FARE n. 56 - Giugno 2022

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NiEW, 10 ANNI DI CONSULENZA STRATEGICA NiEW, azienda di consulenza strategica, che realizza progetti di innovazione digitale con una specializzazione nel settore industriale e manifatturiero, festeggia quest’anno dieci anni di attività. La società, infatti è nata nel 2012 a Modena: un traguardo importante per tutto il team di Daniele De Cia, oggi presidente e founder, e Andrea Violante, CEO e co-founder di NiEW. “I primi anni di attività sono stati focalizzati principalmente sulla consulenza di ‘user experience’ in ambito industriale e sulla ideazione e realizzazione di soluzioni digitali”, spiega De Cia. “Oggi accompagniamo le aziende lungo percorsi di innovazione, con una esperienza che si è consolidata in contesti complessi tipici della grande impresa, da cui abbiamo derivato best practice e competenze che riusciamo a mettere al servizio anche di aziende medio piccole e con modelli di business meno innovativi”. L’accelerazione dei cambiamenti è sempre più elevata, di conseguenza è indispensabile aumentare la velocità di pianificazione e adattamento a nuove condizioni. Anche l’attività di NiEW è cambiata nel tempo, contestualmente all’evoluzione dei bisogni delle aziende clienti e in relazione alle grandi dinamiche che regolano il mercato, l’economia e il mondo del lavoro. “La principale ondata di cambiamento che tutti abbiamo avvertito è stata quella del digitale. Durante il lockdown, le aziende si sono precipitate a cercare soluzioni digitali che permettessero continuità di lavoro nel nuovo contesto e si è raggiunta la consapevolezza che esistono molti strumenti tecnologici per garantirla. Ma abbiamo anche compreso le difficoltà nel gestire il passaggio a una struttura del lavoro da remoto senza un cambiamento organizzativo che la accompagni, a meno che non sia pianificato dall’inizio del processo”, ricorda il presidente di NiEW. “Riporto spesso quanto suggerito da un nostro cliente, ovvero che il problema della digital transformation non è il ‘digital’, ma la ‘transformation’: l’attenzione si sta infatti spostando sempre più sulla trasformazione dei processi e dell’organizzazione aziendale a sostegno dell’adozione del digitale”, afferma Andrea Violante, CEO di NiEW. Ed è lo stesso processo che ha compiuto NiEW: in dieci anni ha spostato l’attenzione dalla realizzazione di soluzioni digitali a progetti di innovazione con particolare attenzione alle aziende di tipo tradizionale, vale a dire che non hanno nativamente il digitale nel loro modello di business e che devono necessariamente adottarlo perché non è più un’opzione ma una scelta obbligata per rimanere competitivi. “La nostra azienda è cresciuta e le sfide a cui siamo chiamati sono sempre più orientate ai problemi strategico-organizzativi e meno di

Al centro dell’iniziativa sono state messe la vita quotidiana e la capacità di gestire le emergenze con un occhio di riguardo alle persone più fragili. È stato affrontato quindi il tema dell’inclusività in ottica emergenziale in tutti gli ambiti, sui luoghi di lavoro, ma anche tra le mura domestiche, sempre più spesso sede quotidiana di svolgimento

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tipo tecnologico-implementativo. Non ci viene più chiesto come risolvere un problema tecnico, ma come facilitare l’accettazione e l’adozione della soluzione ideata”, continua Violante. NiEW ha sviluppato una metodologia distintiva basata su design thinking, digital mindset e financial acumen, caratteristiche che permettono di affrontare questa tematica con la garanzia di saper rispondere a bisogni reali delle aziende: offrire soluzioni di testata efficacia e favorire la trasformazione del modello di business verso la generazione di nuovi flussi di ricavi, a garanzia di un business sostenibile e profittevole. “Questo il percorso lungo il quale accompagniamo i nostri clienti, con un focus particolare nell’ambito manifatturiero e automotive che non esclude però altri settori di mercato”, sottolinea ancora Andrea Violante. Nell’evoluzione del mercato, NiEW ha inoltre la capacità di individuare opportunità che le aziende non sempre possono cogliere perché non raggiungibili con gli asset e le risorse disponibili o perché lontane dalla loro roadmap di sviluppo strategico. Ed è per questo che la realtà modenese si è recentemente attrezzata con una nuova linea di business per indirizzare azioni di venture building, pensate per cogliere e validare queste opportunità con strutture nuove e indipendenti, seppur partecipate dalle aziende clienti, che permettano di diversificare e assorbire il rischio nel percorso di generazione di nuove fonti di profitto grazie a nuovi modelli e soluzioni di business. “Ciò che NiEW si aspetta di affrontare nei prossimi anni sono maggiori sfide sul fronte organizzativo da parte delle imprese, che devono saper rispondere ai bisogni del mercato identificando nuovi prodotti e servizi, ed essere in grado di trattenere talenti. Continueremo ad affrontare queste sfide nel nostro territorio, ma esploreremo anche altre zone del mondo che stanno affrontando le stesse dinamiche”, conclude il presidente Daniele De Cia.

delle attività lavorative. Il programma della giornata ha previsto, dopo il saluto del direttore della fondazione Teatro Comunale “Claudio Abbado” Moni Ovadia e del direttore artistico Marcello Corvino, gli interventi di esperti di fama nazionale. Ad aprire, Elisabetta Scaglia, ingegnere specializzato in materia di prevenzione

incendi e componente del gruppo di lavoro “Sicurezza” del Consiglio Nazionale Ingegneri, che ha tenuto un intervento dal titolo “Oltre la norma: ambienti e comportamenti nella progettazione dell’esodo”. A seguire hanno preso la parola prima Stefano Bergagnin, direttore tecnico di Pass e anch’egli componente del


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