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A F R AG O L A - C A I VA N O - C A R D I T O - C A SA L N U OVO - C R I S PA N O - F R AT TA M AG G I O R E - F R AT TA M I N O R E

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITICA, ECONOMIA, COSTUME

La testata più anticapoli dell’area a Nord di Na

Fondato da Natale Cerbone


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›› Lettere al direttore

Lutto perinatale

Per trasformare il dolore in speranza Giovedì 15 ottobre si celebrerà in tutto il mondo il BabylossAwarenessDay, la giornata internazionale del lutto perinatale. Con l'espressione "lutto perinatale" si fa riferimento alla perdita di un bambino che può avvenire nell'arco di tutta la gravidanza (a prescindere dall'epoca gestazionale), o subito dopo il parto. La giornata ha lo scopo di onorare la memoria di tutti i bambini che oggi non ci sono più affinché le mamme, i papà e le famiglie che si trovano a vivere un evento così doloroso sappiano chenon sono soli e che il dolore condiviso ed elaborato può trasformarsi in speranza perché di lutto perinatale si può e si deve parlare e perché si possa rompere il silenzio su un argomento per molti considerato un tabù. Il culmine delle celebrazioni si ha con l’onda di luce che consiste nell'accendere in tutto il mondo alle ore 19 una candelina che visto il fuso orario farà si che per 24 ore ci sia sempre una luce accesa che possa creare appunto un'onda luminosa per ricordare i nostri angeli e dare luce alla speranza. Anche quest'anno, il 15 ottobre, ci saranno manifestazioni in tutta Italia, anche a Napoli con un’iniziativa che si svolgerà a piazza Dante, col patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Ordine Psicologi Campani, del Collegio Ostetriche Nazionali e della Campania, e la collaborazione di molte altre associazioni, come “Il bruco onlus” che si occupa di bimbi prematuri, e delle associazioni FNCO, MIPPE e SEMI PER LA SIDS.Alle 16 i volontari accoglieranno e distribuiranno materiale informativo sul lutto perinatale, i bambini verranno intrattenuti realizzando creazioni di Ballon Art a cura degli stessi volontari e impareranno l'arte degli origami di farfalle con l'associazione "La danza delle farfalle”; alle 17 lancio di palloncini con i nomi dei bambini meteora; alle 18 Flavia D'aiello animerà la fiaba per bambini liberamente ispirata da " I palloncini di Gea" di HervèStevenin e Cinzia Ingenito e alle 19 ci sarà l’accensione delle candele per l’onda di luce in contemporanea mondiale. L'evento sarà rappresentato in chiave pittorica dall'artista Andrea Boatta. Il lutto perinatale per molti non è un lut-

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to: come può esserci un lutto per qualcuno che non è ancora nato? E invece vi assicuro che il lutto c'è e come...il rapporto madre - figlio si instaura già col desiderio di maternità, si diventa mamme dal momento del concepimento e non solo quando si partorisce un figlio vivo, si è mamme a prescindere dall'esito della gravidanza perché la maternità è un concetto molto più ampio e quando ti muore un figlio o anche più di un figlio prima di averlo messo al mondo, senza averlo sentito piangere, non muore solo il figlio ma muori anche tu, con i tuoi sogni le tue fantasie su di lui sul suo aspetto, sul suo futuro: mancherà per sempre un pezzo. Ma pochi capiscono tutto ciò a partire dagli operatori sanitari, medici, ginecologi ostetriche che spesso, molto spesso, non sanno affatto gestire un evento del genere soprattutto sotto l'aspetto psicologico. Le madri che partoriscono figli morti vengono abbandonate a loro stesse, non vengono né sostenute né supportate nei momenti del parto e in quelli successivi. Non c'è personale adeguatamente formato per queste situazioni, alle mamme spesso viene impedito di vedere e di stringere tra le braccia il bambino, viene impedito di scattargli una foto, quella foto che sarebbe l'unica cosa visibile che ti resta di tuo figlio, non c'è informazione per quanto riguarda la sepoltura del bambino né tantomeno consigli per le fasi successive di elaborazione del dolore: tutto si limita a poche frasi fatte del tipo: E’ capitato, andrà meglio la prossima volta e tante altre assurdità che in quel momento fanno solo male. Insomma non sanno cosa dire e cosa fare e quindi si finisce col dire o fare cose che anziché dare supporto e sostegno finiscono col provocare ulteriore sofferenza e frustrazione e questo è successo a me che ho perso 3 figli (Maria Francesca, Simona e Giuseppe) e a tante altre mamme che ho incontrato in questi anni lungo questo percorso di elaborazione e consapevolezza perché la morte perinatale è molto più comune di quanto sembri, e ogni giorno in Italia circa 10 bambini muoiono a fine gravidanza o dopo la nascita. A promuovere la manifestazione napoletana è, soprattutto, CIAOLAPO ONLUS, un'associazione presente in Italia dal 2006 che si occupa della tutela della gravidanza e della salute perinatale dando sostegno alle famiglie colpite dal lutto accompagnandole nelle fasi successive affinché si possa rompere il silenzio

e proteggere la salute fisica e psicologica delle madri e perché sempre più bambini riescano a venire al mondo sani e salvi. (www.ciaolapo.it) L'Associazione è stata fondata nel 2006 da due genitori speciali dopo la perdita del loro figlio Lapo, la presidente e fondatrice, Claudia Ravaldi, oltre ad essere una mamma speciale è anche psicoterapeuta e psichiatra e si avvale della collaborazione di uno staff di alto livello formato da medici, ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e operatori adeguatamente formati e attraverso la collaborazione con ospedali e consultori per offrire sostegno specialistico ma anche supporto facilitato tra pari anche attraverso forum moderati di autoaiuto, gruppi online ad accesso privato e gratuito e attraverso gruppi di automutuoaiuto (GRUPPI AMA) presenti su tutto il territorio nazionale per un contatto ancora più diretto.Anche qui in Campania abbiamo istituito un gruppo regionale CIAOLAPO CAMPANIA presente su Facebook attraverso il quale accogliamo le mamme che chiedono un supporto o semplicemente un confronto o uno scambio di opinioni. Organizziamo incontri periodici e varie iniziative sul territorio oltre ad avere contatti con personale qualificato e specializzato. Dopo il primo evento dello scorso anno, quest'anno ci sono stati molti riscontri, c’è stata tanta sensibilizzazione ed informazione, sono state accolte molte mamme che attraverso un lavoro di gruppo non solo virtuale, attraverso confronti , incontri e varie iniziative hanno trovato un valido supporto nel percorso di elaborazione del lutto. Il nostro motto è BREAK THE SILENCE... e direi che ci stiamo riuscendo. Stiamo rompendo il silenzio, grazie anche alla stampa e al web attraverso cui riusciamo a far sentire le nostre voci e a dare la giusta informazione su un tema così difficile da gestire e soprattutto riusciamo a dare la giusta dignità ai nostri figli celesti, perchè dal dolore può davvero nascere qualcosa di bello e di speciale.... e CIAOLAPO vuole essere la speranza e l'aiuto per tante mamme che non riescono a vedere la luce e hanno bisogno di una mano e magari aspettano solo qualcuno pronto a porgergliela...e a loro diciamo…Noi siamo qui per voi. Grazie per aver contribuito a rompere il silenzio. Carmen De Stefano

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L’EDITORIALE ‹‹

Perché l’Algida vuole licenziare? Bentrovati. Torniamo nelle edicole e, come era facilmente prevedibile, poco o nulla è cambiato rispetto a quando ci siamo lasciati, prima della pausa estiva. A cominciare dalla continua perdita di posti di lavoro. Nei mesi scorsi ci siamo occupati, fino alla fine, fino all’arrivo del curatore fallimentare, della vicenda dei lavoratori del Gvc de La Masseria di Cardito, costretti a vivere nel supermercato in cui lavoravano per difendere il loro posto di lavoro o almeno veder riconosciuti i loro diritti di lavoratori. Una battaglia rivelatasi, alla fine, inutile per il mantenimento del posto di lavoro, ma ci auguriamo che non lo sia stata per il resto e ce ne occuperemo nei prossimi numeri. In questo invece, apriamo una finestra, che non chiuderemo, sullo stabilimento che produce i gelati Algida, nell’area industriale di Caivano.La vicenda è complicata e la spieghiamo meglio nell’articolo, quel che mi preme sottolineare in questa mia riflessione è il brusco cambio di rotta avvenuto nel giro di qualche mese. Stando a quanto detto dai rappresentanti dell’a-

creto, che sia l’inizio di una delocalizzazione. Come mai non c’è stato ancora un interessamento del sindaco di Caivano, né di altri rappresentanti istituzionali? E’ importante accendere i riflettori sulla vicenda perché l’area a Nord di Napoli non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. Sarebbe un colpo, duro, durissimo, che potrebbe creare un circolo vizioso negativo che potrebbe poi coinvolgere anche altre aziende dell’area industriale di Caivano. Bisogna capire anche se e quanto ha influito il fatto che l’azienda sia nel pieno della Terra dei fuochi. Quanto ha influito la consapevolezza di produrre gelati in un territorio messo ormai alla gogna in tutta Italia? Se avesse influito l’essere nel pieno della Terra dei fuochi, il sospetto di usare l’acqua della Terra dei fuochi per i gelati, sarebbe grave, perché, a breve, altre grandi aziende potrebbero seguire l’esempio di Algida e abbandonare l’area tra Napoli e Caserta, a cominciare dalla Coca Cola, nella zona industriale di Marcianise. Anche per questo, per scongiurare rischi del genere, è necessario che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla Terra dei

A rischio altre centinaia di posti di lavoro a Nord di Napoli. Quanto influisce la terra dei fuochi? zienda ai giornali, lo stabilimento di Caivano deve essere ridimensionato, in termini di personale, perché poco produttivo rispetto a quelli esistenti in altri paesi europei. Eppure, nel 2013, non trent’anni fa, ma solo due anni fa, Angelo Trocchia, amministratore delegato di Unilever Italia, un colosso presente in cento paesi, con 171.000 dipendenti e 50.000.000.000 di fatturato, la società che produce i gelati Algida,parlando ai giornalisti di www.paralleloquarantuno.it, diceva: “Dobbiamo smettere di parlare di questa crisi. Nel Sud si può fare imprese e guadagnare bene. Fino a quando da Caivano escono fuori prodotti come il Caffèzero non abbiamo paura di nulla. Questo è un polo di eccellenza a livello mondiale". E, a queste parole, seguivano altre di altri dirigenti che esaltavano il lavoro che si faceva nello stabilimento caivanese. Cos’è successo ora? Al momento, la vicenda dei possibili licenziamenti non ha ancora avuto la giusta eco sui media e, soprattutto, nelle stanze della politica e delle Istituzioni. Eppure, stiamo parlando della riduzione di centinaia di posti di lavoro e il rischio, con-

fuochi. Che si chiarisca, con studi, analisi, statistiche e quant’altro può essere utile, una volta per tutte se e quali pericoli ci sono per chi vive e lavora in queste zone e per i prodotti che qui si realizzano. Nelle ultime settimane, ho visto una certa insofferenza anche nelle parole di chi aveva sempre tenuto toni bassi , preferendo la via del dialogo, del rispetto istituzionale. Quel tempo, il tempo delle chiacchiere, delle promesse e delle passerelle, credo che sia finito da tempo. Servono fatti. Ma i fatti non devono essere uno slogan, ma qualcosa di concreto. Una nota positiva, però, quest’estate ce l’ha portata: Sono finalmente ripresi i lavori per la costruzione dell’alta velocità. Tolgo, con piacere, quindi, lo spazietto che chiudeva i miei editoriali e che ha tenuto il conto del numero dei giorni passati da quando sono finiti i lavori. Ne sono passati troppi, ora si faccia tutto nel più breve tempo possibile e, soprattutto, si pensi, seriamente, a come evitare che la stazione diventi una cattedrale nel deserto. Bella, avveniristica, ma, pur sempre, una cattedrale nel deserto.

L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE

L’abitudine rende sopportabili anche (Esopo) Editrice Cogito srl le cose spaventose Fotoreporter: QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta Vice direttore Antonio Trillicoso

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

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Collaboratori Angelica Argentiere, Antonio Boccellino, Antonio Cerbone, Lina Cristofaro, Marina Esposito, Antonio Fioretto, Carmela Garofalo, Simona Granato, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Floriana Stile, Teresa Turino, Linda Scuotto, Vittorio Santoro.

Nando Porzio - Frattamaggiore Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


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L’Algida ha deciso di ridurre il personale nello stabilimento di Caivano

Altri 150 posti di lavoro a rischio I motivi dei licenziamenti non sono chiari e si teme la chiusura definitiva tra qualche anno. E’ muro contro muro tra la proprietà e i lavoratori. La scorsa settimana l’ennesimo sciopero di Antonio Fioretto ersone comuni, onesti lavoratori, padri di famiglia. aggiunti i cali di rendimento: secondo alcune stime, dal 2011 Gente normale, col desiderio legittimo di procurare il ad oggi l’azienda avrebbe subito una diminuzione del 14% necessario alla propria famiglia. Gente che, da un gior- circa. Non è da escludere, di conseguenza, che alla base della no all’altro e dopo anni di sacrifici, rischia di ritrovarsi senza decisione dell’Unilever ci sia ildesiderio di chiudere compleoccupazione, con quella grande quantità di preoccupazioni tamente lo stabilimento di Pascarola, eventualità che preocche solo chi ha dei cari da mantenere può conoscere. cupa moltissimo i lavoratori, le loro famiglie e l’intero hinQuesta è la situazione di 151 degli 806 dipendenti dell’Al- terland caivanese che teme di perdere un’altra fonte di reddigida di Caivano, che rischiano il licenziamento in seguito al- to e sviluppo. la decisione dell’azienda di operare dei tagli sostanziosi al perE’ facile arrivare a questa conclusione se si considerano due sonale in servizio. fattori. Primo, i fondi Per chi non lo sapesalla multinazionale non se, l’Algida non è più mancano, tant’è che lo un’azienda italiana ma è scorso 1 ottobre, la sostata acquistata dalla cietà ha effettuato un multinazionale Unileimportante investimenver, vero e proprio colosto, acquistando la so mondiale del cibo e GROM, catena di geladella casa. I boss dell’Uterie di Torino che ha nilever hanno fatto copiù di 70 negozi in Itanoscere le proprie intenlia e all’estero. Secondo, zioni per la sede caivanel’azienda non ha nessuse: via 151 lavoratori. na intenzione di stabiLe cause? Dapprima lizzare il lavoro. Anzi, la si era parlato di una caproposta nei confronti renza di sicurezza nello dei sindacati è stata stabilimento, che si troquesta: portare i conva a Pascarola, nell’area tratti full-time e part-tiindustriale, dove si prome dai 12 agli 8 mesi di duce il famoso Cornetdurata, in modo da to. In seguito, alcune increare un risparmio che discrezioni davano come abbatterebbe i costi del causa dei malcontenti dell’azienda un litigio con Enel, l’Ente 70% circa. Insomma, produrre in quantità industriali e allo nazionale di distribuzione elettrica: continui black out avreb- stesso tempo portare le uscite a livelli minimi. bero provocato gravi perdite con tanti gelati persi. Poi, ancoI lavoratori hanno urlato il loro sdegno attraverso i sindara, voci di corridoio parlavano di difficoltà nella produzione. cati, in un comunicato congiunto di Cisl, Cgil e Uil che anEd è proprio quest’ultima l’ipotesi più probabile. nunciava battaglia. La protesta dei dipendenti è continuata il La politica di globalizzazione dell’azienda è piuttosto chia- 1 ottobre scorso con uno sciopero dalle 13 alle 15: i lavorara: la competitività è interna, per cui uno stabilimento che tori hanno sfilato in tuta bianca, la stessa che indossano ducosta di più come quello di Caivano (a causa delle spese ec- rante le ore di lavoro, e varcato anche i cancelli della struttucessive e dell’altissima pressione fiscale a quanto pare) rischia ra. Le adesioni allo sciopero hanno raggiunto il 99%, a condi più rispetto alle filiali inglesi e tedesche, per esempio, mol- statare l’indignazione praticamente di tutti. to più agevolate da questioni territoriali e fiscali. A ciò vanno Queste le parole degli operai: “La trattativa può ritenersi so-

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ECONOMIA ‹‹ spesa fino a che l’azienda non prende in considerazione prospettive alternative alla procedura che ha aperto”. Secondo Maurizio Vitiello di Uila “serve un piano B, un’ipotesi di riorganizzazione che non sia a discapito dei lavoratori ma poggi sui principi quali volontarietà e incentivazione”. La reazione di Unilever non si è fatta attendere: “La società ha cercato di adottare misure che mirassero a una riduzione dei costi evitando la perdita di posti di lavoro. Purtroppo, tali misure non si sono dimostrate sufficienti per ridurre significativamente i costi e oggi è diventato urgente salvaguardare la sostenibilità economica della fabbrica nel lungo termine. Confermiamo la disponibilità a discutere della situazione di crisi con la controparte sociale. Ma sui licenziamenti siamo irremovibili”. In parole povere: un faccia a faccia molto pericoloso. La multinazionale ha infatti riconosciuto l’indennità di mobilità: restano quindi 75 giorni per trovare un accordo, senza il quale si attiveranno i procedimenti di espulsione. I lavoratori dell’azienda, tuttavia, fanno valere pesantemente le loro ragioni: da 7-8 anni a questa parte sono stati fatti accordi di ogni tipo, grandissimi sacrifici e talvolta anche compromessi. Gli operai hanno sofferto turni e orari massacranti, pur di preservare la stabilità occupazionale e la sicurezza del proprio lavoro, nonché l’efficacia della fabbrica. A cosa è servito tutto questo? Semplice, a nulla. Tutti gli sforzi e gli schiaffi in faccia non sono bastati per evitare i licenziamenti e tutto quello che ne conseguirà. La nostra redazione ha ascoltato anche alcuni operai che ci hanno confermato la situazione, piuttosto deplorevole: “Le condizioni dell’azienda per tenere la fabbrica aperta sono queste: 151 licenziamenti di operai in esubero; dei circa 700 rimasti, bisognerà andare ad agire sulle pause (mezz’ora piuttosto che un’ora e solo a fine turno), sulle ferie che saranno date solo a settembre e sulla riduzionedei salari. Noi facciamo muro: se ci sarà l’abolizione dei licenziamenti, allora si potrà parlare”. La situazione è critica, in quanto le procedure di mobilità sono state avviate e sembrerebbe che non ci sia alcuna intenzione di tornare indietro. Addirittura, gli operai lamentano il fatto che i dirigenti ab-

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biano proposto ai sindacati accordi tali da mettere le mani (non è un simbolismo) nelle buste paga dei lavoratori, riducendo i salari anche fino al 40%. Insomma, quella che fino ad alcuni anni fa era un’isola felice in termini economico-industriali, ma anche finanziari per tutta l’area di Napoli Nord, è praticamente diventata una Terra dei Fuochi. E il riferimento non è per niente casuale… Si, perché non è affatto impossibile che le condizioni della zona, dal punto di vista dell’inquinamento ambientale, abbiano spinto il colosso anglo-olandese a decidere di chiudere baracca e burattini e mandare tutti a casa. E’ uno dei tanti, inesorabili effetti collaterali che le azioni camorristiche hanno sulle nostre terre: via le opportunità, via le possibilità di risorgimento, via ogni tentativo di dare fertilità alla oramai ex Campania Felix. Sta di fatto, comunque, che non esistono ad oggi garanzie di nessun tipo per i lavoratori. Si va verso un braccio di ferro che, nonostante le leggerissime schiarite avvenute nelle ultime ore (“Disponibilità a discutere” è comunque un’apertura), rischia di alzare la falce e mietere vittime in termini di lavoro. E intanto, 151 famiglie restano col fiato sospeso, in attesa di scoprire come si evolverà la situazione.

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›› ECONOMIA

I risultati di uno studio del Cnr sulle nostre città

Il suolo che non c’è più Come era prevedibile i comuni della provincia di Napoli sono tra i più cementificati d’Italia. Cardito è quello messo peggio con il 67,90% del suolo perso. Meglio Afragola, grazie all’estensione di Claudia Perrotta l suolo è una risorsa non rinnovabile che l'uomo, con le sue attività, to e che la provincia di Napoli ha la maglia nera con 24.784 ettari di suoconsuma, costruendo abitazioni, strade, ferrovie, porti, industrie. Il lo consumato. Tra i 10 comuni dove maggiore è il consumo di suolo, 9 suolo, in condizioni naturali, fornisce all'uomo servizi ecosistemici sono nella provincia di Napoli. I suoli con minore dotazione di suolo sonecessari al proprio sostentamento, quali: servi di approvvigionamento, no: Casavatore, Arzano e Melito. Si classificano al 3° e al 4° posto Carservizi di regolazione, servizi di supporto e servizi culturali. Una sua ca- dito (67,90% del suolo consumato) e Frattaminore (66,89% del suolo renza provocherebbe un notevole riscaldamento globale. Il suolo, infatti, consumato), al 14° Frattamaggiore (59,07% del suolo consumato), al ha varie funzioni quali: la regolazione idrica, la regolazione dei cicli, la 32° Casalnuovo (52,49% del suolo consumato), al 41° Crispano conservazione della biodiversità e la regolazione climatica. (50,87% del suolo consumato) e al 143° Afragola (38,28% del suolo Purtroppo, però, questa importante risorsa viene modificata conti- consumato) che avendo un’estensione molto vasta, può contare ancora nuamente attraverso la realizzazione di costruzioni e infrastrutture, ren- su molte aree libere dal cemento. Le nuove stime confermano la perdita dendo difficile, se non impossibile, il ripristino dello stato ambientale di zone agricole coltivate (60%), urbane (20%) e di terre naturali e vepreesistente. getali (19%). Lo sfruttamento del suolo ha gravi effetti sulla società e sull'ambiente Legambiente, con l'Inu Campania e con il dipartimento di architetcome ad esempio la frammentazione del paesaggio, il danneggiamento tura dell'Università Federico II di Napoli, ha promosso la nascita del prisocio culturale, il depauperamento della qualità sociale e l'aumento dei mo osservatorio di consumo di suolo in Campania, un luogo di monicosti di urbanizzazione e della fornitura dei servizi. toraggio, di denuncia ma soprattutto di proposta per affiancare le istituIn un convegno del CNR (consiglio nazionale delle ricerche) all'Expo zioni e tutto il mondo della politica della nostra regione per scrivere redi Milano è emerso che in Italia 55 ettari al giorno, pari a 6 -7 metri qua- gole atte a contrastare la perdita e il degrado di suoli liberi e la loro tradrati al secondo, sono sigillati dal cemento e che il 20% della fascia co- sformazione in superfici urbanizzate. stiera del paese è scomparso. Inoltre altri 34.000 ettari all'interno di zoAlcune regioni, mentre attendono la legge quadro in Parlamento, che ne protette sono stati spazzati via. Le città continuano ad espandersi dis- ha come obiettivo entro il 2050, il raggiungimento della quota zero per ordinatamente, provocando uno "sprawl urbano", frammentando il pae- l'incremento di occupazione di terreno, hanno già varato varie leggi per saggio e gli habitat naturali. Esistono province come Catanzaro in cui il frenare il consumo del suolo, la valorizzazione del territorio inedificato e 90% del tessuto urbano è a bassa intensità. Tra le Regioni "più consu- la rigenerazione urbana. mate" le province di Napoli e Caserta raggiungono il 50% di suolo riInvece, con la legge regionale n°16 del 7 agosto 2014, la Regione coperto dal cemento. Campania ha previsto interventi di rilancio e sviluppo dell'economia, inPer quanto riguarda la Campania, è fortissima la tendenza a cementi- tervenendo sulle norme del piano casa. Tra le varie modifiche vi è la posficare disordinatamente il suolo libero, costruendo infrastrutture e inse- sibilità di autorizzare interventi edilizi in deroga agli strumenti urbanistidiamenti commerciali. I dati del rapporto Ispra, elaborati da Legam- ci vigenti, purché conformi a quanto ammesso dal piano casa, con inbiente dicono che in Campania viene superato il 9% di suolo consuma- nalzamento da 500 a 1.500 mq del tetto massimo per il cambio di de-

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stinazione in deroga all'addio al divieto di modificare il numero di unità immobiliari esistenti. La legge, in rapporto al piano casa, ha introdotto varie modifiche tra cui: la facoltà di cambiare la destinazione d'uso in deroga allo strumento urbanistico per edifici destinati ad attività produttive o alloggi e servizi su unità fino a 1.500 mq; la possibilità di modificare il numero delle unità immobiliari residenziali purché le unità immobiliari aggiuntive abbiano una superficie utile non inferiore a 45 mq; mutamento di destinazione d'uso d'immobili o di loro parti per uso residenziale da parte dell'imprenditore agricolo; mutamento di destinazione d'uso di singoli edifici ricadenti in aree urbanizzate con volume complessivo fino a 10.000 mq destinate a residenze turistico alberghiere; nuove misure per il recupero dei fabbricati produttivi finalizzati al recupero e al riutilizzo di complessi industriali. Mentre il suolo finisce e si cerca il modo per costruire ancora, i prezzi delle abitazioni variano notevolmente da Comune a Comune, in base alla banca dati dell'Agenzia delle Entrate. Ad Afragola i prezzi vanno dai 1.200 ai 1.850 euro al mq per un'abitazione civile; a Frattamaggiore si va dai 1.445 ai 2.200 euro al mq; a Cardito dai 1.000 ai 1.550 euro al mq; a Frattaminore ai 1.050 ai 1.600 euro al mq; a Crispano dai 930 ai 1.400 euro al mq e infine a Casalnuovo dai 1.250 ai 1.900 euro al mq. Ovviamente i prezzi si riferiscono alle zone centrali, mentre in periferia calano notevolmente. Per saperne qualcosa di più, per capire quanto siano reali queste quotazioni, abbiamo contattato Michele Del Prete, responsabile dell’agenzia immobiliare Italcase di Frattamaggiore. Ci ha detto che “Afragola e Frattamaggiore sono i comuni più forti, dal punto di vista economico e immobiliare. Ogni Comune vive una dinamica diversa per quanto riguarda i prezzi. Frattamaggiore, in questo momento rappresenta la città con il costo degli immobili più alto, infatti si possono trovare vendite anche a valori superiori ai 2.500 euro a mq, fino a scendere a 1.200 - 1.500 euro al mq per le unità residenziali semicentrali, periferiche o popolari del centro storico. Ad

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Afragola, invece, si spende di meno per l’estensione del territorio che offre certamente più opportunità agli acquirenti che trovano un gran numero di immobili in vendita. Frattaminore e Cardito, viaggiano di pari passo, con un valore massimo al mq non superiore ai 1.500 – 1.800 euro al mq; si scende ovviamente di molto nelle zone periferiche e in contesti popolari del centro storico”. “La particolarità di queste piazze è la tempistica di vendita che risulta piuttosto lunga. Si parla infatti di 8-12 mesi da quando l'immobile viene posto in vendita” ha aggiunto sottolineando che “si continua a costruire anche se ci sono molte case invendute perché così vogliono le Amministrazioni che permettono l’apertura di nuovi cantieri. Si tende a risanare e riqualificare i centri storici. E' evidente che in alcuni comuni c'è forte richiesta di nuove abitazioni e i Comuni più attivi in tal senso sono certamente Frattamaggiore e Afragola. C'è una forte spinta a ritornare presso i comuni di provenienza da parte dei cittadini che hanno investito anni fa nel basso casertano. Orta di Atella ne è un esempio. Opero prevalentemente su Frattamaggiore e riscontro una forte volontà di ritorno da parte di coloro che comprato in quelle zone e vogliono ritornare nelle città di provenienza. I motivi sono molteplici ma i principali sono rappresentati dai servizi, scuole, commercio, qualità di vita”. Ma quali sono le prospettive future? “Certamente il calo dei tassi d'interesse faciliterà ancora per un pò le cose ma non illudiamoci che i prezzi ritornino a salire nel breve termine. Sia le banche che gli acquirenti saranno sempre più avveduti verso i valori di compravendita. Il ritorno agli anni 2000 - 2007 lo vedo difficile. Gli acquirenti oggi cercano maggiore qualità e sicurezza quando scelgono un immobile, prediligendo spesso anche l'aspetto ambientale ma quest'ultimo è un fattore che le Amministrazioni dovrebbero curare un po’ di più”. Considerazioni condivise anche da Luigi Capasso, agente immobiliare e assessore a Crispano, che ha annunciato un nuovo puc che permetterà nuove costruzioni nella cittadina crispanese.

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›› POLITICA

Il Sindaco è riuscito a trovare una maggioranza in Consiglio comunale

L’Amministrazione Pelliccia va... Sembra superato il rischio di tornare al voto. Tre Consiglieri di Peluso lo hanno abbandonato. Il primo cittadino di Casalnuovo: “Ha prevalso il senso di responsabilità verso la nostra città” di Enza Gargiulo

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d ormai 4 mesi dalle elezioni vare tutti i punti all’ordine del giora Casalnuovo di Napoli semno perché non si è riusciti a eleggebra che sia la macchina amre il Presidente del Consiglio. C’era ministrativa che quella istituzionale un assente, il consigliere De Maria stiano iniziando a muoversi, almeeletto nella lista civica Oblò della no questo è quanto emerge dal colcoalizione di Pelliccia, e, quindi, loquio che abbiamo avuto con erano presenti 23 Consiglieri più il Massimo Pelliccia, vincitore al Sindaco per un totale di 24 votanti. ballottaggio con Antonio Peluso, Due le candidature espresse: la magcandidato a sindaco di centro degioranza di governo ha sostenuto stra, che aveva l’appoggio della coGiovanni Nappi, candidato sindaalizione che, già al primo turno, co del Partito democratico alle ultiaveva superato il 50% dei consensi me elezioni. La coalizione guidata in città. Una situazione che aveva dal sindaco uscente Antonio Peluso, creato la cosiddetta “anatra zoppa”, invece, ha proposto il nome di Creil termine usato per definire quei scenzio Visone, eletto nella lista cicasi in cui il Sindaco eletto non vica Più Casalnuovo. Per le prime può contare sulla maggioranza dei due votazioni erano necessari, per Consiglieri comunali. Con la vittol’elezione, ben sedici voti. Dalla terria di Pelliccia, infatti,proprio perza in poi la soglia si è abbassata a ché la coalizione di Peluso aveva tredici. Un quorum che, tuttavia, conquistato più del 50% dei connon è stato mai raggiunto: il candisensi al primo turno, non è scattadato Nappi si è infatti fermato a doto il premio di maggioranza ma il dici voti, a un passo dall’elezione, proporzionale puro così che attualtallonato da Visone a undici. Il conmente il Consiglio comunale è sigliere del Movimento 5 Stelle, composto da 6 Consiglieri eletti Christian Cerbone, candidato Sincon la coalizione di Pelliccia, 13 daco del gruppo di Beppre Grillo Massimo Pelliccia, Sindaco di Casalnuovo Consiglieri eletti con la coalizione ha votato scheda bianca in tutte le di Peluso, 4 eletti con il Partito devotazioni. Sembrava proprio che la mocratico e 1 con il Movimento 5 Stelle. macchina non partiva giusto, Sindaco? “Il mio obiettivo è semÈ doveroso ammettere che con l’elezione di Pelliccia, Ca- pre stato la ricerca di responsabilità da parte di quei Consiglieri salnuovo ha espresso una forte volontà di cambiamento nel- comunali che avevano la consapevolezza che la città avesse bisol’Amministrazione della città, dato che per i 20 anni prece- gno di una guida forte, autorevole e nuova. La responsabilità denti Peluso o esponenti delle sue coalizioni erano stati al go- l’ho richiesta all’indomani della loro proclamazione. L’ho riverno. chiesta poi durante le consultazioni comunali a cui si presentaLo abbiamo incontrato per ripercorrere insieme questi ul- rono anche diversi Consiglieri delle coalizioni avverse. Il partito timi mesi, cominciando proprio dalla campagna elettorale. democratico nella sua compattezza dei quattro Consiglieri mi “Siamo stati gli interpreti di un messaggio nuovo, ossia, far sen- disse subito di sì e così anche altri Consiglieri. Quindi già al pritire le Istituzioni come una cosa di natura personale, siamo quel- mo Consiglio si era raggiunta una maggioranza allargata. Il noli della porta accanto che incontri per strada e in un bar perché me di Giovanni Nappi era l’unico nome possibile perché non si vivi e ami la città” ci ha detto il Sindaco. poteva eleggere Visone, un consigliere che non era garante del Eppure la vittoria è arrivata ò solo al secondo turno e non Consiglio comunale, visto che pochi giorni prima aveva firmato direttamente al primo? Cosa è cambiato dal primo al secon- un manifesto per farlo sciogliere”. do turno? L’idea di Pelliccia è abbastanza chiara: “La nostra è Al secondo consiglio comunale invece tutto procede liscio stata una battaglia epica siamo stati Davide contro Golia però come l’olio. Giovanni Nappi viene eletto Presidente del Conla città ha capito cheera il momento di cambiare e che noi pote- siglio con 13 voti contro le 9 preferenze conquistate da Visovamo interpretare questo cambiamento. Inoltre Peluso ha perso ne. Decisiva è la presenza del consigliere De Maria che poi le elezioni perché, al primo turno, non ha raggiunto i voti ne- viene eletto vice Presidente del Consiglio comunale con ben cessari per la vittoria, andando al di sotto dei voti della sua co- 15 preferenze, segno che il blocco pelusiano stava cedendo. alizione. La città ormai era stufa di questo modo di governare “Nel corso della seconda seduta del Consiglio comunale, fatto sempre dalle stesse persone e dagli stessi sistemi e lo ha di- la maturità c’è stata tutta. Io credo di avere una maggiomostrato non facendo vincere Peluso al primo turno e eleggendo ranza di 15-16 Consiglieri, che quindi si è estesa a quello noi al secondo turno”. che in precedenza era il blocco pelusiano (vedi elezione di Dopo la vittoria, però, si è posto il problema della mag- De Maria con 15 voti). Il concetto di corresponsabilità gioranza. Al primo Consiglioil Sindaco neo eletto si è pre- chiesto dal sottoscritto ha fatto breccia in buona parte dei sentato con la nuova Giunta, ma non si è riusciti ad appro- Consiglieri comunali che sono molti di più di una maggio8 • Cogito

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POLITICA ‹‹ ranza che serve per governare” sottolinea Pelliccia. Tra i primi a lasciare Peluso, Antonio Giuliano, eletto con la lista civica Casalnuovo futura, Luigi Massimo Pirozzi, eletto con la lista civica Uniti per Casalnuovo, e Katia Iorio eletta con Forza Italia; tutti e tre hanno aderito alla federazione “Patto per Casalnuovo” con la quale si impegnano a mettere da parte le idee politiche e a sostenere l’attività amministrativa diventando maggioranza. Sono stati eletti anche i Presidenti delle sette Commissioni consiliari permanenti: alla prima Commissione (Urbanistica): Gaetano De Maria (Oblò); Seconda Commissione (Cultura, scuola, sport): Anna Guadagno (Oblò); Terza Commissione (Politiche sociali): Ciro Razzini (Il Giglio); Quarta Commissione (Bilancio): Biagio Caliendo (Casalnuovo in Movimento); Quinta Commissione (Ambiente e sanità): Domenica Marcianò (Pd); Sesta Commissione (Informatizzazione, Patti territoriali, Più Europa): Katia Iorio (Forza Italia); Settima Commissione (Trasparenza e controllo sull'attività dell'amministrazione): Christian Cerbone (M5S). A questo punto sembra si stia ripartendo, sul serio, tanto che il Sindaco tiene a precisare che, entro il prossimo 31 dicembre, tutti i lavori di ristrutturazione (parco giochi Gallo, scuole,asilo nido e palazzetto per disabili) verranno terminati in modo da non perdere i fondi del Più Europa. Dopo circa 90 giorni di governo c’è da ammettere che l’intricata matassa si sta svolgendo, resta da capire quanto sia stabile questo equilibrio.

Tra le novità della Giunta Pelliccia , la prima volta di un vice Sindaco donna, Nicoletta Romano, giornalista da sempre protagonista delle iniziative messe in piedi da Pelliccia. A lei le deleghe per protezione civile, politiche sociali, artigianato, informatizzazione, impianti tecnologici, comunicazione, politiche dei più deboli, associazionismo, inclusione sociale, politiche giovanili e periferie. In giunta anche Biagio Antignani : politiche e manutenzione scolastica, sport, sanità e benessere, politiche di sicurezza e ordine pubblico, polizia urbana e controllo del territorio, mobilità; Stefano Coscia : bilancio, tributi, personale, politiche della casa e della famiglia; Gennaro Castiglione : politiche ambientali, ecologia e risparmio energetico, igiene urbana, lavoro e disoccupazione, arredo urbano, verde pubblico; Simona Visone : spettacolo, tempo libero, cultura, formazione, infanzia, pari opportunità.

Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down 11 Ottobre 2015 In oltre duecento piazze italiane un messaggio di cioccolato in cambio di un contributo per sostenere i progetti di autonomia delle associazioni aderenti al CoorDown e per garantire una migliore qualità della vita e un futuro più sereno alle persone con sindrome di Down. Lo Studio Merloni, unitamente all’ AIPD sezione di Caserta, ha organizzato un gazebo, nello spazio adiacente Parrocchia Maria SS dell’Arcora in via Arcora, Casalnuovo, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

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Novità nella Giunta comunale di Frattamaggiore

Arriva il settimo assessore Entra nella squadra di Del Prete l’ex comandante della polizia municipale, Michele Pezzullo. Il primo cittadino: “Sul bilancio abbiamo inciso poco, ma daremo il segno del cambiamento” di Angelica Argentiere

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on la nomina del settimo assessore, Michele Pezzullo, ex comandante della polizia municipale, si completa la Giunta a Frattamaggiore. A dire il vero, c’era voluto quasi un mese per conoscere i nomi degli Assessori della Giunta Del Prete. Questo il tempo trascorso dalla proclamazione a sindaco di Frattamaggiore di Marco Antonio Del Prete, vincente al ballottaggio dello scorso 14 giugno contro Luigi Grimaldi, a quando sono stati ufficializzati gli Assessori. E il Sindaco ha deciso di puntare su una Giunta tecnica, motivando così la scelta nel corso del primo Consiglio comunale: “Abbiamo scelto una giunta di qualità in grado di portare un forte cambiamento alla città rispetto al passato”. Il primo cittadino ha poi ringraziato i Consiglieri di maggioranza per aver accordato la decisione di una giunta tecnica. Un accordo che, per molti, nasconde le difficoltà a trovare un’intesa tra le varie anime della maggioranza, tanto che an-

che la successiva elezione di Daniele Barbato alla presidenza del Consiglio comunale è stata legata alla permanenza della Giunta. Se cambia la Giunta, dovrebbe essere messo in discussione anche il ruolo di guida del Consiglio comunale. Tante, comunque, le attese per la rosa dei nuovi Assessori, considerando le Giunte ballerine delle consiliature precedenti tra continui azzeramenti e rimpasti. Noi di Cogito, spesso, abbiamo chiesto in campagna elettorale ai candidati Sindaci di presentare la squadra degli assessori, prima del voto, a testimonianza di un progetto condiviso, ma le dinamiche politiche e volontà di coalizioni non ha visto ancora nessuno nell'area a Nord di Napoli prendere questo tipo di decisione. Sei erano gli assessori presentati a luglio, sette dallo scorso 29 settembre con l'ingresso in squadra del comandante Michele Pezzullo (un allargamento possibile in quanto Frattamaggiore ha più di 30.000 abitanti, anche se di solo 500 abi-

tanti rispetto ai dati Istat dello scorso dicembre 2014, nda) Questi gli assessori nominati: Giuseppina Maisto, ex preside della scuola elementare Marconi, con ruolo di vice Sindaco e delega a pubblica istruzione e politiche dell'educazione, cultura, arte e pari opportunità; Nicola Pisacane, professore di architettura della seconda Università di Napoli, delegato a lavori pubblici, arredo urbano, verde attrezzato, edilizia scolastica, programmazione e assetto urbanistico del territorio, parchi urbani e giardini, smart city, edilizia economica e popolare, riqualificazione e sviluppo aree periferiche; Giuseppe Pedersoli, professore di discipline aziendali dell’Università Federico II, con delega a politiche strategiche, programmazione economica, finanze e tributi, patrimonio, valorizzazione delle risorse del territorio, valorizzazione delle aree dismesse, economato e trasparenza amministrativa; Maria D’Ambrosio, professore di scienze della formazione dell'Università degli

Il sindaco Del Prete: “Manterremo gli impegni con Libera, entro il 29 ottobre, approveremo la delibera che avevo promesso” Il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, porta al braccio il braccialetto bianco come promemoria degli impegni presi in campagna elettorale; quel braccialetto è un simbolo della lotta alla corruzione e una promessa d'impegno nei confronti di tutti i cittadini. In tutta Italia sono solo sei i rappresentanti istituzionali eletti dopo che avevano sottoscritto l’impegno: un Presidente di Regione e cinque Sindaci: Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e i sindaci di Venezia, Luigi Brugnaro, Lecco,Virginio Brivio, Marigliano, Antonio Carpino, Teverola, Dario Di Matteo, e appunto Marco Antonio del Prete di Frattamaggiore. I candidati, oltre ad aver inserito i dati nella piattaforma per una candidatura trasparente (curriculum vitae dettagliato, completo di tutti gli incarichi professionali e pubblici; la situazione reddituale e patrimoniale, dimostrando corrispondenza tra attività lavorativa, guadagni e stile di vita; la storia giudiziaria, con eventuali procedimenti penali in corso e quelli conclusisi con una condanna e i potenziali conflitti d’interessi, personali o familiari, indicando gli ambiti dell’attività pubblica che potrebbero entrare in conflitto con i 10 • Cogito

propri interessi privati), ha promesso l'adozione della delibera della trasparenza a costo zero nei primi 100 giorni dall'insediamento del Consiglio comunale, che nel caso di Frattamaggiore scadranno il 29 ottobre. Visto l’approssimarsi della scadenza abbiamo chiesto al sindaco Del Prete a che punto siamo e la risposta è stata: "Questa domanda capita a pennello perché proprio in questi giorni stiamo studiando la delibera e a breve la approveremo che non ci tiriamo indietro agli impegni presi per combattere le illegalità e la corruzione". Angelica Argentiere

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POLITICA ‹‹ studi, Suor Orsola Benincasa, con delega a politiche giovanili; politiche sociali, politiche del lavoro, assistenza immigrati, sostegno alla famiglia e progettazione europea; Giuseppe D’Anna, vicario regionale dei giovani imprenditori di Confcommercio Campania, con delega a commercio, aree mercatali, eventi fieristici, festeggiamenti popolari, programmazione eventi, servizi informatici, innovazione tecnologica ed e-government, formazione del personale, attività produttive, città dei bambini, sport e tempo libero; Giuseppina Lanzaro, avvocato, con delega a protezione civile, guardie ambientali, cultura della legalità, tutela dell’ambiente, associazionismo e volontariato, piste ciclabili, problematica tralicci, sviluppo energie alternative e sostenibili; e Michele Pezzullo, con delega a viabilità e polizia municipale che, in precedenza, erano dell'avvocato Lanzaro. “La scelta dei sette Assessori va nella giusta direzione, potendo contare su esperti che stanno mettendo a disposizione la loro competenza per il bene di Frattamaggiore. Le prime critiche son arrivate all'approvazione del bilancio dello scorso 30 Luglio perché era molto simile al precedente, ma nei fatti le modifiche son state apportate e in solo nove giorni a partire dall'insediamento in Consiglio comunale mancava il tempo materiale per fare di più, ma siamo stati incisivi in egual misura. Ci vorrà un po' di tempo ma vedrete grandi risultati” ha detto il sindaco Del Prete.

Vola uno schiaffo durante Frattapizza Un organizzatore contro un Consigliere Anche quest’anno, in occasione della festa patronale di San Sossio, in piazza Umberto I, è stato organizzato il Frattapizza. Quattro i forni presenti in piazza, a cura delle pizzerie locali. Ma la pizza di cui si è parlato poco è lo schiaffo ricevuto dal consigliere Tommaso Capasso da uno degli organizzatori. Il consigliere, eletto nelle fila dei Democratici, ha deciso di non querelare il suo aggressore ma di protocollare una nota in cui chiede all'Amministrazione comunale una maggiore sorveglianza durante le manifestazioni pubbliche. La vicenda non è ancora chiara, ma i testimoni, pur condannando il gesto, hanno riferito che si è trattato di un litigio per futili motivi e non legato all’attività politica. C’è chi ipotizza che, alla base della lite, ci sia stato un malinteso sul pagamento di una consumazione. Al di là delle motivazioni, il caso è scoppiato e anche l'Ascom, promotrice dell'iniziativa ha inviato al Consigliere una lettera di scuse.

Tommaso Capasso

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›› POLITICA

Avvio “burrascoso” per Monopoli a Caivano

Nuovi Assessori e polemiche Assegnata la settima poltrona in Giunta. Entra la commercialista Nunzia Orefice. Polemiche del consigliere Emione su alcune spese decise dall’Amministrazione comunale di Antonio Trillicoso l settimo assessore della giunta Monopoli è la commer- esista e la determina per l’ammontare della riparazione semcialista Nunzia Orefice. L’ufficializzazione è arrivata la bra sia stata firmata da un altro dirigente poco prima di esscorsa settimana. Voluta da Forza Italia, il suo compito sere trasferito ad altro settore. Poi il caso delle sedie d’oro, sarò quello di districarsi nei settori ragioneria, finanze, tri- così definite dalla stampa. In pratica, il Comune ha affittabuti ed economato, deleghe che finora aveva tenute il pri- to per una manifestazione cinquanta sedie spendendo 1.000 mo cittadino. euro, una cifra con la quale le sedie si potevano acquistare. Il neo assessore aveva già lavorato per il Comune di Caiva- A rispondere è stato il dirigente Vito Coppola: “Non comno come revisore dei conti dell’Igica Spa, un ruolo, quello prerò mai delle sedie, perché non c’è nessun incaricato addi revisore, svolto anche nei comuni detto al trasporto, alla disposizione di Crispano e Palma Campania. e al controllo delle sedie, e per In precedenza, Monopoli, che aveva giunta, dovremmo pagare degli exvinto le elezioni sconfiggendo il tra ai funzionari che dovrebbero candidato del centrosinistra Luigi spostarsi di sabato o di domenica Sirico con una coalizione di centroper assolvere a tale compito. Facendestra, aveva già nominato sei assesdo un calcolo, conviene più affitsori: l’architetto Vincenzo Mascolo, tarle, che comprarle. Anche le altre che ha ricevuto le deleghe ai lavori amministrazioni comunali hanno pubblici, all’urbanistica, patrimonio sempre agito in questo modo, ma e attività produttive; l’avvocato mentre io ho deciso di essere Mena Sorrentino con deleghe alla trasparente nella commissione deldignità, pubblica istruzione, sport, la determina, gli esponenti delspettacolo, cultura, biblioteca e fral’amministrazione precedente lo zioni; l’avvocato Pippo Ponticelli facevano rientrare nel budget comdelegato ad affari legali, affari geneplessivo”. rali, contenzioso, trasparenza, serviMa la questione più forte evidenzi demografici e risorse umane; l’avziata dal consigliere Emione è quelvocato Claudio Castaldo con delela della ditta di smaltimento rifiuga alla tutela ambientale e salute ti, la Buttol s.r.l. che terminerà il della cittadinanza. La poltrona di suo servizio il prossimo 31 Genvice sindaco è andata a Diana Belnaio 2016. La Buttol srl dovrebbe lastella, che lavorerà su polizia loessere sostituita (dopo una gara cale e protezione civile, mentre d’appalto europea quinquennale), Luigi Falco ha ricevuto la delega ma ha ottenuto una proroga. Per Simone Monopoli, Sindaco di Caivano all’arredo urbano, politiche del questo nuova gara il funzionario territorio, cimitero, verde pubblico e manutenzione. ha chiesto l’aiuto a uno studio legale costato al Comune alLa giunta guidata da Monopoli mentre cerca di dare con- tri 20.000 Euro. Sulla questione è intervenuto con un cocretamente l’avvio alla nuova fase politico amministrativa municato l’Assessore alla Tutela Ambientale, Claudio deve affrontare anche il malcontento e la protesta di citta- Castaldo. dini e opposizioni. E il clima, spesso, si surriscalda, com’è “Tutto è iniziato quando l’Anac ha inviato al Comune una accaduto qualche settimana fa quando un cittadino, che lettera dove diceva che Asmec (la stazione appaltante che si vantava a suo dire giuste pretese per una promessa non occupa delle gare d’appalto) aveva fatto una gara non legitmantenuta da Monopoli, si è avventato contro e gli ha mol- timata. In seguito a questa segnalazione da parte dellato due schiaffi. Un gesto eclatante che ha visto la solida- l’ANAC, l’Amministrazione si è ben guardata dal prendere rietà di tutti i partiti e Consiglieri comunali. I Consiglieri una scelta affrettata. Ha fatto due operazioni, la prima di d’opposizione, inoltre, hanno sostenuto la battaglia di Fran- annullare l’autotutela di questa gara che aveva già avuto cesco Emione (Liberi Cittadini) che, con un manifesto e un un’assegnazione e la seconda, visto il contratto già esistente comunicato stampa, ha elencato una serie di spese e incari- in scadenza il 31 luglio 2015, si è deciso di prolungare lo chi, a suo dire fatti senza il rispetto della programmazione e stesso per altri sei mesi, fino al 31 gennaio del prossimo andell’oculatezza. no. Stiamo prolungando un contratto, non è corretto dire Varie le questioni addebitate alla nuova Amministrazio- che stiamo prorogando come molti indebitamente dicono, ne come quella di una macchina fantasma. Secondo il con- perché legalmente non si può cambiare un contratto. Dobsigliere Emione c’è una determina firmata dal funzionario biamo convivere con una ditta che a mio parere non lavora Vito Coppola su di una riparazione di un veicolo comuna- affatto bene. Abbiamo ottenuto qualcosa in più, pagando a le, una Fiat Punto di 11 anni, che è costata al Comune la ci- parte, delle commissioni, per ottenere maggiori servizi per fra di 1.407 euro. Una macchina che sulla carta sembra non la cittadinanza”.

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Tuccillo, sindaco di Afragola, a capo dell’Anci Campania Il sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, è il nuovo pre- nendo in ogni sede istituzionale per rappresentare e tutelare sidente dell'Anci Campania. gli interessi delle autonomie locali. “Saremo vicino ai piccoli Comuni, in particolare delle zone La sezione regionale della Campania viene istituita a metà interne – ha dichiarato il neo-presidente – soprattutto sulla que- degli anni ’70 grazie all’impegno di Maurizio Valenzi, allora stione dell'accelerazione di spesa che mette a rischio gli equilibri sindaco di Napoli e primo Presidente Anci Campania. finanziari di circa 300 Amministrazioni comunali”. In oltre 30 anni di attività numerose sono state le battaglie Tuccillo ha raccolto 118 voti su 204 preferenze totali condotte da Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali. Con la espresse durante la procedura di voto, mentre il sindaco di loro determinazione Anci Campania è oramai una realtà strutBrusciano e presidente uscente, turata sul territorio capace di traghettaGiuseppe Romano, si è fermato a re i Comuni, a prescindere dalla dimen82 voti. sione demografica, nella nuova fase di “Il primo impegno – ha sottolitrasformazione istituzionale che interesneato Tuccillo – sarà chiedere un insa il sistema di ripartizione delle compecontro al presidente della Regione, tenza tra Stato, Regioni ed Enti Locali. Vincenzo De Luca, sull'attuazione Anci Campania accompagna le amminidella legge Delrio e sulla programstrazioni, centri di riferimento per i cremazione dei fondi europei”. scenti bisogni sociali dei cittadini, nei Attenzione anche alla Città processi di innovazione e trasformazione metropolitana: “Chiederò al sindapotenziando l'efficienza delle strutture e co di Napoli, Luigi de Magistris, favorendo costanti processi di sviluppo. di lavorare col massimo impegno Obiettivo generale dell'Organizzaper dare attuazione tempestiva allo zione è favorire l'associazionismo tra gli statuto della Città metropolitana e enti locali, promuovendo la condivisioper consentire già nel 2016 l'elezione delle esperienze più innovative, forne diretta del Sindaco della Città nendo uno spazio di dialogo e confronmetropolitana”. to tra dirigenti, amministratori e cittadiL’Associazione nazionale comuni ni su normative e gestione dei servizi. d’Italia opera da oltre un secolo imOltre alle attività istituzionali Anci pegnandosi a favorire lo sviluppo e la Campania offre servizi, consulenze, stucompetitività dei territori e intervedi e formazione. Mimmo Tuccillo, Sindaco di Afragola

Cardito / Giunta al lavoro su puc, abusivismo e riqualificazione di piazze L’estate ha portato una nuova Giunta a Cardito. Il sindaco, Giuseppe Cirillo, ha nominato vice sindaco Francesco Castaldo, ex assessore e consigliere comunale, assegnandogli le deleghe a bilancio, patrimonio, economato, ecologia, sport, verde pubblico, manutenzione, reti idriche, fognarie e stradali. Con lui, in Giunta altri quattro assessori: Raffaella Dolente (pubblica istruzione, cultura, politiche giovanili, servizi sociali e sanità), Anna Auriemma (lavori pubblici, gestione e manutenzione degli immobili comunali, arredo urbano, parco taglia, edilizia scolastica, grandi opere, fondi europei e contenzioso), Antonio Giangrande (polizia municipale, viabilità, toponomastica, cura della proprietà di Monteforte Irpino) e Giuseppe Di Micco (tributi, informatizzazione, formazione del personale, servizi demografici ed elettorali e affari generali). Nei suoi primi interventi, Cirillo ha garantito il massimo impegno per il nuovo Puc e la questione dei palazzi abusivi da abbattere, ma anche la sistemazione di alcune zone della città, tra cui piazza Madonna delle Grazie dove i commercianti aspettano con paura l’arrivo delle piogge autunnali che potrebbero riproporre i soliti allagamenti che tanti danni hanno creato, anche nello scorso inverno. Commercianti che aspettano anche interventi concreti che possano migliorare la situazione difficile che si trovano ad affrontare da qualche anno, con un centro, soprattutto quello storico, che sta vedendo chiudere molti negozi per la crisi e la concorrenza dei grandi centri commerciali, ma anche per le tante strade chiuse e per la difficoltà di percorrere le vie carditesi. Anno XXII - n. 376 - Sabato 10 ottobre 2015

Frattaminore / C’è già un candidato Sindaco: Raffaele Mazzoccolo Il vice prefetto Gabriella D’Orso è al lavoro per garantire l’Amministrazione al Comune di Frattaminore in attesa delle elezioni comunali della prossima primavera. E, intanto, nei partiti e nei movimenti politici si discute di alleanze e candidature. E c’è già un nome sicuro, almeno stando alle sue parole. Si tratta di quel Raffaele Mazzoccolo che ha rappresentato, nei fatti, l’unica opposizione all’Amministrazione Caso; per ora può contare sull’appoggio dei Popolari di Salvatore Barbato, del Centro democratico, dell’Italia dei valori, di Adesso Frattaminore, Rifondazione comunista, della civica “Città ideale” e della “Lista Mazzoccolo”. Una coalizione di centrosinistra, insomma, nella quale, però, non c’è il Pd, partito con il quale Mazzoccolo ha intenzione di dialogare con l’obiettivo di trovare un’alleanza che permetta di far crescere la forza della sua “squadra”. Al momento, però, il Pd è alla ricerca di una sua identità e di un candidato che non ripeta quanto successo alle ultime comunali quando Caso vinse senza particolari problemi. Bisognerà capire anche cosa farà il sindaco uscente che ha pagato la sua velleità di voler tentare la scalata al Consiglio regionale, dopo la storia della multa contestata che lo ha fatto decadere. Passate le regionali, però, è scoppiata la crisi che ha portato alle dimissioni della maggior parte dei Consiglieri e allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Difficile pensare che Caso non stia lavorando per creare una coalizione in cui lui possa dire la sua e non è escluso che nella coalizione di Caso non ci sia proprio il Pd a cui si è avvicinato, anche in occasione delle elezioni regionali, quando si è candidato con una lista civica Cogito • 13


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›› CRONACA

Sono ripresi i lavori per il terminal dell’alta velocità di Afragola

Quale futuro per la stazione? La zona, al confine tra Afragola, Casalnuovo e Acerra è finita nel mirino degli speculatori? Del Rio, De Luca e Tuccillo pensano a sviluppo e riqualificazione. Ma si continua a costruire

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ontinuano i lavori per la costruzione della stazione Porta Campania dell’alta velocità. Erano rimasti fermi per anni dopo il fallimento dell’azienda che si stava occupando della realizzazione del progetto di Zaha Hadid e ora sono ripresi; a pieno ritmo. Il cantiere è stato riaperto in estate, a luglio, quando è stata organizzata una terza manifestazione di apertura dei lavori, anche se, per scaramanzia, non c’è stato un vero e proprio taglio del nastro. Una particolarità evidenziata anche da alcuni dei relatori, tra cui il presidente della Regione, De Luca, che si è augurato di tornare solo per l’inaugurazione effettiva della stazione. Tra gli altri, erano presenti, il sindaco di Afragola, Mimmo Tuccillo, e il ministro per le infrastrutture, Graziano Del Rio. “Contiamo di concludere entro il 2016 i lavori e a marzo 2017 di avere l'attivazione della stazione” ha detto il ministro

regolarmente autorizzate? O sono costruzioni abusive? E, qualora fossero autorizzate, quale idea di sviluppo di quella zona si ha se si permette di costruire palazzetti di famiglia, capannoni e recinzioni varie? Come si potranno realizzare opere che impediscano alla stazione Porta Campania di diventare la più classica delle cattedrali nel deserto, se l’area a ridosso della stazione stessa sta continuando ad avere uno sviluppo incontrollato a macchia di leopardo? E poi, si sta monitorando la proprietà dei terreni intorno alla stazione per evitare che speculatori mettano le mani su un’area potenzialmente ricchissima? I lavori, a cura della ditta Astaldi, un’istituzione nel campo della costruzione di stazioni ferroviarie, intanto, proseguono e dovrebbero concludersi nel 2017, per quanto riguarda la fruibilità dei treni, mentre per la galleria commerciale e gli altri servizi, bisognerà aspettare il 2018 o il 2019. Da ricordare che

delle infrastrutture e dei trasporti, per il quale “bisogna far le cose nella chiarezza. Questo è un cantiere dello Stato, è seguito dalle eccellenze che noi abbiamo come Ferrovie dello Stato che garantiscono che queste opere vengono fatte bene e nei tempi giusti”. Sulla necessità di non creare cattedrali nel deserto, s’è soffermato anche il presidente della Regione, De Luca, per il quale “è necessario completare il lavoro di ridisegno urbanistico di tutta l'area affinché questo possa diventare un polo di sviluppo produttivo straordinario, io sono molto fiducioso. Un'opera diventa di per sé un polo di attraIl sindaco Tuccillo, il ministro Del Rio e il presidente della Regione, De Luca zione turistica”. “La stazione ha bisogno di fatti, e di opere di collegamento e di contorno, per questo presenteremo al pre- la stazione non sostituirà quella di Napoli, ma andrà ad agsidente della Regione Campania De Luca progetti su cui inten- giungersi a quella di piazza Garibaldi. In particolare, per la stadiamo dare un'accelerazione decisiva per porre la stazione di zione di Afragola passeranno e si fermeranno i tav diretti o Afragola al centro di un sistema complessivo più efficiente di tra- provenienti dal Sud. Quindi, avrà una piena operatività solo sporti e servizi” ha sottolineato il sindaco Tuccillo. dopo il 2021 quando, se saranno rispettati tutti i tempi, doMa come stanno andando realmente le cose? I lavori pro- vrebbe essere pronta anche la linea dell’alta velocità verso Bacedono, nel pieno rispetto dei tempi, pare. Basta guardare il ri. cantiere dal ponte dell’asse mediano, ma, guardando il cantieL’auspicio è che non ci siano intoppi. Un auspicio ambire dal ponte dell’asse mediano, emerge anche un altro ele- zioso se si pensa che la stazione doveva essere pronta per i mento non proprio incoraggiante. Continuano a sorgere e mondiali del 1990, poi per il Giubileo del 2000…e, intanto, crescere strutture a ridosso dell’area della stazione. Sono tutte siamo arrivati al 2015. 14 • Cogito

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CRONACA ‹‹

Una decina di africani hanno bloccato piazza Castello per pochi minuti

Protesta degli immigrati ad Afragola La manifestazione è rientrata senza problemi dopo l’arrivo delle volanti della polizia. Cresce la presenza di immigrati, comunitari ed extracomunitari, nei comuni a Nord di Napoli

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ualche giorno fa, una protesta di una ventina di immigrati in piazza Castello ad Afragola ha portato anche nella provincia a Nord di Napoli il dramma dei richiedenti asilo. La protesta, a quanto pare nata per le difficili condizioni di vita, è rientrata senza particolari problemi dopo l’intervento degli agenti del Commissariato di polizia di Afragola, ma ha portato molti a prendere coscienza della presenza degli immigrati. Le nostre zone sono solo sfiorate dall’emergenza immigrazione, anche se sono ormai migliaia gli immigrati, comunitari ed extracomunitari, che vivono nei comuni tra Napoli e Caserta; una presenza che non ha creato particolari tensioni anche se non sono mancati episodi drammatici come le aggressioni avvenute qualche anno fa nel centro storico di Afragola, dove si concentra una numerosa comunità di africani dediti, nella maggior parte dei casi, a lavori nei campi e nell’edilizia. Un altro comunedove c’è una forte presenza di immigrati è Frattamaggiore dove sono presenti soprattutto immigrati provenienti dall’Europa dell’Est impegnati in attività di assistenza agli anziani. Forte anche la presenza di immigrati a Caivano, e, in parte, a Cardito, mentre è molto meno presente a Crispano, Frattaminore e Casalnuovo. Una presenza forte comunque, di cui bisogna tener conto e che proveremo a conoscere meglio nei prossimi giorni perché l’emozione suscitata dal corpo senza vita del piccolo siriano che cercava una vita sicura in Europa ha scosso le coscienze solo per poche ore, facendo dimenticare che l’immigrazione è ormai una realtà, anche a Nord di Napoli. **** Guardando la foto del piccolo siriano morto mentre tentava di fuggire dalla miseria e dalla guerra, insieme alla sua famiglia, il pediatra casalnuovese Antonio Pelliccia ha scritto una poesia. La pubblichiamo volentieri per richiamare l’attenzione, con le parole di una poesia, sul dramma di chi fugge, abbandonando le sue origini alla ricerca di un futuro, non di un futuro migliore, ma di un futuro. Che non hanno nelle loro città e nei loro Paesi, attraversati da guerre e fame

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UN BIMBO (di Antonio Pelliccia)

Un bimbo sulla spiaggia, con la faccia riversa sulla sabbia, forse sconvolta, per un ultima volta intenta a guardare il mare. Forse lontano di là dall'orizzonte, lo attendeva una casa e gli occhi d'una madre. Ma è morta ogni speranza, che ci fu data, e le onde sono una strada senza ritorno. Piccolo senza patria, tu sei l'ultima infamia d'un mondo senza gloria e non hai più volto, sepolto da una storia di colpe imperdonabili e da errori, che fanno l'uomo ladro di destini sfuggiti alla pietà d'un dio.

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›› POLITICA

Il sindaco Tuccillo ha annunciato la seconda fase del suo mandato

Bastano due nuovi Assessori? I cambi nella Giunta ad Afragola aprono una crisi tra i sostenitori di A viso aperto. Entrano in squadra Casaburo e Manzo. Tuberosa, intanto, è ormai fuori dalla maggioranza

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ontinuano ad essere agitate le acque nella maggioranza ad Afragola. Nonostante le rassicurazioni del sindaco, Tuccillo, che, annunciando la nomina del nuovo assessore, Maria Casaburo (Organi Istituzionali, Servizi Demografici, Anagrafe, Stato civile, Servizio Elettorale, Statistica e Censimento, Trasparenza Amministrativa, Toponomastica, Attuazione dello Statuto Comunale e dei Regolamenti degli Organismi di partecipazione democratica, Avvocatura e Contenzioso, Politiche del lavoro e Pari Opportunità) ha parlato di una "fase due" nel governo della città. “Insieme ai Consiglieri di maggioranza abbiamo fissato nel Puc, nel progetto dell'area intorno alla stazione dell'alta velocità e di galleria Santa Chiara, nell'esternalizzazione dei servizi e nella rimodulazione della macchina comunale i prossimi obiettivi programmatici per Afragola” ha aggiunto il primo cittadino afragolese. Parole che si scontrano, però, con il clima non proprio sereno in Consiglio comunale. A creare polemiche c’è la presa di posizione del consigliere Giovanni Tuberosa, eletto con i Giovani democratici, che è ormai fuori dalla maggioranza, dopo mesi in cui ha espresso pareri negativi sull’attività dell’Amministrazione comunale. E non sembra tornato il sereno neanche nel gruppo di A viso aperto in cui sembra essersi creata una profonda spaccatura con prese di posizioni nei confronti di Gennaro Giustino, capogruppo e fondatore del movimento, che avrebbe imposto la nomina di Maria Casaburo, lasciando inespresse le ambizioni di altri aspiranti assesori, a cominciare dalla prima non eletta nella lista A viso aperto, Ornella Esca, che si è sfogata dicendo: “Credevo di essere parte integrante di un gruppo, invece mi sono accorta che tutte le battaglie sostenute accanto a persone che ritenevo di un certo spessore politico sono risultate

inutili. Non sono mai stata presa in considerazione, sai perché? Perché non sono quota Giustino”. In precedenza era stato sostituito anche l’assessore al bilancio, Alfonso Trotta, dimessosi, ufficialmente, per motivi personali. Anche se non erano mancate le critiche, anche da pezzi della maggioranza, sul lavoro svolto. Il suo posto è stato occupato da Antimo Manzo a cui sono state assegnate anche le deleghe a Patrimonio, Risorse Umane, Gare e Contratti. Antimo Manzo è stato segretario provinciale del sindacato metalmeccanico Fiom-Cgil e della Camera del Lavoro di Napoli ed ex dirigente dell'Assessorato Risorse strategiche del Comune di Napoli nonché direttore del Centro studi CreslUil Campania per le analisi e le ricerche socio economiche.

E intanto la città è invasa dai rifiuti Spesso le strade afragolesi sono piene di spazzatura Continuano i disagi ad Afragola a causa dei cumuli di rifiuti presenti per le strade della città che, spesso, sono piene di rifiuti. La causa è il mancato servizio offerto dalla ditta Sieco Gema che si è aggiudicato il servizio. La ditta, ad oggi, starebbe utilizzando in maniera strumentale tutti i mezzi a sua disposizione per sottrarsi ai propri obblighi creando gravi disservizi alla cittadinanza, una situazione di pericolo sul piano igienico sanitario, oltre che tensioni e disorientamento tra i lavoratori. L'Amministrazione comunale ha già operato contro la ditta con contestazioni e decurtazioni per circa due milioni di euro ai danni della società che dovrà rispondere delle proprie responsabilità e assicurare, fino alla scadenza del contratto prevista per 16 • Cogito

fine ottobre 2015, lo svolgimento, così come da contratto, del servizio di raccolta rifiuti. Solo successivamente all’interruzione del pubblico servizio da parte della ditta, si potrà provvedere a un nuovo capitolato e una gara d’appalto con procedure di emergenza. L’idea dell’assessore all’ambiente e igiene urbana, Salvatore Iavarone, è di indire, nei prossimi giorni un incontro con i cittadini, i comitati, le associazioni e tutti gli interessati alla questione rifiuti, per raccogliere le idee per la formulazione del nuovo capitolato in modo tale che, in sede comune, si possa contestare e condividere le varie opinioni in merito. Immediate le polemiche dall’opposizione che accusa di incompetenza l’Amministrazione in carica.

Intanto, continua l’impegno dell’Amministrazione comunale per diffondere la cultura della raccolta differenziata sul territorio afragolese, in modo tale da limitare, per quel che si può, i disagi causati dall’enorme quantità di rifiuti che si produce. A tal proposito presso il Comune di Afragola sarà collocato il distributore di buste automatico per la raccolta differenziata e non solo, verranno anche posizionate in alcuni punti della città le “Case dell’acqua”, ossia punti di distribuzione di acqua potabile, ed eco compattatori piccoli impianti automatici che differenziano e comprimono i volumi del materiale conferito da 5 a 20 volte. Carmen Celardo Anno XXII - n. 376 - Sabato 10 ottobre 2015


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CRONACA ‹‹

Una buona notizia per chi lotta per un ambiente più pulito

La discarica del Cantariello non c’è più Sono finiti i lavori per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area nella zona di Ikea In 14 anni di lotte, si è vista una collaborazione efficace tra Amministrazioni e cittadini di Carmen Celardo opo un lungo percorso, durato ben 14 anni di lotta e traversie burocratiche, l’ex discarica Cantariello di Casoria, al confine con il comune di Afragola, è stata bonificata e restituita alla collettività come bene comune risanato. Ricordiamo che l’ex discarica, istituita nel 2001 dall’allora Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, dopo pochi mesi dalla sua apertura, ha registrato l’ingresso e il deposito di più di 9000 tonnellate di rifiuti da tutta la provincia con sospetti di sversamenti abusivi di rifiuti speciali; proprio per questo motivo, per ben dieci anni, la discarica è stata posta sotto sequestro e in stato di completo abbandono, mentre un vergognoso rimpallo burocratico l’ha portata nel dimenticatoio. Quando iniziarono a verificarsi i primi segnali di autocombustione, rendendo l’aria delle zone attigue praticamente irrespirabile, si costituirono gruppi di associazioni e comitati locali, che dal 2011 si sono impegnati attivamente sul territorio per chiedere un intervento immediato. Forte è stata la collaborazione tra comitati e Amministrazioni comunali, coalizione che ha portato all’attuazione del progetto di bonifica dell’area da parte della Regione e della commissione Bonifiche. Si sono susseguiti ben tre bandi di gara per l’assegnazione della ditta ma solo nel 2014 si è riusciti ad aggiudicare la bonifica per un importo di 1.300.000 euro, con apertura del cantiere a gennaio 2015 e ultimazione dei lavori a settembre. Lucio Iavarone, presidente del Comitato No Discariche dei Comuni a Nord di Napoli e portavoce del Coordinamento Comitato dei fuochi, ha vigilato, accompagnato dai comitati e dalle associazioni locali, sul ripristino dell’integrità ambientale assicurandosi l’assoluta trasparenza circa l’estranei- Due immagini che rendono l’idea del lavoro fatto in questi mesi nella discarica del Cantariello tà delle aziende appartenenti all’Ati e il conIavarone ha concluso, aggiungendo che la forza e l’efficacia del trollo serrato sullo svolgimento dell’attività di bonifica. Iavarone, alla conferenza stampa del 3 ottobre, tenutasi pro- risultato ottenuto sono stati dovuti alla collaborazione e l’affiataprio nell’ex discarica, ha dichiarato alla stampa e ai cittadini pre- mento che c’è stato in questo progetto tra i cittadini e le Amminisenti: “Questo è solo il punto di partenza, con oggi ci togliamo un pri- strazioni comunali, che hanno agito con perseveranza e determinazione nel raggiungimento del risultato. mo schiaffo dalla faccia”. Resta ora il problema delle tante piccole discariche createsi a ri“Abbiamo provveduto a una prima bonifica del sito ma l’area va interamente risanata e c’è sicuramente bisogno di interventi ancora dosso del campo rom che sembra destinato a essere smantellato. E’ più incisivi: noi sicuramente non ci fermeremo qui” ha precisato pri- questa infatti la volontà sia delle Amministrazioni comunali intema di aggiungere: “Oso definire la bonifica Cantariello come un pro- ressate, sia del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per il getto pilota per le bonifiche, non tanto per le modalità e caratteristiche quale “nella terra dei fuochi interverremo con forza, anche sgombetecniche di bonifica utilizzate ma quanto per la partecipazione co- rando i campi rom abusivi”. Una decisione che ha creato non postante dei comitati di cittadini nelle varie fasi di controllo dell’iter di che polemiche in chi pensa che la guerra nella terra dei fuochi non si vinca solo eliminando i campi rom. gara e di bonifica”.

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›› RELIGIONE

La chiesa di San Marco all’olmo di Afragola fu fondata nel 1615

Quattro secoli di storia A presiedere le celebrazioni religiose c’era il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. Festeggiati anche i quaranta anni di vita sacerdotale del parroco, don Peppino Delle Cave di Antonio Boccellino

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na folla di fedeli ha dato il benvenuto al Cardinale Cre- muore l’amore subentra la discordia, la camorra, la violenza, l’odio. scenzio Sepe nella serata di sabato 3 ottobre nel piazzale di Allora le strade, che dovrebbero essere segnate dall’amicizia, vengono San Marco all’Olmo. L’arcivescovo di Napoli è tornato ad insanguinate dall’odio. Riprendiamoci l’amore, con l’amore tutto è Afragola per i festeggiamenti dei 400 anni della chiesa di San Mar- possibile”. co all’Olmo, inizialmente intitolata Post missam, il saluto del parroal Santissimo Sacramento, la cui coco che ha ringraziato il Cardinale struzione risale al lontano 6 ottobre per la sua presenza:“Se non c’è il Ve1615 e che accoglie una delle comuscovo non c’è la Chiesa. Ringraziamo nità più antiche della città. Ad accosua Eminenza per essere stato qui staglierlo il parroco, don Peppino Delle sera e per la vicinanza che ha dimoCave, e il sindaco di Afragola, Dostrato alla nostra parrocchia anche nemenico Tuccillo. gli anni scorsi”. Tutto organizzato al meglio per riDon Peppino si è poi complicordare quest’importante evento, e mentato con Giuseppe e Vincenzo per gioire anche per un’altra ricorrenArena dell’omonima fonderia che za: quella dei 40 anni di vita sacerdoha realizzato la Porta di Bronzo ritale del dinamico e infaticabile parroevocativa del centenario, spiegando co che, sulle orme dell’illustre predecome “l’opera, frutto della ispirazione cessore, il compianto don Gabriele dell’artista Dalia Stagliano a cui ha Laudiero, ne è alla guida dal 1977. collaborato l’architetto Catello PasiDopo una breve peregrinatio per netti, rappresenta con dodici formelle le vie del quartiere, l’Arcivescovo si è le principali fasi della vita del Santo recato in corteo nell’oratorio parrocEvangelista. Sopra in alto, è riportata chiale dove è stato accolto dai bambila scritta Giubileo della Misericordia. ni del catechismo; a seguire, ha preUn tempo le immagini che rappresensieduto una Santa Messa pontificale tavano le scene della vita dei santi veall’aperto. nivano definite Bibbia pauperum. Nel cominciare la sua omelia, il Ecco la Chiesa, l’architrave della Cardinale ha detto: “Stasera abbiamo Chiesa è la misericordia”. tanti motivi per ringraziare il Signore. Successivamente, è stato conferiI 400 anni della fondazione della Chieto il primo “Premio di San Marco” sa, i 40 anni di sacerdozio del parroco. al Cardinale proprio perché, ha letE gli auguri al Sindaco per la recente to il parroco nella pergamena, “Sua Il Cardinale Crescenzio Sepe è tornato ad Afragola nomina di Presidente dell’Anci CamEminenza appena eletto Arcivescovo per il quarto centenario della chiesa di San Marco all’olmo pania, come ‘Sindaco dei Sindaci’. Il non solo ci ha evangelizzato, ma ci ha Signore ha continuato a benedire la nostra comunità. E se abbiamo mostrato come si vive il Vangelo, soprattutto dando spazio agli ultimi, la fede è perché i nostri padri si sono prodigati”. ai bambini poveri, ai bambini degli ospedali, agli anziani”. Il ricoDopo le congratulazioni, il porporato è entrato nel vivo dell’o- noscimento, un leone alato di vetro di Murano, è stato consegnamelia e, prendendo spunto dalle letture del giorno, si è soffermato to dal Sindaco che ha anche donato a don Peppino, a nome delsull’importanza della famiglia, iniziando da una risonanza su libro l’intera Amministrazione, presente all’avvenimento con il presidella Genesi: “E’ Dio che ha creato la famiglia, ed è Gesù stesso che la dente del Consiglio comunale, Nicola Perrino, e i consiglieri coconsacra elevandola a sacramento. Dio come lui ha voluto che gli uo- munali Nicola Petrellese, Antonio Pannone e Cammillo Manmini e le creature rassomigliassero a sé. Ha mandato il suo figlio sulla na, una tga ricordo in occasione del 40 anniversario di sacerdozio terra e l’ha inserito in una famiglia, quella di Nazareth. La famiglia “per l’intensa azione pastorale profusa al servizio della comunità afraè una nuova realtà, basata sull’amore, che deve durare per sempre. Il golese”. si dell’uomo alla donna, il si di entrambi a Cristo per tutta la vita. “Con l’autorizzazione del Parroco anche questo premio andrà alMa, come tutte le cose belle, anche l’amore ha un nemico: l’egoismo la Casa di Tonia per la prossima asta per i bambini ammalati” ha che è fonte di tanti danni”. annunciato Sepe, completando con un invito ai fedeli a fare un apSuccessivamente, Sepe ha ricordato l’avvio del Sinodo sulla fa- plauso al loro pastore: “Vogliamo esprimere la nostra gioia e gratitumiglia voluto da Papa Francesco, definendolo come “una necessi- dine a don Giuseppe: dopo 400 anni a lui va il merito di aver resutà per andare incontro a quanti hanno trovato difficoltà, hanno subi- scitato una comunità cosi bella. Un altro applauso: ai giovani e a queto dei pericoli, la Chiesa nella sua misericordia va incontro a queste sti ragazzi che si sono comportati in maniera straordinari. Perché posesigenze”. sono essere dei buoni esempi per testimoniare che la bella gioventù non Concludendo la sua omelia, il Cardinale ha invitato tutti a pre- è quella che che va per le strade.”. gare per la Chiesa intera, sottolineando come “la vera eresia, la vePer finire, il rito della benedizione della porta di bonzo da parra debolezza delle nostre comunità, delle nostre società sia rappresen- te di sua eminenza che, con l’aspersorio, in un momento di grantata dalla perdita dei valori veri, autentici, e dell’amore. Quando de giubilo dei fedeli, ha santificato l’importante opera. 18 • Cogito

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›› SPORT

E’ ripartita l’avventura in serie D dei nerostellati

La rivoluzione Frattese Novità nella struttura societaria e in quella tecnica. Cambi anche nella rosa dei calciatori. Nelle prime giornate, risultati altalenanti e poco pubblico. E’ nato anche un settore femminile di Pasquale Porzio

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l finale di campionato, turbolento e vissuto tra il malcontento dei tiosi incoscienti di ciò che accadeva all'interno del mondo frattese e tra i continui mutamenti in ambito societario, aveva impaurito e non poco i supporters nerostellati. Per fortuna, peró, per il calcio frattese e per i pomeriggi passati allo stadio Pasquale Ianniello a sostenere la squadra ci sará ancora tempo.

La rosa della Frattese per la stagione 2015/2016

Una favola che continua e naviga in un mare di entusiasmo, reso possibile da un radicale cambiamento sotto l'aspetto societario. La struttura societaria,che costituisce la parte fondamentale di una squadra di calcio, è coordinata dal neo presidente Antonio Nuzzo, al suo primo anno nerostellato. A coadiuvare le scelte del presidente, che ha allestito una squadra competitiva, c'è il vicepresidente Antonio Schiano, il direttore generale, Giuseppe Orazio, e il tesoriere, Rocco Pellino. A occuparsi di marketing e dell'area comunicazione sarà Rocco D'errico. Per finire, il direttore sportivo è Francesco Mennitto mentre Raffaele Ruggiero è il responsabile della logistica frattese.

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Dunque tutto nuovo...e non poteva non essere nuovo anche l'allenatore. Il feeling creato tra mister Teore Grimaldi, ora al Savoia, e il popolo frattese aveva aiutato lo sviluppo di questa realtá che ha scalato con la forza dei risultato due categorie. Perciò sembrava impensabile arrivare a trovare un'altra figura simile per la panchina nerostellata, capace di tenere compatto il gruppo. Eppure,il profilo appena accennato rispecchiava a pieno l’attuale allenatore: Stefano Liquidato, che ha giá vinto, con il Fondi, un campionato di serie D. Il nuovo coach, quest'anno, può contare su un gruppo competitivo, arricchito da giovani vogliosi di vincere. I veri acquisti, però, sono le riconferme di capitan Costanzo a centrocampo, aiutato da giocatori esperti come Vacca e Vaccaro, e il tridente micidiale d'attacco: Mario Marotta, funambolo da colpi inaspettati, Marzio Celiento, velocista dai piedi ottimi,e il bomber Fabio Luongo, capace di arrivare a segnare più di 15 gol l'anno scorso. La presentazione del 10 settembre scorso ha dato inizio alla nuova stagione che però pecca ancora per il poco pubblico presente allo stadio. Infine nuovo è anche il fotografo ufficiale che seguirà la squadra e i suoi sostenitori: con l'avventura di questa nuova stagione, la Frattese si è affidata alle foto di Nando Porzio che è anche il fotoreporter del nostro giornale. L’ultima novità è arrivata qualche giorno fa con la presentazione del progetto “Rosastellato”. In pratica si sta allestendo una squadra femminile, per favorire la diffusione del calcio anche tra le donne. Le selezioni sono in corso. Tornando al calcio maschile, buona fortuna per l'avventura appena cominciata. Le prime partite hanno avuto risultati altalenanti, anche se non sono mancati spunti di buon gioco che fanno guardare al futuro con ottimismo nella speranza di poter risalire la classifica che, al momento, vede la Frattese nella parte centrale. L’obiettivo è risalire, per raggiungere le prime posizioni e riconquistare l’entusiasmo dei tifosi.

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SPORT ‹‹

Il futuro nerostellato è già in casa

Davide Ozzella, responsabile del settore giovanile della Frattese: “Siamo riusciti a creare due squadre in pochi giorni e siamo partiti benissimo” Volti nuovi anche nel settore giovanile, a cominciare dal responsabile: Davide Ozzella, ex calciatore e allenatore con diverse esperienze all’attivo, tra cui quelle con la Mariano Keller, fucina di calciatori professionisti. La Frattese presenta un settore giovanile rivoluzionato. Si punterà sui giovani? “Lo spero di cuore, è stato un lavoro duro in quanto sono dovuto partire da zero e ho dovuto allestire due squadre (juniores ed allievi) in poco tempo, le premesse sembrano buone visto come siamo partiti con la juniores nazionale ottenendo, dopo tre gare, nove punti”. Quant’è difficile gestire un settore giovanile viste le grandi attese dei ragazzi e delle loro famiglie? “Effettivamente nel mondo del calcio la pressione fa un po' da padrona, a livello di prime squadre la pressione è legata esclusivamente ai risultati mentre per i settori giovanili sono i genitori che cercano di "spingere" i propri figli a emergere in questo mondo non accorgendosi che così facendo "soffocano" le loro aspirazioni”. Quali obiettivi si pone la Frattese per il settore giovanile? “Il nostro obiettivo è quello di migliorare i nostri giovani e tra qualche anno permettergli di debuttare in prima squadra”. Tra i giovani della Frattese intravedi qualcuno destinato a una carriera da professionista? “Sicuramente abbiamo dei ragazzi interessanti e qualcuno di loro penso che potrà avere anche una carriera tra i professionisti ma per il ruolo che ricopro preferisco non fare nomi”. Com'è il rapporto con le tante scuole calcio del territorio visto che la Frattese, con la prima squadra nel campionato nazionale dilettanti, è un primo punto di arrivo in queste zone? “Personalmente ho un buon rapporto con tutte le scuole calcio presenti sul territorio, anche se poi ci sono scuole calcio che ti

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"offrono" i loro ragazzi più interessanti in modo da poter fare un settore giovanile della nostra città più valido ed in modo di poter far emergere il ragazzo mentre qualcuna ci vuole lucrare sul ragazzo ma fortunatamente sono in minoranza”. Com’è stato lasciare la tua amata panchina, costellata di successi tra i giovani, per un ruolo più prestigioso e dirigenziale, ma profondamente diverso? “Dopo 17 anni di panchina, è chiaro che la panchina mi manchi tanto, mi manca l'adrenalina del pre-gara, mi manca il campo, però dopo 17 anno di panchina, mi andava di accettare una nuova sfida e ringrazio la società Frattese e il socio Rocco D’Errico in particolare per avermi dato l’opportunità e spero di poter ripagare la loro fiducia con dei buoni risultati”. Qualche giorno fa è stata annunciata la nascita della Rosastellata, il settore femminile della Frattese. Che ne pensi? “Sinceramente è un’iniziativa della società di cui so poco”. Pasquale Porzio

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›› SPORT

Alessandro Suasco ha vinto l’80° Coppa Caivano

Una tradizione che continua Quasi ottanta ciclisti della categoria Allievi hanno percorso le strade caivanesi. Polemica finale per l’assenza sul palco di Giacinto Russo. Rapporti tesi con Monopoli? di Antonio Trillicoso

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calato il sipario sull’ottantesima edizione della Coppa Caivano, gara ciclistica organizzata a promossa dall’Usb ‘Caivanese’ che può vantare un glorioso passato. E’ stata una gara molto combattuta, decisa da una volata a due che ha accesso l’entusiasmo dei tanti estimatori di questo sport che ancora riesce a emozionare. La gara, riservata quest’anno alla categoria Allievi, ha visto partecipazione di poco meno di ottanta atleti provenienti da tutta Italia. A vincere è stato il potentino Alessandro Suasco, con uno sprint finale in cui ha battuto

km all’ora. I vari passaggi al traguardo e la cronaca della premiazione è stata curata dall’emozionante e trainante Speaker Erennio De Vita, presentatore ufficiale di Miss Italia in Campania. La Coppa Caivano ha un grande passato, basti pensare che è antica quanto il Giro d’Italia ed è seconda solo alla Milano-Sanremo. La prima edizione, infatti, risale al 1910 grazie alla determinazione di un gruppo di amici, guidati dall’avvocato Mario Faraone. Un’autentica impresa. La prima guerra mondiale impose un lungo stop, ma già nel 1923 si registrò la partecipazione di importanti ciclisti

1° e 2° serie e la manifestazione ritorna ai massimi splendori grazie all’impegno di Alessandro Luchetti, che vinse la gara nel 1932 e 1936, Andrea Scuotto e Vincenzo Fusco. Dopo una decina di anni di sosta la stagione 1977 segna un’ulteriore svolta per la manifestazione campana, con la fusione tra la Boys Caivanese, società proveniente dal mondo del calcio, e la Unione sportiva Caivanese. Con l’impegno di un gruppo di amici tra cui Mimmo Costanzo (che continua a essere l’anima della competizione ciclistica caivanese) i compianti Trocchia e Donadio la manifestazione si trasformò ben presto in un appuntamento di prestigio per il ciclismo dilettantistico. Una competizione che vedeva la partecipazione, ogni anno, delle migliori formazioni del panorama ciclistico nazionale e il suo albo d’oro si arricchì dei successi di Maurizio Fondriest, Giuliano Figueras e Eros Poli. Anche se non con i fasti degli anni passati e con un rinvio da maggio (mese da sempre dedicato alla gara) a ottobre si è svolta la Coppa Caivano anche quest’anno. E non è mancata la polemica finale al momento della premiazione per la rinuncia Alessandro Suasco sul podio dell’ 80° Coppa Caivano

il romano Matteo Prata sulla linea del traguardo. Entrambi giovanissimi, hanno appena 16 anni. A vincere la volata sul gruppo, distanziato di 40 secondi, è stato Simone Di Pietro, a seguire in ordine d’arrivo Salvatore Mennella, Juri Passa, Lorenzo Berti, Luigi Acampora, Paolo Rodirossi, Gerardo Sessa e Luca Roberti. Il circuito cittadino (corso Umberto, via Rosselli, via Cinque Vie e via Scotta lungo quasi otto km) è stato percorso per una dozzina di volte in 2 ore e 15 minuti, alla media di 38,22 22 • Cogito

dilettanti e indipendenti dell’epoca quando la corsa venne riproposta. Quell’anno fu Ottavio Bottecchia a salire sul secondo gradino del podio, mentre l’edizione che si tenne nel 1930 regalò a Learco Guerra la prima maglia tricolore della sua storia. Bottecchia e Guerra vincitori di Giro d’Italia e Tour de France parteciparono con grande slancio a una competizione sportiva che in pochi anni era diventata un trofeo prestigioso. Nel 1949, la Coppa Caivano assegna il campionato italiano dilettanti

a premiare uno dei vincitori da parte del presidente del sodalizio caivanese, l’ex senatore Giacinto Russo, e presidente di questa ottantesima edizione della competizione ciclistica. Pare che la rinuncia alla premiazione sia dovuta ai cattivi rapporti con il sindaco Monopoli che era regolarmente sul palco. Presente, come sempre, invece il vice presidente, l’imprenditore edile Giuseppe Celardo, da sempre vicino alla competizione e primo sostenitore “per far parlare di Caivano – come sostiene sempre - anche in termini positivi”. Anno XXII - n. 376 - Sabato 10 ottobre 2015


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NOTIZIE FLASH ‹‹

Una bimba afragolese protagonista a Tra sogno e realtà di Cinzia Lanzano È proprio un sogno quello vissuto dalla giovanissima Antonia Laezza, che ha partecipato alla trasmissione televisiva “Tra sogno e realtà”, che andrà in onda su La5, a partire dal prossimo 8 Novembre. Sette anni, afragolese, frequenta la terza elementare etutti la chiamano Tonia, ecco il ritratto della piccola concittadina che ha vissuto l’esperienza del primo baby talent italiano! Lo show vede come protagonisti, infatti, giovani talenti di età compresa tra i 5 ed i 16 anni, che mettono alla provale loro doti di attori, acrobati, ballerini, cantanti, ginnasti, maghi, modelle e musicisti. Il programma, prodotto dalla Sunshine Production con la collaborazione delle VIP Animation,è condotto da Emanuela Folliero, volto storico di Rete 4, esegue in piena regola il format di tutti i talent che si rispettino: è strutturato come un concorso a tappe, in cui una giuria decreta coloro che proseguono la corsa verso la finale! La piccola Tonia, per la prima volta si è confrontata con il mondo della televisione e con quello della moda, cimentandosi nella sua passione: le sfilate! La prestigiosa passerella targata Mediaset, è stato un otti-

mo esordio, al quale la bambina ha tenuto personalmente a prendere parte: “Antonia ha sempre mostrato un grande interesse per la moda, fin da piccola! Ha affrontato quest’avventura con entusiasmo, come se fosse un gioco. Anche la partecipazione è stata fortemente voluta da lei, seppure non aveva mai sfilato prima. Noi genitori siamo stati sempre presenti, affiancandola in ogni momento!” spiega la mamma Stefania. La piccola ha superato tutte le fasi selettive: dapprima le regionali, poi le prefinali nazionali tenutesi in Agosto ad Abano Terme e, infine, le semifinali a Roma,in cui è stata l'unica concorrente campana per la categoria moda. “È stata un’esperienza davvero bella! Ho conosciuto bimbi da tutti Italia, ho fatto tante amicizie, abbiamo sfilato tutti insieme e singolarmente. Quando sono tornata a scuola ho ricevuto molti complimenti, sia dalle maestre che dai compagni, è stato bello, come una festa! Parteciperei di nuovo ad una trasmissione così!”, queste le parole di Tonia, sincere, gioiose, ma velate di timidezza.In attesa di vederla in TV, non possiamo far altro che aggiungere i nostri complimenti.

Tanti auguri a... Tanti auguri a... Tanti auguri a... NOZZE

Venerdì 18 settembre è stato il giorno quello più bello della vita per i giovani Rita Piccolo e Tobia Toscano di Casalnuovo: pronunciando il sì per tutta la vita, nella medioevale parrocchia di S. Maria dell’Arcora di Casalnuovo, durante una Santa Messa officiata da don Domenico Esposito, il loro amore è stato definitivamente consacrato dal Signore. Pranzo nuziale presso la splendida location del castello di Limatola (CE). Giungano agli sposi e ai genitori, Titina e Salvatore Piccolo, gli auguri più eccelsi per una vita insieme ricca di salute, amore, gioia e fecondità da zio Liborio Boccellino e tutta la famiglia.

BATTESIMO

"Il giorno 20 settembre hai ricevuto il battesimo, la mano di Dio è scesa per accarezzarti il viso, e ti accompagnerà per tutta la vita". Auguri Lucia, dai nonni paterni Raffaele e Lucia

NOZZE D’ORO

50 anni di vita insieme per i coniugi Myrta Plozzo e Mario Esposito, che è di origini afragolesi. Per l'anniversario è stata celebrata, sabato 3 ottobre 2015, una Santa Messa presso la Cappella dell’Immacolata di Afragola, officiata da don Raffaele Tuccillo. Giungano agli sposi i migliori auguri di una lunga vita ancora insieme con l’entusiasmo e l’amore del primo giorno da Raffaele Di Palo e famiglia.

...Cogito torna sabato 24 ottobre... Anno XXII - n. 376 - Sabato 10 ottobre 2015

Cogito • 23


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