Le Scelte del consumatore n. 235

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SN IS

00192 Roma-Via Duilio, 13 Reg.Trib. Roma n째16316 del 10/4/76 Spedizione abb.post. D.L.353/2003, conv. in Legge n. 46/2004, art 1, comma 2, DCB, Roma. Portavoce Unione Nazionale Consumatori. Euro 2,07

FONDATO DA VINCENZO DONA

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VACANZE ROVINATE? ECCO COSA FARE PAG. 5

GLI ELETTRODOMESTICI PAG. 8

STRESS DA RIENTRO A SCUOLA

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Mensile di informazione sui problemi del consumo e dei consumatori N째 6120 del 16 settembre 2013 Direttore Responsabile: Massimiliano Dona


EDITORIALE di Massimiliano Dona @massidona

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cedimento le sia stato i fidereste di una favorevole, persino donna che ha una conferma alla corASSICURATI mentito e continua a farlo ogni qual volta ne CONTRO LE BUGIE? rettezza del suo operato. E’ il caso di chiarire ha l’occasione? Non che è vero che non c’è parlo solo di bugie stata sanzione, ma quegravi, ma anche di mezze verità, omissioni ed “edulcorazione sto perché l’Azienda ha ammesso l’ingandella realtà” con la giustificazione che, nevolezza di alcuni messaggi e ha scelto la tutto sommato, è a fin di bene: probabil- procedura degli “impegni”, una sorta di mente anche il più fiducioso degli innamo- “patteggiamento” per evitare la condanna rati all’ennesimo inganno diventerebbe con l’impegno, appunto, di modificare la diffidente e pretenderebbe delle ammissio- propria comunicazione. Permettetemi di affermare che da un ni corredate da sentite scuse. E se non fosse una compagna a tradir- soggetto socialmente responsabile ci aspetvi, ma il panettiere sotto casa, l’edicolante teremmo un atteggiamento diverso, talvolo il benzinaio: continuereste a fidarvi? Pro- ta anche il necessario mea culpa e magari babilmente cambiereste negoziante (anche qualche impegno concreto. Ma queste, in Italia, sono parole al la fidanzata presumibilmente) in cerca di rapporti più trasparenti; quella stessa tra- vento: il vero problema del nostro sistema è sparenza (è forse troppo chiamarla etica?) che nessuno paga per i suoi errori. Vorrei dovremmo pretenderla dai protagonisti del ricordare allora cosa è accaduto in Gran Bremercato che, spesso, sbandierano ai 4 venti tagna solo qualche mese fa, allorché 13 banla loro Responsabilità Sociale di Impresa, che (tra cui la Barclays e Royal Bank of Scoma concretamente dimenticano il senso di tland) sono state scoperte a mentire ai loro clienti, pur di “vendere” polizze assicurative quell’impegno. Il motivo di questa mia riflessione è da sulle carte di credito: di fatto i furbetti della ricondursi al moltiplicarsi degli interventi City esageravano il rischio del furto di idendell’Autorità Antitrust a censura di impre- tità e soprattutto omettevano di informare i se scorrette; proprio qualche giorno fa il clienti che un’assicurazione contro le frodi è Garante ha imposto a Coca-Cola di rimuo- del tutto inutile dal momento che ogni truffa vere le informazioni contenute in un opu- informatica è da addebitare alla banca. Ci colpisce che alla multa di 1,3 miliarscolo dove si fornivano notizie nutrizionali fuorvianti, in particolare sul contenuto di di di sterline per le banche coinvolte, si zuccheri, arrivando a sostenere che la bibi- aggiungerà il rimborso per i clienti ed ta gassata “fa bene” perché favorisce l’i- anche il finanziamento da parte delle stesdratazione del corpo (mentre sappiamo se di un programma di informazione ai tutti che la nota bevanda contiene zucche- consumatori per accrescere il loro grado di ro e caffeina, quindi meglio non abusarne). consapevolezza. Da noi, purtroppo, i furbetti la fanno Non solo: la reazione della Società alla diffusione della notizia è, forse, la parte più franca, nessuno chiede scusa e di rimborsi preoccupante di questa triste storia. Coca- nemmeno l’ombra: ai consumatori italiani Cola, infatti, si è avventurata in una difesa servirebbe sì un’assicurazione, ma contro impossibile, sostenendo che l’esito del pro- le bugie delle imprese.

MENSILE DI INFORMAZIONE SUI PROBLEMI DEL CONSUMO E DEI CONSUMATORI DISTRIBUITO PREVALENTEMENTE AGLI ASSOCIATI numero 6120 del 16 settembre 2013

n. 235 Direzione e Redazione Via Duilio n. 13 - 00192 ROMA Telefono: 06/32600239 Fax: 06/3234616 e-mail: info@consumatori.it www.consumatori.it Fondatore: Vincenzo Dona Direttore responsabile: Massimiliano Dona Segreteria di redazione: Sonia Galardo e-mail: sonia.galardo@consumatori.it Gli articoli firmati esprimono esclusivamente il pensiero degli autori Stampa: Tipolitografia Cimer snc - Roma Grafica e impaginazione: Pixel Press sas - Roma pixelp00@pixelpress.191.it Registrato Tribunale di Roma con il n. 16316 del 10-4-76 Iscrizione al ROC n°298 Spedizione abb.post.D.L.353/2003, conv. in Legge n. 46/2004, art 1, comma 2, DCB, Roma. Portavoce Unione Nazionale Consumatori Prezzo per copia: euro 2,07 Numeri arretrati: euro 4,13 Abbonamento annuale: euro 21,00 Abbonamento sostenitore: euro 258,23 Inviare l’importo in assegno o versare sul c/c postale n. 40268005 intestato a

Unione Nazionale Consumatori Via Duilio, 13 - 00192 ROMA Il versamento della quota associativa di euro 35,00 all’Unione Nazionale Consumatori comprende anche l’abbonamento a questo mensile

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SOMMARIO

LA NOSTRA UNIONE NOTIZIE DALLE SEDI SUL TERRITORIO ROMA E LAZIO

Dino Cimaglia è il nuovo responsabile ambio di vertici al comitato di Roma e del Lazio dell’Unione Nazionale Consumatori: Dino Cimaglia, da anni impegnato nell’attività a sostegno dei consumatori, è il nuovo responsabile del comitato. Complimentandoci per la nomina, gli facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.

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MARANO DI NAPOLI

Avvisi di pagamento illegittimi, doppia vittoria ’UNC ha incassato una doppia vittoria in merito ad avvisi di pagamento illegittimi: a soccombere in giudizio il Comune di Marano e l’ex concessionario dei tributi comunali, la Teleservizi, poi diventata Publiservizi. Il Giudice di pace, in due distinti casi, ha stabilito che vi furono anomalie e illegittimità da

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parte dell’Ente e del concessionario in relazione alla consegna degli avvisi di pagamento delle utenze idriche. Nel primo caso il Giudice di pace ha accertato che la Teleservizi non aveva mai esibito al proponente del ricorso le letture che, in più di un’occasione, aveva dichiarato di possedere. E non solo: l’applicazione del minimo garantito, sia pur legittimo in presenza di previsione contrattuale, non era mai stato inserito nel contratto di fornitura, divenendo pertanto una posta a tutti gli effetti illegittima. Nel secondo caso, invece, sia l’Ente che Pubbliservizi non sono state in grado di fornire né le letture né tantomeno il contratto che sarebbe stato stilato a suo tempo con l’utente, il quale ha contestato un importo (per un biennio di canoni idrici) dell’ammontare di oltre 2 mila euro. “Principio fondamentale della pubblica amministrazione è la trasparenza e la buona fede - spiega l’avvocato Salvatore Nasti - requisiti che non hanno trovato applicazione nelle fattispecie dei casi portati all’attenzione della nostra associazione e che ha visto due cittadini tutelati da posizioni di supremazia da parte del comune non giustificate. In un caso addirittura vi era stata una richiesta di oltre duemila euro di acqua senza la giustificazione di letture e riferenti a periodi brevi”.

COSE DA NON CREDERE

3 minuti di... assicurazioni

SCUOLA

Stress da rientro pag. 11 a scuola

ENERGIA

pag. 8

S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E

Gli elettrodomestici pag. 5 Un decreto contro L’illuminazione le bufale pag. 14 in casa pag. 14 SOCIAL SHOPPING E T I C H E T TAT U R A

Etichettatura degli alimenti: come funziona? pag. 6

Prodotto esaurito pag. 15 TECNOLOGIA

I Bitcoin

pag. 9

FARMACI

Scadenza prodotti pag. 15

TURISMO

IMU

Vacanze rovinate? Ecco cosa fare pag. 4

E’ davvero tax free?

pag. 14

RUBRICHE

PACKAGING

La domanda sorge spontanea Valori nutrizionali pag. 15 di Antonio Lubrano pag. 3 La nostra Unione pag. 3 PREMIO VINCENZO DONA

Notizie pag. 14 Appuntamento con la sostenibilità pag. 14 L’angolo del notaio pag. 15 SALUTE

Alimenti per celiaci

Lettere

pag. 15

Salvatore il consumatore pag. 10 di Gianni Soria pag. 15

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LA DOMANDA

SORGE SPONTANEA... di Antonio Lubrano

Perché non ridurre la pressione fiscale tagliando la spesa pubblica improduttiva e aumentando l’efficienza dei servizi?


T U R I S M O

VACANZE ROVINATE?

ECCO COSA FARE

itardi aerei, strutture alberghiere fatiscenti e bagagli smarriti sono solo alcuni dei disagi più comuni denunciati dai consumatori al rientro dalle ferie estive. Ma se allo stress da rientro, si aggiunge l’ansia da vacanza rovinata non è il caso di disperare perché il Codice del Turismo prevede una serie di tutele per chi viaggia. Prima di tutto è il caso di chiarire che, se si è prenotato un pacchetto tutto compreso, il tour-operator è responsabile di ogni problema relativo alla qualità dei servizi (alberghi, compagnie

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aeree, guide): il consumatore, dunque, che ha prenotato un albergo attratto dall’immagine del catalogo e che, arrivato a destinazione, si ritrova in una struttura inadeguata ha diritto al risarcimento del danno per tutte le diffor-

mità rispetto a quanto illustrato nel depliant; la prima contestazione dovrà essere compiuta sul posto, in modo da consentire all’organizzatore di porvi tempestivo rimedio; è bene, poi, documentare il danno subìto con fotografie, filmati e testimonianze: una volta tornati a casa, saranno utili per ottenere il risarcimento. Se la vacanza è stata comunque deludente, il consumatore può tutelarsi inviando un reclamo al tour-operator (e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori) mediante l’invio di lettera raccomandata A/R, entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, richiedendo il rimborso delle somme pagate. Ricordiamo infine che se la vacanza, oltre che una delusione, si rivela una vera e propria fonte di stress per le aspettative disattese o per inadempimento dei termini di contratto, oltre all’equo rimborso patrimoniale è possibile richiedere il “danno da vacanza rovinata”: una sorta di risarcimento per il disagio psico-fisico subìto previsto dal Codice del Turismo. Per richiedere la consulenza dei nostri esperti è possibile accedere all’apposito sportello “Vacanza rovinata” sul sito www.consumatori.it. n

LA CLASSIFICA DEI DISSERVIZI TURISTICI ESTATE 2013 Ecco la classifica dei più frequenti disservizi turistici segnalati agli sportelli dell’UNC: • • • • •

sistemazioni alberghiere insoddisfacenti poca trasparenza e inadempimento contrattuale nei viaggi “tutto compreso” truffe (agenzie fantasma, overbooking, etc.) smarrimento/ritardata consegna/danneggiamento bagagli problemi/annullamento/ritardo voli

31% 23% 18% 17% 11%


E N E R G I A

GLI ELETTRODOMESTICI requisiti di sicurezza delle direttive comunitarie. Poiché si tratta di una autodichiarazione, questa marcatura rappresenta solo una garanzia parziale. Un ulteriore strumento di garanzia è la presenza sull’elettrodomestico del marchio dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ ) o di un altro marchio di qualità di un analogo organismo europeo. Tali marchi, infatti, vengono rilasciati da un organismo terzo e indipendente dalle case costruttrici.

Le etichette di efficienza energetica I marchi a garanzia della sicurezza e della qualità L’acquisto di un elettrodomestico è una scelta importante per la famiglia. Al di là delle preferenze estetiche di ciascuno, è bene accertarsi che il modello prescelto abbia impressi i marchi che ne garantiscono la sicurezza e la qualità. Tutti gli apparecchi elettrici prodotti e commercializzati nell’Unione Europea debbono riportare obbligatoriamente la marcatura CE. Ciò significa che il fabbricante attesta che l’apparecchio è stato costruito nel rispetto dei

Per i frigoriferi, i congelatori, gli apparecchi di conservazione del vino, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie ed i televisori, gli apparecchi per il condizionamento, in attuazione di una Direttiva europea, è obbligatorio apporre bene in vista l’etichetta energetica, per informare i consumatori sui consumi energetici dell’apparecchio. Essa indica la classe di efficienza energetica dell’apparecchio, utilizzando una scala di sette livelli: A+++; A++; A+; A; B; C e D. La lettera A+++ indica i consumi più bassi, la D i consumi più alti e gli

altri livelli i consumi intermedi. Anche per l’acquisto dell’elettrodomestico è bene leggere l’etichetta dove sono contenute anche altre informazioni supplementari: • per i frigoriferi ed i congelatori il consumo medio in kWh/anno, la rumorosità, il volume disponibile per gli alimenti freschi e per quelli congelati; • per le lavatrici e le lavastoviglie, il consumo annuale di energia in kWh (basato su 220 cicli di lavaggio standard per lavatrici e 280 per lavastoviglie), il consumo annuale di acqua in litri, la capacità di carico (in kg per lavatrici e in numero di coperti per lavastoviglie), la classe di efficienza della centrifuga per le lavatrici e di asciugatura per lavastoviglie, la rumorosità in decibel (sia del lavaggio sia della centrifuga); • per i televisori se è presente un tasto di spegnimento, il consumo in watt del dispositivo acceso, il consumo annuale in kWh (considerando un media di 4 ore al giorno per 365 giorni), la diagonale dello schermo espressa sia in centimetri sia in pollici. Acquistare un elettrodomestico che consuma meno energia è sempre conveniente. Il risparmio nel tempo è assicurato anche se il prezzo iniziale di acquisto è più elevato rispetto alle alternative meno efficienti. Ma per ogni altro dubbio non mancate di scaricare l’App “Elettrodomestici” realizzata dalla nostra Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con IMQ. n

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E T I C H E T T A T U R A

ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI: COME FUNZIONA?

Il Parlamento Europeo ha emanato un regolamento per proteggere i consumatori dai pericoli collegati al consumo degli alimenti e informarlo su come “gestirli” dal momento dell’acquisto fino, appunto, al consumo. Vediamone insieme i punti salienti. di Agostino Macrì on il Regolamento UE 1169/2011 il Parlamento Europeo ha emanato delle norme relative “alla fornitura d’informazioni sugli alimenti ai consumatori”. E’ importante sottolineare il titolo stesso del Regolamento, in quanto le norme che sono state emanate hanno come obiettivo principale proprio quello di proteggere i consumatori dai pericoli collegati al consumo degli alimenti e a informarlo su come “gestirli” dal momento dell’acquisto

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fino al consumo. L’etichetta è quindi il mezzo con cui il produttore deve trasferire al consumatore tutte le informazioni che gli possono consentire di fare una scelta consapevole e di non indurlo in errori. Nella parte introduttiva del Regolamento, che contiene i “considerando”, sono sanciti i princìpi su cui si basa il successivo articolato. I punti salienti sono: • le etichette devono contenere informazioni precise sul valore nutriziona-

le degli alimenti, ma nello stesso tempo si raccomanda di attivare adeguate campagne di informazione su come interpretarle per evitare errori dietetici. E’ • necessario segnalare in modo trasparente la presenza negli alimenti di eventuali sostanze potenzialmente pericolose come la caffeina, l’alcol, il chinino, i fitosteroli e le sostanze dotate di potere allergico. • Viene previsto che nel futuro sia indicata l’eventuale presenza di nanomateriali. • Le etichette devono essere facilmente leggibili. • Per quanto riguarda l’origine degli alimenti, è obbligatorio per le carni bovine e i prodotti derivati. Per le altre carni, l’obbligatorietà si limita ai prodotti freschi. Per gli altri alimenti le strutture comunitarie dovranno prendere delle decisioni in tempi successivi. Il Regolamento, che si compone di 55 articoli, descrive in modo molto dettagliato quali devono essere le indicazioni da seguire nella “stesura” delle etichette. Tra le tante prescrizioni se ne segnalano alcune che sembrano essere le più rilevanti. Per le proprietà nutrizionali, oltre che indicare gli ingredienti di cui è costituito un alimento, è importante che vengano indicate le calorie in esso contenute esprimendole sia in percentuale, che per porzione.


E T I C H E T T A T U R A

L’eccesso di consumo di sale può provocare dei problemi. Per evitare che vengano commessi errori interpretativi da parte dei consumatori non deve comparire la dicitura “cloruro di sodio” ma bisogna scrivere semplicemente “sale”. Entro tre anni sarà necessario stabilire nuove norme per l’etichettatura dei prodotti alimentari contenenti alcol. Viene raccomandato ai Paesi dell’Unione Europea di uniformarsi al nuovo Regolamento e verranno attivati dei controlli per verificarne l’applicazione. Per i prodotti tradizionali di origine garantita è obbligatorio indicarne la provenienza. Le dichiarazioni sul valore nutrizionale egli alimenti non si applicano ai prodotti non trasformati, alle acque minerali gassate e/o aromatizzate, alle spezie e piante aromatiche, al sale, agli edulcoranti. La descrizione del valore nutrizionale deve comprendere informazioni sul valore energetico

precisando la natura dei grassi, dei carboidrati e delle proteine. I singoli Stati dell’UE per la protezione della salute pubblica, per la prevenzione delle frodi o per la protezioni di diritti industriali, possono introdurre nelle etichette indicazioni addizionali che debbono comunque essere comunicate alla Commissione UE. E’ interessante rilevare che per cinque anni verrà fatto un monitoraggio della applicazione delle nuove norme che, se sarà necessario, potranno essere aggiornate alla luce delle informazioni che verranno acquisite. E’ obbligatorio segnalare se l’alimento è stato congelato o irradiato ed anche alcuni dettagli come, ad esempio, se il budello che riveste alcuni salumi sia commestibile o meno. Particolare attenzione viene posta alla data di scadenza che può essere indicata come “da consumarsi preferibilmente entro…” oppure “da consumarsi entro…”. Il consumatore potrà quindi

regolarsi negli acquisti ed evitare di prendere alimenti potenzialmente pericolosi perché scaduti. Il Regolamento è accompagnato da quindici allegati che non solo danno indicazioni estremamente dettagliate su come deve essere una etichetta, ma forniscono anche importanti informazioni di educazione alimentare come, ad esempio, l’apporto calorico giornaliero, le calorie contenute nei singoli ingredienti alimentari, le sostanze potenzialmente allergiche, come leggere le etichette, ecc. Lo ripetiamo spesso, una corretta alimentazione è alla base del mantenimento di buone condizioni di salute. Negli ultimi decenni le abitudini alimentari hanno subìto importanti modifiche grazie anche all’introduzione sempre crescente di prodotti trasformati che hanno in parte soppiantato gli alimenti semplici di cottura domestica. D’altra parte l’industria alimentare ha assunto un ruolo di enorme importanza nella economia della Unione Europea e rappresenta un patrimonio da tutelare. Non sempre però gli interessi dell’industria alimentare sono sufficientemente rispettosi di quelli dei consumatori sia per la tutela della loro salute che dei loro interessi economici. Il Regolamento 1169 fornisce indicazioni molto precise sia ai consumatori che al mondo produttivo e deve essere considerato un grande passo in avanti per migliorare le condizioni di salute dei cittadini dell’Unione Europea. n

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S C U O L A

STRESS DA RIENTRO A SCUOLA

di Eleonora Iacobelli ’estate è agli sgoccioli e se dopo qualche settimana di ferie è difficile per gli adulti tornare a lavoro, figuriamoci per i bambini che hanno trascorso più di tre mesi lontani dai banchi di scuola. La dottoressa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Eurodap (associazione europea per il disturbo da attacchi di panico, www.eurodap.it), propone alcune semplici ma efficaci regole per aiutare i giovani studenti a riprendere il giusto ritmo: • innanzitutto è importante prepararli al rientro. Prima dell’inizio delle lezioni sarebbe allora opportuno che i genitori introducessero l’argomento “scuo-

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la” nelle conversazioni con i figli; è • poi utile presentare il ritorno sui banchi di scuola cercando di mettere in luce soprattutto gli aspetti positivi come, per esempio, il piacere di ritrovare i “vecchi” compagni, di rivedere la maestra preferita e di riprendere le belle attività (anche ludiche) del dopo-scuola; • inoltre, è bene riabituare i ragazzi gradualmente agli orari delle giornate scolastiche, così da far sentire loro meno lo “stress da rientro a scuola” e da farli reagire con più entusiasmo al rientro. E’ poi di fondamentale importanza che mamma e papà presentino la scuola non come il luogo dove non si può

più giocare, ma come un posto pieno di stimoli interessanti e piacevoli. Potrebbe anche essere utile raccontare loro le proprie esperienze riguardanti la scuola, di quando si era ragazzi. Inoltre, i genitori devono cercare di moderare le proprie paure e ansie in modo da non trasmetterle ai propri figli ed evitando così di presentare loro un ambiente scolastico ansiogeno. E’ infine utile incentivare tutte quelle attività ludiche che servono a dare stimoli intellettuali. Seguendo questi piccoli accorgimenti il bambino si sentirà più tranquillo e maggiormente in grado di affrontare un altro anno scolastico. Non ci resta che augurare un buon inizio a tutti! n


T E C N O L O G I A

I BITCOIN In un mondo sempre più virtuale, non poteva mancare una moneta elettronica che sta diventando un fenomeno mondiale reale.

di Gianluca Selicato collezionisti di monete non saranno stati felici di scoprire la notizia della creazione del Bitcoin (simbolo BTC/XBT o ). Di cosa si tratta? Bitcoin è una valuta virtuale (creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto) che può essere usata per comprare oggetti reali. Chiunque può crearne, non è soggetta al controllo delle banche, ma utilizza un database distribuito tra i nodi della Rete che tengono traccia delle transazioni e sfruttano la crittografia. Questa novità sembra destinata a svilupparsi e a diventare importante per ciascuno di noi. Così abbiamo deciso di cominciare a parlarne, per spiegare cosa è, come funziona, e soprattutto se possa essere una opportunità o un peri-

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colo per i consumatori (perché ha tanti sostenitori e altrettanti detrattori). La creazione e lo scambio di questa moneta avvengono tramite il protocollo peer-to-peer (il sistema che consente l’interscambio diretto di informazioni su internet tra gli utenti). Il suo valore è fluttuante, infatti mentre a maggio del 2012 un Bitcoin valeva 2 dollari, oggi oscilla tra i 94 e i 98 dollari. Dicevamo che con questa moneta virtuale è possibile acquistare beni concreti, ma si può anche venderla in cambio di denaro corrente (euro o dollari, ad esempio). La domanda nasce spontanea: come fare per guadagnare i Bitcoin (cioè fare Bitcoin mining)? E’ necessario avere un pc con un’ottima scheda grafica e con un alimentatore che consumi poco (altrimenti il costo della bol-

letta di energia sarà superiore ai Bitcoin guadagnati) e installare un software realizzato appositamente per questa operazione: se ne possono trovare diversi in Rete. Una volta procurato tutto il necessario, si potrà aprire un wallet (cioè un portafoglio) dove mettere i propri Bitcoin. Il proprio computer dovrà rimanere acceso in modo da entrare in una rete di calcolo composto da altri pc: solo così si avrà in cambio i Bitcoin. Una volta accumulato il primo gruzzoletto e si è deciso di spenderlo, sarà possibile farlo nei negozi online che consentono il pagamento anche con questa moneta. La transazione avviene attraverso uno scambio di informazioni (il peer-topeer) tra chi vende e chi compra, poiché ogni Bitcoin riporta il nome del proprietario e una serie di informazioni che devono essere decriptate dal venditore. Ritorneremo certamente sull’argomento, ma nel frattempo consideriamo i pericoli per mettere in guardia i consumatori: procurarsi i Bitcoin è un rischio non solo se non si conosce bene la materia e perché la valuta è soggetta alle oscillazioni del mercato ma soprattutto perché ultimamente i Bitcoin sono sempre più utilizzati dai malviventi per i traffici illegali. E se un domani dovesse esserne vietato l’utilizzo? Leo Longanesi diceva: “Un’idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione”; i Bitcoin rischiano di esserlo nel verso senso della parola. n

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S A L U T E

ALIMENTI PER CELIACI

di Agostino Macrì

COS’E’ LA CELIACHIA La celiachia è una malattia provocata dalla intolleranza alla frazione proteica di alcuni cereali e in particolare il frumento, l’orzo, l’avena, il farro, meglio conosciuta come glutine. Le persone ammalate non possono quindi mangiare alimenti che contengano questi cereali anche se presenti in piccole quantità o addirittura in tracce. A titolo esemplificativo si segnala che la cottura di un alimento in una pentola in cui precedentemente è stata cotta della normale pasta può divenire pericoloso per una persona celiaca. Per consentire una vita normale alle persone ammalate sono stati studiati alimenti particolari in cui il glutine è stato sostituito da proteine di altra origine andando incontro alle esigenze alimentari dei celiaci senza conseguenza negativa per la loro salute. Il Servizio Sanitario Nazionale

10 SETTEMBRE 2013 LE SCELTE DEL CONSUMATORE

(SSN) riconosce le particolari esigenze dei celiaci e prevede la distribuzione gratuita, attraverso le farmacie, degli alimenti privi di glutine in quantità ritenute sufficienti a ricoprire i fabbisogni quotidiani delle persone ammalate. Questo tipo di alimenti viene prodotto da aziende specializzate che hanno dei costi più elevati degli alimenti convenzionali. Il volume delle vendite è teoricamente limitato alle persone ammalate e le spese, come accennato, dovrebbero essere a carico del SSN anche se non sempre le ricopre totalmente. Per incrementare il volume di affari e anche per andare incontro alle esigenze dei celiaci, sono sorti degli esercizi commerciali specializzati dove sono in vendita esclusivamente alimenti privi di glutine.

I NOSTRI CONSIGLI Ci sono stati alcuni tentativi di incentivare i consumatori ad acquistare gli alimenti per celiaci anche se non

hanno la malattia. Per raggiungere questo obiettivo si è insistito sul fatto che la celiachia è piuttosto diffusa anche se alle volte non viene diagnosticata e anche, in modo più o meno subdolo, che gli alimenti per celiaci sono più “sicuri”. Come per tutte le attività commerciali anche la vendita di alimenti per i celiaci ha trovato spazio nel mercato elettronico dove è possibile acquistarli con le agevolazioni che lo contraddistinguono. I consigli che si possono dare sono i seguenti: • verificare il proprio stato di salute consultando il proprio medico ed effettuando i necessari esami clinici. Bisogna assolutamente evitare la diagnosi “fai da te” per cui una banale gastroenterite o mal di testa può far venire la convinzione che si è ammalati di celiachia. • nel caso di presenza di malattia farsi fare una certificazione per poter accedere alla facilitazioni concesse dal SSN per l’acquisto degli alimenti privi di glutine; • questi alimenti non hanno caratteristiche nutrizionali migliori di quelli convenzionali quindi le persone non ammalate non ne hanno bisogno; • acquistando gli alimenti per celiaci con e-commerce fare molta attenzione ai siti che li promuovono e accertarsi che diano tutte le garanzie di etichettatura e della possibilità di restituire le merci ed essere rimborsati nei casi in cui non si è soddisfatti. n


COSE DA NON CREDERE

3 MINUTI DI...

ASSICURAZIONI Prosegue la nostra rubrica “Cose da non credere” per sfatare le più comuni leggende metropolitane e dare risposta alle domande più frequenti che i consumatori rivolgono ai nostri sportelli. Questo mese, focus sulle assicurazioni.

colo responsabile (azione ordinaria). Quest’ultimo, qualora la compagnia non abbia provveduto nei termini di 30, 60 o 90 giorni di cui sopra, a seconda della fattispecie, ad assolvere ai propri obblighi di legge, può procedere nei confronti della stessa, assistito da un avvocato di fiducia, citando in giudizio la Compagnia assicuratrice, laddove questi ritenga di aver piena o parziale ragione.

Posso rifiutare l’offerta di risarcimento fatta dall’assicurazione? E cosa succede se rifiuto? Posso chiedere e ottenere più denaro? Il danneggiato al quale viene formulata l’offerta reale può accettarla a totale soddisfo o come acconto sul maggiore avere da accertare in sede giudiziaria. In questo caso, ferma l’offerta ricevuta, proporrà azione civile al fine di provare il maggior danno subìto (o la minore responsabilità in caso in cui sia stato liquidato su basi concorsuali). Ciò per ottenere un congruo ristoro economico. L’assicurato ha, comunque, la possibilità di rinunciare all’offerta di risar-

Se sono responsabile di un sinistro entro quanto tempo devo informare la mia Assicurazione?

Posso agire contro la Compagnia assicuratrice per il risarcimento dei danni? E in quali casi?

L’assicurato è tenuto per legge, comunque, a denunciare alla propria compagnia l’evento, entro 3 giorni dall’accadimento dello stesso.

Non vi sono preclusioni, per il danneggiato, in ordine all’azione contro la propria compagnia (in caso di risarcimento diretto) o contro quella del vei-

LE SCELTE DEL CONSUMATORE SETTEMBRE 2013

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COSE DA NON CREDERE

cimento fatta dall’assicurazione e intentare un’azione giudiziaria al fine di vedere meglio tutelati i propri interessi; tuttavia l'impresa di assicurazione, entro quindici giorni, ha l’obbligo di corrispondere al danneggiato la somma offerta.

Cosa succede se l’Assicurazione non presenta un’offerta di risarcimento nei termini stabiliti dalla legge? A chi posso rivolgermi per esporre un reclamo? Se l’assicurazione non provvede nei termini di legge e l’assicurato sia stato parte diligente nel far periziare il veicolo e, nel caso di lesioni personali, abbia acconsentito alla sottoposizione a visita medico legale presso un medico fiduciario della compagnia, il consumatore/danneggiato può adire alla competente Autorità Giudiziaria (Giudice di Pace o Tribunale a seconda del valore del giudizio). Quest’ultimo, inoltre, può esporre anche reclamo all’Ivass che è l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni il

12 SETTEMBRE 2013 LE SCELTE DEL CONSUMATORE

quale sanzionerà l’Assicurazione resasi parte non adempiente.

Entro quanto tempo dall’invio della richiesta di risarcimento l’Assicurazione deve presentarmi l’offerta di risarcimento? Entro il termine di 60 giorni, ma il termine è ridotto a 30 giorni in caso di denuncia sottoscritta da tutti i conducenti coinvolti nel sinistro, decorrenti

dalla ricezione della documentazione; la compagnia di assicurazione è tenuta a rivalere l’assicurato formulando al danneggiato una congrua e motivata offerta, oppure comunicare i motivi per i quali ritiene di non poter formulare alcuna offerta. Obbligo che sussiste anche nell’ipotesi di sinistri in cui siano derivati lesioni personali. Tuttavia, in quest’ultimo caso, il termine è di 90 giorni.


COSE DA NON CREDERE

Se non sono responsabile di un sinistro, La Compagnia assicuratrice può comunque alzare la classe di merito? La determinazione del premio assicurativo è disposta sulla scorta della condotta dell’assicurato. Infatti, l’assicurato più diligente, ovvero colui che non ha provocato incidenti, rientrerà in una classe di merito più bassa rispetto a un automobilista “meno attento”. Il sistema bonus malus è diviso in classi di merito, a ciascuna delle quali corrisponde un importo diverso da pagare come premio. Le classi vanno solitamente dalla 18, che è la più alta e costosa, alla 1, la più bassa ed economica, con un dislivello che dall'una all'altra triplica il costo del premio. E’ importante, tuttavia, che la controparte responsabile del sinistro non abbia fornito (casomai con l’ausilio di testimonianze) alla propria compagnia assicuratrice dichiarazioni a lui favorevoli, delineando una dinamica sfavore-

vole al non responsabile. In questo caso la compagnia assicurativa potrebbe alzare la classe di merito, con conseguente penalizzazione sul premio annuale. Il percorso successivo, qualora vi sia stato un aumento “a torto” della classe di merito, è intentare una causa civile per il ripristino della stessa e per l’eventuale risarcimento danni che il

declassamento abbia comportato all’assicurato.

Cosa succede se in un sinistro, la controparte non è assicurata? In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) che è stato predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subìto un incidente con un veicolo non assicurato. La richiesta di risarcimento danni, pertanto, andrà presentata alla Compagnia Assicurativa che gestisce nella regione dove si è avuto l’evento i sinistri rientranti nella tipologia del Fondo Vittima della Strada, oltre che alla Consap. n Con il contributo di Luigi Giusto, esperto RC auto dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici)

LE SCELTE DEL CONSUMATORE SETTEMBRE 2013

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NOTIZIE

Rubrica dedicata... ad un rapido sguardo sul mondo dei consumi e dei consumatori

NOTIZIE ENERGIA

L’illuminazione in casa Anche se l’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione non è molto rilevante, è opportuno fare attenzione alla scelta degli impianti e dei sistemi di illuminazione. Le tradizionali “lampadine a incandescenza” trasformano in luce meno del 10% dell’energia elettrica consumata: la restante parte viene inutilmente dispersa sotto forma di calore. Le moderne lampade fluorescenti a basso consumo, invece, convertono in luce il 90% dell’energia.

Inoltre, è bene scegliere lampadari o plafoniere che massimizzino la resa della lampada. Se si pone una fonte luminosa in prossimità di una parete o di un soffitto, questa irradia verso di essi circa il 50% della luce emessa, anziché dove serve. L’ubicazione degli apparati luminosi dovrebbe quindi essere tale da riflettere la luce nei punti in cui è effettivamente necessaria. Anche plafoniere opache (o anche solo sporche) possono ridurre l’efficienza dell’illuminazione del 2030%, con la conseguenza di dover installare lampadine più potenti. Per ridurre i consumi energetici, in talune situazioni conviene installare anche sistemi di accensione e spegnimento che permettano di fornire la luce solo quando serve. Specialmente negli spazi comuni

esterni (giardini, cortili, cantine, solai, scale, garage, ecc.), è opportuno installare apparecchi dotati di sensori che accendono e spengono l’illuminazione al tramonto e all’alba. In altri casi è opportuno installare sensori di presenza, che attivano l’illuminazione al passaggio di una persona o interruttori che spengono automaticamente la luce dopo un certo intervallo di tempo.

IMU

E’ davvero tax free? L’abolizione dell’IMU darà respiro alle famiglie soltanto se si dimostrerà un provvedimento ‘tax free’, come assicurato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, in riferimento alle notizie riguardanti un giro di aumenti conseguente alla cancellazione dell’imposta sulla casa.

“I contribuenti -aggiunge Antonino Armao, esperto dell’Unc di tasse e tributi- non sono disposti ad accettare trasformismi fiscali e giochi sulle loro spalle: eliminare l’Imu, per meri motivi politici, facendo pagare ai cittadini vecchie tasse dai nuovi nomi fantasiosi, sarebbe una vera e propria frode. La pressione fiscale, piuttosto, deve essere ridotta tagliando la spesa pubblica improduttiva e aumentando l’efficienza dei servizi”. “La conversione della Tares in una ‘Service Tax’ -prosegue Armao- ci auguriamo renda il

14 SETTEMBRE 2013 LE SCELTE DEL CONSUMATORE

sistema della tassazione locale più equo e trasparente e sia anche l’occasione per abolire quelle imposte parassitarie che, finora, sono sfuggite al controllo dell’opinione pubblica (come i contributi di bonifica, un vero e proprio balzello richiesto ai cittadini dal sottobosco delle clientele politiche locali)”. “Il passo successivo -conclude Dona (segui @massidona su Twitter)- è scongiurare l’aumento dell’Iva che, se si realizzasse, avrebbe effetti deleteri sul potere d’acquisto delle famiglie, ma anche sull’intera economia del Paese che, finalmente, sembra registrare una debole ripresa”.

S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E

Un decreto contro le bufale Maggiori garanzie per i consumatori, ma anche tutela per un prodotto simbolo del nostro Paese. Con questo parole si può riassumere il Decreto, emanato lo scorso 23 aprile dal Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che regola la produzione e la vendita della mozzarella di bufala DOP.

Il regolamento stabilisce che i produttori possano continuare a produrre nello stesso stabilimento sia mozzarella DOP sia altre tipologie di formaggi (quali ricotta e mozzarella non DOP) a condizione che il latte utilizzato provenga dall’area riconosciuta come di origine protetta. La mozzarella DOP, per fregiarsi di

questo appellativo, infatti, deve essere prodotta seguendo un preciso disciplinare che, tra l’altro, prevede l’utilizzazione di latte fresco: quei caseifici non iscritti al consorzio DOP che possono utilizzare latte di bufala o semilavorati di qualsiasi provenienza non potranno, dunque, fregiarsi della denominazione. In concreto i consumatori troveranno sul mercato tre tipi di prodotti: • la mozzarella di bufala campana DOP; • la mozzarella di bufala non DOP, ma realizzata comunque con latte di area DOP dai produttori aderenti al consorzio; • il prodotto non certificato, realizzato da tutti gli altri con latte e semilavorati bufalini qualsiasi, proveniente da ogni dove. Ciò che è fondamentale è che un’adeguata etichetta informi il consumatore del prodotto che sta acquistando per evitare che la mozzarella si riveli una bufala!

PREMIO VINCENZO DONA

Appuntamento con la sostenibilità Sostenibilità e green economy: questi i temi ai quali sarà dedicata la settima edizione del Premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, consueto appuntamento organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori per fare il punto sull’attuale livello di protezione del consumatore. Alla presenza di autorevoli personalità del mondo accademico, politico e istituzionale, la giornata di convegno si terrà a Roma, il prossimo novembre. Vi aspettiamo!

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LETTERE

Rubrica dedicata... alla corrispondenza: domande e risposte in pillole

L’ANGOLO DEL NOTAIO* Mio figlio e la moglie vorrebbero comprare un appartamento di mia proprietà attiguo alla mia residenza sempre di mia proprietà. Attualmente io occupo anche un stanza dell’appartamento in vendita (10 mq. su un totale di 120 mq) Mio figlio e la moglie vorrebbero comprare l’intero appartamento lasciandomi l’uso della stanza, ma non vogliono fare contratti di usufrutto o altro. Si può mettere nell’atto di compravendita una clausola che, nel caso in cui mio figlio e la moglie vogliano in futuro vendere l’appartamento, dovranno prima cedere la stanza in questione accatastandola sul mio appartamento attiguo? Ci potrebbero essere problemi per ottenere il mutuo per l’acquisto dell’appartamento oberato da questa clausola? L.S. IL NOTAIO RISPONDE: è possibile fare un contratto per promettere in vendita una stanza dell'appartamento. Certo questo potrebbe influire negativamente per la concessione di un mutuo. * A cura dell’Associazione Sindacale Notai del Lazio.

PACKAGING

Valori nutrizionali Sono uno studente di laurea magistrale allo IULM di Milano. Ho seguito il corso di tutela del consumatore tenuto dalla professoressa Anna Bartolini ed ero presente alla lezione introduttiva sul corso e sui diritti del consumatore tenuta da Massimiliano Dona. Mentre stavo facendo una pausa studio ho aperto un pacchetto di Fonzies; una volta finiti mi sono messo ad osservare il packaging e ho notato che mancavano i valori nutrizionali. Mi è sorto un quesito: ma i valori nutrizionali secondo il

regolamento UE 1169/2011 non vanno indicati su ogni singolo lotto di prodotto, anche in caso di confezioni "assortite"? (I.G.Z.) La segnalazione è corretta, ma il citato Regolamento entrerà in vigore il 13 dicembre 2014 per cui fino a quella data le aziende hanno una ampia possibilità di manovra. Soltanto quelle più corrette (in verità la stragrande maggioranza) si sono immediatamente adeguate. Però è uno spunto interessante per invitare i consumatori a boicottare gli alimenti che non dichiarano i valori nutrizionali.

FARMACI

Scadenza prodotti In una farmacia mi hanno detto che per legge i farmaci si possono vendere fino ad 1 mese prima della scadenza riportata sulla confezione. E’vero? Saremmo più tutelati se la legge imponesse la vendita di farmaci con scadenza di almeno 1 anno dall'acquisto (a meno di preparati molto particolari). Ci sono le premesse per una modifica legislativa? Nel frattempo ai consumatori/pazienti andrebbe ricordato di controllare le confezioni subito, all’atto dell'acquisto, perché in seguito difficilmente verranno sostituite/rimborsate.

LETTERE

te le date di scadenza di ogni specialità medicinali e, normalmente, queste date sono molto prudenziali ed il loro rispetto conferisce la massima sicurezza. Le farmacie acquistano generalmente i farmaci dai grossisti i quali cedono i prodotti almeno sei mesi prima della loro scadenza. In pratica quindi il farmacista cerca di avere delle scorte limitate da smaltire nel più breve tempo possibile e comunque molto prima della scadenza. Considerando che i farmaci possono non essere consumati interamente dopo l’acquisto, gli stessi farmacisti evitano di vendere quei prodotti ai quali manca meno di un mese dalla scadenza. Si tratta ovviamente di una corretta misura prudenziale in quanto, almeno in linea teorica, i farmacisti potrebbero vendere i farmaci anche fino allo stesso giorno di scadenza. I consumatori debbono fare quindi molta attenzione alle date di scadenza e debbono rifiutare l’acquisto di quei prodotti che hanno una data di scadenza vicina. Tale precauzione deve essere presa soprattutto per quei prodotti (antidolorifici, digestivi, integratori, disinfettanti, ecc.) che

vengono conservati come scorta in caso di necessità e che spesso vengono consumati a distanza di tempo. E’ anche buona norma andare a guardare le date di scadenza dei farmaci di “scorta” ed eliminare quelli scaduti. (Agostino Macrì)

SOCIAL SHOPPING

Prodotto esaurito! E’ qualche mese che mi arrivano per posta annunci e promozioni dal sito www.prezzofelice.it, in particolare una promozione sull’IPHONE 5 a metà prezzo. Da tempo tento di aggiudicarmi l’offerta ma niente da fare; l’altra notte mi riesce, seguo la procedura completando il form con i miei dati (carta di credito ecc.) e mentre passo alla pagina successiva mi spunta la scritta “prodotto esaurito”! Mi viene un dubbio: sarà una truffa? Intanto ho tentato di mettermi in contatto con loro, ma senza risultati. (D.T.) Grazie per la segnalazione, stiamo facendo verifiche.

Salvatore il consumatore

di Gianni Soria

5 STELLE O 5 STALLE?

(L. S.) Il periodo di efficacia e sicurezza di ogni farmaco deve essere determinato con studi appropriati che vengono effettuati dalle industrie farmaceutiche prima della registrazione e della immissione in commercio. Proprio sulla base di questi studi vengono indica-

www.consumatori.it

LE SCELTE DEL CONSUMATORE SETTEMBRE 2013

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VACANZA ROVINATA? Ricordando che: • il soggiorno deve svolgersi esattamente come previsto: ogni modifica del programma o della sistemazione alberghiera legittimano il consumatore al rimborso del prezzo per la prestazione non goduta oltre al risarcimento del danno; • rivolgersi ai rappresentanti dell'organizzazione sul posto per segnalare ogni difformità rispetto al contratto di viaggio (è utile documentare per iscritto le lamentele inoltrate); • raccogliere la prova degli eventuali disagi tramite fotografie, dichiarazioni sottoscritte da altri turisti, fatture di spesa (saranno indispensabili per ottenere dal Giudice il risarcimento dei danni).

In caso di disservizio: „ entro 10 giorni dal rientro formalizzare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata a.r.; „ conservare il catalogo, la documentazione di viaggio ed ogni elemento comprovante l’eventuale disservizio. „ informate, comunque, l'Unione Nazionale Consumatori, per ricevere utili suggerimenti ed assistenza in caso di vacanza rovinata.

Scrivete al nostro sportello:

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turismo@consumatori.it

Desidero associarmi all’Unione Nazionale Consumatori e allego 35,00 euro* (rinnovo 26,00 euro). Riceverò subito, senza altre spese, il mensile “Le scelte del consumatore” e potrò avvalermi della consulenza gratuita di una competente rete di esperti. * La somma può essere direttamente versata presso le sedi dell’Unione o inviata in assegno o in francobolli da 50 cent., pagata sul c/c postale n.40268005 intestato a Unione Nazionale Consumatori o con bonifico bancario sul c/c n.615275738464 - Intesa SanPaolo SpA - Agenzia n.3 - Via Cola di Rienzo n.150, ROMA - ABI 03069 - CAB 05039 - CIN U - IBAN IT56 U 03069 05039 615275738464. u

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