Cosa devono sapere i genitori sulla marijuana? Quando i ragazzi scelgono di fumare marijuana, i genitori dovrebbero essere ben istruiti su tale droga: l'uso di marijuana spesso porta all’ulteriore abuso di farmaci prescritti, e anche all’abuso di altre sostanze illecite. I genitori devono conoscere i fatti sull'uso della marijuana negli adolescenti La marijuana continua ad essere una delle droghe preferite a livello mondiale. Negli USA, i fumatori di erba salgono al 7% della popolazione USA, erano il 5,8% nel 2007. Secondo un recente sondaggio, che ha coinvolto settantamila persone di età pari o superiore ai dodici anni, l'8,7% della popolazione ammette di consumare droghe, per un totale di circa 22,5 milioni di consumatori di droghe negli Stati Uniti. Quando i ragazzi scelgono di fumare marijuana, i genitori dovrebbero essere istruiti sull'uso di tale droga: l'uso di marijuana spesso porta all'abuso di farmaci prescritti, e anche all’abuso di altre sostanze illecite. La marijuana proviene dalle foglie essiccate e da altre parti della pianta di cannabis. Di solito viene tritata, arrotolata in una sigaretta e fumata, occasionalmente viene cucinata in alimenti come torte e altri dolci. Può avere un'ampia varietà di effetti. Di solito ha proprietà “depressive”, ovvero rallenta le funzioni metaboliche nel corpo, dando alle persone una sensazione di sonnolenza e rilassatezza. A volte, al contrario, può avere un effetto stimolante, provocando un aumento della frequenza cardiaca che può rendere l'utente ansioso e nervoso. In ogni caso la marijuana rallenta le capacità mentali: causa problemi di memoria, tempi di reazione ritardati e tempi di attenzione inferiori. Per questo motivo causa incidenti sul lavoro, mentre si guida e in casa. Studi recenti dimostrano che può abbassare il QI, specialmente se usata durante l’adolescenza, quando il cervello si sta ancora sviluppando. E perché questa droga è così popolare? È pubblicizzato come una droga "sicura", è evidente che l'alcol e il tabacco causano in maniera diretta ben più morti ogni anno. Se è vero che pochissime persone muoiono di overdose di marijuana, è altrettanto vero che tale droga provoca l’alterazione della capacità di giudizio, aumentando così i rischi di incidenti. Circa il 7% dei conducenti coinvolti in incidenti automobilistici è risultato positivo al THC, il principio attivo della marijuana. Infine, la marijuana diventa presto, non per tutti ma per molti, una droga di passaggio: quando si è assuefatti, e non si sperimenta più uno “sballo come le prime volte, si vanno a cercare droghe di potenza più elevata. La marijuana ha un effetto negativo sui polmoni, causando problemi respiratori simili al tabacco. Può causare bruciore alla gola, tosse cronica, aumento del catarro, disturbi toracici, aumento del rischio di infezioni polmonari e di vie aeree ostruite. Il fumo di marijuana è persino più cancerogeno del tabacco, e poiché i fumatori di marijuana inalano più profondamente e trattengono il fumo nei polmoni per periodi di tempo più lunghi, aumenta il rischio di cancro. La cannabis ha anche un impatto sul cuore. Poco dopo aver fumato marijuana, il battito cardiaco aumenta e la pressione sanguigna scende. Il battito cardiaco può aumentare da venti a cinquanta battiti al minuto, o anche di più se combinato con altre droghe, farmaci o alcool. Il rischio di infarto è quattro volte maggiore nella prima ora dopo aver fumato erba. La marijuana può anche causare delirio, allucinazioni e disorientamento, soprattutto se se ne assumono alte dosi. Causa problemi di coordinazione, impedendo così prestazioni atletiche e compromettendo il lavoro manuale e la guida. Ha anche un enorme impatto sul rendimento scolastico, grazie ai suoi effetti sulla mente.