Piano Generale di Sviluppo Comunale 2010-2014

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Comune di Schio

Piano Generale di Sviluppo Comunale 2010 - 2014


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1.

IL PIANO GENERALE DI SVILUPPO COMUNALE

1.1

Il processo di programmazione

1.1.1

Il Piano Generale di Sviluppo Comunale e gli altri strumenti di programmazione

Il Piano Generale di Sviluppo Comunale (d’ora in poi P.G.S.C.) si inserisce nell’ambito del più ampio processo di programmazione e controllo previsto dalla vigente normativa per gli Enti locali. Il sistema di indicatori di “outcome” fa assumere al documento anche la valenza di Piano della Performance per la Valutazione che l’Organismo Indipendente di Valutazione della Performance (d’ora in poi O.I.V.P.) dovrà effettuare annualmente circa la Performance dell’Ente nel suo complesso, mentre il Piano Esecutivo di Gestione (d’ora in poi P.E.G..), con i suoi indicatori di “output” declinati su base triennale, completa il Piano della Performance per la Valutazione della prestazione-performance di dirigenti e del personale. Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance( d’ora in poi S.M.V.P.) che sarà proposto dall’O.I.V.P. e approvato dalla Giunta comunale, stabilirà le correlazioni fra i due livelli nei quali il Piano della Performance è articolato ai fini della valutazione. Nella pagina che seguirà, è schematizzato il collegamento tra i vari documenti di programmazione previsti nell’Ente Locale e gli organi competenti all’approvazione di ciascuno di essi nonché alla misurazione e valutazione della Perfomance. Di seguito invece viene riportata una sintetica descrizione dei singoli strumenti di pianificazione e programmazione.

Programma elettorale: è il programma che il Sindaco ha presentato alla cittadinanza, in qualità di candidato alla massima carica amministrativa comunale, prima delle elezioni amministrative.

Linee programmatiche e di governo: il programma elettorale del Sindaco e della sua maggioranza, costituisce la base delle linee programmatiche di governo per il mandato quinquennale che vanno presentate al Consiglio comunale dopo l’insediamento del Sindaco. Lo Statuto del Comune di Schio prevede che la presentazione di tale documento sia fatta entro trenta giorni dalla prima seduta del Consiglio comunale, con sospensione dei termini nel periodo 1 luglio – 31 agosto (art. 19 bis).

P.G.S.C.: esplicita, in un quadro unitario, gli obiettivi e le strategie che si intendono utilizzare per attuare le linee programmatiche e di governo per la città, analizzando e stimando l’andamento della spesa e delle

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entrate. Esso contiene anche un kit di indicatori strategici di outcome che gli fanno assumere valenza di Piano della Performance per la Valutazione dell’Ente.

Sistema di Bilancio: comprende tutti gli strumenti ed i documenti previsti dalla normativa vigente. In particolare, a livello di previsione, gli strumenti elencati dal T.U.E.L. sono: Relazione previsionale e programmatica; Bilancio annuale di previsione; Bilancio pluriennale; P.E.G. con contenuti di Piano della Performance; Allegati al bilancio di previsione (programma triennale lavori pubblici, programmazione triennale del fabbisogno di personale); Conto consuntivo ed equilibri di bilancio; Relazione sul conto consuntivo che avrĂ inoltre i contenuti di Relazione della Performance.

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Diagramma di flusso del Sistema di Bilancio e della Performance

PROGRAMMA DI MANDATO

SINDACO

PROPONE

GIUNTA DIRETTORE GENERALE

Valuta

propone negozia

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE con valenza di PIANO DELLA PERFORMANCE

ATTI DI GESTIONE

elabora

RISULTATI

ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE

utilizza

CUSTOMER SATISFACTION C.A.F.

applica

comunica

SISTEMA DI VALUTAZIONE E MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

valuta PERFORMANCE Ente

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partecipa

DIRIGENZA E STRUTTURA

AMBIENTE ESTERNO STAKEHOLDERS

negozia approva

valuta PERFORMANCE Dirigenti e Personale

comunica

AMBIENTE ESTERNO STAKEHOLDERS

BILANCIO

AMBIENTE ESTERNO Cittadini – Associazioni – Imprese – Sindacati – IstitutiSTAKEHOLDERS di credito – Amministrazioni Centrali dello Stato Cittadini – Associazioni – Imprese – Sindacati – Istituti di credito – Amministrazioni Centrali dello Stato

PIANO GENERALE DI SVILUPPO con valenza di PIANO DELLA PERFORMANCE

CONSIGLIO

Riprogrammazione annuale

APPROVA

AMBIENTE ESTERNO STAKEHOLDERS

Cittadini – Associazioni – Imprese – Sindacati – Istituti di credito – Amministrazioni Centrali dello Stato

Cittadini – Associazioni – Imprese – Sindacati – Istituti di credito – Amministrazioni Centrali dello Stato

LINEE PROGRAMMATICHE


1.1.2

Gli utilizzatori del Sistema di Bilancio

I documenti previsti nell’ambito del Sistema di Bilancio sono preparati in funzione degli utilizzatori dei documenti stessi e tenendo presenti le loro esigenze informative e valutative. Tra gli utilizzatori del Sistema di Bilancio si possono indicare: - Cittadini: hanno il diritto di disporre di un documento che permetta loro di comprendere quali sono i concreti indirizzi, i livelli di pressione fiscale programmati e attuati dall’ente locale, i risultati delle politiche pubbliche in generale; - Consiglieri ed amministratori: il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politicoamministrativo ed ha competenza in relazione agli atti fondamentali della programmazione. È chiaro che questa attribuzione può essere pienamente esercitata solo se il Sistema di Bilancio è predisposto in modo tale da fornire una rappresentazione leggibile, veritiera e corretta dei programmi e dei risultati dell’azione amministrativa dell’Ente; - Organi di controllo ed altri enti pubblici: il Sistema di Bilancio rappresenta un documento essenziale per la comprensione del funzionamento dell’amministrazione. Gli enti pubblici e così pure gli organi di controllo devono poter disporre di una informazione che permetta loro di comprendere quale sia l’andamento economico, finanziario e patrimoniale dell’Ente. - Organismo Indipendente di Valutazione della Performance: in ragione della valenza di Piano della Performance, il P.G.S.C. è strumento utilizzabile dall’O.I.V.P. nella fase di progettazione del Sistema di Misurazione e Valutazione della performance dell’Ente nel suo complesso ed in quella successiva della Relazione annuale sulla performance dell’Ente, oltre alla valutazione di Dirigenti. - Dipendenti: hanno interesse ad avere informazioni in merito ai programmi ed all’andamento economico, finanziario e patrimoniale dell’Ente locale. In particolare, i dirigenti e i responsabili di servizio hanno la necessità di disporre di uno strumento che consenta loro di comprendere, per poterli perseguire, gli indirizzi programmatici dell’Ente , gli obiettivi e i relativi target, per poterne verificare i risultati. - Finanziatori: sono interessati alle informazioni che possano metterli in grado di capire se i loro finanziamenti e i relativi interessi saranno pagati alle scadenze stabilite. - Fornitori ed altri solvibilità dell’Ente.

creditori: sono interessati alle informazioni che possano metterli in grado di valutare la

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1.1.3

I principi per la redazione dei documenti di bilancio

Date queste premesse, tutti i documenti del Sistema di Bilancio dovranno essere redatti seguendo sia i principi previsti dall’ordinamento finanziario e contabile (art. 162 Testo Unico degli Enti Locali, d’ora in poi T.U.E.L.), sia i postulati richiamati nei principi contabili emanati dall’Osservatorio per la Finanza e la contabilità degli enti locali. Sinteticamente tali principi sono: 1) Principi previsti dal T.U.E.L. (sintesi): 

Unità: L’ente locale è una entità giuridica unitaria. Unitario, pertanto, deve essere il suo bilancio di previsione ed il rendiconto.

Annualità: I documenti del Sistema di Bilancio devono essere predisposti a cadenza annuale e si riferiscono ad un periodo di gestione, che coincide con l’anno solare.

Universalità: è necessario ricomprendere nel Sistema di Bilancio tutte le operazioni ed i relativi valori finanziari, economici e patrimoniali, riconducibili all’ente locale.

Integrità: non sono ammesse compensazioni di partite. È quindi vietato iscrivere le entrate al netto delle spese sostenute per la riscossione e, parimenti, di registrare le spese ridotte delle correlate entrate.

Veridicità ed attendibilità: i documenti del Sistema di Bilancio devono rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente e il risultato economico dell'esercizio.

Pareggio finanziario: Il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario complessivo.

Pubblicità: il Sistema di Bilancio deve assolvere una funzione informativa nei confronti degli utilizzatori dei documenti contabili. È compito dell’Ente rendere effettiva tale funzione assicurando ai cittadini ed agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati, anche integrando le pubblicazioni obbligatorie.

2) Principi previsti dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali (sintesi): 

Comprensibilità: il Sistema di Bilancio deve essere corredato da una informativa supplementare che faciliti la comprensione e l'intelligibilità della simbologia contabile.

Significatività e rilevanza: le informazioni devono essere significative per le esigenze informative connesse al processo decisionale degli utilizzatori.

Informazione attendibile: l’informazione possiede la qualità dell’attendibilità se è scevra da errori e distorsioni rilevanti

Coerenza: occorre assicurare un nesso logico e conseguente fra la pianificazione, la programmazione, la previsione e gli atti di gestione.

Attendibilità e congruità: si fa riferimento all’attendibilità delle entrate e alla congruità delle spese.

Ragionevole flessibilità: i documenti previsionali non debbono essere interpretati come immodificabili perché questo comporterebbe una rigidità nella gestione che può rivelarsi controproducente.

Neutralità: l’informazione contenuta nel Sistema di Bilancio deve essere neutrale, ovverosia scevra da distorsioni preconcette.

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Prudenza: nel bilancio di previsione devono essere iscritte solo le entrate che si prevede siano accertabili nel periodo amministrativo considerato, mentre devono rientrare nelle spese tutti gli oneri che si prevede di dover impegnare. Nel rendiconto il principio della prudenza si estrinseca essenzialmente nella regola secondo la quale i proventi non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutti gli oneri anche se non definitivamente sostenuti devono essere riflessi nei documenti contabili.

Comparabilità: gli utilizzatori devono essere in grado di comparare il Sistema di Bilancio di un ente locale nel tempo al fine di identificare gli andamenti tendenziali, nonché di comparare il Sistema di Bilancio di diversi enti locali.

Competenza finanziaria: la competenza finanziaria è il criterio con il quale le entrate e le spese si riconducono al periodo amministrativo in cui sorge il diritto a riscuotere (accertamento) e l’obbligo a pagare (impegno).

Competenza economica: è riferibile ai soli prospetti di natura economica e patrimoniale, in particolare al conto economico ed al conto del patrimonio. È essenziale il suo rispetto per la redazione del prospetto di conciliazione.

Conformità del complessivo procedimento di formazione del Sistema di Bilancio ai corretti principi contabili: tutto il processo di formazione del Sistema di Bilancio si conforma a corretti principi contabili.

Verificabilità dell'informazione: l'informazione patrimoniale, economica e finanziaria fornita dal Sistema di Bilancio deve essere verificabile attraverso un'indipendente ricostruzione del procedimento contabile, tenendo conto anche degli elementi soggettivi.

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1.1.4

Il P.G.S.C.: inquadramento metodologico

Il P.G.S.C. esplicita e valorizza, per il quinquennio del mandato amministrativo, gli impegni assunti con gli elettori in campagna elettorale, così come delineati nel programma politico amministrativo costituente le linee programmatiche e di governo approvate dal Consiglio comunale e costituisce un riferimento per la misurazione e la valutazione della performance dell’Ente, stante la sua valenza di Piano della Performance. Il P.G.S.C esplicita le linee di azione che l’amministrazione si propone di perseguire nei cinque anni del suo mandato per lo sviluppo socioeconomico e dell’assetto del territorio nonché della tutela dell’Ambiente, dell’innovazione per la competitività, e dei servizi ai cittadini, secondo gli scenari prefigurati nel già richiamato programma politico amministrativo e tenuto conto degli assetti e dei livelli di servizi esistenti, in relazione alla necessità di mantenere coerenza fra entrate e spesa stimando in particolare. 1) sul fronte della spesa: 

Le necessità finanziarie e strumentali per lo svolgimento dei servizi già attivati

Le necessità finanziarie e strumentali per l’eventuale espansione dei servizi di cui sopra o per nuovi servizi

Gli investimenti e le opere pubbliche che si ritiene di realizzare nel corso del mandato, con il loro costo e i riflessi per quanto concerne la spesa corrente

2) sul fronte delle entrate: 

Le disponibilità di mezzi finanziari ordinari e straordinari

La capacità di indebitamento

Il costo delle operazioni finanziarie e le possibilità della loro copertura.

3) sul fronte macroeconomico: 

La compatibilità del sistema “entrate-spesa”, con i vincoli imposti dal patto di stabilità interno.

Il P.G.S.C. è soggetto a valutazione da parte del O.I.V.P. ai fini della performance dell’Ente con riferimento all’attuazione dei programmi in cui esso si articola. Il P.G.S.C., ai fini della valutazione dell’O.I.V.P., contiene altresì l’individuazione dei progetti, delle azioni strategiche e delle attività che costituiscono, assieme a quelli relativi ai programmi, gli elementi costituenti il Piano della performance necessari quest’ultimi alla valutazione del personale e dei dirigenti. Mentre per la valutazione dei Programmi, il P.G.S.C. contiene già un kit di indicatori di outcome, per la valutazione dei progetti, delle azioni strategiche e delle attività, indicate dal P.G.S.C., saranno il P.E.G. e il Piano Degli Obiettivi (P.D.O.) a contenere indicatori misurabili e tempificati. La valutazione dell’azione amministrativa sarà condotta secondo le metodologie stabilite dal S.M.V.P. come proposta dall’O.I.V.P. e approvata dalla Giunta comunale.

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1.2

Il quadro conoscitivo

1.2.1

La geografia e la popolazione

Il Comune ha una estensione di 66,14 kmq. ed è il risultato dell’unione avvenuta nel tempo, di tre Comuni: Schio, Magrè e Tretto. Si inserisce nell’area denominata Alto Vicentino che comprende diversi Comuni con territori compresi o confinanti con le aste torrentizie dell’Agno, del Leogra e dell’Astico. Il territorio è in parte montano e collinare, propaggini ultime delle Prealpi Vicentine ed in parte di pianura. Il territorio montano e collinare è caratterizzato da numerosi insediamenti sparsi sul territorio e di limitate dimensioni, immersi in un ambiente naturale di pregio costituito da pascoli, prati e boschi di latifoglie e di resinose. La parte di pianura è molto antropizzata: vi si colloca il centro urbano principale di Schio e di Magrè nonché altre contrade minori e frazioni e la vasta e moderna zona industriale che si estende per 4.000.000 mq. circa con oltre 400 insediamenti produttivi in attività. Anche gli spazi per l’agricoltura sono contenuti nell’area planiziale, con la presenza di insediamenti zootecnici in particolare.

La popolazione residente è in fase di stabilizzazione attorno ai 39-40.000 abitanti dei quali circa il 12% provenienti di nazionalità non italiana. Di seguito si riportano gli andamenti della popolazione e le dinamiche interne riferite all’ultimo quinquennio.

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Il processo di invecchiamento della popolazione scledense appare più marcato rispetto alla situazione in generale dell’Italia e del Veneto e, in particolare, della provincia di Vicenza (la provincia veneta che mostra l’indice di vecchiaia più basso rispetto le altre province venete). La città di Schio, sotto questo aspetto, appare a metà strada tra Thiene e Valdagno: nel 2010 l’indice di vecchiaia di Schio pari a 154,1 sta a indicare che ci sono 154 anziani di età superiore a 65 anni ogni 100 giovani in età 0-14. Thiene con 126,5 mostra pure un miglioramento rispetto l’anno precedente. Valdagno aumenta ulteriormente fino a 174,5.

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1.2.2. L’economia La crisi economica che stiamo attraversando ha interessato e sta interessando, anche l’economia locale con effetti negativi sull’occupazione e sul P.I.L.. I dati rinvenibili da elaborazioni C.C.C.I.A. e Banca d’Italia, antecedentemente alla crisi, davano evidenza di una situazione di stabilità su standard di sicuro interesse e dinamismo. Su una popolazione residente di circa 39.000 abitanti, gli occupati erano 10.176 nell’industria, 2173 nel commercio, 3.998 in altri servizi e 3.039 nelle Istituzioni, per un totale di 19.386 addetti. Il P.I.L. pro-capite prodotto era pari a 25.600 euro e quello per addetto, di 41.200 euro. Complessivamente il sistema produttivo di Schio si assestava su un P.I.L. di 959,8 milioni di euro annui, per un imponibile di 489,25 milioni di euro ed un IRPEF pro-capite di 12.935 euro /annui. Questi dati tuttavia devono scontare gli effetti della crisi che non sono ancora quantificabili a livello comunale, ma che hanno evidenziato una riduzione dell’occupazione e delle produzioni soprattutto nei settori meno competitivi sui mercati internazionali e quelle operanti per il solo mercato interno in particolare il settore dell’edilizia. Va rilevato che nell’ambito delle attività produttive, a Schio operano imprese con una forte propensione alla ricerca e con un elevato grado di innovazione le quali costituiscono una base importante per la tenuta dell’economia locale ed una speranza per il suo rilancio. Sul territorio opera un Centro per l’Impiego della Provincia di Vicenza che svolge un servizio importante finalizzato all’incontro fra domanda e offerta di lavoro, ma anche sul piano della riqualificazione e dell’orientamento rispetto ai nuovi bisogni rappresentati dal mondo dell’impresa. Il Comune ha anche attivato uno sportello lavoro accreditato dalla Regione Veneto ed opera soprattutto sul piano della riqualificazione valendosi di centri formativi specializzati quali il C.P.V. della Camera di Commercio e il CNOS. In Città è stata attivata, con la partecipazione fondamentale delle associazioni di categoria, una struttura di supporto all’imprenditoria nella ricerca di materiali innovativi e nel sostegno alla registrazione dei brevetti, oltre ad un servizio per la valorizzazione dei prodotti agricoli locali a sostengo dei prodotti biologici e degli scambi a chilometro zero. Schio, con l’iniziativa Città-Impresa, si è inserita nel circuito del progetto Innovation Valley rivolto al mondo imprenditoriale sul piano della ricerca e del confronto sui modelli di sviluppo e sulla cultura d’impresa nel quadro nazionale e internazionale. L’attività di supporto al sistema commerciale e turistico, che rappresentano settori economici importanti e potenzialmente sviluppabili, è costante e sempre alla ricerca di qualificate iniziative e alla loro realizzazione d’intesa con le categorie rappresentative.

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1.2.3

I Servizi alla persona

La sensibilità manifestata dalla Città verso la persona e la famiglia è un valore distintivo di Schio che ha trovato nel terzo settore e nel suo sviluppo anche su base cooperativistico, un alleato importante ed indispensabile per garantire a tutti i cittadini servizi adeguati in una società avanzata. Dalla nascita e durante tutto l’arco di vita, il cittadino scledense può trovare risposte ai propri bisogni in relazione alle proprie condizioni personali, sociali ed economiche. Le politiche per le mamme, i bambini e le bambine seguono criteri e obiettivi di livello internazionale riferendosi al progetto dei nove passi dell’U.N.I.C.E.F., Ente che ha assegnato per i suoi risultati e per le sue iniziative in questo campo alla Città prestigiosi riconoscimenti. La città dispone di un’ampia gamma di opportunità sul piano prescolastico, scolastico e formativo sino alle soglie dell’università ma anche oltre con Master specialistici universitari che sono ricorrenti. In particolare sono attivi due asili nido comunali e numerose strutture private accreditate che fanno fronte alla domanda specifica. Né può essere dimenticata l’attività di formazione svolta dai Salesiani e da F.A.V. (società del Comune per la formazione: informatica e design). La sinergia fra tutti gli istituti scolastici e formativi presenti in città rappresenta un elemento imprescindibile per consentire di scegliere percorsi adeguati a ciascuna famiglia per i propri figli e grazie ad un investimento cospicuo della città e della Fondazione Cassa di Risparmio, Schio potrà disporre di una struttura multifunzionale dedicata nell’ambito di una idea di Campus scolastico che da anni è perseguita e discussa e che sta per trovare attuazione Una particolare politica è riservata alle famiglie in genere ed in particolare alle famiglie numerose, sia mediante l’assistenza dello sportello famiglia, sia mediante i servizi territoriali di assistenza sociale e di assistenza domiciliare, ma anche tramite lo sportello dei consumatori e la carta famiglia oltre allo sportello donna e la commissione città senza barriere. Anche gli inserimenti lavorativi tramite le Cooperative sociali sono strumento indispensabile su cui la comunità scledense può contare pur nelle difficoltà che si stanno attraversando. Non meno importanti i C.E.R.F. che aiutano le famiglie durante i periodi feriali estivi. A Schio opera una I.P.A.B. per l’accoglienza degli Anziani non autosufficienti che dà una risposta ai casi che non possono essere assistiti mediante l’assistenza domiciliare e che rappresenta una buona risposta ai bisogni della città anche in considerazione delle attività di rinnovo in corso. Ma accanto e ancor prima della I.P.A.B., la Città dispone di due Centri diurni per gli anziani ed un Centro diurno per non autosufficienti. Nel settore dei servizi per il tempo libero, la Città dispone di strumenti importanti gestiti direttamente dal Comune ovvero tramite il settore terziario con le associazioni, le fondazioni, i Consigli di Quartiere: dal teatro all’educazione musicale, alle varie attività formative che possono utilizzare lo spazio della Formazione Continua oltre che gli spazi dei Consigli di Quartiere, alle strutture per le più varie attività sportive e culturali. Il tutto con iniziative e attività di sicuro prestigio e di alto profilo senza dimenticare quelle tradizionali e maggiormente connesse alla cultura del luogo. Anche sul piano dell’accoglienza e della solidarietà Schio presenta offerte e servizi anche con riferimento alle culture diverse e alle nuove povertà. E’ attivo un Centro di accoglienza: Casa Bakhita; un servizio di seconda accoglienza, un’area di sosta attrezzata e gestita con l’ausilio di una cooperativa, sono presenti servizi di reinserimento di giovani per il superamento di stati di disagio, è presente una struttura abitativa per gli emigrati di ritorno e per gli immigrati finanziata dalla Provincia, c’è un’ampia dotazione di edilizia residenziale pubblica sia gestita dall’A.T.E.R. sia gestita dal Comune, anche se la domanda supera ancora l’offerta, sono state messe in atto politiche urbanistiche orientate all’edilizia residenziale convenzionata onde favorire anche le fasce intermedie della popolazione ed in particolare quelle giovani.

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1.2.4

I Servizi di città

Viabilità, trasporti pubblici, parcheggi, verde di arredo urbano e parchi cittadini, viabilità dolce, una struttura commerciale importante, strutture per la cultura, lo sport e il tempo libero: sono tematiche che hanno visto nei precedenti mandati amministrativi il Comune fortemente impegnato nell’affrontare i nodi e nel ricercare soluzioni utili a rendere piacevole e vivibile la città. Sul piano viabilistico e dei parcheggi, nel corso degli ultimi tre mandati il Comune ha realizzato gran parte dell’anello viario esterno e ha costruito un sistema di parcheggi in grado di dare risposte ai bisogni cittadini migliorando la situazione preesistente. Ha introdotto sistemi di fluidificazione del traffico e di tutela delle zone residenziali e dei pedoni, con percorsi protetti ed aree a velocità 30 quali le isole ambientali. Il verde urbano è passato da meno di 20 mq./abitante della fine anni ‘90 a 24,55 mq./abitante del 2009, mentre le piste ciclabili sono passate da circa 24km a oltre 39 km nel 2010. Sono stati recuperati all’uso culturale due spazi di portata strategica quali il Palazzo Fogazzaro e l’ex Lanificio Conte: contenitori senza i quali le politiche culturali dell’Ente non potrebbero esprimersi ai livelli ai quali oggi sono arrivate. Sono in corso i lavori di recupero del Teatro Civico e dell’ex Asilo Rossi che contribuiranno ad aumentare l’offerta culturale. Si è disegnato un nuovo profilo nell’utilizzo del Teatro Astra affidandone la gestione alla Fondazione Teatro Civico, nella quale sono stati coinvolti anche cittadini e imprenditori locali. Le politiche di aggregazione svolte a livello comprensoriale hanno consentito di dimenticare le stagioni siccitose per l’approvvigionamento dell’acqua potabile e che arrecavano gravi disagi alla maggior parte della popolazione: oggi, nell’ambito dell’AVS, società sovra-comunale a totale controllo dei Comuni, l’interconnessione degli acquedotti ha consentito di risolvere il problema nell’area di pianura e ha aiutato molto la soluzione dei problemi nelle contrade sparse di collina e di montagna. Le politiche di sicurezza hanno avuto un grande aiuto dal sistema di telesorveglianza esteso alle zone più critiche ed anche alla Zona Industriale. Come pure l’ampia rete della pubblica illuminazione che è stata ammodernata altresì con l’adozione di lampade e sistemi a basso consumo. La gestione del ciclo dei rifiuti ha consentito di incrementare la quota di rifiuti riciclabili e ciò anche per effetto delle Isole ecologiche che sono state realizzate e gestite dal Comune. Importanti anche tutte le iniziative di monitoraggio messe in campo al fine di garantire il regolare funzionamento dell’Impianto di termovalorizzazione gestito da AVA, società interamente di proprietà dei Comuni. Le politiche urbanistiche hanno disegnato percorsi incentivanti per l’edilizia eco-compatibile e a basso consumo energetico che si stanno realizzando in città, pur in una situazione di grave crisi del comparto edilizio.

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1.3

Gli scenari

Schio ha lavorato negli anni passati per migliorare l'efficienza e la qualità della Città con strategie efficaci che hanno spaziato dall'assistenza e protezione sociale, alla cura e sviluppo sostenibile della città. Tutto ciò per garantire livelli di competizione di eccellenza nel quadro del sistema paese. Ma l'efficienza del sistema locale in rapporto alla globalizzazione, è ancora una discriminante della competizione per la crescita sociale ed economica in un mondo che sta profondamente cambiando? Di fronte alla crisi che si è innestata, il problema non si supera restando fermi ad aspettare che i fondamentali dell'economia si riassestino automaticamente e quindi riprendendo ad operare come se, negli ultimi tempi, nulla fosse successo. Non v'è dubbio che la competizione si sta spostando progressivamente verso altri paradigmi: la creatività, la capacità di innovare i sistemi economici e sociali, la capacità di produrre cultura come strumento funzionale all'Impresa. Per questa ragione lo scenario verso il quale muoversi deve puntare alla prospettiva che Schio divenga un attrattore di idee e di creatività e perciò un attrattore di quel capitale umano che le possiede stimolando il confronto nel contesto cittadino e nella Comunità Territoriale in cui è inserito. Quale lo scenario futuro? Dalla città efficiente, alla città attraente e attrattiva: questo il nuovo scenario che l'amministrazione comunale vuole proporre e vuole perseguire nei prossimi anni. E' uno scenario che lega la cultura all'innovazione per promuovere l'Industria creativa e l'Industria culturale. Questo scenario si persegue: 

utilizzando e veicolando LINGUAGGI E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE NUOVI in una logica aperta e innovativa; e operando affinché l'accesso alla BANDA LARGA divenga un diritto per tutti;

guardando alla Città in un contesto ampio di COMUNITA' TERRITORIALE ad assetto variabile;

rappresentando all'esterno l'immagine di Schio, lo “STILE DI VITA” della Città, non solo come città efficiente ma anche come città “CREATIVA'” e affiancando al concetto dello sviluppo in logica incrementale il concetto dello sviluppo in logica di felicità dei cittadini;

rivendicando l’IDENTITÀ' non già come chiusura ma come strumento culturale aperto per lo sviluppo della RELAZIONE con gli altri;

sostenendo la MOBILITA’ DOLCE e ACCESSIBILE A TUTTI che deve diventare sempre più strumento normale mediante l’uso del TRASPORTO PUBBLICO, del CAR POOLING e del BIKE SHARING in un Ambiente sano;

Ma il P.G.S.C. deve essere coerente anche con il quadro di riferimento di livello regionale ed in particolare così come delineato dal Quadro di Sostegno Nazionale 2007-2013 per il Veneto del quale si riportano in sintesi i macro obiettivi e le priorità: 

Quadro di Sostegno Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 Italia

Il sistema dei macro obiettivi e delle priorità

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MACRO OBIETTIVI a) sviluppare i circuiti della conoscenza

PRIORITA' DI RIFERIMENTO Priorità 1 - Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane Priorità 2 - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività

b) accrescere la qualità della vita, Priorità 3 - Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse la sicurezza e l’inclusione sociale per lo sviluppo nei territori Priorità 4 - Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale c) potenziare le filiere produttive, i Priorità 5 - Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per servizi e la concorrenza l’attrattività e lo sviluppo Priorità 6 - Reti e collegamenti per la mobilità Priorità 7 - Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Priorità 8 - Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani d) internazionalizzare e modernizzare l’economia, la società e le amministrazioni

Priorità 9 - Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse Priorità 10 - Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci

quadro che, nell’ambito del territorio Alto Vicentino, ha trovato una sua specificazione attraverso l’Intesa Programmatica d’Area (I.P.A. Altovicentino) sottoscritta da 34 comuni e la strategia di sviluppo ivi delineata: 

La strategia di sviluppo dell’I.P.A. dell’Alto Vicentino

OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA' I. Sviluppare i circuiti della Priorità 1 - Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane conoscenza nell’Alto Vicentino Priorità 2 - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività e l’imprenditorialità

II. Sviluppare il sistema delle reti Priorità 3 - Miglioramento e potenziamento delle reti e dei collegamenti per l’accessibilità e materiali per l’accessibilità la mobilità dell’Alto Vicentino

Priorità 4 - Miglioramento e potenziamento delle reti e dei collegamenti immateriali per l’accessibilità

III. Promuovere nell’Alto Vicentino Priorità 5 – Diversificazione delle fonti energetiche, aumento l’uso sostenibile ed efficiente delle dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e promozione dell’efficienza risorse per lo sviluppo e garantire energetica e del risparmio dell’energia livelli adeguati di servizi ambientali Priorità 6 – Accrescere la capacità di offerta, la qualità e l’efficienza del per la popolazione e le imprese servizio idrico e del servizio di gestione dei rifiuti e rafforzare la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici IV. Valorizzare le risorse naturali e Priorità 7 – Valorizzazione delle risorse naturali e sviluppo rurale per culturali dell’Alto Vicentino, aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio trasformandole in vantaggio Priorità 8 – Valorizzazione delle risorse culturali e turistiche competitivo V. Accrescere l’inclusione sociale- Priorità 9 – Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita internazionalizzare l’Alto Vicentino Priorità 10 – Apertura internazionale e attrazione di investimenti

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Nell’ambito di questi scenari si muove il programma amministrativo e di mandato esplicitato negli indirizzi programmatici e di governo che si riportano di seguito in sintesi.

IL PROGRAMMA POLITICO AMMINISTRATIVO L’IMPEGNO DELLE QUALITA’

PER CONTINUARE

INSIEME IL PERCORSO VERSO UNA SCHIO SEMPRE PIU’ VIVIBILE, PIU’ SICURA, PIU’ SANA ACCOGLIENTE DI TUTTI E PER TUTTI SOGNANDO E PROGETTANDO ASSIEME LA NOSTRA CITTÀ, con il rafforzamento della partecipazione alle scelte e alle decisioni, mobilitando e valorizzando l’intelligenza collettiva come risorsa fondamentale ed irrinunciabile per uno sviluppo condiviso; PER UNA CITTA’ DELLA CONOSCENZA E DEI SAPERI, mantenendo la cultura al centro dei processi sociali ed economici e facendo emergere le vocazioni del nostro territorio in modo tale che diventino motore di aggregazione e di sviluppo;

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PER UNA CITTA’ SICURA, affermando la legalità mettendo in atto tutte le azioni di prevenzione necessarie sia sul piano delle persone, come della società e delle istituzioni; PER UNA CITTA’ SOLIDALE, proseguendo in un’azione sociale che, facendo appello ad una concezione del welfare che si caratterizza per la capacità di coniugare produttività, competizione e ricchezza senza perdere di vista le politiche di solidarietà e di inclusione, e pone al centro del quadro sociale le famiglie, le persone e i loro bisogni; PER UNA CITTA’ SOSTENIBILE, A 5 STELLE E VIVA, continuando a perseguire la qualità urbana e territoriale come elementi di benessere e attrattori di imprese e di un terziario (commercio, ricettività, turismo) di qualità, nonché la permanenza e lo sviluppo sul territorio delle attività agricole biologiche e libere da colture OGM. Una città viva e ricca di iniziative e di servizi per le famiglie; PER IL TRETTO E MONTE MAGRE’, affermandone i tratti di “comunità locale” ricca della conoscenza e dell’esperienza personale e diretta reciproca fra tutti gli abitanti da valorizzare al fine di far nascere altre forme di solidarietà che consolidino il legame con il territorio. Ma anche tutelando e rendendo fruibile il paesaggio e l’ambiente in un’ottica di sviluppo sostenibile; PER UNA CITTA’ INNOVATIVA, sostenendo il processo di innovazione in atto, (dalla quantità alla qualità), attraverso la ricerca, il trasferimento tecnologico, il web 2.0, il talento locale e il rafforzamento delle imprese. Per sostenere i livelli occupazionali attraendo attività e investimenti, in particolare quelle che operano nella “green economy”.

così continueremo insieme ad operare: PER UNA SCHIO PIU’ SICURA PER UNA SCHIO PIU’ FELICE PER UNA SCHIO PIU’ COMPETITIVA PER UNA SCHIO PIU’ SOLIDALE

19


2.

LE RISORSE UMANE E FINANZIARIE

2.1

Le politiche per le risorse umane e per l ’organizzazione del Comune

2.1.1

L’organizzazione

La struttura organizzativa del Comune di Schio è la seguente:

20


21


Il quadro della dotazione organica e del personale distinto fra dipendenti in servizio per il quinquennio di mandato e quelli che concluderanno la loro prestazione lavorativa nel medesimo periodo, distinto per Direzione, è il seguente:

DIREZIONE GENERALE – RISORSE E INNOVAZIONE CAT. Dir. Gen. D3 D1 C B3 B1 A parziale

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI

1 3* 9* 9 3

1 1

25

0

2

* di cui 2 comandati a Pasubio Tecnologia

BIBLIOTECA CAT. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A Totale direzione

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI

1

1

2 4 7 2

1 1

1

16

2

3

2

5

1

41*

* di cui 4 comandati a Pasubio Tecnologia

DIREZIONE PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO CAT. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A Totale direzione

22

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI

0

0

1 2 5 16

24


DIREZIONE AMMINISTRATIVA FINANZIARIA CAT. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A Totale direzione

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

1 3 6 29 7

POSSIBILI PENSIONATI 1 4

1 47

0

4

DIREZIONE LAVORI PUBBLICI CAT. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A parziale

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI

0

0

1 2 8 13 5 1 30

MAGAZZINI CAT.

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO

Dirigente D3 D1 C B3 B1 A

1 5 21*

Totale direzione

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI

1 2 4 1

6** 33

0

8

66

0

8

* di cui 1 comandato al CONI ** di cui 2 comandati al CONI

23


DIREZIONE CULTURA SOCIALE SCUOLA CAT. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A Totale direzione

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO 1 3 12 33 17 5 8

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

3 2

POSSIBILI PENSIONATI

1 2 1

2

79

6

4

RIEPILOGO GENERALE CAT. Dir. Gen. Dirigente D3 D1 C B3 B1 A

IN SERVIZIO PER IL QUINQUENNIO 1 5 13 43 109 60 14 9 254

IN SCADENZA NEL QUINQUENNIO

POSSIBILI PENSIONATI 1 2

3 3 1 2 9

5 5 5 2 20

comprese 3 unità in comando al CONI e 4 unità in comando a Pasubio Tecnologia

24


2.1.2

L’analisi dell’organizzazione

Nel dicembre del 2003, i dirigenti del Comune di Schio hanno valutato l'organizzazione dell'Ente attraverso un questionario per l'auto-diagnosi e lo sviluppo degli enti, seguendo il modello dell'European Foundation for Quality Management (E.F.Q.M.). L’obiettivo autovalutazione era l’individuazione dei punti di forza e di debolezza della struttura, al fine di pianificare azioni di miglioramento. Con il modello E.F.Q.M., un ente è agli inizi di un percorso di miglioramento se non raggiunge il valore del 50%; può considerarsi eccellente se raggiunge un valore compreso fra il 50% ed il 75%; è un ente di livello internazionale se supera il 75%. Il valore medio relativo al comune di Schio emerso dall’applicazione del modello E.F.Q.M., (C.A.F.) è risultato pari al 56%. Negli anni successivi (2005 e 2007), l’Ente ha applicato una specifica metodologia per valutare il benessere organizzativo sulla base di un kit predisposto dal Dipartimento per la Funzione Pubblica che ha consentito di delineare il seguente profilo generale del benessere organizzativo dell’Ente:

25


Sia l’indagine E.F.Q.M. sia le indagini di clima hanno consentito di individuare punti di forza e aree da migliorare per i servizi e per il clima interno che sono sfociate in gruppi di miglioramento con risultati che saranno testati ogni due anni. In particolare l’indagine di clima del 2009 è stata impostata in particolar modo sulla criticità più evidente: lo stress da lavoro correlato. In materia si sono attivati percorsi formativi rivolti al personale e sarà data attuazione alle disposizioni di legge in materia di sicurezza sul posto di lavoro che includono fra i rischi anche lo stress da lavoro correlato.

2.1.3

Punti di forza della struttura e le aree da migliorare

Con riferimento ai criteri C.A.F. – E.F.Q.M. e agli esiti delle indagini di clima, si ritiene di confermare il seguente quadro:

CRITERIO LEADERSHIP

POLITICHE E STRATEGIE GESTIONE DEL PERSONALE

PUNTI DI FORZA

AREE DA MIGLIORARE

Condivisione dei valori e delle strategie. Forte motivazione e senso del raggiungimento degli obiettivi/visione Chiarezza e coerenza con le strategie dell'Ente

Valutazione dei dipendenti sui progetti Comunicazione organizzativa del gruppo dei dirigenti

Chiarezza delle funzioni

Innovazione nell'utilizzo delle risorse RISORSE PROCESSI

SODDISFAZIONE DEL CLIENTE

SODDISFAZIONE DEI DIPENDENTI IMPATTO SULLA SOCIETA' RISULTATI AZIENDALI

Capacità di comunicare le variazioni di politiche e strategie che avvengono nel corso dell'anno Flussi di informazioni Condivisione dei piani di gestione del personale Sistema di valutazione Controllo di gestione Sistema informativo territoriale

Conoscenza diffusa e consapevolezza Attività di supporto dei processi Positiva percezione esterna - di altri Metodologia per misurare la soddisfazione e enti la coerenza degli obiettivi Misurare in modo sistematico per dare attuazione al sistema di misura e valutazione della performance Consapevolezza dell’importanza del Fare un'indagine di clima solo dopo essersi proprio lavoro per attuare il progetto di attrezzati per dare risposte Città Stress correlato Immagine dei dipendenti rispetto ai cittadini Incidenza della spesa del personale Necessità di un confronto con altre realtà sulla spesa corrente inferiore al 26% simili - Benchmarking

Sulla base delle risultanze dell’auto-diagnosi, l’Ente ha messo in campo numerose azioni di miglioramento con riferimento ai punti di debolezza ritenuti rilevanti.

26


2.1.4

Le azioni di miglioramento delle risorse umane

Alla luce delle analisi svolte, le “azioni di miglioramento” da perseguire nel corso del mandato rispetto alle risorse umane e alla struttura organizzativa sono di seguito esposte: CRITERIO

AREE DA MIGLIORARE organizzativa

AZIONI DI MIGLIORAMENTO

LEADERSHIP

Comunicazione management

del Corsi di formazione su leadership per Capi servizio e Dirigenti

POLITICHE E STRATEGIE

Capacità di comunicare le variazioni di politiche e strategie che avvengono nel corso dell'anno Flussi di informazioni su qualità

P.G.S.C. – Bilancio - P.E.G. su E-Share Verifica e aggiornamento P.E.G. 2 volte l’anno e presentazione ai dipendenti Diffusione dell’utilizzo e di Mark-up

GESTIONE DEL PERSONALE

Sistema di valutazione Indagini di clima

Indagine di clima interno Corsi di formazione sulla performance del personale Adeguamento dell’ordinamento uffici e servizi

RISORSE

Controllo di gestione Sistema informativo territoriale

PROCESSI

Attività di supporto

Principi di contabilità analitica per direzione finalizzati al controllo di gestione Implementazione C.T. e formazione del personale per l’aggiornamento dei DB Formazione e guida alla Lean organization Reingegnerizzazione dei processi

Customer satisfaction sui servizi erogati al Metodologia per misurare la SODDISFAZIONE DEL cittadino soddisfazione e la coerenza degli Procedurare l’analisi delle customer a fini di CLIENTE obiettivi introdurre cambiamenti Gruppi per progettare e attuare azioni di miglioramento del clima aziendale ed in particolare per ridurre lo stress da lavoro correlato

SODDISFAZIONE DEI DIPENDENTI

Indagine di clima

IMPATTO SULLA SOCIETA'

Iniziative per migliorare il rapporto con il Immagine dei dipendenti rispetto alla cittadino: gazebo per informazione e cittadinanza promozione attività dei dipendenti Tutoring dei cittadini

RISULTATI AZIENDALI

Necessità di un confronto con altre Benchmarking: sperimentazioni con realtà simili comuni con caratteri analoghi per confronti

27


2.1.5

Le modifiche dell’organizzazione

Sul fronte dei servizi all’utenza, i punti di debolezza della struttura sono principalmente, da un lato la parcellizzazione delle responsabilità che in alcuni casi comporta tempi di attesa non adeguati e dall’altro il sistema della gestione delle segnalazioni che provengono dall’interno ovvero dagli utenti i quali non sono in grado di percepire se e come evolve o che fine ha fatto la propria segnalazione. Un ulteriore punto debole è legato alla necessità di conoscere meglio il costo dei servizi che si producono, dal singolo certificato a prestazioni più complesse, con la conseguenza che risulta molto complicato impostare politiche di miglioramento sotto il profilo della riduzione dei costi. Anche il rapporto con le categorie economiche richiede uno sforzo maggiore della struttura attrezzando l’organizzazione anche sul fronte della progettualità e della capacità di rapportarsi con il sistema Imprese per dare attuazione alle politiche di innovazione e migliorare l’attrattività e la competitività del nostro territorio anche sostenendole e coordinandole nei processi di partecipazione ai bandi europei. Il rapido evolversi degli strumenti e dei modi di comunicare impone un momento di analisi e di progettazione anche per trovare una modalità utile ad inserire l’azienda Comune nel circuito della ICT in particolare dei social network, senza dimenticare tuttavia quegli strumenti ordinari che saranno ritenuti idonei. Una riflessione particolare merita inoltre il rapporto Comune-Cittadini che attualmente è caratterizzato spesso dall’impersonalità. E’ necessario trovare formule che avvicinino il cittadino alla struttura in particolare. Una ipotesi da sperimentare è quella di dare un volto al Comune tramite quello di un dipendente al quale il cittadino possa rivolgersi con modalità informali e amichevoli: un tutor per un territorio e per le famiglie che lo abitano. Un “amico in comune” per ogni soggetto che abita la città al di là dei ruoli ricoperti nella struttura ma capace di farsi garante di quella parte di città e dei suoi abitanti rispetto ai rapporti con l’Ente.

2.1.5.a)

La riorganizzazione del lavoro

La trasversalità/interdisciplinarietà è una modalità di lavoro che coinvolge la struttura su molteplici tematiche ed è stata negli ultimi anni, un traguardo da raggiungere ma su cui è ancora utile lavorare e deve coinvolgere sia la struttura che l’organo di governo. In effetti, ogni progettualità, di qualsiasi tipo essa sia (cultura, lavori pubblici, pianificazione territoriale, istruzione ecc.), richiede sempre di più l’apporto di specialità diverse e complementari e quindi di diverse unità organizzative dell’Ente e competenze degli assessori nella chiara distinzione delle competenze attribuite dalla legge. Ciò ha portato, specie negli ultimi anni, ad un diverso modo di lavorare: da un lavoro per settore chiuso ad un lavoro che ha visto il coinvolgimento di diversi soggetti e di diverse professionalità presenti nell’Ente: una evoluzione certamente positiva ma che non basta. Per migliorare la prestazione verso i cittadini e il sistema economico è necessario che la struttura e l’organo di governo producano uno sforzo capace di operare per processi eliminando tutti i passaggi inutili o ridondanti e tendendo alle risposte just in time anche utilizzando strumenti innovativi e il web. Si ritiene pertanto che, nel corso del mandato, l’organizzazione, anche progressivamente e per settori, sia oggetto di una rivisitazione delle proprie modalità di lavoro secondo le metodologie della Lean-organization attivando al massimo il sistema delle deleghe da parte della dirigenza e migliorando i servizi sul web. Oltre a questo obiettivo fondamentale, la struttura organizzativa sarà chiamata a una riclassificazione della spesa secondo il modello della contabilità analitica in modo tale da consentire entro la fine del mandato, di implementare un controllo dei costi di produzione di tutti i beni e servizi prodotti dall’Ente.

28


Su questa strada è necessario proseguire con costanza se si vuole garantire livelli sempre più elevati di efficienza, di efficacia e di economicità nella gestione dell’Ente per il cittadino. Oltre alle funzioni tradizionali e tipiche del Comune, la legislazione nazionale ha introdotto altre funzioni parallele e trasversali che hanno comportato la formazione di una pluralità di nuove specializzazioni che si sono affiancate a quelle ordinarie. La legislazione sulla Privacy ha introdotto figure particolari quali il responsabile del trattamento dati ed altro; così pure la legislazione sulla sicurezza sul posto di lavoro ha introdotto nuove figure quali il responsabile della sicurezza, gli operatori delle squadre di primo intervento ed altro. Anche la qualità ha dovuto valersi di nuove figure professionali quali i verificatori e i facilitatori interni, i responsabili della qualità ed altri ancora. La legislazione sul protocollo e sui flussi documentali, ha introdotto anch’essa nuove funzioni dotate di una specifica professionalità e responsabilità. Ora, tutte queste funzioni sono state spalmate sulla struttura di servizio, con risultati senza dubbio positivi, anche per i benefici che hanno indotto sul piano dell’organizzazione e del contenimento della spesa corrente. Ciò è stato possibile, da un lato perché l’età media del personale in servizio è relativamente bassa e dunque i dipendenti sono stati e sono molto disponibili al cambiamento e lo hanno dimostrato; dall’altro perché il Comune ha introdotto una nuova politica della formazione, orientandola alla persona nei rapporti con l’utenza, e ai rapporti interpersonali con benefici organizzativi che sono sempre più evidenti. Tuttavia, la tentazione di riorganizzare l’Ente su queste nuove funzioni non va perseguita, poiché si ritiene che esse facciano parte sostanziale del “comportamento” del dipendente e che costituiscano strumenti di facilitazione per l’erogazione del servizio da rendere al cittadino. Anche il Sistema di Gestione della Qualità deve essere visto in un’ottica di compenetrazione con le funzioni ordinarie della struttura, e non deve essere visto come un tema che appartiene ad un servizio piuttosto che ad un altro. Le stesse considerazioni valgono anche per la Privacy, la Sicurezza nonché per i Flussi Documentali e da ultimo per la Performance. Va infatti rilevato che l’Ente ha perseguito nel corso dell’ultimo decennio una politica di certificazione della qualità progressivamente implementando gli standard ISO – EMAS relativi ai servizi, all’ambiente e alla sicurezza, mantenendo e migliorando i livelli di prestazione nell’ambito delle specifiche normative e ciò con buoni risultati sull’organizzazione. La Politica della Qualità Ambiente e Sicurezza è stata decisa dalla Giunta comunale con delibera n. 186 in data 25.5.2010 ed è stata sottoscritta dal Sindaco. Si ritiene, dunque, che l’attuale assetto organizzativo sia, nel complesso, proporzionato ,funzionale e di qualità, salvi alcuni aggiustamenti che riguardano appunto l’affrontare e risolvere i punti deboli sopra esposti ed altre necessità organizzative che sopravverranno.

2.1.5.b)

La revisione dell’assetto organizzativo

Per quanto concerne gli aggiustamenti che si ritiene necessario introdurre nell’assetto organizzativo, va segnalata l’esigenza di proseguire nel miglioramento del servizio del protocollo e dei flussi documentali, sia tramite la gestione della PEC secondo modalità che rendano autonomi i settori, sia con l’istituzione di una struttura per la gestione archivistica che dovrà ridurre al minimo l’impiego di supporto cartaceo mediante l’utilizzo di strumenti di riproduzione informatica e l’introduzione di cartelle-pratiche virtuali. Anche la tematica dello Sportello Unico delle Imprese va affrontata non solo sul piano dell’informatizzazione sul web così come disposto dalla legge ed eventuali accordi sovracomunali. In primo luogo sarà affrontato il tema dello sportello unico EDILIZIA-IMPRESE-AMBIENTE-LAVORI PUBBLICI. Più in generale, il Comune tende ad orientarsi alla costituzione di uno sportello unico nel quale far confluire tutte le attività di sportello in essere e ciò sarà valutato con l’introduzione della Lean-organization. Sarà però necessario individuare

29


una nuova logistica secondo la progettualità già delineata e sarà necessario rivedere la struttura organizzativa conseguentemente. L’esigenza di attivare una struttura di progettazione nel campo delle attività economiche impone la costituzione di un apposito servizio dotato di professionalità adeguate da reperire sul mercato con contratti a termine e applicando gli istituti consentiti dalla legge. La riorganizzazione dovrà essere altresì funzionale allo svolgimento di attività di controllo delle società partecipate e/o controllate e ciò anche sulla base di convenzioni ex art. 30 del T.U.E.L. con altri Comuni. Data la necessità di disporre di particolari professionalità nel campo dei bilanci di società private, si potrà ricorrere anche a figure di alta professionalità con contratti a termine ed obiettivi predeterminati e a consulenti esperti. Il ricorso a servizi condivisi con altri Comuni anche alla luce della normativa in materia, sarà perseguito dal Comune di Schio in ottica Altovicentino e ciò comporterà ulteriori conseguenti aggiustamenti dell’organizzazione.

2.1.5.c)

I criteri generali per l’ordinamento uffici e servizi

L’ordinamento degli uffici e dei servizi si conforma ai seguenti criteri generali che il Consiglio comunale approva con l’approvazione del presente P.G.S.C. con valenza di Piano della Performance dell’Ente: L’organizzazione del Comune sarà improntata:

30

al rispetto della legalità e del codice di comportamento dei dipendenti;

alla distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi politici e quelle di gestione attribuite ai dirigenti;

al soddisfacimento delle esigenze degli utenti dei servizi (cittadini, associazioni e imprese), alla trasparenza dell’azione amministrativa, al diritto di accesso agli atti e ai servizi nel rispetto della privacy, alla semplificazione delle procedure, all’informazione e alla partecipazione; alle pari opportunità, all’adeguatezza e alla proporzionalità dell’azione amministrativa; al pari trattamento, alla non discriminazione; alla conservazione in sicurezza degli atti amministrativi;

alla definizione e valorizzazione dei livelli di responsabilità e autonomia dei dirigenti e del personale in relazione agli obiettivi assegnati, ai risultati conseguiti, alla professionalità e managerialità dimostrata e nel rispetto dei contratti nazionali e decentrati integrativi di lavoro;

alla flessibilità organizzativa in relazione sia alle dinamiche dei bisogni dell’utenza sia ai nuovi o mutati programmi, progetti e obiettivi che l’Amministrazione intende realizzare nel rispetto della normativa vigente;

alla valorizzazione e all’accrescimento professionale delle risorse umane e alla sicurezza sul posto di lavoro;

alla misurazione, valutazione della performance individuale e di quella organizzativa per l’erogazione dell’incentivazione, conformandosi in linea di massima ai principi generali di cui all’accordo CIVIT – ANCI che sarà emanato ai sensi della legge 15/2009, salva l’autonomia comunale;

a ricondurre i contenuti del Piano della Performance e della Relazione Annuale della Performance agli strumenti di programmazione e di rendicontazione in atto (P.G.S.C.- P.E.G. Relazione a Consuntivo), dando ad essi valenza anche sotto il profilo della performance;


all’attivazione delle forme di incentivo monetario e di carriera, compatibilmente con le risorse di bilancio e secondo i principi della legge 15/2009, anche con incrementi del fondo con risorse aggiuntive secondo le modalità stabilite dalla legge e dalla Giunta comunale;

alla pubblicazione degli atti di pianificazione con valenza di Piano della Performance e della Relazione annuale sulla Performance dell’Ente;

alla valutazione di possibili forme di gestione alternativa rispetto alla gestione diretta di funzioni attività e servizi non fondamentali, anche alla luce del quadro normativo di riferimento per quanto concerne il costo del personale;

alla valutazione di possibili forme di gestione condivisa dei servizi sulla base degli strumenti di legge con speciale riferimento al territorio Alto Vicentino;

all’unitarietà operativa e gestionale del complesso organizzativo dell’Ente assicurata tramite un’unica Direzione, con incarico dirigenziale di durata pari a quella del mandato del Sindaco, cui sarà affidata la guida dei Settori articolati in Uffici e Servizi e la programmazione e i controlli dell’Ente.

al rispetto del ruolo delle organizzazioni sindacali e della R.S.U. così come stabilito dalle norme vigenti.

2.1.5.d)

Le dotazioni strumentali e gli spazi operativi

Sul piano della dotazione strumentale dell’organizzazione comunale si sono compiuti passi di rilievo verso una sempre più spinta utilizzazione degli strumenti informatici tuttora in corso. La dotazione di spazi per le strutture è sufficiente. Per l’archivio Generale del Comune l’Ente individua nel complesso della Caserma Cella il sito da destinare a tale funzione e già dal 2011 si avvierà il lavoro di trasferimento dai diversi spazi ora utilizzati. Nell’ambito della riorganizzazione sarà valutata una diversa dislocazione per l’Informagiovani e per la Piazza telematica nonché per lo Sportello Famiglia per una sua migliore e più funzionale articolazione includendo spazi per l’ascolto e per altri servizi rivolti alla famiglia.

DOTAZIONE DI SPAZI PER GLI UFFICI Sede

Sup. totale Mq.

Uffici N.

Sup. uffici Mq.

Dipendenti mq/dipend. Dip./Uff. N. Mq. N.

Archivio Direzione MQ.

Palazzo Garbin e Romani Rossi

4448

59

1924

82

23,5

1,4

677

Palazzo Tomasi

1022

15

491

29

17

1,9

186

Palazzo Rossi-Maraschin

943

19

601

32

18,8

1,7

89

Palazzo Molin-Toaldi

698

15

455

25

18,2

1,7

70

Biblioteca

2212

11

345

17

18,8

1,5

300

TOTALE

9323

119

3816

185

20,6

1,6

1322

31


DOTAZIONE DI ATTREZZATURE DELLE DIREZIONI Direzione

P.C. N.

Generale 29 Risorse Innov. Amm.va 54 Finanziaria 35 Lavori Pubblici

Stampanti PC Fax Fotocop. Multifunzione Scanner Auto Proiettori Cellulari Plotter portatili N. N. N. N. N. N. N. N. N. 11

6

1

3

-

-

1

7

17

28

8

-

7

2

1

4

10

2

8

4

-

4

2

4

-

11

1

Pianificazione 29 del Terr. Cultura Sociale 79 Scuola Magazzino 9

7

3

-

4

1

1

1

4

2

15

19

10

7

6

12

1

8

2

1

2

1

-

-

43

-

14

3

Biblioteca

34

8

2

1

3

3

1

1

1

3

TOTALE

269

78

44

13

28

14

62

8

55

30

( N.B.: il numero di PC comprende anche quello di uso da parte del pubblico – Biblioteca/InformagiovaniUrp, da Piazza Telematica per i corsi di alfabetizzazione informatica, da parte degli amministratori).

2.1.6

Fabbisogno di personale nel corso del mandato

PERSONALE Categoria A B1 B3 C D1 D3 TOTALE

2010

2011 9 14* 63** 110 45*** 13**** 254

2012

9 14* 65** 111 45*** 13**** 257

2013 9 14* 65** 111 45*** 14**** 258

2014 9 14* 65** 111 45*** 14**** 258

9 14* 65** 111 45*** 14**** 258

* di cui n. 2 in comando al CONI via Riboli ** di cui n. 1 in comando al CONI via Riboli *** di cui n. 2 in comando a Pasubio Tecnologia S.r.l. **** di cui n. 2 in comando a Pasubio Tecnologia S.r.l.

DIRIGENTI Categoria Dirig .tempo indeter. Dirig .tempo deter. TOTALE

2010

2011

2012

2013

2014

2 3 5

2 3 5

2 3 5

2 3 5

2 3 5

2010

2011

2012

2013

2014

1/4 1/4

1/4 1/4

1/4 1/4

1/4 1/4

1/4 1/4

SEGRETARIO COMUNALE Categoria Segretario TOTALE

32


DIRETTORE GENERALE Categoria Direttore Generale TOTALE

2010

2011

2012

2013

2014

1 1

1 1

1 1

1 1

1 1

33


2.1.7

Sviluppo della struttura - Indirizzi

Salvo bisogni motivati che potranno emergere, a giudizio della Giunta comunale, nel corso del mandato connessi al conferimento di nuove funzioni all’Ente da parte di leggi regionali e/o statali e salvo la concertazione con le parti sociali, lo sviluppo della struttura terrà conto delle seguenti esigenze:

Nel 2009 - Progressioni verticali: - Concorso esterno/mobilità:

n. 1 da A a B3 n. 2 da B3 a C n. 1 da C a D1 n. 1 D1 n. 1 C

Nel 2010 - Progressioni verticali: - Concorso esterno/mobilità: - Selezione categorie protette:

n. 2 da C a D1 n. 6 C n. 1 D1 n. 1 B3 n. 1 A

Nel 2011 - Concorso esterno/mobilità:

n. 2 B3 n. 1 C

Nel 2012 - Selezione categorie protette:

n. 1 D3

Per i successivi anni 2013 e 2014 sarà mantenuto il tasso occupazionale raggiunto nel 2012, compatibilmente con le norme occupazionali per il pubblico impiego definite dalle leggi nazionali. La percentuale dei dipendenti laureati sul totale dei dipendenti è pari al 20,08%, e la percentuale dei nuovi assunti con laurea negli ultimi tre anni si è elevata sino a raggiungere il 34,48% sul totale degli assunti nel triennio: in entrambe i casi rispetto al precedente P.G.S.C. le due voci sono incrementate di quasi 10 punti percentuali. L’età media delle posizioni apicali dell’Ente (direttivi – D – e dirigenza) è compresa fra i 40 e i 49 anni di età.

34


2.2

Risorse finanziarie: le politiche delle entrate

L’attuazione del P.G.C.S. per il quinquennio 2010-2014, comporta uno sforzo notevole per reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie a supportarne le scelte. Certo, i vincoli del patto di stabilità rendono difficile ogni previsione e complessi i vari percorsi da seguire. Ma i tagli agli Enti locali operati dalla recente normativa , comporteranno scelte ancor più difficili e che andranno valutate anno per anno sia sul versante della spesa corrente che su quello della spesa di investimenti. In primo luogo si ritiene utile la riduzione del debito dopo la sua stabilizzazione ottenuta nel mandato scorso, non già in quanto insostenibile dalla finanza comunale, ma per garantire la tenuta rispetto ai vincoli del patto di stabilità e per poter utilizzare effettivamente, negli anni a venire, il risparmio che si realizzerà su questo fronte. Per tali ragioni debbono essere messi in campo, sia da parte della struttura sia da parte della direzione politica, tutti gli strumenti atti ad incrementare le risorse finanziarie dell’Ente, in particolare di quelle che non incidano negativamente sul patto, ovvero, estrema ratio, per la riduzione della spesa con una tenuta di quella assegnata al sociale e all’istruzione.

2.2.1

La redditività del patrimonio

La redditività del patrimonio comunale, che negli ultimi anni ha già raggiunto un livello positivo, deve però essere mantenuta e possibilmente incrementata tenuto conto di valori normali di mercato. Fanno eccezione i canoni sociali e quelli agevolati dell’E.R.P. e le entrate da fitti e concessioni di sedi associative comunque utilizzate per le quali il Comune ha adottato una politica di contenimento che si intende mantenere. La questione della redditività investe anche le società partecipate e controllate nonché le Fondazioni e i consorzi che debbono perseguire un’attenta gestione, volta al contenimento delle spese ed all’incremento degli utili, in modo tale da consentire al Comune di poter disporre di maggiori entrate.

2.2.2

I contributi per investimenti ed iniziative

Si intende proseguire con lo sviluppo di tutte le potenzialità dell’Ente per acquisire risorse finanziarie messe a disposizione dalla legislazione nazionale regionale ed europea, potenziando la funzione di osservatorio e di monitoraggio delle GU/GUCE/BUR nonché il parco progetti del Comune. Questo lavoro ha già prodotto frutti positivi nell’ultimo decennio e nella struttura, un modus operandi che fa attenzione alle opportunità e, in relazione alle valutazioni del caso, partecipa a bandi e selezioni con risultati apprezzabili ma che richiedono ulteriori sforzi ed ulteriore impegno anche in relazione alle politiche di contenimento dei trasferimenti statali.

35


2.2.3 Il project convenzioni

financing,

il

leasing

finanziario

e

le

Valuteremo ogni altro strumento che ci consenta di realizzare gli interventi, specie quelli di investimento per la Città, rispettando il patto di stabilità e la normativa vigente. Anche lo strumento del project-financing o il leasing finanziario per la realizzazione di opere pubbliche e anche convenzioni con privati, associazioni ed Enti per la realizzazione di infrastrutture con recupero dell’investimento sul canone d’uso.

2.2.4

Gli accordi di programma

Va ricercato ogni accordo di programma con la Regione, la Provincia, la Camera di Commercio, le Fondazioni bancarie, volto alla realizzazione di opere di comune interesse e di iniziative socioculturali per la Città. Il Comune deve sviluppare tutti i servizi verso enti terzi che consentono, mediante convenzioni e accordi di programma, di acquisire entrate finalizzate alla riduzione dei costi per l’Ente.

2.2.5

Il marketing territoriale e sponsoring

Proseguiremo con questa forma di finanziamento che abbiamo utilizzato in questi anni soprattutto con gli Eventi culturali. Si valuteranno ulteriori estensioni della metodologia messa a punto presso l’ufficio del found-rasing, ad altri campi.

2.2.6

Gli oneri di urbanizzazione e i diritti di segreteria

Dapprima la crisi immobiliare e poi provvedimenti legislativi hanno comportato una contrazione delle entrate per questa voce che tenderanno ad un maggior calo nei prossimi anni. In ogni caso si ritiene che debbano essere mantenuti in allineamento con la misura media in vigore presso Comuni analoghi al nostro.

2.2.7

Tariffe dei servizi

Debbono chiudere le specifiche gestioni a pareggio con una manovra progressiva nel quinquennio, salvo che per quei servizi a forte valenza sociale nonché per quelli per i quali la legge disponga diversamente.

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2.2.8

Il Piano delle vendite immobiliari

La crisi immobiliare ha ingessato il mercato che, da almeno un biennio, non mostra apprezzabili segni di ripresa. Si procederà comunque dando attuazione al piano di vendita degli immobili non funzionali alle strategie dell’Ente, nonché dei terreni edificabili, produttivi e residenziali ovvero agricoli, dei quali l’Ente ancora dispone. Nell’ambito delle perequazioni e degli altri strumenti urbanistici attuativi che la prevedono, sarà sviluppata una politica di gestione produttiva delle volumetrie destinate ad edilizia convenzionata prevedendo anche la sua cessione al Comune oltre alle altre formule gestionali consentite. Si segnala comunque che questa partita perde un po’ di interesse in quanto le utilità che si rinverrebbero non sono utili al fine del patto di stabilità, salvo che i vincoli non siano modificati come auspicato da molte parti. In ogni caso le entrate per questa partita, potranno essere destinate anche e salvo divieti di legge, per la riduzione del debito.

2.2.9

La leva fiscale

Il blocco totale della fiscalità locale che non consente la minima manovra al Comune, spinge ad auspicare una rapida ed effettiva applicazione del federalismo fiscale per le autonomie locali. In tal caso i proventi saranno utilizzati per garantire, oltre alla diminuzione del debito, anche al finanziamento di opere pubbliche indispensabili per la Città e per il Territorio e a salvaguardare i livelli di sostegno sociale alle famiglie, l’occupazione nonché lo sviluppo economico e delle imprese. Proseguirà l’attività di lotta all’evasione fiscale per una fiscalità giusta e ripartita secondo la norma costituzionale: a tal fine potrà essere attivato il Consiglio Tributario Comunale, strumento complementare del federalismo fiscale comunale.

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2.3

Risorse finanziarie: la previsione dell’andamento delle entrate 20112014

Oltre alle risorse umane, le risorse finanziarie e la loro stima nel corso di durata del P.G.S.C. costituiscono l’altro presupposto dell’effettiva capacità del P.G.S.C. di determinare quei cambiamenti della Società che il programma politico vuole raggiungere. Con riferimento all’ultimo esercizio assestato, il quadro delle entrate dell’Ente è sintetizzato nella tabella che segue: Titol o

Descrizione tipo di entrata Avanzo Entrate tributarie Entrate derivanti da contributi e trasferimenti Entrate extratributarie Entrate derivanti da alienazioni e da trasferimenti Entrate derivanti da accensione prestiti Entrate da servizi per conto di terzi Totale per entrate

0 1 2 3 4 5 6

Previsioni iniziali

Previsioni assestate

17.533.100,00 9.214.854,00 8.745.986,00 15.587.448,00

915.165,26 17.533.100,00 9.317.726,00 9.373.302,00 12.320.782,74

17.110.863,59 9.630.374,20 8.935.638,63 5.077.895,30

8.200.000,00 8.277.500,00 67.558.888,00

11.338.520,00 8.299.500,00 69.698.996,00

5.640.000,00 3.674.451,85 50.065.223,57

Accertamenti

L’analisi delle singole voci, tenuto conto delle politiche di contenimento della spesa pubblica varate dal Governo e la fase di stagnazione e trasformazione economica e produttiva in atto, suggerisce una previsione prudente dell’andamento delle entrate nei prossimi cinque anni. Si ritiene di poter prevedere quanto segue:      

una contrazione delle entrate da trasferimenti dallo Stato e dalla Regione; un graduale aumento delle entrate tributarie nella prospettiva dell’attuazione del federalismo fiscale (cedolare sugli affitti, IMU ecc.) e della lotta all’evasione; un lieve incremento delle entrate extratributarie per effetto dell’allineamento spesa-entrate per i servizi alla persona; un decremento delle entrate da alienazioni e da trasferimenti; una contrazione delle entrate da accensione prestiti, in linea con una riduzione degli investimenti; un equilibrio delle entrate da servizi per conto terzi.

Alla luce delle considerazioni svolte, il quadro delle entrate per il quinquennio è stimato come segue: Titolo 0 1 2 3 4 5 6

Descrizione tipo di entrata Avanzo Entrate tributarie Entrate derivanti da contributi e trasferimenti Entrate extratributarie Entrate derivanti da alienazioni e da trasferimenti Entrate derivanti da accensione prestiti Entrate da servizi per conto di terzi Totale per entrate

2010 2,00 17,53 9,92 11,99 9,60 3,60 8,32 62,96

2011 17,58 8,39 8,77 10,30 5,90 6,37 57,31

2012 18,08 7,62 8,98 9,14 4,40 6,37 54,59

2013 18,41 7,48 8,96 8,39 3,90 6,37 53,51

2014 19,92 6,05 9,11 6.25 2,50 6,37 50,20

La capacità di impegno complessiva per interessi, riferita al 1° gennaio 2011, è pari ad euro 4.020.225,00, mentre quella residua utilizzabile è pari ad euro 2.161.000,00.

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3.

GLI OBIETTIVI DEL P.G.S.C.

3.1

Il sistema degli obiettivi del P.G.S.C.

Il sistema degli obiettivi sui quali si sviluppa il P.G.S.C. 2010-2014 del Comune di Schio, è il seguente a) Obiettivo Generale. b) Obiettivi Principali che esplicitano l’Obiettivo Generale. Questo primo livello di obiettivi è soggetto alla valutazione della Performance dell’Ente e cioè a quella valutazione con la quale si intende misurare il grado di conseguimento dei risultati attesi da parte dell’Amministrazione nel suo complesso e il grado di partecipazione a tali risultati delle strutture di massima dimensione dell’Ente. Fanno parte del sistema degli obiettivi, anche: c) Obiettivi Specifici riferiti ai progetti, alle azioni strategiche ed alle attività. Gli Obiettivi Specifici, sono assegnati ai progetti, alle azioni strategiche e alle attività che saranno sviluppate in sede di P.E.G. e con riferimento all’Albero della Performance riportato nel capitolo 6.2 che segue, con la finalità di monitorare e di valutare le Perfomance individuali dei dirigenti e del personale dipendente. Dal “sistema degli obiettivi”, il P.G.S.C. passa quindi a definire il “sistema delle strategie” mettendo in campo coerenti programmi, progetti, azioni e attività.

Le parole chiave del P.G.S.C.

Famiglie Persone Cultura e Istruzione Produzione e lavoro Solidarietà e Sicurezza Innovazione e Competitività’ Sviluppo sostenibile Qualità dell’Ambiente e dei Servizi Lean Organization nella Pubblica Amministrazione

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3.2

L’obiettivo generale

L’Obiettivo Generale che l’Amministrazione si pone per il mandato 2009-2014 è il seguente:

« una città che cresce insieme » . L’Obiettivo Generale, per la sua ampiezza, deve essere esplicitato in sotto obiettivi e ciò ai fini della definizione dei traguardi che il P.G.S.C. intende raggiungere nonché della loro tempificazione e misurabilità.

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3.3

Esplicitazione dell’obiettivo generale

Entro il termine di durata del mandato amministrativo l’Amministrazione comunale si propone di raggiungere l’Obiettivo Generale, attraverso il perseguimento dei seguenti:

OBIETTIVI PRINCIPALI UNA CITTA’ CHE CRESCE INSIEME PERCHE’…

1) 2) 3) 4) 5) 6)

ESPLICITAZIONE DELL’OBIETTIVO GENERALE - TARGET

partecipa ed è informata senza discriminazioni sa che cultura e saperi sono il presupposto dello sviluppo è sicura del lavoro e dei servizi alla famiglia

La maggior parte dei portatori d’interesse sono stati coinvolti e/o informati, senza discriminazione, sulle scelte per la città.

vive e socializza in un ambiente sano e decoroso riconosce specialità e bisogni delle aree montane vive a Schio ma abita e frequenta il mondo

La maggior parte dei portatori d’interesse giudicano positivamente e sufficiente il livello della qualità delle iniziative attuate per il tempo libero e per il decoro della città

La maggior parte dei portatori d’interesse giudicano l’azione svolta in campo scolastico, culturale e della ricerca uno strumento efficace per lo sviluppo economico La maggior parte dei portatori d’interesse giudicano che lo stato di benessere sociale delle famiglie, l’andamento dell’economia e la sicurezza crescono e sono cresciuti

La maggior parte dei portatori d’interesse ritengono che le iniziative per la collina e la montagna hanno innescato un processo di crescita nei territori interessati La maggior parte dei portatori d’interesse ritengono che il sistema dell’IT è migliorato e risponde ai loro bisogni

In considerazione del fatto che i soggetti che hanno titolo di giudicare il raggiungimento o meno degli obiettivi sono i portatori d’interesse, la misurazione sarà effettuata dai medesimi mediante il ricorso a mirate indagini di customer satisfaction ovvero ricorrendo ad altri metodi suggeriti dalla CIVIT. Potrà all’uopo, e ad integrazione, essere utilizzato anche il modello di autovalutazione del Common Assessment Framework (C.A.F.) per i portatori d’interessi interni. Il raggiungimento degli Obiettivi Principali si tradurrà nel raggiungimento dell’Obiettivo Generale del P.G.S.C.. Annualmente ed al termine del quinquennio di mandato amministrativo, tramite la Relazione sulla Performance che sarà redatta dall’O.I.V.P., potrà essere verificato se il patto assunto dall’Amministrazione con gli elettori, sia stato, e in che misura, rispettato o meno.

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4.

LE STRATEGIE DEL P.G.S.C.

4.1

L’articolazione delle strategie del P.G.S.C.

Per raggiungere gli obiettivi dati, è necessario prefigurare e mettere in atto una strategia: cioè le cose da fare e i percorsi per raggiungerli. L’insieme delle cose da fare per raggiungere gli obiettivi, deve essere ordinato secondo programmi, azioni, progetti ed attività: tutti strumenti che costituiscono nel loro insieme la strategia dell’Ente, in un’ottica di trasversalità e interdisciplinarietà della progettualità stessa. All’obiettivo Generale corrisponde una strategia generale del P.G.S.C.. Il “fare” dell’Amministrazione per raggiungere l’Obiettivo Generale dato e cioè perché Schio sia “una città che cresce insieme”, si concretizza nella seguente strategia generale:

« produrre in modo partecipato iniziative e servizi di qualità» ’ ” La strategia generale è esplicitata dai seguenti assi strategici:

1 2 3 4 5 6

“INFORMARE PER PROGETTARE INSIEME CON I PORTATORI D’INTERESSE” “OPERARE PER FAR CRESCERE LA CONOSCENZA E I SAPERI” “SVILUPPARE LA SICUREZZA NELLA SOLIDARIETA’ E NELLE DIVERSITA’” “LAVORARE IN QUALITA’ PER UNA CITTA’ SOSTENIBILE E ATTRAENTE ” “SVILUPPARE IL RUOLO SOCIOECONOMICO DEL TRETTO E DI MONTE MAGRE’” “ AVVICINARE SCHIO AL MONDO MEDIANTE L’INNOVAZIONE E LE RETI”

Lungo questi assi strategici si sviluppa il “fare” dell’Ente mediante Programmi che si articolano in azioni, progetti ed attività.

42


4.2

I programmi strategici

Ciascun asse strategico viene sviluppato attraverso un processo a casata mediante uno specifico programma strategico del P.G.S.C. Di seguito sono esposti e descritti i contenuti dei programmi strategici per il quinquennio di mandato amministrativo. PROGRAMMA N. 1: PROGRAMMA N. 2: PROGRAMMA N. 3: PROGRAMMA N. 4: PROGRAMMA N. 5: PROGRAMMA N. 6:

Sogniamo e progettiamo la nostra città Schio città della conoscenza e dei saperi Schio città sicura, solidale Schio città sostenibile, di qualità, a “5 stelle” e viva Schio per il Tretto e Monte Magrè Schio città innovativa e in rete

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Programma 1 Sogniamo e progettiamo la nostra cittĂ


4.2.1

PROGRAMMA N. 1 “SOGNIAMO E PROGETTIAMO LA NOSTRA CITTA'”

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Informazione, Partecipazione, Trasparenza, Uffici aperti, Carte dei Servizi, Bilancio partecipato, Tavoli partecipati, Web 2.0, Social networking, Centri civici, Consigli di quartiere, Customer satisfaction. Questo Programma è trasversale; riguarda tutti i programmi con i quali l'Amministrazione intende dare attuazione al programma amministrativo e alle linee programmatiche e di governo approvate dal Consiglio comunale per il quinquennio 2009-2014. In definitiva per attuare il P.G.S.C.. Il mix di strumenti che l'Ente ha messo in campo in materia di informazione, partecipazione e trasparenza negli scorsi mandati, si è basato soprattutto su schemi tradizionali (carta stampata, incontri, assemblee, consulte, sito istituzionale, cartellonistica, servizi radio televisivi ecc.). Ora stiamo attraversando una fase di rapido cambiamento con il progressivo sviluppo degli strumenti informatici e soprattutto del Web che richiedere l’impiego di ulteriori e innovativi modelli di comunicazione. Fermi restando dunque gli strumenti tradizionalmente utilizzati dal Comune per informare i cittadini e renderli partecipi delle scelte, salva la necessità di una loro rivisitazione, lo sforzo che si intende compiere nei prossimi anni, ad iniziare dal 2011, è quello di integrarli e progressivamente sostituirli con nuovi e innovativi strumenti impiegando e sviluppando il Social networking e ciò in considerazione del fatto che la popolazione in grado di utilizzare questi strumenti sta crescendo a buoni ritmi anche nella nostra città. Ma la partecipazione deve essere realizzata anche nelle fasi di rendicontazione e tramite strumenti di customer satisfaction che consentono ai cittadini di esprimere le loro opinioni sull’operato dell’amministrazione e a quest’ultima di intervenire modificando le proprie strategie ove ciò si rendesse necessario.

2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Introdurre dinamiche 2.0 nella P.A. significa adottare soluzioni per far emergere, organizzare e connettere la conoscenza dei singoli, in modo da farne cittadini più consapevoli e più partecipi, in grado di conoscere i servizi e le modalità di erogazione, inserire i propri contributi e le proprie analisi, cambiarli quando necessario, verificare, taggare e commentare i contenuti messi a loro disposizione. Ma partecipare implica conoscere, e conoscere implica avere gli strumenti per farlo. La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE deve dunque intervenire per garantire il diritto di accesso, di partecipazione, di valutazione e la trasparenza a tutti i cittadini, onde ridurre ed evitare discriminazioni di ordine sociale, economico, politico, culturale, tecnologico nonché di genere.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE Le applicazioni del Social networking sono tra gli strumenti funzionali che possono essere utilizzati perché Cittadini e PUBBLICA AMMINISTRAZIONE siano "comunità" e partecipino alla costruzione condivisa del sapere della comunità stessa. Sono mezzi per stimolare l’aggregazione dei cittadini in comunità d’interesse; permettono l’inclusione dinamica di informazioni o contenuti provenienti da più fonti; possono essere strumenti di comunicazione interni alla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, integrati con i sistemi di gestione dei processi. Occorre perciò investire sul superamento del divario infrastrutturale e sull’alfabetizzazione finalizzata alla cittadinanza digitale e non solo all’educazione alle tecnologie, specie per quelle open source.

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Se il cittadino va incentivato a partecipare ai processi decisionali, allo stesso tempo la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE deve apprendere i metodi e gli strumenti della partecipazione, sia essa telematica o meno. Vanno acquisite le competenze adeguate alle evoluzioni sociali e culturali del paese, scardinati i processi burocratizzanti, resi più flessibili i metodi di lavoro. Oltre alle nuove forme di comunicazione e di partecipazione, vanno mantenute e sviluppate anche quelle tradizionali, attraverso una loro rivisitazione per renderle più vicine ai cittadini e ai loro bisogni. Sono queste dunque le finalità che si intendono perseguire con questa Azione trasversale.

4 – INVESTIMENTI Gli investimenti riguardano l'adeguamento dei software in uso, con una sempre maggiore propensione per l'adozione di strumenti open-source, non proprietari, onde contenere i costi anche per gli utenti (ricorrente annuale). Riguardano altresì lo sviluppo di city-web, per la comunicazione diretta coi cittadini (2011) e l’acquisto di strumenti idonei a garantire l’uso del web mediante i social network in sicurezza (2011-20122013) Si darà attuazione al programma di rivisitazione degli strumenti ordinari di comunicazione anche mediante acquisto di strumenti necessari. (2011-2012-2013) Circa i Consigli di Quartiere, l'investimento più consistente riguarda la costruzione del nuovo Centro Civico di SS.Trinità (2011 - 2012) che consentirà a quel Consiglio di Quartiere di svolgere al meglio il proprio mandato di raccordo fra Comune e cittadini del Quartiere; Ristrutturazione Rustico Pettinà (2014). Ristrutturazione Palazzo Garbin (2014).

5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO - Oltre al funzionamento del sistema in atto volto all'informazione e alla partecipazione costituiti dalle pubblicazioni ricorrenti e monografiche sui servizi del Comune, si intende mettere a sistema il Bilancio di Sostenibilità (sociale e ambientale) da redigere a metà mandato (2012) e al termine dello stesso. - Le carte dei servizi ora in atto saranno rivisitate e omogeneizzate nei contenuti generali e per la parte relativa alle penalizzazioni e alle indagini e saranno ripubblicate in Internet. - Il Piano per l'uso del Social networking da implementare in via sperimentale in alcuni servizi comunali ed in particolare in quello del Portavoce, dell'Ufficio Stampa, dei Dirigenti e della Giunta comunale. - Nel campo della formazione, saranno sviluppati corsi rivolti ai cittadini e al personale in materia di utilizzo del Social networking. - Ampio spazio sarà dedicato alla costituzione e al funzionamento di Tavoli di condivisione sia con le categorie economiche e sociali, sia con le Associazioni, sia con il mondo della Scuola. - Si indiranno assemblee aperte alla cittadinanza per presentare e discutere tematiche relative ad investimenti e a servizi comunali nonché i risultati conseguiti. - Si proseguirà il lavoro di analisi degli istituti di partecipazione ed in particolare dei Consigli di Quartiere mediante il Gruppo di lavoro istituito dal Consiglio comunale. - Si darà spazio al piano di miglioramento per le pari opportunità uomo-donna nell’ambito dell’organizzazione tenuto conto della recente normativa contenuta nel collegato lavoro. - Si svolgeranno customer satisfaction in relazione alle carte dei servizi e ai servizi stessi oltre che in relazione alla valutazione della performance dell’Ente e dei dipendenti. - Sarà valutata la programmazione della “Settimana dell'etica civica” con incontri, visite ai luoghi pubblici, coinvolgimento delle scuole e delle categorie sociali ed economiche.

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6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Tutte le strutture operative del Comune sono coinvolte nell'attuazione progressiva di questo programma sia per il consolidamento degli strumenti già in atto sia al fine di apprendere le modalità operative necessarie ad avvalersi degli strumenti del Web e del Social networking nello svolgimento delle proprie attività di servizio verso e con il cittadino. Allo stesso tempo è necessario, per poter dare così corpo e forza alla partecipazione, che anche l'organo di governo e il vertice amministrativo sia coinvolto in questa iniziativa per poter cogliere i segni del cambiamento e per confrontarsi con la rete e con quella parte, sempre più ampia, di cittadini che se ne avvalgono.

Spesa corrente Investimenti totali

BUDGET DEL PROGRAMMA PM 01 - Sogniamo e progettiamo la nostra città: 2010 2011 2012 2013 1.453.920,00 1.417.108,00 1.423.249,00 1.426.438,00 0,00 1.400.000,00 0,00 0,00 1.453.920,00 2.817.108,00 1.423.249,00 1.426.438,00

2014 1.430.000,00 0,00 1.430.000,00

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Programma 2 Schio cittĂ della conoscenza e dei saperi


4.2.2

PROGRAMMA N. 2 “SCHIO CONOSCENZA E DEI SAPERI”

CITTA'

DELLA

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Storia e Identità, Scuola e Campus.Schio, Orientamento scolastico, Formazione e Distretto formante, Biblioteca, Archivi storici e d’impresa, Archeologia e Archeologia Industriale, Teatro, Cinema, Danza, Arte contemporanea, Arti visive e musicali, Letteratura e poesia, Eventi culturali, I luoghi della cultura. Schio è una Città culturalmente vivace e dotata di una grande capacità di iniziativa, ove gli interessi per la conoscenza e per i saperi sono fortemente motivati ed hanno prodotto nel tempo, oltre ad una economia importante, anche una vasta rete di associazioni impegnate, a fianco del Comune, nei più diversi settori anche della cooperazione sociale. In un mondo che muta velocemente anche da Schio deve affermarsi sempre più la capacità di innovarsi in tempo reale per aprire conoscenza e saperi a scenari di più ampio respiro superando le tendenze autoreferenziali, pur talvolta presenti, e consentendo alla comunità tutta di esplorare i nuovi orizzonti del futuro. Questo è lo sforzo che l'Amministrazione intende perseguire per sostenere lo sviluppo della conoscenza e dei saperi nella nostra comunità affinché: La Scuola rappresenti il fulcro della conoscenza e dei saperi, operi in rete, sia integrata con l'orientamento e il Distretto formante e sia correlata al sistema della ricerca, dei bisogni del mondo del lavoro e dell'impresa, affinché i giovani, oltre ad esercitare il diritto allo studio, possano avere più sicurezze per il loro futuro. Giovani: partendo dal presupposto siano ormai superati i tempi in cui essi venivano imboccati ma che invece debbano essere considerati come soggetti capaci di affrontare e di programmare il loro futuro, il P.G.S.C. vuole uscire dallo stereotipo di considerare i giovani come un problema sociale e invece vuole considerarli degni di prendere il posto di guida. Servono dunque spazi in cui essi possano trovarsi e fare gruppo, per studiare, per suonare e in definitiva per esprimersi liberamente. Servono risorse dedicate alla cultura e all'imprenditorialità giovanile e alla promozione e incentivazione di essa, e alla valorizzazione di eccellenze. La ricchezza costituita dai giacimenti culturali locali quali la Biblioteca Civica, gli Archivi storici e d’impresa, i siti Archeologici e quelli dell'Archeologia industriale, sia valorizzata e collegata con sistemi omologhi più ampi in un'ottica di accordi e alleanze partecipando ad una rete integrata che produce scambi e confronti, ma anche scoperte e riscoperte utili al mondo della scuola, della cultura e del lavoro. Il mondo del Teatro, del Cinema, della Musica, della Danza, della Letteratura, delle Arti visive: pittura, scultura, fotografia, cinematografia, interagiscano in un unico progetto culturale capace di indagare, e di approfondire, anno per anno, tematiche diverse e ricorrenti in un'ottica di confronto e di eccellenza superando visioni episodiche e meramente provinciali o localistiche. Capitale Europea della Cultura 2019; Particolare attenzione sarà rivolta all’iniziativa per partecipare alla candidatura del NORD-EST come CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 in modo che la nostra città abbia un ruolo importante e attivo in questo processo. I luoghi della Cultura (Palazzo Fogazzaro, Palazzo Toaldi Capra, Lanificio Conte, Asilo Rossi, Teatro Civico) assumano una loro specifica fisionomia perché diventino luoghi ambìti e rinomati, di richiamo delle eccellenze di livello locale, nazionale ed internazionale. Sarà approfondito il tema del recupero e del rilancio del teatro Astra, strumento indispensabile della Fondazione Teatro Civico unitamente al teatro Civico e la valorizzazione del “Cinema”. Sarà inoltre approfondito il tema dell’edificio a Shed. Si accresca la fruizione del bene cultura nel suo complesso e la qualità sull’offerta culturale, turistica, attivando un programma di interventi sinergici.

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La conoscenza e i saperi diventino sinonimo e strumento di sviluppo e di sicurezza socioeconomica per la nostra comunità e per le nostre famiglie. Ciò anche mediante concorsi di idee rivolte a soggetti d’impresa da impegnare nella realizzazione di iniziative volte a rendere vivi e vissuti tali luoghi con una logica di integrazione dell’offerta culturale e per il tempo libero. Si faccia amare la cultura attraverso l’espressione personale, l’esperienza del fare creativo di gruppo, creando occasioni di conoscenza, scambio, divertimento e impegno, valorizzando e promuovendo, in particolar modo, l’arte contemporanea giovanile. Bambini/ragazzi cogliendo la maturazione progressiva di Schio come città del diritto di avere diritti da parte dei bambini e dei ragazzi, offrire a questa parte vitale futura della cittadinanza attiva incontri, occasioni, spazi per accrescere la consapevolezza di divenire futuri cittadini partecipi, formati e vicini alla loro Città.

2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE L'integrazione e le sinergie operative e nel campo della cultura costituiscono una solida base per far fronte alle novità del mondo moderno e alle sue sfide; la qualità e l'eccellenza sono le carte vincenti soprattutto nel campo della conoscenza e dei saperi.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE La conoscenza e i saperi non vanno intesi come fine a se stessi, ma hanno una ragione nella loro capacità di migliorare le condizioni sociali ed economiche della comunità. Per tale ragione, con questo Programma, l'Amministrazione punta all'integrazione, all'attivazione di sinergie, alla qualità e all'eccellenza per offrire opportunità di apprendimento anche attingendo alla sapienza collettiva del territorio. Cultura e saperi devono esprimere una sempre maggiore capacità di integrazione con il mondo del lavoro e della produzione al fine di dare sicurezza al quadro sociale ed economico scledense.

4 – INVESTIMENTI Nel quinquennio l'Amministrazione intende procedere al risanamento conservativo dell'edificio ex Shed del Lanificio Conte (2010-2011) e suo completamento nel 2012 e all'avvio di una iniziativa di scavi presso il Campo Romano d'intesa con la Soprintendenza ai Beni archeologici del Veneto (2011-2012). E' previsto inoltre il completamento della messa in sicurezza dell'ex Asilo Rossi (2011) e il restauro del medesimo con un finanziamento nel triennio (2010-2012), nonché il risanamento della ex Caserma Cella(2011-2012). E’ previsto di intervenire nel giardino Jacquard (2011, 2012 e 2013) con successivi interventi mirati di recupero e restauro. Manutenzione straordinaria Biblioteca civica (2011).; Manutenzione straordinaria Teatro Astra (2011); Ulteriori interventi al Teatro Civico (2013); Interventi archeologici sulla Chiesa di Santa Giustina a Giavenale (2011-2013). Quanto alla Scuola, le opere più rilevanti che saranno realizzate nel corso del quinquennio, oltre alle normali operazioni di risanamento conservativo e manutenzione, sono: la nuova palestra presso le scuole primarie San Benedetto (2010-2011), la nuova palestra presso le scuole primarie di Giavenale (2011-2012), l'ampliamento delle scuole primarie di Poleo (2012), il Campus Schio strutture e complessi per l'istruzione superiore (2011-2012-2013). Quanto ai Giovani si prevede di realizzare uno spazio nuovo dedicato alle attività di studio (2010) e una struttura multisala per prove dei gruppi musicali giovanili (2010).

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5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO - Storia e Identità: saranno sostenute le iniziative promosse da associazioni e istituzioni che si occupano di storia, cultura e tradizioni locali e della Val Leogra. - Scuola e Campus.Schio: oltre alle funzioni connesse alle scuole dell'obbligo (edifici, mensa, trasporto scolastico, servizi alla scuole, buono libri e buono borse di studio) e a quelle delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, si sosterranno le attività extracurricolari collegate a progettualità specifiche concordate con il Comune, le iniziative per il doposcuola ed in particolare per i ragazzi in difficoltà e le scuole paritarie mediante un accordo di programma che garantisca livelli di servizio concordati. Si procederà all'erogazione delle borse di studio sia con fondi propri dell'Ente sia con i fondi rinvenienti dalle donazioni e finalizzate. Si darà avvio all'iniziativa del Campus Schio, un sistema che mira a sviluppare l'integrazione delle funzioni scolastiche attraverso la realizzazione di spazi condivisi al servizio del corpo docente e degli studenti. Si accoglieranno Master Universitari ed anche in relazione alla F.A.V. Scarl si perseguiranno obiettivi di reperimento di alloggi per studenti. - Orientamento scolastico: si proseguirà con l'iniziativa itinerante Schio-Valdagno-Thiene, aperta a tutti gli istituti scolastici del territorio e non. Si sosterrà l'iniziativa di orientamento alle scelte universitarie dei Giovani che escono dalla scuola superiore. - Bambini/ragazzi: progetti Città come scuola, visite in Municipio, celebrazione giornata infanzia e adolescenza, rassegna di incontri con l’autore per ragazzi, laboratorio campus company, rassegna teatrale. - Giovani: gestione sala studio e struttura multisala per prove dei gruppi musicali. - Formazione e Distretto Formante: l'iniziativa che ha avuto inizio nel mandato amministrativo trascorso con la messa a disposizione del palazzo Toaldi Capra, proseguirà individuando un soggetto gestoreresponsabile che potrà essere selezionato dal mondo delle Associazioni e l'accesso avverrà sulla base di progetti formativi che dovranno essere approvati dal Comune; Revisione delle modalità di accesso. - Biblioteca, Archivi storici: si intende aderire e partecipare per tutto il quinquennio all'iniziativa della Provincia di Vicenza ed in particolare al Servizio provinciale Bibliotecario che garantisce una sinergia fra tutte le Biblioteche della Provincia già sperimentato nel passato, anche se sono previste modifiche e miglioramenti soprattutto in ordine al SW da adottare al fine di rendere compatibili tutte le banche dati disponibili e per garantire un migliore accesso all'utenza. Circa gli archivi storici, si ritiene necessario un coinvolgimento di Regione e Provincia in un progetto di utilizzo a fini culturali e di ricerca, stante il rilievo di quelli già nella disponibilità dell'Ente e per garantirne una adeguata fruibilità individuando nella ex Caserma Cella il sito idoneo per allocarli. Saranno migliorati gli strumenti di accesso informatico al sistema di prestito e restituzione, proseguendo l'iniziativa “sms” e dell’auto prestito; sarà aperta alla presentazione di libri da parte di autori e librerie. - Archeologia: i ritrovamenti di Giavenale nei pressi della Chiesetta di S. Giustina (di proprietà comunale) suggeriscono di proseguire nelle indagini, così come si ritiene opportuno aderire alle sollecitazioni della Soprintendenza archeologica del Veneto in ordine a ricerche e indagini da avviare a Campo Romano. Si ritiene inoltre di mantenere la partecipazione alle iniziative di scavo effettuate e che proseguiranno sul monte Summano, scavi che hanno messo in luce importanti reperti di epoca romana. - Archeologia Industriale: si proseguirà nell'iniziativa delle visite guidate ai siti di maggiore interesse, ora arricchiti dall'acquisto del Giardino romantico Jacquard che pertanto potrà essere aperto al pubblico almeno per le parti accessibili previa esecuzione di opere e interventi di messa in sicurezza. Si perseguirà la completa restituzione alla Città di quegli edifici che hanno avuto un ruolo significativo nel passato assegnando loro nuove funzioni idonee alla cultura territoriale e al rapporto globale che i tempi richiedono. - Teatro: il sostegno alle attività della Fondazione proseguirà con la medesima intensità che è stata profusa nel corso degli ultimi anni e che ha prodotto significativi risultati sia in ordine alla frequenza di pubblico, sia in ordine ai conti economici. - Arti visive e musicali, letteratura e poesia: oltre alle iniziative dell'Ente saranno sostenute le iniziative musicali, concertistiche, dei cori e del Complesso strumentale cittadino, della pittura e scultura, della poesia

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e della letteratura, dell’arte contemporanea, della cinematografia e della fotografia nonché del teatro amatoriale, che rientrano nell'ambito del tema culturale annuale. Si avvierà un ragionamento sul futuro delle sale cinematografiche e, in particolare, del Cinema Teatro Astra. - Eventi: i più rilevanti: oltre a “Festival delle Città Impresa”, attività relative alla candidatura di Schio all’interno del progetto “Nord Est capitale europea della cultura”. Si perseguiranno le politiche di distretto culturale Evoluto così come individuato dalla programmazione Regionale. Sarà attivato un Percorso Risorgimentale in occasione del 150° dell’Unità d’Italia.

6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Nel programma sono coinvolte tutte le strutture operative preposte alla Cultura, agli Eventi, alla Biblioteca, alla Scuola, ai Progetti Educativi, all'URP, all’ufficio Editoria e stampa comunale e alla Manutenzione, oltre alle strutture di supporto e per la parte di competenza del programma preposte alla Contabilità, Segreteria Generale, Servizio Amministrativo LLPP, Servizio Magazzino.

BUDGET DEL PROGRAMMA

Spesa corrente Investimenti totali

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2010 5.128.557,00 6.258.500,00 11.387.057,00

PM 02 – Schio città della conoscenza e dei saperi:

2011 4.948.460,00 6.250.000,00 11.198.460,00

2012 4.961.460,00 5.600.000,00 10.561.460,00

2013 4.976.762,00 1.900.000,00 6.876.762,00

2014 4.980.000,00 1.000.000,00 6.780.000,00


Programma 3 Schio cittĂ sicura, solidale


4.2.3

PROGRAMMA SOLIDALE”

N.

3

“SCHIO

CITTA'

SICURA,

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Ambiente (Difesa Idrogeologica, Acqua, Aria, Suolo), Impresa, Lavoro, Famiglia, Sicurezza delle persone e del territorio, Accessibilità, Pari opportunità e Piano dei miglioramenti, Città delle/dei bambine/bambini, Orari di città, Banca del tempo, Accoglienza, Incontro con le culture diverse, Integrazione. Il concetto di Sicurezza che questo programma vuole perseguire deve essere inteso in senso ampio e vuole contraddistinguere una comunità che non ha paura degli altri e si sente protetta da ogni forma di rischio, perché è salda nella certezza del proprio lavoro e del proprio reddito nonché dei servizi che sostengono la propria famiglia in una società solidale e in un ambiente sano dove si sente sicura. Ciò in un quadro di mantenimento della piattaforma di garanzia per gli individui (assistenza economica in generale) come base di ogni possibilità di sviluppo della politica sociale e famigliare. L'azione amministrativa si dispiegherà nella tutela dell'Ambiente sotto il profilo della difesa idrogeologica con progetti mirati alla stabilità dei suoli soprattutto nelle aree montane ma anche nelle aree urbanizzate sollecitando le Autorità competenti (Consorzio di bonifica, Genio Civile Regionale, Servizio Forestale Regionale) ad effettuare interventi di adeguamento delle opere di difesa ma soprattutto a manutenere i bacini scolanti onde prevenire eventi che inducono danni e insicurezza negli abitanti. Si impegnerà a sostenere il mondo dell'Impresa (industria, artigianato, commercio, ricettività alberghiera, agricoltura) mediante strumenti che facilitino gli investimenti e l'innovazione e promuoverà iniziative di eccellenza nel campo della ricerca applicata. Perseguirà il disegno di dare un volto all'economia del turismo che pure esiste nella realtà scledense ma che necessita di emergere e di disporre di servizi ad hoc. Promuoverà il commercio con azioni mirate sia sotto il profilo dei servizi istituzionali, sia promuovendo la cooperazione sulla base di modelli sperimentali già avviati in altre realtà italiane. Il sostegno all'imprenditoria è funzionale alla creazione di opportunità di lavoro che rappresenta un elemento importante per dare sicurezza e serenità delle famiglie. Il tema del lavoro è posto al centro delle politiche per la persona e il Comune dovrà dunque agire in questo campo in modo attivo, sia per contribuire all'incontro fra domanda e offerta, sia per sostenere coloro che escono dal mondo del lavoro e sono sprovvisti di ammortizzatori sociali. La famiglia come nucleo fondante della società troverà nel Comune un facilitatore rispetto alla soluzione dei problemi che deve affrontare, non solo sul piano del lavoro e dunque del reddito e del diritto alla casa, ma anche sul piano dei servizi in tutti gli stadi di età dei suoi componenti: dai bambini e bambine, ai giovani, agli anziani, alle famiglie numerose, dai conflitti famigliari ai diritti della donna alle pari opportunità ai problemi dei diversamente abili, dai rapporti di vicinato all'incontro e confronto con le nuove culture. Senza trascurare la povertà e l'assistenza sociale. Tutto ciò per dare sicurezza alla famiglia. In tema di sicurezza, nell'ottica della micro e macro criminalità, degli abusi, del mancato rispetto delle regole di convivenza civile e del vandalismo ma anche del bullismo nelle scuole, l'azione dell'Amministrazione dispiegherà tutte le risorse disponibili sia sul piano della prevenzione (alcool, droga, bullismo ecc...) sia sul piano della repressione, sviluppando le necessarie iniziative sia nelle scuole attraverso l'incontro fra la dirigenza e il corpo docente con le Forze dell'Ordine e sia con i giovani, sostenendo gli Istituti scolastici nei casi che manifestano criticità, creando momenti di incontro fra i cittadini e gli imprenditori e coloro che sono preposti alla tutela dell'ordine pubblico, sviluppando il servizio dei vigili di quartiere e specializzandone le funzioni. Ulteriore sviluppo avrà il sistema di videosorveglianza nei luoghi più a rischio, e saranno applicate con il giusto rigore le regole di convivenza civile, e quelle della sicurezza passiva dei patrimoni pubblico e privato. Particolare attenzione e tempestività sarà posta nel far rispettare le ordinanze del Sindaco in materia di ordine pubblico e di tutela della pubblica sicurezza e quelle relative al divieto di campeggio nelle aree pubbliche in Schio.

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Anche la questione della salute rappresenta un elemento che dà sicurezza ai cittadini. Per questa ragione l'attenzione del Comune sugli sviluppi a seguito della costruzione del nuovo ospedale sarà adeguata e tale da difendere il diritto alla salute dei propri cittadini anche con un riuso appropriato del De Lellis con l’attuazione del piano di riorganizzazione dei servizi territoriali dell’A.U.L.S.S. Alto vicentino approvato a fine 2008. In materia di pari opportunità si dovrà dare attuazione alla recente normativa in materia, così come disciplinata dal collegato lavoro di emanazione governativa.

2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Una città solidale è una società coesa, ove gli attori sono alleati e legati da un vincolo di reciprocità. E' una società solida e dunque sicura. Ma una società solidale e sicura, non è qualche cosa di dato ma qualche cosa da costruire. Per far diventare l'etica della solidarietà un etica condivisa bisogna continuare a sviluppare un sentimento di unità sociale, una consapevolezza di essere tutti vincolati in solido, in un "compatto e massiccio corpo intero”.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE Il programma sicurezza e solidarietà ha come finalità il rendere sempre più coesa la comunità scledense, offrendole elementi di consapevolezza della forza che il vincolo di reciprocità che la lega ha potenzialmente in sé, capace di dare sicurezza e di superare le paure, anche con la presenza forte degli operatori della sicurezza sul territorio.

4 – INVESTIMENTI Si prosegue con il Piano di recupero e gestione dei boschi e con il consolidamento dei movimenti franosi nelle aree a rischio. Si mantengono i livelli di efficienza delle strutture a servizio delle Forze dell'Ordine e della Polizia locale. Per il diritto alla casa, si svilupperanno le iniziative di manutenzione del patrimonio comunale ERP, quelle di assegnazione dei suoli nei PEEP sia a cooperative sia all'ATER onde disporre di edilizia convenzionata per le fasce deboli della popolazione. Si prosegue con l'adeguamento delle strutture alla legge 81/2008 (ricorrente annuale). Realizzazione di reti per la regolazione delle acque meteoriche (ricorrente annuale).

5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO Ambiente (Difesa Idrogeologica, Acqua, Aria, Suolo): Mantenimento certificazione ISO 14000 e registrazione EMAS del territorio; Monitoraggio dell'aria PM10 e iniziative idonee a ridurre le emissioni nei periodi di maggiore rischio; Vagliare le soluzioni tecnologiche alternative che potrebbero superare in prospettiva la logica della termovalorizzazione; Pubblicizzazione degli esiti dei monitoraggi; Sportello reclami e di conciliazione utenti/gestori dei servizi comunali; Pronti interventi per dissesti idrogeologici e idraulici; tavolo di concertazione con il Consorzio di Bonifica per la manutenzione della rete scolante; Laboratorio Didattico Ambientale Regionale di Villa Rossi; Diritto alla risorsa acqua: tutela e risparmio e bene collettivo. Impresa: Fondo rotativo per la ricapitalizzazione delle imprese, Iniziative di sostegno finanziario all'attuazione del piano casa; Accordo smobilizzo crediti; Monitoraggio e sviluppo del telecontrollo in Zona Industriale; Tavolo di concertazione con le Imprese sui temi dello sviluppo e dell'innovazione; Valorizzazione dell’innovazione delle imprese; Autorizzazioni e nullaosta per l'attivazione di imprese in un giorno; I.A.T. Schio – Val Leogra di Schio per il turismo; Tavolo di concertazione con Agenzie del turismo; Consorzio Turistico; Commercio in Centro in rete, Parco Agricolo, Marchio comunale di origine controllata dei prodotti agricoli DECO; Patto con le imprese locali per forniture di beni e servizi ed esecuzione di lavori del Comune;

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facilitare la realizzazione di percorsi (alternanza scuola-lavoro) assieme ad Impresse ed Associazioni; Percorsi mirati per la creazione di posti di lavoro per nuove professionalità soprattutto per i giovani: i giovani sono inclini alle attività imprenditoriali creative e va sostenuto e ricercato il collegamento con le industrie territoriali. Lavoro: Sportello del lavoro; Centro per l'Impiego; Protocollo di cooperazione con il Centro per l'Impiego; INPS, INAIL, Lavoratori socialmente utili in Comune e nelle società partecipate; Tavolo di confronto sul lavoro nel No Profit; Servizio civile nel Comune e nelle società partecipate; Il mondo del lavoro delle future generazioni e la nuova dimensione delle medio piccole aziende: provvedimenti di riduzione delle tasse locali per l'occupazione giovanile all’atto dell’attuazione del federalismo fiscale per i Comuni; La “Cultura del Lavoro”: approfondimenti per famiglie e giovani con scuole, imprese e associazioni. Famiglia: Carta famiglia - aggiornamento; sviluppo e potenziamento dello Sportello famiglia; “Ben-essere famiglia”; Sportello Donna; interventi a favore di neo-mamme e mamme lavoratrici, assistenza economica e integrazione rette; Carta dei diritti del fanciullo: iniziative a tutela dei minori e di aiuto ai genitori; Sportello Informagiovani; Asili Nido, Promozione degli Asili nido aziendali; Lo spazio-gioco Città dei Bambini; Attività di doposcuola; Iniziative a sostegno dell’interculturalità; Facilitatori e Mediatori interculturali per la scuola; Sostegno Famiglie numerose; sostegno alle associazioni di volontariato; Schio C'è; Centri servizi per anziani; La Filanda a San Francesco – Centro Diurno; El Tinelo; Carta Argento; Interventi socio-educativi a favore di famiglie e persone in difficoltà; Assistenza domiciliare – pasti a domicilio; Servizio Casa; Politiche fiscali adeguate per la locazione; Accordo sulle locazioni a canone concordato; Collaborazione con agenzia A.I.S.A. per la casa; C.E.R.F. comunale; C.E.R.F. di iniziativa privata; Piano di Zona Sociosanitario; Collaborazione con A.U.L.S.S. sui temi della salute; Università adulti-anziani; La sala per lo studio; Il centro per prove musicali dei giovani. Sicurezza delle persone e del territorio; Rete di telesorveglianza; Vigile di Quartiere; Nonni Vigili; Tavolo comunale per l'ordine e la sicurezza; Pattuglie di PL sul territorio H24; Servizio Vigili Viabilità; Vigilanza del rispetto dei regolamenti comunali; Pronto intervento per la defissione di manifesti e per la eliminazione di scritte e murales; Servizio di vigilanza e prevenzione atti di vandalismo; Attività di informazione e formazione per la prevenzione condotti dai Vigili Urbani e dalle FFOO presso le scuole (droga, alcool, segnaletica e codice della strada, bullismo e prudenza sulle strade); Associazioni di Protezione Civile; Piano di Protezione civile e Squadre di Protezione civile e del Soccorso Alpino; Sostegno alla rete dei Comuni aderenti all'associazione “Libera”; Linee di indirizzo annuali del Sindaco per il Servizio Vigili; Iniziative per passare dalla sicurezza passiva alla sicurezza partecipata; Educazione alla Legalità anche con la Giornata della Sicurezza. Accessibilità: Città Senza Barriere; Marciapiedi sicuri e illuminazione pubblica efficiente; Edifici pubblici senza barriere; Sito comunale accessibile ai non normo dotati; Città a misura dei bambini, delle bambine e degli anziani. Pari opportunità: Rete DUG; Protocollo contro la violenza di genere; Rispetto della rappresentanza di genere negli organi pubblici; Piano degli orari a misura dei bisogni di genere. Città delle/dei bambine/bambini: Nove passi U.N.I.C.E.F.; promozione dei diritti dell’infanzia e adolescenza; Progetto di interazione con i Servizi sociali; Attività teatrali a sostegno dell’educazione e della genitorialità; Progetti sociali di inclusione. Accoglienza e Integrazione: Spazio per l’incontro con le altre culture e iniziative; Progetto OASI; Integrazione e sostegno per interventi socio-educativi a nuclei famigliari di etnia Sinta cittadini italiani e residenti a Schio; Mediatori e facilitatori interculturali; Consulta delle Comunità, composta da rappresentanti dei gruppi etnico-religiosi inseriti nel tessuto locale scledense affinché possano avere Responsabilità e Voce nelle politiche sociali e assistenziali legate al problema dell'immigrazione; Progetto Bakhita “Schio-Sudan”; Maggior presa di coscienza da parte della Comunità locale, delle diverse culture dei popoli della terra; Idoneità alloggi per ricongiungimenti famigliari; Casa Bakhita per le nuove povertà; Prima e seconda accoglienza.

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6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Sono coinvolti i Servizi Sociali, il Servizio Casa, il Servizio Educativi; il Servizio Informagiovani; il Servizio Manutenzioni; l'Ufficio Città dei Bambini; il Servizio Sviluppo Economico; il Servizio Ambiente; Il Consorzio di Polizia Locale Altovicentino e le FFOO; La Fondazione Teatro Civico; le Associazioni.

BUDGET DEL PROGRAMMA

Spesa corrente Investimenti totali

2010 8.452.852,00 1.510.100,00 9.962.952,00

PM 03 – Schio città sicura, solidale

2011 8.230.543,00 942.971,00 9.173.514,00

2012 8.160.997,00 640.000,00 8.800.997,00

2013 8.160.520,00 540.000,00 8.700.520,00

2014 8.170.000,00 500.000,00 8.670.000,00

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Programma 4 Schio cittĂ sostenibile, di qualitĂ , a "5 stelle" e viva


4.2.4

PROGRAMMA N. 4 “SCHIO CITTA' SOSTENIBILE, DI QUALITA', A “5 STELLE” E VIVA”

Ambiente (territorio, paesaggio, mondo vegetale ed animale), Rifiuti urbani e speciali, Raccolta differenziata, Acque reflue, Energia, Viabilità, Parcheggi, Piste ciclabili, Zona a traffico limitato, Trasporto pubblico locale, Bike sharing, Car sharing/car pooling, Millepiedibus, Isole Ambientali, Edilizia Privata (PATI, PI, PUA), Intesa Programmatica d'Area, Registrazione EMAS, Qualità dei servizi alla persona, Qualità dei prodotti del territorio, Qualità dei servizi commerciali, Ricettività e offerta turistica, Parco agricolo, Arredo e verde urbano, Parchi per il gioco, Lo Sport.

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Cambiare per migliorare è una strategia irrinunciabile per l'Amministrazione comunale poiché la Città, intesa come corpo unitario fatto di persone, di territorio, di economia e di servizi, muta con grande rapidità e il Comune deve mettere in atto attività ed iniziative sostenibili che favoriscano e facilitino tali mutamenti. Una strategia, e le azioni conseguenti, si possono definire sostenibili quando i loro effetti migliorano una situazione data, senza trasferire, direttamente o di default, effetti negativi e/o peggiorativi su altre situazioni di fatto. Siamo in presenza di una Città sostenibile dunque, se il complesso delle strategie e delle conseguenti azioni messe in atto nel tempo e che mirano al cambiamento del territorio, e dei servizi con l'obiettivo di migliorarli, non inducono effetti negativi sulle situazioni in atto ed anzi, operano in sinergia con esse e fra esse, perché la Città cresca tutta insieme migliorandosi. Se una Città è sostenibile nel senso sopra esposto, i livelli della qualità della vita (connotata dalle 5 stelle che sottintendono “il massimo” in analogia con la qualificazione della ricettività alberghiera) e quelli di una Città Viva, sono gli effetti più diretti delle strategie e delle azioni sostenibili messe in campo. In questo quadro, il ruolo centrale delle politiche è assunto dall'Ambiente, inteso come territorio abitato con il suo soprassuolo vegetale, agricolo, urbano infrastrutturato. L’insieme di tali elementi dà forma al Paesaggio (naturale e urbano) nel quale la comunità si riconosce. E' dunque questo il “valore strategico” con il quale si misurerà il Comune affinché la città nel suo sviluppo sia “sostenibile, di qualità, a 5 stelle e viva”. Con il Programma n. 4 dunque il Comune ricerca e persegue strategie sostenibili perché la Città e il Territorio siano luoghi vissuti con il più elevato grado possibile di soddisfazione dai cittadini che vi abitano. Sulla base di questa premessa, si prevede che il Comune parteciperà attivamente alle fasi di pianificazione e gestione della Zona SIC che coinvolge il Monte Novegno nell'ambito del Progetto “Natura 2000” dell'Unione Europea, con finalità di tutela ma in chiave di sviluppo inteso come opportunità, specie per la comunità che vive sul territorio nel rispetto delle storie e delle tradizioni locali e per consolidare la struttura sociale che nel tempo ha subito l'effetto dell'impoverimento demografico. In tale contesto si inserisce anche il tema della memoria legato alla lavorazione del caolino che potrà ricercare forme di recupero a fini culturali e turistici sempre funzionali alla popolazione locale e agli strumenti per il suo sviluppo dell'area ex Caolino Panciera. Inoltre si porranno le basi, d'intesa con le associazioni di categoria del mondo rurale, per organizzare ed attivare il Parco Agricolo di Schio: uno strumento che vuole salvaguardare i territori in coltura attiva e le Aziende agricole vitali, le loro produzioni e la loro economia, ma anche offrire al consumatore scledense e non, l'opportunità di sentirsi parte viva di un mondo e di un ambiente naturale costruito e coltivato dall'uomo senza consumarlo o deturparlo. La città deve essere vissuta con piacere dalla popolazione e deve essere strutturata nel suo aspetto in modo tale che non si creino difficoltà al vivere quotidiano dei cittadini. Così la cura dei parchi cittadini, dei

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centri per la raccolta differenziata e il servizio di rimozione dei rifiuti solidi urbani nel rispetto della differenziazione nonché delle isole ecologiche, sarà massima in relazione alle risorse disponibili. Non soltanto con una attenta vigilanza e con pronti interventi, ma anche con iniziative di partecipazione che coinvolgano la popolazione nella cura e nel rispetto delle regole comuni perchè non si creino situazioni di degrado dovute a trascuratezza o a disattenzioni. Il tema della qualità ambientale deve essere portato, oltre che nelle scuole, anche nelle aziende perché il loro contributo a rendere la Città viva e vivibile è di grande importanza. Così si cercheranno nuove soluzioni per coinvolgere gli imprenditori e le scuole in questa iniziativa della certificazione di qualità ambientaleregistrazione EMAS che porta con sé anche il valore aggiunto di una immagine utile alle aziende stesse nonché alle loro produzioni. Così la qualità va certificata anche per i prodotti tipici locali e a ciò è già stato attivato un apposito servizio che sarà sviluppato nel corso del mandato amministrativo, promuovendo una politica di sviluppo delle produzioni tipiche anche sulla base della denominazione di origine comunale DECO, ma anche di sviluppo dell'offerta di prodotti biologici da parte del mondo del Commercio e della distribuzione. A questo proposito l'Amministrazione intende aprire con le associazioni di categoria di riferimento, un tavolo di analisi per verificare la possibilità di attivare, anche a Schio, moduli di cooperazione in materia di servizi, sia agli operatori sia ai clienti, che così realizzerebbero economie di scala, opportunità di acquisto, e servizi di qualità, sulla base di esperienze già avviate in alcune città italiane. Particolare attenzione sarà posta alla qualità dell'offerta alberghiera ed extra alberghiera nel senso di affiancare pacchetti integrati di servizi alla loro offerta in ragione dell'utenza diversificata e sostenendo, attraverso il Consorzio turistico cui il Comune di Schio appartiene, politiche di promozione nelle diverse sedi e dei valori ambientali, religiosi, artistici del territorio. Ricettività diffusa da promuovere specie nelle aree collinari e montane e non solo. Sul piano dell'Energia, le previsioni del vigente PRG e quelle del recente Piano Casa unitamente all'esperienza pilota del PEEP bio-ecologico di Magrè, che impongono la parziale auto produzione di energia da fonti rinnovabili, saranno sostenute con incentivi economici sulla base di accordi da stipularsi con Istituti di credito bancario locale al fine incrementare la riduzione della bolletta energetica ma anche per favorire la riduzione delle emissioni. Sempre in tema energetico proseguirà l'attuazione del piano di sostituzione dei corpi illuminanti lungo la viabilità, sui parcheggi e negli edifici pubblici con corpi a basso consumo. Si attiverà la procedura per redigere un Piano Energetico Comunale con finalità di contenimento della bolletta energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili, e sul piano della sensibilizzazione si aderirà all'iniziativa “M'illumino di Meno” che ha avuto un grande riscontro a livello locale con iniziative di informazione e formative. Particolare interesse sarà prestato alle opportunità derivanti dai progetti comunitari in tema energetico, con particolare attenzione alla realizzazione di reti di teleriscaldamento e alla possibilità di implementare la filiera energetica biomasse-centrali di cogenerazione. Viabilità, ciclo-pedonalità, parcheggi e uso comune del mezzo motorizzato, dal trasporto pubblico locale alle forme più moderne dell'uso condiviso di automobili, isole ambientali, dovranno costituire, come per il passato, un tema unico da sviluppare sul piano delle infrastrutture per completare il quadro già delineato negli scorsi anni che mira a rendere la città sempre più vivibile da parte del cittadino. In materia di sviluppo delle urbanizzazioni, si impone il passaggio dal PRG anche se recentemente approvato e dunque strumento moderno, attento alla qualità e che ha precorso i tempi soprattutto in tema di tutela e centralità dell'Ambiente urbano e naturale, al PATI seguendo la strada già tracciata nel corso della passata legislatura per pervenire alla sua approvazione entro il termine del mandato. Per migliorare la Qualità dei servizi alla persona, il Comune intende rendere trasparente e accessibile la propria struttura. Questo obiettivo sarà in primo luogo perseguito valendosi della rete informatica, che deve rappresentare l'ufficio comunale virtuale aperto, al quale il cittadino si rivolge in ogni momento dalla propria abitazione o dal proprio posto di lavoro per avere informazioni e ottenere servizi di cui ha necessità. Il sito comunale deve progressivamente abbandonare la connotazione di vetrina statica o semi statica, per diventare sempre più un luogo di interazioni fra i responsabili dell'Ente, compresi gli amministratori, e il cittadino.

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2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE L'attenzione alla sostenibilità delle strategie da attivare perché si realizzi un miglioramento è il presupposto indispensabile affinché tale miglioramento si realizzi veramente. Una Città è di qualità e viva solo se cresce tutta assieme senza che porzioni di territorio o problemi anche puntuali siano dimenticati.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE Una crescita omogenea della qualità, dell'eccellenza, della vitalità della Città nel suo complesso. Un ambiente naturale e urbano vivo e vitale.

4 – INVESTIMENTI Gli investimenti principali previsti sono i seguenti: Manutenzione delle strade (ricorrente annuale); Ingressi alla città e piste ciclabili Via Rovereto e SS Trinità (2013); Rete di piste ciclabili (2010 – 2011 – 2012); Realizzazione Isole Ambientali – Magrè (2011-2012), Via Rovereto e Villaggio Pasubio (2014); Riqualificazione Centro Storico Magrè (2012); Progetto preliminare Variante SS46 (2010); Costruzione stazione autocorriere ex compendio Wra 14 FS SPA (2011-2012); Nuovo assetto Piazza Div. Acqui (2013); Ponti Livergon (S: Giustina e Bojolo Pizzolati) (2010–2014); Completamento illuminazione pubblica (ricorrente annuale); Bando per riqualificazione snodo area Conte/LR (2013); Acquisto contenitori per raccolta differenziata (2010–2011); Piano Energetico comunale (redazione entro il 2013); Incentivi per il risparmio energetico (ricorrente annuale) Aree verdi nei Quartieri (ricorrente annuale); Energie rinnovabili e risparmio energetico negli edifici comunali (ricorrente annuale); Realizzazione sala riti civili (2011-2012); Realizzazione laghetto loc. Campagnola (2011 – 2014); Risanamento Centro natatorio (ricorrente annuale); Ampliamento Centro natatorio (2013); Realizzazione campo sintetico Cà Trenta e ampliamento spogliatoi ((2010–2011–2012); Realizzazione campo Bocce (2013); Realizzazione campo Rugby (2011-2012); Acquisto aree zona Campagnola per finalità sportive (2010 – 2011 – 2012).

5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO Ambiente (decoro del territorio, paesaggio, mondo vegetale ed animale): Cura del verde urbano e potature; Defissione manifesti e cancellazione scritte e murales; Servizio canile sovra comunale, Cura colonie di gatti in città; Rispetto dei coni paesaggistici del PRG; Cura degli alvei torrentizi e delle rogge; Laboratorio didattico Ambientale del Tretto; Pulizia delle Isole ecologiche; Servizio ripristino danni su strade a causa di incidenti; Manutenzione cartellonistica pubblicitaria; Piani di bonifica del territorio; Piano del Rumore; Piano dell'inquinamento luminoso; Prevenzione e lotta alla proliferazione della zanzara tigre. Rifiuti solidi urbani: Rimodulazione dei tempi di raccolta dei RSU; Da tassa a tassa con elementi tariffari; Campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata; Giornata degli Impianti di trattamento aperti; Rapporti con AATO Rifiuti; Prevenzione e lotta alla proliferazione dei roditori. Acque reflue: Rapporti con AATO ciclo integrato dell'acqua; Allaccio obbligatorio alla rete delle acque nere; Giornata degli impianti di trattamento dei reflui aperti. Energia: Attivazione delle gare per l'assegnazione del servizio del gas in ossequio alle normative di settore; Studio per la costituzione di una società ESCO per la promozione dell’autoproduzione energetica dei cittadini e per la gestione complessiva dell'Energia da fonti rinnovabili sul territorio; Incentivi a privati per l'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito del piano casa; Gestione centralina idroelettrica di Poleo; Studio per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento; Studio per la realizzazione di una centrale a biomasse; Monitoraggio contratti di fornitura energia elettrica, metano e gasolio per pubblica illuminazione ed edifici di proprietà comunale a fine di contenimento della spesa; Azioni di miglioramento continuo sull’efficienza degli edifici comunali.

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Viabilità: Rapporti con le società concessionarie dei servizi a rete (acqua, fognature, gas, telefonia, fibra ottica) a fini di rispetto dei contratti di servizio; Pronto intervento di manutenzione piazze e strade danneggiate; Pronto intervento di ripristino Pubblica Illuminazione, rete in fibra ottica e apparati Wi-fi; Segnaletica orizzontale e verticale; Pubblicità lungo la rete stradale; Pulizia della caditoie; Monitoraggio e manutenzione reti acque bianche. Parcheggi: Gestione parcheggi a pagamento; Miglioramento continuo degli apparati; Pronto intervento per ripristini; Contratti di manutenzione e assistenza parcheggi e parchimetri; Sviluppo chip in centro o simili. Piste ciclabili: Manutenzione e segnaletica orizzontale e verticale; Promozione dell'uso della bicicletta; Promozione di piste ciclabili sovra comunali. Zona a traffico limitato: Sostituzione degli apparati di registrazione delle immagini. Trasporto pubblico locale: Piano tariffario; Estensione delle linee e nuove linee; Monitoraggio del contratto di pubblico servizio; Vigilanza sui mezzi di trasporto. Bike sharing: Ciclo-officina; Tettoie sui distributori di Bike sharing; Gestione del servizio in genere, riparazioni, sostituzioni e nuova dislocazione; Estensione dei distributori di biciclette. Car sharing/car pooling: Progetto per una prospettiva di attivazione del servizio in Città. Millepiedibus e marciapiedi: Organizzazione, gestione ed estensione del servizio Millepiedibus; Iniziative di promozione e di incentivazione del servizio. Edilizia Privata (PATI, PI, PUA): SCIA; Permessi a costruire; Autorizzazioni dei PUA; Procedimenti attinenti il PATI: documento preliminare. Intesa Programmatica d'Area: Riproposizione dei temi dell'I.P.A.; Partecipazione ai bandi annuali regionali tramite la Fondazione Festari. Registrazione EMAS: iniziativa di rilancio della REGISTRAZIONE EMAS nelle aziende. Qualità dei servizi alla persona: Mantenimento della Certificazione ISO 9001 per tutti i servizi del Comune; Piano delle performance del Comune: P.E.G. e P.G.S.C. con valenza di piano triennale della Performance; Istituzione dell'organo indipendente di valutazione delle performance; Indagine di soddisfazione dei cittadini sugli Obiettivi del P.G.S.C. e sua pubblicizzazione; Indagine del benessere organizzativo nel Comune; Iniziative di miglioramento dei servizi comunali sulla base dell'esito dell'indagine di customer satisfaction nonché di miglioramento del clima organizzativo. Qualità dei prodotti del territorio: Messa a regime del servizio per la valorizzazione dei prodotti tipici di Schio- Val Leogra; Giornata “grotta sotto il castello” aperta. Qualità dei servizi commerciali: Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche nei negozi e nei pubblici esercizi: iniziative di coinvolgimento delle unità locali e delle associazioni di categoria; Locale Amico: lotta contro l’alcoolismo; Piano Strategico per il turismo e il commercio su base condivisa con altri Comuni e vari portatori d’interessi. Ricettività: Incentivare l'apertura di unità di ricettività diffusa; Coordinamento dell'offerta di ricettività e servizi all’impresa alberghiera; Parco agricolo: Avvio di un tavolo di concertazione con le Categorie economiche per lo studio di un Parco agricolo; Uso e promozione delle produzioni biologiche locali; Sostegno delle attività di vendita a Km. ZERO e delle vendite in azienda con distributori automatici di prodotti agricoli propri; Progettazione dell’infrastrutturazione necessaria al Parco. Arredo e verde urbano: Parchi per il gioco: monitoraggio sicurezza, manutenzione e accesso regolato; Monitoraggio del contratto del verde pubblico e della pulizia delle cunette-cigli stradali in montagna; Attivazione e cura delle nuove aree riservate agli animali di affezione; Lotta alle parassitosi e alle malattie fito patologiche delle piante; Animazione estiva dei Quartieri e delle Associazioni nei Parchi cittadini.

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Sport: Le modalità per l’utilizzo delle strutture sportive: applicazione e monitoraggio; Le convenzioni con le Associazioni sportive per la gestione delle palestre e delle altre strutture sportive; Il monitoraggio del contratto di concessione del Centro Natatorio; L'acceso agevolato alle strutture sportive per le categorie deboli; Progetto Palestre aperte per avvicinare le famiglie all’attività motoria; Il sostegno alle associazioni per lo sviluppo dello sport giovanile; Il sostegno alle famiglie con ISEE predefinito, al fine di consentire l'accesso dei figli allo sport; Le convenzioni con la Parrocchia di Poleo per l'uso della sala polifunzionale di Poleo e della piattaforma esterna e con l’ARCI Poleo per la sala mensa scolastica; La revisione dei canoni d'uso dei beni comunali; La crisi degli sponsor privati: tavolo per la ricerca nuove forme di sponsorizzazione; Schio città dello Sport; Palla al Centro; Scuola Sport; Lo Sport a Scuola; Il Centro CONI di via Riboli; Le marce non competitive; Studio per un servizio di Assistenza alle Associazioni sportive per la gestione degli aspetti contabili e fiscali-sicurezza; La città che ospita eventi sportivi di eccellenza.

6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Sono coinvolte tutte le strutture della Direzione Tecnica Lavori Pubblici e della Direzione Pianificazione del territorio; l’Ufficio Città dei Bambini; il Servizio Sport; Il Servizio Economato; I Servizi Sociali, i Servizi Educativi, il Servizio Qualità Integrata.

BUDGET DEL PROGRAMMA 2010 Spesa corrente * 21.078.924,53 Investimenti 7.662.310,00 totali 28.741.234,53 * compresa la spesa del titolo 3°

PM 04 – Schio sostenibile, di qualità, a 5 stelle e viva

2011 18.882.449,00 6.570.000,00 25.452.449,00

2012 18.861.975,00 6.565.000,00 25.426.975,00

2013 19.014.704,00 8.665.000,00 27.679.704,00

2014 19.050.000,00 6.420.000,00 25.470.000,00

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Programma 5 Schio per il Tretto e Monte Magrè


4.2.5

PROGRAMMA N. 5 “SCHIO PER IL TRETTO E MONTE MAGRE'”

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Storia e identità, Edilizia convenzionata, Viabilità e accessibilità, Difesa idrogeologica, Wi-fi, Sportello per lo sviluppo locale, Rete di sostegno alle persone, Ricettività diffusa, Infrastrutture scolastiche, Infrastrutture per il turismo ambientale, cura dell'Ambiente, Sentieri, Museo all'aperto della Grande Guerra, Il Museo all’aperto delle“ terre bianche”. Tretto e Monte Magrè rappresentano comunità fortemente identitarie, legate alla propria storia ed in particolare al proprio territorio ed al proprio ambiente: sono comunità depositarie e custodi di un ambiente naturale dove il sistema degli insediamenti è ancora storicamente presente nelle forme originarie. Rappresentano una ricchezza strategica sulla quale il nuovo modello di sviluppo che sta affermandosi nella coscienza della gente, innesta politiche attive non solo di conservazione ma anche di nuovo rilancio sociale ed economico delle comunità. Su questo scenario l'amministrazione vuole misurarsi con iniziative di base e di sostegno ai residenti per consolidare e valorizzare le tipicità di queste due zone montane. In questo quadro l'obiettivo dell'Amministrazione è quello di garantire in primo luogo, alle comunità della propria montagna, livelli di servizio e di decoro dei centri abitati adeguati agli standard presenti nel resto della Città. Per fare ciò si intende in primo luogo valorizzare l'identità delle comunità che vi abitano, mediante iniziative di riscoperta e valorizzazione delle tradizioni locali utili anche ai fini dello sviluppo. Contestualmente devono essere messe in campo politiche che favoriscano l'insediamento di forze nuove, di giovani e giovani coppie che intendano vivere appieno il processo di rilancio necessario, partecipandovi con iniziative compatibili con la delicatezza dell'ambiente. Sul bisogno di realizzare edilizia convenzionata, il PATI definirà le strategie più opportune, se favorire la concentrazione ovvero insediamenti puntuali e distribuiti sul territorio tenendo conto degli assetti proprietari in atto. Particolare attenzione va posta nelle iniziative di applicazione del Piano Casa incentivando l'impiego di tecnologie per la produzione di energie rinnovabili. Devono essere sostenute iniziative capaci di produrre servizi coerenti con il bisogno di ambiente che sta crescendo nei cittadini e che devono avere una ricaduta economica sulla popolazione che vi abita. - Vanno fortemente difesi e incrementati i presidi pubblici presenti sul territorio quali le scuole e i servizi comunali del LDA e del C.E.R.F. nonché quelli privati quali la ricettività alberghiera ed extra alberghiera, le attività commerciali e i pubblici esercizi, rilanciandoli e sostenendoli anche nei loro adeguamenti tecnico funzionali. Va sviluppato un Piano di Marketing che promuova il Tretto e Monte Magrè sul piano del turismo ambientale e naturalistico, senza dimenticare che questo si basa sulla disponibilità di servizi e di alloggi anche diffusi sul territorio nonché di “emergenze storico-naturalistiche” di pregio. I valori ambientali e storici devono emergere sia sul piano della loro accessibilità, sia su quello della loro manutenzione e gestione in un'ottica di offerta agli amanti della montagna e della natura senza interferire sulle tradizioni locali che anzi vanno mantenute e valorizzate. Un particolare capitolo merita la viabilità. Quella principale di accesso dovrà essere nel medio lungo periodo, adeguata. In ogni caso va affrontata sul piano della progettualità, coinvolgendo le popolazioni e la Provincia per la parte di sua competenza. Quella secondaria dovrà essere messa nelle condizioni di praticabilità necessarie, dotandola delle opere di difesa che sono imprescindibili, ed inoltre di aree di sosta per le auto in quegli aggregati urbani che ne sono sprovvisti. Particolare attenzione va posta agli aspetti legati alla stabilità idrogeologica dei versanti e a parternariati pubblico-privati per attuare la difesa degli aggregati urbani e della viabilità nonché della sistemazione

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idraulica e della pulizia degli alvei sollecitando gli organi competenti statali regionali e del Consorzio di Bonifica anche montana, nonché dal B.I.M.

2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE La montagna scledense ha un valore ambientale e naturalistico da utilizzare e rendere vivo per costituire una base solida necessaria allo sviluppo di una politica del turismo che il Comune vuole perseguire diversificando in tal modo l'economia locale, insieme a tutte le altre offerte (culturali, storiche, religiose, archeologiche ecc...) che la Città può mettere a sistema per stimolare questo nuovo settore economico. Per questa ragione va tutelata per gli aspetti della sicurezza e della preservazione dei valori ambientali, naturalistici e paesaggistici senza comprimere le opportunità di sviluppo per la gente che la abita.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE Il programma è finalizzato alla rivitalizzazione della montagna scledense da un lato, offrendo opportunità di lavoro e di reddito agli abitanti e ai nuovi abitanti; dall'altro promuovendo lo sviluppo sostenibile e sicuro di una nuova forma di economia utile al complesso socio economico dell'intera comunità scledense.

4 – INVESTIMENTI Ristrutturazione strade e piazze: Piazza S. Ulderico e S. Rocco (2010-2011); Interventi sulle strade collinari (ricorrenti annuali; Completamento pubblica illuminazione (ricorrente annuale); Connettività Zone Montane (completamento 2010-2011); Recupero e gestione boschi (ricorrente annuale); Consolidamento movimenti franosi (ricorrente annuale); Contributi per il recupero delle mura a secco e dei dissesti idrogeologici (20112012-2013);Realizzazione aree picnic e aree gioco al Tretto e Monte Magrè (2011-2012-2013); Recupero immobili area ex Caolino Pancera (Museo delle Terre Bianche) (2011 – 2013).

5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO Storia e identità: Pubblicistica sulle Comunità e attivazione di strumenti informatici per l’accesso ai cataloghi e per la prenotazione come emanazione della Biblioteca Civica; Iniziative culturali sulla storia e sull'identità delle due comunità; Iniziative di incontro con gruppi di origine comune; Sito dedicato alle due comunità con finalità di promozione locale; Sostegno alle feste delle contrade e delle due Comunità di Tretto e di Monte Magrè; Incentivi a forme di aggregazione con obiettivi di socializzazione con particolare attenzione a quelle che coinvolgono i bambini e i giovani. Edilizia convenzionata: avvio di una riflessione sul modello di sviluppo edilizio legato ai bisogni dei giovani e delle giovani coppie, sia locali che di nuova residenza nell'ambito del PATI e sua attuazione nel brevemedio termine; Incentivi aggiuntivi a quelli già percepibili in pianura per l'installazione di impianti a biomassa legnosa; Accordo con gli Istituti di credito Bancario per un fondo rotativo a favore del recupero delle abitazioni; Modifica del disciplinare di accesso ai contributi per la prima casa, adeguando l'intervento del Comune per il recupero di prime case in zona collinare e montana; Sostegno di “start-up” per le giovani coppie che si trasferiscono in zona montana e si impegnano a risiedervi per almeno 10 anni; Studio sulla Domotica e incentivi per installazione nelle abitazioni di persone anziane o non normo dotate. Attività commerciali, artigianali e di servizio: Sostegno di start-up per le iniziative di impresa che si insediano nei territori montani; Sostegno alle forme cooperative locali; Accordo con gli Istituti di credito Bancario per un fondo rotativo a favore della messa a norma e dell'ammodernamento di iniziative esistenti; Sostegno alle attività agricole tipiche di zona e agli agriturismo. Viabilità e accessibilità: Iniziativa di coinvolgimento della Provincia per adeguamenti sulla strada Provinciale; Individuazione del fabbisogno di spesa per l'adeguamento delle strade minori (asfaltature, opere di sicurezza, parcheggi) e pianificazione a medio termine dei lavori; Taglio erba dai cigli stradali e pulizia delle cunette; Piano neve e antighiaccio.

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Difesa idrogeologica: Monitoraggio delle zone instabili; Pronto intervento per la rifunzionalizzazione delle infrastrutture danneggiate da movimenti franosi. Connettività – Wi-fi: Gestione del sistema; Sportello per lo sviluppo locale: Valutazione e sperimentazione di uno sportello comunale con presenza di operatore a tempo parziale per alcune materie di maggior interesse per la comunità locale. Rete di sostegno alle persone: Servizio di assistenza e trasporto per gli anziani e le persone sole; Attivazione di sale autogestite dagli anziani per il tempo libero; Iniziative per le donne, gli anziani e i giovani con visite al territorio e all'ambiente; Servizio di trasporto a chiamata per fasce deboli della popolazione per l'accesso alle manifestazioni culturali che si tengono in Città; Incentivi per l'acquisto di hardware e software per donne, giovani e anziani; Corsi di alfabetizzazione e di approfondimenti in materia di uso delle potenzialità dell'informatica per lo sviluppo della rete locale; Servizio di trasporto pubblico locale di linea; Sostegno al Gruppo Anziani di S. Caterina e al Gruppo AMMA di Monte Magrè e ai gruppi di volontariato del Tretto e al Gruppo Pensionati Piane. Ricettività diffusa: Sostegno di “start-up” a coloro che sistemano abitazioni e acquisiscono l'iscrizione nell'elenco dei “bed and breakfast”o degli appartamenti turistici da affittare della Provincia; Progetto da presentare per il finanziamento su bandi regionali o utilizzando fondi regionali a regia sulla base di intese. Infrastrutture scolastiche: Trasporto scolastico; Mensa scolastica; Supporto alle attività extra-curricolari; Sostegno a genitori per il trasporto multiplo di bambini e alunni alle scuole; Sostegno della scuola primaria ad indirizzo ambientale di S. Ulderico. Infrastrutture per il turismo ambientale, Cura dell'Ambiente e sentieri: Valorizzazione delle eccellenze presenti nel campo della ristorazione; Contributi per la difesa da dissesti idrogeologici e per il ripristino delle mure a secco; Contributi per lo sfalcio dei prati e prati-pascoli; Sostegno al CAI e al volontariato per la manutenzione dei sentieri di montagna; Interventi di cura dei boschi in genere spurgo, diradamenti; Studio per la realizzazione di aree attrezzate per la sosta nella natura e programmazione a medio termine; Censimento delle sorgenti e individuazione del fabbisogno di spesa per il loro recupero e per la segnaletica e gli accessi; Materiale di Pubblicizzazione dei valori ambientali e naturalistici; Piano di marketing per la promozione del territorio montano; LDA e sostegno all'iniziativa “Al Solivo” del Tretto; Valorizzazione dell'Osservatorio Astronomico amatoriale di Monte Novegno e acquisto del suolo. Museo all'aperto della Grande Guerra: Avvio di una iniziativa per l'acquisto del Forte di monte Rivon e sue pertinenze con contestuale cessione di aree in parziale permuta; Convenzione per la gestione del complesso; Sostegno all'Associazione 4 Novembre. Museo “Le terre bianche”: Avvio di una iniziativa per il recupero ad uso museale del complesso recentemente acquistato dal Comune.

6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Sono coinvolte tutte le strutture Direzionali dell'Ente.

BUDGET DEL PROGRAMMA

Spesa corrente Investimenti totali

2010 41.000,00 1.451.500,00 1.492.500,00

PM 05 – Schio per il Tretto e Monte Magré

2011 40.000,00 750.000,00 790.000,00

2012 40.020,00 600.000,00 640.020,00

2013 40.030,00 600.000,00 640.030,00

2014 40.050,00 500.000,00 640.050,00

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Programma 6 Schio cittĂ innovativa e in rete


4.2.6

PROGRAMMA N. 6 “SCHIO CITTA' INNOVATIVA E IN RETE”

1 - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA Demotech, Piazza Telematica, Incubator, Alta Fabbrica, Il sito Istituzionale, I Servizi comunali on line, Campus-net, Cittadinanza digitale, La rete cablata di città, La rete del wireless diffuso, La rete dell'Intesa Programmatica d'Area; la Rete delle Biblioteche, La rete delle Piccole città Storiche; La rete delle Città d'Arte; La rete delle Città del Tessile; La rete delle società partecipate; I servizi condivisi con i Comuni dell’Altovicentino. Guardando al futuro, che ormai è già alle porte, Innovazione e Reti costituiscono gli strumenti strategici irrinunciabili con i quali poter affrontare un mondo sempre più competitivo ed esigente. E' per questa ragione che devono essere messe in campo tutte le energie finalizzate al superamento del “digital divide” nella società, e devono essere aperte tutte le strade percorribili per unire in reti operative le organizzazioni. Ciò vale in generale ma in particolar modo per gli Enti pubblici i quali devono anche farsi carico di una parte non marginale dei costi di avviamento che, in prospettiva e progressivamente, si convertiranno in risparmi per la collettività e in soluzioni avanzate dei problemi per la società stessa. Il Comune di Schio ha già avviato da tempo politiche di innovazione e di costruzione di reti organizzative/informatiche attivando iniziative che operano in vari settori e che, nell'ottica del miglioramento e della velocità dei cambiamenti, necessitano di essere sostenute e ulteriormente innovate ed estese. L'innovazione informatica deve riguardare la società nel suo complesso e non solo il lato Ente pubblico perché chi se ne avvale in definitiva è il cittadino e l'impresa. La necessità di far crescere la conoscenza delle potenzialità di questi strumenti, impone un forte impegno da volgere alla parte di popolazione che ancora è esclusa dal suo utilizzo e quindi “divisa” dal resto della società. La scuola ha svolto e svolge un ruolo fondamentale in questo campo e i giovani sono la parte più vivace della comunità nell'impiego anche avanzato di queste tecnologie. Piazza Telematica, con le sue iniziative di formazione e di approfondimento, ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo di base nel superamento del digital divide e per la diffusione dell’open source. Il mondo dell'impresa e delle professioni sono soggetti che premono sull'Ente Pubblico affinché la Pubblica Amministrazione operi compiutamente attraverso la rete informatica e la recente legislazione ha ormai scandito i tempi per una completa applicazione dell'innovazione tecnologica nel campo dei servizi pubblici. - Proseguirà dunque l'attività di ricerca delle applicazioni più avanzate e la loro applicazione nei processi di lavoro del Comune, che sempre più dovranno operare, in sicurezza, sulla rete informatica, fornendo servizi al cittadino e all'impresa risparmiando e facendo risparmiare tempo e danaro. Per fare ciò la rete di fibra ottica del Comune, va estesa progressivamente per collegare tutti i terminali pubblici comunali: dalle scuole ai Centri civici, dagli impianti sportivi alle sedi istituzionali e per i servizi sociali e alle persone. Ciò consentirà anche una più attenta articolazione del sistema di videosorveglianza. Con il medesimo obiettivo ma al fine di garantire l'accesso a tutti i cittadini alla rete, si procederà con l'estensione delle aree a copertura wireless in città e nelle zone montane, sia avvalendosi della rete del Comune sia attraverso apparati radio o altre forme. In sostanza si mira a garantire la Cittadinanza digitale al più ampio spettro della popolazione. Oltre alla rete informatica, vanno consolidate ed estese le reti organizzative, unendo in progettualità condivise e con standard omogenei di prestazioni e di qualità, i servizi comunali che possono essere gestiti tramite soggetti d'impresa a controllo parziale o totale pubblico (S.r.l., S.p.A., Soc. patrimoniali), ovvero tramite soggetti pubblici associati (convenzioni, consorzi di enti pubblici).

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Una particolare attenzione sarà rivolta al mondo dell'Impresa in ragione dell'importanza che esso ha nel contesto dell'economia scledense. Tale attenzione si manifesta attraverso uno strumento già attivato ma che conoscerà nei prossimi anni uno sviluppo importante: il Demotech. Centro per il trasferimento tecnologico che troverà una nuova ubicazione e svilupperà le proprie potenzialità al servizio delle imprese.

2 – MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Il Programma è motivato dalla necessità di garantire che il Comune sia attrezzato per offrire strumenti di crescita competitiva ai cittadini e all'impresa.

3 – FINALITA' DA CONSEGUIRE Le finalità da conseguire sono: - informatizzare i processi di lavoro del Comune e metterli a disposizione dei cittadini e delle imprese sul web e ridurre il digital divide affinché tutti possano valersi delle potenzialità dei mezzi informatici sia verso l'Ente sia verso la rete in senso ampio. - consolidare le reti organizzative e ampliarle stringendo alleanze con altri Comuni, Enti e privati al fine di migliorare i servizi ai cittadini e contenere i costi di produzione - offrire al modo dell'Impresa strumenti di eccellenza nel campo della ricerca applicata, del design, della consulenza avanzata su materiali e tecnologie.

4 – INVESTIMENTI Completamento del Wi-fi – Management identification; Wi-fi Campus–Network Management (2011); Pianificazione dell'estensione della rete comunale di fibre (ricorrente annuale); Valorizzazione del patrimonio di ricerca delle Imprese e servizi correlati; Virtualizzazione dei PC nell'Ente (2011-2012); City- web (ricorrente annuale) ; Protocollo informatico; Skype negli uffici (2011-2012) ; Aggiornamento Centralino telefonico (Phone-IP) (2011-2012); PEC posta elettronica certificata negli uffici comunali (2010-2011); SIT numerazione civica e data warehouse (2011-2012-2013).

5 – EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO Demotech: Partecipazione al Comitato di indirizzo e al Comitato Scientifico; Rinnovo dell'accordo fra Associazioni di categoria, Comune e C.C.I.A.A.; Convenzione per la valorizzazione della ricerca e dell’innovazione delle imprese scledensi. Piazza Telematica e Cittadinanza digitale; Potenziamento come centro di documentazione, supporto, divulgazione e studio sulle nuove tecnologie; Iniziative di divulgazione e di approfondimento sui temi delle tecnologie informatiche; Formazione di base con l'incontro fra Giovani e meno giovani; L’open source. Incubator: Attivazione di un parternariato con soggetti privati e con le categorie economiche per la realizzazione e la gestione dell'incubator delle attività artigianali, professionali ed artistiche. Sito Istituzionale: riprogettazione del sito. Servizi comunali on web: City web per le segnalazioni e i reclami dei cittadini; Sperimentazione per i permessi a costruire. Campus-net: gestione del sistema e dei rapporti con la Dirigenza scolastica e con la Pasubio Tecnologia S.r.l.. La rete cablata di città: revisione del contratto di servizio con Pasubio Tecnologia S.r.l..

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La rete del wireless diffuso: erogazione del servizio nelle aree servite e rapporti con il partner tecnico. La rete dei Servizi comunali condivisi: Il servizio stipendi e buste paga; Il servizio degli acquisti condivisi; Tavolo istituzionale con i Comuni per concordare possibili servizi da condividere. La rete dell'Intesa Programmatica d'Area: Mantenimento dei tavoli di concertazione e presentazione delle candidature all'apertura dei bandi regionali; Attuazione delle iniziative ammesse ai benefici di legge. La Rete delle Biblioteche, delle Piccole città Storiche, delle Città d'Arte, delle Città del Tessile, delle politiche giovanili, degli URP regionali: Mantenimento dei rapporti in essere e sviluppo secondo le linee che si determineranno in tali sedi. La rete delle società partecipate: Linee di indirizzo a cura della Giunta comunale; Tavolo di concertazione per l'attivazione di un servizio condiviso di controllo delle partecipate; L'appalto condiviso con altri Comuni del servizio di distribuzione del Gas metano.

6 – RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Sono coinvolte tutte le strutture Direzionali dell'Ente.

BUDGET DEL PROGRAMMA

Spesa corrente Investimenti totali

2010 1.146.478,40 442.000,00 1.588.478,40

PM 06 – Schio città innovativa e in rete

2011 1.223.423,00 285.000,00 1.508.423,00

2012 1.231.412,00 135.000,00 1.366.412,00

2013 1.235.299,00 585.000,00 1.820.299,00

2014 1.240.000,00 500.000,00 1.750.000,00

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5.

LE POLITICHE DELLA SPESA

A fronte delle esigenze di incrementare le entrate, si pone l’obiettivo di ridurre le spese in modo tale da garantire l’equilibrio dei bilanci con un’azione sinergica sui due fronti. Ne conseguono le seguenti politiche di spesa:

5.1

La spesa per il funzionamento e l’organizzazione dell’Ente

Si deve impostare una politica di monitoraggio della spesa di funzionamento dell’Ente volta ad evidenziare le aree di spreco per ricondurle nei limiti di efficienza. A tale scopo vanno monitorate, per singola Direzione, le spese di energia in generale, telefoniche e di cancelleria nella logica del programma triennale di riduzione delle spese di funzionamento dell’organizzazione. Pur consapevoli che il numero di dipendenti è assolutamente contenuto talché la spesa per il personale non supera il 26% della spesa corrente, tuttavia, stante i vincoli posti dal governo, la politica occupazionale dell’Ente è costretta a perseguire un disegno di contenimento della dotazione organica, prevedendo il turnover nei limiti della legge e contenendo il ricorso alle sostituzioni ai soli casi necessari a garantire la funzionalità dei servizi, incentivando la dirigenza ad una migliore distribuzione delle risorse umane disponibili, anche con mobilità interne a termine. Il ricorso alle altre forme flessibili di lavoro, va limitato ai soli casi effettivamente indispensabili come per legge, e deve essere comunque dimostrata la convenienza economica dell’assunzione per l’Ente. Le Direzioni sono impegnate a conseguire economie all’atto della rinegoziazione dei contratti di fornitura di beni e servizi che andranno in scadenza nel quinquennio. Ciò sia spuntando prezzi più vantaggiosi sia riducendo le prestazioni non oltre limiti di decoro e di tutela dei servizi sociali. Le attività di progettazione, di consulenza e di patrocinio legale e tributario, sono rese dalla struttura interna, compatibilmente con le capacità professionali rinvenibili, ricorrendo a contributi esterni solo in casi eccezionali, ovvero laddove l’Ente non disponga delle professionalità specifiche necessarie ovvero in caso di un eccessivo carico di lavoro sulla struttura. Alle singole Direzioni, in sede di P.E.G., vanno attribuite specifiche responsabilità per realizzare le entrate previste e relative alle Direzioni stesse, condizionando la spesa del loro budget al conseguimento effettivo delle entrate attribuite. Le morosità sono perseguite nelle forme di legge, anche mediante agenzie di recupero crediti secondo le direttive che la Giunta comunale potrà emanare in materia.

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5.2

La spesa per l’assistenza sociale

L’Ente applicherà l’indicatore ISEE a tutte le politiche e prestazioni di assistenza sociale in tal modo rendendo più trasparente ed efficace la sua azione. Si avvarrà della convenzione in atto con la Guardia di Finanza al fine di verificare gli elementi di reddito autodichiarati dai richiedenti. Accanto all’assistenza obbligatoria, il Comune ha sviluppato, ed intende mantenere, una serie di interventi volti al sostegno della persona e al superamento di stati di disagio individuali, del nucleo famigliare e della comunità, che hanno caratterizzato l’attuale riconosciuto livello qualitativo del welfare comunale di Schio. Il servizio di assistenza domiciliare dovrà prevedere un incremento della partecipazione economica da parte dell’utenza Il mantenimento del welfare comunale in atto, potrà comportare il contenimento delle altre spese sostenute dall’Ente per gli altri servizi, anche in considerazione del fatto che la crisi economica e la stagnazione produttiva che ha colpito anche la nostra comunità, imporrà prossimamente politiche di sostegno ancor più impegnative per far fronte alle nuove povertà e ai bisogni delle famiglie in generale. In ogni caso la sperimentazione di nuove iniziative a sostegno di nuovi bisogni emergenti deve essere valutata, nell’ambito delle risorse assegnate, mediante una analisi di priorità rispetto ad altri servizi attivi e che possono essere dismessi a compensazione a giudizio della Giunta comunale.

5.3

La spesa per le pari opportunità e per l’integrazione

Le iniziative di sportello attivate, devono trovare una modalità di gestione diretta da parte del terziario sociale, coinvolgendo sempre di più il volontariato e selezionando le iniziative rivolte all’utenza con criteri di priorità. Le iniziative di accoglienza sono mantenute ma vanno modulate nel tempo, in rapporto all’andamento della domanda. Tutti i servizi alla persona devono essere oggetto di una partecipazione economica da parte degli utenti, in tal modo contribuendo alla riduzione della spesa.

73


5.4

La spesa per l’istruzione e la formazione

Questa spesa sarà mantenuta nei limiti di quanto dovuto per legge nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie inferiori. Per quanto concerne gli Asili Nido, l’Ente è impegnato sul fronte della riduzione di costi salvo il livello di qualità dei servizi resi all’utenza. Sul piano della formazione e dell’orientamento, nel corso del quinquennio il Comune collaborerà con le Istituzioni scolastiche su progetti che vedano coinvolte, anche economicamente, le associazioni di categoria e su scala intercomunale. L’utilizzo delle strutture scolastiche comunali sarà regolamentato in conformità a regole, con la previsione del pagamento dei costi d’uso a carico dei privati utenti e salvo il parere del Dirigente scolastico. La Giunta comunale può concedere l’utilizzo gratuito per iniziative socio-educative come doposcuola, attività estive ricreative, attività di sostegno alla disabilità.

5.5

La spesa per le attività e gli eventi culturali

I trasferimenti alle Istituzioni comunali che producono eventi culturali, non potranno in nessun caso superare il budget annuale assegnato dal Comune in sede di bilancio di previsione. Alle eventuali maggiori spese, le istituzioni dovranno far fronte con risorse reperite autonomamente. La spesa per gli eventi culturali deve essere improntata a criteri di marketing territoriale, e volta ad acquisire per ciascun evento, ovvero per pacchetti di eventi, o ancora, per il complesso degli eventi culturali dell’anno, una o più partnership private che partecipino al finanziamento con sponsorizzazioni, in modo tale da contribuire alla riduzione della spesa a carico del Comune. L’uso di sale, immobili e strumenti comunali da parte di soggetti terzi, anche associativi, deve prevedere di norma almeno il ristoro delle spese vive di gestione: energia elettrica, riscaldamento, vigilanza, salvi i casi di utilizzo gratuito concesso dalla Giunta comunale quale forma di sostegno a specifiche iniziative e progetti.

5.6

La spesa per gli eventi sportivi

Deve essere modulata in relazione agli eventi di grande rilievo che la Città potrà conseguire nel corso del mandato. La spesa comunque dovrà essere compressa in virtù di contribuzioni e partecipazioni finanziarie da parte di enti e privati. L’uso di immobili destinati allo sport e di strumenti comunali da parte di soggetti terzi, anche associativi, deve prevedere di norma almeno il ristoro delle spese vive di gestione: energia elettrica, riscaldamento,

74


vigilanza salvo i casi di utilizzo gratuito concesso dalla Giunta comunale quale forma di sostegno a specifiche iniziative e progetti.

5.7

I contributi

In linea di massima essi saranno contenuti nella misura e ai casi dovuti per legge o regolamento. In ogni altro caso, i contributi saranno riservati a soggetti e per iniziative rivolte prioritariamente ai giovani in generale e ad iniziative tradizionali o di gran rilievo per l’intera collettività scledense, sempre nei limiti fissati dal regolamento comunale per l’erogazione di contributi. Salvo casi di particolare rilevanza, l’erogazione dei Contributi dovrà avvenire sulla base di criteri generali approvati dalla Giunta comunale, nonché attraverso eventuali di avvisi pubblici. L’andamento della spesa complessiva per contributi nel quinquennio, è prevista tendenzialmente in riduzione.

5.8

La spesa per gli investimenti

5.8.a)

Lavori pubblici

Devono essere prioritariamente garantite le risorse finanziarie per la manutenzione della città e del territorio. Seguono nell’ordine le seguenti grandi opere: opere di prosecuzione della costruzione dell’anello esterno della viabilità e delle piste ciclabili; il recupero degli Shed dell’ex Lanificio Conte; il recupero del Teatro Civico; il recupero dell’ex Asilo Rossi; il recupero e il riuso dell’ex Caserma Cella; il recupero del Giardino Jacquard; la realizzazione del Centro servizi del Campus; la realizzazione del campo di rugby; Tali opere si ritengono prioritarie nel corso del mandato quinquennale e ad esse vanno orientate, in primis, le risorse finanziarie dell’Ente.

5.8.b)

Acquisto di beni immobili

Nel corso del quinquennio saranno acquisiti solo beni per i quali sussista un obbligo già contratto ovvero, una destinazione predefinita del bene con finalità che rientrino fra quelle del programma di mandato. Saranno acquisiti i beni dello stato attraverso la legge sul Federalismo Fiscale. In particolare per il Villino Rossi di Via Maraschin, il problema dalla sua acquisizione si porrà solo in relazione all’attuazione del federalismo demaniale. Ulteriormente si proseguirà nell’acquisizione delle aree provenienti dall’attuazione degli interventi urbanistici di perequazione. I beni potranno essere acquistati anche tramite le società controllate dall’Ente che vi provvederanno sulla base di un piano finanziario che preveda il ristoro del capitale investito.

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5.9

Consorzi e società partecipate o controllate

Anche i Consorzi e le società partecipate o controllate debbono seguire le medesime linee di contenimento della spesa e di autofinanziamento attraverso attività che producono redditività mediante lo svolgimento di servizi a terzi, ovvero allargando la base associativa degli Enti consorziati, ovvero ancora, attraverso il puntuale esercizio delle proprie funzioni istituzionali volte al recupero di entrate finalizzate alla riduzione dei costi.

5.10 Il patto di stabilità Pur non condividendo e contestando i vincoli del patto di stabilità sugli investimenti, che rischiano di frenare l’economia e di impedire a Schio di realizzare opere importanti per i cittadini pur disponendo delle somme necessarie per attuarle, obiettivo del Comune è il pieno rispetto del patto di stabilità, attraverso un attento monitoraggio della spesa e degli impegni secondo le direttive in vigore e quelle che saranno disposte nel corso del mandato.

76


6.

LA PERFORMANCE: GLI OGGETTI DA MISURARE E VALUTARE NEL PERIODO 2010-2014

6.1

I programmi e la performance dell’Ente

La valutazione della Performance dell’Ente, svolta anche per singola struttura è ripetuta ogni anno, a fine esercizio, e potrà condurre ad aggiustamenti del percorso esposto nel P.G.S.C. in relazione a situazioni impreviste e/o imprevedibili e/o ai caratteri del momento storico-sociale-economico e culturale che si sta attraversando. Nello spirito del programma amministrativo, costitutivo delle linee programmatiche e di governo, la tempificazione degli obiettivi e i livelli di risposta dei cittadini attesi all’esito della customer satisfaction con riferimento ai 6 obiettivi principali sono di seguito esposti:

obiettivo principale N.

2010 punti

2011 punti

2012 punti

2013 punti

2014 punti

1 2 3 3 5 6

*

+0,2 +0,1 +0,2 +0,1 = +0,1

+0,1 +0,1 +0,1 +0,1 +0,1 +0,1

+0,3 +0,1 +0,1 = = =

+0,2 +0,2 +0,2 +0,2 +0,2 +0,2

+0,833

+0,2

* * * * *

+0,117 +0,1 Valore medio *: valore risultante dalla customer satisfaction del 2010 già avviata.

L’obiettivo si intende raggiunto anche con un punteggio contenuto entro il limite di 0,05 punti rispetto a quello sopra stabilito.

77


6.2

Albero della performance: Programmi, Progetti, Azioni e Attività

Ai fini della misurazione della performance dei dirigenti e del personale, sono individuati alcuni oggetti da sottoporre a valutazione, ritenuti tali da incidere maggiormente sugli obiettivi dell’Ente secondo un procedimento che dai progetti, attraverso le azioni strategiche, arriva alle singole attività. La definizione degli indicatori sarà fatta in sede di P.E.G. come pure quella dei target. In quella sede saranno individuati anche strutture e soggetti responsabili dei progetti, delle azioni e delle singole attività.

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6.2.1

Dai bisogni ai programmi ai progetti

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80


81


82


83


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6.2.2

Dai progetti alle azioni

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6.2.3. Dalle azioni alle attivitĂ

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92


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100


101


102


103


104


105


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108


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110


111


112


113


114


7.

LA SPESA PREVISTA PER ATTUARE IL P.G.S.C. 2010-2014

7.1

Riepilogo della spesa prevista (Espressa in euro/1000).

2010 Corrente Investim.

Programma n. 00 Programma n. 1 Programma n. 2 Programma n. 3 Programma n. 4 Programma n. 5 TOTALI

2011 Corrente Investim.

Corrente

2012 Investim.

2013 Corrente Investim.

2014 Corrente Investim.

1.453

0

1.417

1.400

1.423

0

1.426

0

1.430

0

5.128

6.258

4.948

6.250

4.961

5.600

4.976

1.900

4.980

1.800

8.452

1.510

8.230

942

8.160

640

8.160

540

8.170

500

21.078

7.662

18.882

6.570

18.861

6.565

19.014

8.665

19.650

8.000

41

1.451

40

750

40

600

40

600

50

600

1.146

442

1.223

285

1.231

135

1.235

585

1.250

500

37.301

17.324

34.741

16.197

34.679

13.040

34.853

12.290

35.520

11.400

NB: Le voci di spesa sopra indicate sono al netto delle spese per servizi per conto di terzi.

115


7.2

CONCLUSIONI

A conclusione di quanto sopra esposto, si rileva la corrispondenza fra le risorse e la spesa necessaria ad attuare il programma di mandato dell’Amministrazione. Quanto sopra allo stato della finanza locale attualmente desumibile e salvo ogni variazione correlata a situazioni non prevedibili allo stato attuale.

Schio,

IL SINDACO Luigi Dalla Via GLI ASSESSORI Giorgio Pizzolato Lina Cocco Daniela Rader Antonietta Martino Mario Benvenuti Pit Formento Roberto Dall’Aglio Gabriele Terragin Stefano Pento I DIRIGENTI DI DIREZIONE Mario Ruaro Fabio Mabilia Paola Pezzin Raffaello Muraro IL DIRETTORE GENERALE Antonio Lobbia

116


Coordinamento: Luigi Dalla Via – Giorgio Pizzolato Documenti di riferimento: Indirizzi programmatici e di governo - Dibattito consigliare sugli indirizzi programmatici e di governo – P.R.G. – Piano delle opere – Piano formazione risorse umane e dotazione organica– Piano delle Vendite – Dichiarazione Ambientale – SGA e SGQ, - Sicurezza – Documento I.P.A. Altovicentino – Documenti formazione P.A.T.I. Schio-Valdagno Impostazione e supervisione: Antonio Lobbia Collaboratore principale: Daniela Roso Contributi specifici: Assessorati, Direzioni, Servizi e Uffici Foto: Claudio Bonato, Enrico Campana, Giorgio Grazian, Nico Piotto


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