RASSEGNA STAMPA ISTITUZIONALE

Testata: ansa.it Pag: news Diffusione: n.p.

Data: 23/06/2012 PeriodicitĂ : online

Informazione individuata su richiesta del fruitore per suo uso esclusivo. Riproduzione vietata.

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CPL CONCORDIA: VALORE PRODUZIONE 2011 A 388 MLN CONCORDIA SULLA SECCHIA (MODEN (ANSA) - CONCORDIA SULLA SECCHIA (MODENA), 23 GIU - Si è chiuso con un valore della produzione pari a 388 milioni di euro, in aumento rispetto ai 383 milioni del 2010, l'esercizio 2011 di Cpl Concordia. Il gruppo cooperativo multiutility modenese ha inoltre registrato un margine operativo lordo pari a 44,7 milioni, in progresso rispetto ai 34,2 milioni delll'anno precedente. Il risultato operativo - si legge in una nota - è ammontato a 23,8 milioni (erano stati 16,4 milioni nel 2010); il patrimonio netto ha toccato quota 129 milioni (120 milioni nel 2010) mentre i lavoratori impiegati sono stati 1.272 lavoratori, 28 in più rispetto all'anno precedente. "La presentazione dei dati di bilancio 2011 - osserva in una nota il presidente di Cpl Concordia, Roberto Casari - avviene a poco più di un mese dal terremoto che ha colpito l'Emilia provocando ingenti danni anche alle nostre sedi. Nonostante ciò, lo sforzo logistico e organizzativo approntato in questi giorni, anche grazie al fondamentale contributo delle dieci sedi di Cpl dislocate in tutta Italia, ha consentito di riprendere immediatamente le attività, che nelle sedi modenesi sono state garantite da personale organizzato in container cablati e tensostrutture attrezzate". Quanto al 2012 la cooperativa, prosegue la nota, "conferma la propria politica di sviluppo e di creazione di valore sostenibile nel lungo termine. Tale obiettivo sarà realizzato rafforzando la posizione sul mercato nazionale e cercando di acquisire nuove quote di mercato sui mercati esteri, in particolare del nord Africa e dell'Asia, mantenendo una solida struttura finanziaria, perseguendo l'efficienza operativa e nell'impiego di capitale e utilizzando la leva della ricerca e dell'innovazione". Le attività prevalenti del Gruppo, chiosa la nota, "rimarranno la gestione di impianti energetici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico a tetto e agli impianti biogas, l'istallazione e la sostituzione di contatori e correttori volumetrici". (ANSA).

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Colloqui Le opportunità in Clementonì, Barone Pizzini, Calzedonia, Ica, Bisazza e Cpl Concordia

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Laurca p linirup straniere* che rosa SPFVP sul canino Puntare all'estero in tempi di crisi. E' la strategia messa in atto da molte aziende italiane per compensare il calo delle vendite nel mercato interno.

Per questo la domanda di profili orientati all'export: è oggi costante, se non addirittura in crescita. Conferma Antonio Tubiolo, chief operating officer di Mercuri Urval: "Le richieste riguardano in primis le figure commerciali, quali area manager, export manager o business development manager".

Così, per esempio, Clementonì, nome di riferimento nel mondo del giocattolo, seleziona un export area manager, con almeno 5 anni di esperienza Qob@cIementoni.it), mentre la società vitivinicola Barone Pizzini ricerca due risorse commerciali per gli Stati Uniti e l'area asiatica (info @baronepizzini.it) e Calzedonia un neolaureato (http://cal-

zedonia.sites.altamiraweb.com/lt/).

In linea di massima questo genere di professionisti ha una laurea in discipline scientifiche 0 economiche e un'ottima conoscenza dell'inglese e di una seconda lingua straniera. Sottolinea Tubiolo: "Sono sempre più ricercati i manager che parlano fluentemente russo e portoghese, dato il crescente interesse delle imprese italiane nei confronti di Russia e Brasile". Tra le lingue continuano a essere gettonati il cinese e l'arabo, mentre è in rimonta il tedesco.

Per chi vuole perseguire questa carriera sono, poi, indispensabili la flessibilità, la disponibilità ad adattarsi a culture differenti e la capacità di gestire e organizzare le proprie attività con un buon live! lo di autonomia.

E le retribuzioni? In media si va dai 50.000 agli 80.000 euro lordi annui. Tuttavia la cifra può variare in maniera significativa in funzione della parte variabile, che dipende dal raggiungimento degli obiettivi fissati. Naturalmente gli stipendi tendono a salire nel caso di candidati disposti a trasferirsi in maniera stabile all'estero, come spiega Tubiolo: "Le aziende valutano con estremo interesse queste persone, alle quali si presenta spesso la possibilità di operare come country manager, creando una vera e propria struttura commerciale nel mercato Molto ambiti sono anche i tecnici. Ica, gruppo industriale attivo nella produzione e nella commercializzazione di vernici speciali per legno, recluta un assistente tecnico per

CPL CONCORDIA

l'Europa e il Sud-Est asiatico (stefaniaIongo@icaspa.com).

Il candidato ideale, che avrà la responsabilità di supportare sia la clientela sia gli agenti, ha elevate capacità di comunicazione e negoziazione, abilità organizzativa e resistenza allo stress. Due sono le posizioni aperte in Cpl Concordia, gruppo cooperativo multiutility. Si tratta di un ingegnere civile/elettrico per impianti energetici per la Polonia e di un ingegnere preventivista che gestirà commesse di manutenzione turbine di grandi dimensioni in Algeria (www.cpl.it). Bisazza ha, invece, in programma l'ingresso di un group controller che avrà la responsabilità di coordinare le risorse sia presso la sede centrale sia presso le controllate estere (elisabettarigoni@bisazza.com).

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A Modena

Assunzioni a prova di lerremolo (Leo.) Entro fine 2012 Cpl Concordia di Modena, una delle pi첫 grandi cooperative di produzione di lavoro italiane, prevede l'assunzione di 60 ingegneri preventivisti, elettricisti e tecnici elettronici, informatici per software di telecontrollo e billing.

Una multiutility che nonostante il terremoto ha sempre lavorato tanto da diventare autosufficiente (sotto un tendone circense) e da fare da punto di riferimento per gli enti pubblici e per le aziende che hanno perso la propria sede.

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L'azienda cooperativa Cpf Concordia esemplo di best practice. Sarà questo che emergerà dal servizio di | J p a S i i WS 84-588 SsSi5ss.Si S U 8 a.«;sSs$& WSSS

lavoro che andrà in onda domenica prossima net l'ambito del programma "Presa Diretta" su Rai 3 e che avrà come protagonista l'azienda di Concordia. Né dà notizia la stessa società, spiegando come la troupe del programma diretto da «una serie di interviste ai lavoratori di Cpl, ai manager e al presidente della cooperativa, Roberto Casari, mettendo in luce una realtà lavorativa che ha saputo creare sviluppo in tutta Italia facendo perno sui valori della professionalità, dell'innovazione, della solidarietà e della creazione di nuovi posti di lavoro.

L'esperienza raccontata dai lavoratori di Cpl rientra all'interno delle casistiche positive raccontate nel programma e rappresenta la best practice del proprio settore».

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oncordia. Conti economici a posto ma pesano gli ingenti danni del sisma I CONCORDIA

«La differenza tra un'impresa privata e una corporativa? Per 364 giorni all'anno nessuna.

Ma la data che resta fuori è importantissima, fondamentale per l'organizzazione». Parola del presidente di Cpl Concodia, Roberto Casari. E per l'azienda della Bassa, che opera in campo energetico, quei giorno vitale, nel quale i vertici della cooperativa si confrontano con i propri soci, è stato ieri. In mattinata si è infatti tenuta l'assemblea generale dei soci, durante la quale è stato presentato il bilancio 2011. All' evento era presente, insieme a numerosi politici locali e al presidente di Legacoop Giuliano Poletti, anche l'ex ministro del governo Berlusconi, il professor Giulio Tremonti, che ha annunciato per l'occasione che una parte degli incassi del suo ultimo libro, "Uscita di Sicurezza", interamente devoluti in beneficenza, saranno destinati alle popolazioni colpite

dal terremoto. Ma è la stessa Cpl a dover fare i conti con il sisma: secondo una prima stima i danni all'azienda ammonterebbero a 15-20 milioni di euro.«Il cuore delia nostra azienda è stato colpito a morte alle 9 del 29 maggio» spiega Casari; «Due nostri stabilimenti sono stati danneggiati dal sisma, Mirandola e Concordia, per un totale di cinquecento dipendenti, cinquanta dei quali trasferiti a Bologna, Padova e Milano». «Nonostante ciò - continua il presidente - le attività della cooperativa sono riprese immediatamente garantite da personale organizzato in container e tensostrutture». Il bilancio societario dell'anno passato risulta positivo. Cpl Concordia ha infatti chiuso il 2011 con un valore della produzione pari a 388 milioni di euro; insieme a questo dato anche il fatturato ha registrato un lieve aumento rispetto all' anno precedente, attestandosi a 332 milioni, nonostante un

Un momento dell'incontro

calo degli utili, diminuiti di un terzo rispetto all'anno precedente. Il patrimonio dell'azienda è in crescita, con un aumento negli ultimi dieci anni del 53%. Aumentano gli impiegati, che crescono di 28 unità, e i soci, arrivati a quota 760. Per il futuro l'azienda ha in campo progetti sparsi per tutto il territorio nazionale e non solo: nel 2011 i profitti esteri sono stati un 7% del totale, ma i vertici aziendali vorrebbero quadruplicare la cifra entro il 2020, investendo soprattutto in Nordafrica ed Asia. Nuovi settori si aprono anche in Italia: la cooperativa ha perfezionato l'acquisto di una partecipazione paritaria di Polargas. La ripartizione, che era già stata calcolata, dovrà invece essere rivista a causa delle perdite provocate dal sisma. «È necessario che le istituzioni facciano la loro parte. Il terremoto non ci ha fermato, speriamo non ci riesca la burocrazia».

Marcello Radighieri

PROMOSSO DA LEGACOOP

Al via i master per manager cooperativi I REGGIO

Ha preso il via in questi giorni la settima edizione del Mie, il master per manager cooperativi promosso da Legacoop Reggio Emilia Legacoop Modena, Legacoop Parma e coordinato da Qua.Dir. Anche quest'anno la Scuola di alta formazione di Legacoop vede la partecipazione di numerose cooperative del territorio di Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna, che hanno permesso la partecipazione di 24 nuovi manager al corso. Il primo appuntamento del corso si è tenuto alla cooperativa Cpl Concordia e ha visto come docenti Giuliano Nicolini (mem-

bro dell'Arce, Associazione Ricerche Sulle Organizzazioni Complesse, all'Università di Bologna) con una lezione sull'Impresa cooperativa.

Nei prossimi giorni partiranno gli appuntamenti con docenti esperti nel loro settore, provenienti da diverse Università italiane (Ferrara, Bologna, Parma, Bocconi e Politecnico di Milano) che tratteranno tematiche di diversa natura, dalla Corporate Governance al Controllo di Gestione, dall'Innovazione alla Strategia, dal Public Speaking alla Comunicazione.

«Dopo sei edizioni - spiega Raffaella Curioni, presidente di Qua.Dir - il Mie si presenta con

numeri di tutto rilievo: più di 120 manager cooperativi formati, con età media intorno ai 40 anni e più di 50 cooperative coinvolte. In sei anni di lavoro, il Mie si è andato implementando nella programmazione, negli strumenti formativi e di intervento di altri territori: dal 2009, infatti sono partiti il Mie Lombardia ed il Mie Liguria (giunti quest'anno alla terza edizione); sono partiti Mie settoriali (il Mie Sociale realizzato a Reggio in collaborazione con il Consorzio Quarantacinque) e a ottobre 2012 partirà la seconda edizione il Mie Romagna in collaborazione con le Leghecoop di Rimini, Ravenna e Ferrara.

rove tecniche di fiituro ra studenti e aziende

Boom di presenze a cominciare da Confindustriaairincontro"lngegneri@mo,f imprese a caccia ai personale qualificato nanno ritirato i curriculum aei ragazzi fwls 'IWBBB^JLÌ 4 * && £&£•&£!< s s i

Si è svolta ieri presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari la sesta edizione di Ingegneriamo, un'iniziativa che promuove l'incontro tra associazioni, aziende, studenti e università. Con una partecipazione di quasi cinquanta aziende, l'Università è stata la sede di un'iniziativa che vede le aziende muoversi in prima persona per andare incontro agli studenti, con stage tirocini e possibili assunzioni future.

«Abbiamo pensato che una manifestazione di questo genere, voluta dalla professoressa Cucchiara, così bene organizzata, che aveva suscitato così tanto interesse sia negli studenti sia nelle aziende che ne riconoscono l'importanza, non potesse non essere organizzata nuovamente spiega Federica Bandioli - vicedirettrice e delegato all'orientamento per il lavoro del Dipartimento - Temevamo che le aziende non avessero modo di impegnarsi su questo aspetto, invece sono state entusiaste di partecipare fin da subito».

Molti gli studenti che proponevano i loro curricula. Grande la richiesta di ingegneri e specialmente gli informatici; «nella nostra provincia succede una cosa molto particolare ed è che i ragazzi che fanno ingegneria informatica sono molto ambiti.

In questo periodo di difficoltà e penuria di lavoro accade che c'è più domanda per i laureati di ingegneria informatica di

quanto sia l'offerta dei ragazzi» spiega Anna Tavernari, responsabile della comunicazione terziario avanzato di Cna Modena..

Presente anche Confindustria Modena e aziende del cratere che hanno resistito al terremoto, come Cpl concordia, azienda che lavora nel settore dell'impiantistica per ciò che riguarda il gas metano e la filiera di produzione dei gas naturale e bioenergetica, che ha la gestione degli impianti termo meccanici dell'Università di Modena o Cavidien di Mirandola, terzo gruppo al mondo nel settore biomedicale. Presenti poi molte altre aziende come il Gruppo Landi, Smc Holding, la Euro Engeneering o strutture interdipartimentali dell'Università come Softech - Ict e tante altre. Un'iniziativa che apre nuove prospettive per una sempre maggiore collaborazione tra i vari settori del mondo del lavoro, e, in un momento di difficoltà come quello che si riscontra in questo periodo, è significativo che le aziende guardino all'Università come risorsa necessaria per la ricerca di personale qualificato.

A tale proposito si è tenuta la conferenza "Continuiamo a lavorare assieme per i successi di domani", nel primo pomeriggio, proprio in un ottica di confronto tra istituzioni, mondo delle imprese e università. Presenti Gian Carlo Muzzarelli, assessore della Regione Emilia Romagna, Alessandro Capra, direttore del Dipartimento di Inge-

gneria Enzo Ferrari, Andrea Bozzoli, consigliere dell'Impresa Fondazione Democenter , ePaolo Cavicchioli, Doxee Spa. A moderare l'incontro Enrico Grazioli, direttore della Gazzetta di Modena.

«Spesso parliamo di Università chiusa in se stessa con una capacità relativa di relazionarsi con quello che le vive intorno, ma forse non è sempre così e oggi ne possiamo parlare» introduce Grazioli. L'auspicio dell' assessore Muzzarelli è stato quello di mettere insieme sempre meglio le forze universitarie «per cercare di ottenere risultati superiori, trovare soluzioni più avanzate, strategie, segmentando sempre più la formazione per meglio intercettare le esigenze che il mondo produttivo ha, e per assecondare il cambiamento che produce trasformazioni anche molto significative». La proposta è stata quindi quella di aprire un tavolo di discussione con tutte le quattro Università della Regione per riflettere su un quadro completo di strategie in ordine alle sei piattaforme di lavoro prioritarie per l'Emilia Romagna, la piattaforma del settore meccanico, delle costruzioni, delsettore dell'agricoltura e agroindustria, la piattaforma It e Design, quella dell'energia e ambiente, inoltre è stato investito molto sul distretto biomedicale, «che deve trovare stimoli aggiuntivi nella ricostruzione post terremoto - conclude Muzzarelli - e abbiamo già riconfermato che sarà fatto un centro di eccellenze in quella realtà».

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tó pomeriggio la conferenza su ricerca, trasferimento tecnologico e futuro. In mattinata grande affluenza dei giovani ingegneri

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IL CENTRO EMILIANO È STATO DISTRUTTO, MA C'È UNA SEDE DELLA SOCIETÀ DOVE I DIPENDENTI POSSONO LAVORARE

Dal terremoto fino a Melegnano

In città sono arrivati 15 ingegneri della Cpl Concord ^1 f

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Alcuni dipendenti di Cpl Concordia che in queste settimane lavorano nella sede di Melegnano in viale della Repubblica

I capannoni in Emilia sono stati distrutti dal terremoto, ma loro continuano a lavorare a Melegnano. È la storia di 15 ingegneri della Cpl Concordia, la multiutility leader a livello nazionale, che conta anche una sede in viale della Repubblica nella periferia ovest di Melegnano.

Nonostante il violento terremoto che ha in gran parte distrutto lo storico stabilimento di Concordia sulla Secchia nel Modenese, in questi mesi l'attività della Cpl non è stata in alcun modo interrotta.

Mentre fervono gli interventi per rimettere in sesto gli stabili danneggiati, infatti, la produzione continua regolarmente all'interno di 130 container all'esterno dello stabilimento.

Quanto ai lavoratori invece, le abitazioni dei quali sono in gran parte inagibili, molti sono stati trasferiti nelle altre sedi italiane della Cpl, dove continuano a svolgere le loro normali incombenze. E così, grazie alla disponibilità del responsabile

d'area Arturo Caracciolo e di Omar Ventura con tutto il loro staff, una quindicina di giovani ingegneri sono approdati nella sede Cpl di Melegnano, dove dovrebbero trattenersi per almeno tre mesi. È il caso di Michele Gervasio, Alberto Marchioro e Cristian Ripoli, i primi due originari del Padovano e il terzo di Formia nel Lazio, che da qualche anno si sono trasferiti nella sede modenese della Cpl. Ma in questi giorni a Melegnano ci sono anche Giorgio Oca di Finale Emilia e Gianluca Gavioli di Medolla. Ossia i due centri maggiormente colpiti dal terribile sisma di fine maggio.

«Io mi sono trasferito qui con mia moglie e i nostri due figli spiega Gavioli -. Abbiamo preso in affitto un appartamento a San Donato». Gli altri quattro ingegneri, invece, vivono a Melegnano in un appartamento di via Frassi a pochi metri dal centro città, il cui canone di locazione è pagato in toto dalla Cpl

Concordia. «Lavoriamo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 nella sede di viale della Repubblica - chiariscono -. Poi torniamo nel nostro appartamento, dove non di rado organizziamo delle grigliate tutti assieme. Nel fine settimana, invece, facciamo ritorno a casa dalle nostre famiglie. Certo, non è per nulla semplice, ma ci stiamo abituando a questo nuovo tipo di vita. Dobbiamo quindi ringraziare il collega Caracciolo con Ventura e tutto il loro staff, che sin da subito ci hanno accolto con la massima disponibilità. Melegnano, poi, è una cittadina ospitale, dove si vive davvero bene.

La sera, ad esempio, ci piace ritrovarci all'ombra dello splendido castello Mediceo. Ma il nostro grazie va soprattutto alla Cpl che, nonostante il disastro del terremoto, ha continuato a garantirci il posto di lavoro.

Mai come in questi giorni, insomma, ci siamo sentiti parte di una grande famiglia».

Stefano Cornalba

onsi è quasi pronto. Amen IL PROFESSORE PREPARA IL NEL 2013 CON NUOVE SPONDE

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eggio sta il Pdl, più credibile diventa Giulio Tremoliti come protagonista delle elezioni 2013. Distaccato forse per sempre dagli ambienti berlusconiani, l'ex ministro del Tesoro sembra poter contare su una crescente credibilità in Vaticano, che potrebbe diventare quasi una benedizione in vista del voto. "In questa fase vede molte persone, sta lavorando a un progetto ancora da definire nei dettagli, ma certo c'è una sintonia per ora culturale con gli ambienti vaticani", racconta chi lo conosce bene. La notizia è stata evidenziata solo dalla stampa cattolica, ma l'I 1 e il 12 giugno, Tremonti è volato a Bydgoszcz, in Polonia, per l'apertura del Centro Studi Ratzinger, celebrata da un convegno su "Etica ed economia alla luce dell'insegnamento di Benedetto XVI" organizzato proprio dalla Fondazione Vaticana Josep h Ratzinger. In due giorni di convegni, a parte le tavole rotonde, c'erano solo tre Sectio magistrate, una del segretario del Pontificio consiglio lustitia e Pax, monsignor Mario Toso, una del segretario di Stato Tarcisio Bertone e la terza (titolo: "Etica in economia - uno standard o un option? ") di Tremonti. Doveva esserci anche Ettore Gotti Tedeschi, amico di decenni dell'ex ministro,

aveva anche contribuito all'organizzazione del convegno. Ma la cacciata dalla presidenza dello lor e gli scandali che ne sono seguiti hanno sconsigliato la sua partecipazione. " L A CHIESA non appoggia nessuno", premette sempre Tremonti a chi lo indica come potenziale leader di un vago partito del Vaticano. Ma il professore è consapevole che il quadro politico, per quanto incerto, gli offre alcune opportunità. Da tempo i cattolici militanti sono irrequieti, il cardinal Angelo Bagnasco, con i vescovi della Gei, aveva ispirato il convegno di Todi a fine 2011.

Ma il terzo polo centrista, quello di Pier Ferdinando Casini, che di quegli impulsi doveva essere il naturale sbocco, sembra svanito. E con Casini più vicino al centrosinistra, forse destinato a finire in una coalizione che arriva fino alla Sei di Nichi Vendola, potrebbe avere senso per il Vaticano - lato Bertone - individuare un punto di riferimento tra le macerie del centrodestra.

Da mesi, in attesa di capire che succederà a Pd e Pdl, Tremonti cesella la sua offerta politica.

Ha già una traccia di programma, che è il libro Uscita di sicurezza (Rizzoli), parte bilancio della sua esperienza da ministro e parte analisi critica della reazione alla crisi, sta co-

RIENTRO VATICANE

struendo in solitario una base di consenso territoriale, con la scusa delle presentazioni (raccontano che a Concordia, zona terremotata vicino a Modena, nel weekend abbia venduto quasi mille copie al dibattito in occasione della presentazione del bilancio della cooperativa, rossa, CPL). In Parlamento, dove è pur sempre un deputato Pdl anche se ai margini del partito, Tremonti continua la sua campagna contro gli eccessi della finanza. A maggio ha presentato la proposta di legge perla "Delega al governo perla riforma dell'ordinamento bancario mediante la separazione tra credito produttivo e attività finanziaria speculativa", che a lui piace definire la versione italiana del Glass-Steagall Act americano (che nel 1933 separò la normale attività bancaria da quella più speculativa). Anche il Pd, con Francesco Boccia, sta ora spingendo perché la speculazione sui mercati si ostacoli mettendo fuori legge i contratti più arditi invece che con la Tobin Tax su cui c'è un'intesa europea, aparole, ormai maggioritaria (la Gran Bretagna si oppone, la linea italiana è oscillante).

Q U A N D O SI PARLA di Tremonti e la politica, Yauctoritas è il suo storico amico e mentore Rino Formica.

L'85enne ex ministro sociali-

sta, che ieri non si è perso una parola delle comunicazioni di Mario Monti alla Camera e del dibattito parlamentare sul vertice europeo, predica cautela: "Fino a ieri Tremonti poteva contare sulla mancanza di una linea del Parlamento italiano di fronte alla crisi e sull'incapacità politica di Pd e Pdl di concordare una posizione utilizzabile da entrambi". Ma almeno per ora i due partiti principali hanno neutralizzato le ali più populiste ed euroscettiche e, sostiene Formica, "ieri è avvenuta la trasformazione del governo da tecnico a politico e adesso sarà più difficile per chiunque ritagliarsi spazi di iniziativa politica, questo Paese decomposto in tutto ha trovato una linea miracolosamente unitaria". A Tremonti sembra quindi servire un miracolo.

O almeno una benedizione.

Twitter @stefanofekh

Amico da sempre di Gotti Tedeschi^ ospite dponorealla Fondazione Ratzinger con Tarcisio Bertone

CPL Concordia Una cooperativa "storica" Fondata nel 1899, CPL Concordia è una cooperativa storica della provincia di Modena, costituita per svolgere attività di scavo e bonifica: agli inizi del '900 impiegava oltre 1500 uomini per lavori di sterro, bonifica e costruzione di argini per contenimento e regolazione delle acque dei fiumi. Nel 1934 a causa della crisi economica italiana ed internazionale cessa le sue attività, ma non si scioglie, pur restando inattiva fino al 1945. Nel Dopoguerra ricominciano i lavori con la derivazione d'acqua dal Po e la costruzione di vari tronchi stradali nelle province di Modena, Mantova, Rovigo, Agrigento, Pavia e Aosta. Nel 1957 CPL Concordia entra nel settore idrico (costruzione dell'acquedotto di Arezzo e di Monghidoro, Bo) e al 1964 risale il primo impianto della "svolta energetica" di CPL, quello di gas metano a Castelfranco Emilia.

Negli anni '70 l'attività di costruzione reti viene affiancata dalla trasformazione degli apparecchi utilizzatori di gas da città a gas metano. In seguito CPL sviluppa il "Servizio Gas Sicuro", cioè il controllo periodico degli apparecchi a metano nelle abitazioni per la verifica del rispetto delle normative di sicurezza e per consigli sul risparmio. Roberto Casari, l'attuale Presidente dell'Azienda, è nominato Presidente nel 1976 a soli 22 anni. Nel 2007 l'azienda esordisce nel fotovoltaico di grandi dimensioni, realizzando un campo solare fotovoltaico da 500 k W per il Comune di Carano in Val di Fiemme (TN) e supera nel 2012 !a soglia dei 45 Megawatt prodotti nella sua lunga storia fotovoltaica. Oggi l'azienda CPL Concordia offre un know-how consolidato nei servizi di manutenzione e global service degli impianti, con l'inserimento di energie rinnovabili, cogenerazione e trigenerazione, pubblica illuminazione, nonché sistemi di odorizzazione, telecontrollo, contact center, fatturazione, videosorveglianza e building automation. Importanti anche le realizzazioni nell'ambito di reti gas, condotte idriche e teleriscaldamento, comprese progettazione, manutenzione e gestione impianti a rete gas metano e GPL

Lavorare sotto il tendone

Se il circo Orfei salva il business Tra le cinque società emiliano-romagnole selezionate come finaliste per l'Oscar di Bilancio 2012 c'è. oltre a Cariparma, anche Cpl Concordia, la multiutility dell'energia della provincia di Modena che gestisce reti gas in 150 comuni, anche in Argentina e Romania, e realizza impianti di cogenerazione da biogas e biomassa, reti idriche e di teleriscaldamento. Dopo il terremoto di maggio la società (1.500 addetti, 80 tra controllate e collegate e un fatturato consolidato 2011 di 388 milioni) è tornata operativa e punta su nuovi business.

«Lavoriamo ancora nei tendoni da circo {nella foto) che ci ha fornito Nando Orfei, cugino del presidente del gruppo», racconta il dg Claudio Bonettini.

«Abbiamo perso 2 mila metri quadri di uffici, ma il prossimo anno ne costruiremo di nuovi». Un interessante business a cui guarda la società di Concordia sulla Secchia è la commercializzazione del gas naturale liquefatto, che ha elevata capacità calorifera (da 1 metro cubo di liquido si ottengono circa 600 metri cubi di gas di alta qualità). A Ischia l'azienda ha realizzato 13 km di condotte sottomarine e 45 km di reti urbane per gas metano e gpl. Interessante anche il piano di metanizzazione che Cpl sta

portando avanti per la regione Sardegna: un progetto da oltre 200 milioni che prevede un circuito di 1.500 km di reti e 67 mila allacciamenti, in 102 comuni dell'isola.

Barbara Millucci

CONCORDIA DOMENICA A 'PRESA DIRETTA

Cpl esempio di 'Best practice' Una troupe spiega il perché lia facendo perno sui valori della professionalità, dell'innovazione, della solidarietà e della creazione di nuovi posti di lavoro. L'esperienza raccontata dai lavoratori di Cpl rientra all'interno delle casistiche positive raccontate nel programma e rappresenta la best practice del proprio settore, in netta contrapposizione con quanto sta avvenendo nel panorama generale del mercato del lavoro.

Cpl Concordia in breve.

Cpl Concordia su Rai Tre - CONCORDIA -

DOMENICA Cpl Concordia sarà protagonista di un servizio giornalistico di approfondimento sul tema del lavoro all'interno della trasmissione 'Presa Diretta', in onda su Rai 3 in prima serata (inizio ore 21.30). La troupe del programma diretto da Riccardo Iacona ha realizzato una serie di interviste ai lavoratori di Cpl, ai manager e al presidente della cooperativa, Roberto Casari, mettendo in luce una realtà lavorativa che ha saputo creare sviluppo in tutta Ita-

CPL Concordia è un gruppo cooperativo multiutility, nato nel 1899 a Concordia sulla Secchia (Modena), attivo in Italia e all'Estero con 1600 addetti, 80 società fra controllate e collegate, per un fatturato consolidato 2012 previsto pari a 411 milioni di Euro. Ambiti di intervento sono la gestione calore (global service e facility management), il gas, l'acqua, il teleriscaldamento, l'energia elettrica, i servizi tecnologici (software, videosorveglianza, domotica), i prodotti per la misura gas, lo sviluppo e applicazione di fonti rinnovabili.

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Bilancio Cpl, d uzione in aumento JUL

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L'ATTIVITÀ' E' PROSEGUITA GRAZIE Al CONTAINER

Cpl, contìnua la crescita Reazione dopo il terremoto Fatturato di 388 milioni e 28 nuove assunzioni Ì!>-£'"lCi:-WI.« IIPI^U (In mY| 1=1.11,1 ia bii-%.

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NUMERI Uri momento dell'assemblea al Forum Monzani. A sinistra, il presidente di Cpl Roberto Casari con l'onorevole Giulio Tremonti I L G R U P P O Cpl Concordia ha chiuso il 2011 con un fatturato di 388 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 2010 quando erano stati 383. Il margine operativo lordo è stato pari a 44,7 milioni, in progresso rispetto ai 34,2 dell'anno precedente. In crescita pure il risultato operativo, 23,8 milioni di euro a fronte dei 16,4 del 2010. In aumento infine anche il patrimonio netto che ha toccato quota 129 milioni, nove in più rispetto al 2010. L'utile netto si attesta invece sui 10 milioni di euro, con una perdita del 34%. Le entrate derivano per gran parte (332 milioni) dalia sua principale

società; la cooperativa Cpl Concordia.

Il colosso dell'energia apre il libro dei numeri in un momento particolare della sua storia ultracentenaria, come ha sottolineato più volte il presidente Roberto Casari. Danneggiato pesantemente dal sisma, si è trovato a fare i conti

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con le sedi inagibili di Concordia e Mirandola che impiegano 500 persone su un totale di 1.500 in tutta Italia e con trasferimenti di personale (50 impiegati) a Bologna, Milano e Padova.

Una situazione che ha imposto una reazione immediata del Gruppo che è riuscito in breve tempo a riorganizzare il lavoro all'interno di oltre cento containers. «Il terremoto non ci ha fermato — ha detto Casari — speriamo che non ci fermi la burocrazia. La cooperativa deve fare sentire la sua presenza sui territorio anche in momenti come questi — ha continuato — abbiamo portato camper, roulotte per cercare di alleviare questa sofferenza».

E' stato di fronte alla folta platea dei Forum Monzani che Casari ha fatto il punto sulla salute della cooperativa. Ospiti d'eccezione, nella veste di relatori, anche l'ex ministro Giulio Tremonti e il presidente nazionale di Legacoop

Si investe sulle rinnovabili Casari: «La burocrazia però ora non ci fermi»

Giuliano Poletti.

Un gruppo, quello nato a Concordia nei lontano 1899, che conta 80 società tra controllate e collegate e che deve le sue entrate per il 59% all'energia e fonti rinnovabili; il resto alle costruzioni e alla distribuzione dei gas. Cresciuto in modo esponenziale negli ultimi dieci anni, il gruppo Cpl guarda oltre l'orizzonte italiano come testimoniano i 13 milioni di ricavi conseguiti lo scorso anno all'estero. Segnale di questa tendenza era anche la presenza all'assemblea di Raul Eduardo Arroyo, segretario all'energia di un'importante regio-

ne argentina con la quale Cpl ha in corso un business nel settore dei fotovoltaico.

Anche i progetti per il futuro guardano lontano soprattutto ai Nord Africa e all'Asia, senza trascurare naturalmente il territorio nazionale. E in questo senso gli occhi sono puntati sulla società Coopgas che ha garantito nel 2011 un'entrata di oltre 35 milioni di euro e alla quale Cpl intende ora affiancare la telefonia con la nascita di Cooptel.

Il big dell'energia guarda ai 2012 con una previsione di 424 milioni di euro e un utile di 8. «Calcolo quest'ultimo — ha sottolineato Casari — che non tiene conto dei

teremoto, considerando che il danno delie nostre strutture è stato di 15, 20 milioni. Parte di questo denaro potrebbe incidere nell'esercizio dei 2012 tra i 2 e i 3 milioni di euro». Numeri in crescita infine per Cpl anche per quanto riguarda i soci (760) e i dipendenti, con 28 nuove assunzioni.

«Anche le cooperative sono state vie di entrate delia speculazione finanziaria — ha detto interpellato dai giornalisti l'ex ministro Tremonti — ma possono essere vie d'uscita, la buona economia è il lavoro e la produzione. L'idea che o sei una Spa o un finanziere oppure non sei nessuno non va bene».

Emanuela Zanasi

Il caso aziendale/l

Su contratti a progetto e part rime pesano i contributi troppo alti Ilaria Vesentini CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO)

«Abbiamo messo a budget un aggravio contributivo di oltre ^ornila euro per assumere quest'anno una cinquantina di persone sul territorio nazionale, conlenorme dellariformaFornero». Non servono giudizi a Roberto Casari, presidente di Cpl Concordia - multiutility cooperativa di Concordia sulla Secchia, in pieno cratere sismico modenese per commentare gli effetti delle nuove regole sulle politiche occupazionali dell'azienda. «Non abbiamo ridotto i piani di assunzione, tra le 50 e le 60 nuove risorse in ingresso quest'anno, perché per noi l'occupazione è una missione al pari del risultato dibilancio - aggiunge il presidente - ma stiamo facendo i conti con appesantimenti contributivi per la nuova Aspi che rendono decisamente poco appetibili i contratti a progetto e a tempo determinato e troppo rigido lo strumento dell'apprendistato Per chi, come, noi lavora in cantieri in giro per il territorio è impensabile non ricorrere a qualche forma di flessi-

nuale di 200 persone, 50 sono giovaniperlopiù alla prima esperienza (l'età media in azienda oggi è di 38 anni, quasi la metà sono ingegneri), ai quali l'azienda offre IN EMILIA ROMAGNA 25mila ore ogni anno di formazioA causa dei paletti ne retribuita. della riforma Fornero «Assumere oggi con il nuovo la Cpl Concordia ha messo contratto di apprendistato è troppo vincolante - spiega Casari a budget un aggravio per figure operative che devono contributivo di 130miLa euro spostarsi nei cantieri, dove non ci Cpl Concordia è un colosso di può essere una figura unica di tu80 società fra controllate e colle- tor, tanto che ridurremo i contratgate, 411 milioni di euro di fattura- ti nei prossimi mesi, rispetto ai 30 to e 1.600 addetti, che spazia dal contratti avviati ogni anno finora global service per la gestione ca- e li confineremo alle figure impielore, a gas, acqua, energia, video- gatizie. Ancor meno ricorreremo sorveglianza, domotica e non a collaborazioni e contratti a propuò certo essere annoverata tra getto ». Per non dire della paralisi le imprese disimpegnate sul te- in uscita, con sessantenni costretma lavoro. Negli ultimi 40 anni ti a fare manutenzioni su reti e imnon ha mai fatto un'ora di cassa pianti fisicamente faticose e le nointegrazione e mai un ritardo nel tevoli difficoltà a ricollocarli in pagamento degli stipendi, se si ec- azienda. Aggravi contributivi e ircettuano i due giorni di posticipo rigidimenti contrattuali che per nei versamenti per il terremoto Cpl diventano affrontabili perdi fine maggio, che ha paralizzato ché la crisi non l'ha sfiorata: il bula sede centrale (20 milioni di eu- siness 2013 è previsto in ulteriore ro di danni stimati) da cui dipen- crescita di 15 punti, dopo il +10% dono le 1.600 buste paga in Italia dell'ultimo preconsuntivo. e nel mondo. Su un turnover an-

bilità contrattuale, anche se difatto il 75% dei nostri contratti è a tempo indeterminato».

Le reazioni. Imprenditori delusi e insofferenti per tecnicismi e burocrazia

«L'incertezza inchioda le aziende» terremotati - se prima non sappiamo quanto ci verrà riconosciuto a fondo perduto per la ricostruzione, perché l'espressione "fino all'80% dei costi" può anche voler dire appena un 10%».

Per non parlare della scadenza di novembre, termine dopo il quale il "contatore" di adempimenti fiscali e tributari - arretrati inclusi -

Settore moda. Giancarlo Baroni

Globalservice. Umberto Sala

EMILIA ROMAGNA

Ilaria Vesentini BOLOGNA

Delusione e rabbia. Sono le uniche espressioni che si raccolgono tra gli imprenditori emiliani scioccati prima dal terremoto e ora dal parto di burocrazia, senza certezze normative ed economiche, avvenuto alla Camera. «Non ce ne facciamo nulla dei tecnicismi, della dilazione in otto anni per ricostruire mantenendo invariati i parametri di antisismicità al 60%, solo per noi nel cratere e senza detraibilità delle spese; e non ce ne facciamo nulla neppure dei fondi di garanzia - sono le voci che circolano tra artigiani e industriali

ricomincerà a girare. «Mi sembra di sognare, pare che il terremoto siapassato mille anni fa e che i politici pensino che in quattro mesi non ci saranno più strade disseminate di tende e macerie (che nessuno sposta perché non si sa dove portarle) e che saremo tutti aregime, pronti a pagare pure tasse e contributi», è il brutto sogno a occhi aperti che racconta Giancarlo Baroni, titolare del maglificio Baroni di Concordia sulla Secchia, nel Modenese, 5 milioni di danni strutturali nei tre stabilimenti, tra cui uno di 4.500 mq da abbattere e ricostruire ex novo. Senza contare i danni commerciali, perché è tempo di consegne delle collezioni moda invernali e molti clienti, giànervosi per il mercato calante, non accettano ritardi nelle consegne se non in cambio di forti sconti. «Ho già due squadre di tecnici al lavoro per la ricostruzione, ma stamattina (ieri per chi legge, ndr) gli ingegneri sono corsi a Modena per capire che cosa cambia conle nuove norme. Questaincertezza nuoce, così come ci hanno stancato parole e protocolli. Non chiedo neppure contributi a fondo perduto, ma qualcuno che mi dica a che tasso le banche mi daranno i soldi per ripartire».

Chiedono poco gli imprenditori emiliani, ma si aspettano ora qualche riscontro almeno dal Senato, nella conversione del DI 74/2012. «Mi basterebbe anche solo un rinvio delle scadenze fiscali a gennaio o febbraio 2013 per avere il tempo di fare il bilancio», afferma Umberto Sala, dell'Idraulica Fratelli Sala, global service sempre di Concordia, due officine distrutte dal sisma da smontare e ricostruire, 1,5 milioni di danni su 12

milioni di fatturato. Sala addirittura ringrazia Regione e Provincia per l'aiuto ricevuto. «Mihannopagato le fatture arretrate dei lavori eseguiti», spiega. Soldi dell'azienda, che Sala aspettava da 5 mesi.

«Avevo una paura - chiude - che ora è diventata certezza: lo Stato con noi dell'Emilia terremotata, in questa fase storica di casse vuote, non sa dove andare a parare».

Alla delusione espressa ieri dal numero uno della Confindustria regionale per il mancato recepimento delle istanze delle imprese, Stefano Rimondi, ad della mirandolese Bellco e presidente Assobiomedica somma «la mazzata ulteriore per il biomedicale legata alla spending review con un taglio dei prezzi del 5% da applicare alle Asl, senza esclusioni per il distretto raso al suolo dal sisma». Chi non vuole perdere la fiducia, come Roberto Casari, presidente di Cpl Concordia, auspica che uno spiraglio per gli sgravi fiscali possa aprirsi con il decreto sviluppo (ma in quale fondo si andrà a raschiare?).

«Versiamo ogni anno allo Stato precisa Casari - 28 milioni di contributi e tasse sui lavoratori. E ora abbiamo una ventina di milioni di danni strutturali. Sarebbe logico permettere la compensazione».

Senza misure compensative, senza aiuti in conto capitale, senza unano tax area i piccoli artigiani (sono l'88% delle imprese emiliane e quasi tutti hanno mutui sui capannoni nuovi crollati e case ipotecate) chiuderanno. Ne è certo Luigi Mai, presidente Cna Modena: «A Roma si preoccupano della sicurezza? Ma le 5mila persone che qui lavorano dentro tende a 50 gradi, con condizionatori inutili, sono sicure?». pRIPRODUZIONEmtJEF<VATA

SUL TERRITORIO Preoccupazioni condivise in tutti i settori produttivi Il biomedicale in ginocchio: « la spending review non risparmia chi è già colpito»

Cpl Concordia

«È assurdo un credito a 36 mesi» incasso si sono allungati mediamente di 3-4 giorni nel corso del 2011 (oggi la media sfiora i 130 Nel 2011 ha visto sfumare, giorni) e anche tra i fornitori auper mancato supporto mentano le richieste di anticipabancario, 50 milioni zione dei pagamenti in cambio di forti sconti di investimenti, tra cui 30 «Cpl Concordia utilizza meperimpiantiabiogas diamente il 50% del proprio monte fidi, ha un patrimonio netIlaria Vesen tini to salito da 120 a 126 milioni tra MODENA 2010 e 2011 -ribadisceil manager "T^ "Toi non siamo in crisi per sottolineare la solidità della JJ rV^ di liquidità, nessuno W i . i ci ha tolto un euro di multiutility cooperativa - e un fido, ma c'è un evidente probledebt/equity ratio pari a 1. Ma in ma difinanziamentoa medioun settore a elevata intensità di lungo termine. Per chi, come capitale come il nostro se non ginoi, lavora su progettia 8-10 anni ra liquidità ci si ferma». Magra è impensabile lavorare con un consolazione il fatto che, dopo credito a 36 mesi, che è quanto lo stop difineanno, l'iniezione oggi concedono le banche». Pierdi risorse della Bce ha per lo meluigi Capelli è il direttore finanno riattivato ifinanziamentia ziario di Cpl Concordia, il colosbreve termine - massimo a 36* so cooperativo modenese attivo mesi - da parte delle banche, nelsettore energiae gas,i.50o ad«chefinoal 31 dicembre scorso detti, 386 milioni di fatturato 20U si interfacciavano con noi solo e 34,7 milioni di Mol. per chiedere di fare depositi», fa notare Capelli.

Numeri in linea con quelli dell'esercizio 2010, mentre il Cpl Concordia ha rimesso a gruppo - cui fanno capo un'otbudget quest'anno gli impianti a tantina di società tra collegate e biogas "saltati", ma rischia di docontrollate - contava di fare me- leasing pubblico usciti e poi riti- verli rinviare sine die se non riglio, molto meglio: 50 milioni di rati perché non si trovavano i parte entro la primavera anche fondi. Così come è stato il mancacredito a medio-lungo termifatturato in più. «La mancata cre- to supporto bancario a far salta- il ne: a dicembre scadono gli inscitaèlegata ai progetti chedove- re il progetto da 200 milioni di eu- centivi (che rendono sostenibivano partire nella seconda metà ro in Sardegna perla metanizza- le economicamente l'operaziodel 20U in projectfinancing,ma zione di un centinaio di comuni. ne) e in mezzo ci sono i tempi che sono rimasti a secco di prov«Sempre più spesso - aggiunper realizzare le infravista»,precisaCapelli.tnballoci ge Capelli - ci ritroviamo noi tecnici sono in particolare 5-6 progetti, stessi a fungere dabanca con i no- strutture.

1. vesentìm@ìi$ole24ore. cont una trentina di milioni in valore, stri clienti e fornitori». I giorni di di impianti a biogas, principalCOLOSSO DELLE COOP

mente da biomasse, che dovevano essere realizzati da Cpl Concordia tra Sardegna, Lazio ed Emilia-Romagna. Progetti - spiega il direttorefinanziario- che fannocapo asocietà neocostituite che attraverso la formula del projectfinancingavrebbero ripagato il debito in una decina d'anni, tra tariffe incentivanti e vendita di energia. Ma già tra aprile e maggio scorsi si era registrato un notevole aumento dei costi dellaprowistafinanziariarispetto ai preventivi, aumento che «dopo l'estate si è tradotto in uno spread del 7-8% che ha costretto i clienti e noi a rinviare tutto perché l'investimento non era più sostenibile. Senza considerare che a fine 20U i rubinetti delle banche si sono proprio chiusi».

Lo stesso fenomeno di credito latitante Cpl Concordia- dal suo osservatorio privilegiatoacavallo tra pubblico e privato e tra reti acqua, gas, elettricità, teleriscaldamento, energie rinnovabili e impianti hi-tech - lo ha registrato nel fotovoltaico, con bandi di

€ RTPRDDUZIQNE RISERVATA

Testata: sole24ore.com Diffusione: 301.932 Data: 06/02/2013 PeriodicitĂ : online

Informazione individuata su richiesta del fruitore per suo uso esclusivo. Riproduzione vietata.

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II terremoto

non ferma

CPL Concordia è una cooperativa di produzione lavoro costituita oltre 113 anni fa a Concordia sulla Secchia, un piccolo comune della Bassa modenese, assurto agli onori della cronaca per i sismi devastanti che lo hanno colpito. «Con il loro lavoro e la loro caparbietà», afferma il presidente Eoberto Casari, «i nostri soci sono riusciti a costituire negli anni una realtà aziendale multiutility, operante nei settori energetici ad ampio spettro, capace di

impiegare oltre 1.500 persone. Il terremoto ci ha colpiti duramente», continua Casari, «ma non ci ha abbattuti. I danni subiti dalle nostre strutture e apparecchiature sono stati ingenti, valutabili nell'ordine dei 15-20 milioni di euro ma, grazie agli sforzi compiuti dai nostri soci e a un notevole spirito d'iniziativa, siamo riusciti a riprendere, senza mai interrompere del tutto, la nostra attività produttiva. Per noi si tratta di un grande risultato, dato che apparteniamo ad una cooperativa di produzione lavoro la cui missione e scopo sociale consistono nella creazione e mantenimento del lavoro, elemento essenziale in questo momento di grande difficoltà dei nostri soci, dipendenti e rispettive famiglie. Abbiamo anche intenzione di assumere 60 nuove figure professionali entro la fine del 2012, con preferenza per ingegneri

CPL

Concordia

preventivisti, elettricisti e tecnici elettronici, informatici per software di telecontrollo e billing. Nell'ambito della politica del Governo per il rilancio dell'economia e del lavoro», prosegue Casari, «auspichiamo incentivi e agevolazioni contributive per l'assunzione di nuovo personale. Negli ultimi cinque anni, infatti, il nostro gruppo, nonostante la crisi economica, ha accresciuto del 22% l'organico, assumendo 240 persone, in gran parte giovani diplomati e laureati, offrendo opportunità di crescita e specializzazione in vari campi del settore energetico. La presentazione dei dati di bilancio 2011», conclude Casari, «che hanno registrato un valore della produzione pari a 388 milioni di euro, in aumento rispetto al 2010, è avvenuta a poco più di un mese dal terremoto. Lo sforzo logistico e organizzativo di questo periodo, grazie al contributo delle dieci sedi di CPL dislocate in tutta Italia, ha consentito di riprendere immediatamente le attività, che nelle sedi modenesi sono state garantite da personale organizzato in container cablati e tensostrutture attrezzate. Le nostre squadre hanno portato il loro contributo al ripristino dei servizi essenziali nei comuni colpiti dal sisma: reti del gas, idriche ed elettriche, centrali termiche. Gli sforzi dei soci e dei lavoratori sono risultati fondamentali per ospedali, scuole, vie di comunicazione, edifici pubblici e privati. Sono fiero, dunque, che la nostra cooperativa sia riuscita a svolgere appieno la sua funzione imprenditoriale e sociale in questo momento difficile, garantendo in tempi brevi anche il ripristino di t u t t e le sue principali funzionalità». L'indirizzo mail cui inviare il curriculum è: jobs@cpl.it. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.cpl.it.

.Oltre duemila opportunitĂ di lavoro Design outlet italiano assumerĂ 2 mila persone entro il 2014.

Per CPL Concordia 60 figure.

Dieci assunzioni in Qui Group

LE OCCASIONI DI QUESTA SETTIMANA LAVORO IN CPL CONCORDIA PER INGEGNERI E TECNICI DELL'ENERGIA Una delle maggiori realtà cooperative italiane, attiva nel settore Energy, è in cerca di personale per i settori elettrotecnico, informatico, oil&gas, commerciale, qualità, controllo di gestione e risorse umane. Le sedi di lavoro in tutto il Centro-Nord Nata alla fine dell'800 come cooperativa di braccianti specializzata in canalizzazioni e opere di bonifica, la modenese CPL Concordia è diventata una multiutility di dimensioni internazionali impegnata su tutto il mondo dell'energia.

Oggi è una delle più importanti realtà cooperative italiane e conta 50 sedi in Italia e alcune all'estero, 50 società tra controllate e collegate e 1500 addetti. Le attività spaziano dalle reti tecnologiche (gas, acqua, teleriscaldamento) al facility management, fino all'illuminazione pubblica, fotovoltaico e biogas, cogenerazione e trigenerazione, sistemi di telecontrollo e servizi ICT. Sono molte al momento le opportunità per lavorare in CPL Concordia. Si cercano soprattutto ingegneri e tecnici ma c'è spazio anche per commerciali, addetti qualità e specialisti risorse umane. Le sedi di lavoro sono distribuite tra Modena e provincia, Alessandria, Cremona, Fano (PU), Arezzo, Melegnano (MI), Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Ecco tutte le posizioni aperte in CPL Concordia.

• ADDETTI R&S Si assumono ingegneri meccanici, elettrici, energetici, chimici e laureati in biologia con esperienza in sviluppo o progettazione di processi e sistemi energetici. Verranno impiegati in particolare nello sviluppo e nell'innovazione di impiantistica cogenerativa a biogas. E' richiesta una buona conoscenza della lingua inglese ed una votazione di laurea specialistica superiore ai 100/110.

Sede di lavoro: Concordia sulla Secchia (MO).

• ADDETTO RISORSE UMANE Si cerca un neolaureato in Economica Aziendale (preferibilmente con una breve esperienza nell'ambito HR) per sviluppo attività di selezione e formazione aziendale. Buon uso del pacchetto Office e disponibilità a brevi trasferte sul territorio.

Sede di lavoro: Concordia sulla Secchia (MO) • PROCACCIATORE/AGENTE PLURIMANDATARIO La persona si occuperà della promozione di contratti Energia Elettrica presso clienti Business delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Provvigione di sicuro interesse, supporto commerciale e pubblicitario, training formativo.

Sede di lavoro: Veneto, Friuli Venezia Giulia • PREVENTIVISTA Si seleziona un ingegnere meccanico/elettrico che si occuperà della predisposizione della documentazione e delle analisi di impianti elettrici e meccanici per la partecipazione a gare d'appalto. Sono richieste buone conoscenze di Office.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO); Fano (PU) • ADDETTO QUALITÀ Il candidato ideale è laureato in discipline tecniche con una solida esperienza (almeno 5 anni) nel mondo della qualità, maturata preferibilmente all'interno di aziende del settore Automotive. Buona conoscenza dell'inglese e disponibilità a trasferte in ambito nazionale.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO) • MANUTENTORE ELETTROTECNICO Si seleziona un perito elettrotecnico neodiplomato per manutenzione di impianti di cogenerazione, disponibile ad

effettuare frequenti trasferte in ambito nazionale.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO), Alessandria, Modena, Cremona • LAUREATO IN INGEGNERIA INFORMATICA Per questa mansione si valutano laureati in Ingegneria informatica con competenze dei linguaggi di programmazione C + + ; C# per sviluppo software legato ad impianti energetici.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO) • TECNICO DI COMMESSA Si cerca un neolaureato in Ingegneria energetica/meccanica disponibile a frequenti trasferte per la pianificazione delle attività di manutenzione impianti energetici sul territorio.

Prevista formazione interna.

Sede di lavoro: Fano (PU) • NEOLAUREATO ECONOMIA AZIENDALE Si seleziona un neolaureato in economia aziendale per il controllo di gestione. Sono richieste buone conoscenze del pacchetto Office (in particolare Excel) e della lingua inglese.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO) • PROGETTISTA OIL&GAS Il candidato ideale è laureato in Ingegneria elettrotecnica, Chimica o Meccanica con esperienza di almeno cinque anni oppure diplomato in materie tecniche con esperienza di almeno otto anni nella progettazione di impianti energetici complessi. E' Indispensabile la disponibilità a sostenere lunghi periodi di permanenza nei paesi del Maghreb. La conoscenza della lingua inglese è indispensabile, la conoscenza di una seconda lingua europea è preferibile.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO); Melegnano (MI); Arezzo • INGEGNERE ELETTROTECNICO La figura si occuperà di analisi e preventivazione gare di appalto relativamente ad impianti di gas naturale. Sono richieste buone conoscenze del pacchetto Office e predisposizione al lavoro di gruppo.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO) • PREVENTIVISTA OIL&GAS Mansione: analisi dei capitolati e delle specifiche di gara nell'ambito dei mercati del Maghreb. Si richiede laurea in Ingegneria Meccanica, esperienza almeno decennale nella preventivazione di progetti di impiantistica/manutenzione/Service nel campo Oil&Gas; comprovate capacità di gestione di team multiculturali. Necessaria la disponibilità ad effettuare frequenti missioni in Nord Africa e la conoscenza di inglese e francese.

Sede di lavoro: Arezzo • COMMERCIALE ESTERO Il candidato ideale, 30-35enne, preferibilmente in possesso di laurea tecnica, ha maturato esperienza commerciale internazionale in ambiti impiantistici, ha sviluppato la conoscenza normativa ed ha consolidato un network di rapporti territoriali. E' indispensabile una fluente conoscenze della lingua inglese, la conoscenza di un'ulteriore lingua e la disponibilità a frequenti trasferte internazionali.

Sede di lavoro: Concordia s/S (MO) CANDIDATURE I curricula possono essere inviati all'indirizzo jobs@cpl.it. Per informazioni tei. 0535 616111. Maggiori dettagli sulle offerte di lavoro sono sul sito www.cpl.it.

L'INIZIATIVA Innova e Università hanno organizzato un master formativo che ha consentito a sedici ragazzi di avere una borsa di studio

Commercio e Ateneo uniti in un progetto Il presidente Curzio Stirpe punta alla creazione di una nuova classe dirigenziale è concluso con grande Sisuccesso la prima edizione del Master di primo livello in "City utility: gestione e sviluppo di forniture e servizi tecnologici con reti infrastrutturali territoriali", organizzato dall'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, su specifico finanziamento di INNOVA Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone. Sedici giovani professionisti hanno discusso la tesi finale, nella sala convegni della sede dell'Ente Camerale di Frosinone, dinanzi a una commissione di docenti dell'Ateneo di Cassino, presieduta dal coordinatore il professor Paolo Vigo. L'Azienda Innova ha messo a disposizione di tutti gli allievi residenti in provincia una borsa di studio di mille euro. Alla cerimonia conclusiva del master ha presenziato il presidente di Innova l'ingegner Curzio Stirpe, il quale nel ringraziare tutti i

docenti dell'Ateneo ha ribadito: «Innova, azienda speciale della Camera di Commercio che è la casa delle imprese, deve formare una nuova classe dirigente di impresa. Come spesso ho detto - ha evidenziato il presidente Stirpe - le imprese hanno una vita breve se la vogliamo paragonare alla vita del proprio fondatore, del titolare. Noi l'impresa la dobbiamo far vivere perché quando muore un'impresa non è che muore l'imprenditore ma muore la competenza, l'esperienza e muoiono posti di lavoro. Per cui un'impresa sta bene sul mercato se ha il grado di competenza. Quello che manca a questo territorio è l'anello di congiunzione tra la forza lavoro e l'imprenditore.

Quindi, è necessario creare una classe dirigente all'altezza della situazione". A tal proposito il presidente Stirpe ha auspicato ulteriori collaborazioni con l'università di Cassino

"formata da competenze eccelse". In particolare nei programmi del presidente di Innova c'è la volontà di riproporre la seconda edizione del Master in Management di impresa e costruzioni. Questi gli allievi formati: Cammarano Alberto; Caravella Marco; Corsetti Miriam; D'Alessio Raffaele; Di Cosmo Davide; Ferdinandi Marco; Gizzi Roberta; Magnolia Francesco; Palmiero Massimiliano; Patrizi Enrico; Policella Leonardo; Pugliese Pier Francesco; Scala Emanuele; Spagnolo Luigi; Tinaro Domenico; Maugeri Davide. Infine, tre aziende hanno corrisposto altrettante borse di studio a favore di Marco Caravella (CPL Concordia, Concordia sulla Secchia MO); Raffalele D'Alessio (Genova Reti Gas, Genova); Massimiliano Palmiero (Mediterranea delle Acque, Genova).

Testata: La Stampa Pag: VI Diffusione: 275.000 Data: 16/07/2012 PeriodicitĂ : quotidiano

Informazione individuata su richiesta del fruitore per suo uso esclusivo. Riproduzione vietata.

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L-LA STORIA Le telecamere della trasmissione 'Presa diretta' inviate sul territorio per raccontare il successo della coop

Cpl Concordia, un caso di best practice sugli schermi della Rai Non ci sono solo i disagi, i rallentamenti della burocrazia e le difficoltà finanziarie, nel panorama economico del cratere del terremoto. Nel mare di cattive notizie che arrivano a ritmo quotidiano dalla Bassa, trovano fortunatamente spazio anche esempi positivi, di aziende che, nonostante il sisma e la crisi, continuano a battere la strada dello sviluppo e possono permettersi di guardare al futuro con ottimismo e fiducia.

Una di queste imprese è la Cpl Concordia, gruppo cooperativo multiutility nato nel 1899 nell'omonimo paese in riva al Secchia, attivo in Italia e all'estero con 1.600 addetti e 80 società fra controllate e collegate. Un big della Bassa. Domenica la società (che sul territorio conta due sedi, a Concordia e Mirandola) sarà protagonista di un servizio giornalistico di

approfondimento sul tema del lavoro all'interno della trasmissione televisiva 'Presa Diretta', in onda su Rai 3 in prima serata (inizio ore 21.30).

La troupe del programma diretto da Riccardo Iacona ha realizzato nei giorni scorsi una serie di interviste ai lavoratori di Cpl, ai manager e al presidente della cooperativa, Roberto Casari, mettendo in luce una realtà che prevede anche per quest'arino diverse assunzioni grazie - spiega la società - ai «valori della professionalità, dell'innovazione e della solidarietà».

Per il 2012, Cpl stima un fatturato consolidato pari a 411 milioni di euro. In particolare, gli ambiti di intervento del gruppo cooperativo sono la gestione di calore (global service e facility management), il gas, l'acqua, il teleriscaldamento, l'energia elettri-

ca, i servizi tecnologici (software, videosorveglianza, domotica), i prodotti per la misura gas, lo sviluppo e applicazione di fonti rinnovabili.

L'esperienza raccontata dai lavoratori di Cpl sarà inserita all'interno delle casistiche positive raccontate nel programma televisivo, rappresentando la best practice del proprio settore, in netta contrapposizione con quanto sta avvenendo nel panorama generale del mercato del lavoro.

Lo scorso dicembre, a Milano, nella sede di Borsa Italiana, il gruppo con sede a Concordia era arrivato tra i tre finalisti, per la categoria 'Società e Grandi Imprese Non Quotate', alla serata degli Osca di Bilancio, evento promosso e gestito da Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).

Una conferma in più dell'ottimo stato di salute.

Il gruppo Cpl Concordia stima per il 2013 un Catturato consolidato di 411 milioni di euro. Per l'anno in corso la società prevede diverse assunzioni

Poletti ha parlato del sisma, Tremonti della crisi internazionale Erano due, gii ospiti d'onore dell'assemblea dei soci della Cpl Concordia, che si è tenuta ieri mattina a Modena, al Forum Monzani. Il primo a salire sul podio degli oratori è stato il presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti; dopo di lui, è stato il turno dell'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Poletti ha inevitabilmente parlato di terremoto, mentre l'esponente del fu governo Berlusconi si è inevitabilmente soffermato sulla crisi finanziaria internazionale, con un occhio di riguardo per l'Unione europea. In pratica, si tratta dei due grandi temi, uno locale e l'altro globale, con cui una realtà come Cpl Concordia, che insieme è globale e locale, deve necessariamente confrontarsi in un momento come questo. Perché il peso di quei temi già si è sentito, e si sentirà ancora, pure sui numeri di bilancio.

«Va sempre bene la solidarietà, fa molto piacere», ha detto il numero uno di Legacoop. «Ma se un'azienda ha bisogno di un macchinario per ripartire e per non perdere le commesse, deve avere quel macchinario, non bastano gli incoraggiamenti». Una

-I

] delle soluzioni caldeggiate dall'imoiese Poletti per le imprese colpite dal sisma è allora quella di andare oltre la solidarietà a parole, e creare la «solidarietà degli ingranaggi». Tradotto: «Supponete che vi sia un'impresa che lavora un certo macchinario e viene colpita dal sisma. E poi supponete che soltanto un'altra azienda, in Italia, possieda quel tipo di strumento: la seconda dovrebbe accettare di prendere temporaneamente la produzione del concorrente, almeno sino a quando questo non si sia ripreso». Una proposta pragmatica, che

di fatto rientra nel solco del pensiero di Vasco Errani, commissario straordinario per il terremoto. Ma, forse, un'idea spesso di difficile attuazione.

«So che sarebbe innaturale», ha ammesso il numero uno della Lega, prima di parlare del progetto di Alleanza delle cooperative.

Tremonti, da parte sua, ha parlato della grande crisi presentando il proprio ultimo libro, Uscita dì sicurezza.

Ha parlato di «ricchezza senza nazioni, e nazioni senza ricchezza», e di una «repubblica internazionale del denaro» in cui i grandi capitalisti di ogni latitudine accumulano sempre più fortune, infischiandosene degli Stati nazionali, delle loro leggi e soprattutto delle loro popolazioni. Ha parlato, o accennato, di come sia necessario che le banche facciano il proprio mestiere, dare credito alle imprese, anziché mettersi a speculare con operazioni finanziarie di breve termine. La speranza è che la composita platea del Forum Monzani, fatti di assessori, politici vari, imprenditori e semplici cooperatori, abbia ascoltato bene. (ni. ted. )

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COLOSSI LOCALI

Cpl, gestione finanziaria e tasse abbattono l'utile netto di un terzo Nel 2011 il Gruppo ha segnalo profitti per 10 milioni

Cì iidiano Potei li (primo da sx.) e l'ex ministro Giulio 'Tremolìi i (terzo da sx, e in primo piano nell'altra foto) sono sfati gli ospiti d'onore dell'assemblea eli Cpl Concordia

ECONOMIA

Cpl Concordie), utili in calo a IO milioni

Cpl9 gestione finanziaria e tasse abbattono Futile netto di un terzo Nel2011 il Gruppo ha segnato profitti per 10 milioni Se l'anno in corso è iniziato all'insegna delle difficoltà, sia per il quadro macro-economico internazionale sia per le conseguenze del terremoto, già il 2011, per Cpl Concordia, ha segnato una discesa degli utili. Il risultato netto, per quella che può essere definita la più multinazionale delle cooperative, è stato positivo per poco più di 10 milioni di euro: che non è

una cifra da buttare via, ma corrisponde a meno dei due terzi dei 15,181 milioni di profitti realizzati dallo stesso gruppo nell'esercizio precedente. I dati contabili sono stati presentati ieri mattina all'assemblea dei soci, che si è tenuta al Forum Monzani di Modena con due ospiti d'onore, Giuliano Poletti e Giulio Tremonti.

In realtà, il consolidato di Cpl Concordia mostra un valore della produzione persino in ascesa rispetto all'anno prima, da 383,1 a 388,2 milio-

ni. Contemporaneamente, l'ammontare complessivo dei costi è andato in calo, da 368,4 a 365,2 milioni. In sintesi, il margine operativo lordo gode di buona salute, essendo salito dal 3,84% al 5,92% del fatturato. L'arretramento degli utili, allora, è scaturito inevitabilmente dalla gestione delle attività finanziarie.

Nel 2010, il saldo di proventi e oneri finanziari era stato superiore alla parità per 6 milioni e 450mila euro. Lo scorso anno, il medesimo saldo si è rivelato negativo per 3 milioni e 830mila euro. E questo a causa, soprattutto, di un pesantissimo calo delle remunerazioni garantite da società controllate e collegate, da 9,257 milioni ad appena 730mila euro; e, contemporaneamente, all'aumento degli oneri, che hanno superato quota 5,8 milioni. Tale situazione, si desume dalla nota di accompagnamento al bilancio medesimo, si lega al peggioramento della congiuntura economica, sperimentata nella seconda parte dell'anno, con effetti nefasti sul mondo del credito e sui rapporti tra banche e imprese. Soprattutto, il quadro non sembra affatto destinato a migliorare nel breve periodo: spesso e volentieri, il gruppo cooperativo della Bassa si trova a far da banca o

ai clienti, tollerando un livello crescente di crediti scaduti; oppure alle pubbliche amministrazioni, delle quali sono noti i cronici ritardi nei pagamenti.

Nel recente passato, prima di quel terremoto che ha sconvolto la Bassa, ModenaQui si è ampiamente occupata di come la società presieduta da Roberto Casari abbia ceduto a istituti finanziari le fatture non corrisposte dal Comune di Finale. Lo scorso an-

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sonu andate ancora in eegatÌYO per 3,58 milioni no, sotto il profilo delle rettifiche di valore, la multinazionale cooperativa della Bassa ha visto qualche miglioramento: ovvero, il saldo è rimasto ampiamente negativo, ma per 3,586 milioni di euro, contro i -4,751 milioni del 2010. Ce ne era abbastanza, insomma, per registrare un calo del risultato lordo, su cui si è poi abbattuto un prelievo di 6 milioni e 620mila euro, di fatto raddoppiata in valore assoluto nel giro di un solo anno. Le tasse costituiscono l'ultimo

tassello, in sostanza, per spiegare l'utile netto di cui si è detto oreceden-

temente

Roberto Casari ha presieduto ieri l'assemblea del Forum Monzani

I Nicola Tedeschini

PROTAGONISTI Nato a Cavezze nel 1953, ha iniziato la sua attività in CPL nel 1976, a 17 anni, come tecnico, ma a soli 22 anni era già presidente della Cooperativa. Allora CPL aveva 80 soci e un fatturato di 13 miliardi di lire.

Dopo 36 anni di presidenza Casari, il Gruppo CPL ha 1.500 dipendenti, di cui 600 a Concordia, altrettanti in Italia e 300 nelle società all'estero, con 770 soci e un fatturato consolidato di 388 milioni di euro. Pur avendo un occhio attento al bilancio aziendale, il presidente Casari è da sempre sensibile ai temi del lavoro e dell'etica della cooperazione, preoccupato di potenziare ed accrescere in loco il patrimonio dell'azienda, senza delocalizzazioni, per garantire una occupazione ai lavoratori del territorio, secondo la mission della prima Cooperativa di Produzione e lavoro sorta a Concordia nel lontano 1899 e proprio quando l'Onu ha dichiarato il 2012 'Anno internazionale della cooperazione'.

Appassionato praticante di calcio e tennis, è stato presidente della Società sportiva Athletic Pico di Concordia, che raccoglie ancora oggi 200 giovani promesse del calcio emiliano.

Ma le cronache giornalistiche lo hanno balzato alla notorietà sportiva nel 2009 quando ha capeggiato una cordata di imprenditori modenesi, riuniti in Ghirlandina Sport, per l'acquisto di quote del Modena Football Club, fino ad acquisirne la maggioranza nel 2010-2011, contribuendo in maniera determinante a salvare il patrimonio della centenaria Società sportiva modenese, con l'intento di rilanciarla e di darle prospettive certe. E infatti, insieme al collega Maurizio Rinaldi (l'attuale presidente del Modena F.C.) ha proposto CPL Concordia e COOPGAS (la società di vendita del gas del Gruppo), in qualità di sponsor ufficiali della squadra gialloblu, come dimostrano i loghi sulle maglie dei giocatori. Sempre vicino alla Società e alla squadra, non manca mai al sabato pomeriggio in tribuna al Braglia per seguite le partite casalinghe, ma la segue anche in trasferta quando gli impegni internazionali di CPL glielo consentono.

Ha inoltre promosso le sponsoriz-

zazioni delle squadre professionistiche calcistiche del Milan e del Bologna, della Fortitudo e della Virtus Bologna nel basket, della Ducati nel motociclismo e in numerosi altri sport, come la pallamano, la pallanuoto, il rugby.

Non pago di questi sforzi finanziari e personali, ha sostenuto e sostiene tuttora, attraverso le liberalità della Cooperativa, centinaia di associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche giovanili in tutte le regioni italiane "perché spiega Roberto Casari - è la promozione dello sport a tutti i livelli che crea e favorisce quei valori di aggregazione e di confronto che sono fondamentali per lo sviluppo della persona".

Ma i suoi interessi hanno spaziato anche sui piano delle infrastrutture civili e nel 2005, per promuovere il territorio della Bassa modenese, ha avuto l'intuizione di realizzare il Concordia Hotel, un resort a 4 stelle sulla provinciale Concordia-San Possidonio che, con l'annesso ristorante, è divenuto luogo di incontro e di sosta per dirigenti di società sportive, per manager, rappresentanti di commercio, imprenditori, uomini d'affari e di delegazioni estere un visita agli impianti industriali della zona.

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asari: «il terremoto non ci ha fermato» Cosi ha detto il presidente Roberto Casari alia presentazione dei bilancio azien dale dei 2011, quando era trascorso poco più di un mese dai terremoto che ha colpito l'Emilia, la Provincia di Modena e la Bassa in particolare, provocando ingenti danni alle strutture aziendali. Ma ora la situazione nell'ampia struttura aziendale di Concordia volge al meglio e, percorrendo vialetti, capannoni, corridoi, uffici, si ha netta l'impressione di una ditta che ha reagito e che ha vinto la sua battaglia contro il 'mostro'. E lo stesso comportamento determinato e dignitoso dei dipendenti, per lo più giovani impiegati, tecnici, operai e manager che si incontrano, ne sono l'esempio più evidente. L'atteggiamento è insomma quello di chi vuole andare avanti e tornare il prima possibile alla normalità.

Come è andata Casari col terremoto quiinCPL? "Il dramma così forte ed inatteso è stato pesante e i danni subiti rilevanti ma, nonostante tutto e dopo i primi momenti di sbigottimento e di paura, abbiamo reagito e ci siamo tutti rimboccato le maniche, dal primo all'ultimo dipendente - risponde deciso alle domande il presidente nel suo studio dove è rientrato dopo essere anche lui 'sfollato' per tre mesi in un container. - Lo sforzo logistico ed or-

ganizzativo approntato, anche grazie al contributo delle dieci sedi CPL dislocate in Italia, ha consentito di riprendere immediatamente le attività che, nella nostra sede centrale, è stata garantita da personale dislocato provvisoriamente in container e sotto tensostrutture attrezzate fatte immediatamente giungere da fuori".

E all'esterno quali sono stati i vostri primi interventi?

"Le nostre squadre hanno portato il loro immediato contributo di ripristino dei servizi essenziali in tutti i Comuni colpiti dal sisma: reti del gas, reti idriche ed elettriche, centrali termiche. Gli sforzi di soci e dipendenti sono risultati fondamentali per ospedali, scuole, strade, edifici pubblici e privati. Sono fiero - ha aggiunto il presidente Casari - che la nostra Cooperativa sia riuscita a svolgere appieno alla sua funzione imprenditoriale e sociale in un momento particolarmente difficile e delicato, garantendo in tempi brevi anche il ripristino di tutte le principali funzionalità della nostra impresa".

Ma quali sono state le conseguenze del sisma sulla economia della zona?

"Il colpo è stato tremendo perché al disastro delle cose si è aggiunto il disastro del lavoro in un tessuto economico e produttivo che vede strettamente legate le abitazioni e le imprese e nel quale la maggior parte degli

imprenditori conosce di persona i propri dipendenti e li considera come una sorta di 'famiglia allargata', consapevoli del loro valore. E ricordo anche che il terremoto ha colpito una Provincia che da sola produce l'I per cento dei PIL nazionale, un territorio con eccellenze nazionali nei settori della meccanica, dell'agricoltura, della ceramica, dell'abbigliamento, dell'alimentare, del biomedicale e ci auguriamo che là, dove non ha fatto danni il terremoto, non vi riesca la burocrazia non governata dalla politica che, pure, tenterà di mettere il cappello alla ricostruzione invece di pensare a come assecondarla al meglio".

Il disastro è intervenuto proprio quando lei si apprestava a presentare la relazione e il bilancio economico per il 2011.

"Si è cosi e mi apprestavo a trattare nella mia relazione dei temi del lavoro, della politica del Governo, del ruolo dell'Europa e della impresa cooperativa con la sua etica sociale e il suo ruolo nella economia del paese.

Tutti temi, allora, di attualità. Ma gli eventi del 20 e del 29 maggio, che hanno sconvolto le nostre terre, ci hanno costretto a rivedere ogni cosa, a modificare la nostra agenda dei lavori e a parlare d'altro, di emergenza, di danni, di crolli, di rovine e purtroppo anche di vittime".

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Cpl: una presenza all'estero sempre piÚ importante La tecnologia italiana d'avanguardia è presente all'estero grazie a CPL. In particolare in Romania con la distribuzione del gas a 25 Comuni. In Algeria sempre nel settore del gas e nella nuova centrale elettrica di Algeri. Tecnologie per la fornitura del gas sono state fornite anche alla Tunisia, all'Argentina e alla Croazia, mentre in Grecia si sta occupando della co-

struzione di reti idriche e per il gas e nel 2004 CPL ha realizzato le reti energetiche del Villaggio Olimpico e ha fatto ardere la fiaccola olimpica.

In Francia e Spagna ha curato forniture tecnologiche nelle centrali turbogas per conto dell'Enel e della francese EDF. In Polonia sta realizzando la costruzione e la successiva gestione di impianti di produzione di energia

da biogas e da cogenerazione. In India opera in joint venture con aziende locali per la distribuzione del gas e nella produzione di energie rinnovabili, mentre alla Conferenza mondiale sul gas di Kuala Lumpur in Malesia, CPL ha presentato i suoi prodotti di ultima generazione nel settore della distribuzione e misurazione energetica.

Riconoscimenti internazionali CPL ha conseguiti la certificazione OHSAS relativa al sistema gestionale a tutela della sicurezza e della salute del lavoratore. Essa aveva già ottenuto le certificazioni UNI EN ISO 9001 e 14001 e ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionale come l'Energy Med di Napoli, mentre nel 2007 ha iniziato l'attività di produzione di energia da fotovoltaico di grandi dimensioni in Val di Fiemme con 3000 pannelli

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in silicio monocristallino, fissi e mobili, ad inseguimento solare. Nel 2008 questi impianti sono stati collocati anche a Teramo, Padova, Pisa e altri in Puglia, Abruzzo, Toscana, Veneto e Marche, oltre che alla Wam di Cavezze per un totale di 45 megawatt.

La Cooperativa è impegnata nell'obiettivo della riduzione degli inquinanti e nel risparmio energetico attraverso le fonti rinnova bili (termico e

fotovoltaico), biomasse da rifiuti, geotermia, sistemi demotici e di telecontrollo sugli impianti, macro e microcogenerazione, trigenerazione, il teleriscaldamento.

Ha ottenuto anche il riconoscimento al Salone SMAU di Bologna del Premio Innovazione, il Premio Sei2Sei Awards per la sicurezza aziendale, il Premio Pimby per un progetto avanzato di fotovoltaico.

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Cpl: un bilancio da 388 milioni di Euro li Gruppo CPL di Concordia ha chiuso il 2011 con un valore della produzione di 388 milioni di euro, in aumento rispetto ai 383 milioni del 2010. Il 59 per cento deriva dal settore energia e fonti rinnovabili, il settore principe della Cooperativa e su cui si concentrano gli sforzi maggiori, il 13 per cento dalle costruzioni e dalle manutenzioni delle reti esistenti e 1' 11 per ' . cento dalla distribuzione e dalla vendita del gas. I ricavi conseguiti dalle attività all'estero sono stati pari a 13 milioni di euro. Il Gruppo conta su ottanta società operanti per la maggior parte in ambito energetico. E, nonostante la recessione economica in Italia e in Europa, il Gruppo ha migliorato la sua capacità di produrre utili in proporzione al fatturato, determinando la miglior per-

formance degli ultimi 15 anni. Il margine operativo lordo (MOL) è passato dai 34 milioni del 2010 ai 44 del 2011, con un marginalità operati-

vo che è andato dal 9 all'I 1,5 per cento. Il patrimonio netto è stato pari a 129 milioni, contro i 120 dei 2010.

Una grande cooperativa multiutility italiana Sorta nel 1899 a Concordia, è attiva in Italia e all'estero, conta su 1.500 dipendenti, 80 società tra controllate e collega-

la gestione del calore (Global service e Facility management), del gas (costruzione, manutenzione e gestione delle reti di metano e Gpl, dell'acqua, del teleriscaldamento, dell'energia elettrica, dei servizi tecnologici (software, videosorveglianza, demo'k tica), dei prodotti per la misura del yl3.ll gas, dello sviluppo e della applicazione di fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, geotermia, sfruttamento ____________ biogas, eolico), cogenerazione e trigenerazione, odorizzazione, telecontrollo, te e presenta un fatturato consolidato nel Contact center, fatturazione, condotte 2011 pari a 388 milioni di euro. Gli ambiidrauliche. ti di intervento principali son o quelli delÂťâ&#x20AC;˘

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Energia e fonti rinnovabili CPL conferma la propria politica industriale a favore dello sviluppo delle fonti energetiche sostenibili, rafforzando le posizioni di mercato raggiunte e cercando ci acquisire sbocchi su nuovi mercati esteri, grazie ad una solida struttura finanziaria, perseguendo l'efficienza produttiva e operativa, utilizzando e sfruttando al meglio la leva della ricerca tecnologica e della innovazione.

L'attività prevalente del Gruppo rimane la gestione degli impianti energetici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, col fotovoltaico a tetto e gli impianti a biogas, l'installazione e la sostituzione di contatori e correttori volumetrici.

Prosegue anche il lavoro di metanizzazione in molte regioni italiane, come nei bacini della Sardegna, con opere in concessione ed è partito un nuovo servizio denominato 'Oil& Gas and Power Service' che si avvale di servizi tecnologicamente avanzati come la manutenzione delle tur-

bine a gas oleodinamiche.

CPL ha anche acquisito una partecipazione in 'Polargas', società di commercializzazione del gas naturale liquido e l'azienda sarà attiva sul piano industriale in aggiunta alle tre stazioni di rigassificazione per autotrazione già operative dal 2011.

La multi utility emiliana è impegnata nella gestione del calore e dell'energia in Liguria, nella Province di Milano, Vicenza, Modena, Asti, Rimini, Caserta, Firenze, Pesaro, Ascoli, Teramo, Latina, Napoli, Salerno, nel Comune di Roma, al Policlinico Tor Vergata, all'Università Roma 3, al Politecnico di Milano, nel Consorzio Geovest, nell'Ausi e nell'Università di Modena. Nel settore privato annovera tra i propri clienti la Ducati di Bologna, la Società di calcio del Milan, alla Tetrapak, al Resto del Carlino e nel Parco scientifico tecnologico Vega di Venezia. In crescita il settore Coge-

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nerazione che conta 400 impianti installati e in manutenzione full service: fra i clienti si segnalano le 11 sedi Telecom Italia, il Gruppo farmaceutico Angelini, il Parco Oltremare di Riccione, la discarica di Novellara, le aziende Agricole Gradella e Pollini di Pavia, i prosciuttifici Brendolan e Pio Tosini, il Bioenergy Parks di Bondeno, l'impianto di biomasse agricole più grande d'Italia con 4 MW di potenza. Per conto dell'Università La Sapienza di Roma CPL ha sperimentato, nel Centro sportivo universitario, il primo impianto di cogenerazione a idrometano.

La pubblica illuminazione è stata affidata alla CPL dai Comun i di Bologna, Isernia, San Benedetto del Tronto, Este, Monte Silvano.

Oltre che nella sede centrale di Concordia, CPL è presente con altre 11 sedi in Italia: Melegnano, Padova, Mirandola, Bologna, Arezzo, Fano, Sant'Omero, Roma, Napoli, Bari, Nuoro.

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Lo sbarco dei Mille

A Concordia un’invasione di musicisti per il concerto per la Bassa

Testimonianze per vincere la paura

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EDITORIALE Dalla Bassa a Carpi un unico obiettivo, tornare al più presto alla normalità Risorse pubbliche e solidarietà tra Imprese, scuole, professionisti: tutti si impegnano per riprendersi il futuro Diocesi per uscire dall’emergenza

Che vi sia uguaglianza Luigi Lamma

a gente d’Emilia si mobilita, si ritrova ai concerti, corre alle partite, organizza cene e tutto quanto la fantasia riesce a produrre per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto. È uno slancio generoso che va sostenuto e apprezzato: aiuta a non sentirsi soli ed esprime il cuore di un popolo che già ha dimostrato di che pasta è fatto con il servizio di centinaia di volontari a cui non si dirà mai abbastanza grazie. Tutto questo però non è sufficiente, se è vero quanto sostengono in diversi, che fuori dai confini della Regione il terremoto è già dimenticato. La voragine aperta dal sisma dello scorso maggio è tale che purtroppo non basta la genuina solidarietà della gente a ripararla: si parla di miliardi di danni e di anni per ricostruire. Non ci si può permettere l’oblio dopo solo un mese! Questo è il nodo critico di un dramma che ci vede, purtroppo, invischiati fino al collo e dal quale si fatica ad intravedere una via d’uscita, che si tratti di famiglie senza abitazione, di aziende che non sanno dove e come ripartire, di monumenti che incombono sui centri abitati senza che sia dato sapere quale sarà il loro destino, e ancor più di scuole, come quelle paritarie, che nonostante le parole spese dagli amministratori hanno capito di doversi arran- 5 giare per non naufragare.

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Gemellaggi Gemellaggi

Cesena adotta Vallalta

Andiamo avanti Dipendenti Cpl al lavoro (pag. 11)

Budrione Budrione

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Un grazie reciproco

Scuola Scuola Sacro Sacro Cuore Cuore

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C’è da fare

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Mirandola Concordia

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Voglia di ricominciare per le imprese della bassa: tra difficoltà e trasferimenti provvisori, l’esempio della ditta Budri

Cpl Concordia, positivi il bilancio 2011 e la ripresa post terremoto

Tempi lunghi

Gioco di squadra

Gian Marco Budri

Laura Michelini oltre un mese dai due sismi che hanno colpito al cuore la Bassa modenese, le piccole e grandi imprese stanno dimostrando una fortissima volontà di ricominciare a vivere, rimanendo sul territorio: ne sono una prova le numerose gru che incombono sui capannoni industriali. “E’ prematuro fare considerazioni su quello che sarà il futuro del nostro territorio anche se, ovviamente, lavoriamo tutti nella stessa direzione di costruire un futuro positivo – commenta Stefano Fabbri, segretario di Lapam Federimpresa di Mirandola -. I tempi saranno comunque lunghi, credo che serva un’ottica almeno triennale per fare ragionamenti seri”.

Dal punto di vista degli imprenditori quindi non ci sono dubbi sulla volontà di rimanere qui, ma oltre la volontà occorrono delle “condizioni ambientali” che per ora si devono ancora realizzare: aiuti, normative, politiche, banche. “Dobbiamo ancora renderci conto completamente che ci sono stati due terremoti che hanno portato conseguenze importanti su cui occorre fermarsi a ragionare – continua Fabbri -. Io consiglio agli imprenditori di non agire d’impulso, di fare una stima dei danni e ragionare sulle scelte. Lo dicevamo già prima parlando della crisi economica e lo diciamo qui e ora a maggior ragione dopo i terremoti: il mondo non sarà più lo stesso, ma non necessariamente sarà peggiore”.

Le cifre dei danni alle imprese non sono ancora definitive: “Ho la sensazione – con-

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clude Fabbri - che si debba fare ancora una stima attendibile e che, mentre per le abitazioni danneggiate forse i numeri reali sono inferiori a quelli stimati, per le attività industriali i dati di adesso forse sono sottostimati rispetto alla complessità del problema. Il rischio è, quando ci si risveglia dal torpore, di farsi prendere dallo sconforto. Ma è proprio quello che vogliamo e dobbiamo evitare, cercando di restare uniti e fare sistema. Per me sistema vuol dire l’unione di politica, imprese, sindacati, banche, associazioni, amministrazioni”.

Gli imprenditori, in attesa delle

Stefano Fabbri

“condizioni ambientali” idonee, per ora stanno facendo il possibile per ripartire, anche in sedi provvisorie fuori dalla zona terremotata. Ne è un esempio la ditta Budri, eccellenza conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione del marmo, che dal 1 luglio ha ricominciato a lavorare a Cavaion in provincia di Verona. Dopo aver visto andare distrutti cinquemila metri quadrati di capannone, con 6 milioni e 400 mila euro di danni, il titolare Gian Marco Budri non si è perso d’animo e ha trovato una soluzione provvisoria per spostare la lavorazione e permettere così a 29 dipendenti di non perdere il posto. “La molla che mi ha fatto dire ‘andiamo avanti’ di fronte a tanta distruzione è stata il senso di responsabilità nei confronti dei dipendenti, dietro cui ci sono 29 famiglie. Solo reagendo immediatamente si supera l’impasse, penso che se ci si ferma troppo si rischia la fase depressiva”. La nuova sede in provincia di Verona si trova nella zona tipica del mar-

mo, presso un capannone già predisposto per accogliere macchinari e materia prima e ospitare un tipo di lavorazione con esigenze specifiche molto particolari. “Fortunatamente circa il 90 per cento dei nostri macchinari si è salvato nel crollo, mentre la materia prima è andata distrutta. Oltre ai danni, abbiamo dovuto sostenere i costi del trasferimento che vuol dire trasloco delle attrezzature, realizzazione di nuovi impianti, affitto dei capannoni, spostamento dei dipendenti. Va specificato che la Flow, l’azienda americana da cui abbiamo acquistato due nuovi macchinari, ci ha omaggiato del trasporto aereo. A Cavaion alcuni artigiani non hanno voluto che pagassimo la manodopera e per quanto riguarda il capannone godiamo di un affitto ridotto. La nostra intenzione è quella di ritornare a Mirandola tra un anno e mezzo, due anni al massimo”.

Cosa chiedono gli imprenditori allo stato? “Noi – continua Budri - non siamo abituati a chiedere. Ma sarebbero sufficienti la defiscalizzazione, non solo per gli imprenditori ma anche per i dipendenti, e mutui a tassi agevolati: sarebbero atti concreti, aiuterebbero a far ripartire un’economia. Abbiamo fatto poche e precise richieste, ma purtroppo non ci aspettiamo niente”.

Compagnia delle Opere a Cavezzo

San Martino Spino

A sostegno delle aziende

Palla al centro

La Compagnia delle Opere (CdO) dell’Emilia Romagna organizza a Cavezzo l’evento “Costruire in un mondo che cambia” a sostegno delle aziende colpite dal sisma.

L’incontro si terrà presso il Circolo Tennis di via Allende a Cavezzo lunedì 16 luglio con inizio alle 19. Sarà Paolo Cevoli a dialogare con alcuni imprenditori e il presidente generale della CdO Enrico Biscaglia. Alle 20.45 la cena e la festa popolare con intrattenimento musicale.

Prenotazioni entro il 12 luglio : e-mail segreteria@emilia.cdo.org; tel. 059 362871. Offerta minima: 30 euro. In alternativa saranno presenti stand gastronomici.

Martedì 10 luglio alle ore 20 si terrà al campo sportivo di San Martino Spino l’iniziativa “Un calcio al terremoto e palla al centro”. Si affronteranno una formazione di calciatori di serie A - con gli ospiti Renzo Ulivieri, Roberto Baggio, Filippo Inzaghi e altri campioni – e una squadra mista di sportivi della zona, operatori sanitari e rappresentanti dell’amministrazione comunale e provinciale. A differenza di quanto apparso sui media locali, non è prevista la partecipazione del vescovo monsignor Francesco Cavina.

Organizzano l’Asd Sammartinese e l’associazione Scienza e ricerca infermieristica della località Tre Gobbi. L’intero incasso sarà devoluto ai terremotati di San Martino Spino, Gavello e Tre Gobbi. Info: 340 3236491.

Cpl Concordia, gruppo cooperativo multiutility dell’energia, nei giorni scorsi al Forum Monzani di Modena ha presentato la proposta di bilancio all’assemblea dei soci della cooperativa, alla presenza del presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti e del professor Giulio Tremonti. Il Gruppo Cpl ha chiuso il 2011 con un valore della produzione pari a 388 milioni di euro, in aumento rispetto ai 383 milioni del 2010. I ricavi conseguiti all’estero sono stati nel 2011 Roberto Casari pari a 13 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2011 il gruppo Cpl contava 70 società operanti per la maggior parte in ambito energetico e in aumento sono anche i soci della cooperativa capogruppo, i quali, tra soci cooperatori, sovventori e onorari, sono arrivati a quota 760, con un incremento di 62 unità rispetto al 2010.

Nel corso del 2011 il Gruppo Cpl ha migliorato la sua capacità di produrre utili in proporzione al fatturato, determinando la miglior performance degli ultimi 15 anni, alla fine del 2011 la cooperativa impiegava 1.272 lavoratori, 28 in più rispetto all’anno precedente. “La presentazione dei dati di bilancio Protezione civile Cpl 2011 avviene a poco più di un La volontà della Bassa di mese dai terremoti che hanno ripartire è evidente nelle colpito l’Emilia provocando parole di tanti e nelle azioingenti danni anche alle nostre ni di molti. Tra questi, Cpl sedi. Nonostante ciò, - ha af- Concordia che nelle sedi fermato il presidente di Cpl, di Concordia e Mirandola Roberto Casari -; lo sforzo si è attrezzata per ripartire logistico e organizzativo ap- immediatamente. “Ci stiaprontato in questi giorni, an- mo riorganizzando”, dicoche grazie al fondamentale no orgogliosi e fiduciosi i contributo delle dieci sedi di dipendenti. Per dare qualCpl dislocate in tutta Italia, ha che numero curioso, fra Cpl consentito di riprendere imme- Mirandola e Concordia diatamente le attività. Sono fiero sono in 500 operativi in che la nostra cooperativa sia 130 container, diverse riuscita a svolgere appieno la tensostrutture di dimensioni sua funzione imprenditoriale e “circensi”. Sono stati prosociale in questo momento par- curati, per parlare solo dei ticolarmente difficile, garan- lavoratori di Cpl bisognosi tendo in tempi brevi anche il (senza elencare mezzi e ripristino di tutte le principali uomini offerti a Comune, funzionalità della nostra azien- Protezione Civile, ecc.), da. Una sola cosa ci preoccupa oltre 60 fra camper e più del terremoto: la burocra- container, realizzando nei zia ‘cieca’ e tecnica che po- fatti una “Protezione civitrebbe bloccare la rinascita delle le Cpl”. Pur se colpita duattività imprenditoriali e la ramente, Cpl Concordia si nuova vita delle nostre comu- sta riprendendo per continità.” nuare qui e ora la missione Per il 2012 la cooperativa con- di generare lavoro. ferma la propria politica di sviluppo e di creazione di valore sostenibile nel lungo termine. Tale obiettivo sarà realizzato rafforzando la posizione sul mercato nazionale e cercando di acquisire nuove quote di mercato all’estero, in particolare del Nord Africa e dell’Asia, mantenendo una solida struttura finanziaria, perseguendo l’efficienza operativa e nell’impiego di capitale e utilizzando la leva della ricerca e dell’innovazione.

Nel corso dei lavori assembleari largo consenso ha suscitato l’intervento del presidente nazionale Legacoop Poletti. Oltre alle proposte di devolvere ore di lavoro ai terremotati, o alle agevolazioni fiscali ipotizzate dal presidente di Cpl, Poletti ha lanciato l’idea di produzione assistita, da parte dei competitors, a favore delle aziende momentaneamente non operative.

Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia, ha illustrato le considerazioni economiche contenute nel suo ultimo volume “Uscita di sicurezza”.

Emilia Romagna

Cpl Concordia: valore produzione 2011 in aumento a 388 min Il presidente, ripresa immediata dopo sisma, cerchiamo mercati 23 giugno, 16:21 (ANSA) - CONCORDIA (MODENA), 23 GIĂ&#x2122; - Il grappo cooperativo multiutility Cpl Concordia chiude il 2011 con un valore della produzione in aumento a 388 milioni (383 nel 2010), come il margine operativo a 44,7 milioni (34,2 l'anno precedente).

TI presidente Roberto Casari plaude alla ripresa immediata dell'attivitĂ ' nel Modenese, in strutture cablate dopo il sisma, grazie al 'fondamentale contributo' delle dieci sedi italiane.

Con l'energia tra le gestioni prevalenti, ora cerca nuovi mercati in nord Africa e Asia.(ANSA).

IMPRESE

Giovani e lavoro, Cpl Concordia protagonista sulla Rai Domenica Cpl Concordia sarà protagonista di un servizio giornalistico di approfondimento sul tema del lavoro all'interno della trasmissione "Presa Diretta", in onda su Rai 3 in prima serata (inizio ore 21.30). La troupe del programma diretto da Riccardo lacona ha realizzato una serie di interviste ai lavoratori di Cpl, ai manager e al presidente della cooperativa, Roberto Casari, mettendo in luce una realtà lavorativa che ha saputo creare sviluppo in tutta Italia facendo perno sui valori della professionalità, dell'innovazione, della solidarietà e della creazione di nuovi posti di lavoro. L'esperienza raccontata dai lavoratori di Cpl rientra all'interno delle casistiche positive raccontate nel

programma e rappresenta la best practice del proprio settore, in netta contrapposizione con quanto sta avvenendo nel panorama generale del mercato del lavoro.

Cpl Concordia è un gruppo cooperativo multiutility, nato nel 1899 a Concordia, attivo in Italia e all'estero con 1600 addetti, 80 società fra controllate e collegate, per un fatturato consolidato 2012 previsto pari a 411 milioni di euro. Ambiti di intervento sono la gestione calore (global service e facility management), il gas, l'acqua, il teleriscaldamento, l'energia elettrica, i servizi tecnologici (software, videosorveglianza, domotica), i prodotti per la misura gas, lo sviluppo e applicazione di fonti rinnovabili.

I l Iscritti 24 manager di cooperative di Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna

Sui banchi del Mie, la scuola di alta formazione delle coop ca Alboni), Bilanciai (Stefano Bonati), Bonlatte (Fiorenzo a preso il via in questi Accorsi), Bruno Buozzi (Pagiorni la settima edizio- squale Salvemini), Riunine del Mie, il master per ma- te&Civ (Massimo Campadelli nager cooperativi promosso e Gabriele Gianferrari), Gir da Legacoop Reggio Emilia Food (Daniela Fabbi e Ilenia Legacoop Modena, Legacoop Gualdi), Cfp (Alan Santi), FinP a r m a e coordinato da pro (Loredana Lettera), GE.SI.N (Cristina DomeniQua.Dir. Anche quest'anno la Scuola chini), Il Colle (Giovanni di alta formazione di Lega- Puelli), Sacoa (Paola Guglielcoop vede la partecipazione di mi) e Legacoop Parma (Fedenumerose cooperative del ter- rica Bordone).

Il primo appuntamento del ritorio di Modena, Reggio Ecorso si è tenuto presso la coomilia, Parma e Bologna, che perativa CPL Concordia e ha hanno permesso la partecipavisto come docenti Giuliano zione di 24 nuovi manager al Nicolini (membro dell'Arce, corso. Le aziende aderenti alAssociazione Ricerche Sulle la sesta edizione sono: la cooOrganizzazioni Complesse, perativa sociale Coop Averla (Michele Orioli), Cmb (Ales- presso l'Università di Bolosio Baldoni e AlessandroZuc- gna) con una lezione sull'Imcoli), Ccpl Group (Giovanni presa cooperativa.

Nei prossimi giorni partiCasubolo), Ccpl Coopbox (Varanno gli appuntamenti con lentina Manzelli e Fabio Fiordocenti esperti nel loro settodelisi), Cpl Concordia (Massire, provenienti da diverse Umo Greco e Samuele Penzo), niversità italiane (Ferrara, Unieco (Ambra Capriotti e Bologna, Parma, Bocconi e Stefano Manzini) Unipeg (LuPolitecnico di Milano) che

tratteranno tematiche di diversa natura, dalla Corporate Governance al Controllo di Gestione, dall'Innovazione alla Strategia, dal Public Speaking alla Comunicazione.

"Dopo sei edizioni - spiega Raffaella Curioni, presidente di Qua.Dir - il Mie si presenta con numeri di tutto rilievo: più di 120 manager cooperativi formati, con età media intorno ai 40 anni e più di 50 cooperative coinvolte. In sei anni di lavoro, il Mie si è andato implementando nella programmazione, negli strumenti formativi e di intervento di altri territori: dal 2009, infatti sono partiti il Mie Lombardia ed il Mie Liguria (giunti quest'anno alla terza edizione); sono partiti Mie settoriali (il Mie Sociale realizzato a Reggio Emilia in collaborazione con il Consorzio Quarantacinque) ed a ottobre 2012 partirà la seconda edizione il Mie Romagna in collaborazione con le Leghecoop di Rimini, Ravenna e Ferrara.

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Coinvolte le strutture della Lega di Modena, Parma e Reggio Emilia a

Conclusa con successo la 6 edizione dei Mie, la scuola di alta formazione targata Legacoop e Ha concluso l'incontro Giuliano Po/etti, presidente nazionale Legacoop, che ha parlato sia della attuale crisi che del ruolo della cooperazione i è svolta alla Cantina Albinea Canali di Reggio Emilia la giornata conclusiva del Mie 6 Emilia, la scuola di alta formazione promosso da Legacoop Modena, Legacoop Parma e Legacoop Reggio Emilia. Dopo l'illustrazione dei positivi risultati raggiunti anche dall'ultima edizione del Mie, sono stati presentati i project works redatti dagli allievi e coordinati da Giorgio Invernizzi, docente dell'Università Bocconi. Mario Mazzoleni, dell'Università di Brescia, ha poi parlato

sul tema della formazione all'innovazione per le imprese cooperative.

"Anche questa edizione spiega Raffaella Curioni, presidente di Quadir - il Mie ha raggiunto gli obiettivi fissati. In totale le sei edizioni si presentano con numeri di tutto rilievo: circa 120 manager cooperativi formati, con età media intorno ai 40 anni e più di 50 cooperative coinvolte. In sei anni di lavoro, il Mie si è andato implementando nella programmazione, negli strumenti formativi e di intervento di altri territori: nel 2009, infatti sono partiti il Mie Lombardia ed il Mie Liguria; è stato organizzato un Mie settoriale (il Mie Sociale realizzato a Reggio Emilia in collaborazione con il Consorzio Quarantacinque) e a novembre 2011 è partito il Mie Romagna in collaborazione con Legacoop Rimini, Ravenna e Ferrara".

Alla giornata conclusiva sono intervenuti anche i presidenti di Legacoop Mo-

dena, Parma e Reggio Emilia, Lauro Lugli, Andrea Volta, e Simona Caselli. Ha concluso l'incontro Giuliano Poletti, presidente nazionale Legacoop, che ha parlato sia della attuale crisi che del ruolo importante che può avere la cooperazione.

Sono infine stati consegnati i diplomi ai 18 partecipanti al Mie, di cui sette di cooperative reggiane: Andrea Prampolini (Ab itcoop Modena), Federica Lupatelli Ferrari (Assicura), Marino Di Santo (Biricca), Federico Bertani (Ccfs), Morena Poggioli (Ccpl), Andrea Biggi (Ccpl), Elena Castellini (Ccpl), Andrea Volta (Coopaverla), Federica Sala (Coop Consumatori Nordest), Sandro Franzoso (Cmb), Enrico Benetti (Cpl), Emanuele Malavasi (Cpl), Livia Fraulini (Gulliver), Giulia Manzini (Gulliver), Vanessa Sirocchi (Legacoop Parma), Michele Bergonzini (Unieco), Francesco Ruini (Unieco), Emilio Bigi (Vita Futura).

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CONCORDIA L'azienda ha ricevuto nella sede di Borsa Italiana una menzione speciale per le società non quotate

Cpl, nomination per l'oscar di bilancio lì direttore omministratm ((Premiati i nostri sforzi post sismo» na segnalazione per l'o- di grande crisi non solo econo- ulteriore conferma dopo la fiscar al bilancio, per il se- mica, ma anche di fiducia che nale del 2010: «Cpl Concordia U ha nuovamente raggiunto un condo anno consecutivo. Cpl sta attraversando il Paese.

Concordia si conferma come una delle aziende al top nella provincia di Modena.

Lunedì scorso, alla sede di Borsa italiana, si è svolta la cerimonia della consegna degli 8 Oscar di bilancio 2011 e del premio speciale della Governance, promosso e gestito dalla federazione relazioni pubbliche italiana. Cpl Concordia è stata confermata nella rosa dei 3 finalisti per l'assegnazione dell'oscar di bilancio nella categoria "Società e grandi imprese non quotate", piazzandosi dietro Sorgenia spa, realtà decisamente più conosciuta a livello nazionale. Si tratta di un riconoscimento di eccellenza, soprattutto in questo momento

Nella motivazione riportata nel riconoscimento espresso dalla giuria si legge infatti: «Facilmente fruibile per i soci e gli stakeholder in generale, il bilancio di esercizio e consolidato fornisce ampie informazioni, analisi dettagliate e rilevanti indicatori quantitativi extra-finanziari sull'andamento della società. Particolarmente apprezzabile l'informativa prospettica con la redazione dei bilanci preventivi per il 2012,2013 e 2014 e il bilancio di sostenibilità 2011, in cui sono riportate utili informazioni suUa governance societaria e sulle performance sociali e ambientali».

Per l'azienda si tratta di una

ottimo traguardo ottenendo la nomination fra i tre finalisti ha sottolineato Massimo Continati, direttore amministrazione e sistemi informativi di Cpl -. Tale riconoscimento premia la qualità e la tenacia dell'impegno adottato dalle risorse della nostra cooperativa che, per la chiusura di questo bilancio, hanno svolto un lavoro in condizioni estremamente precarie a causa degli eventi sismici che hanno colpito le nostre sedi emiliane e che ci hanno imposto di lavorare anche di sabato e domenica sotto le tettoie solitamente adibite a copertura parcheggi, esposti sia al caldo che alle intemperie».

*ihfi w,« STAFF Lo staff di Cpl Concordia

nalidn per l'oscar

CPL Concordia: positivi il bilancio 2011 e la ripresa post terremoto (Sesto Potere) - Modena - 2 luglio 2012 CPL Concordia, gruppo cooperativo multiutility dell'energia, ha presentato lo scorso 23 giugno al Forum Monzani di Modena la proposta di Bilancio all'Assemblea dei soci della cooperativa, alla presenza del presidente nazionale di Legacoop Giuliano Potetti e del proiessore Giulio Tre monti.

E Gruppo CPL ha chiuso il 2011 con un valore della produzione pari a 388 milioni di euro, in aumento rispetto ai 383 milioni del 2010. Di questi, il 59% deriva dal settore energia e fonti rinnovabili, il 13% dalle costruzioni e manutenzione reti, 11% dalla distribuzione e vendita gas.

I ricavi conseguiti all'estero sono stati nel 2011 pari a 13 milioni di euro. Al 31 dicembre 2011 il gruppo CPL contava settanta società operanti per la maggior parte in ambito energetico e in aumento sono anche i soci della cooperativa capogruppo, i quali, tra soci cooperatori, sovventori e onorari, sono arrivati a quota 760, con un incremento di 62 unità rispetto al 2010.

Nel corso del 2011 il Gruppo CPL ha migliorato la sua capacità di produrre utili in proporzione al fatturato, determinando la migliore performance degli ultimi quindici anni. Il margine operativo lordo è passato dai 34,2 milioni di euro del 2010 ai 44,7 milioni del 2011 con una marginalità operativa che è cresciuta dall'8,9 all'I 1,5%. Il risultato operativo ammonta a 23,8 milioni di euro e conferma il trend di crescita della redditività del gruppo (16,4 milioni nel 2010). Il patrimonio netto del gruppo è pari a 129 milioni di euro, contro i 120 milioni del 2010, mentre alla fine del 2011 la cooperativa impiegava 1.272 lavoratori, 28 in più rispetto all'anno precedente.

"La presentazione dei dati di bilancio 2011 avviene a poco più di un mese dai terremoti che hanno colpito l'Emilia provocando ingenti danni anche alle nostre sedi. Nonostante ciò - ha affermato il presidente di CPL, Roberto Casari - lo sforzo logistico e organizzativo approntato in questi giorni, anche grazie al fondamentale contributo delle dieci sedi di CPL dislocate in tutta Italia, ha consentito di riprendere immediatamente le attività, che nelle sedi modenesi sono state garantite da personale organizzato in container cablati e tensostrutture attrezzate. Le nostre squadre - ha continuato Casari - hanno portato il loro contributo al ripristino dei servizi essenziali in tutti i comuni colpiti dal sisma: reti del gas, reti idriche ed elettriche, centrali termiche. Gli sforzi dei nostri soci e dei nostri lavoratori sono risultati fondamentali per ospedali, scuole, vie di comunicazione, edifici pubblici e privati. Sono fiero che la nostra cooperativa sia riuscita a svolgere appieno la sua funzione imprenditoriale e sociale in questo momento particolarmente difficile, garantendo in tempi brevi anche il ripristino di tutte le principali funzionalità della nostra azienda. Una sola cosa ci preoccupa, più del terremoto: la burocrazia cieca e tecnica che potrebbe bloccare la rinascita delle attività imprenditoriali e la nuova vita delle nostre comunità".

Per il 2012 la cooperativa conferma la propria politica di sviluppo e di creazione di valore sostenibile nel lungo termine. Tale obiettivo sarà realizzato rafforzando la posizione sul mercato nazionale e cercando di acquisire nuove quote di mercato sui mercati esteri, in particolare del nord Africa e dell'Asia, mantenendo una solida struttura finanziaria, perseguendo l'efficienza operativa e nell'impiego di capitale e utilizzando la leva della ricerca e dell'innovazione.

Le attività prevalenti del Gruppo rimarranno la gestione di impianti energetici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico a tetto e agli impianti biogas, l'istallazione e la sostituzione di contatori e correttori volumetrici.

Nell'ambito della costruzione, gestione e manutenzione reti gas, proseguiranno i lavori di metanizzazione dei bacini in Sardegna: per il 2012 il gruppo sarà impegnato nella costruzione di 3 dei 12 bacini m concessione.

Proseguirà, inoltre, l'impegno nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi: è dell'esercizio 2012 l'introduzione di un nuovo settore denominato "Oil&Gas and Power Service" che si occupa di servizi tecnologicamente avanzati in Italia e all'estero come la manutenzione di turbine gas oleodinamiche. Nel corso del 2011 CPL ha perfezionato l'acquisto di una partecipazione paritaria in Polargas, società attiva nella commercializzazione del gas naturale liquido sul territorio nazionale: dal prossimo settembre l'azienda sarà attiva nel settore industriale in aggiunta alle 3 stazioni di rigassificazione per autotrazione già operative dal 2011.

Nel corso dei lavori assembleari largo consenso ha suscitato l'intervento del presidente nazionale Legacoop Poletti: "H mondo cooperativo ha avuto una reazione straordinaria: le cooperative, oltre a fronteggiare quanto accadeva ai propri lavoratori e alle proprie strutture, contemporaneamente si preoccupavano del sostegno agli altri terremotati''. Accanto alle proposte di devolvere ore di lavoro ai terremotati, o alle agevolazioni fiscali ipotizzate dal Presidente di CPL, Poletti ha lanciato l'idea di produzione assistita, da parte dei competitors, a favore delle aziende momentaneamente non operative.

Il professore Giulio Tremonti, giurista ed ex ministro dell'Economia, ha illustrato le considerazioni economiche contenute nel suo ultimo volume "Uscita di sicurezza", commentando: "La buona economia è il lavoro e la produzione. L'idea che o sei una Spa o un finanziere oppure non sei nessuno, non va bene".

La cooperativa

INCROLLABILE Fantasisti capaci di colpi di testa, gregari capaci di fare squadra e resistere anche al terremoto.

La forza di CPL Concordia sono i ragazzi della Bassa modenese. Che da 114 anni operano a tutto campo nel settore del gas e dell'energia 1

L 23 APRILE 1899, 382 OPERAI DELLA BASSA fecero ritorno a casa col morale alto e le tasche piene di orgoglio. Quel giorno, a Concordia sulla Secchia (Modenal, alla presenza del i notaio Edgardo Muratori, avevano dato vita all'Associazione fra gli Operai Braccianti dell'ex Mandamento di Concordia; una cooperativa che per tutti loro, scarriolanti analfabeti e disperati dalla fame, significava una cosa sola: lavoro e dignità. Centoquattordici anni dopo, il gruppo cooperativo CPL Concordia non ha perso nulla dell'intuizione dei pionieri di un tempo: se il suo nome è oggi sinonimo di energia e innovazione in buona parte del mondo lo deve in fondo alla capacità dei suoi ragazzi della Bassa di dare gambe al futuro e guardare lontano. Una multiutiliy che oggi, con circa 1.600 addetti e 80 socie tà, opera principalmente nel mondo delle reti tecnologiche (gas, acqua, teleriscaldamento), distribuzione e vendita gas, illuminazione pubblica, fotovoltaico e biogas. cogenerazione e trigenerazione, servizi Ict in Italia e in Europa, Africa, Sudamerica e Asia.

«Ha visto il Ruston all'ingresso? È un cimelio di famiglia, il primo escavatore di CPL. Lo portammo qui nel 1958. quando la nomina a presidente di Giuseppe Tanferri aveva procacciato a CPL nuovi contratti che ci imponevano di rinnovare il lavoro nei cantieri e meccanizzarci. Una sfida tutt'altro che indolore, l'arrivo delle macchine avrebbe portato via il lavoro a molti braccianti». Mario Guarnieri, vicepresidente e responsabile del Controllo di gestione di CPL. nel 1958 non era nemmeno nato, ma qui a Concordia funziona così: si parla al plurale, tutt'al più si dice "Io qui ho cominciato insieme a Tromba e Draghetti". Classe 1967. una laurea in Economia e Commercio a Bologna, Guarnie-

«Quanto è stato f a t t o in 114 anni di storia lo dobbiamo alle persone», ripete Mario Guarnieri, vicepresidente di CPL Concordia (a sinistra), «soci e dipendenti fedeli alla missione di generare "lavoro vero" che ci hanno portato in t u t t o il mondo». A destra, alcuni lavoratori protagonisti del libro fotografico Ott[o]re che nel 2 0 0 9 ha celebrato i 110 anni di vita della cooperativa

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ri si fa le ossa nel mondo della formazione finché, nel 1995. si presenta in CPL, dove si stanno cercando giovani neolaureati per sviluppare controllo di gestione e contabilità analitica. «Entrai in un'azienda che tra soci e dipendenti contava su trecento persone circa e che viveva una fase di sviluppo informatico. Quanto al core business, CPL aveva ormai consolidato il suo ruolo nel settore gas metano, assicurando la gestione del servizio di distribuzione in oltre 50 comuni italiani •.

Dopo gli anni di crisi seguiti alla meccanizzazione delle lavorazioni infatti, CPL Concordia decide di dedicarsi alla costruzione di reti del gas metano: «LI metano avrebbe salvato la vita a CPL e a Tanferri, che già meditava di finire con l'auto in un fosso per avere qualche giorno di proroga sui pagamenti ai fornitori.

Noi fino ad allora ci eravamo limitati a opere di scavo, di tubi del gas non avevamo alcuna esperienza. Ma avevamo bisogno di rinnovarci. E avevamo il geometra Bighi». Il carpigiano Bruno Bighi, primo tecnico di CPL, era entrato in cooperativa nel 1954: di giorno vangava la terra e di sera raggiungeva Modena in bici per studiare da geometra. Ma era «un fenomeno» e in breve, per usare le parole di Tanferri, «divenne l'artefice del processo ascensionale di un'azienda che ha saputo trasformare un Grifo in una Giulia»: quando le cose iniziarono ad andare bene la moto 125 usata da Bighi per cantieri venne infatti sostituita con una Giulia Alfa Romeo. TI primo impianto di distribuzione venne realizzato nel 1964 a Castelfranco Emilia e, negli anni

Settanta, affiancammo all'attività di costruzione dei metanodotti la trasformazione degli apparecchi utilizzatori da gas di città a gas metano. Il "tagliando" lo facemmo a Novi Ligure. Oggi serviamo più di 70 mila utenti in Italia». Proprio a Novi Ligure va distinguendosi tra i "novellini" che sporcavano di olio gli arnesi «se ci presentavamo coi ferri puliti la gente capiva che eravamo nuovi del mestiere' -. un giovane tecnico termoelettricista chiamato Roberto Casari, attuale presidente di CPL Concordia: «Venne eletto alla guida della cooperativa a soli 22 anni, nel 1976».

Metano e gioventù: fra le tante immagini che ben definiscono il carattere di CPL Guarnieri predilige quelle che arrivano da Ischia, «seconda isola d'Italia a ricevere il metano grazie a giovani ingegneri, eredi degli scarriolanti di un tempo, che hanno posato 13 chilometri di condotte sottomarine a profondità di 80 metri rispettando i vincoli ambientali del parco naturale di Ischia e Precida: anche su quest'ultima abbiamo avviato i cantieri mentre prosegue l'ampliamento della rete di Ischia». Fin dagli inizi degli anni Ottanta una strategia basata su una serie di acquisizioni di società apre inoltre alla cooperativa nuove strade nei settori del teleriscaldamento, della gestione calore, della cogenerazione e infine della trigenerazione, dove oggi CPL esegue lavori tecnologicamente avanzati a livello internazionale: basti pensare agli impianti di trigenerazione di Linate, al teleriscaldamento di Malpensa, o agli sboccili aperti nel mercato alge- •

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Sotto, la ripresa delle a t t i v i t à di CPL in tensostrutture e container allestiti in una zona sicura dell'area aziendale.

I n basso, ì lavori di scavo per la posa della condotta metano nel centro storico di Rovereto (Tn), a t t i v i t à intensificata in t u t t a Italia t r a gli anni 7 0 e 8 0

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È il caos, si corre verso case e scuole e all'assalto delle aree indicate dai soccorsi. Ma una volta messi in salvo i propri cari, i dipendenti tornano subito al lavoro: Ricordo una mattina, mentre pioveva a dirotto e la terra continuava a tremare, i nostri ragazzi tirare i cavi sui tetti dei container per portare luce ed elettricità nelle sistemazioni di fortuna arrivate dalle nostre sedi italiane: camper, strutture, qualcuno aveva provveduto al pagamento anticipato degli ordini».

L'azienda non si era fermata: il dieci giugno vennero emesse le buste paga e le fatture uscirono puntuali.

• rino-maghrebino in seguito all'installazione di un impianto di riduzione e misura del gas per la centrale di Hamma, la più grande di Algeri, o ancora alla realizzazione di alcuni tra i più grandi impianti fotovoltaici pubblici italiani, come quello di Navicelli a Pisa.

Oggi puntiamo sull'Internazionalizzazione investendo in mercati dove si stanno avviando progetti in ambito di risparmio energetico. Come negli Stati Uniti, dove porteremo la nostra esperienza di gestione calore lungo i grattacieli: stiamo già lavorando a un progetto che riguarda l'Empire State Building. In Polonia, poi. abbiamo vinto un'importante gara che ci porterà a costruire 3 megawatt di cogenerazione in joint venture con una società polacca ». Quanto all'innovazione, CPL sta sviluppando progetti sulle smart city che puntano sull'efficienza energetica e l'autoproduzione di energia, ma anche sul recupero di una risorsa preziosa, l'acqua, in particolare quella piovana. I progetti vengono messi a punto all'Information Technology di Mirandola, dove lavorano oltre 100 ragazzi, la nostra punta di diamante verso un futuro ricco di investimenti: entro fine anno assumeremo un centinaio di nuove risorse». A proposito di dipendenti: ogni anno CPL organizza un tour delle dieci sedi per portare a conoscenza di soci, dipendenti e stakeholder il bilancio di sostenibilità, un sistema non obbligato di essere trasparenti, ma che ci consente di dare senso e gambe ai valori di partecipazione e condivisione ».

Valori incrollabili per chi lavora in questa cooperativa. Il 29 maggio 2012, il terremoto che colpisce la Bassa squassa le sedi di CPL Concordia e Mirandola.

Le riunioni sotto il tendone degli Orfei In quei giorni, ricorda Guarnieri, «affiancammo la Protezione Civile nei campi degli sfollati, nelle case di riposo aiutammo a portare in salvo gli anziani e a rimettere in sicurezza gas, luce e acqua. Abbiamo eseguito lavori di ripristino delle sale operatorie sotto le tende: i primi bambini nacquero in un parcheggio a Carpi, le messe celebrate sotto i gazebo del Pd, le riunioni convocate sotto i tendoni del circo Orfei. La certezza che avremmo superato il sisma con le nostre forze è la stessa che ci anima anche oggi, che ci mancano 5 mila metri quadrati di uffici e altrettanti di magazzino, che abbiamo delocalizzato parte delle attività in 130 container e fornito assistenza a 60 famiglie di soci ancora fuori casa. Ci siamo ridotti la remunerazione e accantonato parte dei fondi per rimetterci in piedi.

Anche oggi, che abbiamo calcolato fino a 20 milioni di danni e che in mancanza di circolari interpretative vediamo le richieste di risarcimento della zona continuamente rigettate, sono certo che CPL guarderà al sisma come a uno dei tanti eventi della sua storia».

Molto altro si potrebbe dire di questi 114 anni di lavoro. Paolo Franchi e Francesco Manicardi lo hanno fatto nel bel libro Per chi verrà dopo di me. Storia di una cooperativa raccontata da chi l'ha vissuta (ed. Rubbettino). Un libro che raccoglie storie nella storia, come quella di Tanferri e Bighi. Perché, scrive il presidente Casari nell'introduzione «alle storie di lavoro vero, alle storie grandi e piccole di vita imprenditoriale condivisa, crediamo si possa ispirare quel giovane che oggi si affaccia al mondo del lavoro.

Vogliamo che quel giovane sappia che c'è un modo diverso di dare dignità e senso alla propria fatica: lavorare per chi verrà dopo di lui».

Caterina Giojelli

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mo 20/12/2012 CPL CONCORDIA VINCE Premio Coopnet 2.0 di Legacoop in collaborazione con Telecom Italia MODENA 20 DICEMBRE Legacoop anche quest'anno ha premiato l'innovazione "on line" nel movimento cooperativo con l'iniziativa COOPNET 2.0, il premio organizzato da Legacoop in collaborazione con Telecom Italia. "Coopnet 2.0"-ha ricordato Vanni Rinaldi, Responsabile Legacoop per le nuove tecnologie- "fa parte del progetto Coopernova, che si pone come obiettivo quello di valorizzare l'innovazione presente nel mondo cooperativo e di permettere l'apertura verso interlocutori esterni". Sono state tre le cooperative premiate: Finabita, Cpl Concordia e La traccia, con idee innovative che diventano servizi ad alto contenuto di tecnologia ed allo stesso tempo con fini di utilità sociale. Tra i tre progetti premiati spicca quello di Cpl Concordia -"Contatore domestico intelligente con sistema di gestione e comunicazione integrato" Il contatore F4, perfetto connubio tra tradizione ed innovazione, risponde alle esigenze più avanzate del mondo della Distribuzione del gas naturale. Ideato per soddisfare i requisiti della Delibera 155/2008 dell'Autorità dell'Energia Elettrica e del Gas, rappresenta una soluzione innovativa per quanto riguarda la contabilizzazione dei consumi, pur garantendo l'affidabilità nel tempo della misura stessa grazie al consolidato principio meccanico della misura tramite membrane e cassetti paralleli. L'elemento primario di misura del contatore è costituito da due camere di misura, dotate di apposite membrane sintetiche flessibili e a tenuta di gas, che vengono messe in movimento dal differenziale tra la pressione di ingresso e di uscita. Il gas entra da una parte delle camere di misura, ed esce dall'altra parte trasferendo un volume noto, il cosiddetto "volume ciclico". Quando una parte è piena, il cassetto si muove verso la posizione successiva, permettendo così al gas di riempire la parte vuota. Il moto risultante viene convertito in impulsi elettronici tramite un apposito encoder. www.cpl.it Premi anche per Finabita di Roma e La traccia -"Progetto Prisma e Smart Health" di Stefano Catellani

MO 25/6/2012 CPL CONCORDIA ha presentato il bilancio 2011 MODENA 25 GIUGNO II Gruppo CPL CONCORDIA ha chiuso il 2011 con un valore della produzione pari a 388 milioni di euro, in aumento rispetto ai 383 milioni del 2010. Di questi, il 59% deriva dal settore energia e fonti rinnovabili, il 13% dalle costruzioni e manutenzione reti, 11% dalla distribuzione e vendita gas. I ricavi conseguiti all'estero sono stati nel 2011 pari a 13 milioni di euro. Al 31 dicembre 2011 il gruppo CPL contava settanta società operanti per la maggior parte in ambito energetico e in aumento sono anche i soci della cooperativa capogruppo, i quali, tra soci cooperatori, sovventori e onorari, sono arrivati a quota 760, con un incremento di 62 unità rispetto al 2010.

Nel corso del 2011 il Gruppo CPL ha migliorato la sua capacità di produrre utili in proporzione al fatturato, determinando la miglior performance degli ultimi quindici anni. Il Margine Operativo Lordo è passato dai 34,2 milioni di euro del 2010 ai 44,7 milioni del 2011 con una marginalità operativa che è cresciuta dall'8,9 all'11,5%. Il risultato operativo ammonta a 23,8 milioni di euro e conferma il trend di crescita della redditività del gruppo (16,4 milioni nel 2010). Il patrimonio netto del gruppo è pari a 129 milioni di euro, contro i 120 milioni del 2010 mentre alla fine del 2011 la cooperativa impiegava 1.272 lavoratori, 28 in più rispetto all'anno precedente.

"La presentazione dei dati di bilancio 2011 avviene a poco più di un mese dal terremoto che ha colpito l'Emilia provocando ingenti danni anche alle nostre sedi. Nonostante ciò, - afferma il Presidente di CPL, Roberto Casari - lo sforzo logistico e organizzativo approntato in questi giorni, anche grazie al fondamentale contributo delle dieci sedi di CPL dislocate in tutta Italia, ha consentito di riprendere immediatamente le attività, che nelle sedi modenesi sono state garantite da personale organizzato in container cablati e tensostrutture attrezzate. Le nostre squadre - continua Casari - hanno portato il loro contributo al ripristino dei servizi essenziali in tutti i comuni colpiti dal sisma: reti del gas, reti idriche ed elettriche, centrali termiche. Gli sforzi dei nostri soci e dei nostri lavoratori sono risultati fondamentali per ospedali, scuole, vie di comunicazione, edifici pubblici e privati. Sono fiero, dunque, che la nostra cooperativa sia riuscita a svolgere appieno la sua funzione imprenditoriale e sociale in questo momento particolarmente difficile, garantendo in tempi brevi anche il ripristino di tutte le sue principali funzionalità".

Per il 2012 la Cooperativa conferma la propria politica di sviluppo e di creazione di valore sostenibile nel lungo termine.

Tale obiettivo sarà realizzato rafforzando la posizione sul mercato nazionale e cercando di acquisire nuove quote di mercato sui mercati esteri, in particolare del nord Africa e dell'Asia, mantenendo una solida struttura finanziaria, perseguendo l'efficienza operativa e nell'impiego di capitale e utilizzando la leva della ricerca e dell'innovazione.

Le attività prevalenti del Gruppo rimarranno la gestione di impianti energetici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico a tetto e agli impianti biogas, l'istallazione e la sostituzione di contatori e correttori volumetrici. Nell'ambito della costruzione, gestione e manutenzione reti gas, proseguiranno i lavori di metanizzazione dei bacini in Sardegna: per il 2012 il gruppo sarà impegnato nella costruzione di 3 dei 12 bacini in concessione. Proseguirà, inoltre, l'impegno nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi: è dell'esercizio 2012, infatti, l'introduzione di un nuovo settore denominato "Oil&Gas and Power Service" che si occupa di servizi tecnologicamente avanzati in Italia e all'estero come la manutenzione di turbine gas oleodinamiche. Nel corso del 2011 CPL ha perfezionato l'acquisto di una partecipazione paritaria in Polargas, società attiva nella commercializzazione del Gas Naturale Liquido sul territorio nazionale: dal prossimo settembre l'azienda sarà attiva nel settore industriale in aggiunta alle 3 stazioni di rigassificazione per autotrazione già operative dal 2011. di Stefano Catellani