Coolclub.it - Marzo 2016

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rendevo conto di quanto lavoro ci sarebbe voluto, e quante sfide avrei dovuto affrontare. Quando sono arrivato alle prove ed ho sentito il beat del “tamburello”, mi è piaciuto subito il groove. Sono cresciuto in America del Sud, e anche allora con i Roxy Music ho sempre amato la musica con un forte aspetto ritmico. Il “tamburello” da solo è stato sufficiente per me, e mi sono sentito subito preso da questo ritmo, poi ho capito di dover fare molto lavoro di ricerca. Non conoscevo niente della pizzica, non ero mai stato in Puglia, così come non sapevo niente del tarantismo. Ho imparato tanto da questo progetto. Non mi è stato subito chiaro quanto difficile sarebbe stato. Dopo aver accettato, l’allora direttore artistico Sergio Torsello, purtroppo scomparso prematuramente lo scorso anno, era molto contento e subito ho chiesto se avevano mai avuto a che fare con un groove sudamericano. Lui mi ha chiesto che cosa potessi portare nel gruppo e gli sono piaciute le idee su cui intendevo lavorare. Mi diede le registrazioni sul campo del 1953 di Alan Lomax, dicendomi che potevo basare il lavoro su quelle. Wow, è stata una delle cose più difficili che abbia mai dovuto fare. Sono stato preoccupato a lungo. Ho iniziato a studiare, a sperimentare da solo a casa al computer, e a pensare come avrei potuto fare. E poi alla fine sono arrivato al punto di dire: “Bene penso di aver capito come procedere”.

solo i cantori che cantano a capella. Quando ho cercato di inserire degli accordi al di sotto, ho provato a pensare qual fosse il tempo o il beat primario del tamburello. E mi sono reso conto che normalmente è un tempo ternario, tra 89 e 98 battiti al minuto. Ogni volta che percuotono il tamburello, anche se è un tempo in 12/8, è quasi come se suonassero una batteria sul tamburello. Una battuta in quattro sulla grancassa, la fanno sul tamburello. Analizzando il ritmo, ho capito che il groove era il legame tra rock, disco, house e tutta la musica cha si ascolta e la battuta sul tamburello. Cercavo indizi e modi per trovare la via. Ho messo giù un beat e ho suonato gli accordi sotto il canto a cappella. Da lì, gradualmente, tutto si è evoluto. Ho fatto ascoltare qualcosa a Sergio Torsello, chiedendogli: “Va bene? È nella direzione giusta?”. Poi ho parlato con Mauro Durante, chiedendogli consigli e anche lui è stato molto d’aiuto. E poi ancora Matteo Saggese, che vive a Salerno, che è diventato il mio complice musicale. In tutte le registrazioni che ho fatto, siano esse con David Gilmour, i Roxy Music o gli 801 c’è sempre un team di persone che ti aiuta. È quello che mi piace. Quando ho fatto ascoltare gli arrangiamenti all’Orchestra anche loro hanno dato suggerimenti. Questo significa unire le persone, è un evento culturale, sono conversazioni musicali tra persone di diverse culture per ragioni positive.

Questo approccio musicale è presente anche nel tuo nuovo album “Out of Blue” ed in particolare in “Tramuntana”. “Tramuntana” è legata all’esperienza sui Pirenei vicino Figueras, in uno studio fuori dal quale si sentiva un forte vento di tramontana. Il lavoro con gli spagnoli, i ricordi, il mio stato d’animo del mio ritorno in albergo dove ascoltavo il vento soffiare e scuotere. Mi piace mischiare le cose, sperimentare (ride).

Com’è stato suonare con i musicisti dell’Orchestra de La Notte della Taranta? Non c’è stato alcun problema. Ho suonato con musicisti di tutto il mondo, musicisti sudafricani dall’Argentina, dal Brasile, dal Messico, da Cuba: suono sempre allo stesso modo. Perfino con Gilmour o i Roxy Music suono allo stesso modo, ma ciò che cambia è il contesto. Fortunatamente, ho trovato il modo di inserire la mia chitarra con i musicisti con cui suono. È una questione di ascoltare ciò che suonano loro, e trovare lo spazio. Se il groove è buono, è come per il jazz: ascolti le altre persone, provando a conversare con gli altri musicisti per creare qualcosa insieme, qualcosa di speciale.

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato lavorando agli arrangiamenti? Guarda, mi sono reso conto di due cose: molte registrazioni sul campo non hanno accompagnamento musicale ma presentano

MUSICA

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