Corriere Vicentino settembre 2012

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montebello

Medicina associata

Aiuti per l’emilia

di federico gobetti

di ilaria boscardin

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urante le code dal medico la chiacchiera sull’argomento è inevitabile: “Ma la medicina associata si fa o no?”. Da metà giugno i medici Maggio e Bandiera hanno trasferito il l o r o ambulatori nella ex sede dell’Ulss 5, in piazzale Cenzi. “I pazienti - dice la dottoressa Mariagrazia Maggio sono contenti dei nuovi amulatori e di trovare due medici nello stesso edificio. Inoltre la presenza anche del punto prelievi rende il servizio ancora più comodo”. Allora la medicina associata si farà anche a Montebello? La Regione Veneto e la Spending Review del Governo la impongono, la

gente la chiede, ma non c’è il sì definitivo. In cosa consiste il progetto? Sostanzialmente si vuole unire in un’unica sede tutti gli ambulatori dei cinque medici di base di Montebello e in più quello del dottor Bagolin di Gambellara, in modo da fornire un’assistenza medica totale. Seguiti da una segreteria i pazienti eviteranno code e attese infinite; si andrà dal medico sempre su appuntamento e saranno garantiti almeno due dottori in compresenza. Verrà poi creato un database con le schede di tutti i pazienti in modo che, se per esempio un medico è assente, l’assistito dello stesso possa rivolgersi ad un altro dottore. Si istituirà anche un servizio di visite a domicilio per i pazienti che hanno difficoltà a muoversi. Quali sono i tempi? È ancora difficile dirlo. Ma siamo sulla buona strada.

gambellara Gambellara entra in rete

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el mese di agosto, grazie ad uno scambio tra il Comune e le aziende Interplanet srl ed EA4, sono stati installati ben sei punti di emissione segnali chiamati “hot-spot”, che permetteranno ai cittadini di collegarsi ad internet gratuitamente da diversi punti del paese. I sei hot-spot sono presenti in piazza Papa Giovanni XXIII, all’impianto sportivo di via Pieve, al parco San Marco, nella lottizzazione “Il Castello”, in piazza Madre Teresa di Calcutta a Sorio e nella lottizzazione “Il Giardino”. i.b.

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ioia e solidarietà: gli abitanti di Montebello da più di tre mesi continuano la raccolta di viveri e beni di prima necessità per le popolazioni terremotate dell’Emilia. Ci racconta l’esperienza l’assessore alla Protezione Civile Francesco Gentilin. Com’è nata l’idea? Il progetto è partito dalla Protezione Civile con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Durante la festa di San Giovanni abbiamo messo a disposizione dei banchetti per la raccolta di beni di prima necessità e a fine mese abbiamo consegnato direttamente alle famiglie isolate due camion e due furgoni di materiale. Come hanno reagito i terremotati? La situazione è difficile, ma vedere la gioia nei loro occhi è stato bellissimo. La raccolta continua ancora? Assolutamente sì. È stato bello vedere come tutto il paese si è mosso: un fattore da non sottovalutare in questo periodo di crisi.


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