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I Giganti del Mare
Il documentario sui trabocchi e traboccanti d’Abruzzo, Puglia e Molise
I Giganti del Mare
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Igrandi progetti vanno sostenuti, soprattutto quelli che valorizzano il nostro territorio. Così, Colle Moro appoggia con entusiasmo l’iniziativa cinematografica “I Giganti del Mare”, prodotta dallo Studio Kairos di Parma e nata da un’idea del regista abruzzese Daniele Di Domenico insieme al pugliese Tutti a bordo della barca a vela Matuca 3, salpata dal porto di Giulianova lo scorso 12 settembre, che ha percorso 130 miglia nautiche in tre settimane approdando sulla costa abruzzese dei trabocchi a Ortona, San Vito Chietino e Vasto, per poi proseguire a vele spiegate in direzione Gargano a Peschici e Vieste, ultimando la sua tratta a Termoli.
Un viaggio lungo un invisibile sentiero tracciato sull’acqua, dall’Abruzzo alla Puglia, passando per il Molise, parallelo alle vie d’erba dei tratturi e della transumanza. Protagonisti loro: i trabocchi, immaginifiche macchine da pesca, che come enormi granchi aggrappati alla costa si protendono verso il mare sfidan-
La troupe.
Fabio Abatantuono, direttore della fotografia. A comporre l’equipaggio anche l’operatore di macchina Eric Tornaghi, l’assistente di scena Daniele Sicuro e la social media manager Chiara Cervigni, mentre al timone si sono alternati Ivo Olivieri, Stefano D’Ascenzo, Giovanni Gaspari e Marcello del Toro. do le onde, dalle origini avvolte nella leggenda. Si tratta di un film documentario che va alla ricerca della viva testimonianza di chi ancora oggi ne è custode di questi “giganti”, testimoni silenziosi di una civiltà mediterranea unica al mondo, ma ancora poco conosciuta, situati lungo un potenziale itinerario, turistico e culturale, da pensare e promuovere al di là di astratti confini regionali. “Abbiamo viaggiato lungo le coste di questo meraviglioso tratto di mare Adriatico, per raccontare di uomini e trabocchi – spiega Di Domenico - . Riportiamo sulla rotta del ritorno emozioni limpide che hanno attraversato l’obiettivo della telecamera e sono arrivate fino a noi, dall’altra parte, testimoni silenziosi di storie che meritano di essere fatte conoscere al mondo”. Ed ecco qualche fermo immagine di quello che diventerà un racconto cinematografico pensato per il mercato televisivo nazionale e internazionale, attualmente in fase di post-produzione, in uscita nei prossimi mesi. Il giovane Mario Altobelli, che in bici raggiunge San Vito Chietino, per aiutare il suo padrino di
battesimo Franco Cicchetti a montare un palo di rinforzo del trabocco Lupone. “Ricordo il pezzo di binario, pesante, che viene trascinato sulla passerella, poi il tonfo, sordo, in mare. Mario che nuota abbracciando la grande boa che sostiene il binario a mezz’acqua. Tutto si svolge in religioso silenzio, mentre il sole spunta sul mare e investe ogni cosa con una luce color oro brillante”, commenta il regista. Poco distante, Rinaldo Verì, appartenente alla storica famiglia di traboccanti abruzzesi, a bordo del suo “cannizzero”, rudimentale zattera di canne, si cura della manutenzione sotto l’impalcato del trabocco di Punta Tufano. “Rinaldo è uno dei pochi, se non l’unico, a sapere come si costruisce ‘lu cannizzer’ – spiega Di Domenico -, ci aveva promesso che lo avremmo trovato al nostro arrivo ed è stato di parola”. Tra le testimonianze di storici e studiosi incontrati lungo il percorso, in cui appare anche la nuova pista ciclopedonale della Via Verde, c’è lo scrittore di San Vito Chietino Pietro Cupido, autore del libro “Trabocchi Traboccanti e Briganti”. “Il mare certo è lo scenario che ci ha sempre accompagnato in questo viaggio, ma i veri protagonisti sono stati gli uomini, le donne e i loro trabocchi – racconta ancora Di Domenico -. I ricordi si susseguono in modo disordinato, caotico, secondo sequenze ogni volta differenti, che la mente seleziona sulla base di una logica che non è possibile interpretare, ma forse non si può proprio parlare di logica. Forse è questo il modo migliore per raccontare quello che abbiamo vissuto, seguire l’illogicità della mente, abbandonare quella che può essere una mera e noiosa esposizione degli avvenimenti in senso cronologico e lasciarsi trasportare dall’emozione di momenti che sono già diventati ricordi”. Il progetto di valorizzazione e promozione turistica che scavalca gli astratti confini geografici ha ricevuto, inoltre, il supporto di enti regionali, comuni e associazioni di categoria, quali: la Camera di Commercio di Chieti-Pescara, l’associazione
Rinascita dei Trabucchi Storici di Vieste, si fregia del patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, del Comune di Peschici, del Comune di Vieste e del sostegno del Comune di Vasto e del GAL Costa dei Trabocchi. Infine, oltre lo sponsor Astra srl, vanta come partner tecnici Legambiente Abruzzo, Taumat, Nissan e Marketing Digital Mind.
Rinaldo Verì a Punta Tufano. Riprese sul Trabocco Lupone.


Allestimenti scenografici sul Trabocco Turchino.

Il Punto
con il Sindaco di Frisa Nicola Labbrozzi

Il Sindaco di Frisa Nicola Labbrozzi durante la consegna delle borracce.
BORRACCE A SCUOLA:
L’INIZIATIVA GREEN IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI FRISA
Il 24 settembre 2020, primo giorno di scuola, oltre a portare il saluto e gli auguri per il nuovo anno scolastico, a tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria dell’Istituto Don Milani di Frisa, il Sindaco Nicola Labbrozzi ha consegnato 160 borracce in alluminio per contrastare l’utilizzo di bottigliette di plastica e sensibilizzare bambini e ragazzi al rispetto dell’ambiente. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Cantina Colle Moro al fine di favorire le buone pratiche plastic free.
LA CANTINA RISORSA ECONOMIA E TURISTICA PER IL TERRITORIO
«La Cantina Colle Moro rappresenta una delle più importanti risorse del nostro comune, rappresenta la storia della nostra terra, il caposaldo di famiglie che da generazioni fanno viticoltura – ha dichiarato il Sindaco Labbrozzi. - Colle Moro è veramente un punto di riferimento per tutti noi, abbiamo intrapreso un rapporto proficuo di collaborazione per attività che valorizzino il nostro paese come la consegna delle borracce ai ragazzi, la partecipazione congiunta al Cammino dei Vignandanti nell’edizione 2019 e la Giornata Internazionale dell’Enoturismo nel Novembre 2018, in collaborazione con la Pro Loco Frisa, in cui abbiamo aperto le porte del Palazzo Caccianini per un Aperitivo targato Colle Moro. Cosa si può fare ancora? La strada è lunga. Vi è la necessità di coordinare gli sforzi tra i vari soggetti deputati alla valorizzazione del territorio e intraprendere un percorso unico al fine di rafforzare l’immagine del nostro territorio ed attirare l’attenzione su una terra con risorse culturali, materiali e immateriali, con forti specificità locali. C’è l’esigenza di stimolare forme di attività turistica che possano, in modo innovativo e creativo, accompagnare il grande lavoro del settore vitivinicolo nel nostro territorio e favorire la cultura dell’accoglienza».
FRISA NELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO
«Città del Vino rappresenta una prestigiosa vetrina nazionale nel mondo del Vino – continua il Sindaco. - Frisa, iscritta ormai da più di 15 anni, partecipa ed accoglie sempre con molto entusiasmo le iniziative che ci giungono ogni anno. L’obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che vada a coniugare qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici. Come ogni

anno, patrociniamo l’evento Calici di Stelle promosso dall’Associazione Città del Vino, il più grande evento dell’estate dedicato al vino e al piacere di stare insieme realizzato dalla Pro Loco di Frisa, che rappresenta la punta di diamante dell’enoturismo regionale ed occasione importantissima per il nostro comune e per tutti i cittadini».
Al via i lavori di consolidamento
Inizieranno a breve i lavori di consolidamento della scarpata retrostante la cantina Colle Moro, previsti nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2019/2021 dell’amministrazione comunale di Frisa,
Foto di Alessandro Lanci.
con l’obiettivo di essere conclusi prima della prossima vendemmia. A comunicarlo è l’Arch. Nicola D’Angelo, Direttore dei Lavori, al quale abbiamo chiesto: quali sono i dettagli
e le finalità dell’opera?
“L’area è stata purtroppo interessata da movimenti franosi che hanno lambito il piazzale della cantina proprio nella zona maggiormente trafficata nel periodo della vendemmia, per questo il progetto mira a mettere in sicurezza la zona evitando un ulteriore arretramento del ciglio della scarpata. Nella parte sommitale, per un fronte di oltre cento metri è prevista la realizzazione di circa 106 pali della lunghezza di 17 metri su cui verrà messa in opera una soletta in calcestruzzo in parte a sbalzo che permetterà anche di ampliare la zona di transito proteggendo, nel contempo, l’area sottostante dal dilavamento. La struttura verrà protetta verso valle da idonei paracarri in metallo dimensionati per il traffico pesante. In questa occasione verranno rivisti anche gli impianti di raccolta delle acque meteoriche al fine di evitare che l’acqua possa danneggiare la scarpata”.
A quanto ammonta l’importo dei lavori?
“L’importo dei lavori ammonta a poco meno di un milione di euro (€ 994.906,92), l’appalto è stato espletato ed i lavori sono già stati aggiudicati da una ditta italiana che sembra avere ottime referenze – continua l’Arch. D’Angelo - l’opera è stata finanziata dal Ministero dell’Interno con i fondi per la messa in sicurezza del territorio in base ad una graduatoria nazionale. Il Comune di Frisa, grazie alla caparbietà del dott. Labbrozzi, è riuscito ad essere uno dei primi finanziati su una lista di oltre 5.000 progetti. Già nel 2019 lui, come professionista, aveva presentato una scheda alla Regione Abruzzo segnalando il dissesto, Successivamente, da Sindaco, appena saputo del bando del Ministero si è attivato coinvolgendoci per presentare un nuovo progetto. Sono decisamente contento che quest’opera si faccia nella nostra cantina”.

