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A F R AG O L A - C A I VA N O - C A R D I T O - C A SA L N U OVO - C R I S PA N O - F R AT TA M AG G I O R E - F R A T T A M I N O R E

La testata più antica dell’area a Nord di Napoli QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITICA, ECONOMIA, COSTUME

Anno XXII - n. 368 - Sabato 18 aprile 2015

Fondato da Natale Cerbone


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›› Appuntamenti e Spazio dei lettori

L’Arca di Noè nel terzo millennio Era una mattina di primavera, il cinguettio degli uccelli accompagnava i miei piensieri e il cielo aveva deciso di presentarsi con un colore azzurro limpido. Mi guardai attorno, tutto sembrava tranquillo…Quando, a un certo punto, mi vibrò il cellulare, era il Signore, ancora con quella storia del diluvio universale, gli ripetei che il gioco è bello quando dura poco, ma lui col suo fare catastrofico riuscì a convincermi della serietà dell’avvenimento.

Feci salire per primi gli animali, un branco intero di cavalli che mi avevano aiutata nel trainaggio per la costruzione dell’arca. Feci salire cani e gatti, da sempre fedeli amici dell’uomo. Arrivò il momento degli uomini, la mia famiglia con i miei parenti furono i primi del genere umano a salire, li seguirono i miei amici, furono escluse le persone dalle finte compassioni, gli ignavi, i falsi, i traditori, i corrotti. Furono esclusi anche gli avidi, i malvagi, i bugiardi. Non mi importava delle minacce dei capoclan, i mafiosi sulla mia arca non sarebbero potuti mai salire. Ovviamente erano più animali che uomini a bordo. Arrivò il momento di far salire sull’arca gli ultimi modelli di tecnologia; milioni di scatole stracolme di telefoni, tablet, computer. Tutti i viaggiatori potevano usufruire del wifi presente sulla barca.Quando ormai mancavano pochi minuti alla partenza cominciai a guardarmi attorno, conobbi per la prima volta gli esseri umani, tutti intenti a passare il tempo a giocare con gli smarphone, non volava una mosca, non si guardavano neppure tra di loro. Capii finalmente perché noi umani siamo così legati ai beni materiali, abbiamo perso tutti i valori e la sensibilità per capire l’uno a l’altro. Scesi dall’arca, levai l’ancora e la feci partire. Non mi importava più di essere salvata. Simona Pugliese

Sono cominciati gli incontri letterari sul “Sofà di Sant’Antonio” Mi promise, però, che mi avrebbe aiutato donandomi dei poteri sovrumani durante la costruzione dell’arca. Ero affranta, ma mi misi subito all’opera. Legno, serviva del legno. Camminavo preoccupata sul prato del mio giardino, cominciava a fare caldo, decisi di mettermi all’ombra e mi riparai sotto un albero, feci per appoggiarmi al tronco che quest’ultimo cadde ai miei piedi. Magico, pensai. La costruzione dell’arca era ormai tutta in discesa. La città era in subbuglio, guardavano tutti da lontano quell’arca che prendeva vita. Mi vibrò ancora il cellulare, Il Signore voleva sapere come procedevano i lavori, ribattei che non potevo creare tutto il sette giorni come suo fare. Andai sul letto a riposarmi, quando ad un tratto suonò il campanello. Era Beppe Grillo, il presidente del partito cinque stelle, che mi chiese di distruggere l’arca immediatamente, nulla doveva essere costruito. Ma quell’arca serviva a salvare tante persone, animali, cose… gli chiesi il motivo di questa richiesta di distruzione. Rispose che nulla, per la filosofia di vita del suo partito, doveva essere creato, costruito, tutti i costruttori dell’arca dovevano andare a casa.Ovviamente gli sbattei la porta in faccia.Il giorno seguente mentre io ero ai cantieri si presentò un ometto bassino, senza molti capelli, si avvicinò con aria altezzosa, un constrosenso insomma, notai che aveva un viso conosciuto: era Berlusconi. Mi disse che se avessi trovato posto per le sue donne sull’arca, mi avrebbe donato soldi e tanta pensione. Gli risposi che per lui e le sue donne non avevo posto nemmeno nella stiva della barca. Per ultimo, ormai scontatissimo il suo avvento: Matteo Renzi, mi disse che aveva un’offerta incredibile, proprio non potevo rifiutarla… Mi offrì ottanta euro per tutta l’arca. Tanto folle era la sua richiesta che non gli risposi nemmeno. Era arrivato il grande giorno, il cielo si ribellò al suo solito azzurro e divenne grigio morte.

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Ha preso il via la VI edizione degli “Incontri sul sofà di Sant’Antonio”, il ciclo di appuntamenti letterari organizzati dai Frati minori e dall’Ordine Francescano Secolare presso la Biblioteca del convento di Sant’Antonio di Afragola. Gli incontri, da sempre, si distinguono dalle tradizionali presentazioni di libri per il clima familiare e confidenziale che si instaura tra relatori e pubblico: ieri, venerdì, il primo incontro che ha visto come protagonista Vincenzo Spadafora, garante per l’infanzia e l’adolescenza ed ex Presidente nazionale Unicef, che, dialogando con Alberto Matano, giornalista del Tg1, ha parlato del suo libro “La terza Italia” in cui fotografa le "periferie del mondo" intrecciando storie di vita dura, malaffare, riscatto sociale e impegno civile a ricordi personali partendo dalla terra dei fuochi per arrivare a Roma sfiorando i palazzi e chiamandoli in causa per le mancate scelte e gli scempi nazionali. Il 20 aprile, poi, padre Edoardo Scognamiglio ci farà riflettere su alcuni interrogativi importanti: Ha ancora senso parlare di dialogo tra cristiani e musulmani oggi? Non è forse vero che le Chiese cristiane del Medio Oriente soffrono un grande disagio nelle relazioni quotidiane con i musulmani? Fino a che punto il dialogo tra esperti può favorire la riconciliazione tra popoli, religioni ed etnie? Come giustificare le violenze dell'Isis in Iraq? A queste domande prova a dare risposta il nuovo saggio “Cristiani e musulmani in dialogo. Storia - Teologia - Spiritualità”. Infine l’ultimo incontro si terrà il 24 aprile, quando Loredana Romano, docente di religione e professa dell’Ordine Francescano Secolare discuterà del suo “Le immagini di Cristo Sposo in Chiara di Assisi”. La professoressa focalizzerà l'attenzione sul significato dell'esperienza spirituale di Chiara d'Assisi, attraverso il metodo della "teologia del vissuto". Carmen Celardo

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L’EDITORIALE ‹‹

Ultimi giorni del teatrino della politica In questo numero torniamo a occuparci di politica locale, delle elezioni comunali che daranno ai cittadini la possibilità di scegliere i Sindaci e i Consiglieri comunali che amministreranno Casalnuovo, Caivano, Cardito, Crispano e Frattamaggiore nei prossimi cinque anni. Avevamo scelto di non occuparci delle trattative, dei soliti teatrini della politica. E abbiamo tenuto fede alla nostra scelta per tutto il 2015. Ora, però, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste, con gli schieramenti e le candidature in via di definizione, abbiamo deciso di fare il punto della situazione. E non si preannunciano molte novità.

Dare il voto a chi promette o dà qualcosa in cambio, oltre che un reato, è anche controproducente. Chi ha “comprato” il voto si sente legittimato a “fregarsene” di fare poi qualcosa di buono per la città, per la regione, per la collettività, insomma; tanto, il suo “debito” l’ha già pagato e nessuno andrà a verificare cosa ha fatto quando è entrato nei palazzi delle Istituzioni. Faremo il nostro lavoro, consapevoli che, in campagna elettorale, saremo in compagnia di tanti altri giornali che escono solo a ridosso delle elezioni. In Italia c’è la libertà di stampa e di opinione, quindi, ben vengano nuove iniziative, ma che non si abbia la presunzione di

Con l’avvicinarsi della campagna elettorale, nascono tanti giornali e altri riprendono le pubblicazioni In tutti e cinque i comuni ci sono, spesso, gli stessi nomi che si ripetono da decenni. Ecco allora che, nelle varie liste, ci si ritroverà con tanti figli di e tante “minestre riscaldate”. In linea con quello che succederà alle elezioni regionali dove si riproporrà la sfida tra De Luca e Caldoro che abbiamo vissuto nel 2010. Una sorta di rivincita in cui a perdere è la credibilità di partiti che non sembrano in grado di portare avanti un rinnovamento reale, concreto. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, in città, non certo in paesini sperduti, ci si ritrova sempre con le stesse facce, con le stesse persone. Niente di nuovo. O pochissimo. Sempre le stesse persone a condizionare, nel bene e nel male, la politica cittadina, come accadeva nei feudi o nei comuni piccolissimi, da poche centinaia di abitanti, in cui una famiglia, in genere quella del signorotto del posto o del medico condotto, si “appropriava” letteralmente del municipio e si passava la poltrona da padre in figlio, da zio a nipote...e così via. Ancora pochi giorni, quindi, e avremo un quadro completo della situazione. A quel punto tenteremo, come al solito, di fornire ai nostri lettori, ai cittadini dei comuni interessati, tutte le notizie necessarie per fare scelte di cui non pentirsi poi nei prossimi cinque anni. Il nostro appello, l’appello di Cogito, è sempre lo stesso: non svendete il vostro voto. Non barattatelo con un favore che, poi, nella maggior parte dei casi, altro non è che un vostro sacrosanto diritto, che vi spetta.

voler insegnare il lavoro a chi è sul campo da oltre venti anni, resistendo a pressioni di ogni tipo e rispondendo a un unico padrone: la propria coscienza. Purtroppo, così come la politica, anche il giornalismo sa dare il peggio di sé a ridosso delle campagne elettorali. Abbiamo assistito a tutto. A repentini cambi di linea editoriale, a campagne di fango, a querele contro chi osava mettere in evidenza le origini di questo o di quel periodico. Siamo abituati anche a questo. L’importante, però, è che l’abitudine non diventi assuefazione. Abituarsi a qualcosa non deve significare accettare quel qualcosa, ma, piuttosto, far sì che si creino gli anticorpi che poi ci permettono di sconfiggere quel male a cui ci siamo abituati ma che dobbiamo continuare a combattere.

I lavori per la stazione Porta Campania sono fermi da 1159 giorni

L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE

Segreteria di redazione: L’abitudine rende sopportabili anche (Esopo) Editrice Cogito srl le cose spaventoseTina Malafronte

di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME

Vice direttore Antonio Trillicoso

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

grafica & stampa

Collaboratori Stefano Andreone, Angelica Argentiere, Antonio Boccellino, Francesco Celardo, Antonio Cerbone, Lina Cristofaro, Marina Esposito, Antonio Fioretto, Carmela Garofalo, Simona Granato, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Floriana Stile, Teresa Turino, Linda Scuotto, Vittorio Santoro.

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Fotoreporter: Nando Porzio - Frattamaggiore Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


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›› PRIMO PIANO

In attesa della decisione del sindaco uscente, Peluso

Boom di liste civiche a Casalnuovo Al momento c’è una sola candidatura ufficiale: il democratico Nappi, sostenuto da quattro liste. Ma sono pronti a ufficializzare la loro anche Pelliccia, con sette liste civiche, e Cerbone con il M5S arà ben piena la scheda elettorale che si ritroveranno tra le mani i casalnuovesi chiamati a scegliere il loro Sindaco e i loro Consiglieri comunali. Al momento, infatti, tra i comuni della provincia a Nord di Napoli chiamati al voto domenica 31 maggio, quello casalnuovese offre il quadro più diviso e, soprattutto, il maggior numero di liste ai nastri di partenza. Sulla consistenza elettorale delle liste, poi, ci sarebbe tanto da dire, ma comunque i simboli sulla scheda ci saranno. Proviamo, quindi, a fare il punto della situazione pur se manca ancora l’ufficialità su molte candidature. L’unico che, al momento, ha ufficializzato la candidatura, tanto che ha già cominciato la campagna elettorale, è Giovanni Nappi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale. A sostenere la sua candidatura c’è il Pd e altre tre liste, Giovani per i Giovani, Orgoglio campano e Con Nappi. La sua candidatura, nata senza passare per le primarie, è stata contestata da alcuni esponenti del Pd casalnuovese, tra cui il pediatra Antonio Pelliccia che, stando a qualche indiscrezione, poteva essere il candidato ideale di una coalizione di Sinistra. Coalizione della quale non farebbe parte L’altra Casalnuovo di Antonio Corcione, assessore nella Giunta Peluso per gran parte della consiliatura e poi dimessosi, in quanto avrebbe raggiunto un accordo con Nappi. Già pronto pare anche Massimo Pelliccia, patròn di Oblò, giornale e associazione, che dovrebbe essere alla guida di una coalizione di sette liste civiche, presentate nei giorni scorsi: Spazio Giovani, Casalnuovo Libera, Oblò, Casalnuovo in movimento, Il Giglio, Città ideale e Ambientalisti civici. In campo anche il Movimento Cinque Stelle che ha candidato sindaco Cristian Cerbone, un giovane fotografo, che avrà il difficile compito di provare a mantenere i consensi ottenuti

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alle politiche del 2013 e alle Europee del 2014 quando il movimento di Grillo ha sfiorato il 30% ed è diventato il secondo partito in città. Al momento, però, manca ancora un tassello per comporre gran parte del quadro politico casalnuovese. E che tassello! Non è stata ancora ufficializzata, infatti, la scelta del sindaco uscente, Antonio Peluso; uno che, nel bene e nel

male, ha condizionato la politica casalnuovese negli ultimi venti anni. Stando ai beninformati, i tentennamenti sarebbero dovuti alla possibilità di ricandidarsi per un posto in Consiglio regionale dove è già stato dal 2005 al 2010 e dove preferirebbe tornare invece di impegnarsi per ottenere la quarta elezione a Sindaco di Casalnuovo. Nelle ore in cui scriviamo questo articolo, però, sembrerebbe che Peluso abbia deciso di tornare in campo, tanto che ha presentato le nove liste della sua coalizione nel corso di una manifestazione, ma non ha ancora ufficializzato la sua candidatura a Sindaco. Staremo a vedere se ci saranno sorprese.

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PRIMO PIANO ‹‹

Continuano le trattative a Caivano

Cinque candidati...e non è finita Al momento sono almeno cinque gli aspiranti candidati Sindaco. In campo anche Papaccioli. Udc e Moderati cercano un’alleanza con Sirico, ma pensano anche a una coalizione di Centro ono già cinque i candidati Sindaco. E potrebbe non essere finita qua. A Caivano, infatti, le trattative tra i partiti e le liste civiche sono ancora in corso e potrebbe esserci ancora spazio per un’altra coalizione di Centro. Ma proviamo a mettere ordine, con la consapevolezza che potrebbe cambiare ancora qualcosa da quando scriviamo a quando avrete questo giornale tra le mani perché le trattative sono ancora in corso e qualche candidato potrebbe decidere di fare un passo indietro pur di allargare la coalizione e sperare di chiudere la partita al primo turno, anche se, viste le candidature in campo, pare difficile evitare il ballottaggio. Se non impossibile.. Al momento, comunque, i candidati sono cinque. E’ da tempo in campagna elettorale Luigi Sirico, candidato del Pd, di Sel e di Italia dei valori. Superate le critiche per la scelta del candidato senza passare per le primarie, si sta provando ad allargare la coalizione, anche con l’Udc del sindaco uscente, Antonio Falco, e con i Moderati dell’ex senatore Giacinto Russo, ma la situazione non è stata ancora definita. Anzi, sembra che ci siano molti problemi e il tentativo sia destinato a naufragare. Falco e Russo, nel caso in cui le trattative non andassero a buon fine, potrebbero pensare di mettere in piedi una coalizione di Centro che vada a conquistare il voto moderato, magari candidando proprio Giacinto Russo che tornerebbe, così, a impegnarsi in prima persona, nella politica caivanese. Al voto moderato guarda anche Raffaele Del Gaudio, possibile candidato Sindaco a capo di una coalizione di Centro. E potrebbe anche nascere un’alleanza con Russo e Falco. A quel punto non è detto che il candidato resti Raffaele Del Gaudio. E’ già in campagna elettorale anche Simone Monopoli. L’ex Consigliere provinciale può contare su liste civiche e Forza Italia e ha preferito non fare accordi con altri partiti che,

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in qualche modo, hanno avuto a che fare con la precedente Amministrazione per dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto al passato. Monopoli, però, dovrà fare i conti anche con un altro esponente del centrodestra caivanese che ha deciso di riprovare a conquistare la poltrona di primo cittadino: Pippo Papaccioli. L’ex Sindaco ha scelto di correre, anche senza l’appoggio di Forza Italia. Avrà dalla sua due liste civiche con le quali tenterà di rivivere le due elezioni di qualche anno fa. E, di certo, andrà a pescare anche nell’elettorato di Monopoli. In campo anche il Movimento cinque stelle che ha candidato il portavoce cittadino, Giuseppe Ziello, un libero professionista che non ha precedenti esperienze politiche come richiesto dalle regole del Movimento.

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›› PRIMO PIANO

Sembra finita la guerra tra i democratici di Frattamaggiore

Il Pd ha ritrovato l’unità Scelto anche il candidato Sindaco: Marco Del Prete, ma si aspetta l’approvazione degli alleati. L’ex presidente del consiglio comunale, Grimaldi, ha smesso di attaccare i suoi ex alleati. Per ora i è notevolmente ridotto il numero dei pretendenti alla poltrona di Sindaco di Frattamaggiore. La ritrovata armonia nel Pd frattese, dopo mesi di accuse violente tra le due fazioni, infatti, ha cambiato le carte in tavola, spazzando via molte ipotesi di candidature e di alleanze. Al momento, il Pd avrebbe anche scelto il candidato Sindaco, il consigliere comunale uscente Marco Del Prete, figlio di Enzo, ex consigliere provinciale dell’Udc ed ex sindaco di Frattamaggiore. Uno dei “dissidenti” che, nella seconda parte della consiliatura Russo, avevano cominciato a contestare il lavoro dell’Amministrazione comunale e del primo cittadino in particolare. Il condizionale, però, è d’obbligo, perché sul suo nome ci sarebbe qualche dubbio da parte delle altre liste della coalizione, quindi, ancora non può essere considerato, ufficialmente, il candidato della maggioranza che ha governato la città negli ultimi dieci anni. In ogni caso, se Del Prete sarà candidato, molti altri aspiranti candidati Sindaco metteranno a tacere le loro ambizioni. E’ già in campagna elettorale, invece, Michele Granata, candidato di Forza Italia, che sta cercando alleanze per rafforzare la sua coalizione e spera di poter approfittare dei malcontenti di una parte dei centristi che non gradiscono la candidatura di Del Prete. Il rappresentante del partito di Berlusconi è impegnato anche a raccogliere voti per il suo candidato alle regionali, Armando Cesaro, figlio di Luigi, ex presidente della Provincia che, nei giorni della bufera giudiziaria che lo ha coinvolto, aveva annunciato di voler abbandonare la politica attiva. Alle prese con la composizione delle liste e della coalizione anche Luigi Grimaldi, ex presidente del Consiglio comunale dimessosi a poche settimane dal voto. Aveva cominciato ad attaccare i suoi “vecchi compagni di viaggio”, ma, poi, improvvisamente, così come aveva iniziato, ha smesso. Ma c’è da scommettere

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che la sua sarà una campagna elettorale tesa a screditare quegli avversari che lo hanno attaccato sulla “moralità” e sui “guai giudiziari”. La sua candidatura a Sindaco, intanto, ha già ottenuto la spaccatura di Sel. Il partito di Vendola, infatti, a Frattamaggiore ha due anime, una guiMarco del Prete data da Pino Grassia, ex vice sindaco di Russo, e un’altra che si riconosce in Franco Sessa, anche lui ex vice sindaco. Il primo è pronto a sostenere Grimaldi, il secondo promette fuoco e fiamme per contrastare questo sostegno. Ha annunciato la sua candidatura anche Teresa Cerisoli che dovrebbe scendere in campo con il sostegno di alcune liste civiche, tra cui una che porta il nome del giornale che dirige, Liberi. Non è ancora chiaro, invece, se il Movimento 5 Stelle presenterà una candidatura a Sindaco per tentare di portare alle amministrative il consenso ottenuto alle politiche e alle europee. Ancora pochi giorni e il quadro sarà più chiaro.

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Continuano le trattative a Cardito

C’è solo Cirillo in campo Il Sindaco uscente è l’unico candidato ufficiale a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Anche Losco vorrebbe provare a tornare sulla poltrona di primo cittadino e cerca alleati iuseppe Cirillo. Non ci sono altri nomi di candidati Sindaco a Cardito, al momento. Solo voci di trattative e ipotesi. Niente di più. Le voci, a dire il vero, coinvolgono anche il Sindaco uscente perché sono insistenti quelle che riportano la possibilità di un incontro tra Cirillo e il suo predecessore, Peppe Barra, con l’obiettivo di trovare un accordo. Pare difficile ipotizzare un’alleanza con chi ha appoggiato il progetto che ha portato alla fine dell’esperienza di primo cittadino dello stesso Cirillo. Ma, in politica, specialmente in quella locale, nulla è impossibile e quel che oggi appare improbabile, domani potrebbe diventare realtà assoluta. Oltre al nome di Cirillo, continua a circolare, con insistenza, quello di Andrea Losco, ex parlamentare europeo, ex presidente della Regione Campania e, soprattutto, ex sindaco di Cardito, dal 1984 al 1985 e dal 1991 al 1993; un ritorno al passato il suo che, al momento, potrebbe contare sull’appoggio dei “dissidenti” del Pd, di Pisano, candidato sindaco di Forza Italia alle precedenti elezioni comunali, e di Pasquale Barra, ex presidente del Consiglio comunale. A loro potrebbe accodarsi anche il gruppo di Peppe Barra qualora non andasse a buon fine l’ipotesi di un’alleanza con Cirillo. Ma rimane in piedi anche l’ipotesi di uno schieramento alternativo con la candidatura di Nunzio Raucci, fedelissimo di Barra, che, nelle precedenti elezioni, risultò essere il Consigliere comunale più votato. Un’ipotesi tenuta sempre pronta qualora non si riuscissero a creare le condizioni per alleanze più ampie che

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coinvolgano altre forze politiche che si riconoscono nei cosìddetti valori moderati. Sul nome di Losco potrebbero confluire anche altri movimenti che, al momento, sono alla ricerca di una collocazione, come quello dell’avvocato Mormile o quello dell’ex vice sindaco Iorio.

Nei prossimi giorni, comunque, si dovrà, necessariamente, fare chiarezza in vista della presentazione delle liste prevista per sabato 2 maggio. Presentazione delle liste a cui non si presenteranno, a meno di improbabili sorprese dell’ultima ora, i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che non sono riusciti a creare le condizioni per la presentazione della lista.

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POLITICA ‹‹

Si è riunito, per l’ultima volta, prima del voto, il Consiglio comunale

Niente di nuovo a Frattamaggiore Anche negli ultimi giorni di consiliatura si sono registrati dimissioni e nuovi cambi di partito. Tre Consiglieri sono entrati in aula al posto dei dimissionari. Ha lasciato anche l’assessore Reccia di Angelica Argentiere ltimo giorno di scuola, con foto di gruppo e quelle speranze di continuarsi a vedere per essere ancora più uniti a settembre: ecco l’atmosfera che si respirava nel corso del Consiglio comunale del 7 aprile in cui, fino alla fine, tra estremi ritardi e dubbi sullo svolgimento o meno, pochi cittadini hanno assistito e resistito, curiosi per ciò che avrebbero decretato in calcio d’angolo di consiliatura. Al fianco del sindaco Francesco Russo, siedeva il vicepresidente del Consiglio comunale, Enzo Pellino, dopo le clamorose dimissioni dell’ex presidente e consigliere, Luigi Grimaldi, che ha messo in moto la macchina del fango del “cosi fan tutti” screditando i suoi “compagni” politici adesso, futuri avversari poi. Si sono poi dimessi anche i consiglieri Sossio Limatola e Raffaele Parolisi, e, in ultima istanza, nel venerdì Santo, sono arrivate le dimissioni dell’assessore Pasquale Reccia; le deleghe di cui si occupava, ambiente e piste ciclabili, sono passate a Marisa Tecla Auletta. Confermate le voci che vedevano Sergio Pratticò vicino al candidato sindaco Grimaldi: è stato infatti protocollato il passaggio da consigliere del partito democratico al gruppo misto. Insomma fino alla fine, questo secondo mandato ha mantenuto una sua “coerenza” di riassetti geografici e cambi di casacca impensabili, nell’assuefazione dei cittadini che ormai attendono solo che Frattamaggiore si riempia di “nuovo” nel prossimo mandato, anche se, non per essere disillusi, di nuovo si vedrà poco, considerando che anche i cambi di casacca sono stati in questa consiliatura “normale amministrazione”. Tre nuovi Consiglieri, per 45 giorni, sono subentrati ai colleghi uscenti: Giuseppe Ferro, Domenico Lettiero e Giulia Grimaldi che tinge di rosa l’ultimo mese del Consiglio. Duro il commento del capogruppo di opposizione, Michele Granata: “Siamo politicamente scadenti. Sarebbe di fatto un Consiglio già sciolto ma qualcuno si è dimesso facendo credere che le sue dimissioni avrebbero permesso ai nuovi Consiglieri l’ingresso seppur per pochissimi giorni. La ritengo una colossale presa in giro”.

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Entrando nel vivo con i punti discussi nel Consiglio comunale in extremis, all’ordine del giorno c’era la “modifica e aggiornamento del regolamento per l’attuazione dell’area Pip della delibera consiliare n. 46 del 16.09.2005”. Da come si legge nella proposta di deliberazione: “per cause non dipendenti dalle parti, l’ultimazione dei lavori e degli interventi previsti dall’area Pip è in notevole ritardo, rispetto alle originarie previsioni, al punto che a molti anni di distanza, devono essere compiute alcune opere e interventi come la complessiva sistemazione delle strade e i potenziamenti delle forniture di energia e che il consorzio Fracta Labor ha lamentato il mancato completamento dei servizi e delle infrastrutture”. Da una missiva del consorzio inviata ai capigruppo leggiamo: “il contesto economico sociale è totalmente peggiorato rispetto a circa 10 anni fa, condizione per cui l’area non può decollare con l’attuale regolamento […] cerchiamo le condizioni per dare a tutti la possibilità di creare occupazione senza vincoli di sorta, senza per questo prestare il fianco a speculazioni, legate alla cessione o l’ingresso di grossi investitori per la creazione di un polo commerciale, mantenendo un controllo sull’area”. Sulla questione è intervenuto il sindaco Russo: “Non abbiamo un atto regolamentato, l’avvocato Valerio Barone ha rimandato alla potestà di questo Consiglio comunale di andarlo a modificare, con l’abrogazione di alcuni articoli del regolamento, considerando che su 34 lotti solo 14-15 sono assegnati. La politica intera deve dare maggiore morbidezza dell’area Pip. Avere un parere dell’avvocatura comunale è necessario e qualora il prossimo Consiglio comunale si impegnerà in questa direzione, la richiesta degli imprenditori non cambierà e nessuna classe politica non può non ascoltare tali richieste, considerando lo scioglimento dai vincoli decennali. Chiediamo che sia surrogato da un atto più chiaro e sgombro di tanti dubbi di tipo demagogico. Propongo il rinvio ad un atto regolamentato perfetto”. Positiva la reazione di gran parte dei Consiglieri “contenti per aver sventato il pericolo di speculazione”.

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›› CRONACA

E’ polemica per le dimissioni del capo della Polizia municipale ad Afragola

L’addio del Comandante Luigi Maiello, ufficialmente, ha lasciato la città perché ha vinto un concorso a Nola, ma i motivi veri sarebbero altri, a cominciare dallo scontro tra alcuni dirigenti comunali l comandante della polizia locale di Afragola, Luigi Maiello, lascia il comando per assumere quello di Nola. Dopo un anno e mezzo trascorso nel nuovo comando di Afragola, tra minacce di morte e successi vari, Maiello decide che può bastare. Alla base della scelta, secondo la versione ufficiale, c’è l’ammissione a una graduatoria di stabilizzazione nel comune di Nola. Stabilizzazione che doveva avvenire anche ad Afragola, ma la Giunta guidata dal sindaco Domenico Tuccillo aveva promesso ma non ha fatto. Se ne va quindi un pezzo importante di questa Amministrazione comunale che, sin dalla campagna elettorale, aveva messo tra le priorità il cambio del vertice della Polizia municipale. In realtà, non è andata così. “Un’altra promessa disattesa” le parole deluse di chi voleva la stabilizzazione di Maiello e, ora, accusa il Sindaco e la sua maggioranza di “immobilismo”. Il comandante Maiello sarà ricordato per l’enorme impegno messo in campo in tante delicate questioni. Tanto per ricordare le più importanti, non si può non ricordare il lavoro per mettere nei binari della legalità la gestione dei funerali, l’arresto di numerose persone sorprese a inquinare il territorio con l’istituzione della pattuglia “Terra dei Fuochi”, il riordino del rione Salicelle con la lotta all’abusivismo, l’arresto di alcuni pedofili, le indagini di polizia giudiziaria in merito ad alcuni atti prodotti in regime di abuso d’ufficio, e tanto altro ancora. Un impegno concreto e continuo, quindi, tanto che, alla notizia che Maiello andava via, al rione Salicelle hanno subito festeggiato con fuochi d’artificio. O meglio, hanno festeggiato i bancarellari abusivi e chi ha subito la scure di Maiel-

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di Francesco Celardo lo per il contrasto alle illegalità in genere, ride ed è contento perché il paladino della legalità va via. I commercianti che hanno amato Maiello puntano il dito contro chi ha fatto in modo che “lo sceriffo” andasse via. “Quest’amministrazione ha una grossa responsabilità. Non ha trattenuto chi ha fatto bene sul nostro territorio. Ci fanno vedere solo persone di passaggio. E adesso a chi metteranno?” le parole di alcuni commercianti di via De Nicola. I malumori sulla partenza di Maiello si sono fatti sentire anche in Consiglio comunale. Per Giovanni Boccellino “è stata un’opera meritevole quella condotta fin qui dal comandante Maiello in merito alla repressione di un certo tipo di delinquenza che, su questo territorio, stava ormai agendo senza attività di repressione. E’ sicuramente un brutto colpo per tutta la comunità il vuoto che adesso lascia anche se sono scelte di carattere personale e qualche chiarimento alla città dovrà essere dato. Lascia, a chi dovrà sostituirlo, l’incompiuto lavoro di riorganizzazione con intervento radicale sul comando dei vigili urbani”. Il leader dell’opposizione, Antonio Pannone, ha detto: “Oltre a ringraziare Maiello al quale auguro le migliori fortune al comune di Nola, non posso che segnare l’ennesimo fallimento dell’amministrazione Tuccillo. Dopo aver per mesi fatto chiacchiere sulla legalità, Tuccillo oggi non sa cosa dire o fare rispetto all’abbandono di un dirigente che comunque aveva cercato di mettere al primo posto la legalità e la sicurezza urbana. Ciò conferma che ormai Tuccillo e la sua banda di incompetenti campano alla giornata, senza programmazione, e con tutti i nodi che vengono al pettine, visto che sono abbandonati anche da coloro sui quali avevano inve-

Luigi Maiello

stito per costruire una nuova fase di governo”. Inoltre a rammaricarsi ci sono pure le associazioni antiracket come S.O.S. Impresa. Il referente dell’associazione, Luigi Cuomo, ha detto che “con l’andata via del comandante Maiello, Afragola perde un sicuro punto di riferimento per la legalità e di contrasto alla criminalità locale.

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CRONACA ‹‹ Siamo sicuri che farà altrettanto bene altrove e confidiamo che chi gli succederà sia altrettanto bravo. Credp che il Sindaco e l’Amministrazione comunale debbano trovare un nuovo comandante che solchi il tracciato di Luigi Maiello per continuare a costruire in questa città un solido ed efficace contrasto a tutte le illegalità”. Anche l’associazione Libera contro le Mafie, guidata a livello locale da Maria Saccardo, si interroga su “come sia potuto succedere che un bravo comandante come Maiello non sia stato trattenuto su questo territorio dove, in un anno e mezzo, aveva fatto tanto”. E sulla questione del trasferimento di Maiello, la città cerca di capire come sia successo. Uno dei motivi, non sarebbe solo la mancata stabilizzazione. Ma anche il fatto che l’Amministrazione Tuccillo, prigioniera dei suoi dirigenti, non è stata in grado di regolare un rapporto tra i vari

uffici dirigenziali definito non proprio all’acqua di rose, producendo di fatto un inceppamento burocratico tra gli uffici. In sostanza, Maiello sarebbe stato abbandonato al suo destino e mozzato nelle sue libertà di agire. Con l’addio di Maiello, chi aveva interesse che il comandante sceriffo andasse via, ora prenderà più forza. Infatti, Maiello è stato bersagliato da un centinaio di esposti anonimi, qualcuno pure notificato al protocollo del comune di Afragola, che, oltre a raccontare sciocchezze di ogni genere, tentavano di destabilizzare la sua posizione. Ecco, grazie all’immobilismo dell’Amministrazione, pure quella gente potrà ridere e provare a rifarsi. E’questa la nota dolente di tutta la questione. Sperando che qualcuno possa svegliarsi dal sonno, incominciando a capire che governare Afragola non è poi così facile.

Nonostante le sollecitazione dell’Agenzia del Demanio, la struttura è ancora vuota

E il Commissariato aspetta ancora La nuova “casa” dei polizia di Afragola, nelle Salicelle, è ormai stata presa di mira dai vandali. E, intanto, i poliziotti restano nella vecchia e inadeguata sede, pagando anche un fitto più alto di Francesco Celardo n altro vetro rotto nella struttura destinata a ospitare il cento mila euro. Soldi spesi dall’Amministrazione comunale Commissariato di Afragola e il Movimento Cinque per fare in modo che la nuova sede rispecchiasse le reali esigenze dei poliziotti. Ma fino ad adesso il passaggio non è anStelle presenta una interrogazione parlamentare. Nei giorni scorsi, una pattuglia del Commissariato di Afra- cora avvenuto. Anche se l’Agenzia del Demanio aveva chiesto gola, nel giungere al Rione Salicelle, ha notato un altro vetro di fare in fretta poiché il risparmio sul fitto per lo stato sarebrotto nella vetrata esterna della nuova struttura da adibire a be enorme. Infatti, tra la vecchia struttura definita fatiscente Commissariato di polizia. E con questo siamo già al terzo atto sotto tutti i punti di vista, (dove i poliziotti per andare in bagno vandalico. Dopo i due marmi rotti e i citofoni, i muri insudi- devono chiedere il permesso alla signora a fianco), si risparmiano ciati di pittura spray, adesso è arrivato pure il terzo vetro che al- quasi quarantamila euro all’anno. E quindi, non ci sarebbe un lunga la lista dei tanti atti vandalici messi in atto da chi non minuto da perdere. Ma forse l’enorme ingranaggio burocratico vuole che quella struttura venga aperta al rione Salicelle. Infatti, da quando sono finiti i lavori, cioè da settembre scorso, l’intera struttura è rimasta abbandonata. Nessuno la vigila. E i vandali di turno fanno quello che vogliono. I danni fatti fino ad adesso ammontano a quasi ventimila euro, calcolando i vetri rotti, i citofoni e i marmi staccati dal muro perimetrale. L’agenzia del demanio regionale, più di un mese fa, aveva ratificato come congrua la pretesa creditoria del Comune diu Afragola, proprietario della struttura e quindi bisognava solo autorizzare il passaggio. Autorizzazione che, fino ad adesso non è mai arrivata. “Ma perché?” si domandano gli addetti ai lavori. E sull’incredibile ritardo, Luigi di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati, del Movimento Cinque Stelle, ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro degli interni, Angelino Alfano, per fare luce sull’ennesimo paradosso burocratico tutto all’Italiana. Il rappresentante dei grillini ha chiesto come mai tutto questo ritardo nell’autorizzare il passaggio dal vecchio al nuovo italiano si è inceppato di nuovo. I cittadini onesti del rione Salicelle si domandano come mai Commissariato, e quali misure si stanno attuando per protegancora oggi il Commissariato è ancora chiuso. Una domanda gere il bene dai vandali di turno. Il costo della riqualificazione, è stato di quattro milioni e che per adesso è ancora senza risposta.

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›› POLITICA

Ad Afragola è polemica per la gestione dello stadio Moccia

Scontro nella maggioranza La Giunta ha approvato un bando che punta a portare i privati nella struttura sportiva, ma nel Pd, alcuni Consiglieri sostengono la protesta delle associazioni sportive della città di Francesco Celardo ’ spaccatura nella maggioranza guidata dal sindaco Do- tadina e con loro interloquire; prima con i rappresentati politici menico Tuccillo. Pomo della discordia è l’approvazione e con i cittadini che sono gli utenti del bene pubblico Non sono in Giunta di una delibera che consente anche ai privati contrario in maniera pregiudiziale a modelli che prevedono il prila gestione del campo sportivo Moccia. vato, ma questa scelta appare più un liberarsi di un presunto proUna battaglia, quella contro la gestione dello stadio da par- blema, che copre la mancata assunzione di responsabilità politite dei privati, da sempre portata avanti dalla vecchia opposi- che di indirizzo sullo sport ad Afragola”. zione- attuale maggioranza contro la ex amministrazione coGiovanni Tuberosa denuncia che “non è stata fatta nemmemunale guidata dall’allora sindaco Vincenzo Nespoli, quando no un’analisi dei costi e dei benefici. Il Sindaco ha tirato dritto voleva privatizzare tutte le sedi sportive afragolesi senza fare un per la sua strada. Io ritengo che senza il confronto democratico confronto serio sulla questione. non si va da nessuna parte” paventando anche l’uscita dalla Lo stesso metodo, ora, è stato utilizzato dall’attuale Ammi- maggioranza. nistrazione comunale guidata da Tuccillo. E’ su questa approUna delibera non discussa con le parti in causa. Non c’è stavazione che si è scatenata una forte polemica da parte di alcu- ta informazione, e né partecipazione. A puntare il dito contro ni Consiglieri del partito democratico evidenziando come nel Tuccillo sono soprattutto le associazioni sportive presenti sul partito renziano afragolese ci siano diversità di vedute. Sia i territorio da sempre in prima linea contro la privatizzazione rappresentati delle associazioni che quattro Consiglieri del dello stadio Moccia, e che avevano appoggiato il progetto partito democratico tra cui Giovanni Boccellino, il capo “Tuccillo” proprio per scongiurare quello che voleva fare Negruppo Vincenzo Concas, Giovanni Tuberosa e Camillo spoli, e criticando pure l’assessore allo sport, Salvatore IavaroManna, e il rappresentante delle associazioni, Vittorio Maz- ne, reo di aver firmato la delibera. zone, hanno discusso il metodo con la quale la Giunta pre“Abbiamo creduto in Tuccillo, ma ci siamo accorti che abbiasieduta dal sindaco Tuccillo ha approvato questa delibera che, mo fatto male. Questo Sindaco è la continuità con il passato, con in effetti, distrugge quello che era stato fatto negli anni prece- Nespoli” dicono i rappresentanti delle associazioni. denti, e soprattutto un “No” secco alla gestione privatistica del A gongolare sono le opposizioni con Antonio Pannone che campo Moccia chiedendo una ridiscussione della delibera. dice: “Tuccillo non ha la capacità di programmare la corretta ge“Chiederemo che questo atto venga rivisto ascoltando le asso- stione dei beni comunali e rinnega gli impegni assunti in campaciazioni” tuona Giovanni Boccellino ribadendo: “il mio impe- gna elettorale ed è sconfessato da una parte del suo partito”. gno politico sociale non nasce a giugno del 2013, ma ha una stoVedremo ora cosa deciderà il Sindaco. Ascolterà le voci ria di attivismo da almeno trent’anni. E non come qualche stra- critiche che arrivano dal suo partito o continuerà sulla niero arrivato sul territorio. Bisogna tener conto della realtà cit- strada intrapresa?

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CRONACA ‹‹

Staccata l’energia elettrica nel supermercato de La Masseria di Cardito

Buio sui dipendenti del Gvc Diventa ancor più difficile continuare la protesta dei ventisette lavoratori, ma loro non mollano. Intanto, è arrivata la promessa del licenziamento e potranno accedere ai sussidi per i disoccupati di Cinzia Lanzano Cade il buio sui "fantasmi" de La Masseria. Purtroppo, que- bili giornate in un supermercato. sta volta, non si tratta di riflettori spenti da parte delle tv, nè di La dignità di queste persone, troppo spesso calpestata, un riferimento alla mancata attenzione delle Istituzioni... è un continua ad essere schiacciata e oltraggiata da chi ha avuto buio fisico, tangibile. Niente luce, niente corrente elettrica. Sì, il coraggio di abbandonarli a due piani sotto terra, senza ben 27 persone, gli ex dipendenti che, a turno, occupano e pre- uno spiraglio di luce, al buio pesto. Non era bastato averli sidiano l'ex GVC, sono al piano meno due "a lume di candela"! ha lasciati in bilico, su un filo di lana, non considerarli in Quelle che pubblichiamo sono imuna “frettolosa” transazione per fittamagini che parlano da sole, che rendore la propria azienda, trattandoli no ogni commento superfluo arrivati a peggio della merce invenduta, che questo punto, come affermano gli stessi giace sugli scaffali, almeno quella era dipendenti che, nella mattinata di marstata citata nel contratto! tedì 14 aprile, alle 9, hanno visto spePerché arrivare a questo punto, si gnersi le luci. A fermarsi, però, non è chiedono i lavoratori? L’obiettivo è, forsolo il piano meno due, la corrente se, quello di spingerli ad andare via, damanca anche alle rampe di accesso ai to che le condizioni sono divenute invipiani, e, se nei negozi tutto sembra norvibili e inaccettabili. Nonostante tutto male, è surreale dover scendere al piano “i fantasmi” de La Masseria, non vomeno uno per fare acquisti, senza cargliono mollare. rello e senza illuminazione! Intanto, lunedì 13 c’è stato un inIl timore più volte espresso dai lavocontro alla Regione Campania, tra i ratori è diventato realtà: sapevano che presenti la ditta Credendino e i lavorané i Credendino, la ditta che li aveva astori. Ancora una volta gli ex gestori del sunti quasi quindici anni fa, né il grupsupermercato hanno fatto una promespo Ventrone, la società subentrante, stasa: stavolta, si è parlato di licenziamenvano pagando le bollette per l’erogazioto collettivo dei dipendenti ancora asne dell’energia elettrica, ormai da temsunti. Questi ultimi, sfortunatamente, po. La diocesi di Aversa nel suo ultimo non hanno i requisiti per poter accedecomunicato a favore dei dipendenti de re alla mobilità (altra batosta!), ma doLa Masseria prima di Pasqua, aveva anvrebbero ricevere la NASPI (Nuova prenunciato questa malaugurata ipotesi, stazione di Assicurazione Sociale per infatti si diceva che probabilmente il 23 marzo scorso l’ente ero- l’Impiego), ossia la nuova disoccupazione, che per quanto abbia gatore dell’energia elettrica, l’avrebbe staccata in seguito ai pa- delle detrazioni, assicurerebbe, comunque un piccolo sussidio a gamenti non pervenuti. È passato qualche giorno in più, ma la queste famiglie. Il licenziamento, avrebbe come altra faccia deltriste profezia si è avverata. la medaglia, il fallimento da parte della società, quello che in Hanno sopportato ingiustizie, disagi, affermazioni diffaman- questi mesi i proprietari hanno cercato di scongiurare. Pertanto, ti, illusioni e promesse mai mantenute, hanno portato avanti le fino al momento in cui riceveranno a casa propria, le raccoloro famiglie senza ricevere un euro da luglio, da un giorno al- mandate che accertino la fine del rapporto di lavoro, i ragazzi l’altro si sono ritrovati senza lavoro, eppure ancora assunti, ma continueranno ad occupare per far valere i propri diritti, anche niente li ha fermati: hanno lottato e continuano a farlo; con la nell’oscurità. forza della resilienza si sono adattati a queste situazioni facenQuesto buio che li circonda sembra il triste presagio di una dosi forza, resistendo agli urti, anzi agli scossoni, che di giorno situazione che da mesi si protrae, senza trovare via d'uscita o un in giorno hanno sconvolto la loro di vita. Una vita che si è tra- barlume in fondo a tunnel, in cui, spesso, si sono accese scintilsfigurata, che è divenuta un’infinita attesa in quelle intermina- le di speranza, troppo presto soffocate. - Prenota la Comunione al dama club, lo SPETTACOLO DI MAGIA e la CARAMELLATA la REGALIAMO noi!!! - OFFERTA A PRANZO con menù a partire da € valida dal lunedi al Sabato

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Ristorante - Eventi - Cerimonie

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›› CRONACA

Nessuno si interessa dei problemi nell’ex Gescal di Afragola

La terra di nessuno L’Iacp dice che i lavori di sistemazione spettano al Comune, ma l’Amministrazione è contraria. E intanto aumentano i pericoli. Un albero, caduto per la pioggia, è rimasto lì per dieci giorni di Carmen Celardo Degrado e disagi nell’area cortilizia del rione Sportiglione di Afragola, ex Gescal in corso Italia ad Afragola; nessuna manutenzione nella vasta zona compresa tra gli isolati 6. 7, 10,11 e 12 del vecchio insediamento di edilizia popolare. Nonostante le continue sollecitazioni e proteste dei proprietari dell’isolato 7, sia al Comune che all’ IACP (Istituto autonomo case popolari) vige il silenzio e i pericoli aumentano, mettendo a rischio il benessere dei condomini. Le proteste vanno avanti dal 2011 e

dal sopralluogo nell’agosto del 2001 dei tecnici, nessun intervento di riparazione da entrambe le istituzioni, Comune e IACP, è stato fatto; il cattivo funzionamento dell’impianto fognario ha provocato nel tempo avvallamenti, buchi e crepe nel manto stradale e, soprattutto, rappresenta un grave pericolo per la stabilità dei fabbricati adiacenti. Sorgono spontanee alcune domande: A chi tocca intervenire? Di chi è la proprietà del sito in questione? A chi spettano i lavori di manutenzione? Una risposta purtroppo non può essere data visto che il Comune in risposta alle repentine richieste hanno affermato che “il sistema fognario posizionato nei viali interni del rione risultano di competenza dell’IACP di Napoli”, a sua volta quest’ultimo ha dichiarato che “le aree esterne all’intervento e sottoservizi sono state consegnate al Comune di Afragola in uno ai servizi tutti, nel lontano 1970, pertanto qualsiasi intervento manutentivo è di competenza del Comune”. Intanto, nell’ultimo periodo si è registrato un evento di notevole importanza in seguito al forte vento e alle piogge dei primi giorni di marzo, cioè il crollo di un cedro di circa trenta metri che, fortunatamente, non ha portato a conseguenze disastrose ma, per molti giorni, ha bloccato la viabilità degli isolati 6 e 7 siccome nessuno ha provveduto alla rimozione dell’albero, rimasto lì per una decina di giorni. Il fatto preoccupante è che sotto alle radici dell’albero è stato trovato un 14 • C o g i t o

tombino. Ci chiediamo: Come si può piantare un albero su condotte fognarie? I sopralluoghi come mai non si sono accorti di questa cosa? Forse perché nessuno ha mai approfondito né lavorato attentamente ai problemi e disagi del rione ex Gescal. Addirittura il Comune ha intimato un ordinanza sindacale ad alcuni proprietari che avevano avuto, dopo le reiterate richieste verbali senza esito, l’ardire di scrivere agli uffici competenti del Comune; tale ordinanza, n.15 del 10 marzo 2014, rimetteva l’obbligo dell’esecuzione di lavori ad horas all’IACP e ai sottoscrittori della richiesta di intervento facendo loro carico delle responsabilità relative a eventuali danni a cose e persone. Eppure gli atti di vendita dei proprietari degli immobili attestano che le aree esterne, ossia la zona del cortile, sono in comune, non di loro proprietà, quindi, non hanno nessun titolo a intervenire. Forse è arrivato il momento di fare chiarezza e di non nascondersi dietro un velo ma assumersi le proprie responsabilità. L’ Amministrazione comunale deve provvedere al risanamento dell’area o quantomeno mettersi d’accordo con l’IACP e capire di chi “sono figli” i cittadini del rione Sportiglione. Non lavarsi sempre le mani di fronte a tale degrado ma cercare di intervenire concretamente in opere di riqualificazione nelle aree esterne agli abitati in quanto l’ex Gescal rappresenta il cuore di Afragola, sito in una delle zone centrali della città e dove vivono moltissime famiglie. Anno XXII - numero 368 - Sabato 18 aprile 2015


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CRONACA ‹‹

Un altro caso di pedofilia nel parco verde di Caivano

Il parco degli orrori Il dramma della dodicenne è emerso nel corso delle indagini per la morte di Fortuna Loffredo, ma i due fatti non sono collegati tra loro. In manette una trentottenne, parente della vittima di Antonio Fioretto l suo colore è quasi uno scherzo del destino. Quel verde poli, come accade quando ci si trova di fronte a reati sessuali che molto spesso significa speranza e che invece, ironia che vedono i bambini tra le vittime. della sorte, ha stroncato le speranze di due bambini di sei Sulla questione è intervenuto il legale del padre di Fortue tre anni, uccisi in circostanze ancora tutte da chiarire, nel na, Angelo Pisani: “Le Istituzioni devono intervenire per fergiro di pochi mesi, nello stesso palazzo. mare questa calamità criminale sui bambini e bonificare un’aOra, a quasi un anno di distanza dalla morte della piccola rea infestata da violenze e illegalità di ogni tipo e oltre la norFortuna Loffredo e a quasi due da quella del piccolo Antonio male immaginazione per salvare e tutelare il futuro di tante aniGiglio, il parco verde di Caivano torna a far parlare di sé per me innocenti, private di esempi normali e positivi”. questioni legate a bambini e lo fa nel peggiore dei modi. InIl rione in questione è già tristemente noto nella zona cofatti, nell’ambito dell’indagine sulla morte della piccola For- me covo di delinquenza e malaffare.Come abbiamo denuntuna, precipitata da un balcone e deceduta il 24 Giugno ciato in più occasioni, da quando i media e le forze dell’ordi2014, i Carabinieri di Casoria hanno scoperto un’inquietan- ne hanno acceso i riflettori su Scampia, molte piazze di spacte verità. A conferma dei già innumerevoli sospetti degli in- cio si sono trasferite a Caivano, nel parco verde, diventato, quirenti, è stata arrestata una donna di 38 anni, accusata di nei fatti, il luogo privilegiato per i tossicodipendenti delle violenza sessuale aggravata nei confronti di una parente dodi- province di Napoli e Caserta, ma anche di quelli delle altre cenne. La donna è stata condotta in carcere. zone della Campania e del basso Lazio. I blitz di Carabinieri Il tragico episodio ha subito riportato alla mente quanto e Polizia sono continui e continui, purtroppo, sono gli episosuccesso alla stessa Fortuna, vittima di abusi cronici secondo di di ribellione agli interventi delle forze dell’ordine come la perizia effettuata sul corpo dopo il decesso. I magistrati, in quell’occasione, avevano constatato che quasi certamente gli abusi erano opera di qualche familiare o comunque di una persona conosciuta dalla famiglia. Inoltre, lo scorso dicembre la Procura di Napoli Nord, coordinata dal pubblico ministero Francesco Greco, aveva scoperto un altro caso di abuso minorile, sempre nel parco verde. Anche in quel caso si proseguì con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’autore degli abusi. Ammontano quindi a ben tre gli episodi nell’ormai famoso parco, che ancora una volta finisce nell’occhio del ciclone. Gli indizi portano tutti verso un’unica conclusione: veri e propri giri di pedofilia. La sensazione delle forze dell’ordine è che i fatti fossero a conoscenza di molti inquilini, molti residenti nella zona. Tutti però sarebbero rimasti in silenzio, quando, nel corso della scorsa settimana, i poliziotti furono avrebbero preferito far finta di non sentire e di non vedere, aggrediti perché stavano arrestando uno spacciatore. per omertà o per paura di possibili vendette. Di recente, alcuni condomini del parco hanno festeggiato Va comunque precisato che l’episodio della donna trentot- con fuochi d’artificio la morte di Federico Bisceglia, pm che tenne e quello della piccola Fortuna non sono collegati tra lo- seguiva da vicino i casi delle morti dei due bambini e la viro. Lo spiega anche l’ordinanza della Procura della Repubbli- cenda legata alla Terra dei Fuochi, scomparso in un incidenca che ha disposto l’arresto della donna: “Il caso non presenta te stradale. Ora, i sospetti di Bisceglia e della Procura in gealcun profilo di connessione o collegamento con la vicenda della nerale su giri di prostituzione minorile e pedofilia prendono morte della piccola Fortuna”. sempre più forma. L’ennesimo caso di pedofilia, comunque, ha scosso nuovaE l’impressione è che sentiremo ancora parlare di quello mente gli animi dei caivanesi e di tutta l’area a Nord di Na- che sta diventando un vero e proprio parco degli orrori.

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›› SOCIETA’

CRISPANO – L’assessore Cennamo: CASALNUOVO - Al via la costruzione Sicurezza e prevenzione le mie priorità di un micro nido comunale “Abbiamo provato a garantire un ambiente più sicuro per i nostri alunni, per questo abbiamo portato avanti i lavori di ammodernamento della Quasimodo”. A dirlo è Marina Cennamo, assessore alla pubblica istruzione e alla sanità del Comune di Crispano, che descrive la sua attività di amministratrice nella Giunta targata Carlo Esposito. Per l’assessore sono stati fatti passi avanti anche sull'aspetto della sanità pubblica: "Siamo nella famigerata Terra dei Fuochi per questo la prevenzione è fondamentale, infatti l'Amministrazione comunale, grazie all'associazione Underforty, ha permesso e permetterà alle donne del nostro territorio di fare delle visite oncologiche specialistiche”.

CASALNUOVO - Successo per l'estrazione di "Spendi in Città" Migliaia di scontrini a testimonianza del successo della manifestazione "Spendi in Città" organizzata da Oblò e Cassiopea. A presiedere l'estrazione dei vincitori i presidenti delle associazioni, Massimo Pelliccia e Serena Errico, i quali si sono detti entusiasti per la risposta della cittadinanza ma soprattutto perché “proprio la mole di ricevute fiscali è la dimostrazione che questa iniziativa è riuscita a dare una scossa al commercio locale”. Quattro gli scontrini sorteggiati dalla manina di una bimba, corrispondenti ad altrettanti premi: un viaggio in una capitale europea e uno in una città d'arte italiana, un pacchetto di tre mesi presso il NEMEA Energy Village e una visita presso un chirurgo estetico. Perto quando di primo mattino il parroco aprì la chiesa è notò l’ammanco tra le tante statue che arredano tutta la zona di preghiera. Non è la prima volta che nella chiesa di San Marco all’Olmo vengono i ladri a metterci le mani. Già in passato, la chiesa è stata fatta oggetto di furto dove sparirono pure alcuni candelabri. Adesso invece è toccato ai leoni. “Dobbiamo avere forza in Dio” ha raccontato don Peppino, sperando che casi del genere non avvengano più. Francesco Celardo

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Un’importante novità nella scuola casalnuovese. Previsto l’ampliamento del II circolo didattico “Francesco Forgione” in via Pigna a Licignano. La struttura, progettata seguendo tutte le normative regionali in materia, sarà integrata, per permettere la costruzione di un micronido che ospiterà 24 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Nel dettaglio, saranno ospitati sei lattanti, 8 semi-divezzi e dieci divezzi. Nel progetto esecutivo è prevista anche un’area gioco, uno spazio pluriuso, una segreteria e una stanza adibita ad uso infermeria, che sarà utilizzata dal pediatra per i controlli periodici. I fondi necessari alla realizzazione del micronido furono destinati all’ex Ambito 8, nel 2012, comprendente i comuni di Casalnuovo e Acerra. In seguito alla rimodulazione degli Ambiti sociali, il Comune di Casalnuovo è risultato assegnatario del 50% dell’importo finanziato per i due comuni con l’obiettivo di consentire la realizzazione di due distinti interventi a sostegno dell’infanzia e dei percorsi di conciliazione famiglia-lavoro per le famiglie casalnuovesi. “Con questa struttura - dice il Sindaco Peluso - andiamo a preordinare quegli spazi necessari per i bambini in un’area, quella del rione Rinascimento, che vedrà anche la realizzazione della cittadella dello sport e del già realizzato orto didattico. Il tutto intorno al 2° Circolo Didattico, per dare alle nuove generazioni gli spazi dove poter fare sport, attività sociale, educazione all’ambiente e cultura”. Simona Granato

AFRAGOLA - L’Urna con il corpo di Padre Ludovico nella Basilicata di S.Antonio dall’1 al 3 maggio Arriverà venerdì 1 maggio ad Afragola l’urna contenente il corpo di San Ludovico da Casoria. Il programma prevede l’accoglienza dell’urna in viale S. Antonio, nei pressi della statua di Padre Pio. Da lì partirà una processione verso la Basilica dove sarà recitato il Rosario meditato dagli scritti di S. Ludovico (animano le suore Bigie);

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CRONACA ‹‹ gola, Casalnuovo di Napoli e Pomigliano d’Arco. Ci sarà la partecipazione straordinaria di vari cantanti e attori e l’intera manifestazione sarà ripresa dalle telecamere di Movida Loca Television in onda su Capri Event, mentre la radio ufficiale sarà Radio Punto Zero. “L'organizzazione di un evento del genere, richiede uno sforzo organizzativo e l'intervento di professionalità già collaudate. Non immaginavo, quando ho pensato di realizzarlo che avremmo avuto la solidarietà ed il sostegno di Enti, licei e di così tanti sponsor” ci ha detto una delle organizzatrici casalnuovesi. Stefano Andreone alle 19 poi la solenne concelebrazione eucaristica Presieduta da Fra Adriano Pannozzo, segretario provinciale dell’Ordine dei Frati minori. Sabato 2 maggio, invece, oltre al Rosario meditato e alla solenne concelebrazione, presieduta stavolta da Fra Sabatino Castellone, ci sarà una veglia di preghiera sul tema “Con S. Ludovico, sfrenati nella carità”. L’urna lascerà Afragola domenica 3 maggio quando, si ripeteranno il Rosario meditato e la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Fra Agostino Esposito, Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati minori. Nel corso della celebrazione, verrà consegnata alla comunità dei Frati minori un’insigne reliquia del Santo. Subito dopo la celebrazione, invece, ci sarà il saluto di commiato nel piazzale della Basilica.

CASALNUOVO - Con le scuole, per dare un calcio all’anemia di Fanconi L’AIRFA (Associazione Italiana Ricerca sull’Anemia di Fanconi) presenta per la seconda edizione “Fanconi School Cup 2015”, un torneo di calcio per educare alla solidarietà. Giovedì 30 aprile, presso lo stadio comunale Domenico Iorio di Casalnuovo di Napoli, a partire dalle 9 si terrà il quadrangolare di calcio che vedrà scendere in campo l’istituto superiore Giancarlo Siani di Casalnuovo, il liceo scientifico statale Filippo Brunelleschi di Afragola, il liceo classico scientifico Vittorio Imbriani di Pomigliano d’arco e il liceo classico scientifico Alfonso Maria De’ Liguori di Acerra. Le quattro squadre degli istituti superiori della periferia nord di Napoli si sfideranno per un unico obiettivo, dare un calcio all’Anemia di Fanconi. #educareallasolidarietà è l’ hashtag scelto per il torneo di calcio perché sensibilizzarsi sostenendo queste iniziative è il modo migliore per riuscire a combatterle. Il ricavato della raccolta fondi servirà appunto a finanziare una borsa di studio per la ricerca di questa malattia genetica. L’Anemia di Fanconi colpisce il midollo osseo impedendogli di funzionare correttamente. Spesso, nessuna cura è davvero efficace. Dal 1989, l’AIRFA, finanzia progetti di ricerca medico scientifica in tutta Italia e all’estero affinchè si trovi una cura per sconfiggere questa grave malattia. “Da sempre lo sport è veicolo di solidarietà, ha valore educativo, sociale e formativo. Le nostre campagne si contraddistinguono per il loro duplice messaggio, un messaggio di rivincita per quei ricercatori che non trovano fondi adeguati per portare avanti i propri ambiziosi progetti di Ricerca sull’Anemia di Fanconi, e che andremo a finanziare con iniziative come la School Cup, e anche per quei ragazzi che quotidianamente lottano contro una patologia che può causare l’insorgenza di tumori e per la quale non esiste una cura diversa dal trapianto. La School Cup sarà per noi un canale importante per sensibilizzare il grande pubblico e per fare in modo che questo non resti indifferente alla malattia e alle problematiche ad essa connesse” ci ha detto Albina Parente, presidente dell’Airfa. La kemesse sarà presentata dal brioso showman Mario Pelliccia e sostenuta dall’organizzazione artistica e l’ufficio stampa della Maf Events&Communication, con il Patrocinio della Regione Campania e dei Comuni di Acerra, AfraAnno XXII - numero 368 - Sabato 18 aprile 2015

AFRAGOLA - Continuano i furti nelle Chiese. Rubato un leone a San Marco Un altro furto in una Chiesa afragolese dopo l’ennesimo raid nella Cappella madre del cimitero. Questa volta, i ladri sono andati via con un leone di pietra che era ai piedi di San Marco. Il furto, come ci ha detto il parroco della chiesa di San Marco All’Olmo, don Giuseppe Delle Cave, sarebbe stato consumato nella notte di un mese fa, ma la notizia si è diffusa solo adesso. “Era un piccolo leone di pietra, fedele riproduzione di un altro leone che tenevamo qui dentro. Niente di che” tranquillizza il sacerdote dopo che in città si era sparsa la voce del furto. Ma la voce per la città oramai si era diffusa. Secondo quanto accertato dalle frammentarie notizie, dato che il furto risale a più di un mese fa, i ladri sarebbero entrati da una porta posteriore, e, infilandosi nella zona di preghiera, hanno messo le mani sul leone e portato via. Un furto, che fu scoperto quando di primo mattino il parroco aprì la chiesa è notò l’ammanco tra le tante statue che arredano tutta la zona di preghiera. Non è la prima volta che nella chiesa di San Marco all’Olmo vengono i ladri a metterci le mani. Già in passato, la chiesa è stata fatta oggetto di furto dove sparirono pure alcuni candelabri. Adesso invece è toccato ai leoni. “Dobbiamo avere forza in Dio” ha raccontato don Peppino, sperando che casi del genere non avvengano più. Francesco Celardo

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›› CRONACA

Una novità importante a Frattamaggiore

Il riposo eterno nella Basilica Nella cripta della Chiesa dedicata a S. Sossio sono stati ricavati spazi per urne cinerarie. Il parroco, monsignor Sossio Rossi: C’è ancora possibilità di acquistarli per chi è interessato di Angelica Argentiere n una nicchia della cripta di San Sossio è stato installato un ci- quella a terra, che rimanda a nerario artistico destinato a ricoverare le urne dei defunti delle molte immagini bibliche. famiglie che lo richiederanno. È un’opera in mosaico, raffigu- Nella seconda edizione del rirante la Maddalena che è la prima testimone del Cristo Risorto a to delle Esequie (la prima risottolineare un messaggio di salvezza, composta da 48 cellette che sale al 1974) che entra in vipossono ospitare 5 urne familiari al costo di 5.000 euro (ogni ur- gore proprio il 2 novembre na ha il costo di 1.000 euro). Tante le richieste presso la nostra re- 2012, la novità più significadazione di saperne di più perché il momento storico del sorteggio tiva riguarda proprio la credei loculi, monumentini e fornetti ha fatto impazzire tutti, pen- mazione dove è possibile cesando che anche nella cripta della Basilica Pontificia di Fratta- lebrare funerali anche per chi maggiore si fossero verificate altre situazioni come quelle del cimi- decide di cremarsi. Il nuovo tero del comprensorio frattese. rito si compone di tre moAbbiamo chiesto chiarimenti al monsignor Don Sossio Rossi menti di preghiera: nel luogo che ci ha spiegato perché sono state progettate le cellette: “La della cremazione, davanti alChiesa, dal 2012, ammette le cremazioni e la possibilità di conserva- l’urna e durante la deposiziore le urne cinerarie nelle Chiese che avessero una cripta. La Basilica ne della stessa. La messa va Pontificia di San Sossio aveva i requisiti per farlo e chiedemmo l’au- eseguita prima della crematorizzazione al vescovo, monsignor Angelo Spinillo, che la rilasciò nel zione, le ceneri non vanno dicembre del 2012, e i tempi di progettazione con la ditta “Arte Po- disperse, ma riposte in un'urna e deposte al cimitero o nelle cripli” ci hanno portati fino ad oggi”. te delle Chiese. Il tutto per non abbandonare chi sta soffrendo per Effettivamente l’idea di urne cinerarie custodite nella Chiesa la perdita di un familiare o di una persona cara: non a caso, esepatronale, che non sono nemmeno alla conoscenza dei più, per i quie viene dal latino «ex-sequi» che vuol dire proprio accompapochi che lo hanno saputo, considerata la scarsa pubblicità delle gnare. stesse ha lasciato tutti nel dubbio, data anche l’ostilità della ChieAbbiamo chiesto a monsignor Rossi se fossero già stati acquisa alle cremazioni: nel 1886 il Vaticano condannò le cremazioni stati e ci ha risposto: “Abbiamo avuto qualche richiesta di prenotaperché avrebbero condotto alla laicizzazione della cerimonia fune- zione, ma di definitivo nessuno ha ancora acquistato nulla, anche perbre. Solo oltre 70 anni dopo, nel 1963, questo divieto canonico si ché stiamo ancora valutando se la giacenza sarà di 40 o 50 anni attenuò, permettendo il ricorso ai forni crematori seppur non ri- (20+20 o 25+25)” e alla domanda sulla destinazione dei fondi racconoscendolo teologicamente e non incentivandolo. Inoltre resta- colti ci ha detto che “il ricavato dell’iniziativa ai lavori di restauro no sempre forti le critiche sulla conservazioni delle ceneri a casa o, della cripta stessa e alle numerose iniziative caritatevoli di sostegno ai ancor peggio, sulla loro dispersione in natura. Oggi la Chiesa am- bisognosi, così come si legge dalla brochure che contiene anche la schemette la cremazione, seppur preferendo la sepoltura tradizionale, da di prenotazione che si può ritirare in parrocchia”.

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SOCIETA’ ‹‹

Donare gli organi, un atto d’amore Afragola ricorda Padre Ludovico

di Marina Esposito ello scorso numero abbiamo descritto, seppur per sommi caChe differenza c'è tra l'avere la "tessera del donatore", lasciare pi, e presentato l’AIDO (Associazione Italiana Donazione una nota nel testamento, o farlo dire dai propri parenti nel moOrgani), raccontandone i vari aspetti e la sua presenza sul ter- mento della morte? ritorio napoletano e in particolare nella cittadina di Crispano dome“Nulla fondamentalmente, ma esprimere il proprio consenso in vita nica 19 aprile; questa volta vogliamo invece dare quante più infor- dà non solo un senso di responsabilità ma anche la possibilità di esprimazioni possibili sulla donazione degli organi e sull’associazione che mere una propria decisione oltre al fatto che si evita, in un momento dola promuove. La sede provinciale nasce a Napoli il 13 settembre loroso, che la scelta ricada sui parenti”. 2013, per volontà, impegno e lavoro dell’attuale presidente, LoredaChi mi dà la certezza che, sapendo che sono un donatore, i mena Pulito, e della vice presidente, Maria Rosaria Gallo, che, per dici facciano di tutto per salvarmi? esperienze personali, decisero quasi due anni fa di dare spazio e loco “Il compito del rianimatore, del medico e di tutto lo staff presente (via Blundo, 54 Napoli, nella sede dell’associazione Madri e Padri Se- nel momento della morte di un paziente, è quello di salvare e di aiuparati) all’associazione nazionale che tare a ogni costo chi si ha di fronte, si occupa della sensibilizzazione in con ogni mezzo e contro ogni pronomerito alla donazione degli organi, in stico. Inoltre, per sottolineare tale teovita o dopo la morte. ria riporto, citandolo, l’articolo 4 del Molto presenti sul territorio, i voDecreto Ministeriale n. 136 del lontari si propongono in vari eventi 2008 (che aggiorna il Decreto minisociali e partecipano a incontri nelle steriale n. 582/1994) il quale sanciscuole per sensibilizzare i ragazzi ed sce che, “per tutti e indipendenteeducare quindi la nuova generaziomente dal trapianto, la durata delne, istruirla affinché da subito, da l’osservazione ai fini dell’accertagiovani, sani, spensierati e felici stumento della morte deve essere non indenti, si possa comprendere quali feriore a 6 ore per gli adulti e i sono le difficoltà della vita e come è bambini; sotto l’anno di età, sono ripossibile aiutare chi, nostro prossichiesti, tuttavia, ulteriori test strumo, sta male. Chi un futuro non ce mentali per identificare la cessazione l’ha e la cui unica speranza è quella irreversibile di tutte le funzioni del di aspettare e ricevere un dono speciale da parte di uno sconosciu- cervello. Questa condizione può presentarsi in seguito ad un arresto delto che, per dignità, generosità e orgoglio, ha voluto contribuire a la circolazione sanguigna (elettrocardiogramma piatto per non meno rendere la vita di un’altra persona un momento lungo quanto un’e- di 20 minuti) o per una grave lesione che ha danneggiato irreparabilsistenza assolutamente nuova. mente il cervello. In quest’ultimo caso i medici eseguono accurati accer“Poi abbiamo conosciuto Nicola Turino - ci racconta la presiden- tamenti clinici e strumentali per stabilire la contemporanea presenza te Pulito - siamo state contattate da questo ragazzo giovane, onesto, delle seguenti condizioni: stato di incoscienza, assenza di riflessi del franco. Abbiamo parlato con il guerriero dal tubicino nel naso che gli tronco, assenza di respiro spontaneo, silenzio elettrico cerebrale”. consentiva di respirare quell’ossigeno che trasportava nello zaino e con Che rischi ci sono? cui riusciva a partecipare attivamente alla vita dell’Azione Cattolica “Non ci sono rischi”. di Crispano, il guerriero che credeva nella donazione pur sapendo che È più importante essere donatore vivente o morente? era fuori tempo e che i suoi “canoni” non corrispondevano. Nicola ci “Non è una questione di importanza sono due donazioni diverse. Da ha portate e presentate al suo mondo, ai suoi amici. Ci ha portato, al- vivente si ha la possibilità di decidere se donare un organo ad un prol’evento organizzato a suo tempo in villa Floridiana a Napoli, 60 at- prio caro.Ultimamente i media hanno parlato di “donazione samaritati firmati da futuri donatori”. na” cioè una persona senza fini di lucro né vincoli di parentela che ha Alla sua scomparsa, il saluto dell’associazione è stato dato da un deciso di donare un organo in vita (rene) senza conoscere il ricevente, socorteo di motociclisti di Harley Davidson, PartenopeChapter, che lo per altruismo, generosità e amore nei confronti di un prossimo”. hanno portato dallo stadio San Paolo fino al piazzale di San MartiC'è davvero la certezza dell'anonimato? no un palloncino bianco, lasciandolo poi volare in alto, su in cielo, “La legge sui trapianti (la 91 del 1999n.d.r.) prevede l’anonimato e accompagnato dal rombo delle amatissime moto. poi, se questo non bastasse, c’è anche la legge sulla privacy che impedisce Allora, per sottolineare l’importanza della manifestazione “Pas- di rendere noti i dati dei familiari di chi ha donato”. sa la Vita” che si terrà a Crispano, per contribuire alla sensibilizzaSecondo lei perché non ci sono molti donatori? zione e all’informazione di un numero sempre maggiore di perso“Potrei rispondere per scarsa solidarietà e poco altruismo, ma penne, per accompagnare l’AIDO nella sua lunga lotta, abbiamo po- so anche che quando l’essere umano si trova in una condizione salusto diverse domande alle presidente Loredana Pulito, che potran- tare, economica e sociale accettabile è solitamente egoista e quello che no forse condizionare la scelta, o semplicemente aprire una rifles- non fa è pensare che forse, e sfortunatamente, in un futuro ad oggi sione nelle menti (e perché no, nei cuori) di chi si pone ancora possibile potrebbe trovarsi lui stesso nella situazione di dover aspettascettico o di chi non ci ha mai pensato. re, nelle lunghe liste di attesa, un donatore che sia pronto a offrirgli Perché donare gli organi? la possibilità di una vita nuova”. “Credo sia un importantissimo atto di civiltà e di umana solidarietà”. I volontari AIDO, i ragazzi dell’Azione Cattolica di Crispano Cosa succede nel momento in cui si decide di donarli? e chiunque vorrà essere presente, saranno domenica 19 aprile al“Dopo aver accertato la morte celebrale si prelevano tutti gli organi e le 10, in prima linea, per la passeggiata staffetta Passa la Vita, in tessuti che sono considerati trapiantabili”. onore di Nicola Turino, per informare, sensibilizzare e dar voce a Quando si può farlo? Ci sono delle condizioni precise? chi ha donato, chi ha ricevuto in donazione un organo, e per fa“Dando la propria adesione firmando un modulo dell’AIDO, non ci re in modo che l’atto del donare un organo, in vita o dopo, non sono limiti né di età né controlli medici”. sia più compiuto solo da pochi coraggiosi ma da moltissimi ge-

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›› CULTURA

Tutto pronto per la quarta edizione del VideoMaker Film Festival

Casalnuovo capitale del corto Stefano Incerti, regista di “Gorbaciof” presiederà la giuria che svceglierà il vincitore. A valutare i lavori inviati anche Fabio Balsamo, uno dei protagonisti della parodia di Gomorra di Carmen Celardo al 27 al 30 aprile si terrà, nel Cinema Multisala Magic ViTra gli altri componenti della giusion di Casalnuovo di Napoli, la IV edizione del Video- ria, si ricordano Carla De Felice, giorMakerFilmFestival Festival Internazionale di Cortometraggi. nalista e appassionata cinefila, Fabio La kermesse, organizzata dall’Associazione di Promozione So- Balsamo, attore professionista, diveciale T.A.R.E. (Terapie Artistiche per Ricoveri Emozionali), con il nuto celebre per la web series dei The patrocinio del Comune di Casalnuovo di Napoli, quest’anno con- Jackal “Gli effetti di Gomorra sulla ferma la sua vocazione internaziona- gente” con oltre 10 milioni di visuale in virtù della collaborazione con il lizzazioni su Youtube, Giovanni Mazprestigioso festival di cortometraggi zitelli, regista, e Davide Franco, dobielorusso: Cinema Pepetuum Mo- cente di video editing e montaggio albile di Minsk. l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Oltre duecento i corti, proveAnche quest’anno, gli spettatori, nienti da tutt’Italia e da tutto il presenti in sala alle proiezioni del 27 Stefano Incerti, Mondo. Sono stati sottoposti al giu- e 28 aprile, potranno votare, attrapresidente di giuria dizio della direzione tecnica operan- verso apposite schede, il proprio vinte del festival che, nelle scorse setti- citore e assegnare il “Premio Giuria Popolare” al miglior corto. mane, è stata impegnata nella sele- Mentre la giuria della “Categoria Scuole”, sezione riservata a corzione delle migliori opere, valutan- ti provenienti dal mondo delle scuole di tutta Italia è stata affidado la ricchezza espressiva, la maturi- ta alla “Giuria Ragazzi” del liceo scientifico e istituto commerciatà della tecnica utilizzata, le “Giancarlo Siani” di Casalnuovo di Napoli. Fabio Balsamo l’originalità e l’efficacia delle scenegNovità di quest’anno sarà la presentazione del lungometraggio giature e della regia. Solo sedici cor- “O’Mast” del regista Gianluca Migliarotti, documentario sull’artometraggi, però, hanno avuto accesso alla fase finale del festival e te sartoriale napoletana, attività artigianale storicamente e profonsi contenderanno il premio Camera d’oro per il miglior corto. damente legata al nostro territorio a cui seguirà un interessante diA individuare il vincitore del premio Miglior cortometraggio battito tra il regista, pubblico in sala, giovani studenti, affermati (Categoria Videomaker) si adopererà la giuria tecnica, composta sarti di Casalnuovo e importanti aziende del settore. da esperti nel settore del cinema e capitanata dal regista partenoInoltre vi sarà anche la presentazione del cortometraggio “Eros peo Stefano Incerti, autore di film di grande successo come “Gor- KaiPsyché” ultimo lavoro dei registi Giovanni Mazzitelli (giurato baciof” con Toni Servillo e “Neve” uscito nelle sale cinematogra- del festival) e Federica Pezzullo, in concorso allo Short Film Corfiche lo scorso dicembre. ner del Festival di Cannes.

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CULTURA ‹‹

Presentato a Cardito il libro di Antimo Cesaro

L’elogio della calvizie Il docente universitario, nel suo testo, ha ripreso il pensiero di Sinesio di Cirene, filosofo e vescovo. Tra i relatori nell’aula magna del Sereni anche Marco Corcione, magistrato e docente universitario di Francesco Celardo a copertina è gialla e c’è una testa sotto sopra, rigorosamente senza capelli. Non è un libro di barzellette, ma è l’ultimo successo editoriale di Antimo Cesaro, professore di Scienza e filosofia politica ed ermeneutica del linguaggio politico presso il dipartimento di Scienze politiche della seconda Università di Napoli, dal titolo “Elogio della Calvizie”; non un libro per coloro che hanno problemi di tricologia, ma un testo ispirato a Sinesio di Cirene, filosofo e vescovo di Tolemaide in Libia.

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La presentazione, a Cardito, de L’elogio della calvizie

La presentazione è avvenuta nell’aula magna dell’istituto artistico Emilio Sereni di Cardito a cui hanno partecipato il professor Marco Corcione, magistrato, la preside Daniela Costanzo, il professor Tammaro Chiacchio e il professor Antonio Limone, moderati da Girolamo Laudanna, avvocato. Ma perché i calvi potrebbero essere più intelligenti di coloro che hanno i capelli? A svelare questo acuto mistero, ci hanno pensato gli interlocutori che man mano hanno raccontato le loro impressioni su un libro che racconta i vari paradossi della vita. Limone racconta come “e meglio pensare a quello che c’è nella testa che quello che c’è sopra. Il libro va in quella direzione”. Marco Corcione, ha ricordato come non bisogna mai dimenticare le nostre radici, spulciando i vari detti antichi fatti raccontare proprio all’autore.Nella parte finale l’autore, ha subito preso in mano la questione attirando l’attenzione degli alunni con monologhi di storia contemporanea. “L’elogio alla calvizie è solo la capacità di argomentazione dei fatti che di per se possono sembrare paradossali. I calvi hanno questa dote. E poi noi piac-

ciamo più alle donne che i capelloni” ha detto. Ovviamente sono stati molti i parallelismi tra uomo e donna, su chi è più intelligente e chi meno. E citando Sinesio di Cirene che l’autore ha potuto costruire un dei tanti passaggi del suo libro.

Festa di San Marco ad Afragola. Ecco il programma La Festa di San Marco ad Afragola è un'occasione imperdibile per scoprire feste della tradizione cittadina. Quest’anno, poi, in occasione del IV centenario della fondazione di San Marco all’Olmo il programma, come annuncia il parroco don Peppino Delle Cave, è ancora più ricco del solito. I preparativi iniziano sabato 18 aprile con il Santo Rosario e la novena al Santo (Coronella) recitato alle 18. Venerdì 24 Aprile “Vigilia del Santo”: ore 9Santa Messa con lodi e coronella del Santo; ore 17 Messa Pontificale presieduta da monsignor Lucio Lemmo, vescovo ausiliare di Napoli e conferimento della Santa Cresima. Sabato 25 Aprile “Solennità del Santo”: ore 6, Apertura del tempio “Risveglio di campane”, ore 7:30 Traslazione del simulacro del Santo in piazza; ore 8: Ponteficale celebrazione Eucaristica, celebrata da monsignor Gennaro Acampa, vescovo ausiliare di Napoli; ore 9.30 Inizio della processione con il Santo e le sue reliquie presso il complesso monumentale di S. Marco in Sylvis, accompagnato della Banda Musicale “Divisione Musicale Afragolese”. Sante Messe: ore 10; 11; 12; 17; 18; 21. Ore 19:00 Santa Messa Pontificare presieduta da monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra; Domenica 26 Aprile: ore 8- 9:30-12:30 Sante Messe in Parrocchia; ore 11 e ore 19 In San Marco in Sylvis. Sabato 2 Maggio: Inizio Pellegrinaggio per le vie cittadine per i simulacri dei Santi Marco ed Espedito; Ore 16 Recita della Coronella del Santo; ore 16:30 Processione per il rione Saggese fino al confine con Casalnuovo; Domenica 3 maggio: ore 8 Santa Messa, ore 9 inizio processione per le vie cittadine. Don Peppino, inoltre, ha annunciato un altro grande evento per il 3 Ottobre alle ore 18: “In occasione del quarto centenario della fondazione della chiesa di San Marco all’Olmo e del 40° anniversario della mia ordinazione sacerdotale Sua Eminenza, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, presiederà una solenne eucarestia al termine della quale sarà benedetta la porta centrale della Chiesa, rivestita di dodici formelle nelle quali è inciso anche il nome dell’Arcivescovo Sepe; a seguire sarà conferito il primo premio Nazionale San Marco”.

In occasione delle elezioni amministrative e regionali del 31 maggio 2015 e dell'eventuale turno di ballottaggio del 14 giugno

mette a disposizione di partiti, movimenti e candidati, spazi pubblicitari a pagamento. Il regolamento e il listino sono disponibili in redazione in via Sant’Antonio da Padova, 9 Cardito (NA) - Tel. 0818354357 - email: redazione.cogito@libero.it Anno XXII - numero 368 - Sabato 18 aprile 2015

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›› SPETTACOLI

Dall’area a Nord di Napoli ai successi di The voice Raffaele Esposito, in arte Lele Gante, ha conquistato i giudici del talent show di Raidue ella prima puntata di The Voice of Italy andata in onda lo scorso 25 febbraio in prima serata su Rai2, spuntafuori tra i vari partecipanti, tanti provenienti anche dalla Campania, Raffaele Esposito di Pomigliano d'Arco, un fascinoso diciottenne, che supera brillantemente le Blind Auditions, la prima fase del programma condotto da Federico Russo con la V-Reporter Valentina Correani, registrando un ascolto di oltre tre milioni di spettatori. I coach scelti per questa edizione sono Roby e Francesco Facchinetti, padre e figlio, ovvero il Team Fach, lo stravagante JAx, Noemi, la regina del blues, e il Toro Loco Piero Pelù. L’esibizione di Raffaele spiazza 4 coach su 5, tanto che, dopo poche note cantate, si girano confermando subito il suo ingresso all’interno del talent, percependo che la sua voce avesse un forte appeal, infatti Piero Pelù, l’unico a non essersi girato, se ne pente poco dopo. Raffaele nasce a Pollena Trocchia, ma vive a Pomigliano d’Arco, è uno studente dell’ultimo anno di liceo linguistico. Studia canto da quando aveva quattro anni, suona il pianoforte da quando ne aveva sei e solo da pochi mesi suona la chitarra da autodidatta ma con una gran-

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di Floriana Stile de presenza scenica si esibisce a The Voice con la cover “I won’t let you go” di Jim Morrison proprio accompagnato dalla sua chitarra. È un cantautore, infatti i coach incuriositi gli fanno cantare un pezzettino di un suo brano “Low me now”, scrive testi in inglese, ma predilige il cantautorato italiano (De Gregori e Dalla). Gli sarebbe piaciuto scrivere alcune canzoni di De Gregori, come Rimmel e La Storia siamo noi. Ora “Lele Gante”, così ribattezzato da J-Ax poco dopo finita la sua esibizione che lasciò tutti stregati proprio dal suo modo d’essere così naturalmente elegante, continua la sua avventura a The Voice verso i “Knockout”, superando in maniera esilarante anche le “Battle”, seconda fase del programma. E’ “la voce” favorita da tutti i coch “J-Ax è fortunato ad averlo è il talento che vorremmo nei nostri team” dicono gli altri coach e non solo… Lele Gante è favorito soprattutto sui social network in poco tempo ha conquistato milioni di fan tutto il mondo. Davvero un grande successo per il giovane pomiglianese, ci auguriamo che vinca questa edizione con l’auspicio di poter ascoltare al più presto tanti suoi inediti.

Lele Gante

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RUBRICA ‹‹

La società nello “specchio del diritto”

Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova

(Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II)

Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini (via mail all’indirizzo studiolegalebova@virgilio.it - e redazione.cogito@libero.it), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.

L’usucapione 1. Caratteri generali Con l'espressione "usucapione" si indica un modo d'acquisto della proprietà e degli altri diritti reali a titolo originario. In particolare, la norma disciplina l'acquisto della proprietà e degli altri diritti reali sui beni immobili che si perfeziona attraverso il protrarsi del possesso sul bene per un periodo ultraventennale. Fondamento dell'usucapione è, dunque, una particolare situazione di fatto, e non un diritto, esercitata, senza interruzioni, sulla cosa, da parte di colui che, attraverso tale prolungata signoria, si sostituisce, in concreto, al titolare effettivo del diritto, anche ove non ricorra il cosiddetto animus usucapiendi, ovvero l'intenzione di pervenire all'acquisto del diritto in quanto necessario e sufficiente il solo animus rem sibi habendi. Il possesso ad usucapionem deve essere necessariamente connotato da specifici requisiti, che ne determinino la pienezza e l'esclusività del potere di fatto. Al fine di usucapire il bene posseduto è, però, altrettanto necessario che ricorra il mancato esercizio del diritto da parte del titolare dello stesso o, più precisamente, l'incompatibilità del possesso con l'altrui diritto, giacché è sufficiente a escludere che il possesso corrisponda all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale, il compimento, da parte dell'effettivo titolare, di atti che, pur se privi di efficacia interruttiva, manifestino la persistenza della titolarità del diritto (ad es., la presentazione di una denuncia di successione, la partecipazione a una divisione ereditaria, l'instaurazione, nei confronti di un terzo, di un giudizio di affrancazione). La Cassazione ha precisato che non può darsi possesso utile ad usucapionem nel caso in cui la relazione tra il soggetto e la cosa derivi da un atto o da un fatto del proprietario. In tale circostanza, invero, l'attività posta in essere dal soggetto è di mera detenzione: non corrisponde, cioè, all'esercizio di un diritto ( ad es. un contratto di locazione). 2. Natura giuridica e ratio giustificatrice Alla luce di quanto affermato, dottrina e giurisprudenza hanno da sempre, pacificamente, riconosciuto l'usucapione come una fattispecie acquisitiva del diritto, che si realizza per effetto del possesso connotato dai requisiti richiamati in apertura. Ciò nonostante al novero sopra elencato, per diretto intervento di una parte della giurisprudenza, è stato ag-

Anno XXII - numero 368 - Sabato 18 aprile 2015

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giunto un ulteriore requisito, quello dell'avvenuto accertamento e della dichiarazione dell'usucapione nei modi di legge, ovvero mediante una sentenza di accertamento dell'avvenuta acquisizione. Questo tipo di interpretazione riconosce una portata costitutiva alla pronuncia di accertamento, ritenuta sino a quel momento pacificamente come una pronuncia meramente dichiarativa. In virtù di questa precisazione, quindi, prima di tale sentenza, il diritto di proprietà in capo al soggetto usucapiente sarebbe un diritto indisponibile, sebbene già acquistato. In dottrina, invece, è riconosciuta pacificamente l'operatività ipso iure dell'usucapione. Gli autori, dunque, individuano infatti l'usucapione nel modo d'acquisto della proprietà a titolo originario, la cui realizzazione richiede esclusivamente la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge, ovvero il possesso e, per gli immobili nell'ipotesi ordinaria, il decorso del tempo protrattosi per vent'anni. Pertanto, una volta acquisita per usucapione la titolarità del diritto di proprietà, il proprietario viene investito, fra le altre, della facoltà di disporre del bene. Secondo l'interpretazione maggioritaria, questa facoltà non può essere vista come un quid pluris postulato dalla sola sentenza di accertamento, in quanto l'intervento del giudice è strumentale a verificare il compimento dell'usucapione ed ha pertanto una mera funzione dichiarativa della conseguente acquisizione del diritto. La funzione che gli interpreti attribuiscono a questo tipo di provvedimento è dunque solo quella di rendere definitivamente incontestabile il fatto che il diritto di proprietà sia acquisito in capo al soggetto che ha usucapito, precludendo eventuali ulteriori turbative da parte di soggetti terzi. La ratio dell'istituto è strettamente legata al rispetto dell'esigenza di certezza del diritto e, in particolare, delle situazioni dominicali. Nel consentire, infatti, a colui che, a fronte dell'inerzia del titolare, ne gestisce economicamente i beni da acquisire in proprietà, il legislatore ha voluto convertire una situazione di mero fatto, consolidatasi nel tempo, in una situazione giuridica piena e definitiva, che sia, in quanto tale, certa e stabile e, dunque, opponibile a tutti. Antonio Bova

...Cogito torna giovedì 30 aprile...


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Anno XIV - numero 225 - Sabato 17 Marzo 2007


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