Cogito 395

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Anno XXIII - n. 395 - Sabato 29 Ottobre 2016

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Commemorazione dei defunti La solita corsa contro il tempo per “salvare la faccia” il 2 novembre Crispano / Verso lo scioglimento del Consiglio comunale

- FRATTAMINORE Le conseguenze della tromba d’aria

- AFRAGOLA Che fine fanno i beni confiscati alla camorra?

- DARIO FO Le Fabulae atellanae senza l’ambasciatore



L’EDITORIALE ‹‹

Il secondo scioglimento per Crispano. Un fallimento per tutti Le parole del ministro degli interni, Angelino Alfano, che, nel corso di un incontro in Prefettura, ha confermato che, in queste ore, avvierà l’iter per lo scioglimento dei Consigli comunali di tre comuni della provincia di Napoli, toglie quasi del tutto le speranze di chi pensava che Crispano potesse sfuggire al secondo scioglimento nel giro di pochi anni dopo il primo, avvenuto nel 2005. Il secondo scioglimento del Consiglio comunale di Crispano, a distanza di dieci anni, è il segnale di un fallimento totale. Un fallimento della politica locale che non ha saputo rinnovarsi, né creare quegli anticorpi in grado di evitare un’altra offesa alla città, ma anche della stessa legge che porta allo scioglimento del Consiglio comunale visto che il commissariamento non è servito a nulla se gran parte dei protagonisti di quello scioglimento si sono poi potuti ricandidare e, dopo una sola consiliatura portata a termine, si è tornati nuovamente a uno scioglimento del Consiglio comunale. Quasi tutti i comuni dell’area a Nord di Napoli hanno avuto l’onta dello scioglimento per il rischio di condizionamento della camorra e quasi sempre chi era protagonista in quei Consigli comunali ha continuato a far politica, indirettamente, ma, il più delle volte, direttamente, ricoprendo ruoli di primo piano. Allora è giusto chiedersi: A che serve lo scioglimento? Se il condizionamento c’è o, addirittura, come si è letto in alcune relazioni che hanno poi portato allo scioglimento, c’erano legami tra Consiglieri, Assessori e Sindaci e i clan della zona, perché a quelle parole scritte in atti pubblici, passati in Prefettura, al Ministero degli Interni e, addirittura, nelle mani del Presidente della Repubblica, non sono seguiti fatti concreti? Perché non sono stati avviati processi e individuate e punite le responsabilità personali? Nulla di tutto questo. Oltre allo scioglimento del Consiglio comunale non s’è andati. Perché? Perché non c’erano gli elementi per andare avanti? Eppure quegli stessi elementi sono stati considerati talmente gravi da indurre all’esproprio

della democrazia, del diritto dei cittadini a scegliersi i propri rappresentanti. Purtroppo, di fronte a domande del genere, c’è il rischio, concreto, di far perdere importanza a una legge, quella che regola lo scioglimento dei Consigli comunali quando c’è la possibilità o la certezza del condizionamento della camorra, oltre al rischio di veder diminuire sempre di più la fiducia nelle Istituzioni da parte dei cittadini. Detto questo, resta il fatto che nell’area a Nord, la politica non è in grado di rinnovarsi e continua, anche per colpa di tutti noi cittadini, a presentare sempre gli stessi schemi e le stesse persone e i risultati sono questi: immobilismo, incapacità di affrontare e risolvere definitivamente problemi ormai incancrenitisi e il rischio di vedere i Consigli comunali sciolti perché condizionati o collusi con la camorra. Sono parole qualunquiste? Non credo, viste le condizioni di vivibilità delle nostre città…Sono solo parole dettate dalla constatazione di quel che chiunque può vedere ogni giorno. Sul perché poi non si cambi registro, bisognerebbe aprire un altro discorso e restare a parlarne per molto, ma molto, tempo…

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L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE

L’abitudine rende sopportabili anche (Esopo) Editrice Cogito srl le cose spaventose Fotoreporter: di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME

Vice direttore Antonio Trillicoso

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

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Nando Porzio - Frattamaggiore

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Il solito triste spettacolo

Corsa contro il tempo nei cimiteri dell’area a Nord di Napoli

In vista della Commemorazione dei defunti, le Amministrazione tentano una pulizia sommaria. Ma il degrado di un anno intero non si riesce a nascondere con pochi giorni di lavoro. Seppur duro di Claudia Perrotta e Adriano De Piscopo ome ogni anno i cimiteri dei paesi a nord di Napoli, nel periodo che precede la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti si preparano al restyling generale. Già dall'entrata si percepisce un'atmosfera di preparativi in atto. Tutto è spoglio, aiuole senza fiori se non quelli classici che si poggiano nei vasetti, signore affaccendate nelle grandi pulizie di loculi e cappelle, elettricisti intenti nell'adornare i poveri trapassati con cuoricini e croci a led. Le solite file e le solite polemiche per le luci e per i costi...Ma, come accade ogni anno, quando decidiamo di andare a vedere le condizioni dei cimiteri prima della grande corsa contro il tempo per nascondere l’incuria del resto dell’anno, non mancano le scene che non vorremmo e non dovremmo vedere. Quelle scene che si tenta di nascondere in qualche modo nei giorni di maggiore affluenza nei cimiteri. Ci sono delle differenze e dei cimiteri messi meglio, come quello di Frattamaggiore e quello di Casalnuovo, ma non manca la sensazione di abbandono generale nei luoghi in cui si conservano le spoglie mortali dei nostri concittadini. Quello di Afragola è uno di quelli messi peggio anche perché è più vecchio come struttura, ci sono pochi spazi per nuove sepolture, mancano le lapidi, cadute e mai più risistemate, erbacce da estirpare. In alcune parti sembrano che ci siano cantieri aperti con impalcature per evitare crolli improvvisi, specie quelli soggetti alle intemperie. Da qualche loculo senza lapide si intravedono addirittura resti di defunti. Danno la sensazione che siano lì da anni, senza che nessuno si ponga il problema di ricoprirli. Si ha insomma la sensazione

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di essere finiti in un cimitero vecchio e ormai del tutto esaurito. Cosa che, tra l’altro, corrisponde alla cruda realtà visto che un ampliamento del cimitero è atteso ormai da decenni e, nonostante i vari annunci, nulla di concreto, finora, s’è visto. Situazione simile anche a Caivano e, soprattutto, nel cimitero di Cardito e Crispano che aspetta da anni una riqualificazione e la creazione di nuovi spazi. A farla da padrona è l'incuria, soprattutto per la parte elettrica. E’ la prima cosa che salta all'occhio in tutta la sua pericolosità, oltre che per l’immagine di abbandono che trasmette. Fili scoperti, mangiati, erosi dal tempo e dalle piogge. Non abbiamo trovato un solo loculo che non avesse fili esposti o lampade votive storte, o spente, o con le lucette bruciate. Anche qui non mancano i loculi scoperti. In ogni cimitero visitato c’erano almeno una decina di loculi vuoti e senza una parete a coprirli. Senza una sola indicazione, se dovranno essere usati o meno. Ma sfruttati come appoggio di lampade, ceri, sedie e scope. E tutti, nessuno escluso, avevano questo sistematico problema. E bisogna essre contenti se non si incontra, in uno di quei loculi, qualche bara messa lì, all’aperto o i resti di una riesumazione che, spesso, vengono lasciati lì per giorni. A chiudere in bellezza il parcheggiatore abusivo. Questa figura controversa, che con un semplice “buongiorno” chiede “una cosa a piacere” perché “ha guardato la macchina”. Presente fuori ogni cimitero e, con fare anche un po’ presuntuoso, se non arrogante e violento, pretende il compenso su una zona di parcheggio comunale libera. Anno XXIII - numero 395 - Sabato 29 ottobre 2016


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Situazioni diverse a Casalnuovo e Frattamaggiore dove i cimiteri sembrano essere più in ordine, anche se non mancano comunque le polemiche perché non tutto va bene. A Casalnuovo, per esempio, c’è ci si lamenta per i costi eccessivi che ci si è ritrovati a pagare dopo la “privatizzazione”, ma la situazione è comunque una delle migliori della zona. Un discorso a parte meriterebbe poi il clima di illegalità diffusa che si respira, ma questo è un altro discorso che abbiamo già affrontato e che affronteremo ancora per chiedere una maggiore vigilanza alle Amministrazioni e alle forze dell’ordine.

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›› CRONACA

Lento ritorno alla normalità

Frattaminore continua a contare i danni della tromba d’aria

I cittadini danneggiati dall’improvvisa ondata di vento e pioggia stanno chiedendo soldi al Comune. Ma, mentre cerca i fondi, l’Amministrazione deve fare i conti con l’emergenza amianto nelle strade di Adriano Piscopo ue settimane. È il tempo che è intercorso dal 7 ot- re ristrutturata. Ma i lavori procedono con lentezza. tobre. Data che pochi frattaminoresi dimenticheOra è il tempo per i conti. Molti sono i danni richiesti ranno facilmente purtroppo. Perché quel venerdì all'Amministrazione da parte dei cittadini. E sono rimpiovoso, uno dei pochi giorni di pioggia di questo au- borsi e spese che procedono a rilento. Come, purtroppo, tunno caldo, Frattaminore è stata colpita da una tromba qualsiasi cosa in Italia. Sopralluoghi, accertamenti. Ciò d'aria che ha creato non pochi danni alle strutture, alle che adesso il Comune sta eseguendo per accedere ai foncase e un po’ anche all'animo di quei cittadini che sono di per i disastri ambientali. stati coinvolti. Ma c’è un risvolto molto negativo di tutta la vicenda Un evento che mai prima d'ora si era visto nelle zone e che preoccupa non poco. È stato dato subito l'allarme a Nord di Napoli. Colpita da molti disastri, si ricordi an- infatti da parte del Comune. Lo sversamento illegale di cora il terremoto dell’80, ma comunemente la nostra non amianto. è una zona ad alto rischio di trombe d'aria così forti e deSi perché la forte tromba d'aria ha sdradicato molti tetvastanti che ha colto impreparato un intero paese. ti di case molto vecchie. Quando costruire con l'amianto A due settimane di distanza Frattaminore è tornata al- era abitudinario. Di quando non si conosceva ancora il la normalità. Una normalità fatta di condizioni climati- reale pericolo di questo materiale. E questo disastro è stache stabili. Anche se ancora si parla per le strade dell'e- ta una manna dal cielo per chi vive nell’illegalità. Per chi vento, a testimonianza di quanto sia stato eccezionale per tenta di risparmiare denaro. Gettando l'amianto, che i frattaminoresi. avrebbe dovuto essere smaltito in maniera regolare, per le Ma le conseguenze restano. Non essendo, l'intera area strade cittadine aggiungendolo a quello già presente, così a Nord di Napoli pronta per situazioni del genere, di- da creare oltre al danno la beffa. Un allarme serio e reale, venta quindi difficile anche gestire il post disastro. Mol- dato da chi ha visto con i propri occhi tale barbaria. Perte strade sono state ripulite dalle macerie. Dai tetti sdra- ché non è abbastanza il materiale nocivo sparso per le stradicati dal vento forte. Dalle lamiere che occupavano de. Bisogna, seconda una concezione puramente campaspazio. Gli alberi abbattuti sono stati definitivamente na, sversarne altro. tolti. Resta ancora però lo stato di emergenza per alcune Sperando che il Comune affronti presto questo annoso case. L'area di via Alvio Rosario, la più colpita, presenta problema e che riesca a individuare i colpevoli di tale geancora molti danneggiamenti, e difficoltà. Il simbolo sto per poi punirli. dell'impressionante forza della tromba d'aria, la casa con Una tromba d'aria è un evento eccezionale per i frattaun intera parete crollata, pian piano sta tornando a esse- minoresi. La noncuranza e l'illegalità, purtroppo, no.

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POLITICA ‹‹

La polemica arriva in Procura

Si sposta nelle stanze dei Tribunali lo scontro in maggioranza ad Afragola

Il presidente della Commissione territorio, Montefusco, ha presentato una serie di esposti. Polemiche anche sull’isola ecologica inaugurata nelle Salicelle perché la struttura non sarebbe sicura di Antonio Cerbone i sposta in Procura lo scontro nella maggioranza che, le dei costi di altrettante opere in corso di esecuzione. Ma quelin teoria, dovrebbe sostenere il sindaco Tuccillo, ma, lo che maggiormente mi infastidisce sono appalti per lavori di nella pratica, appare sempre più sfilacciata e instabile. manutenzione su opere completate qualche anno fa, come la seA coinvolgere la Magistratura è il presidente della Com- de del Commissariato di Polizia e il parcheggio di via Pigna comissione territorio, Biagio Montefusco, che ha presentato state alle tasche dei contribuenti ingenti somme di denaro pubalcuni esposti alla Procura della Repubblica di Napoli blico. Questo lascia capire che non solo vi è la carenza dei proNord per denunciare alcuni aumenti, a suo dire, ingiustifi- getti esecutivi da cui si prevedono i costi dell’opera, determinancati del costo di alcune opere pubbliche realizzate ad Afra- do un aumento spropositato degli interventi, ma anche l’inadegola, su commissione dell’Amministrazione comunale. guatezza delle procedure di collaudo delle opere stesse, tenuto Montefusco ha poi spiegato, in un’intervista rilasciata a conto che oggi si interviene di nuovo nonostante sia decorso apFrancesco Celardo di Cronache di Napoli, i motivi degli pena qualche anno dal completamento delle stesse”. aumenti dei costi: “Il problema sta tutto nel progetto esecuStaremo a vedere se le denunce di Montefusco hanno tivo dell’opera stessa che, evidentemente, è carente sotto tutti i un fondamento e quindi porteranno a provvedimenti o punti di vista. Se poi a questo aggiungiamo la forzatura del- quanto meno a un’indagine della Magistratura o se sono la norma in materia di appalti con l’utilizzo improprio di solo frutto della dialettica politica che sta mettendo in varianti e opere complementari, che devono essere applicate ginocchio la maggioranza e rendendo difficile la guida solo in casi estremi, allora ci troviamo di fronte a una illega- dell’Amministrazione comunale a Tuccillo. lità. Per questo, la norma stabilisce che le modifiche al proIntanto, nei giorni scorsi, è stata inaugurata l’isola ecologetto esecutivo, (varianti e opere complementari), vanno se- gica, nelle Salicelle dove sarà possibile, presentando un dognalate all’Anac di Cantone e l’Autorità di Vigilanza sui cumento di riconoscimento che garantisca la residenza ad contratti pubblici per garantire la trasparenza delle procedu- Afragola, consegnare rifiuti speciali come computer, monire adottate”. tor, pneumatici, legno, vetro, metalli, frigoriferi, lavatrici, Montefusco ha sottolineato anche che le “anomalie” ad raccolta farmaci e quant’altro si possa consegnare per evitare Afragola erano presenti nella precedente Amministrazione, che finisca abbandonato nelle strade. Ma, anche sull’isola quella guidata da Nespoli, e anche in quella attuale, quella a ecologica non mancano le polemiche perché mancherebbero guida Tuccillo. E su queste presunte anomalie ha concentra- alcuni requisiti e, soprattutto, perché è, nei fatti, sotto il to la sua attenzione con gli esposti presentati in Procura: “Ho ponte dell’asse mediano e potrebbe rappresentare un pericodenunciato l’anomalia delle procedure adottate per l’indizione lo in caso di incendio o per oggetti che potrebbero essere landi gare secondo criteri poco trasparenti e l’aumento esponenzia- ciati dal cavalcavia della superstrada.

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SERVIZIO NAVETTA GRATUITO DA AFRAGOLA PER LA SEDE DI CAIVANO

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›› POLITICA

“Bruciato il pescheto dei Magliulo”

La denuncia di Maria Saccardo di Libera

Danneggiato uno dei beni confiscati alla camorra che aspettano di essere assegnati alle associazioni. L’Amministrazione chiarisce: La magistratura accerterà tutto. Entro 15 giorni consegneremo i beni di Cinzia Lanzano Entro quindici giorni ci sarà la firma dell’assegnazione per giorni sarà tutto pronto; difatti sono già arrivati per “Terzo affidare la gestione dei beni confiscati alla camorra alle as- Settore” e quindi, a breve, ci sarà già la firma per l'assegnaziosociazioni e alle cooperative vincitrici del bando!” Partiamo ne”. da queste parole del vice sindaco di Afragola, Giovanni Giglio, Sono quattro i beni assegnati: la masseria Magliulo, nella anche assessore al Patrimonio, che provano a spazzare via le po- zona del Cantariello, assegnata al “Consorzio Terzo Settore”, lemiche sorte sull’assegnazione dei beni che tarda ad arrivare. un’area verde adiacente la masseria assegnata all’associazione A lanciare l’allarme per i ritardi accumulati dopo l’assegna- sportiva “Quintaessenza”, 2.000 metri quadrati adiacenti al zione avvenuta nella scorsa primavera era stata la referente di parcheggio dell’Ikea, assegnati all’associazione “Gruppo Libera ad Afragola e Casoria, Maria Saccardo: “A Libera non Scout”e 2.000 metri quadrati nel rione Salicelle assegnati alinteressa entrare nella gestione del bene, quello di cui ci occu- l’associazione “V.E.R. Centro Beta”.

piamo è di verificare e sorvegliare che questi beni confiscati diventino produttivi, una fonte di sviluppo per il territorio e per un'economia legale”. Saccardo aveva anche denunciato che, in questi mesi di attesa, il pescheto della masseria Magliulo, uno dei beni confiscati, è stato quasi del tutto distrutto da un incendio, creando un danno al consorzio che se l’è assegnato. Ma la referente di Libera trova ottimismo anche in questa vicenda: “E’ vero che l'incendio crea sicuramente un danno, ma rappresenterà ancora di più una svolta per ricominciare da zero, con un nuovo inizio”. Saccardo non ha dubbi sull’origine dolosa dell’incendio: “Queste persone sanno di aver perso, hanno capito che noi ci siamo e lavoriamo per il territorio”. Più cauti Tuccillo e Giglio che hanno dichiarato: “Gli inquirenti ne stabiliranno l’origine. Invece, per quanto concerne le lungaggini burocratiche che hanno causato il protrarsi nel tempo delle assegnazioni, non dipendono dal Comune, bensì dall’invio della documentazione richiesta, fin da inizio agosto, agli uffici giudiziari, non ancora pervenuta. Una documentazione riguardante casellari giudiziari, carichi pendenti...necessaria per poter siglare finalmente la definitiva assegnazione”. Gli stessi Tuccillo e Giglio, però, hanno garantito che “nel giro di 15 8 • Cogito

Tutto parte nel luglio del 2014, quando il sindaco Tuccillo annunciò la decisione di pubblicare un bando per l’assegnazione dei beni confiscati. E l’annuncio fu dato proprio nella masseria Magliulo nel corso di un’iniziativa con Libera. Il bando fu poi pubblicato ad agosto del 2015, mentre nella primavera del 2016 c’è stata l’apertura e la proclamazione dei vincitori. Tutte le attività che saranno svolte nelle aree assegnate hanno scopi sociali meritori: il “Consorzio Terzo Settore” realizzerà una fattoria nel pescheto della masseria per impiegare giovani e persone svantaggiate nella produzione di confetture; “Quintaessenza” creerà uno spazio attrezzato con un playground per i più piccoli, una pista di atletica e un laghetto artificiale per la pesca sportiva; Il “Gruppo Scout” realizzerà una base scout provinciale per la formare le giovani reclute; “V.E.R. Centro Beta” si occuperà di attrezzare un campo di addestramento della Protezione civile. “A Libera non interessa entrare nella gestione del bene, quello di cui ci occupiamo è di verificare e sorvegliare che questi beni confiscati diventino produttivi, una fonte di sviluppo per il territorio e per un'economia legale” ci ha detto Maria Saccardo, augurandosi che siano rispettati i tempi previsti dall’Amministrazione comunale e non ci siano altri ritardi. Anno XXIII - numero 395 - Sabato 29 ottobre 2016


CRONACA ‹‹

“Non perdiamo l’occasione”

Convegno del Pd sui collegamenti della stazione Tav di Afragola

Il sindaco, Mimmo Tuccillo: “Ci sono stati molti errori, ma ora non si deve perdere altro tempo”. “Al Comune spetta fare le opere compensative, ma i collegamenti spettano ad altri. Noi monitoreremo” di Antonio Boccellino opo il sopralluogo del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio, nel cantiere della stazione TAV di Afragola, nel corso del quale è stata annunciata l’apertura parziale a partire dal 1 giugno 2017, il sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, per fare il punto della situazione su quanto dovrà essere costruito intorno alla stazione, soprattutto in termini di collegamenti, ha promosso un convegno nel teatro dell’Addolorata in piazza Castello ad Afragola sul tema “Alta velocità. La stazione, i collegamenti e lo sviluppo futuro”. Tra i partecipanti, c’erano l’ingegner Sergio Negro, direttore Autorità di gestione Fondi Europei, Luca Cascone, presidente Commissione trasporti del Consiglio regionale, Raffaele Topo, consigliere regionale Pd, e Venanzio Carpentieri, segretario metropolitano del Pd. Presenti anche alcuni sindaci della zona, tra cui il neo consigliere metropolitano e primo cittadino di Cardito, Giuseppe Cirillo. Tuccillo, nel suo intervento, ha ripercorso un po’ la storia della stazione, prima di arrivare alle sue proposte: “Da circa 20 anni mi occupo di tav che è stato motivo di impegno politico e istituzionale” ha detto il sindaco Tuccillo ricordando che “da sempre è stata sottolineata l’esigenza di collegare la stazione con Acerra e le altre vie di collegamento, ma ci sono stati molti ritardi con le precedenti Am-

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riguarda gli altri collegamenti possibili, a cominciare da metropolitana e circumvesuviana, e ha ricordato che Afragola ha davanti un’occasione che non deve sprecare”. Parole, quelle di Tuccillo, che sono state poi condivise e rafforzate dagli altri relatori, ma anche da quanti erano presenti in sala e non sono mancate alcune proposte. Per il capogruppo consiliare del Pd, Giovanni Boccellino “questa epocale circostanza deve essere l’occasione anche per ripensare al concetto di mobilità nella nostra città. Dobbiamo garantire i collegamenti ai tanti cittadini, soprattutto a molti studenti che trovano enormi difficoltà per recarsi alle scuole e alle Università di Napoli e Caserta. Va tutelato anche il diritto allo studio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Siniscalchi, memoria storica dell’ex Pci: “E’ un’occasione eccezionale per il nostro territorio. Auspico una progettualità nell’area intorno alla stazione, con la previsione di sedi universitarie, scuole, ospedali, per rendere attrattiva la zona e non farla diventare una cattedrale nel deserto. Per non arrivare impreparati a giugno, inoltre, auspico una concertazione dei Sindaci del comprensorio per un servizio di collegamento con delle navette che partono della stazione e raggiungono i vari comuni”. Effettivamente, a partire dal 1 giugno, Afragola divente-

ministrazioni locali e regionali. Ora bisogna recuperare il tempo perso, ma siamo pronti a fare la nostra parte. Probabilmente nella prossima primavera iniziano i lavori con un investimento di circa 800 milioni di euro e la nostra Amministrazione ha ottenuto da Rfi anche alcune infrastrutture, quali il ponte dell’autostrada partendo da via Arena e il ponte che sta di fronte al cimitero, di prossima realizzazione. Voglio chiarire che i collegamenti con la stazione sono una responsabilità di RFI e ITALFERR che stiamo monitorando. Al Comune spetta la realizzazione delle opere compensative, a cominciare dal collettore Badagnano, che è la più grande opera di infrastruttura fognaria per il quale è pronto il progetto definitivo e a breve esecutivo che manderemo a breve in gara. Per quanto

rà la periferia di Roma: basterà meno di un’ora per raggiungere la capitale, mentre per raggiungere Napoli resteranno le solite difficoltà: non sono previsti miglioramenti rispetto ai servizi di trasporto su gomma e bisognerà ancora attendere per i collegamenti via ferro. In attesa che Italferr completerà le procedure di gara per i collegamenti con le altre stazioni (attualmente si stanno valutando le offerte), e visti che i tempi di completamento dei lavori sono stimati in 6 anni dalla firma del contratto (un’eternità), sarebbe auspicabile la convocazione di una Conferenza di servizi per integrare la stazione TAV con le linee su gomma. Peraltro, Italferr evidenzia, in un comunicato stampa, la previsione di una stazione autobus con 15 stalli (11 di linea e 4 turistici). Occorre fare presto per non farli restare vuoti…

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›› POLITICA

Crispano verso lo scioglimento

Le parole del ministro degli interni lasciano poche speranze

Angelino Alfano, in Prefettura, ha detto che sono pronte le relazioni per i commissariamenti. Il sindaco, Antonio Barra, si dice “sereno”, l’ex presidente del Consiglio, D’Errico spara a zero di Angela Finestra rutte notizie per Crispano. Nel corso di un incontro nella Prefettura di Napoli, il ministro degli interni, Angelino Alfano, ha confermato che Marano, Casavatore e Crispano rischiano lo scioglimento del Consiglio comunale. In particolare, Alfano ha detto: “Gli atti relativi alle procedure di scioglimento mi arriveranno già sabato (oggi n.d.a.) e mi metterò subito al lavoro”. Sembrerebbe, quindi, che ci siano ormai poche speranze per evitare il secondo scioglimento del Consiglio comunale per il rischio di condizionamento della camorra, dopo quello del 2005. La Commissione d’accesso, inviata dalla Prefettura per verificare il rischio o l’esistenza di condizionamenti della camorra nel Comune di Crispano, aveva finito il suo lavoro lo scorso 30 settembre. La Commissione, arrivata con il compito di restare 90 giorni per controllare gli atti in via Michelangelo Buonarroti, ha visto successivamente prorogati i tempi di conclusione dei lavori, che nello specifico sono stati protratti fino al limite massimo previsto dalla legge, cioè 6 mesi. La Commissione, formata dal vice prefetto Savina Macchiarella, che, tra l’altro, è anche commissario prefettizio presso il Comune di Arzano, dal capitano Sante Picchi, comandante del Nucleo informativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna e dall’ingegner Giuseppe Rocco per il Provveditorato alle opere pubbliche, ha presumibilmente verificato molti degli atti prodotti dalla Amministrazione crispanese negli ultimi 10 anni. I tre inquirenti che sono stati affiancati dai dirigenti dei vari servizi comunali per far luce sulle eventuali zone grigie, hanno poi depositato la relazione per la quale sono stati chiamati a effettuare le verifiche al prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, che ha poi consegnato una relazione al ministro Alfano che ha già fatto capire che lo scioglimento sembra essere la soluzione più probabile. La storia, quindi, si ripete. C’è da ricordare, infatti, che la stessa Amministrazione crispanese ha conosciuto, oltre 10 anni fa, lo scioglimento; infatti, nel 2005, l’Amministrazione, allora guidata dal sindaco Carlo Esposito, fu commissariata . Oggi a rischiare lo scioglimento è invece l’Amministrazione che ha a capo il sindaco Antonio Barra, eletto da poco più di 18 mesi che dal canto suo si mostra “molto sereno e tranquillo” dichiarando che “quanto fatto in questi mesi di amministrazione è sempre stato svolto nel pieno della legalità e della trasparenza”. Sulla stessa linea del sindaco Barra, il consigliere Sossio Vitale che, però, contro la possibilità di un eventuale scioglimento tuona: “Siamo pronti a fare ricorso, qualora il verdetto sia quello dello scioglimento del Consiglio comunale e l’arrivo di un Commissario prefettizio, ci vuole rispetto, non solo per noi, ma per l’intera cittadinanza. Basta con lo sciacallaggio”. Una situazione molto critica quella di Crispano che ha dato luogo ad alcune riflessioni, come quelle del consigliere Giovanni D’Errico, dimessosi da presidente del Consiglio comunale, che, già da qualche mese, pur senza abbandonare la barca, con la quale aveva vinto le elezioni insieme al sindaco Barra, aveva allo stesso tempo manifestato il suo dissapore nei confronti della questione Commissione di accesso. D’Errico sull’argomento è un fiume in piena e a tal proposito ha infatti dichiarato che “nel 2005, quando il Consiglio Comunale fu sciolto, si affermò che tale grave provvedimento era sta-

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to ingiusto perchè sollecitato dal governo di centrodestra, che intendeva sbarazzarsi dell’allora Amministrazione di centrosinistra; tale motivazione piacque a tanti, forse a troppi. E fu cosi, che quella sorta di autoassoluzione generale consentì agli Amministratori sciolti, di evitare il confronto con i cittadini nel merito delle reali motivazioni che avevano portato al grave provvedimento. Dieci anni dopo la storia potrebbe ripetersi, ma questa volta, sarebbe molto grave scaricare su altri le responsabilità. Politici e cittadini, nel caso di scioglimento, purtroppo dovranno ammettere che nel paese c’è qualcosa che non va, che non funziona e che l’appiattimento su posizioni di comodo, sono state e saranno devastanti per l’intera comunità”. Un monito quello del consigliere D’Errico per una intera Comunità della periferia di un’area metropolitana di circa 3 milioni di abitanti che, con una posizione logistica vantaggiosa per i trasporti, avrebbe bisogno di un vero sviluppo sociale, morale, agricolo e industriale, piuttosto che di commissariamenti.

A rischio il distretto sanitario di Casalnuovo coppia la polemica a Casalnuovo che rischia di perdeScinazioni. re il distretto sanitario con i laboratori e il centro vacLa direzione dell’Asl Napoli 2 Nord infatti ha annunciato che intende lasciare la struttura di via Ravello che non garantirebbe gli standard necessari di sicurezza. Tutti i servizi sarebbero spostati nei comuni vicini. Per scongiurare il trasferimento sarebbe necessario trovare altri locali, ma, al momento, non si è ancora riusciti a trovarli e il rischio che il distretto chiuda davvero è reale e concreto. Il sindaco, Massimo Pelliccia, ha garantito che “nei prossimi giorni ci sarà un incontro per trovare una soluzione. Nel frattempo, però, non possiamo permettere a nessuno di spostare dei servizi essenziali che ad oggi sono garantiti ai cittadini casalnuovesi e per questo motivo ho chiesto la convocazione ad horas del comitato dei sindaci (Casalnuovo, Afragola, Pozzuoli, Giugliano e Melito) per discutere di tutte le azioni da poter mettere in campo”. Staremo a vedere se riuscirà a trovare una sistemazione alternativa per il distretto sanitario, scongiurando coì il trasferimento. Durissimo il commento di Antonio Pelliccia, pediatra ed ex amministratore, per il quale “un paese che non tuteli la salute della propria popolazione è un paese incivile. Quello che sta accadendo al nostro distretto sanitario è un disastro annunciato e un lampante esempio di cialtroneria e irresponsabilità politico amministrativa”. Anno XXIII - numero 395 - Sabato 29 ottobre 2016


POLITICA ‹‹

Il Pd cerca di voltare pagina

Novità nei democratici di Caivano

Il partito si affida ad Antonio Angelino, giovane consigliere comunale, per costruire l’alternativa. “Il partito deve saper cambiare e dobbiamo continuare a spiegare ai caivanesi che c’è di meglio” di Angela Finestra ntonio Angelino, consigliere comunale nel par- novata classe dirigente che possa affiancare quella che, nel lamentino di Caivano è il nuovo segretario del frattempo, all’interno del partito, è andata formandosi. Pd della cittadina atellana. “Il rinnovamento auspicato non sarà centrato solo sulle perAl congresso cittadino di domenica 16 ottobre erano sone, ma soprattutto sui progetti da proporre alla cittadinanza presenti il segretario provinciale del Pd di Napoli, Venan- al fine di sviluppare un vero e proprio piano di sviluppo intezio Carpentieri, una folta rappresentanza di Consiglieri grato che restituisca, alla cittadinanza stessa, la centralità che regionali e Parlamentari del partito democratico che han- merita. Trasformazione agricola e riqualificazione industriale” no salutato l’elezione del - promette il neo Segretario - saranno le parole d’ordine che indicheranno il percorso da intraprendere per dare risposte giovane Angelino. Con una citazione di Al- concrete a coloro che hanno dato fiducia a me e al partito”. “Tuttavia tali auspici dovranno essere ben coniugati alla vado Moro, che ha fatto da contorno alla mozione uni- lorizzazione e caratterizzazione del territorio con l’obiettivo di taria del Circolo, il neo Se- rivalutare anche le storiche tradizioni di Caivano” ha aggiunto. gretario ha ribadito, anche L’autunno caldo che si prospetta nel Comune di Caiattraverso le parole dello vano non ha potuto sottrarre il neo eletto Segretario da statista pugliese, che “un una considerazione sull’Amministrazione Monopoli, partito che non si rinnovi che purtroppo nell’ultimo periodo sta fronteggiando con le cose che cambiano, che numerosi problemi talune volte resi ancor più pesanti non sappia collocare e amal- dal sopraggiunto dissesto finanziario. “La linea del partito continuerà nella sua opposizione dugamare nella sua esperienza il nuovo che si annuncia” ra, ma leale” promette Angelino che aggiunge: “Nel rispetto verrebbe “prima o poi tra- del mandato elettorale accordato dai cittadini, controlleremo Antonio Angelino volto dagli avvenimenti” gli atti proposti dall’attuale Amministrazione ponendo in esseovvero ”tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha sa- re, quando necessario, tutte le azioni che riescano a rappresentare ai cittadini, che il Pd è una alternativa non solo valida, puto capire ed alle quali non ha saputo corrispondere”. Angelino infatti ha sottolineato che la necessità di rin- ma addirittura migliore di quella dell’ attuale governo della novamento ha rappresentato la piattaforma comune della città, una convinzione questa che cercherà di affermarsi nei mozione presentata; su questa base infatti, il neo Segreta- prossimi mesi attraverso delle iniziative mirate quali il recurio ha rafforzato la necessità, non solo a Caivano, di dare pero di un dato civile di raccolta differenziata e di una gestionuova linfa ai circoli locali, mettendo in campo una rin- ne economico-finanziaria sana dell’Ente che ora è in dissesto”.

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Cogito • 11


›› POLITICA

Prove di bilancio partecipato

Finanziati i progetti proposti da cittadini e associazioni

A Frattamaggiore s’è tentato di dar voce ai cittadini nelle decisioni sulla spesa del denaro pubblico. Ma non sono mancate le polemiche e le perplessità. Ecco comunque le idee premiate dalla giuria di Angelica Argentiere ome la democrazia in generale la procedura di elaborazione, discussione e approvazione dei bilanci preventivi dei Comuni della nostra provincia pecca di mancanza di interesse e di partecipazione dei cittadini. I rappresentanti politici presentano il bilancio come materia complicata, da affidare solo agli esperti, un argomento ostico che non permetterebbe un coinvolgimento diretto dei cittadini. Questi, di regola, considerano il bilancio di previsione un affare complicato, e sono in tanti anche i Consiglieri comunali che preferiscono delegare tutto ciò che sa di bilancio ai colleghi specializzati. A torto, perché il bilancio è il programma di governo dell‘Amministrazione comunale cristallizzato in cifre monetarie e i cittadini sarebbero chiamati a far pesare le loro preferenze e priorità. Senza dubbio nei momenti in cui si deve scegliere come indirizzare la finanza pubblica mancano trasparenza e partecipazione, un deficit democratico che si fa

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sentire di più in tempi di contrazione della spesa pubblica. Per poter influire attivamente ai cittadini servono comunque più informazioni specifiche, più preparazione civica, ma anche la sicurezza che la propria voce conterà. In Brasile e in altri paesi in via di sviluppo centinaia di migliaia di cittadini si sono mossi per informarsi e per partecipare. Perché non dovrebbe funzionare anche da noi? Il metodo sviluppato a questo scopo è il bilancio partecipativo. Questo tipo di procedura risponde alle esigenze dei cittadini di poter partecipare anche alle scelte della finanza pubblica. L‘idea del bilancio partecipativo, nata nel 1989 nella città brasiliana di Porto Alegre, si è diffusa in tutto il Mondo. In Italia sono almeno 30 i Comuni che lo applicano con regolarità e con discreto successo. In Germania più di 200 Comuni offrono ai loro cittadini l‘una o l‘altra forma di consultazione dei cittadini nella formazione del bilancio annuale. Anche la gestione della competenza riaffiora continuamente: la materia del bilancio pubblico non è troppo complicata se anche gli stessi consiglieri non se ne intendono abbastanza? Non sarebbe più semplice lasciare tutto agli esperti? Ed infine la questione della responsabilità: i cittadini dispongono del senso di responsabilità generale per tutta la comunità? Oppure si creano solo aspettative che il Comune non potrà soddisfare? Il bilancio partecipativo si presenta come un approccio idoneo per promuovere la democrazia locale, per stimolare il dibattito creativo fra i vari gruppi della popolazione, per trovare soluzioni basate sulle preferenze e conoscenze dei soggetti direttamente interessati, in poche parole per "fare comunità". I metodi utilizzabili sono già pronti e hanno da tempo superato 12 • Cogito

il periodo di rodaggio. Ci sono esperienze positive e negative, successi e insuccessi. Si tratta di un'importante procedura che consente ai cittadini di un comune di ogni dimensione di partecipare democraticamente alle scelte di bilancio del proprio Comune. Questo diritto di partecipazione può interessare tutto il bilancio oppure una sua parte significativa. A seconda del contesto e dello scopo di questa forma specifica di partecipazione civica si sono affermati diversi tipi e diversi percorsi di bilancio partecipativo. Si tratta sempre di garantire più trasparenza e più efficacia nell‘impiego delle risorse, più controllo dal basso, più consenso e più equità distributiva. I cittadini, in fin dei conti, sono sia gli utenti finali dei servizi pubblici comunali che i suoi finanziatori attraverso tasse e tributi. Questa lunga premessa, costituita da un intervento sul tema del bilancio partecipato del sociologo Thomas Benedikter, per entrare nel merito di quel che è successo a Frattamaggiore, dove si è sperimentata, per il primo anno, la formula di bilancio partecipato, con la possibilità di presentare delle idee progettuali che avrebbero potuto avere un finanziamento fino a 50.000 euro. I progetti presentati sono stati vagliati dalle Commissioni e poi da una giuria che ha scelto i progetti vincitori. Non sono mancate le polemiche e i dubbi, come quelli espressi dal consigliere Pasquale Aveta che, parlando del bilancio partecipato, ha detto che si tratta di “un processo che aggrava invece di semplificare, non tutti sono capaci di governare e sarebbe un errore portare il popolo alle Istituzioni”. Da qui ne deriva che forse i processi di partecipazione elencati sopra dal sociologo Benedikter a Frattamaggiore abbiano mandato all'aria qualsiasi protocollo e i processi di partecipazione, di mettere intorno a uno stesso tavolo amministrazione e società civile si sia ridotto a un “concorso di idee”. Nell'incontro del 18 ottobre si è dibattuto, con diversi interventi e anche qualche lieve punta polemica, sulle proposte escluse e sui criteri adottati dall'Amministrazione. L'assessore Giuseppe Pedersoli ha più volte sottolineato che questa è una sperimentazione e che, in caso positivo, in futuro si cercherà di migliorarla. Lo spoglio dei voti dei giurati comunque ha premiato cinque progetti: Sei voti per il "Progetto Città Sana" della dottoressa Carmela Vitale (5.000 euro); cinque per il rifacimento della pista di pattinaggio di Made in Fratta; quattro per la riqualificazione della villa vomunale (50.000 poi scesi a 30.000 dopo lo scorporo della somma già stanziata dal Comune per le giostrine) di Made in Fratta; tre per Autonomia nei percorsi casa-scuola mediante attivazione di bicibus e pedibus (12.000 euro) delle associazioni Armònia, Bici per la Città, Borgo Commerciale Frattese, CittAttivi, Irma Bandiera, Sottoterra Movimento Antimafie e da liberi cittadini e docenti delle scuole del territorio; tre per l'ampliamento della collaborazione tra Cantiere Giovani e il Comune per l'erogazione dei servizi di assistenza sociale (5.000 euro). Altre proposte hanno ricevuto un numero inferiore di consensi, ma qualcuna puà ancora sperare perché Made in Fratta, su invito del sindaco Marco Antonio Del Prete, si è dichiarata disponibile a ritirare la proposta di rifacimento della pista di pattinaggio per lasciare spazio ad altri progetti. Anno XXIII - numero 395 - Sabato 29 ottobre 2016


A scuola di legalità

CRONACA‹‹

Al via la rassegna “Leggere, scrivere e fare il conto”

Per il primo appuntamento, nel Pertini di Afragola c’è stato un incontro con Nino Pannella. Oltre al giornalista minacciato dalla camorra acerrana, c’era anche Scognamiglio di Radio Siani “Articolo 21 della Costituzione, la libertà di manifestazione del pensiero”. Questo il tema dell’incontro che, nell’istituto comprensivo Pertini di Afragola ha apertto la rassegna “Leggere, scrivere e fare il conto”, percorsi di legalità previsti dal progetto di Alternanza scuola – lavoro, organizzati dall’associazione Libera insieme agli istituti di istruzione superiore Brunelleschi, Dalla Chiesa, Sereni e Pertini, con il patrocinio del Comune di Afragola. Nel corso della mattinata si è discusso del tema della liberà di espressione, riferita soprattutto al giornalismo e alla possibilità concreta che i giornalisti hanno di scrivere e dire quel che pensano e raccontare la verità viste le continue ingerenze di imprenditoria, politica e malavita. La discussione, animata anche da tanti lavori preparati dagli studenti del Pertini e delle altre scuole interessate al progetto, ha visto la partecipazione di un testimone d’eccezione, il giornalista Nino Pannella, collaboratore del Roma, che, in più occasioni, è stato minacciato dalla camorra per il suo lavoro. Con lui erano presenti anche Maria Saccardo, referente del presidio di Libera di Afragola e Casoria, il dirigente scolastico del Pertini, Giovanni De Pasquale, Giuseppe Scognamiglio, uno dei giornalisti che animano Radio Siani, e Valentina Iovino, attrice afragolese che ha letto l’ultimo articolo di Giancarlo Siani oltre a ricordare, brevemente, la sua vita e quell’impegno civico che lo ha condannato a morte. A moderare i vari interventi il direttore di Cogito, Antonio Iazzetta, mentre a coordinare gli interventi degli studenti è stata la professoressa Marina Pannone. Presenti anche rappresentanti delle forze dell’ordine, in particolare Carabinieri e Guardia di finanza. Nel corso dell’incontro,

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si sono affrontati vari temi e sono state particolarmente apprezzate le testimonianze di Pannella e Scognamiglio, mentre Maria Saccardo, annunciando che i beni confiscati alla camorra ad Afragola sono ancora in attesa di assegnazione, ha riproposto il tema di quanto poco si faccia per mettere in pratica i buoni propositi delle Amministrazioni. I prossimi due incontri previsti dal programma si terranno, lunedì 14 novembre, nell’istituto Brunelleschi, con la partecipazione di Isaia Sales, docente di Storia delle mafie nell’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa, che presenterà il libro “Storia dell’Italia mafiosa”, e sabato 3 dicembre, nell’istituto Dalla Chiesa, con la partecipazione di padre Alex Zanotelli, dove si discuterà sul tema “Sulla strada dei migranti”.

Cogito • 13


›› CRONACA

“Addio alla Città dei bambini?”

Il patrimonio dei canapifici frattesi. Un’opportunità inespressa

Le grandi aree che hanno contribuito allo sviluppo della città non sono valorizzate adeguatamente. Sempre più lontana la riqualificazione dei capannoni di via Veneto. La Regione punta su Bagnoli? di Rosa Pascarella a canapa per Frattamaggiore non è solo storia d’altri tempi; i cana- nerazione urbana, niente da pifici non sono un ambito industriale lontano e distaccato, come in invidiare al recupero dei molte altre città italiane ed europee, ma sono parte del tessuto ur- docks di Liverpool o alla ribano, ne hanno indicato lo sviluppo, la forma e la dimensione, qualifi- conversione della vecchia valle della Ruhr tedesca (sepcando il territorio per quello che vediamo ancora oggi. Le vecchie ciminiere in mattoni vivi sono la vera bussola sul territorio: pur quella nostrana sia di dila Fabbrica è parte del paesaggio, e in questo senso costituisce una enor- mensioni ridotte rispetto alla me ricchezza e occasione rispetto ad altre realtà in cui i luoghi del lavoro gemella alemanna), in un approccio integrato tra pianifisono totalmente slegati e non dialoganti col contesto. Dall’Archivio di Stato di Napoli viene fuori un quadro di una econo- cazione urbana, partecipamia locale molto florida dal XIX secolo fino alla seconda metà del XX, con zione e comunicazione territoriale. Si parte, finalmente. Ci credono tutti; ci credono i cittadini, le assoprodotti esportati soprattutto in Svizzera, Francia, Olanda e Norvegia. La canapa è Frattamaggiore; l’avevano tutti improvvisamente dimenti- ciazioni, gli amministratori; ci crede la Regione, i comitati di selezione; ci cato dagli anni ’70 del secolo scorso, quando la coltivazione e lavorazio- credono le centinaia di studi di progettazione dai nomi importanti che ne veniva proibita in tutta Italia, anche perché la lavorazione era all’epo- vengono da tutta Italia. Il concorso viene vinto dal gruppo guidato dall’architetto Francesco ca già diventata pian piano residuale, i campi lavorati non più così vasti, le aziende non più così rigogliose; poi col tempo, complici quei vecchi ca- Bocchino e composto inoltre dagli architetti Salvatore Solaro, Carlo Aypannoni industriali davanti ai quali si passa ancora tutti i giorni, in pieno monino, Rocco Antonio Gravinese, Elia Schiavo, Gaetano Festa, Valecentro città, hanno tutti ricominciato a ricordare le canapine (così chia- rio Scozzafava e Carmela Ilaria Cennamo. Costo stimato dell’opera: 15 mate le lavoratrici della canapa, costituenti la maggior parte della forza la- milioni di euro. Da allora, però, non si è mosso granché in termini di voro), i prodotti, le usanze, la storia. E, negli ultimi tempi, c’è anche chi avanzamenti procedurali concreti; il canapificio di via Veneto sopravvive sta pensando di riprendere la produzione anche se non è certo possibile con i suoi capannoni fatiscenti, anche se del progetto c’è ancora traccia farlo a Frattamaggiore dove nelle “carte” della Regione e del Comune. Con decreto dirigenziale n. ormai ci sono ben poche aree 301 del 31/10/2012 della Regione Campania il CIBAF viene inserito verdi e libere dal cemento. nell’elenco del progetti per l'assegnazione delle risorse dell'obiettivo opeSulle aree che ospitavano i rativo 6.1 del POR FESR Campania 2007/13 non destinate al finanziacanapifici si sono accentrate mento PIU Europa. Il progetto esecutivo, per costo da quadro tecnico le attenzioni di Istituzioni e economico di 15.016.687,30, viene poi incluso nella Ricognizione Ance imprenditori, ma poco è sta- delle opere cantierabili della Regione Campania del 2015. Le associazioni cittadine hanno dimostrato particolare interesse all’oto fatto finora per sfruttarne pera, anche perché l’elevata aspettativa creata negli anni intorno al tema tutte le potenzialità. In alcune, come quella di non ha ancora avuto alcun riscontro concreto, tanto che a gennaio di via Carmelo Pezzullo e via quest’anno un folto numero di cittadini ha formato una catena umana Ianniello ci sono attività davanti all’ingresso della struttura, su via Veneto, chiedendo all’amminicommerciali e ricettive, strazione di dare una sferzata all’avanzamento dell’opera, considerata a mentre in quella di via Vitto- piena ragione “bene comune” per la comunità. Immediatamente dopo, nel mese di febbraio, è stato istituito un tavorio Emanuele, la più grande, hanno trovato posto diverse lo di lavoro tecnico-politico per la “Città dei Bambini”, allo scopo di elaaziende dopo che la MecDab borare strategie politico finanziare volte all’acquisizione delle somme negroup dei fratelli Del Prete cessarie alla realizzazione e gestione dell’opera. Il comitato, composto dal l’ha rilevata. Abbandonate o sindaco, Marco Antonio Del Prete, dal presidente del Consiglio, Daniequasi, invece, le altre aree, le Barbato, dai presidenti della II e III Commissione consiliare, dai diricome quella di via don Min- genti dei settori tecnici del Comune e dai i funzionari della Banca Intesa zoni e quella di via Vittorio San Paolo, gestori del Fondo Jessica Campania. Ma, al momento, non sembra che siano stati fatti grandi passi in avanti. Veneto. Recentissima è invece l’approvazione del progetto della Fondazione Su quest’ultima, però, come abbiamo più volte ricordato, le Istituzioni sembra che abbiano puntato. E molto. Nel 2009, si bandisce un im- BancoNapoli “Primo Sport 0246” approvato dalla Regione Campania portante concorso europeo di progettazione per il recupero del grande ca- agli inizi di ottobre, per la realizzazione di un parco didattico dell'infannapificio di via Vittorio Veneto; concorso che ha avuto amplissima eco, zia all’interno della ex cittadella della base Nato di Bagnoli. L’investimentanto da vedere la partecipazione di molti noti studi di architettura di le- to del programma è per ora limitato, ma sarebbe interessante comprendere come si inserisce all’interno di una organica pianificazione di funvatura nazionale e internazionale. Il tema, ormai ben noto ai frattesi, era (ed è ancora) titolato “CIBAF zioni territoriali e investimenti a livello regionale il progetto della “più – Città dei Bambini di Frattamaggiore”, e prevedeva, negli intenti, la rea- grande città dei bambini del Sud Italia” di Frattamaggiore, che pure per lizzazione,in questo spazio, della più grande Città dei bambini del Sud tale era stato valutato e sostenuto dalla Regione Campania. E’ per questo che, in tanti vedono nel progetto nell’ex base Nato una Italia, un polo culturale all’avanguardia dedicato a bambini e adolescenti, sorta di abbandono dell’dea della Città dei bambini di Frattamaggiore. con annesso un esteso parco urbano a servizio della città. Un’iniziativa degna delle ben più note best practices europee di rige- Staremo a vedere.

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›› CRONACA

Un “tris” contro la criminalità

Tre operazioni delle forze dell’ordine a Nord di Napoli

Smantellata una piazza di spaccio nel parco verde di Caivano nonostante la “solita” aggressione. A Cardito catturato un latitante, mentre a Frattamaggiore è stato scoperto un “arsenale” di armi di Antonio Fioretto iorni di vittorie delle forze dell’ordine contro l’il- no circa 400 grammi di cocaina. Nel corso delle ispeziolegalità nell’area a Nord di Napoli. Tante le ope- ni, inoltre, sono stati trovati anche 12 proiettili, di cui 11 razioni messe a segno in diversi comuni, ma, in calibro 38 ed uno calibro 45. particolare, hanno destato molta attenzione quelle fatte Scene da film d’azione a Cardito dove è stato arrestato un a Caivano, Cardito e Frattamaggiore. latitante: Vincenzo Di Buono, 52 anni, di Acerra, ritenuto Cominciamo con Caivano, dove, nel parco verde, un’im- il capo del clan camorristico dei “Marcianisielli” attivo tra ponente operazione della polizia ha dato un duro colpo al- Acerra, Casalnuovo e Caivano. E’ stato catturato dai Caralo spaccio di droga, attività illegale molto fiorente nel rione binieri che sono intervenuti con l’aiuto di un elicottero per della ricostruzione, come abbiamo denunciato più volte. evitare che scappasse dall’appartamento al terzo piano di Gli agenti della squadra mobile di Napoli, del Commis- una palazzina in cia Michelangelo. Era in fuga dal 10 ottosariato di Afragola, del Reparto prevenzione del crimine e bre e, quando i Carabinieri della Compagnia di Castello di della sezione cinofili hanno cinturato l’intera area e, con la Cisterna hanno fatto irruzione nella casa, Di Buono aveva collaborazione di una squadra dei tagliatori dei vigili del appena finito di pranzare e non ha opposto resistenza. Il fuoco, hanno rimosso cancelli, grate, porte blindate e tut- pregiudicato si era reso irreperibile perché deve scontare una to quanto installato, abusivamente, per favorire l’attività di pena a 8 anni e mezzo di reclusione per una condanna per spaccio, diventata particolarmente fiorente soprattutto do- associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. po i duri colpi inflitti allo spaccio nella zona di Scampia. L’ultima importante operazione è stata portata a termiI poliziotti hanno accertato che, nel sottotetto del 7° pia- ne a Frattamaggiore, dove, uno degli arrestati, quando è no, una mansarda fungeva da “sala regia” per l’osservazio- stato scoperto ad armeggiare con un fucile, non ha esitato ne di quanto si verificava all’interno del parco verde. Come a puntarlo contro gli agenti del Commissariato di Frattaaccade spesso in casi del genere, molte donne hanno tenta- maggiore. E’ successo nei “100 alloggi”, le case popolari di to di ostacolare l’attività di controllo, urlando e inveendo via Francesco Antonio Giordano, mentre i poliziotti erano contro gli agenti e lanciando numerosi oggetti nella trom- impegnati nel controllo nei confronti di persone agli arreba delle scale, per impedirne la salita ai piani superiori. sti domiciliari o comunque in libertà vigilata. Mentre gli Nonostante il tentativo di “sabotaggio”, un poliziotto è ri- agenti salivano le scale del primo edificio hanno notato, dai uscito a entrare nella sala regia, rinvenendo e sequestrando finestroni dello stabile, che nel cortile del parco condomi4 microcamere, 4 trasformatori di corrente per microca- niale, c’erano due individui che armeggiavano con dei fumere, una tv Akai con funzioni di monitor, installato alla cili. Immediatamente i poliziotti hanno raggiunto i due e parete, 2 ricetrasmittenti, 2 bilancini di precisione, 1 chia- ne è nata un’accesa contesa che ha portato poi all’arresto di vino per l’apertura del vano ascensore, un telefono cellula- Angelo Iavazzo, di 31 anni, che è stato trovato in possesso re e un block notes, all’interno del quale era riportata la di alcune chiavi di autovettura. Successivamente, i policontabilità della vendita di droga. Individuati e arrestati ziotti hanno fatto una perquisizione nell’abitazione del Gaetano De Simone, di 21 anni, e Domenico Sabatino, di 31enne, trovando una pistola a salve, un paio di manette, 37anni, che sono poi stati portati nel carcere di Poggiorea- un passamontagna e due coltelli con lama annerita, spesso le. Successivamente, i poliziotti sono andati nella casa di utilizzati per il taglio di sostanza stupefacente. Con le chiaRosa Amato, meglio nota nella cronaca nera come “Roset- vi sequestrate a Iavazzo, i poliziotti sono riusciti ad aprire ta a terrorista” e conosciuta perché accusata di gestire una un’autovettura Audi A4 SW nella quale, oltre a dosi di magrossa piazza di spaccio all’interno del parco verde. E lì, so- rijuana, hanno trovato diverse armi, una vera e propria no stati trovati e sequestrati 845 euro conservati in un “Santabarbara”. Ritrovamenti che hanno portato all’arresto mobile. Grazie anche al fiuto di “Naik”, un bellissimo di Iavazzo con le accuse di detenzione abusiva di armi coesemplare di pastore tedesco a pelo lungo, all’interno del muni da sparo, detenzione abusiva di armi clandestine, vano ascensore, precisamente tra le porte di apertura, i ricettazione e detenzione, al fine di spaccio, di sostanza poliziotti hanno trovato due nascondigli nei quali c’era- stupefacente, mentre l’altra persona è ancora ricercata.

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ECONOMIA‹‹

Il crescente successo del marchio D-Style

DA AFRAGOLA A DUBAI

L’afragolese Domenico Auriemma sta conquistando i mercati degli sceicchi con i suoi prodotti. Propone occhiali personalizzati e originali con i quali sta invadendo le case dei petrolieri arabi di Claudia Perrotta Da Afragola a Dubai. Sembra il titolo di un film, mentre, stanghette e sul portaocchiali. Parliamo di prodotti di alta quainvece, potrebbe essere il titolo della carriera di Domenico Au- lità, molto glamour, impreziositi da swarovski, con vetri piatti riemma, giovane artigiano afragolese, che ha conquistato tanti antiriflesso, dalla forma stravagante, creati appositamente in baclienti con i suoi occhiali artigianali, grazie alla qualità e all’ori- se alla morfologia del viso. ginalità che offre. Già in passato Auriemma aveva esportato i suoi prodotti in Il marchio che ha creato, D-Style, è cresciuto sempre più e Senegal e a Londra, aveva aperto negozi in varie città, centri sono cominciate ad arrivare richieste da tutta Italia e anche dal- commerciali, riscuotendo sempre grande successo. Ora, però, le l’estero, soprattutto da quei Paesi dove si rincorre il lusso e l’o- sue aspirazioni vanno oltre, alla conquista del Mondo e la tapriginalità e, magari, non si guarda più pa degli Emirati arabi è una di quelle di tanto a quanto si spende pur di avefondamentali in un simile percorso di re un oggetto originale e di qualità. Ed crescita. ecco quindi la scelta di portare il marHa iniziato la sua attività fin da chio negli Emirati Arabi, dove Augiovane e la sua tenacia e la sua forriemma ha riscosso notevole successo za di volontà lo hanno reso uno de-

tra coloro che sono abituati a vivere nel gli artigiani partenopei più conolusso sfrenato, conquistando subito sciuti e apprezzati. Il suo sogno nel Domenico Auriemma con Ornella Muti uno spazio importante. Quando si arla cassetto è l'acquisto del suo marchio di Emirati Arabi, infatti, si parla di sceicchi che hanno come da parte di uno dei colossi di Dubai ed è disposto a tutto, fonte di guadagno pozzi petroliferi e che non badano a spese pur di realizzarlo. pur di accaparrarsi un oggetto di qualità e che faccia la diffeNiente è in grado di spaventarlo o di fermare la sua ambirenza e, soprattutto, un oggetto frutto dell’ingegno italiano. zione, anzi, è pronto alla realizzazione di prodotti sempre più Ed è proprio questo l'input che ha permesso ad Auriemma raffinati e di qualità che al posto degli swarovski abbiano pietre di affermarsi sul mercato di Dubai. Infatti, oltre alla qualità dei preziose che rendano D-Style un prodotto inestimabile. E, a suoi prodotti, in ottone con placcatura d'oro, ha proposto l'ori- quel punto, le porte della moda internazionale gli si potrebbero ginalità di avere occhiali personalizzati col nome inciso sulle aprire definitivamente.

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Cogito • 17


›› CULTURA

Dario Fo e le Fabulae atellanae

Il rapporto tra il Premio Nobel e l’arte atellana

Nel 2002 il maestro, morto il 13 ottobre scorso, ebbe la cittadinanza onoraria di Sant’Arpino. Da quel giorno cominciò a ricordare, in giro per il Mondo, l’importanza di quella forma d’arte di Angelica Argentiere ario Fo e le fabulae atellane: un incontro che ha sti- coperta da un copricapo di origine siriaca, il cosidetto tutulus, molato, negli ultimi anni, il Premio Nobel, scomparso una sorte di caratteristico coppolone, che forse indossava pera Milano lo scorso 13 ottobre 2016 all'età di 90 anni, ché calvo e con la testa appuntita, e da una maschera a mezzo di cui 70 vissuti nella ricerca di continue espressioni attraver- viso che gli copriva il naso adunco. Per la sua somiglianza con so il teatro: uno spirito libero, senza padroni, sempre contro- Pulcinella, secondo una vecchia disquisizione che ha dato oricorrente,c he ha pagato di persona il suo impegno politico e gine ad una controversia mai sopita fra gli studiosi antichi e sociale, con un lungo e inspiegabile ostracismo e una inaccet- moderni, è considerato il progenitore della popolare maschera tabile censura nella televisione di Stato. Nel 2002, a Sant'Ar- partenopea. Qualcuno, sia pure dubitativamente, vi ha voluto pino, in occasione del festival di teatro educativo PulciNella- invece vedere l'antenato di Arlecchino. Mente a Dario Fo fu conferita la cittadinanza onoraria e il tiBuccus, da bucca, una forma popolare latina che sta per uotolo di “Ambasciatore nel mondo delle Fabulae Atellanae”. E mo dalla bocca grossa era un personaggio prepotente e infido, da lì è cresciuto, forte, il rapporto con queste terre di Dario Fo. continuamente in conflitto con i contadini che tiranneggiava. Le Fabulae atellanae sono strettamente legate ad Atella, cit- Era caratterizzato, semanticamente, come già si intuisce dal tà osca tra le prime ad aver ricevuto la civitas romana. Si esten- nome e come meglio è dato vedere nei due rilievi capuani, da deva in un territorio ampio una enorme bocca che si stinell'attuale area metropolira in un ghigno smisurato; tana a Nord di Napoli, tra le per il resto era caratterizzato attuali Orta di Atella, Sanda un profilo grasso che era t'Arpino, Frattaminore, ottenuto dagli attori con viSuccivo, Gricignano di stose imbottiture sul ventre Aversa e Cesa, dall'agroavere sul deretano allo scopo di sano all'agroafragolese quinaccentuarne il carattere indi, attraversata dalla via atelforme. lana, di cui ancora oggi si Pappus, dal grego pappos conserva parte del tracciato traducibile in antenato, ala Frattaminore. Alcuni stutrimenti denominato Cadiosi ritengono che il terrisnar in lingua osca, impersotorio di Atella fosse più vanava un vecchio babbeo e visto e comprendesse anche i zioso. Per questo suo humus suoli oggi occupati da parte psicologico era pertanto rafdegli abitati di Caivano, figurato, come si evidenzia Cesa, Frattamaggiore, Gru- La consegna della cittadinanza onoraria a Dario Fo. In basso nei due rilievi in possesso mo Nevano, Sant'Antimo e l’incontro con Bassolino ed Elpidio Iorio; nella pagina a fianco, del Museo campano, vestito la frazione di Frattaminore quello con Marcello Colasurdo in modo discinto e con una del soppresso comune di faccia consona alla sua fama Pomigliano d'Atella; altri a di libidinoso. Ragione, quequesti comuni aggiungono st'ultima, che aveva fatto addirittura Afragola, Casaparagonare più tardi l'impevatore, Casoria e i quartieri ratore Tiberio al personaggio, dell'area settentrionale di come ricorda pure Svetonio. Napoli. Dossennus, nome dalla raE, proprio in quest’area, dice etrusca ennus e tuttavia si sviluppò la commedia riconducibile al latino dossus atellana: le rappresentazio- dorsum, che sta per gobba, ni, anche se con canovacci è il saccente proprietario terprestabiliti, si affidavano alriero ambizioso e vanitoso, l'improvvisazione di caratun po' mago e un po' filosotere popolare e farsesco. I fo, astuto e sempre affamato. personaggi della commedia atellana erano quattro, e cioè: La statuina capuana lo raffigura giustappunto con la gobMaccus, Buccus, Pappus e Dossennus. ba, una enorme bocca e l'aria di chi ostenta sapienza. Maccus, dal greco maccoan che significa letteralmente fare A queste maschere antropomorfe se ne aggiungeva un'altra: il cretino o da una radice italica mala, maxilla, che sta per uo- Kikirrus, una maschera teriomorfa (ovvero con l'aspetto di un mo dalle grosse mascelle, era un personaggio balordo, ghiotto- animale) il cui stesso nome, infatti, richiama il verso del gallo. ne, sempre innamorato, e per questo spesso beffeggiato e mal- Anche quest'ultima maschera ricorda il Pulcinella sopravvissumenato. Sulla scena era caratterizzato, come ben evidenzia l'a- to nella tradizione comica napoletana. nonimo ceroplasta capuano che realizzò la statuina a figura acAbbiamo parlato con il direttore della Rassegna nazionale di covacciata del museo campano, da un vestito bianco, la testa Teatro scuola PulciNellaMente, Elpidio Iorio, per farci rac-

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CULTURA‚‚ contare della genesi di questo rapporto tra Dario Fo e la commedia atellana degli ultimi 15 anni: “Era la fine di agosto del 2002, all’ennesimo invito telefonico a lui rivolto, mi rispose che il 28 sarebbe venuto a Sant’Arpino. Con il sindaco di quel periodo, Giuseppe Dell’Aversana, in poche ore allestimmo un’efficiente macchina organizzativa per preparare l’evento destinato a segnare la storia della nostra comunitĂ . Per anni, con il suo teatro, aveva portato avanti il messaggio piĂš valido dell’Atellana (spirito comico-satirico, realismo, reazione alle ingiustizie sociali, lotta ai vari tabĂš, ecc.): educare e divertire ma soprattutto fustigare i potenti. Queste le motivazioni su cui si fondò l’adozione della delibera di concessione della “cittadinanza onorariaâ€?. La cerimonia si tenne nel teatro Lendi, gremito all’inverosimile, alla presenza, tra gli altri, dell’allora presidente della Regione, Antonio Bassolino, del presidente dell’Ente teatrale italiano, Mico Galdieri, e del professor Ettore Massarese. Dario Fo regalò al pubblico presente uno spaccato della sua grande bravura mimica e teatrale, da guitto atemporale, raccontando la storia dello “stercorario e del coniglioâ€?. Geniale il finale: duettò con Marcello Colasurdo cantando in "grammelot" sul ritmo della tammurriata. Quella serata fu storica anche per un’altra ragione: il Nobel sollecitò il governatore a dare una risposta al progetto del Parco archeologico di Atella che giaceva da tempo nei cassetti della Regione Campania. Dopo un anno esatto, Bassolino ritornò a Sant’Arpino per ufficializzare l’assegnazione di un finanziamento di circa 5 milioni di euro nel rispetto dell’impegno preso alla presenza di Dario Fo. Dal 2002 in poi, tra noi ideatori di PulciNellaMente (con me anche Antonio Iavazzo e Carmela Barbato) e Dario ci sono tantissimi contatti, incontri, condivisioni di idee e progetti che sarebbe difficile sintetizzare in poche righe. Ci mancherĂ ad esempio il quadro - manifesto che annualmente ci donava e con cui “firmavaâ€?, con la sua consueta incisivitĂ e forza, la veste grafica di PulciNellaMenteâ€?. Un rapporto che, per Iorio, non è destinato a finire con la morte del maestro: “Potremo sicuramente avvalerci dell’apporto della famiglia Fo, in particolare del figlio Jacopo che, in piĂš di una occasione, pubblicamente, ha dichiarato la propria gratitudine, autentica e profonda alla comunitĂ di Sant’Arpino che, come solo pochissime altre comunitĂ d’Italia hanno fatto, ha celebrato, in tempi lontani dalla ipocrisia montante di queste ore, il grande affetto per Dario e Franca. E’ rarissimo, infatti, se non impossibile trovare una cittadina del nostro Paese che abbia riservato un riconoscimento cosĂŹ grande quali l’intestazione di una scuola a Franca o un ciclo di appuntamenti di assoluto spessore per celebrare la ricorrenza del 90° compleanno di Dario. Da tutti è acclarato e rimarcato, il ruolo cruciale avuto da Dario Fo nella vicenda del finanziamento del Parco archeologico di Atella. Gli atellani oggi quando parlano del Parco non riescono a non associarlo al nome di Dario, un legame a doppio filo. Ecco, nei fatti il Parco si chiama “Parco Archeologico Atella – Dario Foâ€?. Mi chiedo e vi chiedo a voi Istituzioni: sarebbe possibile chiamarlo anche giuridicamente “Parco Archeologico Atella – Dario Foâ€?? Grazie a tutti e un grande “arrivederciâ€? a Dario!â€?.

Un bar frattese ospita un quadro di Dario Fo

n bar di Frattamaggiore ha un disegno di Dario Fo. U A raccontartci il perchĂŠ è il gestore del Quid Art Cafè, Vincenzo D'Agostino: “Ho conosciuto il maestro Fo a una cena a Roma, ero con il grande Mico Galdieri, produttore teatrale e presidente ETI, e, dopo qualche giorno, ricevetti negli uffici dell'ente teatrale italiano quella piacevole sorpresa. Ho rivisto Fo in altre occasioni ma quella cena con due grandi maestri non la dimenticherò mai. Il maestro mi diceva sempre che del teatro non si può fare a menoâ€?.

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›› NOTIZIE FLASH

Debutta a Caivano Il segreto di Pulcinella, viaggio nella Terra dei fuochi di Mary Griffo

Lunedì 31 ottobre, nell’Auditorium Caivano Arte, anteprima nazionale della pellicola che raccoglie le ultime, inedite confessioni del pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, sul traffico dei rifiuti tossici in Campania. Un segreto è tale fino a che non è di pubblico dominio, ma quando tutti sanno e nessuno parla, allora è “Un Segreto di Pulcinella”. Proprio quest’espressione, non a caso, presta il titolo al docufilm, “Il Segreto di Pulcinella - Viaggio nella Terra dei Fuochi” (prodotto dalla Socialmovie, in coproduzione con Francesco Pisano e Filomena Falco, scritto e diretto da Mary Griffo), con la partecipazione straordinaria di Marisa Laurito che interpreta il ruolo di Mara, la moglie di Carmine Schiavone, il quale racconta di ciò che ha significato per lui il fenomeno del traffico dei rifiuti tossici nella sua ultima apparizione in video, girata poco prima della sua morte. La pellicola, che verrà presentata in anteprima nazionale al Caivano Arte, alla presenza della regista e del cast, rappresenta non solo una denuncia, ma soprattutto un coinvolgente viaggio emotivo fatto di voci, voltie storie. Ad aprire la serata sarà il giornalista Sandro Ruotolo che parlerà della storia raccontata insieme a una delle protagoniste, Marisa Laurito. Un viaggio iniziato nel lontano 1993, quando le attività criminali contaminavano già il territorio campano. Un viaggio fatto di errori e rimorsi, quelli diCarmine Schiavone, di speranza, quella di don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta contro la distruzione del territorio campano, di rabbia e commozione, quella di Marzia Caccioppoli e delle altre giovani mamme della Terra dei fuochi, che per colpa del “brutto male” hanno prematuramente perso i propri figli, ma soprattutto di denuncia e verità, quella che Vincenzo Tosti, insieme a tutti gli attivisti della Terra dei fuochi, i medici di base guidati da Luigi Costanzo e la vedova del sostituto commissario di polizia, Roberto Mancini, Monika Dobrovolska, non smetteranno mai di cercare.

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A fare da fil rouge al film è la figura emblematica del burattino di Pulcinella, maschera napoletana che simboleggia la plebe stanca di subire abusi e umiliazioni, e che si ribella al potere. E così Bruno Leone con il suo Teatro delle guarrattelle, farà da moderno Caronte, traghettando con ironia e amara verità, lo spettatore in quella che un tempo era la Campania Felix, ormai trasformata in “pattumiera d’Italia”, nella speranza che torni ad essere un territorio vivibile.

Io non rischio. La prevenzione ha fatto tappa anche ad Afragola

Sabato 15 e domenica 16 ottobre si è svolta, in circa 650 piazze italiane, la campagna "Io non rischio 2016", campagna nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese, promossa dal Dipartimento nazionale della Protezione civile 20 • Cogito

in collaborazione con l'Istituto di geofisica e vulcanologia, l'ANPAS (associazione nazionale delle pubbliche assistenze) e la Rete dei laboratori universitari d'ingegneria sismica. E la manifestazione ha fatto tappa anche ad Afragola come ha spiegato il presidente del Ver Centro Beta Afragola, Angelo Astarella: “Quest'anno, con grande piacere, anche noi del Ver Centro Beta Afragola abbiamo aderito a questa campagna, incontrando in piazza i cittadini per sensibilizzarli alla consapevolezza dei rischi e alle conoscenze delle buone pratiche di prevenzione, in modo da sapere come comportarsi in caso di terremoto e maremoto, usando così quei semplici accorgimenti che possono far dire "io non rischio". È stata una bellissima e costruttiva esperienza, da ripetere sicuramente”. Il presidente ha anche ringraziato l' Amministrazione comunale e il Sindaco che ha anche partecipato alla mattinata di sensibilizzazione, i cittadini che hanno aderito a questa campagna ascoltando con interesse quel che gli veniva detto e tutti i volontari che hanno collaborato per la brillante riuscita della manifestazione.

Nell’evento napoletano di Dolce&Gabbana c’era anche Cardito grazie a “Phoenix”

In pochi lo sanno, ma Cardito era presente al mega evento che lo scorso 9 luglio ha visto protagonisti a Napoli gli stilisti internazionali Dolce&Gabbana. La cittadina carditese era presente grazie a Giuseppe Giordano, in arte Phoenix, ballerino di break dance che ha fatto parte degli artisti che, con le loro coreografie, hanno infiammato le passerelle nella settimana di eventi e sfilate che ha visto protagonista anche Sofia Loren e che ora sta facendo il giro del Mondo con quelle immagini. Nato a San Felice a Cancello, ma residente a Cardito da anni, Giuseppe ha partecipato anAnno XXIII - numero 395 - Sabato 29 ottobre 2016


NOTIZIE FLASH ‹‹ che alla Milano Fashion Week, evento che si è tenuto alla fine di settembre e di cui hanno parlato le più grandi testate nazionali e non, sempre per conto del marchio D&G, conquistando menzioni su giornali come Vogue e il Corriere della Sera. Il ventiquattrenne carditese, nel 2011, è stato anche uno dei concorrenti del famoso programma televisivo Italia’s Got Talent. Insomma, un ballerino e coreografo in rampa di lancio, che dà senz’altro lustro al paese di Cardito e all’intero movimento artistico campano e che non sembra aver intenzione di considerarsi “arrivato”. “Davanti a me ho l’obiettivo di arrivare sempre più in alto, brillare ancora di più di quanto non faccio già” ci ha raccontato prima di aggiungere che, partecipando a eventi di caratura mondiale come quello di Dolce&Gabbana a Napoli “le emozioni che si provano sono un sacco”. “Difficile descriverle, non saprei farlo e poi si mescolano tutte insieme e si prova una sensazione unica che solo dopo esserti esibito riesci a comprendere, almeno in parte” ha aggiunto.

Ritorna la Madia dell’arte ad Afragola

La stagione 2015 - 2016 della Madia dell’arte riparte il 28 ottobre ad Afragola, grazie a Massimo Capriola e Christian Sanna (coadiuvati da Marco Gabess, Nicoletta Lanzano, Rosa Nunziante, Deborah Esposito e Giovanni Aversano) che sull'idea di proporre ogni anno cose nuove per non annoiare ci hanno sempre creduto e scommesso. E vinto. La popolarità de “La Madia dell'Arte” risiede nella capacità di stupire e affascinare ogni volta un pubblico che cresce sempre più e che si sente coinvolto dalle iniziative di alto profilo culturale e artistico. Dopo il successo dello scorso anno, che ha confermato quello dei precedenti e raggiunto l'apice nell'ultimo evento “Primo Concorso di Poesia emozioni in rima”, ecco il primo appuntamento della stagione, che si presenta come una cavalcata verso nuove emozioni e ricercate innovazioni. Venerdì 28 ottobre, alle 20.30, nel teatro della parrocchia del Santissimo Rosario, in via Rosario 22, ad Afragola, “La Madia dell'arte” inaugura il nuovo corso con uno spettacolo di qualità artistica e culturale. Artisti talentuosi si esibiranno sul palco in un'alternanza di musica e canto, poesia e ballo, recitazione e divertimento. Una nuova cornice per atmosfere diverse e straordinarie. Stessa voglia di comunicare e di emozionare. Nel corso della serata sono previste diverse novità che vedranno l'affezionato e numeroso pubblico sempre più partecipe. Per soddisfare ogni curiosità non vi resta che partecipare alla serata.

Tanti auguri a... LAUREA

L’afragolese Ilaria Emma Caso, giovedì 20 ottobre, si è laureata, con il massimo dei voti, in Scienze della nutrizione umana presso il Dipartimento del Policlinico dell’Università “Federico II” di Napoli. Assistita dalla professoressa Angela Rivellese, docente di Scienze tecniche dietetiche, in qualità di relatrice e dal controrelatore, professor Gabriele Riccardi, ordinario di endocrinologia, la neo dottoressa ha discusso una tesi sperimentale su “Polifenoli e profilo metabolico in pazienti con diabete mellitto tipo 2. Follow-up a 2 anni (studio Tosca.it)”. Giungano alla neo dottoressa e alla sua famiglia le migliori congratulazioni per l’importante successo dallo zio Domenico Casillo e famiglia. Ad majora nunc et semper.

LAUREA

E' stata dura ma ce l'hai fatta...Ora hai raggiunto uno dei tuoi obiettivi ma tieni sempre la testa sulle spalle e lotta perché ricorda: puoi sempre migliorare. Complimenti Salvatore! Ti auguriamo il meglio. Papà, mamma, Maria, Sossio, Teresa, Antonietta, i tuoi nipoti Sofia e Andrea.

NASCITA

“La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino” (Shaw). Vivissimi auguri a Rita Piccolo e Tobia Toscano di Casalnuovo per la nuova arrivata, Greta, nata il 18 ottobre 2016. Congratulazione anche ai nonni materni Salvatore e Titina Piccolo insieme ai nonni paterni Filippo Toscano e Fernanda Tordini per l’arrivo della prima nipotina. Da Antonio ed Emiliana.

REGISTRI E STAMPATI PER LA SCUOLA Uff. e stab.: Via S. Antonio da Padova, ova, 9 - CARDITO (NA) - Tel./fax ax 081.8 081.8354357 8354357 - Tel. el. 3939941143 3 - info@editricecerbone.it editricecerbone.it - www.editricecerbone.it www.editr

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›› CULTURA

Il viaggio di un’anima

In libreria il primo libro di Gennaro Castaldo

L’autore ha raccolto una serie di poesie per invitare a riflettere sul Mondo in cui viviamo. Da Afragola è arrivato a presentare il suo lavoro al Salone internazionale del libro di Torino di Antonio Boccellino ’ stato pubblicato, qualche mese fa dalla casa editrice Book Sprint Edizioni di Salerno, il primo libro di Gennaro Castaldo, laureato in filosofia che opera nel settore scolastico. Il testo, che è stato già presentato alla biblioteca comunale di Afragola, ha avuto una ribalta nazionale con la presentazione al Salone internazionale di Torino lo scorso maggio (https://www.youtube.com/watch?v=cMQLTL7x6wo). Un alternarsi di liriche e brevi pensieri filosofici, quasi degli aforismi che rispecchiano esperienze vissute oltre a diversi argomenti come amore, libertà, dolore, felicità. In molti di essi sembra esserci un pessimismo, non inteso come tale, ma come un grido alla solidarietà umana per combattere le avversità quotidiane: la violenza, la guerra, il materialismo, la corruzione, per una vita migliore. In sintesi, un libro che fa riflettere, un viaggio nei pensieri di un’anima che, snodandosi con ritmo volutamente altalenante per 124 pagine, offre un’analisi profonda di dinamiche sociali, familiari ed individuali. Abbiamo scambiato due chiacchere con l’autore ponendogli alcune domande, cominciando da quella semplice e scontata: Perché ha scritto questo libro? “Per dare un messaggio di amore e di solidarietà con i tempi che corrono. E’ lì che l’Uomo si riconosce tale. Io poggio le mie riflessioni su tre presupposti, un triangolo del benessere basato sulla relazione. L’uomo esiste perché c’è la relazione. Mente, cervello e relazione”. Quali sono gli argomenti trattati? “Affronto vari ambiti, ma quello predominante è l’agognato “Ritorno all’Origine” di un’anima sofferente, perché ricordando la purezza e la gioia che regala il luogo da dove si parte, dal tempo originario, non altro desidera che il “Ritorno.” Sembra un ossimoro un testo di prosa, di liriche, scritte da un filosofo... “E’ quello che, maggiormente ampliato, in un secondo momento con un saggio che ho intenzione di scrivere, Proprio nell’innesto di un ritorno alla poesia con la filosofia. Anche perché la poesia mette in rapporto la ragione con il cuore. Perché la paroloa poetica è la parola originaria. Mettere su una filosofia del-

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Gennaro Castaldo, nato ad Afragola nel 1959 dove attualmente risiede. Laureato in Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli, con esperienze di segretario scolastico settore nel quale tuttora opera. La sua pagina personale è https://www.facebook.com/castaldo.gennaro.7 le viscere delle cose del cuore. Basandosi su qualcosa soltanto di ragione porta ad una freddezza ed un allontanamento dall’umanità. Anche se con la poesia corrono sugli stessi binari. Quello che è essenziale è il futuro dell’Uomo”. Come si acquista? “Ad Afragola si puo ritirare da Pen Cart ma è ordinabile in tutte le librerie Feltrinelli e Mondadori ed è disponibile anche un formato ebook”. Qual è il pensiero e la poesia più la rappresentano? “Nell’introduzione del libro parlo della nascita della Parola, intesa come “il primo vagito” dell’uomo può essere considerato come “il pianto di un poeta”. Tuttavia, la lirica che amo di più è “Sali sul mio carro” dove ho messo tutto me stesso per esprimere il mio concetto di solidarietà e di amore verso il prossimo”. Altri libri in cantiere? “In questo momento sono alle prese con un saggio la cui stesura, come è avvenuto già nel caso del mio primo libro, mi dà un piacere inteso per gli orizzonti che mi sembra di scoprire”.

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RELIGIONE ‹‹

Un gruppo di preghiera per diffondere il culto per la Madonna di Oliveto Citra ei giorni scorsi, il “Gruppo dell’Amore della Santissima Trinità” si è riunito nel centro sociale anziani Pezzullo in via Lupoli a Frattamaggiore, per un momento di preghiera e canti in onore della Madonna. Sul palco, insieme al gruppo, costituito da Maurizio, proveniente dalla scuola francescana, e Marcella, ci sono stati i 21 ragazzi e ragazze che hanno ballato sui canti composti e cantati da Marcella in onore di Gesù e tutti i Santi del Paradiso. Il Gruppo dell’Amore della Santissima Trinità è un gruppo cattolico costituito da 20 anni e precisamente nell’anno 1995, oltre che da Maurizio, Marcella e Stefania, da intere famiglie che li hanno seguiti con i loro giovani figli, dedicando il loro tempo, recandosi ogni mattina in Chiesa per essere in comunione con Gesù, recita dei rosari negli incontri di preghiera, pellegrinaggi, nonché alla veglia che si tiene ogni primo venerdì del mese con la recita di dieci rosari gaudiosi (come è stato chiesto espressamente dalla Madonna in un messaggio) tutto senza tralasciare la propria quotidianità. Il Gruppo ha lo scopo di pregare insieme a tutti quelli che desiderano unirsi nella preghiera, accettando anche inviti qualora le persone nuove si organizzassero in gruppi numerosi, divulgare messaggi dati dalla Madonna per far conoscere Oliveto Citra, denominata la nuova lourdes; Ogni 12 del mese, infatti, i componenti del gruppo vanno a Oliveto Citra, nel salernitano, e lì la Regina del Castello si manifesta con grande potenza attraverso il suo strumento, per dare il suo messaggio all’umanità, compito del Gruppo è quello di divulgarlo in tutto il mondo. Un altro appuntamento fisso è quello della terza domenica del mese, quando si va a Pietralcina, nella Chiesa di Piana Romana, per ascoltare la Santa Messa e, subito dopo, percorrere il boschetto per celebrare la via Crucis. Sul finire del pellegrinaggio per la recita del San-

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to Rosario il gruppo si sposta nella Chiesa Sant’Anna in Pietralcina, dove viene conservata, dal 1887, la fonte battesimale di Padre Pio. Chi desidera incontrare il Gruppo per unirsi alla preghiera, può contattare il numero 3358403469. Per la recita del Santo Rosario in onore della Beata Vergine Maria, il Gruppo si riunisce ogni mercoledì alle 20 nell’“I..T.C. FILANGIERI” in via Rossini a Frattamaggiore e ogni venerdì, sempre alle 20, a “Tavernanova”, a Pomigliano. Per l’incontro del centro sociale, il gruppo ha voluto ringraziare il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, e il presidente del Centro sociale, Gennaro Marchese, che hanno permesso che si tenesse nella struttura di via Lupoli.

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