Comune.Schio aprile 2013

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aprile 2013 Newsletter edita dal Comune di Schio (VI) aprile - n. 1 Autorizz. Tribunale di Vicenza n. 1055 del 10/07/2003

Foto di: Enrico Campana - 1° classificato Concorso Fotografico Tretto 2012

Direttore responsabile: Claudia Collareta Redazione: Valeria Addondi, Maria Grazia Dal Prà Stampa e impaginazione: Printaly srl - Industria grafica Schio (VI) - Tel. 0445.575222

giornale stampato su carta ecologica patinata opaca 90 gr giornale stampato su carta ecologica patinata

BILANCIO 2013: SPESE UGUALI al 2005 PAROLE D’ORDINE: CONTENIMENTO ED EFFICIENZA

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e per i diversi progetti in cantiere e in previsione. A Schio il bilancio è sempre stato approvato a dicembre dell’anno prima, ad eccezione del 2012, in cui, per l’incertezza dovuta all’applicazione dell’IMU), è stato approvato il 3 aprile. Per uscire da queste sabbie mobili, il Sindaco ha quindi scelto di procedere comunque con una traccia di bilancio (sono in corso da tempo incontri con assessori, dirigenti e capi-servizio) sulla linea di quanto si può al momento ipotizzare. In questo modo si vuole dare una bussola alla nave per farla andare

nella direzione voluta con una rotta che eventualmente verrà aggiustata lungo il percorso quando si definiranno i vari aspetti. Una scelta che mescola quindi responsabilità di governare il presente e coraggio di costruire il futuro. Una scelta fatta Per non perdere l’efficienza e la capacità di fare. Una scelta che il Comune oggi può fare perchè negli anni si è attuata una politica di controllo attenta e rigorosa, che ha fatto del nostro un comune virtuoso. Segue a pagina 2

Bilancio 2013: spese uguali al 2005..................................................pag 1-2 5 x MILLE: scegli il tuo Comune!........................................................pag 2 Aprono gli Shed. Si completa così il restauro del Conte......................pag 3 CO2: Schio obiettivo 2020 emissioni - 20%.......................................pag 4 A proposito di elezioni.......................................................................pag 4 A Schio primo campo da rugby veneto interamente in sintetico..........pag 5 La Biblioteca Civica è sempre più centro di cultura.............................pag 6 Dillo al Difensore Civico.....................................................................pag 7 Nuovi spazi dell’Informagiovani.........................................................pag 7 Aspettando l’adunata........................................................................pag 8

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ommario

er la prima volta dall’inizio del mandato amministrativo il bilancio di previsione del Comune deve ancora essere approvato. Non è una situazione a cui questa Città è abituata. È che, anche sul fronte del bilancio, c’è una situazione di incertezza legata a diversi fattori non dipendenti dal Comune. Difficile quindi pianificare le entrate e le spese: e questo vuol dire il rischio che la macchina rallenti o si fermi in attesa delle indicazioni di budget ai vari uffici

BELLISSIMO IL NOSTRO TRETTO Nel 2012 si è svolta la prima edizione del concorso fotografico sul Tretto organizzato dal sito www.tretto.it. La copertina di “comune.schio” n. 1/2013 è dedicata alla foto vincitrice scattata da Enrico Campana. Uno scorcio di Tretto dove sembra di poter toccare la terra con le mani e sentirsi accarezzare la pelle dall’aria pura. Al concorso, ideato da Francesco Bertoldi, hanno partecipato 1000 persone, tra votanti e partecipanti, che hanno caricato nel sito www. tretto.it ben 485 foto, che ritraggono l’altopiano nei tanti suoi aspetti, tutti da scoprire. La redazione di “comune.schio” aspetta l’edizione 2013 e intanto augura a tutti buone passeggiate e buone foto.

Numero 01 2013 Finito di stampare il 22 marzo 2013 Distribuito per il Comune di Schio da Queen Quality Distribution.


I n p r i m o piano

BILANCIO 2013: SPESE UGUALI al 2005 PAROLE D’ORDINE: CONTENIMENTO ED EFFICIENZA Segue da pagina 1

5 MILIONI DI EURO IL CONTENIMENTO DELLA SPESA REALE TRA IL 2005 E IL 2013 Spese per il personale MENO 1.600.000 euro

TREND DI SPESA 2013

(con inflazione dal 2005)

Tassi di interesse e rimborsi mutui MENO 1.300.000 euro Risparmi ottenuti a tutti i livelli grazie all’applicazione generale del criterio di contenimento della spesa

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significa quindi fare un “risparmio” di 5 milioni di euro. E questo grazie a risparmi concreti, azioni di razionalizzazione e miglioramento nell’efficienza della macchina amministrativa senza per questo andare ad intaccare i servizi o pesare troppo sulle tasche dei cittadini.

Tra i punti fermi individuati c’è il contenimento della spesa che si vuole attestare nel 2013 agli stessi livelli del 2005: circa 34 milioni e mezzo di euro. Operazione che è resa possibile grazie a quella politica di attenzione e contenimento attuata sin dal primo anno di mandato del sindaco Dalla Via (2005). In questo senso, il confronto tra la spesa del 2005 e quella del 2012 è ancora più significativa, se si calcolano i tassi di inflazione di questi 8 anni: solo introducendo questi adeguamenti infatti, la spesa sarebbe dovuta crescere di 5 milioni di euro. Contenere la spesa alla cifra del 2005

Acquisti di materiali e beni di consumo MENO 500.000 euro Spese per le consulenze MENO 400.000 euro

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Spesa reale (milioni di E) 2005: 34,8 2006: 33,7 2007: 34,6 2008: 34,8 2009: 34,7 2010: 34,8 2011: 34,9 2012: 34,4 2013: 34,5?

Trend spesa (milioni di E) 2005: 34,8 2006: 35,4 2007: 36,1 2008: 36,7 2009: 37,1 2010: 37,6 2011: 38,2 2012: 38,9 2013: 40,1

comune.schio

5 X MILLE: scegli il tuo Comune! Con il tuo contributo sostieni le famiglie in difficoltà

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Anche quest’anno il Comune sceglie le famiglie come beneficiarie dell’aiuto che i cittadini possono dare attraverso il 5 permille. Come ogni anno, infatti l’Amministrazione Comunale può decidere a quale settore o progetto specifico dedicare la quota che gli scledensi decidono di destinare ai Servizi Sociali del Comune indicando il Comune come destinatario nella loro dichiarazione dei redditi relativa al 2012. La scelta è di utilizzare i soldi per rinforzare il servizio di assistenza alle famiglie (dai contributi sulle bollette a quelli per le rette d’asilo, gli affitti e tante altre necessità). La scelta va fatta al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2012, che viene presentata in questi mesi, firmando nel riquadro del modello Unico, CUD, 730, che riporta la scritta Attività Sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente.

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Dal 9 al 12 maggio al Lanificio Conte

Affitto e emergenze abitative 103.198 euro

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I numeri dell’assistenza nel 2012 Nel 2012 la spesa per l’assistenza economica è cresciuta di circa un 30% passando da Euro 219.392 del 2011 a Euro 314.254. Complessivamente sono stati aiutati 285 nuclei familiari, in possesso dei requisiti previsti dal vigente regolamento per la concessione di benefici economici e materiali e dalle linee guida attuative.

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Testi a cura di CC


I n p r i m o piano

Aprono gli shed. Si completa così il restauro del Conte

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’Amministrazione Comunale scledense ha affidato ad una prestigiosa mostra personale di Pino Guzzonato la restituzione alla città dell’edificio a Shed del Lanificio Conte. L’esposizione è il primo evento ad avere per teatro l’ala ovest e celebra il completamento del progetto di restauro dello storico edificio di archeologia industriale. In mostra una raccolta delle opere dell’artista scledense che lavora diversi materiali, tra cui la carta, e che ha esposto in Italia e all’estero. Dopo l’importante intervento pubblico-privato di restauro, che nel 2007 ha fatto riaprire le porte del Conte, torna a vivere una nuova area dello storico edificio: una superficie di circa 1300 metri quadrati destinata a zona espositiva e dotata di diversi vani accessori. L’ampio spazio po-

trà proseguire la vocazione di polo dedicato alla tecnologia e all’innovazione assegnata già oggi al Conte: l’ex opificio negli ultimi anni ha infatti ospitato diverse mostre e appuntamenti che hanno portato il nome della città nel panorama nazionale (tra cui Innovarti, la mostra di Elda Cecchele e il Festival delle Città Impresa) ed è anche sede del Demotech. Il progetto di risanamento conservativo dell’edificio a shed - per un investimento di circa 2 milioni 400 mila euro, dei quali un milione coperto con contributo della Regione ottenuto attraverso l’Intesa Programmatica d’Area Alto Vicentino – ha interessato gli spazi che ospitavano la tessitura e filatura dell’opificio: progettati dall’ing. Carlo Letter, nel 1906 furono realizzati in cemento armato secondo il sistema “Hennebique” con copertura a shed.

I pilastri e le travi del fabbricato sono stati rinforzati mediante l’applicazione di fibre di carbonio, limitando al minimo le variazioni degli spessori originari, ma ottenendo un notevole incremento di resistenza e portata. Sono inoltre state realizzate alcune pareti in calcestruzzo armato per ospitare i dispositivi idraulici tipo “shock transmitters”, che consentono di controllare la struttura in caso di eventi particolari,

quali il terremoto. Anche la copertura è stata rinforzata con elementi in acciaio. L’intervento ha portato poi alla realizzazione di una nuova grande apertura su via Pasubio che offre la sensazione di una viabilità più ampia, integrandosi armoniosamente con il nuovo accesso: questo presenta una dolce gradinata e un’agevole rampa e già da via Pasubio si può vedere l’interno attraverso un’ampia vetrata. Dal lato opposto

Foto di Roberto Rizzotto - Testi a cura di VA

si può accedere direttamente allo spazio Conte e alla galleria sottostante. La mostra “Mutazioni” di Pino Guzzonato è visitabile fino al 5 maggio, il venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Negli stessi orari è possibile visitare nel corpo ottocentesco del Lanificio Conte una mostra che narra a volo d’uccello la plurisecolare storia del Lanificio Conte.

3 comune.schio


lo sape v a t e c h e

CO2: SCHIO OBIETTIVO 2020 EMISSIONI - 20%

I 4 comune.schio

l problema dell’effetto serra, con le relative implicazioni climatiche, è al centro dell’agenda internazionale da molti anni. L’Europa, in particolare, ha messo in atto delle importanti iniziative su scala continentale al fine di contenere

le emissioni di CO2, tramite direttive e regolamenti vincolanti per tutti i Paesi membri. Ridurre le emissioni e usare fonti rinnovabili può anche spingere il sistema energetico europeo verso una maggiore competitività.

L’Europa dipende, infatti in gran parte, dalle forniture di gas e petrolio di paesi extra europei. In Italia tale dipendenza è ancora più evidente dato che l’energia elettrica viene prodotta principalmente con gas, combustibile tanto pulito ed efficiente

quanto costoso. Inoltre, non dimentichiamo che il parco edilizio nazionale presenta un livello medio di efficienza molto basso. Quindi, efficienza energetica e fonti rinnovabili rappresentano due importanti motori di sviluppo, che consentono di liberare risorse alle imprese e ai cittadini, risorse che possono essere reinvestite. Anche il Comune di Schio si è impegnato a ridurre, entro il 2020, le emissioni di CO2 nel territorio di almeno il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione sull’Energia Sostenibile (PAES). Nel contesto del progetto europeo “Covenant - Capacity” ha realizzato il proprio Piano con il duplice obiettivo di legare la Città alle più virtuose iniziative su scala Europea in tema energetico, ma soprattutto per dimostrare con fatti concreti che

la Green Economy rappresenta un’occasione di sviluppo economico e non un ennesimo fardello a carico di imprese e cittadini. I settori chiave sui quali si deve intervenire sono: • il residenziale • il terziario • i trasporti • l’industria • la pubblica amministrazione I principali attori di questi settori, gli stakeholder, sono chiamati a concorrere con azioni specifiche concordate al raggiungimento dell’obiettivo emissioni di CO2 20%, da qui al 2020. Per far ciò l’Amministrazione attiverà degli strumenti per favorire la partecipazione, il confronto e la realizzazione di quanto la Città sarà in grado di proporre e fare. INFO su www.comune.schio.vi.it e www.pattodeisindaci.eu

fondatrice dell’Acli locale (come si desume dai documenti estratti dal Bollettino del Duomo di San Pietro). Per completare la figura di Lisetta De Rigo è importante la testimonianza che la signora Bice Bortoli De Munari, sua compagna di scuola, ha lasciato nelle pagine di “Schio” del giugno 2005. La signora Bice ricorda l’amica Lisetta come una ragazza studiosa, di famiglia profondamente religiosa, ma che per le ristrettezze economiche personali dovute ai difficili tempi post bellici, non fu in grado di completare gli studi a Vicenza per diventare maestra. Venne inserita in organico al Lanificio Cazzola, presso l’ufficio paghe e la cosiddetta “Mutua” (si presume

una sorta di attuale servizio risorse umane e forse non a caso). Condivise con Bice e altre amiche i sentimenti di quella chiamata al voto, come la profonda consapevolezza del valore civile e sociale di quelle nuove consultazioni elettorali, inserite in un momento storico in cui, per la ricostruzione del Paese (e non solo in senso materiale), erano chiamate fortunatamente anche le donne, per la realizzazione di un futuro democratico e partecipativo migliore. Elisa De Rigo muore il 7 maggio 2005. L’allora sindaco Giuseppe Berlato Sella, nel consiglio comunale del 16 maggio successivo chiese giustamente all’organo collegiale di ricordarla con un minuto di silenzio.

A PROPOSITO DI ELEZIONI

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l suffragio universale, ossia il diritto al voto per uomini e donne è stato introdotto in Italia nel 1945, grazie al decreto legislativo luogotenenziale nr. 23 del 2 febbraio. All’epoca l’Italia era ancora divisa, in particolare il Nord era ancora occupato dagli eserciti tedeschi. Dopo la liberazione, le italiane e gli italiani espressero la loro scelta nella Repubblica

con il referendum del 2 giugno 1946. A Schio, il primo consiglio comunale votato con libere elezioni dopo la caduta del fascismo, fu convocato, il 24 marzo 1946 e la Signora Elisa De Rigo, una giovane scledense di soli 29 anni, fu nominata presidente per un semplice motivo, ma previsto dalla legge: aveva ottenuto il maggior numero di

E A PROPOSITO DI DONNE...

Nasce dalla collaborazione tra la Commissione Comunale per le Pari Opportunità e l’Associazione Cafecinque il 13° numero dei “Quaderni di Schio” dal titolo “Raccontiamo donne - Un ponte tra ieri e domani”. La pubblicazione racconta 4 figure femminili del passato scledense: Teresina Pizzolato, Luigia Eberle, conosciuta come “Gigia Bandera”, Romana Rompato e Teresa Boschetti Confortini, protagoniste rispettivamente in ambito sociale, del lavoro, letterario e della cultura in genere. E a questi profili affianca le interviste a 4 figure femminili attive nella Schio di oggi negli stessi ambiti: Marta Dalla Costa, presidente della Cooperativa sociale Mano Amica; l’imprenditrice Cinzia Fabris; la scrittrice Maria Facci e Tiziana Cadaldini, responsabile della Biblioteca, ormai scledense d’adozione. Buona lettura!

voti nelle elezioni comunali. In un epoca in cui si discute su quote rosa, sulla presenza femminile nelle posizioni strategiche della società, non possiamo non riflettere su questo avvenimento rivoluzionario per i tempi e tuttora scarsamente imitato: la Schio del 1946 esprimeva la propria fiducia in una giovane donna, dando a lei un alto numero di consensi ed una importante carica istituzionale. Purtroppo non seguirono altri incarichi: i tempi non erano maturi. Dai pochi documenti d’archivio, conservati in Biblioteca Civica, si scopre che Elisa De Rigo, era un elemento di spicco dell’Azione Cattolica cittadina, all’interno della quale ricoprì per più anni la carica di presidente, partecipava fattivamente alla vita pastorale parrocchiale del Duomo, fu membro per molto tempo del comitato dell’Ente Comunale di Assistenza. Politicamente la vediamo inserita nei consigli provinciali della vecchia formazione politica della Democrazia Cristiana, socia

Foto d’archivio del Comune di Schio e di Giandomenico Luccarda - Testi a cura di CC e TC


L o sape v a t e c h e

A Schio primo campo da rugby veneto interamente in sintetico Dalla Via: “Quest’opera è esempio che buona politica può fare cose importanti”

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I

n tanti hanno partecipato al taglio del nastro del manto in sintetico che è il primo impianto del genere specifico per il rugby in Veneto. Per l’inaugurazione ha ospitato il raduno di

una rappresentativa giovanile triveneta della Federazione Italiana Rugby, oltre alle autorità scledensi e dei Comuni limitrofi, presenti anche tanti cittadini, una rappresentanza del Cam-

pus - del cui progetto l’impianto rappresenta il primo tassello fisico - e tantissimi atleti della società Rugby Alto Vicentino, guidati dal presidente Marco Fantato. I ragazzi degli istituti superiori del Campus avranno accesso a questo nuovo impianto anche per svolgere altre attività sportive. Per la Regione, che ha sostenuto il progetto con un finanziamento di un milione e mezzo di euro, è intervenuto Antonio Sambo, che ha ricordato il suo stretto legame con il rugby e ha evidenziato che “questo sarà un impianto d’eccellenza e di prim’ordine, in grado di ospitare in-

Il campo - situato nell’area tra via del Redentore, via Colombara e via Raffaello - ha una lunghezza di 123 metri ed è largo 83 metri: dimensioni regolari per competizioni di campionati della serie maggiore e per gare internazionali. La superficie ha la possibilità di integrare il manto artificiale con erba naturale per ottenere nell’evoluzione dell’impianto sportivo, senza ulteriori modifiche e senza costi aggiuntivi nei sottofondi, una superficie in erba rinforzata. A questo primo stralcio sta seguendo ora una seconda fase dell’intervento che porterà alla realizzazione delle opere a completamento del “Centro sportivo Stadio del Rugby”, con spogliatoi, tribune e parcheggi. Il progetto complessivo prevede un investimento di 3 milioni 600 mila euro sostenuto da un finanziamento regionale di 1 milione 500 mila euro. I lavori del secondo stralcio prevedono la realizzazione dell’edificio che ospiterà le tribune lungo il lato maggiore del campo. La struttura sarà articolata in tre piani. Il piano terra avrà una superficie di circa 620 metri quadrati e ospiterà 4 spogliatoi per gli atleti e 2 per gli arbitri più il locale per il terzo tempo, dotato di una piccola cucina, e vani accessori e tecnici (infermeria, magazzino...). Al primo piano ci sarà una palestra che potrà essere utilizzata, come il campo, anche dagli istituti del Campus. Dal terzo piano scenderanno infine le gradinate per il pubblico: queste, assieme a delle “collinette” verdi che saranno presenti a lato del campo, consentiranno una capienza fino a 600 spettatori. A completare l’impianto sarà la realizzazione di una piazzetta alberata all’ingresso e di un adeguato sistema di parcheggi e di percorsi pedonali e ciclabili.

contri importanti e di livello nazionale”. Susanna Vecchi della FIR - Federazione Italiana Rugby - ha sottolineato che “ogni nuovo impianto significa una crescita per lo sport e un nuovo punto di riferimento per i giovani: questa sarà una nuova casa per la palla ovale e per i valori di questo sport”. Alessandro Biasiolo, vicepresidente del Comitato Regionale, ha quindi dato un “in bocca al lupo a quanti scenderanno su questo campo” ribaden-

do che “il Veneto è un territorio all’avanguardia sia dal punto di vista tecnico che degli impianti”. L’importanza dello sport per i ragazzi è stata sottolineata anche da Marco Franceschetto del CONI - “Serve un occhio di riguardo per lo sport perchè permette ai giovani di avere degli obiettivi per cui impegnarsi e lottare” - e da Ivo Dagazzini dell’Ulss n. 4 Alto Vicentino - “lo sport è un investimento per la salute”.

L’11 e il 12 Maggio tutti sui pedali

*Rendering a cura dello Studio Bertolazzi - Foto d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di VG

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t e r r i t o r io

la Biblioteca Civica è sempre più centro di cultura Nel 2012 registrati più di 195 mila presenze e oltre 120 mila prestiti

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6 comune.schio

a Biblioteca Civica è sempre più centro di cultura. I dati del 2012 confermano l’importante ruolo della struttura di via Carducci che negli ultimi 12 mesi ha fatto segnare oltre 195 mila presenze (195.348), ben 9 mila in più rispetto al 2011 (186.371) e addirittura 40 mila in più se il confronto è con il 2009 (151.437). Una crescita costante e continua confermata anche da 1303 nuovi iscritti che portano a 7.524 le tessere rilasciate. Crescono poi prestiti, che superano quota 120 mila (120.796) ai quali si sommano oltre 20 mila rinnovi e circa 20 mila movimenti complessivi fatti attraverso il prestito interbibliotecario provinciale. Sia per gli adulti che per ragazzi, tra i prestiti la narrativa fa la parte del leone, ma crescono in maniera costante anche le richieste di dvd e CD musicali che rappresentano oltre il 30% del totale. Si afferma infine l’autoprestito, cresciuto del 10% nell’ultimo anno e arrivato quasi al 40% dei casi. Numerose sono poi state le

proposte con tante iniziative promosse che hanno messo al centro gli stessi utenti: tra queste la formazione dell’albo dei lettori volontari.

Sul fronte delle nuove tecnologie se le postazioni internet rimangono altamente utilizzate (20.200 accessi rispetto ai 13 mila del 2011) - grazie anche all’apprezzata introduzione di quattro postazioni “veloci” (massimo 30 minuti) - la novità è rappresentata dagli e-book: finita la fase sperimentale del prestito è ora possibile prenotare un e-reader e consultare la lista dei libri elettronici offerti. Ultimo dato significativo riguarda l’aumento costante della presenza di bambini e ragazzi (1863 i

ragazzi iscritti): nella sezione a loro dedicata c’è un patrimonio di oltre 19.500 tra testi, dvd e cd (cresciuti di 1173 nell’ultimo anno). Il patrimonio complessivo della Biblioteca ha raggiunto nel 2012 le 154.220 unità con 4.393 nuovi acquisti negli ultimi 12 mesi. “Questi numeri testimoniano il ruolo forte svolto dalla nostra biblioteca, come punto di riferimento per tanti studenti e lettori in genere - sottolinea l’assessore alla cultura Pit Formento - Dietro questi dati ci sono la profes-

sionalità degli operatori e la qualità di un servizio che negli anni continua ad evolversi al passocoi tempi con tante proposte. E nonostante i tagli che da più parti arrivano al settore della cultura.Grazie poi alla collaborazione con l’Informagiovani, oggi biblioteca e aula studio offrono agli studenti aperture prolungate durante tutta la settimana”. Tra poco online anche il nuovo sito internet della Biblioteca “biblioteca.comunedischio.it”.

Grazie! Grazie! Grazie!

Grande successo per la quarta edizione di “Vieni a Teatro con mamma e papà”. La rassegna teatrale ha coinvolto 3.028 spettatori per circa 800 famiglie. 4 dei 5 spettacoli sono andati esauriti in prevendita. Grazie a tutti e arrivederci all’anno prossimo!

Grazie ai tanti cittadini che hanno firmato per il giardino Jacquard come Luogo del cuore FAI. Il Giardino cittadino si è classificato al 18° posto nella classifica generale, è stato il 2° più votato in Veneto e il 1° nella classifica relativa ai beni dell’archeologia industriale. Un riconoscimento del valore del Giardino, un bel traguardo per la città e un premio ai tanti che si sono impegnati nella raccolta delle firme. Le oltre 11 mila firme sono un grande risultato e la dimostrazione dell’affetto degli scledensi per questo luogo.

Foto d’archivio del Comune di Schio e di Francesco Bianchi - Testi a cura di VA


t e r r i t o r io

DILLO AL DIFENSORE CIVICO

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nche per quest’anno i cittadini di Schio potranno contare sul servizio del Difensore Civico che, da tempo, opera all’interno del Palazzo Comunale, su richiesta di chiunque ritenga di avere fondate ragioni di dolersi di comportamenti o inerzie dell’amministrazione, degli enti dipendenti o controllati dal Comune. Compito del Difensore è, infatti, quello di garantire l’imparzialità, l’efficienza e la correttezza dell’azione amministrativa e di intervenire su tutte le questioni che riguardano il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione.

In particolare: • multe • sanzioni amministrative • tributi • urbanistica • viabilità • edilizia • servizi sociali • ambiente • richieste di accesso agli atti Il cittadino, che ritiene sia stato leso un suo diritto o violato un suo interesse, può rivolgersi liberamente al Difensore Civico, che si attiverà immediatamente per affrontare e risolvere ogni singolo caso. Al Difensore è anche pronto ad ascoltare chi vuole proporre suggerimenti e migliorie all’operato della pubblica amministrazione.

È bene precisare che il Difensore Civico non è un Organo giudiziario, né in particolare un Giudice di Pace; non emette perciò sentenze, né dispone di poteri giurisdizionali, ma usa solamente gli strumenti istituzionali dell’autorevolezza e della mediazione, o richiede l’annullamento degli atti illegittimi mediante istanze di autotutela. L’accesso all’Ufficio e l’assistenza del Difensore sono completamente gratuiti. Il Difensore riceve senza appuntamento ogni mercoledì mattina dalle 9.00 alle 13.00, oppure previo appuntamento negli altri giorni. Risponde, inoltre, alle richieste inviate via email all’indirizzo:

difensorecivico@comune. schio.vi.it. ed è presente con il proprio profilo istituzionale anche su facebook (Difensore Civico Schio) dove ugual-

mente è possibile scrivere o lasciare messaggi. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria al 0445 691405.

NUOVI SPAZI DELL’INFORMAGIOVANI

I

n queste occasioni si esibiscono i numeri e quelli nel bilancio delle attività svolte dall’Informagiovani del Comune di Schio nel 2012 sono ancora una volta sostanziosi: quasi 7000 presenze; 62 mila accessi al sito internet; quasi 600 consulenze universitarie; più di 30 eventi per il concorso di idee In Movimento. Ma oltre ai numeri, nel 2012 l’Informagiovani ha messo a segno anche tanti nuovi progetti e opportunità: dalla sala prove agli incontri sul lavoro, dal Cantiere In Movimento alla nuova aula studio fino al progetto Valori-Lavori. Il tutto in un anno che ha chiuso in bellezza con il trasferimento del Servizio nei nuovi e più funzionali spazi delle barchesse di Palazzo Fogazzaro, sempre in via Pasini. I nuovi spazi sono stati ufficialmente inaugurati sabato 16 febbraio con l’evento Open Night IG: dalle 21.00 –

al termine della sfilata serale di Schio Carnevale Insieme, con il conforto di uno stand gastronomico e la musica del Dj Soultaz è stato possibile visitare lo sportello, l’aula studio, l’aula informatica e tutte le altre stanze polifunzionali per corsi, incontri e riunioni. Come ha sottolineato il Sindaco non si è trattato di un semplice trasloco, ma di un punto di arrivo di un percorso in atto da anni che ha sostenuto e alimentato il protagonismo dei giovani fino a mettere a loro disposizione un polo dedicato in cui possono confluire i tanti contenuti creati in questi anni. Le barchesse di Palazzo Fogazzaro sono dunque ora un punto di riferimento per tutti i giovani e i loro interessi. All’Assessore ai Giovani, Stefano Pento, notoriamente sensibile alle nuove tecnologie, piace identificare il nuovo Informagiovani come

un hub in cui i giovani partono dalla condivisione degli spazi per condividere esperienze. Unendo gli spazi e coordinando le risorse si è arrivati ad un Informagiovani open, con spazi aperti e visibili a tutti, in osmosi con la città, sicuramente nel cyber spazio ma soprattutto in the real word. Il ruolo dell’Informagiovani continua ad essere importante, non solo per la città ma anche per i comuni del territorio che non sono in grado di offrire un servizio dedicato. Uno sforzo particolare viene garantito dalla continuità della comunicazione e dall’uso di una comunicazione al passo con i tempi o, come si usa dire oggi update e che tiene dunque conto della veloce evoluzione in questo campo. Oltre al sito web che ospita tra le altre informazioni 276 schede tematiche e registra un buon incremento di accessi, è attiva una pagina Facebook con quasi 2000 “mi piace” e un gruppo aperto, sempre su Facebook, dedicato ai frequentatori dell’aula studio che conta 209 iscritti. Sono invece oltre 2200 gli iscritti alla newsletter elettronica dedicata ai corsi di formazione e alle opportunità di lavoro e studio all’estero. L’aula studio definitivamente trasferita alle barchesse, gode oggi di una ampia

flessibilità di apertura, grazie anche all’impegno di diversi volontari che garantiscono fasce serali e festive. Accanto a questo spazio è operativa la Piazza Telematica, attrezzata di postazioni pc fisse per organizzare corsi e per consentire la diffusione di iniziative legate alla diffusione del software libero e dei sistemi operativi open source, attraverso le attività dell’Associazione AVILUG. In un periodo estremamente critico per il lavoro dei giovani, il Servizio sta dedicando una particolare attenzione a questi temi con diversi momenti di informazione, formazione, incontri e workshop. È stato poi avviato con buoni esiti il progetto Valori-Lavori, che dà la possibilità ai non occupati con meno di 35 anni di utilizzare gratuitamente degli spazi pubblici per organizzare corsi a pagamento e mettere così alla prova le proprie capacità e competenze. I corsi sono partiti a dicembre e fino a questo momento sono 6 i corsi realizzati o in fase di svolgimento. Stabile è il successo del concorso di idee In Movimento che ha visto nel 2012 oltre 30 eventi organizzati, venti dei quali inediti, con 189 ragazzi coinvolti nell’organizzazione. Alcuni di loro hanno potuto usufruire della consulenza offerta dal Cantiere In Movimento. un nuovo sportello aperto 3 volte alla settima-

Foto d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di MGDP

7 comune.schio

na in cui è possibile avere il supporto degli animatori della cooperativa Samarcanda per i giovani che vogliono realizzare un progetto. Live in Cantiere, un contest musicale tra band emergenti, è stato il primo risultato di questo sportello che ha proposto 8 concerti con 12 band richiamando più di 200 spettatori per ogni serata. Sono stati inoltre realizzati 8 focus group per ascoltare le esigenze della popolazione giovanile: hanno partecipato 90 ragazzi e sono nati alcuni gruppi di lavoro che periodicamente si ritrovano. Infine, per le aspiranti pop star o semplicemente per gli interessati a suonare in compagnia è partita la Sala prove musicali in via del Ponte, unica depandance decentrata dell’Informagiovani, già oggi utilizzata da una ventina di gruppi musicali, e che presto verrà ufficialmente inaugurata.


C osa succede in ci t t à

ASPETTANDO L’ADUNATA DALLA COMMEMORAZIONE DELLA BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA ALLA GRANDE SFILATA DEL 16 GIUGNO

P 8 comune.schio

iù di 330 nomi, scanditi nel silenzio. Si è aperta così, con il ricordo e gli onori ai caduti e ai dispersi, la cerimonia di commemorazione della battaglia di Nikolajewka svoltasi il 26 gennaio al Sacrario Militare di SS. Trinità a Schio. Tantissimi alpini, tanti famigliari, tanti cittadini e autorità civili e militari hanno voluto presenziare e rendere omaggio ai reduci e ai caduti partecipando alla manifestazione che ha aperto le iniziative in programma in vista del raduno triveneto dell’Associazione Nazionale Alpini, che si terrà a Schio tra il 14 ed il 16 giugno e che unisce i Comuni di Schio, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Santorso, San Vito di Leguzzano, Torrebelvicino e Valli del Pasubio. Molti gli appuntamenti sparsi per tutta la Val Leogra. In particolare a Schio: Domenica 17 marzo 2013 ore 10.00 piazza Rossi 152° anniversario dell’Unità d’Italia con la partecipazione della Fanfara Storica della Sezione ANA di Vicenza

Sabato 27 aprile 2013 ore 20.30 San Rocco di Tretto incontro “Strafexpedition” relatore Sito Ofelli

Martedì 4 giugno 2013 ore 20.30 Aula Magna Istituto ITIS De Pretto convegno “Gli alpini nella resistenza” ANA, ANPI, Istituto Storico della Resistenza e Museo Storico di Vicenza E poi, fino al 16 giugno: mostre a Palazzo Fogazzaro, intitolazione di Via degli Alpini, concerti, spettacoli e la grande adunata. Aggiornamenti su www.vicenza@ana.it Di seguito una sintesi del discorso del Sindaco, Luigi Dalla Via, al Sacrario di SS. Trinità - 26 gennaio 2013 Amici... Vi ringrazio di essere qui. Oggi siamo riuniti per ricordare un fatto di guerra, una battaglia disperata verso una salvezza che alla fine in pochi, in quel tragico gennaio del ‘43, raggiunsero. Un fatto dell’ultima guerra che ha colpito anche la nostra città e i paesi della Val Leogra in un modo forte, doloroso, diffuso. Ma siamo qui anche ad inaugurare l’insieme di manifestazioni collegate al ra-

duno triveneto dell’A.N.A. Nikolajewka è sì un luogo storico, ma che è anche una ferita che ci portiamo tutti dentro il cuore e la memoria. Una ferita particolarmente dolorosa per quanti, come molti di voi, il loro “giovane” - fratello, padre o zio che fosse - non lo hanno più visto tornare, per sempre. Nikolajewka... è anche il simbolo di una disfatta che segnò una svolta nella seconda guerra mondiale paragonabile a poche altre, sotto il profilo strategico; e che segnò l’epitaffio amaro di una assurda campagna d’invasione voluta dai vertici nazifascisti, che ne portano tutto il peso morale e la responsabilità storica. Nikolajewka è anche il punto di non ritorno per la progressiva presa d’atto della follia collettiva che aveva trascinato il popolo italiano nell’accettazione quasi generale delle guerre fasciste, il cui primo esito, drammatico, si era già visto con l’anteprima del fronte greco-albanese. Grandi scrittori che fecero da militari quell’esperienza, come il nostro Mario Rigoni Stern, la narrarono in pagine letterarie che ancora oggi ci prendono e ci emozionano. Per lo più, essi, in modo significativo, attraverso quel dramma cambiarono radicalmente la loro visione delle cose e passarono poi variamente all’antifascismo o alla Resistenza attiva. Le loro memorie possono essere lo specchio di una generazione che maturò la visione di una nuova Italia nella durezza di quell’atroce avventura. Il loro esempio, e

Sabato 25 maggio 2013 ore 20.30 Palazzo Toaldi Capra, presentazione del libro di Manuel Grotto “Alpini del battaglione Val Leogra”

quello di migliaia loro amici e commilitoni che fecero le stesse scelte, ci resta, luminoso, puro.... E siamo grati a quei testimoni, che ci aiutano a ricordare come l’articolo 11 della nostra Costituzione, che ripudia la guerra come mezzo di aggressione e per risolvere le controversie internazionali, sia nato anche grazie a quell’esperienza, e all’altra, non meno triste, che si stava consumando sul fronte nordafricano in quei mesi, dopo El Alamein. Le generazioni nate dopo il secondo conflitto sono state istruite così, anche grazie al sacrificio di quegli italiani, in una scuola che insegna il rifiuto della violenza, l’uguaglianza tra gli uomini, la gioia della vita; una scuola che insegna che si può far grande il proprio Paese anche vivendo da bravi e onesti cittadini. Ma non possiamo ricordarci di queste cose essenziali e prime senza avere almeno il calore di una speranza... Ecco perciò un piccolo dono, un simbolo: i semi di girasoli: sono semi da piantare, perché germoglino nella buona stagione, portando il sole in terra e ricordandoci quelle sterminate piantagioni che stupivano e rallegravano la vista e il cuore di quei nostri “ragazzi” durante le marce di avvicinamento al fronte, nell’estate precedente alla disfatta. Sono fiori di pace, umili, bel-

li, utili. Ci dicono oggi, con la promessa della loro crescita vigorosa, che la pace e non la guerra, il sole e la vita e non i loro contrari sono la normalità dell’esistenza: gli alpini di oggi riuniti nell’A.N.A. sono infatti un vero corpo di pace, che ha mostrato in molte occasioni di protezione civile cosa è il cuore alpino, cosa è la solidarietà attiva e fattiva. I fatti parlano, ci parlano e, come i girasoli, seguono la via della luce: ci indicano la direzione concreta verso cui proseguire per costruire la pace in Europa e nel mondo. Dobbiamo farlo, lo dobbiamo ai nostri alpini, agli altri soldati italiani che sono rimasti laggiù, e alle loro famiglie che ancora qui, con noi, li ricordano. Viva gli alpini! Viva la pace! Viva l’Italia!

QUESTO SPAZIO PUò ESSERE TUO. Per info telefona allo

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Foto d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di MM e CC


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