Corriere della Sera Venerdì 28 Giugno 2013
Economia 39
Carriere e persone Nuove professioni Le figure che nascono dalle iniziative tra imprese e fondazioni
Cambi di poltrona
Una nuvola per il non profit
su trovolavoro.it
Lavorare meglio e in modo più produttivo. È la promessa della nuvola alle società non profit (np). Il «cloud computing», cioè, sarebbe la chiave di volta attorno alla quale associazioni e fondazioni potrebbero realizzare un salto di qualità. «Ovvero la riduzione dei costi, la gestione efficace dei donatori e l’ampliamento delle attività di fund raising», spiega Stefano Sala, fondatore di TechSoup Italia, che è a sua volta una np e che ha realizzato una partnership con Microsoft. Il colosso di Bill Gates, infatti, ha scelto TechSoup per gestire le sue donazioni di software alle np, donazioni che in Italia sono già arrivate a quota 1,6 milioni di dollari. «Ma di qui a fine anno abbiamo ancora a disposizione un milione e 400 mila dollari. — spiega Roberta Cocco, direttore Responsabilità sociale e national development di Microsoft — per ora solo l’1% delle 130 mila np potenzialmente idonee hanno usufruito del nostro software gratuito». Queste tecnologie, in particolare il cloud computing, permetterebbero una gestione più manageriale e quindi più efficiente delle np, con la conse-
ILLUSTRAZIONE DI XAVIER POIRET
Le opportunità del «cloud computing» per le associazioni
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guenza, tra l’altro, di creare nuove figure professionali mirate. «In effetti — chiarisce Sala — per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questi software occorrono nuovi It-manager, professionisti formati proprio per trovare, con minori risorse, soluzioni tecnologiche adatte ai problemi delle np». Tuttavia secondo un’indagine di TechSoup realizzata su oltre 10 mila realtà (140 italiane) di 88 paesi, le np sono ancora molto indietro nel capire le potenzialità del cloud computing: il 60% dice di non sapere cosa sia, il 49% lo ritiene costoso, il 45% teme per la sicurezza dei dati, il 44% non si fida e il 17% non lo ritiene necessario. È in questo quadro che Microsoft offre i suoi 1,4 milioni di dollari in software, «ma siamo anche disposti a superare questa cifra se ci sarà una domanda importante da parte delle np italiane», assicura Cocco. La quale spiega che l’intervento di sostegno alle np della multinazionale non si limita all’offerta di software ma punta molto anche sul lavoro giovanile con il progetto «YouthSpark», che offre formazione tecnica e di business. «Stiamo erogando con-
In gara Le prove per i manager di domani. Le gare di L’Oréal, Ernst&Young e Cedacri
Business game, la porta per le aziende I giovani imparano sul campo a lavorare con le multinazionali e mettono alla prova le loro capacità, per esempio con i business game. Un test importante per gli studenti universitari che hanno così l’opportunità di entrare in contatto con le grandi aziende. Ripartirà alla fine di settembre il Brandstorm Italia di L’Oréal e per giugno 2014 è prevista la finale internazionale in cui si confronteranno i team di tutto il mondo. Nel corso della nuova edizione le squadre dovranno presentare un nuovo prodotto del brand Kiehl’s. Mentre la scorsa settimana nella capitale francese 37 gruppi hanno preparato il lancio di un cosmetico per capelli della linea L’Oréal Paris hair care and styling per il mercato del Far East. Ai vincitori indiani un viaggio del valore di 10 mila euro in una città a scelta. Quattro le Università italiane partecipanti: Bocconi, Cattolica, Università di Torino e Master Publitalia. Ogni anno a livello mondiale sono tra i 150 e i 200 i profili reclutati attraverso il Brandstorm. Tra gli esempi di successo due ragazze italiane che
hanno partecipato l’anno scorso sono state poi assunte dalla sede milanese della multinazionale. Altri giovani nelle passate edizioni ricoprono ora ruoli rilevanti. Partirà poi nella primavera 2014 la prossima edizione dell’Ernst&Young business game, rivolto agli studenti della laurea magistrale e del corso di laurea triennale di economia di Bocconi, Luiss, Tor Vergata e altre Università. Una decina di giorni fa si è svolta la finale della competizione del 2013 che ha premiato, con uno stage a Madrid, un team della Luiss che ha presentato un progetto incentrato sulle start up nel mondo delle nuove tecnologie. Mentre è prevista
I premi In palio ci sono anche assegni di 10 mila euro. Le iniziative appena chiuse e quelle in partenza
per l’inizio del 2014 l’uscita del nuovo bando dello Young Tax professional of the year, la cui finale internazionale di quest’anno si terrà per il 28 agosto a Copenaghen. Primo premio trenta giorni di viaggio intorno al mondo con visite alle sedi di Ernst&Young di Londra, Washington e Hong Kong. Sempre 10 mila euro andranno anche ai giovani che presenteranno le cinque migliori proposte per lo sviluppo o di start up in ambito Ict o soluzioni informatiche innovative per il concorso Cedacri Young Lab, rivolto a studenti neolaureati e dottorandi di qualunque facoltà dell’Università di Parma di età non superiore ai 28 anni e progettato dal gruppo Cedacri, specializzato in soluzioni di outsourcing e dallo stesso ateneo. I vincitori potranno contare sul supporto di professionisti che li affiancheranno nella realizzazione della loro idea nell’arco di un anno (iscrizioni dal primo luglio al 15 settembre).
Irene Consigliere @IreConsigliere © RIPRODUZIONE RISERVATA
tributi a tre organizzazioni non profit — spiega Cocco — . La prima, Cnca, ci aiuta con corsi di alfabetizzazione informatica e di educazione al lavoro. “Fondazione mondo digitale”, invece, offre formazione all’uso del software e sull’innovazione sociale. Fondazione Cariplo, infine, propone percorsi formativi e di accompagnamento per creare nuove startup afferenti al mondo tecnologico». Su questi
Le potenzialità Le società non profit sono ancora indietro nel capire le potenzialità del cloud computing tre programmi, dall’inizio del 2013, sono stati già formati 12.300 ragazzi, ma entro la fine dell’anno Microsoft conta di raggiungere altri 5 mila giovani. (Gli interessati possono trovare indicazioni sulla partecipazione ai programmi all’indirizzo: http://www.microsoft.com/italy/csr/youthspark/ progetto.aspx).
Bora sale in Miroglio Renzini in Tempur Santo Borsellino, 45 anni, ha assunto il ruolo di chief executive officer di Generali Investments Europe. Giuseppe Rovani, 53 anni, è il nuovo direttore generale di Banca Euromobiliare. Ha maturato esperienze in Credemvita e Credemassicurazioni. Antonio Masenza, 48 anni, ha ricevuto l’incarico di executive managing director di Ingram Micro, società di sicurezza informatica. Ha lavorato in Olidata e Olivetti. Andrea Paiusco, 50 anni, in azienda dal 1995, è stato nominato general manager per la Francia di Whirlpool Emea. Stefano Renzini, 46 anni, è stato chiamato V. Esposito da Tempur Italia, filiale della multinazionale di materassi e reti, in qualità di direttore generale. Vanta esperienze in Bialetti Industrie. Vincenzo Esposito, 41 anni, è entrato nel team di Microsoft Italia come direttore divisione piccola e media impresa e partner. Proviene da Dell. Ha maturato esperienze in Canon e Unisys. Claudio Bora, 44 anni, è stato chiamato C. Bora dal gruppo di abbigliamento Miroglio, per ricoprire l’incarico di direttore della business unit Fast Fashion. Proviene da Nike.
a cura di Felice Fava
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POLTRONE ON LINE Cambi di poltrona, nuove nomine e incarichi su http://www.corriere.it/economia/lavoro/
Enzo Riboni © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il lavoro che cambia di Massimo Sideri
Giuseppe e il cerchio della vita Pubblico, così com’è giunta, questa testimonianza sul cerchio della vita (e del lavoro). «Mi chiamo Giuseppe Moro e sono il presidente e l’amministratore delegato di Convert Italia spa, azienda che quest’anno a marzo ha compiuto 32 anni di vita. Leggendo la sua rubrica mi è venuto in mente il mio percorso professionale e imprenditoriale. Stavo ancora frequentando la facoltà di ingegneria alla La Sapienza, quando ho iniziato a lavorare come collaudatore di apparati elettromedicali nelle officine della Gorla Siama (gruppo Siemens) di Milano. Nel 1971 decido di trasferirmi a Sidney (parto come “emigrante” con mia moglie, con viaggio pagato dal governo australiano). Cinque anni dopo, nel 1976, decido di tornare in Italia, anche a causa del cambiamento delle politiche economiche del governo australiano. Ho praticamente ricominciato da zero! Riparavo le pompe di irrigazione nei pozzi romani (scendendo a corda e braccia a 20 metri sotto terra perché non
voleva farlo nessuno) e installavo impianti elettrici. Contemporaneamente riprendevo gli studi in economia aziendale alla Sda Bocconi finché, nel 1981, ho deciso di fondare la mia azienda a Roma, la Convert Italia srl (spa dal 1996). L’Italia mi ha ricambiato con tanti anni di successi e di crescita ma ora, in buona parte a causa della crisi, sto aprendo per me e per la mia società una nuova fase per cui, come in una ruota che gira, mi ritrovo di nuovo proiettato verso l’estero. Abbiamo appena aperto una sede in Sudafrica e stiamo coltivando interessanti opportunità in India, Turchia, Brasile». Gli animal spirits nel cerchio della vita. @massimosideri © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Inquadramento e retribuzione saranno commisurati sulla base della reale esperienza del candidato.
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