Lettera aperta organizzazioni agricole colli euganei 20 01 2017

Alle organizzazioni di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana: Presidente Agriturist Veneto Leonardo Granata agriturismo@montesereo.it Presidente Agriturist Padova Luisa De Marchi agritur@confagricoltura.it info@buonaterrabio.it Presidente Confagricoltura Padova Giordano Emo Capodilista padova@confagricoltura.it Presidente Confederazione italiana agricoltori Padova Roberto Betto presidente@ciapadova.it Presidente Coldiretti Padova Federico Miotto padova@coldiretti.it E per conoscenza a: Commissario straordinario Parco Regionale Colli Euganei Enrico Specchio enrico.specchio@regione.veneto.it Dirigente del settore caccia e pesca, agricoltura, cave e polizia provinciale della Provincia di Padova Renato Ferroli renato.ferroli@provincia.padova.it Neo-consulente dell’Ente Parco Colli Euganei per la gestione dei cinghiali Renato Semenzato semenzatorenato@gmail.com Consorzio Vini Colli Euganei segreteria@collieuganeidoc.com Associazione Strada del Vino Colli Euganei info@stradadelvinocollieuganei.it Federalberghi Terme Abano Montegrotto federalberghi@abanomontegrotto.it Sindaci dei 15 comuni afferenti l'Area Protetta dei Colli Euganei cinto@provincia.padova.it info@comune.baone.pd.it polisportello@comune.este.pd.it urp@comune.monselice.padova.it info@comune.battaglia-terme.pd.it

protocollo@abanoterme.net protocollo@comune.teolo.pd.it sindaco@comune.cervarese.pd.it trevisan.vanessa@comune.vo.pd.it protocollo@comune.torreglia.pd.it info@comune.rovolon.pd.it info@uce.pd.it sindaco@comune.lozzoatestino.pd.it sindaco@galzignanoterme.org Presidente e Consiglieri della Provincia di Padova fabio.bui@provincia.padova.it gianni.berno@provincia.padova.it luigi.bisato@provincia.padova.it massimo.campagnolo@provincia.padova.it davide.gianella@provincia.padova.it vincenzo.gottardo@provincia.padova.it anna.lazzarin@provincia.padova.it silvia.mizzon@provincia.padova.it nunzio.tacchetto@provincia.padova.it angela.temporin@provincia.padova.it elisa.venturini@provincia.padova.it manuel.bianzale@provincia.padova.it mauro.fecchio@provincia.padova.it mariella.mazzetto@provincia.padova.it andrea.recaldin@provincia.padova.it domenico.zanon@provincia.padova.it presidente@provincia.padova.it Animal and Plant Health Agency, United Kingdom Senior Ecologist Giovanna Massei Giovanna.Massei@apha.gsi.gov.uk

20 gennaio 2017

LETTERA APERTA ALLE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE SUL FUTURO DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEI COLLI EUGANEI Da settimane si discute di ridurre la superficie del Parco Naturale Regionale dei Colli Euganei sostenendo che gli attuali vincoli dell’Area Protetta non permettono uno sviluppo economico in grado di soddisfare le aspettative dei residenti. Sono chiamati in causa anche gli animali selvatici, soprattutto i cinghiali, che sono ritenuti responsabili di incidenti stradali e di danni economici all’imprenditoria agricola.

Secondo i presentatori dei due emendamenti al Progetto di Legge n. 194 Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 (quelli che propongono la riduzione della superficie del Parco dei Colli Euganei) i piani di abbattimento dei cinghiali portati avanti sin dal 20011 dall’Ente Parco Colli, ai sensi dell’art. 19 c. 2 della L. 1

http://www.parcocollieuganei.com/doc/forestale/cronistoria_attivita.pdf

157/922, sono insufficienti ed è necessario degradare le attuali aree naturali protette a zone di “pre-parco” o “contigue” dove possa essere esercitata la “caccia controllata”. “Aree contigue” e “caccia controllata” sono definizioni che troviamo all’art. 32 della legge n. 394/1991 (legge quadro sulle aree protette)3.

Queste informazioni si possono trovare nelle relazioni e nei testi dei due emendamenti al Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 che puntano alla modifica della planimetria del Parco dei Colli Euganei. I presentatori dei due emendamenti sono rispettivamente i Consiglieri regionali Berlato, Finco, Guadagnini, Barison per il primo e Rizzotto, Finco, Guadagnini, Barison, Berlato per il secondo.

Se il primo emendamento (n. 11) è stato momentaneamente messo da parte4, il secondo emendamento (n.

A0170 del 12/12/2016) è stato approvato dal Consiglio Regionale del Veneto il 21 dicembre 20165 (vedi Legge Regionale Veneto n. 30 del 30 dicembre 20166) e prevede che “la Giunta regionale, d’intesa con l’Ente Parco regionale dei Colli Euganei e con i comuni ricompresi nell’area del Parco medesimo e nelle aree contigue, sottopone al Consiglio regionale la modifica della planimetria del Parco dei Colli Euganei e delle aree contigue, entro e non oltre novanta giorni dall’approvazione delle presente legge.”

Secondo un comunicato diffuso il 13 dicembre 2016 dall’ufficio stampa del Consigliere regionale Sergio Berlato: “Se, entro il termine perentorio dei 90 giorni, la Giunta non riuscirà a trovare l'intesa con i comuni interessati, il Consiglio regionale procederà d'ufficio approvando la proposta di planimetria iniziale (prevista dal primo emendamento che prevede una riduzione della superficie del Parco di circa l’80%7 ndr).”8 Questa è la situazione attuale.

Leggo sui quotidiani locali che gli schieramenti dei contrari e dei favorevoli alla modifica dei confini del Parco sono così formati:

Tratto dall’articolo «I Comuni uniti hanno vinto la battaglia» di Nicola Cesaro, apparso su Il Mattino di Padova del 14-12-2016

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http://www.lalupusinfabula.it/Approfondimenti/testo-legge-157-caccia.htm http://www.parks.it/federparchi/leggi/394.html#anchor%20art32 4 http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/12/12/news/riduzione-dell-area-del-parco-colli-ambientalisti-avenezia-1.14556371 5 http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/12/21/news/primo-si-della-regione-alla-riduzione-del-parco1.14603546 6 https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=337059 7 http://www.andreazanoni.it/it/news/comunicati-stampa/ambiente---zanoni-(pd)-la-maggioranza-vuole-demolire-leggeche-tutela-i-colli-euganei-no-all-assalto-di-cacciatori-cementificatori-cavatori-e-cementifici.html 8 http://www.sergioberlato.it/ultimi_inserimenti_dettaglio.asp?cat=comunicati_stampa&qi=16-2731 3

La tabella contiene degli errori dal momento che Federalberghi Terme Abano Montegrotto ha diffuso un comunicato stampa in cui parla di “inaccettabile ridimensionamento dell’area del Parco Colli Euganei”9.

E tra le associazioni contrarie ne mancano molte all’appello, tra cui sicuramente Gruppo d’Intervento Giuridico10 ed Ente Nazionale Protezione Animali Padova. Ma non è questo il punto.

Vi propongo un ragionamento che tiene in considerazione la cronistoria dell’attività dell’Ente Parco di gestione del cinghiale nell’Area Protetta. Questa lettera è pubblica e gradirò una vostra replica pubblica.

Parto da una fotografia scattata all’ingresso di un agriturismo dei Colli Euganei che, come si vede chiaramente, è associato ad Agriturist, branca di Confagricoltura11.

La domanda sorge spontanea: perché Confagricoltura si schiera a favore della riduzione della superficie del Parco Colli Euganei e della caccia quando i suoi associati fanno l’esatto opposto istituendo “fondi chiusi” ai sensi dell’art. 15, comma 8, della Legge 11 febbraio 1992 n.157?12 Forse c’è un grosso equivoco: la “caccia controllata” che si pratica nelle “aree contigue” o di “pre-parco” ai sensi dell’art. 32 della legge n. 394/1991 non ha nulla a che vedere con il cosiddetto “controllo della fauna selvatica” previsto dall’art. 19 c. 2 della L. 157/92 e attuato per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali.

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http://www.abanopeople.it/2016/12/14/contrarieta-federalberghi-ad-emendamento-berlato-riduzione-parco-colli/ https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/10/20/la-propaganda-della-regione-veneto-per-cancellare-il-parconaturale-regionale-dei-colli-euganei/ 11 http://www.confagricoltura.it/ita/confagricoltura/agriturist_23.php 12 https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/07/09/benvenuti-rifugiati-come-le-siepi-possono-difendere-testesso-e-gli-altri-animali-dalle-scorrerie-dei-predoni/ 10

La “caccia controllata” è semplicemente una caccia “riservata ai soli residenti dei comuni dell'area naturale protetta e dell'area contigua” (art. 32 c. 3 L. 394/1991) ma è comunque caccia.

Questo significa che nelle aree che verranno escluse dalla tutela del Parco dei Colli Euganei (aree contigue) la caccia verrà aperta alle specie cacciabili e ai periodi di attività venatoria previsti dall’art.

18 della L. 157/92. Questo elenco di specie cacciabili si estende ben oltre i cinghiali e comprende allodole, germani reali, cesene, tordi, beccacce, volpi, ecc.

Significherebbe, in tutto e per tutto, tornare alla situazione precedente alla Legge regionale 10 ottobre 1989, n. 38 (Legge istitutiva del Parco Regionale dei Colli Euganei13) quando la caccia era aperta sui Colli Euganei: torniamo indietro di 28 anni nella tutela della fauna selvatica che invece dovrebbe essere “tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale” (art. 1 c. 1 L. 157/92).

Mi è capitato tra le mani questo vecchio articolo che come potete vedere è del 12 settembre 1995.

Il titolo non lascia spazio ad interpretazioni. 22 anni dopo Berlato sta mantenendo la promessa con il suo elettorato di cacciatori e non capisco perché le organizzazione degli imprenditori agricoli stiano reggendo questo gioco. Cosa c’entra l’attività sindacale a favore delle imprese agricole con la caccia alle allodole?

Schermata tratta dal video “Vino, cani e pallettoni” realizzato da Lorenzo Guaia e pubblicato su YouTube il 29 agosto 2013 https://youtu.be/mmiC_xuTnrs E infatti non sono sorpreso nel leggere che il Comune di Galzignano Terme è schierato a favore della riduzione del Parco Colli: il Sindaco Riccardo Masin, che ci legge in copia, è Vicepresidente di Federcaccia Padova14 e sono certo che vi potrà spiegare che bel regalo gli state facendo (e gli avete già fatto dal momento che è già passato) sostenendo l’emendamento a firma Rizzotto, Finco, Guadagnini, Barison, Berlato.

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http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/1989/89lr0038.html?numLegge=38&annoLegge=1989&tipoLegge=Alr http://www.federcacciapadova.it/organigramma.asp

Masin è stato anche Assessore con delega a “Lotta ai cinghiali e agli animali nocivi al territorio” nel Comitato Esecutivo dell’Ente Parco Colli Euganei fino al commissariamento del Parco.

Purtroppo l’Italia è tristemente famosa per i conflitti di interessi.

Ma del resto anche Oscar Stella di Cervarese S. Croce, presidente di Federcaccia Padova, era nel Consiglio dell’Ente Parco Colli Euganei15 fino al commissariamento.

Si parla sempre di Berlato come l’unico artefice dello smantellamento del Parco Colli.

In realtà mi pare che Berlato sia solo uno dei tanti protagonisti di questa vicenda.

Ad esempio mi domando come mai l’Assessore veneto all'agricoltura, caccia e pesca Giuseppe Pan vada a cena con il Presidente di Federcaccia Padova Oscar Stella.

Non mi sto inventando niente dal momento che le foto sono state condivise sulla pagina facebook di Federcaccia Padova il 21 dicembre 2016.

Post facebook di Oscar Stella, Presidente di Federcaccia Padova condiviso sulla pagina facebook pubblica di Federcaccia Padova il 21 dicembre 2016. In foto l’Assessore Giuseppe Pan al centro e sulla destra Oscar Stella.

Per carità le cene non sono fuorilegge, però se Pan va a cena con i cacciatori con la pochette verde perché non va a cena anche con ENPA, LIPU, LAV, ecc.? Mi risulta che la pianificazione faunistico-venatoria, per legge, comprenda anche le associazioni di protezione ambientale (L. 157/92 e L.R. Veneto 50/9316).

Anche se a Padova i posti riservati agli ambientalisti negli ambiti territoriali di caccia sono occupati da cacciatori...1718

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http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/02/22/news/oscar-stella-ribatte-la-mia-scelta-sara-un-valoreaggiunto-1.13004314?refresh_ce 16 https://www.regione.veneto.it/static/www/agricoltura-e-foreste/LR_9_dicembre_1993_n_50.pdf 17 http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/12/18/news/sembrano-animalisti-ma-sono-cacciatori-ecomandano-da-soli-1.14588613 18 http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/12/24/news/i-cacciatori-sono-ambientalisti-ma-il-caso-finiscein-parlamento-1.14618124

E se Oscar Stella è anche Vicepresidente di Federcaccia Veneto, subito sotto al Presidente Flavio Tosi 19, e date le cene, mi viene da pensare che dopotutto tanta inimicizia tra leghisti e tosiani non ci sia e che la trama vada ben oltre Sergio Berlato.

Foto di Federcaccia Padova pubblicata il 6 luglio 2014 su Facebook col titolo: “Elezione Consiglio Regionale Federcaccia Veneto. Flavio Tosi Eletto Presidente Regionale Federcaccia Veneto.” In foto, al centro, Oscar Stella e subito a sinistra Flavio Tosi. Sullo sfondo i Colli Euganei: la foto è stata scattata all’esterno del Ristorante Pizzeria “Al Bosco” di Cervarese Santa Croce (PD). Guarda caso anche il Sindaco di Cervarese S. Croce, Massimo Campagnolo, è schierato a favore della riduzione del Parco Colli...

Il Gazzettino di Padova del 18/01/2017 19

http://www.federcaccia.org/regione_struttura.php

Anch’io, come Oscar Stella, penso che il 2016 sia stato “indimenticabile”, soprattutto per quanto riguarda la deregulation venatoria e la demolizione delle aree protette in Veneto, compreso il Parco Colli Euganei, ma non solo: si pensi al Parco Naturale Regionale della Lessinia che si trova nelle medesime condizioni.

In queste settimane ho sentito tante frasi, anche da parte degli ambientalisti, del tipo: “il piano di gestione dei cinghiali nel Parco Colli c’è ma non viene finanziato” oppure “i cinghiali proliferano indisturbati da anni nel Parco Colli perché sono protetti” oppure “l’Ente Parco non ha mai fatto niente per risolvere il problema cinghiali” o “la Regione in realtà ha sempre ostacolato la lotta ai cinghiali” oppure “l’Ente Parco cattura solo pochi cinghiali l’anno e bisogna aumentare chiusini e selecontrollori” e ancora “i cinghiali si mettono in salvo rifugiandosi nelle zone limitrofe del Parco dove non possono essere abbattuti” e così via.

Allora, per vederci chiaro, ho pensato di leggermi un bel malloppo di Delibere del Comitato Esecutivo (DCE) e di Decreti del Direttore/Dirigente (DD) del Parco Colli Euganei, dal 2002 al 2014 circa. Ho potuto andare a ritroso quasi fino al 2001, anno in cui è iniziata l’attività di controllo del cinghiale sui Colli Euganei.

Qui sotto vi riporto sinteticamente (il che è tutto dire) quanto è emerso dalla lettura:  

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DCE n. 262/2002: convenzione tra Ente Parco e Provincia di Padova per il controllo del cinghiale nel Parco Colli Euganei; DCE n. 178/2003: accordo tra Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale, Assessorato Provinciale Ambiente e Parchi, selecontrollori (cacciatori) ed Ente Parco per il controllo del cinghiale nel Parco. Stanziati 10.000 €. Presidente del Parco Colli Euganei Simone Campagnolo (anche lui fu sindaco di Cervarese S. Croce candidato con Forza Italia, come l’attuale sindaco di Cervarese Massimo Campagnolo2021). Direttore del Parco Silvio Bartolomei. Nel Comitato Esecutivo Giordano Emo Capodilista, attuale Presidente di Confagricoltura Padova e Lucio Trevisan, attuale Sindaco di Cinto Euganeo; DCE n. 233/2003: approvazione della bozza di convenzione tra Ente Parco, Provincia di Padova e Corpo Forestale dello Stato per attuare un’attività di controllo della popolazione di cinghiali; 2004: operazioni di cattura e abbattimento attraverso l’utilizzo di trappole mobili auto scattanti (chiusini); 2004-aprile 2007: gestione dei chiusini affidata ai proprietari dei fondi che ne fanno richiesta e presso cui le trappole sono installate; Febbraio 2004: attivazione della fase di Emergenza per proteggere i siti maggiormente colpiti dalle incursioni dei cinghiali (vedi modalità attuative del progetto di controllo della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei). Fase di emergenza prorogata a tempo indeterminato; DCE n. 64/2004: Azioni per la gestione dei chiusini e dei capi abbattuti (acquisto di 20 q.li di mais in sacchi dalla ditta “La VenetAgricola s.n.c.” al costo di 400 €, convenzione con il Macello Privato di Camporese Sergio, con sede a Limena in Via Ponterotto, 6, e stanziamento di € 10.000 come budget operativo al direttore). Il Macello paga € 3,124 al Kg. inteso quale peso della carne dopo la macellazione. I capi sono messi in vendita all’interno del Macello o restituiti al Parco sotto forma di carne macellata. Tutti i capi recuperati o parte di essi, dovranno essere sottoposti a controllo veterinario per acquisire la certificazione di commestibilità o di alterazione delle carni e conseguente distruzione (settori veterinari delle ULSS 16 e 17). Il Parco provvede a distribuire la carne al conduttore del chiusino o agli operatori. La macellazione mediante jugulazione e dissanguamento sia preceduta da uno stordimento effettuato alle condizioni previste dalle vigenti disposizioni. In deroga, il Servizio veterinario dell’ULSS può autorizzare l’abbattimento con palla degli animali da parte degli operatori autorizzati. Nelle disposizioni si specifica che la testa può essere tolta per i

http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2009/03/18/MP1PO_MP114.html http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2005/06/26/MPAPO_MPA12.html

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trofei (???). Presidente del Parco Colli Euganei Simone Campagnolo. Direttore Silvio Bartolomei.

Nel Comitato Esecutivo Giordano Emo Capodilista, attuale Presidente di Confagricoltura Padova e Lucio Trevisan, attuale Sindaco di Cinto Euganeo; DCE n.101/2005: acquisto di chiusini; DCE n. 117/2005: “Indirizzi e criteri per gli approvvigionamenti” di mezzi e materiali da usare nelle operazioni di cattura dei cinghiali; DCE n. 208/2005: l’Ente deve sostenere le spese dovute all’attività dei Veterinari dell’ULSS connesse alle operazioni di cattura ed ha la necessità di avvalersi di ditte specializzate a recuperare tutti i capi di cinghiale catturati, abbattuti, feriti o rinvenuti all’interno del Parco. Acquisto di un dinamometro per poter acquisire in loco il peso dei cinghiali catturati, in modo di avere un termine di confronto con le pesate che riporta il macello convenzionato. Pagamento delle prestazioni del personale dell’ASL connesse alle operazioni di cattura, acquisto chiusini, recinzioni elettriche e dinamometro: costo € 14.000; DCE n. 70/2006: Convenzione triennale (2006-09) tra l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica “Alessandro Ghigi” (oggi ISPRA) e il Parco Regionale dei Colli Euganei “Indagine conoscitiva della consistenza e distribuzione della popolazione di Cinghiale (Sus scrofa) nel Parco Regionale dei Colli Euganei. Individuazione e definizione delle corrette metodologie per l’eradicazione dell’animale dal territorio (perfino ISPRA ci casca! ndr)”. Responsabili tecnico-scientifici: l’Istituto individua nel proprio dipendente Dott. Francesco Riga, con qualifica di Tecnologo, il proprio referente tecnico-scientifico del progetto. L’Ente Parco individua nel Dott. Silvio Bartolomei, con qualifica di Direttore, il proprio referente tecnico del progetto. Il Parco si impegna a mettere a disposizione l’uso di una foresteria per il pernottamento presso Casa Marina (Comune di Galzignano Terme), fatto salvo attività in essere che non consentano tale sistemazione, nonché di volontari e/o di personale necessario per la realizzazione delle attività del progetto. Acquisizione della disponibilità della Provincia di Padova, rappresentata nel presente Comitato Esecutivo dall’Assessore Leonardo Martinello (attuale Commissario dell'Ambito Territoriale di Caccia PD4), per proseguire la collaborazione con l’Ente Parco mettendo a disposizione le forze della Polizia Provinciale e a predisporre un contributo al progetto pari al 50% dello stesso. Costo della convenzione € 104.500 (52.250 € finanziati dalla Provincia di Padova). Premessa della Convenzione: “Il Parco Regionale dei Colli Euganei intende definire la consistenza numerica della popolazione di Cinghiale (Sus scrofa) presente nel territorio dell’Ente al fine di una sua eradicazione dal territorio.” Presidente del Parco Colli Euganei Simone Campagnolo. Direttore Silvio Bartolomei.

Scriveva ISPRA: “Il conflitto di interessi legato alla presenza del cinghiale sul territorio in area a Parco, unitamente ad alcune obiettive difficoltà di ordine tecnico (connesse ad esempio alla stima quantitativa delle popolazioni) rende la gestione di questa specie particolarmente problematica. A complicare ulteriormente il quadro della situazione, spesso si aggiungono politiche di gestione inadeguate e carenti sotto il profilo tecnico e organizzativo, che rispondono alle spinte settoriali che di volta in volta si manifestano piuttosto che a una strategia di lungo respiro.”

Venne promessa la “realizzazione di uno studio di human dimension, volto ad indagare l’attitudine delle diverse tipologie di fruitori del Parco (sia locali che turisti) nei confronti del cinghiale e delle diverse opzioni gestionali a disposizione dell’Ente Parco.” (che fine ha fatto questo studio? Mai visto. ndr) e un “elaborato conclusivo contenente le “Linee Guida per la Gestione del Cinghiale nel Parco dei Colli Euganei”” e “mappe geografiche tematiche utili per la gestione della specie (p.e. mappa del rischio di danneggiamento).”; 2006: 15 chiusini in funzione.

DCE n. 210/2006: liquidazione dell’anticipazione del 20% dell’importo totale (€ 104.500) pari ad € 20.900,00 a favore dell’INFS (oggi ISPRA). Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi.

Direttore Michele Gallo. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile (scandali Padova Tre, Ecofficina, ecc.)22;

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/02/24/news/il-ritratto-di-simone-borile-1.13015353

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DCE n. 22/2007: stanziati 3.500 € per le spese di soggiorno dei tecnici INFS per 12 mesi a partire dall’ottobre 2006; DCE n. 76/2007: € 14.000 per liquidazioni delle prestazioni ULSS, acquisto mezzi e materiali (graniglia di mais e chiusini da usare nelle operazioni di cattura). Indicazioni dell’INFS di dotarsi di ulteriori 15 chiusini. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica.

Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile.

DCE n. 256/2007: stanziati 4.080 € per le spese di soggiorno dei tecnici INFS, per il periodo ottobre 2007- settembre 2008, al Bed&Breakfast “Al vecchio Trattore”di Lorigiola Andrea, in comune di Cinto Euganeo, alla struttura di “Casa Marina” in Comune di Galzignano Terme e all’Ostello di Baone in comune di Baone. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile; DCE n. 279/2007: € 5.000 per liquidazioni delle prestazioni ULSS, acquisto mezzi e materiali (graniglia di mais e chiusini da usare nelle operazioni di cattura). Indicazioni dell’INFS di dotarsi di ulteriori 5 chiusini. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica.

Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile; 01/02/2007: l’Ente Parco (a seguito dell’entrata in vigore della Legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1) istituisce dei fondi per il risarcimento e la prevenzione dei danni alle colture agricole e assume un dottore forestale per avere quantificazioni e stime precise dei danni denunciati; maggio 2007: la gestione dei chiusini è svolta da personale del Parco, che oltre a questo compito principale svolge inoltre attività di supporto al monitoraggio e al censimento eseguito dall’INFS (trasferimento della gestione delle trappole dai proprietari dei fondi agli operatori della squadra con aumento delle catture: “la conduzione dei chiusini da parte dei proprietari dei fondi non era sufficientemente adeguata alla necessità improrogabile di incrementare il numero degli abbattimenti annui.”).

2007: otto componenti (dipendenti stipendiati del Parco) della squadra “cinghiali”, costruzione di un recinto di cattura con controllo video e chiusura con comando a distanza con sistema satellitare e convenzione con il Centro Lavorazione Carni SOLACAR di Agna; DCE n. 34/08: assunzione di un veterinario con il compito di adempiere ai doveri sanitari che vanno dal momento della cattura del cinghiale all’invio al macello; DCE n. 61/2008: acquisto di due fuoristrada Defender (€ 40.000) e un carro frigo coibentato, in modo di velocizzare le operazioni di controllo e di smaltimento dei cinghiali catturati. Acquisto di 5 chiusini, graniglia di mais, materiale tecnologico, tre fotocamere e tre GPS e un carro frigo coibentato per un totale di 90.000 €. Organizzazione e finanziamento del corso sulla girata per battitori e sparatori, organizzato dai tecnici dell’INFS. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile; DCE n. 279/2008: convenzione con il macello per lo smaltimento delle carcasse di cinghiale; 2008: 5.000 € per le spese sostenute nell’anno per far fronte agli atti di sabotaggio (atti vandalici) degli impianti di cattura; Maggio 2008: corso per selecontrollori (cacciatori selezionati) organizzato dall’Ente Parco; 2008: relazione tecnica attività: i dipendenti, assunti con contratto agricolo-forestale, continuano ad essere turnati in maniera da coprire una fascia giornaliera compresa tra le 6.00 alle 22.00 da lunedì a venerdì, festivi compresi, e dalle 6.00 alle 14.00 il sabato e la domenica. Dall’inizio dell’anno il personale della squadra ha lavorato 1.500 giorni-uomo di 8 ore ciascuna per un totale di 12000 ore circa, ha posizionato 21 chiusini in altrettanti nuovi siti di cattura, ha eseguito 52 sopralluoghi per valutare la presenza di danni e l’eventuale posizionamento di un chiusino. Partecipazione dell’intera “squadra cinghiali” ad un corso di cinque giorni sulla tecnica di abbattimento della girata tenuto da personale specializzato con almeno 4 realizzazioni sul campo. Partecipazione del caposquadra della “squadra cinghiali” ad un corso pratico di due giorni sulle tecniche di cattura e monitoraggio di cinghiali, daini e cervi presso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona,

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Campigna. Operazioni di cattura con reti di daini presenti allo stato brado all’interno del territorio del Parco in collaborazione con la Polizia Provinciale e il Corpo Forestale dello Stato.

Monitoraggio dei cinghiali in supporto al personale dell’ISPRA (ex INFS) mediante faro, termocamera ad infrarossi o osservazioni da postazioni fisse all’alba e al tramonto.

Monitoraggi notturni di lepri, in supporto alla Polizia Provinciale e alla Provincia (???).

Collaborazione con la Polizia Provinciale per operazioni di controllo e contrasto nei confronti dei numerosi atti di sabotaggio che l’attività si trova a subire; DCE n. 10/2009: approvazione del progetto “Attività per il controllo e l’eradicazione della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei” per l’anno 2009 per l’importo di € 260.000 (spesa per l’esecuzione di alcune operazioni di “girata”, pagamento di un artigiano professionista (fabbro) per le riparazioni di alcuni chiusini danneggiati da ignoti, nuove disposizioni impartite dall’ASL 17 per cui l’Ente Parco deve organizzarsi in proprio il servizio veterinario per le visite “ante mortem” dal momento della cattura all’invio al macello, estensione del rapporto di lavoro degli operai a tempo determinato per l’attività di controllo e di cattura per l’intero anno, acquisto di graniglia di mais, materiale tecnologico, tre fotocamere e tre GPS e ogni ulteriore dotazione necessaria all’esecuzione del progetto. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto e Simone Borile. ATTIVITÀ PREVISTA 2009.

Con il terzo monitoraggio effettuato nel corso dell’anno, l’ISPRA ha stimato una popolazione di 469 esemplari e un incremento annuo almeno del 180% (poi nella DCE n. 12/2010 scrivono 166%). “Per poter operare nel migliore dei modi, oltre all’eliminazione dei nuovi nati è importante agire anche sul capitale degli adulti e subadulti e quindi mettere in atto forme di prelievo aggiuntive da affiancare alle catture come ad esempio le girate.”. E’ importante prendere anche in considerazione un problema che ha non poche ripercussioni sul bilancio delle spese inerenti l’attività di cattura: si tratta della questione degli atti di sabotaggio.

Queste azioni di disturbo vengono perpetrate da ignoti nei confronti sia delle strutture di cattura sia degli animali eventualmente presenti al loro interno e constano essenzialmente in: - spargimento di sostanze repellenti - disattivazione degli impianti - danneggiamento delle strutture - liberazione degli animali - uccisione e prelievo dei cinghiali Superficie interna alterata da varie sostanze (repellenti, feci, sangue, materiale organico); 2009: 5.000 € per le spese sostenute nell’anno per far fronte agli atti di sabotaggio (atti vandalici) degli impianti di cattura; 29/11/2010: Allegato A) alla Delibera di Consiglio dell’Ente: “[…] all’interno dei Colli Euganei è vietata la “braccata” comunemente intesa, in quanto poco rispettosa delle specie non bersaglio e a causa della densità di abitanti particolarmente alta, sarebbe troppo pericolosa. A seguito di quanto detto, le operazioni indicate dall’ISPRA per il territorio del Parco Colli sono la girata e l’appostamento su altana”. “Gli operatori effettueranno gli abbattimenti da postazioni fisse temporanee munite di altane mobili (per garantire condizioni di sicurezza durante le operazioni di sparo) che verranno installate soltanto nel momento in cui si deciderà di mettere in atto le operazioni e verranno rimosse al termine delle stesse.” “La girata potrà essere utilizzata nel periodo invernale, quando la scarsa presenza del fogliame garantisce la visibilità necessaria ad uno svolgimento in sicurezza delle operazioni”. “Come segnale positivo supplementare ai risarcimenti e ai contributi già erogati dall’Ente Parco nell’ambito dei danni alle colture agricole sarà prevista l’assegnazione di parte della carne degli animali abbattuti agli agricoltori che si saranno resi disponibili ad una collaborazione con l’Ente nell’esecuzione delle attività di abbattimento. Un’altra possibile opzione potrebbe essere lo storno dei proventi ricavati dalla vendita della carne al macello in un fondo da cui attingere per assegnare risarcimenti complementari agli agricoltori che hanno subito danni provocati da cinghiali (non altra fauna selvatica) da suddividere in base all’entità dei danni stessi”. Allegato B) alla Delibera di Consiglio dell’Ente: “Sono utilizzabili esclusivamente armi o con canna ad anima rigata di calibro non

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inferiore a mm 6.5 con bossolo vuoto di altezza non inferiore a 40 mm, o con canna ad anima liscia, di calibro 12 o 20 mm, in ogni caso a caricamento singolo manuale a ripetizione semiautomatica o basculanti, equipaggiata con cannocchiale di mira.” “Per il prelievo in girata è consentito a) fucile con canna ad anima liscia di calibro non inferiore al 20 e non superiore al 12 caricato con munizioni a palla unica; b) armi con canna ad anima rigata di calibro non inferiore a mm 6.5 caricate con munizioni non blindate, con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a mm 40.” ; DCE n. 12/2010: approvazione del progetto “Attività per il controllo e l’eradicazione della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei” per l’anno 2010 dell’importo di € 260.000 (220.00 € per spese di manodopera, a copertura economica degli emolumenti dei due operai forestali impiegati nell’ambito del progetto. 40.000 € per acquisti, noli, pagamento di prestazioni specialistiche). Dirigente Progettista dell’attività di controllo della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei: Michele Gallo. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi.

Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto (Vicepresidente) e Simone Borile.

2010: 33 chiusini in funzione; 2010: acquisto di due cani limieri affidati a personale interno; DCE n. 21/2011: 50.000 € per la copertura parziale delle spese di manodopera (2750 ore per 344 giornate) e di acquisto di granaglia di mais per il controllo dei cinghiali del Parco Colli Euganei.

Dirigente Progettista dell’attività di controllo della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei: Michele Gallo. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto (Vicepresidente) e Simone Borile; DCE n. 109/2011: convenzione con il macello per lo smaltimento delle carcasse di cinghiale; DCE n. 139/2011: approvazione del progetto “Attività per il controllo e l’eradicazione della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei” per l’anno 2011 dell’importo di 130.000 €.

Dirigente Progettista dell’attività di controllo della popolazione dei cinghiali del Parco Colli Euganei: Michele Gallo. Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi. Direttore Nicola Modica. Tra i membri del Comitato Esecutivo Giovanni Biasetto (Vicepresidente) e Simone Borile; DCE n. 62/2012: 20.000 € per l’attività di controllo dei cinghiali nel Parco Colli (acquisto granaglia di mais e dotazioni necessarie all’esecuzione del progetto). Presidente del Parco Colli Euganei: Giovanni Biasetto. Direttore Michele Gallo. Nel Comitato Esecutivo Simone Borile, Luca Callegaro (Sindaco di Arquà Petrarca e futuro Presidente del Parco Colli), Lucio Trevisan (sostituirà Giovanni Biasetto); DCE n. 7/2013: 90.000 € (incongruenze con l’importo, forse 260.000 € ?) per il controllo del cinghiale (manodopera 4970 ore per giornate 620, acquisto pastura per attivazione chiusini, acquisto dispositivi di protezione individuale e acquisto munizionamento. Presidente del Parco Colli Euganei: Giovanni Biasetto. Direttore Michele Gallo. Nel Comitato Esecutivo Simone Borile, Luca Callegaro (Sindaco di Arquà Petrarca e futuro Presidente del Parco Colli), Lucio Trevisan (sostituirà Giovanni Biasetto); DCE n. 124/2013: 49.500 € per la copertura parziale delle spese di manodopera, per il controllo del cinghiale, impiegata nell’attività svolta nei mesi di agosto e settembre 2013 (2750 ore per giornate 344); DCE n. 147/2013: 45.000 € per la copertura parziale delle spese di manodopera, per il controllo del cinghiale, impiegata nell’attività svolta nel mese di ottobre 2013; DGR Veneto n. 2175 del 25/11/2013 “Riparto del fondo per i danni causati alle produzioni agricole e zootecniche dalla fauna selvatica nei territori preclusi all'esercizio dell'attività venatoria (Art. 3, c.

1 della Legge regionale 23 aprile 2013, n. 6).”: € 28.503 a favore dell'Ente Parco regionale dei Colli Euganei per i risarcimenti delle produzioni agricole danneggiate dai cinghiali; DD n. 59/2014: 140.000 € per l’impegno di spesa residuo del “Progetto tutela e controllo di fauna selvatica negli habitat di Rete Natura 2000 presenti nelle ZPS/SIC IT 3260017 ‘Colli Euganei, Monte Lozzo – Monte Ricco’”.

Ancora mi mancano le Delibere del Comitato Esecutivo (DCE) e di Decreti del Direttore/Dirigente (DD) del Parco Colli Euganei per gli anni 2014-16, ma penso che quello che ho già riportato sia sufficiente a far impallidire.

Chi ancora afferma che “la Regione, la Provincia, l’Ente Parco non hanno mai fatto nulla contro i cinghiali” o che “gli abbattimenti non vengono finanziati” non sa evidentemente quello che dice.

Per annessi e connessi ai piani di abbattimento dei cinghiali sui Colli Euganei, soltanto dal 2001 al 2014, è stato speso quasi 1 milione e mezzo di euro. E la situazione oggi è tutt’altro che risolta, uguale, se non peggiore, a quella di ormai 16 anni fa! Alla faccia della tanto sbandierata eradicazione.

E quanti cinghiali sono stati uccisi dal 2001 ad oggi nel Parco Naturale dei Colli Euganei?

L’Ente Parco pubblica un bollettino mensile con il numero di cinghiali http://www.parcocollieuganei.com/index.php/it/emergenza-cinghiali/23-servizi/servizio-agricoloforestale/176. L’aggiornamento attuale è del 31 dicembre 2016.

abbattuti

CINGHIALI UCCISI NEI COLLI EUGANEI 2001 - 2016

(totale uccisi 7.880, ultimo aggiornamento: 31/12/2016) 1124

1200 1000 790 752 726

800

899

856 816 670

523

cinghiali 600

315

400 200

13

25

46

53

116 156

0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 anni

Dal 2001 ad oggi sono stati uccisi circa 8.000 cinghiali sui Colli Euganei.

Alla faccia dei cinghiali “protetti” e dell’efficacia dei piani di abbattimento soprattutto!

Sono numeri così elevati che è perfino difficile immaginare di poter fare “di meglio”! È poi falso che i cinghiali non vengono cacciati nelle aree limitrofe del Parco (che comunque frequentano solo episodicamente). Con Decreto del Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo N° di Reg. 56 del 08/05/2015 è stato approvato il “Piano di controllo numerico del cinghiale – Sus scrofa – all’interno dell’Oasi denominata Tergola e Paludi di Onara e nelle aree limitrofe al Parco Regionale dei Colli Euganei per l’anno 2015”. Con Decreto del Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo N° di Reg. 50 del 28/04/2016 il suddetto Piano di controllo è stato prorogato per tutto l’anno 2016.

Sui giornali leggiamo titoli come questo:

Il Mattino di Padova, 19 maggio 2015 Ma in realtà le uccisioni dei cinghiali all’interno e nelle aree contigue al Parco Naturale dei Colli Euganei, da quando sono iniziate non sono mai finite, passando da 13 capi nel 2001 a 1.124 nel solo 2016 (dato aggiornato al 31 dicembre 2016). Solo nel 2015, e per soli 5 mesi (aprile, maggio, giugno, luglio e agosto), la caccia al cinghiale (controllo) si è fermata per momentanea mancanza di denaro da impiegare nelle attività.

In che modo questi 5 mesi possono essere stati determinanti in un arco temporale di 16 anni? È evidente che il fallimento del “piano di gestione” non è da imputare a soli 5 mesi di inattività.

Il problema è un altro: gli abbattimenti non funzionano.

Vorrei poi che, come associazioni di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, mi commentaste il grafico sottostante.

Si tratta di un grafico contenuto in uno degli elaborati (Prescrizioni previste dalla Commissione di VAS – Rapporto ambientale – Sintesi non tecnica – Dichiarazione di sintesi) che compongono il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Padova 2014-2019 approvato con delibera di Consiglio provinciale n. 9 del 19/5/2015.

Nell’istogramma sono “schematizzati i dati relativi al totale degli importi accertati dei danni alle produzioni agricole (compresa l’itticoltura) causati dalle seguenti specie (o gruppi di specie), che, nel complesso, sono responsabili per oltre il 90% del fenomeno: Cinghiale, Corvidi, Fasianidi, Ittiofagi, Lepre, Nutria, Ungulati poligastrici (in particolare Cervo e Capriolo).”

Fonte: http://www.provincia.pd.it/index.php?page=piano-faunistico-venatorio Come si vede dal grafico, in Provincia di Padova, gli animali che causano maggiori danni alle produzioni agricole sono i fagiani e le lepri.

In copia ci legge il Dirigente del settore caccia e pesca, agricoltura, cave e polizia provinciale della Provincia di Padova, Renato Ferroli, il quale vi potrà confermare che ogni anno, in Provincia di Padova, vengono fatti ripopolamenti faunistici a scopo venatorio con migliaia di lepri e fagiani provenienti da allevamento.

Tutto questo solo per soddisfare i cacciatori.

Allora perché vi sento sempre prendervela con cinghiali, nutrie e Corvidi e mai invece con i cacciatori che arrivano con camion stracarichi di lepri e fagiani da lanciare nelle zone di ripopolamento e cattura e su tutto il territorio agro-silvo-pastorale?23 C’è poi un altro aspetto di cui si parla sempre pochissimo: la prevenzione dei danni ai coltivi.

Gli enti e le amministrazioni provinciali che adottano misure di prevenzione dei danni da Ungulati in Italia sono la minoranza.

Le informazioni sono come sempre lacunose o addirittura mancanti ma « Il campione disponibile per l’analisi delle cifre investite per la prevenzione è composto da 78 diversi enti tra cui province, enti parco (nazionali e regionali) e ATC (Ambiti Territoriali Caccia ndr). Di questi, 27 (pari al 35%) hanno intrapreso azioni di prevenzione dei danni (Fig. 74), ma solo 17 dispongono dell’informazione relativa alla cifra investita. Dei restanti 51 enti, 39 (pari al 76%), pur denunciando episodi dannosi, non ricorre ad alcuna delle tecniche attualmente disponibili per la prevenzione del danno. » (Carnevali et al., 2009)24.

23

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/sovizzo-maxi-sequestro-di-fagiani-e-polemica-con-l-associazione-cacciatori.html Lucilla Carnevali, Luca Pedrotti, Francesco Riga, Silvano Toso, 2009 - Banca Dati Ungulati: Status, distribuzione, consistenza, gestione e prelievo venatorio delle popolazioni di Ungulati in Italia. Rapporto 2001-2005. Biol. Cons.

Fauna, 117:1-168 [Italian-English text] 24

Sui Colli Euganei vengono segnalati danni da migliaia di euro in una sola notte a causa dei cinghiali 25 eppure di recinzioni elettriche se ne vedono gran poche.

Il Prof. Andrea Marsan dell’Università di Genova è uno dei più noti esperti operanti in Italia sulle tecniche di prevenzione dei danni prodotti dal cinghiale.

Si possono realizzare sia recinzioni individuali (proteggono appezzamenti di terreno di dimensioni contenute) sia recinzioni comprensoriali (a protezione di aree di notevole estensione).

Nel Parco Nazionale delle Cinque Terre Marsan ha realizzato una recinzione comprensoriale di perimetro elettrificato di circa 7500 metri che chiude un’area di circa 500 ettari. Costo complessivo dell’impianto?

6.636 euro26! Meno dei danni lamentati da un solo agricoltore in una notte!

Ponendo i fili ad un’altezza di 25 e 50 cm dal suolo (con ogni accortezza del caso) si evitano le intrusioni dei cinghiali e un buon materiale è rappresentato da una treccia di nylon che avvolge parzialmente conduttori di rame e acciaio27. Per terreni agricoli molto asciutti si consiglia di utilizzare un terzo filo. In questo caso le altezze consigliate per i tre fili sono 10, 30 e 60 cm28.

Il Prof. Andrea Marsan ha sperimentato oltre cento recinzioni elettrificate di diverse dimensioni (da 200 m a 7 km di lunghezza) e in differenti situazioni ambientali. Gli impianti hanno ridotto le perdite di raccolto ad un valore compreso tra 0 e 5% (Marsan, ined.)29.

Per le recinzioni individuali Marsan fornisce caratteristiche tecniche e costi del materiale utilizzato:

25

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/08/29/news/rovinato-dai-cinghiali-in-una-sola-notte-1.14031241 Monaco A., Carnevali L. e S. Toso, 2010 – Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette.

2° edizione. Quad. Cons. Natura, 34, Min.Ambiente – ISPRA 27 MARSAN A., MATTIOLI S., 2013 – Il Cinghiale. Il Piviere Edizioni.

28 Monaco A., Carnevali L. e S. Toso, 2010 – Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette.

2° edizione. Quad. Cons. Natura, 34, Min.Ambiente – ISPRA 29 MARSAN A., MATTIOLI S., 2013 – Il Cinghiale. Il Piviere Edizioni.

26

Tratto da: Monaco A., Carnevali L. e S. Toso, 2010 – Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette. 2° edizione. Quad. Cons. Natura, 34, Min.Ambiente – ISPRA Dato il costo assai ridotto delle recinzioni elettriche, considerata l’efficacia comprovata di queste nel difendere i coltivi e preso atto che la gran parte delle amministrazioni provinciali e degli enti non adotta alcuna misura di prevenzione dei danni da cinghiali (Il Parco Colli Euganei non fa eccezione), perché le organizzazione degli imprenditori agricoli continuino a invocare (invano) un’inarrivabile eradicazione del cinghiale invece di convincere i propri associati a dotarsi al più presto di recinzioni elettriche?

Qual è il senso di lamentare, ogni anno, tutti gli anni, decine e centinaia di migliaia di euro di danni 30, senza investire in modo adeguato nella prevenzione di questi?

E perché la Regione Veneto, la Provincia di Padova e l’Ente Parco, in più di vent’anni di presenza del cinghiale sui Colli Euganei, non hanno ancora pensato di dotare l’area protetta di una nuova figura di tecnico in grado di affiancare alla funzione peritale quella di consulenza agronomica per la prevenzione dei danni alle colture non improvvisata ma supportata da un solido approccio tecnico?31 Vi faccio poi presente un’altra cosa.

Chiunque può verificare, presso la Sezione Caccia e Pesca della Regione, che in Veneto esistono 31 allevamenti autorizzati di cinghiali32, a cui vanno aggiunti allevamenti e detenzioni abusive.

Con le parole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: è il mercato, ufficiale o clandestino, a determinare il reale utilizzo dei capi allevati (produzione di carne di cinghiale o di animali destinati al ripopolamento illegale con finalità venatorie)33.

A questo proposito, per scongiurare altri ripopolamenti illegali con cinghiali, c’è chi recentemente ha provato a proporre un giro di vite. Si tratta del Consigliere Regionale veneto Andrea Zanoni.

30

http://www.padova.coldiretti.it/da-cinghiali-nutrie-co-danni-per-centinaia-di-migliaia-di-euro-lanno.aspx?KeyPub=GP_CD_PADOVA_HOME%7CCD_PADOVA_HOME&Cod_Oggetto=72162331&subskintype= Detail 31 Monaco A., Carnevali L. e S. Toso, 2010 – Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette.

2° edizione. Quad. Cons. Natura, 34, Min.Ambiente – ISPRA 32 https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2014/12/03/fuori-i-cacciatori-dal-parco-naturale-dei-colli-euganei/ 33 Monaco A., Carnevali L. e S. Toso, 2010 – Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette.

2° edizione. Quad. Cons. Natura, 34, Min.Ambiente – ISPRA

Zanoni ha presentato tre emendamenti al Progetto di Legge n. 194 Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 (poi divenuto Legge Regionale Veneto n. 30 del 30 dicembre 2016): Emendamento n. A0696 del 16/12/2016, Emendamento n. A0697 del 16/12/2016 ed Emendamento n. A0698 del 16/12/2016.

I tre emendamenti propongono l’inserimento di alcuni articoli aggiuntivi alla Legge regionale 10 ottobre 1989, n. 38 “Norme per l'istituzione del Parco Regionale dei Colli Euganei”34.

Ve li ripropongo: 

“Art. 43bis. In tutto il territorio dei comuni ricadenti in tutto o in parte nel complesso dei Colli Euganei è vietata l’immissione in natura e l’allevamento in cattività della specie del Cinghiale”;



“35bis: Chiunque immette in natura esemplari della specie del Cinghiale nel territorio dei comuni ricadenti in tutto o in parte nel complesso dei Colli Euganei è soggetto ad una sanzione da minimo di 600 ad un massimo di 1.800 Euro”



“35bis. Chiunque detiene o alleva in cattività esemplari della specie del Cinghiale nel territorio dei comuni ricadenti in tutto o in parte nel complesso dei Colli Euganei è soggetto ad una sanzione da un minimo di 300 ad un massimo di 900 Euro per ogni esemplare”

Gli emendamenti sono stati messi ai voti. Risultato?

Emendamento n. A0696: 15 voti favorevoli e 29 contrari. Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0697: 15 voti favorevoli e 29 contrari. Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0698: 15 voti favorevoli e 30 contrari. Il Consiglio non approva In questo senso mi trovo perfettamente d’accordo con chi afferma “la Regione in realtà ostacola la lotta ai cinghiali”.

C’è infine un ultimo aspetto della vicenda, ripreso anche da Il Gazzettino di Padova del 17/01/2017.

Articolo apparso su Il Gazzettino di Padova del 17/01/2017

34

http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/1989/89lr0038.html?numLegge=38&annoLegge=1989&tipoLegge=Alr

Nell’articolo Vezzaro afferma convintamente che l’emendamento a firma Rizzotto, Finco, Guadagnini, Barison, Berlato (insisto, non solo Berlato...) non fa « nessuna concessione al cemento, visto che l’adeguamento delle disposizioni nazionali a quelle regionali renderà effettivo il rispetto dei limiti di espansione edilizia (??? ndr.)»

In realtà, proprio di recente e a proposito di nuove espansioni edilizie all’interno del Parco Colli, l’Avv. Stefano Deliperi del Gruppo d'Intervento Giuridico, “ha inoltrato (9 dicembre 2016) uno specifico atto di intervento nel procedimento di approvazione del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) di Torreglia (PD), adottato con deliberazione Consiglio comunale n. 58 del 14 settembre 2016 (legge regionale Veneto n.

11/2004 e s.m.i.)… Fra le varie scelte pianificatorie, una emerge come palesemente illegittima: la previsione di una radicale trasformazione a fini turistico-edilizi per decine di migliaia di metri cubi di volumetrie di ampia area agricola situata alle pendici del Monte S. Daniele, lungo Via Caossea. Già in passato – variante parziale al P.R.G. adottata con deliberazione Consiglio comunale n. 42 del 14 novembre 2011 – era stato fatto un analogo tentativo, per la realizzazione di un complesso turistico-edilizio denominato “Parco Termale Euganeo” comprendente alberghi, centri di balneoterapia, centri benessere, campeggi, un centro convegni, “impianti tecnologici e di servizio”, piscine, alloggi, oltre a nuova viabilità e parcheggi per una volumetria complessiva di mc. 58.000.

La previsione è illegittima perché in contrasto il piano ambientale del Parco naturale regionale dei Colli Euganei che individua l’area quale “zona di promozione agricola” (artt. 15, 24, 25 delle norme di attuazione del piano ambientale), classificazione assolutamente incompatibile con la trasformazione edilizia proposta nell’atto di pianificazione. Infatti, l’art. 15 delle norme di attuazione del piano ambientale chiarisce che gli unici usi ammessi nella “zona di promozione agricola” sono quelli volti allo sviluppo della sola attività agricola.35” È chiaro che nel momento in cui, nelle zone esterne al nuovo perimetro del Parco, cessa la tutela prevista dal Piano Ambientale, casi come quello di Torreglia si presenteranno quotidianamente, aprendo così la strada a nuove speculazioni immobiliari.

Poco importa che l’emendamento in oggetto preveda che: “Nelle more dell’approvazione o della modifica del Piano ambientale del parco regionale dei Colli Euganei ai fini dell’adeguamento delle norme di piano alla presente legge ed alla nuova perimetrazione del parco regionale dei Colli Euganei:... b) nelle zone esterne al nuovo perimetro del parco, precedentemente ricomprese nell’ambito del parco regionale dei Colli Euganei, si applicano le disposizioni dettate dall’articolo 18 del Piano ambientale del parco regionale dei Colli Euganei...” perché l’art. 18, da solo, è insufficiente a garantire una tutela adeguata delle aree prima incluse nella superficie del Parco Colli Euganei. Il Piano Ambientale può funzionare solo nella sua integrità.

Detto questo, basta andare su Google e digitare Coldiretti, CIA, Confagricoltura e Agriturist, seguito dalle parole “consumo di suolo”, per ottenere decine di articoli dove le vostre organizzazioni si schierano contro la cementificazione.36 373839 Ma allora, dal momento che come organizzazioni agricole avete sostenuto e sostenete la disgregazione del Parco Colli Euganei, con tutto ciò che ne consegue, vi chiedo, a che gioco giochiamo?

Non siete o siete a favore del consumo di suolo? Siete o non siete dalla parte dell’agricoltura e degli agricoltori? Avete o non avete rispetto per la professione dell’imprenditore agricolo?

Siete o non siete a favore del turismo?

35

https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/12/10/lasciate-in-pace-larea-agricola-di-torreglia/ http://www.confagricoltura.it/ita/comunicazioni_centro-studi-confagricoltura/bollettini-economici/il-consumo-disuolo-in-italia.php 37 http://www.coldiretti.it/News/Pagine/486---13-Luglio-2016-.aspx 38 http://www.italiaatavola.net/articolo.aspx?id=8999 39 http://www.greenstyle.it/consumo-di-suolo-16-terreni-agricoli-in-20-anni-secondo-cia-140952.html 36

Questa è una foto scattata da un mio conoscente irlandese. In questo caso se la prendono con cervi o daini.

Il cartello recita: “Le persone non autorizzate non sono consentite oltre questo punto. Armi da fuoco in uso”. È così che vogliamo ridurre definitivamente anche i Colli Euganei?

Il primo emendamento (n.11) al Progetto di Legge n. 194 Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 prevede di trasformare il Parco Colli in istituti di tutela sparsi, scollegati tra loro e non più immersi in una matrice omogenea. Da un punto di vista conservazionistico provate ad immaginare ad un uccello che volando entra ed esce continuamente da zone protette e non protette, pur rimanendo sempre sui Colli Euganei. Con i cacciatori sulla soglia delle “aree protette”!

Secondo il PDL N. 187 di Berlato40 l’area del Parco Regionale dei Colli Euganei diventerebbe l’insieme disordinato di pezzetti cerchiati di nero che si vedono qui sopra. La stessa planimetria è stata riproposta nel primo emendamento (n.11) al Progetto di Legge n. 194 Collegato alla legge di stabilità regionale 2017 Come si esce senza danno da questa situazione pericolosa per l’esistenza del Parco Colli Euganei, riuscendo a salvare interessi opposti e conciliando esigenze diverse?

Come fare per garantire agli agricoltori il rispetto del loro lavoro e per restituire agli animali e al Parco la dignità?

La caccia, sia svolta come controllo (Ente Parco) che come prelievo venatorio (cacciatori), non solo non è in grado di impedire i danni dei cinghiali all’agricoltura, ma rappresenta una causa dei danni stessi.

Ne abbiamo parlato lungamente e in modo articolato in questo articolo: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/10/31/piano-sostitutivo-degli-abbattimenti-di-cinghiali-edaini-nel-parco-naturale-regionale-dei-colli-euganei/ Inoltre la distinzione tra “controllo” e “prelievo venatorio” è solo nominale dal momento che i “selecontrollori” sono reclutati dal mondo venatorio e operano in regime di semi-autonomia o autonomia completa.

Ulteriore bando pubblicato il 21/10/2016 per autorizzare altri 25 cacciatori (selecontrollori pardon) a sparare ai cinghiali e ai daini dei Colli Euganei. Non a caso messo in bellavista sul sito del Comune di Galzignano Terme (Sindaco Riccardo Masin, Vicepresidente Federcaccia Padova).

La soluzione non è rappresentata dalla caccia. E non serve a nulla distinguere tra “controllo” e “prelievo venatorio” visto che la sostanza non cambia (medesime sono le modalità con cui sono compiuti gli abbattimenti - armi da fuoco -, medesimi sono i protagonisti - cacciatori - , medesime le finalità nel caso dei Colli Euganei: l’eradicazione del cinghiale e del daino, inutilmente inseguita da 16 anni). La distinzione “controllo” e “prelievo venatorio” serve solo ad imbambolare gli ambientalisti: gli unici che ci cascano.

La soluzione passa attraverso un approccio ordinato ed interdisciplinare e prevede:  recinzioni elettriche;  consulente tecnico dell’area protetta per la prevenzione dei danni alle colture;  pratiche colturali in grado di ridurre il rischio di danno da parte della fauna selvatica; 40

https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/10/20/la-propaganda-della-regione-veneto-per-cancellare-il-parconaturale-regionale-dei-colli-euganei/

 rimboschimenti a scopo naturalistico e per la gestione del cinghiale. Ne abbiamo parlato qui: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/11/26/rimboschimenti-a-scopo-naturalistico-egestione-del-cinghiale-unopportunita-per-i-colli-euganei/;  telecontraccezione con vaccino immuno-contraccettivo (da sostituire nel tempo con la somministrazione orale).

Ne parliamo lungamente qui: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/10/27/la-scienziata-giovanna-massei-disponibile-alavorare-con-cinghiali-e-daini-per-i-colli-euganei/.

Per chi critica la permanenza degli animali poiché il vaccino non li uccide, si tenga presente che i cinghiali raggiungono al massimo i 10-15 anni (Massei e Genov, 200041) e che la caccia, come sopra argomentato, è un rimedio peggiore del male. Per chi sostiene che il controllo della fertilità richiede strumenti e manodopera eccessivi, la critica non è sensata perché l’Ente Parco in questi anni ha già acquistato una quarantina di chiusini (trappole auto-scattanti) che possono essere immediatamente convertiti a questo scopo (cattura degli animali e vaccinazione). Inoltre l’Ente Parco ha sempre dovuto retribuire gli operai forestali in questi anni (vedi elenco delibere). Anche in questo caso si tratta semplicemente di convertire le attività: passare da abbattimenti a vaccinazioni.

Spero che come organizzazioni di rappresentanza dell’impresa agricola vorrete rivedere la vostra posizione riguardo la distruzione del Parco dei Colli Euganei. E sarei felice di ricevere una vostra replica pubblica, anche perché vi ho posto molte domande. Sarei curioso di conoscere l’opinione anche di tutti gli altri destinatari di questo scritto. Non sono interessato a risposte in privato.

Questa lettera è inviata anche alle testate giornalistiche ovviamente.

La storia dei cinghiali e dei daini dei Colli Euganei è una storia di 16 anni di fallimenti dei piani di abbattimento e una vergogna per tutti i loro tifosi.

Perfino ISPRA, sostenitore dell’eradicazione, ha fatto clamorosamente cilecca: non solo la tanto agognata eradicazione non è mai arrivata, ma addirittura mentre ISPRA stimava 469 cinghiali sui Colli Euganei nel 2008, intanto se ne abbattevano 790! (fonte: Decreto del Direttore del Parco Colli Euganei 241-2013).

E cosa ne è stato del tanto sbandierato “marchio doc cinghiale dei Colli Euganei”?42 Sembrava l’ultima trovata e invece era solo l’ultima scemenza, trita e ritrita, che sui Colli Euganei si fa almeno dal 2004, dai tempi del Macello Privato di Camporese Sergio con sede a Limena.

Michele Favaron

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MASSEI G., GENOV P., 2000 – Il cinghiale. Calderini Edagricole, Bologna. http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/04/22/news/cinghiale-nel-piatto-con-marchio-doc-per-liberare-icolli-1.13344507 42