Smart cìtìes II resto dei fondi verrà messo dalle imprese proponenti #
"HI "HI #
ìntelli
a un Move Droffetti infilialenel bando del ffovern Jt O Se è vero che il Piano strategico metropolitano è finora la grande incompiuta dell'amministrazione è altrettanto vero che ora ci si può avvicinare a quell'obiettivo seguendo un'altra direzione. Ieri infatti il Comune ha fatto sapere che il Ministero dell'Università e della Ricerca ha ammesso alla fase esecutiva di progettazione nove progetti sui diciassette presentati nell'ambito del bando sulle Smart cities. L'amministrazione comunale, che di questi tempi non ha un euro da spendere, ha fatto da regista all'operazione insieme all'Aster e all'Ateneo di Bologna e ha raggruppato i progetti presentati da importanti aziende del territorio nell'ambito dello sviluppo delle città intelligenti e dell'innovazione sociale, I progetti sono stati presentati da società come Hera, Carpigiani, Noemalife, Cpl Concordia, Sacmi, Interporto oltreché da Istituti Rizzoli, Cnr, Laboratorio Marconi. «Essere stati ammessi alla fase esecutiva — spiega l'assessore all'Innovazione tecnologica, Matteo Lepore — significa avere alte probabilità di ottenere il finanziamento del governo. Il bando si chiuderà entro il 5 aprile ed è quindi possibile immaginare che almeno la stragrande maggioranza dei nove progetti ottenga ilfinanziamento».II resto dei fondi lo metteranno le imprese. Perché può essere una sorta di Piano strategico? Perché l'obiettivo numero uno del piano resta quello di attirare investimenti sulla città e in
questo caso, pur se 1 campo dell'innovazione tecnologica, ne arriverebbero tantissimi. Secondo le stime realizzate se tutti e nove i progetti fossero cofinanziate ci troveremmo di fronte a circa a 113 milioni di euro di investimenti. Dei nove progetti, tutti con ricadute sulla città, sette sono quelli dove il Comune sarà l'ente sperimentatore. I progetti coprono i campi più diversi. Quello più ambizioso tra quelli a cui collabora Palazzo d'Accursio, almeno in termini economici, è il progetto Secure (geoslife smart security). Si tratta di un progetto che coinvolge Hera e molte altre amministrazioni e prevede in sostanza di sfruttare le tecnologie per mantenere in sicurezza il territorio in caso di calamità, investimento stimato di 21,5 milioni di euro. Un altro progetto si chiama Inset e prevede la realizzazione di un sistema che possa integrare sugli smartphone i dati riguardanti la mobilità urbana (investimento di 12,4 milioni). Il progetto Regal per il quale servono circa 19 milioni di euro cerca di individuare una soluzione innovativa per la produzione di energia elettrica e termica, con l'obiettivo di superare i limiti attuali delle fonti rinnovabili non programmabili. Àncora, tra quelli ammessi dal ministero c'è il progetto Oplon, sedici milioni di euro per individuare metodi scientifici che aiutino a prevenire la fragilità e il declino funzionale degli anziani sviluppando strumenti e reti di diagnosi precoce. I nomi
lasciano il tempo che trovano e anche le spiegazioni dei progetti non sono sempre di facile accesso, ma la direzione intrapresa è importante, anche perché mobilitare investimenti è un modo indiretto per contrastare la crisi economica che colpisce anche Bologna. Ieri l'amministrazione ha anche fatto sapere di aver ammesso alla selezione 111 progetti presentati da piccole imprese, istituti scolastici, onlus, liberi professionisti nell'ambito del bando Agenda digitale. Alla fine verranno finanziati pochi progetti e in questo caso parliamo di numeri completamente differenti visto che il Comune ci mette solo loomila euro. Meglio che niente comunque: in fondo bisognerebbe sempre ricordare che idee rivoluzionarie sono nate in un garage. SlwsO rCOSOOSIBlBS
W? (fòolivìoromanini
L'assessore Matteo Lepore Essere ammessi alia ClìlVT^fls'^S *W.<Ws* 5i||iM.S.is„s.s m%,%.%, ^ìts'* «.USA. |#ÌOIMSJS.ÌLIISÌ i l i Oll.Cal.ClC
y .ccyc!i.^ic!i.^c.ts,ii.&
aci apnie
O Progetto Oplon Azioni per prevenire ia fragilità degli anziani e promuovere strumenti e reti di diagnosi precoce. Progetto Regal Una soluzione per la produzione di energia elettrica e termica con l'obiettivo ci superare I limiti attuali delle fonti non programmabili. Progetto Secure Sistema integrato per mettere in sicurezza il territorio in caso di calamità naturali, come i terremoti. Progetto Inset U;i sistema che possa integrare sugli smatphone i dati riguardanti diversi servìzi e ia mobilila pubblica cittadina.