Mensile Novembre 2012

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PRIMO PIANO SEMPLIFICAZIONE

fiscali nei confronti della pubblica amministrazione sono sempre più gravosi e complessi. “Il permanere di una burocrazia fiscale impedisce l’armonico sviluppo dell’attività propria delle imprese - creare ricchezza, occupazione e benessere - e colloca il nostro Paese ai primi posti per la complessità burocratica degli adempimenti tributari”, ha sostenuto Confcommercio nel presentare i dati. “Negli ultimi 10 anni molto poco è stato fatto su questo versante, che rimane un elemento di grande fragilità del nostro sistema economico, anche se la stessa Agenzia delle Entrate ha avviato, in collaborazione con le asso-

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Confcommercio: “Semplificazione in tutte le fasi di vita di un’impresa” ciazioni di categoria, una mappatura degli adempimenti con l’obiettivo di semplificarli e di ridurne il relativo costo”. Troppo poco, secondo Confcommercio, che sollecita da tempo interventi di vera semplificazione, in tutte le fasi di vita di un’impresa. La questione dei “costi dell’adempimento” fiscale - sostiene l’organizzazione - è centrale nel rapporto tra cittadini-imprese e pubblica amministrazione e ha impatti immediati e rilevanti sia in termini di lealtà fiscale sia, soprattutto, per la capacità del sistema di trasformare capitale imprenditoriale in reddito e quindi in sviluppo socio-economico. I difetti dell’infrastruttura burocratica e legale al servizio dell’imprenditorialità riducono le opportunità di business, scoraggiano la nascita di nuove imprese, frenano le potenzialità di crescita.

L’innovazione non è solo manIfatturiero Il recente provvedimento, licenziato con decreto legge del Governo, sulle start up innovative colma una grave lacuna tutta italiana, ma deve essere esteso anche alla piccole e medie imprese del terziario, perché possa assolvere pienamente all’obiettivo di far crescere l’economia. Questa la posizione di Confcommercio, che ha giudicato positivamente il tentativo fatto dal Governo di rimettere al centro l’impresa e la sua capacità di creare benessere diffuso, ma chiede di più. “Certe semplificazioni e incentivi fiscali - ha affermato il Direttore

dell’Ufficio Studi Confcommercio Mariano Bella - devono essere estese anche a imprese più tradizionali, in quanto l’innovazione può servire anche alla conservazione di valori, tradizioni e business del nostro made and thought in Italy che per lungo tempo hanno portato ricchezza e crescita all’Italia. A fronte del pericolo di interpretare questo decreto nell’unica direzione dell’industria manifatturiera, è necessario affermare ancora una volta che le startup innovative devono progredire anche nell’ambito del terziario avanzato, la cui produttività deve senz’altro crescere rapidamente, e che l’innovazione va promossa anche nelle PMI, che costituiscono l’asse portante del sistema delle imprese”.


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