

Tutto contribuisce a un’atmosfera raccolta, partecipata: tanti sacerdoti a concelebrare, le luci dei ceri, il profumo dell’incenso, la ricchezza artistica della chiesa, il canto della corale di San Macario che ha voluto accompagnare suor Guadalupe e le sue tre consorelle in questa meravigliosa avventura.

E ancora una volta la commozione, quella di suor Emanuela, che con l’affetto di una madre premurosa e con la voce rotta le accoglie nella famiglia della Mantellate Serve di Maria.

Un raggio di luce che entra dall’alto sembra il sorriso di Chi, da tempo, ha organizzato tutto questo, chiamando con cura attori e spettatori di una commovente testimonianza d’amore.

Sandra

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“Quattro” domande a Roberto Simioni

Sei contento di essere diacono permanente?

Si sono molto contento, soprattutto perché sono certo, attraverso il discernimento che la Chiesa ha fatto su di me e con me in questi anni di stare facendo quello che il Signore vuole. Domando sempre di esserne degno.

Quali emozioni prova un “predicatore in erba”?

La prima è l’inadeguatezza, ma subito dopo viene la bellezza di poter comunicare a tutti l’esperienza dell’incontro con Gesù attraverso la sua Parola.

Tre cose belle di Cascina Elisa La gente che mi ha accolto con semplicità ed affetto I chierichetti, sia i più grandi che i piccoli, e le loro famiglie e tutte le persone che danno il proprio tempo per il bene della parrocchia sia materialmente che con la preghiera Non posso dimenticare la Lucia, è la memo12 - la Speranza

ria storica di Cascina Elisa, la sua disponibilità, la gratuità, l’attenzione anche ai particolari, tutto fatto per amore di Gesù, sono una testimonianza per me e per tutti Quali materie di studio ti hanno maggiormente appassionato?

Tutte le materie che riguardavano la Sacra Scrittura, mi si è aperto un mondo che pensavo di conoscere e invece non conoscevo Cosa significa per te “credere”?

Sant’Agostino scriveva: “Se credete in Lui, credete anche a Lui, non però necessariamente chi crede a Lui, crede anche in Lui. I demoni credevano a Lui, ma non credevano in Lui. Che significa dunque credere in Lui? Credendo, amarlo e diventare suoi amici; credendo, entrare nella sua intimità e incorporarsi alle sue membra. Questa è la fede che Dio vuole da noi”

Credere significa arrendersi al fascino della sua grazia, lasciarsi disegnare il futuro dalla lieta, inesauribile fantasia della sua smisurata tenerezza. Significa innamorarsi di Lui e far innamorare di Lui quanti incrociamo sul nostro cammino. Significa non solo agire per Cristo, ma vivere di Lui, con Lui, in Lui. Non c’è avventura cristiana più bella di questa.

Leggi volentieri i Salmi?

Sì, sono il modo più bello di pregare, c’è già tutto, basta farsi portare dalle parole, ed è bello pensare che sono secoli che i credenti si rivolgono a Dio attraverso queste parole.

Nei salmi c’è tutta la storia che ci precede e c’è tutto di me.

Un traguardo che ti prefiggi?

Il Paradiso.

Hai visitato Gerusalemme?

Non ancora.

Un ricordo di gioventù…

Non mi piace vivere di ricordi e poi la gioventù non finisce com’è testimoniato da una bellissima poesia di una grande poetessa che l’ha scritta a settant’anni, anche se naturalmente oggi dimenticata, Ada Negri. ”Giovinezza”: “Non t’ho perduta, sei rimasta in fondo all’essere, sei tu, ma un’altra sei, senza fronda né fior, senza il riso che avevi al tempo che non torna, senza quel canto; un’altra sei, più bella.

Ami, e non esigi essere amata, a ogni fiore che sboccia o frutto che rosseggia o pargolo che nasce, al Dio dei campi e delle stirpi rendi grazia in cuore; non ami il fiore perché lo cogli e lo annusi, ma perché è; non ami il frutto perché lo addenti, ma perché è; non ami il bambino perché è tuo, ma perché è”.

Hai una bella famiglia?

Una bellissima famiglia composta da mia moglie Maria Angela, e le mie due figlie Silvia di ventiquattro anni e Claudia di diciotto anni

Ti piace Papa Francesco?

Moltissimo, in continuità con chi lo ha preceduto ci sta riportando all’essenziale, Gesù, come in questa bellissima preghiera del Card. Martini: Tu, Gesù, Trasparenza del Padre, Splendore, Riverbero del Padre, fa’ che vedendo Te, possiamo vedere il Padre; che ascoltando Te, sentiamo la Parola del Padre, cioè la Parola Ultima, Definitiva, oltre la quale non c’è più nulla, perché Parola risolutiva nella quale c’è tutto ciò che possiamo desiderare.

Esiste il diavolo?

Certo che esiste, ma già Baudelaire diceva che “la più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste”.

Hai fatto il militare?

Si, alpino a Vipiteno.

Santo preferito?

Santa Teresina di Lisieux.

Un romanzo che ti è caro.

I Fratelli Karamazov – di Dostoevskij.

Vedi la televisione?

Sempre troppo.

Hai guardato Sanremo?

Solo per qualche minuto… stavo studiando.

Sei molto tecnologico?

Il giusto, solo per quello che mi serve.

Andrai all’EXPO? Si, sicuramente.

Canti?

Per adesso no …ma non si sa mai (potrebbe sembrare una minaccia).

Menù preferito?

Sono un amante dei dolci, e la Nutella non la batte nessuno.

Di’ una frase in latino...

Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam.

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10 - 11 febbraio: Pellegrinaggio della ComunitĂ Pastorale a Lourdes con don Giorgio e don Giuseppe.

Abbiamo pregato per tutti!

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Ripartiamo!!!

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Da domenica 1 febbraio, festa della Purificazione di Maria Vergine, in chiesa a San Macario è apparso uno striscione con la frase “ E’ TEMPO DI RIPARTIRE “ Si riferisce all’inizio del secondo lotto di lavori della chiesa parrocchiale, deliberati anche dalla Curia, che inizieranno a breve.

La sistemazione del campanile e delle facciate esterne, che necessitano di urgenti lavori di restauro e strutturali, ha un costo previsto di 250.000 euro.

In questi ultimi dieci anni la parrocchia di San Macario ha affrontato diverse spese: la

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sistemazione del Centro Parrocchiale per oltre milione di euro, poi il primo intervento in chiesa parrocchiale con il rifacimento completo dell’impianto di riscaldamento, del pavimento, con impianto geotermico e sistema di deumidificazione, per complessivi 450.000 euro.

Tutte queste spese sono state affrontate grazie ad un impegno costante e generoso di una comunità che vuole bene alla sua chiesa e si sta facendo carico da anni, senza scoraggiarsi, di un onere finanziario gravoso pur di renderla risanata, sicura e bella.

La chiesa è il luogo dove i nostri bambini vengono battezzati e ricevono i sacramenti, dove i nostri giovani si sposano e dove portiamo i nostri morti prima di accompagnarli alla sepoltura.

E’ il luogo dell’incontro per tutti e per ciascuno con il Signore Gesù; è il riferimento costante per la comunità e per ciascuno di noi.

La chiesa è la casa della comunità, eredità dei nostri nonni che con pazienza e spirito di sacrificio l’hanno costruita.

A noi spetta il compito di mantenerla in orla Speranza - 15

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dine per le generazioni future.

Un impegno che è stato anche motivo di aggregazione attraverso tutte quelle iniziative, una per tutte la raccolta della prima domenica del mese, che sono state organizzate per raggiungere questo risultato.

Un impegno che è stato riconosciuto anche dalla Curia attraverso la Fondazione Lambriana, che ha deliberato un contributo straordinario di 50.000

euro.

Contributo prezioso e decisivo, che in questo momento delicato anche dal punto di vista economico, ci incoraggia a continuare con costanza in questo doveroso restauro, ma in qualche modo ci è di stimolo per l’intera vita della nostra parrocchia, anche nei suoi aspetti più direttamente spirituali.

Con questo spirito ripartiamo...

Gianluigi

4a PEDALARMANGIANDO Domenica 10 maggio si svolgerà la 4a edizione del “Pedalarmangiando” una pedalata cicloturisticagastronomica per le strade della nostra comunità pastorale.

I partecipanti saranno divisi in tre gruppi con partenze distanziate di mezz’ora 11.30- 12.00- 12.30.

La partenza è fissata da Cascina Costa dove ci sarà l’aperitivo, primo trasferimento a Verghera dove faremo l’antipasto poi Samarate per il primo piatto San Macario il secondo ecc. per concludere a Cascina Elisa con il dolce e il caffè.

Le soste saranno nei nostri oratori.

Le partenze sono distanziate per permettere ai gruppi di fare il trasferimento, mangiare e ripartire lasciando il posto all’altro gruppo.

Nel modulo di iscrizione (qui a lato) potete scegliere l’orario che più vi piace.

Sarà cura dell’organizzazione eventualmente suddividere i gruppi in modo omogeneo.

Non sarà una gara ma una pedalata in amicizia; chiediamo a tutti il rispetto del codice della strada e la voglia di divertirsi insieme.

In caso di maltempo ci ritroviamo direttamente a Cascina Elisa per mangiare tutto quello che i nostri valenti cuochi hanno preparato.

L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone e cose che si venissero a verificare durante lo svolgimento della manifestazione

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Il Gruppo Famigliare di Verghera è nato trentacinque anni fa con il Parroco Don Mario Restelli che ne è stato promotore e guida.

L’esigenza di confrontarci sulle problematiche della famiglia in generale e della nostra in particolare, ci ha spinti a formare questo gruppo per crescere nella fede e nell’amicizia fraterna, condividendo momenti faticosi e gioiosi, aiutati dai vari sacerdoti che si sono susseguiti nel tempo e che si sono sempre dimostrati guide preziose, ciascuno col suo proprio particolare “carisma”: don Mario, don Gianni, don Giovanni, don Franco, don Giuseppe, don Quirino ed oggi don Francesco.

Il nostro gruppo è composto da sette coppie (all’inizio eravamo una decina), che si radunano mensilmente, preferibilmente il sabato sera dopo cena.

Ogni coppia, a turno, ospita tutto il gruppo.

Scegliamo di anno in anno un sussidio guida: può essere il Vangelo festivo, la Lettera Pastorale dell’Arcivescovo, oppure un altro testo scelto insieme al sacerdote presente a tutti gli incontri.

La serata inizia e finisce sempre con una preghiera.

Alla lettura del tema segue il commento del “don”, il quale prima richiama i punti più importanti dell’argomento e poi lascia il tempo perché

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Il Gruppo Familiare...

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tutti possano liberamente intervenire. Ogni coppia è in possesso del testo con le schede per prepararsi all’incontro.

Durante i liberi interventi non è raro, anzi è normale, che si finisce col “tirar dentro” anche i fatti della vita di ogni giorno, sia quelli ecclesiali che quelli nazionali. E’ un modo anche questo per sentirci ancorati alla realtà in cui viviamo, soprattutto al territorio della nostra Parrocchia e della nostra Comunità Pastorale.

Infatti gli argomenti vengono trattati tenendo conto anche del tessuto e del vissuto sociale quotidiano. Non vogliamo ribaltare il mondo, vogliamo sforzarci di affrontare la vita di ogni giorno, con tutte le sue problematiche sempre più complesse, da credenti, da discepoli del Signore Gesù, consapevoli che Lui solo “ha parole di vita eterna”.

Concludendo questa breve scheda di presentazione, noi, coppie “over sessanta” ci auguriamo che questa esperienza non si esaurisca, ma si prolunghi nel tempo da parte di nuove coppie. Ci auguriamo che sorga in Parrocchia un nuovo Gruppo Famigliare o più gruppi. Ci auguriamo che agli “over sessanta” succedano gli “under cinquanta, quaranta” e…

Il Gruppo Famigliare di Verghera

Domenica 10 maggio 2015 4a edizione “Pedalarmangiando” Ritrovo a Cascina Costa (parco Primerano) ore 11.30

Costo partecipazione:

bambini 0 - 6 anni bambini fino a 10 anni adulti

gratis 10,00 € 15,00 €

Omaggio floreale a tutte le mamme

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Iscrizioni entro domenica 3 maggio presso gli oratori: compilare e ritagliare la Speranza - 17

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TAGLIANDO DI PARTECIPAZIONE Io sottoscritto___________________________ partecipo alla 4a edizione del “Pedalarmangiando” n. ___ bambini 0-6 anni; n. ___ bambini fino a 10 anni; n. ___ adulti

 12:00  12:30 

Firma____________________ 18 - la Speranza

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Oratio preferito della partenza: 11:30

Dopo così tanto tempo siamo ancora qua: l’oratorio rimane per molti un luogo dove poter giocare, divertirsi e incontrare tante persone che ci aiutano a crescere nella fede e nell’amicizia con Gesù.

E questi 100 anni meritano tanti festeggiamenti!

Il consiglio dell’oratorio ha pensato di realizzare dei festeggiamenti lunghi un anno!

Inizieremo ufficialmente il giorno dell’anniversario il 15 maggio 2015 con una S. Messa in oratorio dove inviteremo tutti i don e le suore che sono passati o che sono nati proprio qui. Al termine della celebrazione spegneremo le candeline su una mega torta!

A seguire, ogni mese, ci sarà una festa speciale: − giugno, durante l’oratorio estivo: concorso per bambini “disegna il tuo oratorio” e tornei estivi; − il 19 settembre 2015, durante la tradizionale Sagra del Crocifisso, il don con i ragazzi, gli adolescenti, i giovani dell’oratorio e un gruppo di adulti coordinatori si esibiranno in un Musical che farà furore! − ottobre 2015: tornei delle nostre società sportive;

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L’oratorio San Carlo di Samarate compie 100 anni!

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Buon compleanno oratorio!

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− novembre 2015: “tornei dei centenari” lasciamo spazio anche ai nonni con un torneo di carte e la “Castagnata”; − dicembre 2015: ci attenderà un Presepe vivente indimenticabile! − gennaio 2016: “settimana dell’educazione nell’anno del centenario”; − febbraio 2016: “Carnevale come 100 anni fa”; − marzo 2016: preghiamo insieme per il nostro oratorio e per tutte le persone che lo frequentano; − aprile 2016: fiaccolata da Colle don Bosco che concluderà i festeggiamenti.

Inoltre ci sarà una mostra fotografica, pubblicheremo un libro dell’oratorio e in questi giorni si sta concludendo il concorso del logo del centenario. Il logo verrà pubblicato sui manifesti, gli avvisi, le magliette dell’anno!

Non lasciarti scappare la possibilità di dire “io c’ero”! Segui gli aggiornamenti dei festeggiamenti sul profilo Facebook “Oratorio di Samarate”.

Non puoi mancare! Ti aspettiamo!!!

AVVISO IMPORTANTE Chiediamo a chiunque avesse in casa fotografie o materiale che potrebbe esserci utile per la realizzazione delle varie iniziative di consegnarlo al bar dell’oratorio o a don Alberto o don Quirino in busta chiusa indicando il nome e il numero di telefono (così da poterlo riconsegnare ai proprietari).

Ringraziamo fin d’ora per il prezioso aiuto! la Speranza - 19

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Sulle orme di San Francesco

Francesco & Chiara: due nomi, una coppia. Una coppia di innamorati? Sì, molto innamorati! Ma di Dio. Li conosciamo tutti, sono San Francesco e Santa Chiara. Ancor meglio li conoscono i preadolescenti di seconda media della nostra Comunità Pastorale che, dal 3 al 5 gennaio, si sono recati ad Assisi accompagnati da Don Alberto, Suor Gelsomina e da un gruppo di educatori. Tanti sono stati i momenti di spiritualità a cominciare dalla S. Messa nella Basilica Inferiore, un luogo speciale, dove la maestria artistica e il sacro si fondono in un religioso silenzio. Come non dimenticare poi la preghiera presso la chiesa di San Damiano: una strada in discesa, fuori dal centro città; San Francesco veniva qui a meditare, è il luogo dove il Crocifisso gli ha parlato. Non da ultimo, un incontro particolare ha suscitato il nostro interesse. Siamo stati con onore accolti presso il Sacro Convento da Padre Marco, 20 - la Speranza

un frate francescano originario di Cassano Magnago, che ci ha raccontato la sua vita e ha risposto alle tante domande che i ragazzi gli sottoponevano.

Oltre all’aspetto religioso, Assisi è una città che offre molto anche dal punto di vista artistico: stupendi e famosi dipinti di autori medievali solcano la volta e le pareti di moltissime chiese della città. Passo dopo passo abbiamo girato tutto il centro storico sia di giorno che “by night”: abbiamo visitato la Porziuncola e la Basilica di Santa Maria degli Angeli, le Basiliche di Santa Chiara e San Francesco, i loro luoghi di infanzia e, sulla via del ritorno, il Santuario della Verna dove San Francesco ricevette le stigmate. Non sono mancati poi i momenti liberi e di svago e le opportunità di conoscerci meglio. Tre giorni sono trascorsi in un baleno; dispiaciuti abbiamo salutato Assisi da lontano ma con il cuore pieno di gioia per la bella e fraterna esperienza vissuta insieme.

Chiara I.

Assisi 2015

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Chi lo avrebbe mai detto?! Il coretto di Samarate che porta la sua musica e le sue canzoni nella basilica di Assisi?!

Penso che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di arrivare fino a lì. La nostra esperienza canora è iniziata così, un po’ per gioco, un po’ per scommessa. I primi applausi, i primi riconoscimenti, i primi concerti e poi eccoci, alla conquista di Assisi!

Il 3 gennaio scorso siamo partiti, armati di testi, strumenti, voci, spartiti, ma soprattutto di tante emozioni e tanto entusiasmo. Sono stati tre giorni indimenticabili e magici: la gioia

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I nuovi Cavalieri della Pace

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di poter cantare in una delle chiese più belle d’Italia, la vicinanza a San Francesco, le tantissime risate in compagnia, i canti improvvisati per le strade, al ristorante, in ogni autogrill (per la gioia dei passanti e di quanti altri capitassero sul nostro percorso) ci hanno riempito il cuore di felicità. Abbiamo inoltre avuto il piacere di visitare la città, di condividere la nostra stupenda esperienza coi ragazzi di seconda media, con don Alberto, splendida guida, e gli educatori.

Questa esperienza ci ha davvero uniti, tutti quanti, chi c’era, chi non c’era, chi avrebbe voluto esserci ma non ha potuto, chi anche da lontano ci ha sostenuto e ci è stato vicino, chi si é perso nel cammino e vorrà tornare con noi (la porta è semla Speranza - 21

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possibilità di poter intraprendere questo viaggio, fornendo un importante aiuto pratico e irradiandoci con il suo, a dir poco, contagioso entusiasmo.

Qualcuno di noi lo ha definito un punto di partenza, un’altra tappa di un cammino che abbiamo iniziato tanti anni fa per Pace caso e che oggi ci ha portato qui. Le “corette” stanno crescendo giorno dopo giorno, e di questo dobbiamo ringraziare Ilaria e Simone, che hanno creduto in noi sin dall’inizio. Speriamo di poter fare altre mille esperienze come questa, che ci riempiano il cuore di gioia, e che ci aiutino a crescere sempre di più, con Gesù al nostro fianco.

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pre aperta, per tutti, vecchi e nuovi).

Ad arricchire ancora di più questa bellissima esperienza, la sera stessa del giorno in cui abbiamo cantato in basilica, ci è stato conferito, durante una semplice cerimonia, il tiip er l tolo di “Cavalieri della Pace”, a dal vicepresidente del “Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli”. A tal proposito un doveroso ringraziamento va al prof. Giuseppe Giorgetti che ci ha dato la

Il coro giovani Samarate, i vostri “Cavalieri della Pace”

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Ad un sognatore si possono affidare i sogni più belli perché lui sa renderli realtà

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Festa di don Bosco all’oratorio di Samarate

Risate, divertimento, zucchero filato e tanta, tanta allegria. Quello che ci rimane della festa di San Giovanni Bosco di domenica 1 febbraio, mentre le tantissime persone che hanno riempito e animato l’oratorio di Samarate per un intero pomeriggio tornano a poco a poco a casa.

Tutti gli oratori della nostra comunità pastorale erano presenti: Samarate, Verghera, Cascina Elisa, e San Macario.

Noi animatori ci siamo trovati alle due del pomeriggio per poter organizzare i giochi a stand e preparare il gonfiabile. Ci è stata portata la macchina dello zucchero filato, che appena accesa ha diffuso un dolce profumo per tutto il bar.

I bambini hanno iniziato ad arrivare poco prima delle tre e alle tre e mezza, dopo un momento di preghiera tutti insieme, abbiamo dato il via ai giochi.

I partecipanti erano divisi in piccole squadre scelte da loro. Tutte le squadre dovevano superare una prova in ognuno degli stand allestiti in palestra (al calduccio, visto il forte vento) cercando di fare più punti possibili. Mentre i bambini si sfidavano, i genitori in bar scommettevano sul peso di un enorme salame. Ma la festa non è durata solo un pomeriggio. Anzi, i giochi di domenica erano semplicemente il gran finale.

Durante il catechismo, nell’ultima settimana di gennaio i bambini dalla terza elementare alla prima media, hanno visto un pezzo del film su Don Bosco.

Venerdì 30, alle 20.45 è stata celebrata da Don Elio Cesari la messa in onore del santo, seguita poi da un momento passato insieme

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in oratorio tra fette di torta e bibite.

Anche alla messa delle 10.30 di domenica mattina Samarate ha avuto un’ospite speciale: suor Silvia, che durante l’omelia ha parlato della sua esperienza salesiana raccontando alcuni episodi della vita di Don Bosco.

Questi pochi giorni sono stati un occasione preziosa per noi animatori: dall’esperienza di vita di san Giovanni Bosco abbiamo capito che di tutte le gioie ricevute la ricompensa più grande sono i sorrisi dei bambini.

Corinne e Claudia

Esercizi spirituali Anche quest’anno Luca Moscatelli, durante la prima settimana di Quaresima, ha predicato, con la consueta preparazione e simpatia, gli esercizi spirituali per la Comunità Pastorale.

Sono stati cinque incontri intitolati “Passi evangelici verso l’interiorità”, basati sulla dialettica vedere non vedere, vedere - sentire.

L’interiorità e l’esteriorità sono strettamente collegate, perché il nostro mondo interiore prende forma dagli stimoli che vediamo e ascoltiamo.

Attraverso le vicende di cinque personaggi del Vangelo di Luca - Maria, i pastori, Gesù, Zaccheo, i discepoli di Emmaus - abbiamo colto l’invito a non essere ciechi, sciocchi e tardi di cuore per far entrare nella nostra interiorità, attraverso la vista e l’udito, la Parola e i gesti di Gesù, per lasciarci incontrare da Lui, cercare ogni giorno senza sosta il suo amore e portarlo agli altri.

Sandra 24 - la Speranza

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Continua a fare sul serio la nuova Polisportiva Vergherese, rinnovata nello staff dirigenziale e nell’organigramma degli allenatori.

Una società in piena crescita, che conta più di duecentoventi tesserati; dall’inizio dell’anno sono arrivati nuovi ragazzi, nuovi allenatori (sempre più preparati) ed un nuovo Direttore Tecnico.

Chiunque, volendo, può giocare in Polisportiva: dai primi calci (bambini nati nel 2008-09) alla Juniores, dalla prima squadra alla categoria amatoriale.

Importante la collaborazione nata con il Varese con il quale la Vergherese ha un rapporto costante: i loro tecnici sono continuamente a disposizione per confrontarsi e fornire utili consigli oltre che per stimolare e organizzare una serie di percorsi formativi, non solo tecnici.

Stando poi all’ultimo comunicato emesso dal Comitato Provinciale della Figc, la Polisportiva sta confermando il salto di qualità: solamente sei società sono in lizza per ottenere lo status di “scuola calcio qualificata”, avendo presentato nei termini previsti tutta la documen-

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Polisportiva Dilettantistica Vergherese

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tazione necessaria: si tratta di Azzurra Locate, Insubria, Varesina, Viggù, Mozzate e Vergherese, appunto.

La Polisportiva Vergherese rappresenta una novità nell’élite del calcio giovanile provinciale; il percorso è ancora lungo, ma, con il 2015, dovrebbe conseguire il riconoscimento ufficiale.

In ogni caso, questa prima approvazione testimonia il grande lavoro svolto in questi ultimi anni investendo su strutture, tecnici e dirigenti, costantemente formati per offrire il massimo della qualità ai ragazzi.

Basta pensare ai requisiti per ottenere l’auspicato risultato: il numero minimo di ragazzi, la presenza di un adeguato staff medico sanitario, la presenza di convenzioni con gli enti locali, le qualifiche degli allenatori; si sono messe in campo tutte le competenze e l’esperienza necessaria a lavorare bene.

Il presidente (Alfonso Sannino) e la Responsabile del Settore Giovanile (Annapaola Chetoni), a nome di tutto lo staff operativo, non possono che andarne fieri. la Speranza - 25

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Per rispondere ad alcuni interrogativi Testimonianza dalla missione in Uganda delle Suore Mantellate Serve di Maria

Per comprendere come mai tante persone siano disposte ad affrontare un viaggio terribile verso l’Europa, bisogna conoscere direttamente, evitando tour organizzati, le condizioni di vita di alcune zone dell’Africa, come ad esempio l’Uganda. Già il trasferimento dall’aeroporto di Entebbe a Kampala - Kisoga rivela alcuni aspetti del paese. Un traffico intenso e caotico su strade non molto ampie fortunatamente asfaltate (lo sono quelle principali), prive di marciapiedi, affiancate da negozi e bancarelle dove sono accostate in condizioni igieniche precarie le merci più disparate. L’ultima parte del viaggio permette di prendere davvero contatto con la realtà: si viaggia su una strada o meglio su una pista in terra argillosa dove le piogge violente hanno scavato profondi solchi in tutte le direzioni. Chi guida deve con pazienza ed abilità, procedendo a velocità ridotta, evitare, quando è possibile, fossi, buche, enormi pozzanghere, autocarri stracolmi, pullmini e moto stracarichi che fungono da Taxi ed assicurano gli unici collegamenti con la capitale. Grazie all’abilità dell’autista e alla resistenza degli ammortizzatori dell’auto, si raggiunge la casa delle suore a Kisoga.

La vegetazione è lussureggiante anche quando è spontanea, ma i prodotti sono utilizzati in gran parte per la sopravvivenza perché mancano le infrastrutture per poter valorizzare adeguatamente le risorse naturali; tentare 26 - la Speranza

di cambiare sembra un compito immane e tale da scoraggiare qualsiasi intervento organico.

Solo l’incontro con le persone e la conoscenza del loro livello di povertà, fa nascere la convinzione che anche un piccolo intervento, pur essendo solo una goccia in un oceano, può essere utile. Molte abitazioni sono ancora di fango, senza una pavimentazione e ricoperte di paglia. Dove sono arrivati gli aiuti e l’opera dei volontari, utilizzando la terra argillosa, sono stati preparati i mattoni, cotti talvolta in forni, e le persone più fortunate hanno ora un rifugio di qualche metro quadrato in muratura dove c’ è tutto quel che le persone possiedono.

La cucina,o meglio il ristorante come dice suor Giuditta, è all’esterno e consiste in una specie di tettoia, sotto la quale ci sono un piccolo braciere, qualche pentola mal ridotta e un bidone di plastica per l’acqua. Camminando nella foresta, è possibile incontrare persone che altrimenti sarebbero completamente isolate. Così puoi conoscere una vecchia che mostra la capanna che sta crollando, nonni malati che han-

no accanto i nipoti orfani costretti all’inerzia o impegnati saltuariamente, nonostante siano ancora bambini, in compiti sovrumani come il trasporto di banane, di frutti o di bidoni di acqua, giovani vedove con più figli piccoli che ti guardano con gli occhi smarriti e tristi senza chiederti nulla, altri bambini che invece ti seguono, seminudi e scalzi, forse nell’attesa di qualcosa, pronti però a ringraziare in ginocchio se ricevono qualcosa.

Incontri una mamma che dopo il parto soffre per una grave infezione e un’altra malata di Aids: entrambe sono stese su un materassino consunto in gommapiuma, sistemato in un ambiente piccolissimo dove c’è anche la chioccia che sta covando, situazioni accettate con rassegnazione e forse con fatalismo perché non si intravede una via d’uscita. L’elenco delle emergenze potrebbe continuare, ma cosa si può fare?

La piccola luce in queste situazioni disperate è offerta dall’opera delle suore, soprattutto di suor Giuditta e suor Lucia che, a mio parere, meriterebbero una fama superiore a quella di Madre Teresa di Calcutta − anzitutto per la loro abilità nella guida (non si lasciano intimorire da niente) − per la loro capacità organizzativa (anche se non hanno una laurea in ingegneria manageriale) − e soprattutto per la loro volontà di condividere, comprendere ed affrontare con amore e senso pratico le situazioni dolorose.

Utilizzando al meglio le risorse disponibili e gli aiuti dei benefattori,offrono − soccorso immediato (il borsellino giallo ormai consunto di suor Giuditta è sempre aperto) − soggiorno ed istruzione ai bambini dell’orfanatrofio − scuola (dalla materna alle superiori) più un pasto al giorno a più di 400 alunni − assistenza e medicine a coloro che si presentano in ambulatorio aperto ogni giorno, ma anche a chi in ambulatorio non si può presentare − aiuti per costruire la casa in mattoni − aiuti economici come un maialino più un piccolo appezzamento di terreno per aiutare le persone a sopravvivere autonomamente.

Hanno, inoltre, organizzato piccoli laboratori per lavorare le foglie delle banane, per confezionare le divise utili per le scuole, una falegnameria e perfino una scuola per parrucchiere.

Hanno saputo sfruttare al meglio aiuti più consistenti arrivati dall’Italia così è nata una scuola in una zona isolata per offrire l’opportunità di istruzione ai bambini dispersi nella foresta e una scuola professionale per l’agricoltura già funzionante.

Anche quest’ultima opera, come tutte le precedenti è una goccia nel mare delle necessità, ma è una goccia di vita, come recita il cartello davanti alla scuola.

Chi invece torna in Italia dopo un breve soggiorno in Africa si rende conto dell’assurdità della società occidentale dove imperversano esperti inutili e si creano bisogni ed esigenze per aumentare i consumi; non può dimenticare gli occhi profondi e tristi di alcuni bambini che vivono isolati nella povertà massima, ma anche la vitalità di altri che spesso ti salutano tutti insieme “HI MZUNGU”.

Marilena Ferrario Per adozioni a distanza o offerte, rivolgersi alle Suore Mantellate Serve di Maria della scuola dell’infanzia di San Macario. la Speranza - 27

Con il Battesimo sono diventati figli di Dio fe Samarate r aAlessandrini Luca g a n A Balzarini Leonardo Cecchin Giulia Crispino Lorenzo Mullisi Alex Panizzon Vera Porotti Cristian Resta Ethan Loprieno Rita Elisabetta Esposito Beatrice Picone Ginevra Forastiere Riccardo Vescio Irene Zanotto Arianna Maria

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San Macario

Grassi Gabriele Zaro Mattia

08/12 08/12 08/12 08/12 08/12 08/12 08/12 08/12 11/01 18/01 18/01 15/02 15/02 15/02 11/01 31/01 14/12 28/12

Sono tornati alla casa del Padre Samarate

Chinello Marino Rinaldi Luca Mattiello Guido Primo Cislaghi Carlo Bregolin Valerio Zanzottera Annunciata Rocco Giannina

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Gazziero Luciana Bogotto Palma Banda Angelo Della Vedova Angelina Visconti Enrica Maria Magnaghi Bruno Luigi Manfellotto Carmine Cestaro Maria Luigia Pecchenini Carmela D’Angelo Benedetto Zucchi Silvana Sacchi Edda

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Locarno Giovanni Cerbara Ezio Balasimi Rachilde Pozzi Flora Macchi Giancarlo Beggin Assunta Stefanazzi Angelina Moscardelli Guido Menoncin Davino Tonetti Alessandrina Locarno Carlo Ferrazzi Irma Nava Mario Truculento Rosalia

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Testa Assunta Scaburri Mario Salvetti Alessio Camillo Zocchi Luigi Bortolato Edvige Macchi Maria La Grotteria Antonio Rovera Eleonora

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Agostino Carmela Monesi Maria

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Carissime famiglie, ecco la proposta estiva Il campeggio in montagna in Valsavarenche, loc. Cretòn. Siamo certi di offrire ai ragazzi la possibilità di vivere insieme un’esperienza educativa unica, coinvolgente e divertente! Condivideremo insieme gioco, camminate, preghiera, riflessione, vita comune con uno stile fatto di amicizia, rispetto e simpatia. Quest’anno il campeggio è la proposta estiva per tutti gli oratori della comunità pastorale.

Non lasciamoci spaventare dalla novità, fidiamoci insieme di questa esperienza!

Iscrizioni: da don Alberto oppure in oratorio (Debora, Elena, suore) entro domenica 31 maggio o fino ad esaurimento posti: Non aspettare troppo! Non mancare, ti aspettiamo!

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I CHIERICHETTI A MILANO

Dopo le tante messe insieme e le numerose iniziative, alla fine anche noi ragazzi dei gruppi chierichetti di Samarate, Verghera, San Macario e Cascina Elisa ci stiamo unendo sempre più; e per questo motivo sabato 24 gennaio, in una giornata dal sapore quasi primaverile, ci siamo recati in gita a Milano. Eravamo davvero in tanti: più di sessanta tra piccoli, grandi e genitori ed è stata una gran bella occasione per vivere una magnifica esperienza insieme!

A Milano abbiamo visitato il Duomo con una guida d’eccezione - il cerimoniere del Vescovo in persona! -, ammirando le meravigliose architetture e le imponenti vetrate della cattedrale e scoprendo tanti piccoli segreti che prima non conoscevamo. Per molti nostri piccoli era la prima visita a questa grande chiesa, che in fondo è la casa di noi tutti fedeli della diocesi di Milano; e tutti loro, così come noi più grandi, sono rimasti meravigliati dalla sua immensità e dalla sua maestosità. Poi, siamo saliti a piedi sulle guglie, da cui abbiamo ammirato Milano illuminata dagli ultimi raggi di un sole già al tramonto, e, salvo qualche piccolo incidente di percorso, ancora una volta siamo rimasti estasiati dal nostro sempre meraviglioso capoluogo. Infine, stanchi per il lungo pomeriggio trascorso insieme, abbiamo preso il treno per tornare a casa, felici e ancora più uniti, pronti per ritrovarci insieme per la Messa di San Giovanni Bosco e soprattutto per la festa della nostra Comunità.

Paolo P. per il gruppo chierichetti della comunità

dell’oratorio La lettera di presentazione e il modulo di iscrizione li trovate alla pagina: Comunità Pastorale > Oratori > Vacanze, del sito della comunità www.cpsamarate.org Stiamo valutando la possibilità di organizzare un turno supplementare di campeggio per le famiglie della nostra comunità pastorale: un modo nuovo, diverso, comunitario di vivere l’esperienza delle ferie.

Chi fosse interessato o volesse saperne di più può rivolgersi a Massimo Coccè (349 6438704) o don Alberto (340 7518187). la Speranza - 29

28 marzo “Sabato in Traditione symboli” vi

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Ore 15.00 (in tutte le parrocchie): Confessioni

29 marzo “Domenica delle palme”

Programma Settimana Santa

A v A Cascina Elisa e San Macario ore 10.00, a Samarate ore 10.30, a Verghera ore 11.00: Processione con gli ulivi Ore 16.00 chiesa parrocchiale Samarate: “Beati quelli che crederanno” concerto meditativo della corale “G. Verdi”

30 marzo Lunedì Santo A San Macario ore 15.45 Confessioni medie A San Macario ore 16.15 Confessioni quarta e quinta elementare A Samarate ore 20.45 Confessioni adolescenti

31 marzo Martedì Santo A Samarate ore 15.15 Confessioni seconda e terza media di Samarate e di Verghera A Samarate ore 15.45 Confessioni prima media A Samarate ore 16.15 Confessioni quarta e quinta elementare A Samarate ore 21.00 Confessioni adulti

1 aprile Mercoledì Santo A Verghera ore 16.00 Confessioni prima media A Verghera ore 16.30 Confessioni quarta e quinta elementare A Verghera ore 21.00 Confessioni adulti A San Macario ore 21.00 Confessioni adulti

2 aprile Giovedì Santo A Cascina Elisa ore 16.00 S. Messa in Coena Domini A Samarate ore 17.00 S. Messa in Coena Domini per i ragazzi A Verghera e San Macario ore 18.00 S. Messa in Coena Domini A Samarate ore 21.00 S. Messa in Coena Domini concelebrata per tutta la Comunità Pastorale

3 aprile Venerdì Santo A Samarate, Verghera, San Macario ore 15.00 Passione del Signore A Cascina Elisa ore 16.30 Passione del Signore Ore 20.30 Via Crucis da Cascina Sopra a Verghera

4 aprile Sabato Santo In tutte le parrocchie tutto il giorno: Confessioni A Cascina Elisa dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Confessioni In tutte le parrocchie alle ore 21.00 Veglia Pasquale 30 - la Speranza

Comunità Pastorale Maria Madre della Speranza - Samarate Parrocchia Purificazione di Maria Vergine - San Macario Festa Patronale

Domenica 12 Aprile 2015 ore 09.30 EXPO....niamoci - la parrocchia si presenta

Stands a cura delle realtà parrocchiali.

Mercatino degli hobbisti di San Macario

ore 10.30 S. Messa solenne

Tradizionale accensione del pallone ore 11.45 Benedizione autoveicoli ore 12.15 Apertura cucina - possibilità di pranzare in piazza Piatto Unico Messicano (non piccante) cucinato da Suor Guadalupe (prenotazioni entro giovedì 9) ore 15.00 Vesperi solenni in chiesa parrocchiale

Pomeriggio insieme

Partecipazione del Gruppo Majorettes Corpo musicale “Santa Cecilia” di Rovello Porro Spettacolo per bambini ore 19.30

Spaghettata conclusiva

Durante tutta la giornata saranno aperti anche: l’angolo del dolce e l’ Osteria con le sue specialità

Vi aspettiamo

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5ª edizione

Comunita' Pastorale

Maria Madre della Speranza

La nostra Comunità ....

la nostra Famiglia !

Mercoledì 6 Maggio ore 21.00 - Sala San Rocco a Samarate, in occasione del bicentenario della nascita del Santo e dei cento anni dell’oratorio San Carlo di Samarate presentazione della mostra:

La società dell ’allegria - L’ORATORIO DI DON BOSCO «QUESTA È LA MIA CASA»

Giovedì 7 Maggio ore 20.30: Solenne processione da San Macario a Samarate con l’Icona. Presiede Mons. Pierantonio Tremolada Vescovo Ausiliario della Diocesi di Milano.

Al termine inaugurazione della mostra su Don Bosco.

(In caso di maltempo ci si trova direttamente a Samarate)

Venerdì 8 Maggio ore 20.45 - chiesa Samarate: Concerto offerto dall’Amministrazione Comunale di Samarate

Sabato 9 Maggio ore 18.00 - chiesa di Verghera: Solenne S. Messa per tutta la Comunità Pastorale celebrata dall’Arcivescovo S.E. Card. Angelo Scola

Al termine aperitivo per tutti A Verghera ore 19.30 apertura stand gastronomico Serata musicale con il gruppo “L’ottava nota”

Domenica 10 Maggio S

con il patrocinio

Città di Samarate

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OLOC A partire dalle ore 11.30 in collaborazione con Pro Loco Samarate PR 4a edizione “Pedalarmangiando” - Pedalata cicloturistica gastronomica A MARAT per le vie della nostra Comunità (vedi box a pag. 16) A Cascina Elisa ore 14.00 - Apertura pesca di beneficenza ore 16.30 - Quinta edizione dello “Zucchino d’oro”

(festival di dilettanti allo sbaraglio per bambini e ragazzi) ore 19.00 - Apertura stand gastronomico ore 20.30 - ”il Cervellone” gioco a quiz multimediale a squadre