L'UNIONE INFORMA - Maggio 2019

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CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA - TRENTINO

Editore:

UNIONE DELLE IMPRESE, DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI E DEL LAVORO AUTONOMO SEZIONE ALTO GARDA E LEDRO

Anno 21 - N. 5

Maggio 2019

l’Unione informa in questo numero: pagina 2

UNIONE INFORMA IN BREVE pagina 3

L’ATTESA FINALE DEL TALENT COMMERCIALE 2019: VI ASPETTIAMO NUMEROSI! ALTA FORMAZIONE: NUOVI BUSINESS PER IL TURISMO pagina 4

AUMENTA LA RICETTIVITÀ TURISTICA, COMINCIAMO A PREOCCUPARCI pagina 5

FORMAZIONE FINANZIATA DAL FONDO FOR.TE, LA PAROLA AGLI ASSOCIATI pagina 6

AL VIA LO “SPORTELLO SICUREZZA” DI CONFCOMMERCIO TRENTINO pagina 7

INTERVISTA ALL’ING. DAVIDE LOMBARDI, NOSTRO CONSULENTE SULLA SICUREZZA DA ANNI pagina 8

“ODIO & AMORE” IL PROFESSIONISTA DEL TURISMO, OVVERO IL PERSONALE DIPENDENTE pagina 9

SPORT LIBERA TUTTI pagina 10

GARDA TRENTINO NOW SI APRE ANCHE AL COMPARTO DEI PUBBLICI ESERCIZI pagina 12

LE NUOVE TECNOLOGIE E LA VIDEOSORVEGLIANZA IN AZIENDA: L’AUTORIZZAZIONE DELL’IMPIANTO RESTA UN OBBLIGO

“L’UNIONE INFORMA” - PERIODICO MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE AGLI ASSOCIATI POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% NE/TN NR. AUT. DIR. RESP.: ENZO BASSETTI, VICE DIR. RESP.: CLAUDIO CHIARANI REDAZIONE: RIVA DEL GARDA, VIA S. NAZZARO, 2 TEL. 0464.552270 - FAX 0464.553235 E-MAIL: INFO@UCTSRIVA.IT REG. TRIBUNALE DI ROVERETO N. 225/99 DEL 4.8.1999 STAMPA: GRAFICA 5 ARCO, VIA FORNACI, 48

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TRENTINO SEZIONE ALTO GARDA E LEDRO


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l’Unione informa

CORSI FORMATIVI OBBLIGATORI

CHE SARANNO ORGANIZZATI DALLA NOSTRA SEDE E PRESSO LA NOSTRA SEDE

DI CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA - TRENTINO SEZIONE ALTO GARDA E LEDRO - VIA S. NAZZARO, 2 - 38066 RIVA DEL GARDA “PRIMO SOCCORSO” - Il 28, 29 e 30 maggio 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un corso di formazione in materia di “PRIMO SOCCORSO BASE - Gruppo B” di 12 (dodici) ore in collaborazione con Trentino Emergenza 118, destinato ad aziende nelle quali sono presenti lavoratori subordinati (incluse le società, anche senza dipendenti, con più di un socio lavoratore); “PRIMO SOCCORSO AGGIORNAMENTO” - Il 22 maggio 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un corso di “PRIMO SOCCORSO AGGIORNAMENTO - Gruppo B” di 4 (quattro) ore in collaborazione con Trentino Emergenza 118 per chi ha già frequentato un corso base di 12 (dodici) ore o un corso di aggiornamento di 4 (quattro) ore per chi è in possesso di un attestato che lo certifichi e deve provvedere all’aggiornamento di 4 (quattro) ore entro tre anni dalla data della precedente formazione; “HACCP BASE” - Il 10 e 11 giugno 2019 dalle 14.00 alle 18.00 e il 14 giugno 2019 dalle 14.30 alle 16.30 si terrà un “CORSO HACCP A BASE” di 10 (dieci) ore per titolare d’azienda, responsabile piano di autocontrollo di ristoranti, pizzerie, negozi di alimentari, etc; - Il 10 e 11 giugno 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un “CORSO HACCP B BASE” di 8 (otto) ore per cuochi, pizzaioli, personale di cucina, etc.; - l’undici giugno 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un “CORSO HACCP D BASE” di 4 (quattro) ore per camerieri, baristi con attività di preparazione, lavapiatti, addetti alla vendita, etc.; “HACCP AGGIORNAMENTO” - Il 23 maggio 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un “CORSO HACCP E AGGIORNAMENTO” di 4 (quattro) ore per titolare d’azienda, responsabile piano di autocontrollo di ristoranti, pizzerie, negozi di alimentari, cuochi, pizzaioli, personale di cucina, etc.; “ADDETTI EMERGENZA INCENDI BASE” - Il 26 giugno 2019 dalle 08.30 alle 12.30 si terrà un corso di “ADDETTO EMERGENZA INCENDIO BASE - BASSO RISCHIO” 4 (quattro) ore, destinato ad aziende nelle quali sono presenti lavoratori subordinati (incluse le società, anche senza dipendenti, con più di un socio lavoratore); - Il 26 giugno 2019 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un corso di “ADDETTO EMERGENZA INCENDIO BASE - MEDIO RISCHIO” 8 (otto) ore, destinato ad aziende nelle quali sono presenti lavoratori subordinati (incluse le società, anche senza dipendenti, con più di un socio lavoratore); - Il 26 giugno 2019 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 15.00 si terrà un corso “ADDETTO EMERGENZA INCENDIO - AGGIORNAMENTO - MEDIO RISCHIO” 5 (cinque) ore, destinato ad aziende nelle quali sono presenti lavoratori subordinati (incluse le società, anche senza dipendenti, con più di un socio lavoratore).

D.Lgs 81/2008 “CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO - RSPP” RSPP BASE - DATORI DI LAVORO RISCHIO BASSO di 16 (sedici) ore. - Il 12 e 13 giugno 2019 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un CORSO RSPP BASE – DATORI DA LAVORO RISCHIO BASSO DI 16 (sedici) ore per i datori di lavoro, titolari, che intendono svolgere direttamente i compiti del Servizio Prevenzione e Protezione dai Rischi; RSPP AGGIORNAMENTO - DATORI DI LAVORO RISCHIO BASSO di 6 (sei) ore; - Il 14 maggio 2019 dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 si terrà un CORSO RSPP AGGIORNAMENTO RISCHIO BASSO di 6 (sei) ore rivolto al datore di lavoro che svolge direttamente il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e che ha già fatto un corso e deve obbligatoriamente procedere all’aggiornamento entro cinque anni dal precedente corso. “CORSI DI FORMAZIONE SICUREZZA PER LAVORATORI DIPENDENTI” A norma di legge, il datore di lavoro, che in base al settore Ateco 2002-2007 di appartenenza rientra nel rischio basso, deve assicurare che ciascun lavoratore (assunto con qualsiasi contratto e per qualsiasi durata) e ciascun socio lavoratore, ricevano una formazione specifica di 8 (otto) ore ed un aggiornamento periodico di 6 (sei) ore ogni cinque anni in materia di salute e sicurezza. Per eventuali chiarimenti l’ufficio è a disposizione. L’Unione allo scopo ha programmato presso la sede di Riva del Garda un ciclo di corsi per permettere alle sue aziende associate di ottemperare a tale importante obbligo legislativo, la cui violazione è penalmente sanzionata, nelle seguenti giornate: “CORSI DI FORMAZIONE BASE SICUREZZA PER I LAVORATORI DIPENDENTI” - RISCHIO BASSO 8 (OTTO) ORE - FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA - Il 4 e il 5 giugno 2019 dalle 14.00 alle 18.00 si terrà un “CORSO DI FORMAZIONE BASE SICUREZZA PER I LAVORATORI DIPENDENTI” - RISCHIO BASSO 8 (OTTO) ORE “CORSI DI FORMAZIONE AGGIORNAMENTO SICUREZZA PER I LAVORATORI DIPENDENTI” - RISCHIO BASSO 6 (SEI) ORE - Il 4 e il 5 giugno 2019 dalle 9.00 alle 12.00 si terrà un “CORSO DI FORMAZIONE AGGIORNAMENTO SICUREZZA PER I LAVORATORI DIPENDENTI” - RISCHIO BASSO 6 (SEI) ORE. Per chi ha già fatto un corso base o di aggiornamento e deve obbligatoriamente procedere all’aggiornamento entro cinque anni dal precedente corso.

Per informazioni e pre iscrizioni: Segreteria email: info@uctsriva.it - Tel. 0464 552270


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L’ATTESA FINALE DEL TALENT COMMERCIALE 2019: VI ASPETTIAMO NUMEROSI! Il 24 maggio alle ore 20.00, al Cantiere 26 di Arco, avrà finalmente luogo la finale del Talent commerciale che nel corso delle selezioni ha visto impegnati gli studenti di tutte e cinque le sedi provinciali della scuola professionale UPT. Saranno cinque gli studenti che sono riusciti ad arrivare alla finale e che gareggeranno con prodotti di cinque aziende associate a Confcommercio Alto Garda e Ledro. Si tratta di Rovena Shaba con i prodotti tipici di Agraria Riva del Garda, Joshua Pedrini con l’abbigliamento di Bertamini Shop - Your Fashion Point, Sharon Masè con le scarpe di Calzature Dro, Daniela Sinani con i prodotti di elettronica e tecnologia di VideoGarda - Expert e Desirèe Versini con i prodotti di Profumeria Magnolia. Vi aspettiamo numerosi per sostenere ed incoraggiare al meglio i nostri ragazzi ed applaudire tutti assieme il primo finalista del “Talento commerciale del Trentino”!

ALTA FORMAZIONE: NUOVI BUSINESS PER IL TURISMO Le nuove idee dei futuri tecnici dei servizi della filiera turistica e ricettiva di Riva del Garda Da più parti si evidenzia nel turismo l’assenza di una logica di sistema in cui lavorare in rete e sinergia tra tutti gli stakeholder della filiera, che certo apporterebbe valore aggiunto ad una destinazione. Si sottolinea inoltre la mancanza di professionalità nuove e capaci di intercettare le continue evoluzioni del comparto. Ecco allora che i progetti elaborati dagli studenti dell’‹‹Alta formazione Professionale in Tecnico superiore dei servizi della filiera turistica e ricettiva›› di Riva del Garda costituiscono un importante e curioso argomento ad inizio della stagione turistica! Il 27 marzo scorso infatti gli studenti frequentanti questa specializzazione post diploma, con sede a Riva del Garda negli spazi del CFP Alberghiero di Varone, hanno presentato i progetti di startup elaborati nell’ambito del corso “New business e creazione di impresa” ad una platea di imprenditori ed attori del turismo locale. Partner del percorso e gentile ospite, Riva del Garda Fiere&Congressi ha messo a disposizione degli studenti lo spazio nel quale presentare i loro elaborati di esame seguiti dal docente, dott. Carlo Pasquini - fondatore e amministratore delegato di SkipassGo Srl, startup innovativa di analisi dati e dynamic

pricing per il mercato montano invernale e i parchi divertimento - che li ha spinti a confrontarsi con un potenziale pubblico di interessati attraverso la tecnica di “elevator pitch”, cioè il riuscire a convincere un possibile investitore della bontà del proprio progetto nel lasso temporale di un passaggio in ascensore. 15 studenti per 5 idee innovative: - Space Mountain: applicazione interattiva e gratuita con la quale si può personalizzare il proprio percorso ed escursione in montagna attraverso la risposta ad alcune domande; - Luggage System: rete di depositi per bagagli collocati in posizioni strategiche nelle principali città italiane; - Event Pickr: web-app informativa per eventi live che offre l’acquisto di biglietti ed esperienze al fine di agevolare il processo organizzativo; - TED: supporto che garantisce efficienza, rende più semplice il lavoro del ricevimento e migliora l’esperienza del cliente durante il soggiorno in hotel; - A modo mio: assistenza per affittuari, con l’obiettivo di agevolare e semplificare l’affitto di appartamenti. Nonostante si trattasse di una simulazione di una situazione reale, gli studenti hanno dimo-

strato professionalità e competenza, riuscendo a descrivere il loro progetto in soli cinque minuti, rispondendo poi alle domande della platea e della giuria, forti anche del tutoraggio e supporto offerto dall’Associazione StartUp turismo e CLab Trento. In cantiere ora uno study tour nella vicina Tignale finalizzato alla elaborazione di un’idea innovativa di sviluppo di un’area territoriale, in collaborazione con l’Amministrazione comunale che ha dato piena e massima disponibilità a questi project work così nuovi, creativi e necessari. Un percorso, quello dell’‹‹Alta formazione Professionale in Tecnico superiore dei servizi della filiera turistica e ricettiva›› di Riva del Garda, sempre attento nel costruire professionalità in grado di inserirsi con capacità, efficacia ed innovazione nell’enorme potenziale del mondo del turismo.


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AUMENTA LA RICETTIVITÀ TURISTICA, COMINCIAMO A PREOCCUPARCI Una volta affittare una stanza del proprio appartamento era un modo per “integrare” il reddito familiare. Chi ha una certa età, certamente si ricorda le famose insegne “zimmer frei” posizionate su qualche casa. Indicavano che in quell’edificio c’era una camera che un turista poteva affittare. Una maniera per la famiglia che ospitava il turista di arrotondare le entrate. Così lo è stato aprire il mondo degli agricoltori al turismo, una sorta di aiuto a completare la disponibilità economica di famiglie che con il proprio principale lavoro non raggiungevano determinate soglie di reddito. Oggi gli Agritur sono aumentati in provincia vertiginosamente e ci sono contadini che non si ricordano di essere tali, impegnati come sono nella nuova attività. Poi è stata la volta di qualche appartamento sfitto, meglio darlo ai turisti che lasciarlo vuoto, si diceva, arrotonda il reddito. Fino a qualche anno fa, però, la richiesta era piuttosto bassa. Gli appartamenti in affitto erano numericamente modesti e comunque conosciuti. Oggi la richiesta è esplosa. Insomma, per molti, anche se non per tutti, quello che era un tempo un aiuto chiesto al turismo per vivere meglio è diventata un’attività vera e propria e, in alcuni casi, la principale. Cambiano i modi di vivere, si dirà. Certamente, solo che non cambiano le regole adeguandole ai mutamenti. Se queste attività sono nate con regole speciali, create esclusivamente per queste categorie di persone o fuori addirittura da esse, in un momento temporale ben preciso – necessità di aiutare – ora che le cose sono cambiate è quindi il caso di cambiare anche le regole.

Gli imprenditori che, come tali, hanno scelto di impegnarsi in un’economia come quella turistica, che è la loro unica fonte di reddito, oggi devono scontrarsi con una concorrenza che si muove in contesti diversi. In altre parole, siamo tutti preparati alla concorrenza, ma diventa difficile far fronte a quella al di fuori delle regole o con regole “speciali”. Il problema sta crescendo sempre più, e oramai non passa giorno che i quotidiani non si occupino di questa o quella situazione legata a queste “nuove” attività. Il fenomeno denunciato in più occasioni nella nostra zona, della mancanza di appartamenti in locazione per residenti o lavoratori stagionali, ne è un esempio. Non è una situazione esclusivamente locale, bensì diffusa in località ad alta attrazione turistica, dove chi ha la disponibilità di un appartamento lo mette sul mercato turistico per avere maggiori ricavi. Comprensibile, solo che oggi c’è anche chi di appartamenti ne conta diversi e lo fa in maniera che potremmo definire imprenditoriale, senza essere imprenditore e seguirne le regole. Di là da questo tema, che vuol dire non avere tasse, burocrazia e impegni che hanno gli imprenditori del ricettivo, l’incontrollata immissione sul mercato di nuovo ricettivo viene a creare anche potenziali sviluppi pericolosi all’economia turistica che ancora non si vogliono prendere in considerazione. Si pensi, ad esempio, come la mancanza di locazione residenziale abbia spinto a chiedere un aumento urbanistico delle cubature residenziali. Turisticamente parlando a dir poco una scellerata idea, dato che non solo il costo di tale scelta è rappresentato dal venir meno di aree

verdi e di mutamenti del paesaggio, ma soluzione senza garanzia che i nuovi volumi non finiscano in effetti anch’essi al mercato turistico. A spingere in questa direzione ci si mette anche la Giunta provinciale che sta per modificare la legge urbanistica e fra l’altro introdurre una nuova disposizione a favore dell’affitto di abitazioni ad uso turistico, sbloccando situazioni che comunque una qualche limitazione l’avevano creata. Insomma, al momento non solo denunciamo carenze nella legislazione, a favore di queste nuove tipologie della ricettività, ma vediamo pure la modifica di norme che comunque in qualche maniera cercavano di contenerne l’eccessiva diffusione, come la legge conosciuta come “legge Gilmozzi”. Capiamoci, non è che gli albergatori siano più di tanto preoccupati che la nuova offerta posta sul mercato sia loro concorrenziale. Non si tratta di dirottare clientela verso i più tradizionali servizi alberghieri. Sono offerte di tipo diverso che coinvolgono clientela diversa. Si tratta piuttosto di armonizzare il comparto del ricettivo: stesse regole, stessi doveri, stessi diritti. Il comparto turistico, poi, ha necessità di avere una regia, perché l’offerta è complessa e va guidata, il turista garantito della qualità dei servizi offerti e il prodotto proposto organizzato nel migliore dei modi. Le nuove imprenditorialità, se così possiamo definire i nuovi soggetti che si affacciano a questo comparto economico, non comprendono questa necessità e rischiamo che le negatività possano fra qualche anno fare la differenza sui risultati raggiunti. In particolare in zone come la nostra, ad alta vocazione turistica, l’attrazione

DI BERTOLDI GILBERTO Via Venezia, 2 - 38062 Arco (TN) - Tel. 0464 531701 Fax 0464 531701 - info@cartaaltogarda.com Referente: signor GILBERTO BERTOLDI Cell. 336 832364


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di nuove strutture ricettive non controllate porta vari problemi, che alla fine possono far degradare la località stessa. Non serve scomodare Venezia, Roma o Firenze per evidenziare i fenomeni di anti-turismo che succedono e i giudizi negativi degli stessi turisti

colpiti dal caotico sistema quotidiano condizionato dalle troppe presenze. Troppe cubature rischiano di compromettere il paesaggio, di favorire modelli di turismo che non ci appartengono, di aumentare incontrollatamente la ricettività, di sottrarre alloggi alla residenza

scontentando concittadini costretti a spostarsi nei paesi vicini e rendendo, fuori stagione, i nostri centri morti. La politica deve occuparsi di tutto questo e al più presto. EB

FORMAZIONE FINANZIATA DAL FONDO FOR.TE, LA PAROLA AGLI ASSOCIATI Nel mese di aprile appena trascorso si è concluso il secondo periodo di formazione finanziata dal Fondo For.Te organizzato dalla Sezione Alto Garda e Ledro. I corsi hanno riguardato i temi più vari, dalla caffetteria ai corsi di cucina, dalla gestione dei clienti nelle strutture ricettive alle tecniche di marketing e ai nuovi strumenti digitali. In un mercato caratterizzato dal veloce mutamento delle condizioni in cui si opera e dalla sempre maggiore diffusione di nuove tecnologie è fondamentale per le aziende innovarsi, cogliendo gli insegnamenti e i suggerimenti di professionisti specializzati e coinvolgendo i propri dipendenti, tanto da renderli parte attiva di questa innovazione. Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il prezioso supporto del collega Sergio Rocca, responsabile Formazione di Confcommercio Trentino, e di Mara Denardi e Laura Fumarola, di Seac Cefor, sia nell’attività di organizzazione che di gestione di tutti i corsi. E sono stati davvero tanti: un totale di 21 corsi, per 58 aziende coinvolte e 129 corsisti partecipanti. In alcuni casi la formazione For.Te ha visto in prima linea i titolari delle nostre aziende associate, che hanno dato la disponibilità ad ospita-

re alcuni corsi nelle loro strutture. Per questo abbiamo pensato che il modo migliore per ringraziarli fosse dare direttamente loro la parola intervistando Carlo Azzolini, titolare dell’Hotel Holiday IV Gardan di Riva del Garda. Nella sua struttura si sono svolte ben sei giornate di formazione interaziendale, per un totale di quattro diversi corsi: Coffee&Milk Masterclass, Coffee Masterclass, Latte Art Masterclass e Colazioni Masterclass. Cosa l’ha convinta a ospitare corsi For.Te presso la sua struttura? Avevo già partecipato in passato come uditore a corsi finanziati dal Fondo For.

Te organizzati dalla vostra Sezione e li ho sempre ritenuti interessanti. Partecipare a lezioni di formazione è sempre utile per apprendere nuove conoscenze per tutti, dipendenti e titolari, conoscenze che addirittura sembrano non bastare mai. È necessario infatti stare al passo con i tempi e la formazione è la base della qualità dei servizi che vengono offerti ad ospiti che sono sempre più esigenti e desiderano un servizio all’altezza delle loro aspettative. Si trattava inoltre di una opportunità per dare visibilità alla nuova struttura dell’Holiday IV Gardan, inaugurata nel 2017 e ancor più recentemente dotata di bar aperto al pubblico dal 2018.

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l’Unione informa Quale crede sia il valore aggiunto di una formazione in azienda, in particolare per il personale? Poter ospitare la formazione nella mia struttura era un modo per coinvolgere i dipendenti e farli sentire a loro agio nell’ambiente lavorativo che frequentano ogni giorno. Inoltre, avere a disposizione gli strumenti idonei per concretizzare quanto appreso è la soluzione migliore sia per il docente che per i corsisti. In questo modo il dipendente può non solo avere nozioni teoriche, ma anche mettere in pratica quanto ha imparato con le attrezzature che utilizza quotidianamente. Nei corsi di caffetteria, ad esempio, sono stati preparati al momento caffè, cappuccini, dolci, pane e altri cibi per le colazioni. Quali sono le principali esigenze formative dei dipendenti? E come hanno reagito alla formazione ad hoc in azienda sul revenue management e sul tema dell’accoglienza? I dipendenti che hanno partecipato alla formazione erano persone che già lavoravano nel settore, ma i corsi che hanno

seguito hanno dato loro informazioni e competenze aggiuntive molto apprezzate, nozioni che anche persone specializzate non avevano. Alcuni dipendenti infatti hanno chiesto di proseguire il percorso con ulteriori giornate di formazione. I corsi dedicati alla singola azienda, in particolare, hanno permesso ai dipendenti di svolgere la formazione con i colleghi con cui sono abituati a lavorare, e questo ha facilitato anche l’interazione con il docente e l’ha resa più diretta, oltre a garantire lezioni su misura. Man mano che la formazione proseguiva, poi, i temi trattati e la competenze dei docenti hanno permesso di coinvolgere sempre di più anche dipendenti che all’inizio avevano mostrato meno interesse e di superare le loro aspettative. Ospiterebbe di nuovo una formazione presso la sua struttura? Certamente, una formazione svolta in azienda permette ai dipendenti di fare domande mirate che riguardano le loro esigenze lavorative e ho già in mente specifici temi da afffrontare nelle pros-

sime occasioni. I docenti scelti, inoltre, sono sempre stati all’altezza e ben disposti nei confronti dei corsisti, molto preparati e coinvolgenti. Motivi per cui invito anche altre aziende a usufruire di questa importante possibilità chiedendo informazioni all’ufficio di Confcommercio Alto Garda e Ledro, che ringrazio vivamente per tutto il supporto e la disponibilità.

AL VIA LO “SPORTELLO SICUREZZA” DI CONFCOMMERCIO TRENTINO Le richieste degli associati e l’attenzione di Confcommercio Trentino alle loro esigenze hanno dato luogo alla creazione di un nuovo servizio che non era più procrastinabile: uno “Sportello Sicurezza” a cui rivolgersi per avere informazioni, chiedere assistenza e denunciare situazioni di difficoltà, grazie al supporto del dottor Mario Garavelli, che risponde via mail all’indirizzo sportello.sicurezza@unione.tn.it o telefonicamente al numero 349 6723897. La chiave di questa scelta risiede nella consapevolezza che operare in condizioni di sicurezza, anche percepita, sia essenziale per garantire la dovuta libertà alle imprese e favorire l’afflusso di clienti e quindi il successo economico delle nostre aziende. Nel territorio dell’Alto Garda e Ledro, in particolare, questo strumento non può che essere declinato in chiave turistica, essendo evidente che solo un territorio sicuro e piacevole in cui soggiornare sia in grado di dare il meglio anche dal punto di vista economico e a tutela della propria immagine. L’invito è quindi quello di avvalersi dello “Sportello sicurezza” per qualsiasi segnalazione, posto che verrà sempre garantito l’anonimato!


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INTERVISTA ALL’ING. DAVIDE LOMBARDI, NOSTRO CONSULENTE SULLA SICUREZZA DA ANNI Ing. Lombardi, presenti per cortesia brevemente lei e il suo lavoro. Fin dal 1998 mi occupo di consulenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. La mia attività consiste nell’assistenza ai datori di lavoro di aziende di varie tipologie e dimensioni nell’applicazione del D.Lgs. 81/2008 (c.d. “Testo Unico” in materia di sicurezza e salute sul lavoro), supportandoli nella redazione dei documenti di valutazione dei rischi, nella gestione delle scadenze di legge, ricoprendo se richiesto il ruolo di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’azienda e tenendo i corsi di formazione obbligatori per il personale. Sono inoltre abilitato al rilascio delle certificazioni e dichiarazioni attestanti la conformità delle attività alla normativa di prevenzione incendi (D.Lgs. 139/2006) e alle verifiche periodiche di apparecchi di sollevamento cose e persone. Quali sono i principali adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro per un’azienda piccola a basso rischio? Innanzi tutto il datore di lavoro deve nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Nelle aziende sufficientemente piccole in relazione al tipo di attività esercitata ( fino a 200 lavoratori se non si tratta di aziende industriali, artigianali, agricole, della pesca o particolari) il datore di lavoro può autonominarsi RSPP per la sua azienda, previa frequenza di un corso di formazione specifico che lo abilita. Tale formazione deve essere aggiornata con cadenza quinquennale. Fatto questo, l’adempimento fondamentale dal quale scaturiscono le varie attività da mettere in atto ( formazione del personale, nomina e formazione addetti alla prevenzione incendi e primo soccorso, fornitura dei dispositivi di protezione individuale, eventuale nomina del medico competente ecc.) è la redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR). Le aziende fino a 50 lavoratori hanno la possibilità di redigere il documento sulla base

di cosiddette procedure standardizzate descritte nel D.M. 30/11/2012; nel DVR devono essere valutati tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e va aggiornato in base alle modifiche delle attività lavorative che abbiano influenza su tali rischi. L’Ing. Davide Lombardi al corso di aggiornamento quin-

Qual è la sua percezione sulla quennale per lavoratori organizzato da Confcommercio. situazione in Trentino in materia di sicurezza sul lavoro? Noto che negli anni sta aumentando la Qual è la documentazione da avere in percezione da parte dei datori di lavoro caso di un controllo? dei loro obblighi in materia e delle re- Si tratta della documentazione gestionasponsabilità in caso di mancati adempi- le relativa alla sicurezza sul lavoro (DVR, menti o di infortuni. Questo vale anche piano di emergenza, nomina, formazioquando parliamo di piccole aziende del ne e aggiornamento del RSPP, addetti settore commercio, servizi e turismo, in alla prevenzione incendi e primo soccorcui i rischi lavorativi sono solitamente so, eventuali preposti, lavoratori, evenrelativamente limitati se rapportati a tuale nomina del medico competente settori quali l’artigianato, l’agricoltura o ecc.), documentazione tecnica relativa l’industria. In generale la sicurezza sul all’immobile (agibilità dei locali, evenlavoro comincia ad essere vista non più tuale attestazione di conformità antincome un mero adempimento burocrati- cendio, dichiarazioni di conformità degli co, ma un tema che fa parte della gestio- impianti, verifiche periodiche dell’impianto di messa a terra, manutenzioni ne complessiva dell’azienda. impianti tecnologici ecc.), documentaCi sono effettivamente dei controlli e zione relativa alle attrezzature di lavoro quali sono le sanzioni in caso di man- (dichiarazione CE di conformità, istruzioni d’uso) e ai prodotti chimici (schede cato adempimento alle normative? I controlli in materia di sicurezza sul di sicurezza). lavoro sono affidati in Trentino princi- Possono esserci poi ulteriori documenti palmente all’Azienda Provinciale per i necessari in dipendenza delle peculiarità Servizi Sanitari, attraverso l’Unità Ope- dell’attività, quali ad esempio valutazioni rativa Prevenzione e Sicurezza sul Lavo- di rischi specifici, attestazioni di consero. Tali controlli avvengono a campione gna dei dispositivi di protezione indivie ovviamente possono interessare qual- duale al personale, abilitazioni all’uso siasi azienda di qualsiasi dimensione e di attrezzature particolari (ad esempio tipologia. Le sanzioni in caso di mancato carrelli elevatori) ecc. adempimento agli obblighi previsti sono piuttosto rilevanti (da alcune centinaia a alcune migliaia di euro, in dipendenza della violazione). Ovviamente se i controlli avvengono a seguito di infortuni e se viene contestato al datore di lavoro un nesso tra eventuali violazioni alla normativa antinfortunistica e l’infortunio accaduto, vi sono anche le relative implicazioni penali.

L’Unione ha programmato presso la sede di Riva del Garda dei corsi in materia di salute e sicurezza nel periodo aprilegiugno, per permettere alle sue aziende associate di ottemperare a tale importante obbligo legislativo. Per eventuali chiarimenti e per conoscere il calendario dei corsi è possibile contattare l’ufficio allo 0464 552270.


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“ODIO & AMORE” IL PROFESSIONISTA DEL TURISMO, OVVERO IL PERSONALE DIPENDENTE Quanto è vero che un imprenditore senza collaboratori è nessuno, tanto è vero che i collaboratori senza dei buoni imprenditori non avrebbero dignità lavorativa e/o professionale. Questa premessa per mettere un punto fermo, il “problema del personale dipendente” non gravita sui lavoratori subordinati, ma sulla gestione economica degli stessi, e soprattutto sulla miriade di scappatoie alla “fatica”, scappatoie che i nostri governi - TUTTI - si sono inventati e s’inventano per mera raccolta di consenso, consapevoli che chi paga è sempre e solo “pantalone”. Alludo anche al reddito di cittadinanza, metodo che si pone come la locuzione latina “panem et circenses”, usata nell’antica Roma per sintetizzare le aspirazioni della plebe, che ai tempi nostri si può associare alle strategie politiche demagogiche. Il perché di questa premessa permettetemi di chiarirla dopo essere entrato nel merito lavorativo dei lavoratori subordinati in ambito commerciale e/o turistico, nello specifico dei Pubblici Esercizi e della Ristorazione. Prima considerazione: Quale aspettativa può avere in Italia, o nel “ricco” Trentino, un cameriere? Soprattutto quando ci rendiamo conto che il “giovane cameriere”, che conosciamo da quando con i nostri genitori andavamo al ristorante, oramai ultra cinquantenne, lo rivediamo ancora oggi tirato per la giacchetta a districarsi tra mille richieste di lavoro offerte dai colleghi del mondo del Turismo, considerato che personale professionalmente capace non se ne trova? E quale aspettativa economica può avere il nostro “cameriere ultra cinquantenne” che, nonostante tutto, si ritrova a ricevere una retribuzione mensile, netta in tasca, che rasenta i 1.500,00€? Lo stesso importo

che percepisce il ragazzino appena uscito dalla scuola professionale con tanto di diploma, e/o il signore di bella presenza dei Paesi dell’Est, ex muratore in disoccupazione, bramante di una fonte economica, ma che non conosce né i fondamentali del bon ton della Ristorazione, né le basi dell’approccio al “cliente sacro”, unico portatore di ricchezza in azienda? In questo caso i sindacati ti rispondono: “Basta dargli l’aumento!”, vero. Peccato che gli stessi sindacati non siano a conoscenza di tutta la filiera economica inerente non solo alla retribuzione lorda, ma alla vera incidenza a bilancio del costo del personale. Serve un esempio: Un barista/cameriere assunto a tempo pieno (40 ore settimanali) percepisce circa 1.500,00€/mese, compreso tutti i ratei (13a, 14a e TFR), più un mese di ferie. In soldoni il cameriere percepirà 1.500,00€ x 12 (18.000,00€/anno) più un mese di ferie, ma all’azienda costerà 39.600,00€/anno (3.300,00€/mese ovvero 138,46€/giorno lavorativo). Analizzando i dati: 18.000,00 al dipendente, 21.600,00 allo Stato. Ovvero: 21.600,00/138,46€giorno = 155,8 giorni lavorativi per lo Stato. 18.000,00/138,47€giorno = 130 giorni lavorativi per il lavoratore. 155,8 gg/stato/23,8 gg/mese = 6,5 mesi. 130 gg/lavoratore/23,8 gg/mese = 5,5 mesi. In sintesi: un lavoratore subordinato prima di produrre per se stesso e per la sua famiglia e quindi raggiungere la propria indipendenza economica, deve lavorare fino al 15 luglio per lo Stato. Vogliamo parlarne? Ora per rispondere alle solite boutade dei sindacati, non dimentichiamoci delle tabelle parametriche di bilancio, nonché degli studi di settore imposti dallo Stato

stesso, parametri che impongono percentuali e valori di bilancio. Ad esempio in un pubblico esercizio il “costo del personale” deve rimanere in una forbice tra il 33-35% del giro d’affari. Ok. questo vuol dire che il nostro “barista”, che costa all’azienda 39.600,00€ anno, all’azienda stessa imporrà per poterlo pagare un fatturato di 118.800,00€. Giro d’affari che suddiviso per 286 giorni lavorativi del lavoratore (26 giorni per 11 mesi + 26 giorni di ferie) equivale a 415,00€ di incasso al giorno. Per “extrema ratio”, se i 415,00€ di incasso al giorno, il nostro barista li dovesse incassare vendendo caffè (1,10€), si dovrebbe adoperare a vedere 377 caffè/giorno, quindi pulire 377 tazzine, 377 piattini, 377 cucchiaini, etc etc. Come anticipavo, per “extrema ratio” perchè l’incasso medio di un bar si fissa attorno ai 2,60€. Comunque sia dovrebbe affrontare 160 clienti giorno. Concedetemi una battuta: “Avete mai provato ad affrontare una simile operatività? Si perché a numeri, son tutti bravi a parlare, ma nei fatti la situazione cambia e di molto!” Ora conti alla mano, in conclusione della premessa iniziale, mi chiedo e chiedo ai nostri governanti: “Ma perchè i 9 miliardi destinati al “reddito di cittadinanza” adoperati per il mero consenso politico (iniziativa che porta gli italiani ad una perdita di valori e voglia lavorativa), non li hanno adoperati per abbassare gli importi del prelievo fiscale in busta paga dei 18 milioni di lavoratori dipendenti, con conseguente stimolo ai “disoccupati” di rimettersi a disposizione della forza lavoro?” Flavio Biondo Presidente della Associazione Ristoratori del Trentino Sezione Alto Garda e Ledro


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SPORT LIBERA TUTTI «Lo sport per tutti, alla portata di tutti». Lo sport che unisce, che diventa un’occasione straordinaria per incontrarsi e divertirsi, nel rispetto delle proprie capacità, abilità e disabilità. Sport Libera Tutti è un progetto patrocinato dal C.I.P. (Comitato Italiano Paralimpico) nato per valorizzare e mettere in pratica questa idea, facendo rete tra mondo dello sport e quello delle cooperative sociali. Avviato nel 2017 su iniziativa di Riva del Garda Fierecongressi SpA nell’ambito della manifestazione Trentino Sport Days, è stato il primo, importantissimo passo verso uno sport più aperto e accessibile. Fin da subito ha coinvolto la F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro – Comitato di Trento) e sei cooperative trentine per disabili in un percorso a tappe promosso nell’arco dell’anno fatto di sport, amicizia e divertimento, per culminare poi a Riva del Garda durante le giornate di Trentino Sport Days. Grazie al contagioso entusiasmo degli utenti protagonisti, alla passione degli educatori e alla professionalità dei tecnici sportivi l’iniziativa ha innescato progressivamente un circolo virtuoso e quest’anno riparte forte di significative novità. Dall’ingresso in campo di un’altra federazione sportiva, la F.I.P.A.V. (Federazione Italiana Pallavolo), che ha sposato il progetto rendendo possibile l’avvio, a partire da maggio, di una serie di incontri di avvicinamento alla pallavolo. Passando per l’aggiunta, accanto ai consolidati appuntamenti dedicati al basket, di attività di trekking con la previsione di alcune uscite sul territorio per consen-

tire ai ragazzi delle diverse cooperative che si sono conosciuti lungo il percorso di consolidare l’amicizia condividendo nuove esperienze. Fino all’importante partecipazione del mondo della scuola, con due classi quarte del Liceo Sportivo di Rovereto che hanno già iniziato a prendere parte ad allenamenti di basket ospitati presso il Palazzetto dello Sport. Elisa Canal, coordinatrice del progetto per conto di Riva del Garda Fierecongressi SpA, rivela «l’emozione di vedere classi del liceo e utenti delle cooperative lavorare insieme in un contesto nuovo ma in totale spontaneità, come se si conoscessero da tanto. Soprattutto per studenti che puntano ad un futuro professionale in ambito sportivo, ritengo sia importante cimentarsi in attività di questo tipo dove si trasmette il valore dell’inclusione e la consapevolezza che si possono coinvolgere nel mondo dello sport anche persone con capacità diverse». Sport libera tutti continua quindi a fare piccoli passi avanti, a partire da un’idea semplice e da quel primo incontro preparatorio di pallacanestro che ha inaugurato tre anni fa l’iniziativa. Incontro che Elisa ricorda bene: «Più di 50 ragazzi per un’ora e mezzo di attività dove tutti con le loro capacità e i loro

limiti sono riusciti a essere coinvolti e a rispondere bene alle attività proposte. Ne è nato qualcosa di molto positivo, siamo rimasti sorprendentemente colpiti e ha preso piede l’entusiasmo. Una bella sfida, ma anche un’opportunità unica di crescita, personale e professionale, sperimentando qualcosa che non era ancora stato fatto». Uno degli aspetti rivoluzionari del progetto sottolineato dalla coordinatrice si rintraccia «nel fatto che più cooperative si uniscono, creando una serie di appuntamenti dove lavorare insieme. Gli utenti in questo modo trovano l’opportunità di conoscere altri amici al di fuori della loro realtà quotidiana, condividendo momenti di attività sportiva dove la parola d’ordine è divertimento, prestando al contempo attenzione alla serietà della proposta e proponendo attività che aiutino a crescere e che generino soddisfazioni». L’appuntamento diventa così un momento molto atteso dagli utenti, non se ne perdono uno e ti rendi conto di come non si tratti di un banale allenamento in palestra, ma di una palestra di vita».


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GARDA TRENTINO NOW SI APRE ANCHE AL COMPARTO DEI PUBBLICI ESERCIZI Per la promozione di serate a tema, forme di intrattenimento, feste, spettacoli, degustazioni, happy hour e tutte le esperienze di consumo particolari, Confcommercio Imprese per l’Italia ed Apt Garda Trentino lanciano un’azione comune per sollecitare gli operatori locali all’utilizzo Gardatrentino Now. Il marketplace di destinazione, ovvero il contenitore pensato per raccogliere i servizi accessori alla vacanza, è un’infrastruttura digitale che consente di alimentare una serie di strumenti finalizzati al marketing esperienziale andando a moltiplicare la visibilità dell’offerta turistica locale agli occhi degli ospiti presenti sul nostro territorio. Si tratta di un progetto di sistema generato e governato da Apt che coinvolge una rete sempre più larga e stratificata di soggetti in una collaborazione reciproca e virtuosa finalizzata a soddisfare compiutamente i desideri di una clientela sempre più esigente, incrementare il livello qualitativo del prodotto offerto e generare valore economico ed opportunità di crescita per il territorio. Garda Trentino Now si presenta come una vetrina virtuale, compatibile con tutti i dispositivi elettronici, capace di allargare il perimetro dei punti di contatto tra i fornitori di esperienze ed i potenziali fruitori, ovvero il pubblico rappresentato dai turisti e dai visitatori della destinazione. Proprio in questo approccio di net working sta tanto la forza quanto la vera sfida dell’iniziativa: far maturare la consapevolezza che lavorare insieme è il presupposto per creare in prospettiva nuovi vantaggi di cui beneficiare.

Un forte senso di appartenenza, una crescente fiducia reciproca e la volontà di assecondare un interesse privato (il guadagno di ciascun operatore) all’interno di una dimensione collettiva (la competitività di un territorio) sono requisiti imprescindibili per predisporre filiere di servizi sempre più performanti e per offrire ai nostri ospiti un ventaglio di esperienze suggestive, uniche e gratificanti. Garda Trentino Now si sviluppa su dimensioni diverse offrendo specifiche visualizzazioni dei contenuti, in ragione dei soggetti a cui è rivolto: è accessibile sia al consumatore finale (turista) in tre lingue dal sito now.gardatrentino. it che all’operatore del ricevimento di una struttura ricettiva o dell’ufficio informazioni, nel ruolo di divulgatori di esperienze, attraverso un’apposita interfaccia accessibile da un’area riservata. L’utente, con una connessione Internet, può accedere alle proposte inserite nella piattaforma in modo immediato ed intuitivo attivando una delle tre modalità di ricerca messe a disposizione: coupon, per intraprendere una ricerca per convenienza e cogliere l’occasione del momento, data, per intraprendere una ricerca sulle proposte in programma in un particolare giorno o periodo, contenuto/interesse, per intraprendere una ricerca sulla base della categoria di riferimento (prodotti e attività, ristoranti, venditori, eventi…). Lo strumento è stato progettato per garantire agli operatori una molteplicità di funzioni, dall’inserimento dei dati in autonomia o con il supporto dello staff dell’ufficio web alla possibilità di veico-

lare prodotti, attività, coupon promozionali ed eventi, dalla piattaforma di e-commerce senza costi aggiuntivi sul transato alla partecipazione al meccanismo incentivante per gli intermediari, dalla visibilità dei contenuti come elemento premiante rispetto all’intraprendenza ed all’intensità di utilizzo della piattaforma alla varietà dei canali distributivi frutto degli accordi commerciali di Apt. Alla luce di queste premesse e sulla scia di un percorso di sviluppo, corroborato da risultati di performance e livelli di partecipazione ogni giorno maggiori, Confcommercio Alto Garda e Ledro e Apt Garda Trentino hanno deciso di collaborare anche su questo fronte, facendosi promotrici di un’iniziativa tesa ad allargare la platea di operatori turistici coinvolti in questo ecosistema digitale ai pubblici esercizi che si distinguono nella proposta di avvincenti ed originali esperienze di consumo ai propri avventori. Già molti operatori hanno manifestato interesse e curiosità su questa novità e stanno intraprendendo i passaggi necessari per entrare a farne parte. La campagna di adesione rimane aperta e gli uffici sono a disposizione per fornire i dettagli necessari per un adeguato approfondimento. Per info e adesioni chiama la segreteria di Confcommercio Alto Garda e Ledro allo 0464 552270.

PLANET BEVANDE SRL Via S. Andrea, 2 - 38062 ARCO TN - Tel. 0464 517791 - Fax 0464 515490 - www.planetbevande.com - info@planetbevande.com


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Parco Lido, 1 - 38066 Riva del Garda TN - Tel. +39 0464 520000 - www.rivadelgardafierecongressi.it


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UNIONE SERVIZI

LE NUOVE TECNOLOGIE E LA VIDEOSORVEGLIANZA IN AZIENDA: L’AUTORIZZAZIONE DELL’IMPIANTO RESTA UN OBBLIGO Sono sempre più numerose le imprese, piccole e grandi, che decidono di installare in azienda sistemi di videosorveglianza per ragioni di sicurezza o per prevenire furti e taccheggi. La tendenza si è rafforzata negli ultimi anni anche a causa della diffusione di soluzioni tecnologiche (come le minitelecamere WiFi o le app che convertono i vecchi smartphone in dispositivi di controllo da remoto) che uniscono il basso costo alla facilità di installazione e utilizzo. Videosorveglianza: se l’azienda ha dipendenti è obbligatoria l’autorizzazione A differenza dell’ambito domestico, in cui tali tecnologie possono essere utilizzate liberamente, la videosorveglianza nei locali aziendali è soggetta a specifici limiti qualora l’imprenditore abbia alle proprie dipendenze dei lavoratori. In tale ipotesi, l’impiego di strumenti di videosorveglianza è infatti subordinato ad una specifica autorizzazione, prevista dall’art. 4 della l. 300/1970, che il datore di lavoro deve richiedere al competente Ispettorato territoriale del lavoro prima dell’installazione. Le sanzioni in caso di impianto privo di autorizzazione L’eventuale utilizzo di sistemi di videosorveglianza (anche si trattasse di una mini-telecamera WiFi) in assenza del provvedimento di autorizzazione espo-

ne il datore di lavoro ad una sanzione compresa tra 154 e 1.549 euro, oltre all’obbligo di rimozione dell’impianto. Va precisato che l’uso del sistema in assenza di autorizzazione è sanzionabile anche qualora i lavoratori fossero a conoscenza dell’impianto, e anche se gli stessi firmassero un consenso al suo utilizzo. La Cassazione penale lo ha ribadito nella sentenza 38882 del 24 agosto 2018, con cui è stata confermata la condanna del titolare di un bar-gelateria che aveva installato in azienda – con l’assenso dei dipendenti – quattro telecamere collegate ad un PC. La procedura per l’autorizzazione La richiesta di autorizzazione va presentata preferibilmente su un apposito modulo messo a disposizione dall’Ispettorato competente. Per la Provincia Autonoma di Trento è necessario rivolgersi al Servizio Lavoro. Nella richiesta di autorizzazione devono essere fornite informazioni sul modello, sul numero e sulla collocazione delle videocamere, nonché sul funzionamento dell’impianto, anche in relazione al periodo di conservazione delle immagini e all’accessibilità da remoto. Devono inoltre essere precisate le finalità per cui si ritiene necessaria l’installazione dell’impianto: ragioni organizzative e produttive, questioni attinenti alla sicurezza del lavoro, oppure necessità connesse alle tutela del patrimonio aziendale. Nel provvedimento di autorizzazione

l’Ispettorato può dettare una serie di prescrizioni, al fine di garantire il necessario equilibrio tra le esigenze aziendali (es. prevenzione dei furti) e il diritto di riservatezza dei dipendenti. Di norma viene imposto un limite di 24/48 ore per la conservazione delle immagini, oltre al divieto di accedere da remoto (es. a mezzo di cellulare o tablet) alle riprese. L’accesso alle immagini da postazione remota può essere tuttavia autorizzato dall’Ispettorato, a condizione che tale possibilità sia attribuita alle centrali operative delle Forze dell’ordine o dell’istituto di vigilanza privato a cui il datore di lavoro abbia affidato il servizio di sorveglianza. In conclusione, è opportuno che prima di installare sistemi di videosorveglianza, per quanto ritenuti semplici o poco invasivi, il datore di lavoro si attivi per ottenere la necessaria autorizzazione, se necessario anche avvalendosi dell’assistenza dell’associazione di categoria o del consulente di riferimento.


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