Gli effetti della marijuana sul cervello In che modo la cannabis influenza il cervello? In che modo ne altera lo sviluppo negli adolescenti? È vero che riduce l’intelligenza nei ragazzi che la fumano? La marijuana ha effetti sia a breve che a lungo termine, dato che il THC (l’allucinogeno contenuto nella marijuana) agisce su numerose aree del cervello. Effetti a breve termine Quando una persona fuma marijuana, il THC passa rapidamente dai polmoni al flusso sanguigno. Il sangue trasporta la sostanza chimica al cervello e ad altri organi in tutto il corpo. Il corpo assorbe il THC più lentamente quando la persona lo mangia o lo beve. In tal caso, generalmente si avvertono gli effetti dopo 30 minuti o anche 1 ora. Il THC agisce su specifici recettori delle cellule cerebrali che normalmente reagiscono a sostanze chimiche naturali e simili al THC. Queste sostanze chimiche naturali svolgono un ruolo nel normale sviluppo e funzione del cervello. La marijuana attiva parti del cervello che contengono il maggior numero di questi recettori. Questo provoca "lo sballo" che la gente sperimenta. Altri effetti includono: • • • • • • • • •
sensi alterati (ad esempio, vedere colori più luminosi) alterato senso del tempo cambiamenti di umore movimento corporeo compromesso difficoltà nel pensare e nel risolvere i problemi memoria compromessa allucinazioni (se assunto in dosi elevate) deliri (se assunti in dosi elevate) psicosi (il rischio è più alto con l'uso regolare di marijuana ad alta potenza)
Effetti a lungo termine La marijuana influenza anche lo sviluppo del cervello. Quando le persone iniziano a usare la marijuana da adolescenti, il farmaco può compromettere il pensiero, la memoria e le funzioni di apprendimento e influire sul modo in cui il cervello costruisce connessioni tra le aree necessarie per queste funzioni. I ricercatori stanno ancora studiando quanto durano gli effetti della marijuana e se alcuni cambiamenti possono essere permanenti. Ad esempio, uno studio della Nuova Zelanda condotto in parte da ricercatori della Duke University ha mostrato che le persone che hanno iniziato a fumare marijuana pesantemente durante la loro adolescenza, hanno perso in media 8 punti di QI (Quoziente di Intelligenza) tra i 13 e i 38 anni. Non solo: le abilità intellettive non sono tornate completamente in coloro che hanno abbandonato la marijuana da adulti. Invece, coloro che hanno iniziato a fumare marijuana da adulti, non hanno mostrato notevoli diminuzioni del QI.
Come salvare i giovani dalla droga? La risposta è l’informazione, soprattutto fra i giovanissimi. Devono conoscere i rischi e le conseguenze delle sostanze tossiche, vanno informati prima che lo facciano gli spacciatori o gli amici più grandi che la sanno lunga. L’associazione “Un Mondo Libero dalla Droga” si propone di aiutare le scuole a fare prevenzione sull’abuso di droghe, alcool e farmaci. I volontari effettuano lezioni e conferenze ai ragazzi, e molte scuole adottano la campagna portando avanti loro stesse i programmi di prevenzione grazie ai materiali educativi