409 web

Page 1

Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 1

Anno XXIV - n. 409 - Sabato 4 novembre 2017 seguici su

FRATTAMAGGIORE

TERRA DEI FUOCHI

AREA NORD

Emergenza movida notturna

Diffida per i Sindaci dell’area aNord di Napoli

Ecco la lista delle strade killer

Stazione Av Afragola Rifiuti, abusivismo, passeggeri, cattedrale nel deserto...Cosa c’è di vero?


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 2


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 3

L’EDITORIALE ‹‹

La politica del rendering Il rendering, la rappresentazione grafica del progetto di un’opera, spesso pubblica, accompagna da sempre la vita di chi vive a Nord di Napoli. Ne abbiamo visti tantissimi per annunciare progetti faraonici o semplici e piccole riqualificazioni di strade e piazze. Personalmente i primi ricordi di rendering che ho sono quelli relativi al parco a tema di Afragola, noto come Eurodisneyland, che, ancora oggi, a distanza di una trentina di anni, continua a essere considerata la grande occasione persa. Ma gli esempi potrebbero continuare e, attraversando l’ultimo trentennio, ognuno ne ricorda qualcuno.

zialità rappresentata da uno scalo dell’alta velocità in una zona baricentrica rispetto a decine di città di medie e grandi dimensioni. La politica del rendering, tra l’altro, è figlia della politica che stiamo vivendo. Una politica fatta di annunci, di promesse, ma di poche, pochissime realizzazioni concrete. Una politica che non riesce a tenere aperto il legame con i cittadini, anche quando basterebbe poco per mettere a tacere polemiche. Un esempio, semplice ma efficace, ci arriva da Afragola e, ancora una volta, c’entra un rendering, anche se questa volta per la mancanza di un rendering. Da mesi si stanno riqualificando viale Sant’Antonio e l’adiacente piazza Gianturco, da sempre il salot-

Il “gazebo” in costruzione in piazza Gianturco ad Afragola

Il rendering del Parco a tema di Afragola Quanti ne abbiamo visti per l’area che ospitava la Moneta a Casalnuovo? E per il parco Taglia di Cardito? A cominciare da Goallandia, il parco a tema dedicato al calcio. L’unico rendering di una certa importanza che, negli ultimi anni, si è trasformato in realtà è quello della stazione dell’alta velocità di Afragola. Ma, il problema in questo caso è che la stazione, una volta costruita, sembra sia rimasta, in qualche modo, un rendering per l’assenza completa della realizzazione di progetti che permettano di sfruttare a pieno quell’enorme poten-

to della città, e, come sarebbe stato facile ipotizzare, su quei lavori si concentra spesso l’attenzione dei cittadini. Nonostante questo, però, nessuno ha pensato di mettere un rendering che faccia capire a che servirà quella specie di gazebo in ferro che si sta costruendo in piazza, nello spazio lasciato libero dopo lo smantellamento del distributore di benzina. Nelle discussioni sui vari post in Sei di Afragola se...(Official page) s’è letto di tutto e di più, compresa la storia che quella struttura sia stata aggiunta al progetto originario perché il sindaco, Mimmo Tuccillo, abbia voluto assecondare una richiesta degli anziani che giocano a carte in piazza e si lamentavano con il primo cittadino di non avere un posto dove ripararsi. E, immancabili, sono arrivate le polemiche, le accuse di spreco di denaro pubblico, le insinuazioni sul perché si stia usando tanto ferro, come nel caso degli “ombrelli” di viale Sant’Antonio...Era così difficile far disegnare un rendering, stamparlo e affiggerlo?

L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE

L’abitudine rende sopportabili anche (Esopo) Editrice Cogito srl le cose spaventose Fotoreporter: di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME

Vice direttore Antonio Trillicoso

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

Collaboratori

Angelica Argentiere, Antonio Boccellino, Antonio Cerbone, Lina Cristofaro, Marina Esposito, Antonio Fioretto, Carmela Garofalo, Simona Granato, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Floriana Stile, Teresa Turino, Linda Scuotto, Vittorio Santoro.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

Nando Porzio - Frattamaggiore

Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 4

›› PRIMO PIANO

Nuovo capitolo nella guerra alla Terra dei fuochi

Diffida ai comuni

I Comitati hanno denunciato le Amministrazioni comunali per non aver fatto i censimenti. Il sindaco Tuccillo, presidente Anci Campania, chiede un impegno forte e concreto della Regione di Angela Finestra Oltre dieci anni fa iniziava l'emergenza rifiuti in Campania. la “questione rifiuti campana” e più in generale della nazione: Tutti ricordiamo con quali immagini aprivano i Tg nazionali una rete criminale consapevole dei danni che avrebbe potuto e locali di quei giorni. Tutti ricordiamo le bombe ecologiche a perpetrare all’ambiente per decenni aveva sversato in tantissicielo aperto in tanti comuni di ognuna delle 5 province della mi comuni della nostra amata regione, in discariche clandestiCampania. Tutti sappiamo come è andata a finire quella que- ne o, peggio ancora, in terreni agricoli, migliaia di tonnellate stione, o, per meglio dire, ognuno di noi sa bene come non sia di rifiuti tossici, nocivi e pericolosi. mai finita quella brutta vicenda. La presa di coscienza di questo enorme problema aveva fatGli effetti catastrofici di quegli avvenimenti portarono cer- to nascere spontaneamente decine e decine di associazioni e tamente alcuni correttivi sul piano operativo, politico e am- comitati civici sulle tematiche ambientali. ministrativo che lasciavano intendere alla pubblica opinione, Per unire le forze di tutte queste associazioni da qualche anpassata la fase più critica, si sarebbe giunti a una fase 2 della no è nata la Rete di Cittadinanza e Comunità (RCC), una fequestione che avrebbe potuto portare a una risoluzione dei derazione di associazioni territoriali, non solo campane, volte problemi più gravi di cui soffriva la Campania tutta e cioè un all’esercizio della cittadinanza e della responsabilità civica che sensibile miglioramento del conferimento dei rifiuti e un con- ha come mission lo sviluppo di una presenza consapevole sul seguente maggiore rispetto dell'ambiente circostante. territorio. Una consapevolezza che vada ben oltre la presa di Purtroppo, però, quello che accadeva in quei giorni, a ca- coscienza del disastro ambientale, che metta in luce la capacità vallo tra il 2007 e il 2008, rappresentava semplicemente la dei cittadini di farsi promotori del riscatto dell’intera comupunta di un iceberg pericolosissimo che, avvistato in estremo nità. È sotto questa dichiarazione di intenti che, nei giorni ritardo, dalla parte buona della società civile e della classe po- scorsi, le associazioni facenti parti della Rete di Cittadinanza e litica era tuttavia in rotta di collisione con l' intera comunità Comunità, insieme ai comitati di Stop Biocidio, ha dato vita campana, una mole di cittadini di oltre 5 milioni di abitanti. al Diffida Day, un momento in cui sono stati consegnati a 22 La restante parte dell’iceberg rappresentava il vero male del- Sindaci appartenenti alle province di Napoli e Caserta gli atti

La salvezza può venire dalla natura

rriva dalla natura un aiuto per risolvere i proA blemi creati dall’interramento e lo sversamento di rifiuti pericolosi nelle campagne. E’

successo a Marcianise dove si è riusciti a mettere in sicurezza, in soli 4 mesi, un suolo inquinato attraverso la più moderna pratica di bonifica ecosostenibile, ripristinando la fertilità dei terreni, azzerando i rischi per la salute, garantendo costi fino a 10 volte minori rispetto alle prassi comuni. Sono solo alcuni dei vantaggi dell’importante iniziativa di risanamento ambientale che ha interessato un’area contaminata dove insiste il sito produttivo di una delle aziende di eccellenza della filiera Cobat, la Eco-Bat. Si tratta del più grande produttore e riciclatore di piombo del mondo, attualmente l’unica azienda globale che offre un circuito chiuso di riciclaggio di batterie al piombo; il progetto, primo esempio su scala nazionale nel suo genere, nasce all’interno del sistema COBAT, Consorzio Nazionale di Raccolta e Riciclo. L’iniziativa è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università di Napoli Federico II all’interno del progetto comunitario Life Ecoremed, di cui è parte attiva la Regione Campania. Nello specifico, il fitorisanamento è una straordinaria tecnologia totalmente naturale che emerge nell’ambito dei più moderni sistemi di bonifica sostenibile, con lo scopo di tenere insieme un triplice obiet-

4 • Cogito

tivo: disinquinare un suolo contaminato, ripristinarne fertilità e produrre materiali utili per la filiera agro-energetica e della chimica verde. La bonifica ecosostenibile sperimentata a Marcianise ha reso possibile in soli 4 mesi la messa in sicurezza di un terreno di 35.000 metri quadri fortemente contaminato da metalli pesanti, quali piombo antimonio, arsenico e cadmio, dando vita a un grande polmone verde all’interno del sito produttivo, contaminato da pregressi stoccaggi di scarti di lavorazione. Nello specifico l’intervento ha previsto un particolare piano di caratterizzazione dei livelli di inquinamento e la successiva messa in sicurezza del terreno con piantumazione di un bosco di 17.500 pioppi, vere e proprio piante ‘minatrici’ ideali a neutralizzare la presenza di metalli pesanti estraendoli dal terreno e impedendo la loro dispersione aerea. In pieno spirito di economia circolare le stesse piante andranno poi a costituire biomassa reimpiegabile nel ciclo dell’impianto. La replicabilità e i benefici ambientali, economici e sociali della nuova metodologia, tutta “made in Italy”, la rendono una vera e propria rivoluzione nel campo delle bonifiche, a disposizione degli enti pubblici e privati. Consente di fatto di attuare un intervento risolutivo, migliorativo e a bassissimo costo ). Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 5

PRIMO PIANO‹ delle Diffide che richiamavano i primi cittadini, con riferimento alle disposizioni della legge regionale 20 del 2013, a istituire il registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti, a censire le aree pubbliche e private utilizzate per le speciali forme di gestione dei rifiuti solidi urbani o assimilati temporaneamente consentite ai sensi dell'articolo 191 del decreto legislativo 152/2006 o degli altri provvedimenti adottati nell'ambito dell'emergenza rifiuti nella Regione Campania. Tale censimento è finalizzato all'attivazione da parte dell'Amministrazione regionale di un programma di interventi per lo svuotamento dei siti censiti, nonché all'aggiornamento degli elenchi contenuti nel Piano regionale di bonifica, e infine a provvedere all'attivazione di siti di stoccaggio, debitamente autorizzati, dei rifiuti contenenti amianto da depositare in ambienti chiusi e protetti. I 22 Comuni interessati sono: Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Carinaro, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Ercolano, Frattamaggiore, Gricignano, Marcianise, Mariglianella, Marigliano, Mondragone, Nola, Orta di Atella, San Giorgio a Cremano, Sant’Anastasia, Saviano, Teverola e Trentola Ducenta, Comuni questi che,, per svariati motivi, in questi anni non hanno rispettato le prescrizioni legislative. La risposta da parte di alcune Amministrazioni comunali è stata quella che sosteneva che un coinvolgimento di uno dei qualsiasi Comuni interessati dalla richiesta dei questuanti avrebbe, visti gli oneri scaturenti dagli interventi da effettuarsi in campo ambientale, certamente portato le casse della maggior parte dei Comuni interessati, al dissesto finanziario. A dare fiato al grido di dolore dei primi cittadini ci ha pensato nei giorni appena trascorsi il presidente dell’Anci Campania, il sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, che, in una recente intervista a Il Mattino, ha dichiarato che la Regione dovrebbe farsi carico della rimozione dei rifiuti delle micro e medie discariche di strada, un primo passo, come ha dichiarato il primo cittadino del Comune di Afragola, per ricominciare. Il Sindaco di Afragola punta ad azzerare in tutti i comuni interessati dal grave problema le catastrofiche eredità del passato, ma anche la sciatteria con la quale è stata trattata tutta quanta la questione di applicazione della legge regionale. Resta il fatto che rimpallando le competenze dai Comuni alla Regione e da questa di nuovo ai Comuni, la cosa più importante restano i tempi di risposta all’annoso problema.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

Cogito • 5


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 6

›› PRIMO PIANO

Continua lo scontro politico e mediatico sullo scalo dell’alta velocità

La stazione di Afragola è aperta e funziona regolarmente Inchieste giornalistiche vere e presunte, speculazioni politiche e indagini della Magistratura alimentano i dubbi sull’utilità dell’opera. Resta il ritardo nel creare occasioni di sviluppo

di Antonio Iazzetta a stazione dell’alta velocità di Afragola continua a esse“Per i risultati dei carotaggi ci vorrà ancora del tempo, perché re al centro di polemiche giornalistiche e politiche in cui sono analisi complesse. I filoni d'indagine sono due, uno riguarsi inseriscono problemi veri e immaginari e inchieste da i rifiuti e l'altro riguarda l'urbanistica. Stiamo verificando se della Magistratura che stanno cercando di verificare alcune sono state rispettate tutte le normative a cui è sottoposta l'area” voci che circolano da mesi, alcune fondate e altre basate su spiega il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco. quel che sembrano leggende metropolitane. Sulla stazione dell’alta velocità, infatti, è stata avviata anE’ difficile riepilogare tutto quel che è successo negli ulti- che una seconda indagine che, a dire il vero, appare surreale, mi tempi, soprattutto all’indomani dell’inaugurazione dello sull’esistenza dei permessi atti a costruire e realizzare l’opera. scorso 6 giugno, ma ci proviamo, tenendo bene in mente, Al di là dei tempi scelti per l’avvio delle indagini, in netto però, che un giudizio sulla stazione dell’alta velocità potrà es- ritardo in questo come nel caso dei rifiuti interrati, pare davsere dato solo tra qualche anno e solo se la politica saprà re- vero singolare che si ipotizzi che non ci siano i permessi necuperare il tempo perso e sfruttare a pieno le potenzialità di cessari, quasi come se Rete Ferroviarie Italiane abbia costruiun’infrastruttura come quella realizzata ad Afragola. Su una to approfittando della solita inerzia delle Amministrazioni locosa, infatti, non ci dovrebbero essere dubbi: la politica ha cali sempre poco attente di fronte agli abusi edilizi. Solo che, fallito miseramente il suo compito; non si doveva arrivare al- in questo caso, non sarebbe stato realizzato il palazzetto di fal’inaugurazione senza avere almeno una progettazione seria di miglia o il capannone, ma una stazione dell’Alta velocità. quel che si vuole costruire intorno alla stazione. Un’ipotesi che appare piuttosto remota, anche perché tra i

L

Tornando alle polemiche e alle inchieste, cominciamo con i rifiuti. Già nel corso dei lavori per la costruzione della stazione dell’alta velocità s’erano diffuse voci di interramento di rifiuti tossici che erano stati sversati nelle campagne su cui è poi stata costruita la stazione dell’alta velocità. A portare un primo documento concreto in cui si parlava di questi rifiuti, fu un’inchiesta di Francesco Celardo che, qualche mese fa, in un articolo su Corrierequotidiano.it, portò alla luce un carteggio tra Rete Ferroviaria Italiana, che sta gestendo i lavori di costruzione della stazione, e Istituzioni locali e ambientali da cui emergeva il sospetto di mancati controlli approfonditi sul sottosuolo dell’area su cui è stata realizzata la stazione e in particolare uno dei parcheggi. A distanza di mesi quello stesso carteggio è tornato sui media e la Magistratura ha deciso di vederci chiaro, arrivando al sequestro dell’area del parcheggio dove sono stati avviati poi i controlli. 6 • Cogito

documenti mancanti ci sarebbe anche quelo relativo al rischio sismico e vulcanico. Se così fosse, allora, bisognerebbe considerare abusiva ogni costruzione fatta a ridosso del Vesuvio e in Campania. In ogni caso, in attesa dei risultati dei carotaggi che diranno, una volta per tutte, se davvero ci sono rifiuti interrati in quella e in altre aree della stazione, chiarendo almeno questa storia, però, è cominciato il solito teatrino della politica in cui prova a inserirsi anche qualche rappresentante istituzionale locale in caduta libera che tenta di riconquistare consensi scoprendo all’improvviso l’esistenza della Terra dei fuochi, dopo anni di immobilismo. Non è mancato un sopralluogo della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie, con il presidente, Alessandro Brutti, che, cominciando il giro di perlustrazione ha detto: “Siamo venuti qui per capire se davvero ci sono rifiuti tossici sotto la stazione Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:28 Pagina 7

PRIMO PIANO ‹‹ della Tav di Afragola”. Un manifesto d’intenti, insomma. Restano sequestrati, oltre a una parte del parcheggio, anche i locali che ospitavano l’unico bar aperto in attesa che vengano assegnati tutti gli altri locali. Da fonti di Ferrovie italiane, non ci sono ancora notizie sull’assegnazione o meno dei locali, così come non ci sono dati ufficiali sul numero dei passeggeri. E la mancanza di questi dati crea confusione su quanto sia utile e utilizzata la stazione. Diciamo che tra quelli che continuano a vedere la stazione come una Cattedrale nel deserto, isolata e sempre deserta, e chi la descrive come uno scalo ferroviario in piena attività, la verità, come spesso accade, sta nel mezzo, soprattutto se si considera che, come ampiamente precisato in occasione dell’inaugurazione di giugno, al momento la stazione è stata aperta solo ed esclusivamente per prendere i treni e spostarsi in altre città italiane e non per essere vissuta o per essere un attrattore di flussi di passeggeri diretti ad Afragola o nei dintorni, visto che non è stato realizzato nulla che possa alimentare quel flusso. Ogni paragone con quanto è frequentata la stazione centrale di Napoli, poi, è del tutto fuori luogo perché la stazione di Napoli è anche una sorta di galleria commerciale e ospita soprattutto treni regionali e interregionali non ad alta velocità che poi sono quelli che creano quella moltitudine di persone che fanno gridare allo spreco di risorse pubbliche chi vede la stazione di Afragola poco frequentata. Eppure basterebbe provare a immaginare cosa sarebbe la stazione centrale di Napoli senza i treni regionali e interregionali non ad alta velocità per rendersi conto che ci si ritroverebbe con una stazione che si affolla solo a ridosso della partenza e dell’arrivo dei treni ad alta velocità, proprio come succede ad Afragola. Senza dimenticare che la stazione di Afragola, seppur incompleta e non ancora collegata su ferro al resto della Campania, potrebbe avere molti più passeggeri se non dovesse fare i conti con la disinformazione che fa passare l’idea che non ci siano parcheggi o che sia addirittura stata chiusa. La realtà, invece, è diversa: i parcheggi ci sono e non sono deserti, anzi, nel corso della settimana, complice anche la gratuità temporanea per problemi amministrativi, il parcheggio è sempre pieno soprattutto per le auto che lasciano i pendolari e chi ha in programma un viaggio andata e ritorno in giornata.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

Arrivano i taxi. E riapre il sottopasso il completo rifacimento degli impianti e con la revi“vedìCon sione completa delle pompe di sollevamento riaprirà gioil sottopasso Sud e sarà quindi ripristinato l'anello di

viabilità intorno alla stazione. Nelle prossime settimane saranno poi approvati gli atti amministrativi già predisposti per l'assegnazione delle licenze del servizio taxi del Comune di Afragola, con uno stazionamento dedicato e a disposizione di tutti i viaggiatori all'uscita della stazione”. Ad annunciarlo il sindaco di Afragola, Mimmo Tuccillo, che, in questo modo, annuncia una novità assoluta: i taxi ad Afragola che, in questo modo, sarà una delle poche città non capoluogo ad avere un servizio del genere. Restano, ma vanno meglio coordinati, anche i collegamenti su gomma, come ha ricordato anche il ministro per le infrastrutture, Graziano Delrio, che, confermando il prosieguo dei lavori per il completamento, ha detto: “Abbiamo lavorato tanto sulle vie di connessione, bisogna che si sincronizzino gli orari degli autobus con le corse dell'alta velocità. Se non si fanno queste cose, la stazione non decollerà mai”.

Cogito • 7


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 8

›› CRONACA

Arrivano i controlli a Frattamaggiore

Emergenza movida sicura

Dopo gli appelli di residenti e Amministrazione comunale i Carabinieri fanno sul serio. Restano però i problemi di organico e il rischio che si torni a temere per l’ordine pubblico in città di Angelica Argentiere egli ultimi giorni il dibattito sui media è spesso in- capitano Antonio De Lise è in pattuglia per controllare le centrato sulla movida napoletana e sui problemi di zone della movida che si concentra soprattutto nella zona tra ordine pubblico legati alla presenza di migliaia di il corso Durante, il centro storico e via Roma, anche se, nepersone concentrate in poche strade del capoluogo. Ma gli gli ultimi anni, alcuni locali nati in via Padre Mario Vergara stessi problemi si stanno verificando anche a Frattamaggio- stanno spostando anche in quella direzione molte presenze. re, la città che ha l’oL'operazione nasce da nore e l’onere di essenumerosi segnalaziore diventata un punto ni da parte di cittadidi riferimento per ni e residenti in merigiovani e meno gioto ad alcuni episodi vani che l’affollano di microcriminalità: nelle ore serali e notscippi, rapine, risse, turne, frequentando i colluttazioni hanno tanti locali esistenti o messo in allerta rasostando nelle strade gazzi e genitori. del centro. Fr a t t a m a g g i o re , Negli ultimi mesi molto frequentata sono cresciuti però nelle ore diurne per la gli episodi di violenza presenza di tanti istie microcriminalità tuti scolastici presenti oltre alle lamentele sul territorio diventa dei residenti ed è arriun punto di ritrovo vata la risposta delle per i giovani e giovaforze dell’ordine. nissimi dell'area a Una squadra compoNord di Napoli anche sta da Carabinieri della locale stazione di Frattamaggiore, ol- nelle ore serali e notturne e si creano problemi perché, per tre che dagli uomini del NORM (nucleo operativo aliquota quanto riempire le strade sia una sentinella per il territorio e radio mobile) di Giugliano, diretti dal tenente Giuseppe Vi- con luci accese si sottrae territorio alla microcriminalità, viano, coordinati dalla compagnia di Giugliano, guidata dal massicce presenze sul territorio necessitano di sicurezza e or-

N

8 • Cogito

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 9

CRONACA ‹‹ dine pubblico. Grazie allo strumento della denuncia si è arrivati ora a controllare il territorio. Purtroppo, però, è paradossale che un Comune che ha due presidi di legalità, come il Comando dei Carabinieri e il Commissariato di Polizia, debba fare riferimento ad altre compagnie territoriali. Molti lettori ci hanno segnalato infatti che spesso pur chiamando il Commissariato o la stazione dei Carabinieri, dovevano intervenire pattuglie esterne perché i presidi frattesi continuano a fare i conti con carenze di personale con inevitabili conseguenze sul servizio offerto.

La sicurezza, un obiettivo condiviso a differenza sostanziale sta nelle regioni di competenza, L il primo spetta allo Stato come un servizio che deve essere fornito dagli enti pubblici, il secondo è un bene comune in cui, grazie al principio di sussidiarietà, i cittadini possono aver un ruolo importante nella sua cura. Infatti tale bene comune è volto al pieno sviluppo e al benessere dei cittadini e all'adozione di misure preventive e non per cui una comunità può svolgere le sue attività in maniera più tranquilla andando a incidere anche su una migliore vivibilità dei territori e una migliore qualità della vita. In una società complessa come la nostra ci sono tanti possibili profili della sicurezza che, tutti insieme, danno vita alla percezione complessiva della sicurezza di una comunità, come l’immagine che risulta da un mosaico composto da tante tessere. Bisogna ragionare e portare a conoscenza il principio di sussidiarietà: spesso i cittadini sminuiscono il loro ruolo sia di indirizzo per la politica amministrativa sia come principali attori di una questione che riguarda prettamente lo Stato, che è invece l'ordine pubblico. Questa sovrapposizione spesso genera sconforto e suscita la convinzione di una perdita di controllo da parte degli organi pubblici. I cittadini invece possono rendere sicure aree a rischio con una presenza vigile e andare a riempire strade che spesso sono isolate e per questo percepite poco sicure. Angelica Argentiere

E Cardito sprofonda nella desolazione I problemi legati alla movida li vorrebbero avere nei comuni vicini a Frattamaggiore, a cominciare da Cardito dove sono frequenti le polemiche di chi continua a lamentare l’abbandono di gran parte della città, a cominciare dal centro storico che, nelle ore diurne, è poco frequentato, ma, nelle ore serali e notturne, diventa un vero e proprio deserto, come testimoniano anche le foto postate sui social dall’associazione Centro Cardito in cui si vede la desolazione di corso Cesare Battisti, da poco parzialmente riaperto dopo anni di chiusura per la pericolosità di alcuni palazzi diroccati. E non è molto diversa la situazione su via Roma e corso Camillo Daniele, le strade a ridosso della Chiesa di San Biagio.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

Per non parlare poi delle zone periferiche, a cominciare dalla zona Slai e quella di via Donadio. Eppure, Cardito, per la bellezza di alcuni palazzi e per la caratteristica architettura di alcune strade, potrebbe essere una città dove concentrare diversi locali notturni e attività ricettive, ma mancano politiche per il recupero del centro storico e men che mai per la riqualificazione delle periferie e le conseguenze sono quelle che vede chiunque si trova a passare per Cardito: una città ormai abbandonata a se stessa dove sono sempre di più le attività che si chiudono piuttosto che quelle che si aprono. E le poche eccellenze che ci sono faticano ad andare avanti e pensano di spostarsi nei comuni vicini.

Cogito • 9


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 10

›› POLITICA

Maggioranza risicata e a rischio a Casalnuovo

Sfiduciato Nappi

Trovato l’accordo per cambiare il Presidente del Consiglio, ma ora bisogna trovare quello sul nome. E c’è anche chi teme che possa arrivare una Commissione d’accesso dopo le minacce dei mesi scorsi di Antonio Cerbone

L

a sfiducia al presidente del Consiglio, Giovanni Nappi, è passata, grazie al voto decisivo dello stesso sindaco, Massimo Pelliccia, ma la maggioranza risicata che sostiene il primo cittadino ora avrà la forza di eleggere un nuovo Presidente del Consiglio senza ulteriori strappi che metterebbero a rischio il prosieguo della consiliatura?

Giovanni Nappi A chiederselo sono in tanti perché, al di là del voto compatto contro Nappi, infatti, la maggioranza non sembra molto legata come è logico d’altronde, visto che siamo di fronte a una coalizione formatasi in Consiglio comunale e che non ha nulla a che fare con quelle che furono presentate agli elettori nel 2015 quando Pelliccia conquistò la poltrona di Sindaco anche se non la maggioranza dei Consiglieri comunali. Tra l’altro, i Consiglieri di minoranza che non votarono Nappi nel giorno della sua elezione, ora non hanno votato la sfiducia accusando la maggioranza di aver usato metodi sbagliati, sia nell’elezione che nella sfiducia, e di aver “politicizzato” anche una figura istituzionale quale è quella del Presidente del Consiglio. Sulla politicizzazione del Presidente del Consiglio, infatti, s’è incentrata la discussione. Anche perché il documento con il quale si preannunciava la sfiducia era pieno di riferimenti a un atteggiamento ostile verso Pelliccia da parte di Nappi, arrivando addirittura a mettere in gioco i post sui social dell’ormai ex Presidente del Consiglio che, proprio a facebook, ha affidato un suo commento sulla vicenda: “Non avrei voluto dichiarare nulla, davvero. Però sono in molti a chiedermelo. Cosa è successo? Nulla di rilevante. Il Consiglio continua ad essere spaccato a metà. Lo statuto consente al Sindaco di essere l'ago della bilancia nella votazione per la revoca del Presidente del Consiglio e, dunque, così è stato. Si chiama Democrazia. Un voto in più fa la differenza. Sono sereno. Le motivazioni sottoscritte e indicate dai colleghi consiglieri sono, a mio avviso, assolutamente strumentali, false e infondate. Emerge una sola certezza: la sfiducia è assolutamente Politica. Ragione di "cambi di maggioranza". Tutto qui. Chi governa la Città ha una propria idea: "chi fa il Presidente del Consiglio Comunale deve necessariamente essere accondiscendente al Sindaco". La votazione è palese. A votare la sfiducia è stata una sola parte del Consiglio: 12 Consiglieri (5 della coalizione Pelliccia, 2 ex della coalizione Nappi e 5 ex della coalizione Peluso) che ad oggi formerebbero la nuova squadra che sostiene il Sindaco. 10 • Cogito

Hanno, loro e solo loro, il DOVERE, più che il DIRITTO, di andare avanti. Io starò, da capogruppo del Partito democratico, all'opposizione”. La sfiducia al presidente del Consiglio arriva a distanza di qualche settimana da un brutto episodio che l’ha coinvolto perché gli sono arrivati alcuni proiettili con un invito a non occuparsi del cinema Santa Lucia che, dopo anni di tira e molla, è stato demolito per dare spazio a una galleria commerciale. Un progetto che andava avanti da anni e che ora vedrà finalmente la luce. Proprio queste minacce, unite ad altri episodi poco chiari, secondo alcune fonti, potrebbe spingere la Prefettura a inviare una Commissione d’accesso a Casalnuovo che, per quanto è successo in passato, continua a essere un Comune tenuto sotto controllo da forze dell’ordine e Prefettura.

Manifestazione per ricordare gli abbattimenti del 2007 Martedì 14 novembre Casalnuovo ricorderà uno dei più grandi abbattimenti di costruzioni abusive mai fatti in Italia. Era il 2007, infatti, quando le ruspe buttarono giù diversi palazzi costruiti senza alcun permesso grazie a un lavoro sinergico che vide lavorare insieme Governo, con l’allora ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, Prefettura, guidata in quegli anni da Alessandro Pansa, Regione, con l’assessore all’urbanistica Gabriella Cundari e il dirigente del settore urbanistica, Bartolomeno Sciannimanica, e Provincia, con l’impegno diretto dell’assessore Francesco Emilio Borrelli. Questi ultimi due, Borrelli e Sciannimanica, saranno prenderanno parte alla manifestazione insieme al sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia. Fu anche quell’enorme abuso edilizio, sorto sotto gli occhi di tutti, a spingere la Prefettura a inviare la Commissione d’accesso che segnalò anomalie tali da rendere poi necessario lo scioglimento del Consiglio comunale per condizionamento della camorra e l’arrivo dei Commissari.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 11

CRONACA ‹‹ Duro il commento del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Christian Cerbone, il rappresentante dell’unica coalizione che non ha mai trovato accordi nel corso di questa consiliatura: “Questa sfiducia non è altro che il risultato di quello che il Movimento 5 Stelle sostiene, in occasione di alleanze. Spesso, queste unioni prevedono degli accordi politici nei quali i cittadini non rientrano e tanto meno, per una questione di onestà intellettuale, prevedono lo stralcio dei programmi elettorali con cui ci si presenta. A mio avviso era inevitabile che si arrivasse a questo punto, le idee di governo cittadino sono divergenti e in questi casi si evidenzia il fatto che la politica si allontana dalle necessità dei cit-

tadini e continua a gestire la cosa pubblica come se fosse di sua proprietà. Sin dall'inizio della mia consiliatura, dichiarai la mia astensione all'elezione del Presidente, poiché nessuno avrebbe potuto rappresentarmi. Motivo per il quale ho preferito non essere attore di questa commedia messa in scena a farsa della politica, sotto gli occhi di un popolo attento, dove la maggioranza che prima camminava a braccetto con il Pd ora lo faccia da parte, e chi fino a ieri lo criticava, ora lo santifica e lo paragona ai martiri della libertà. In tutto questo abbiamo una città che incassa sempre meno risorse, sporca, inquinata e nelle ore notturne senza controllo”.

Gli scenari dopo l’agguato al figlio di Tanuccio ‘o malomm

Guerra di camorra?

L’agguato di Crispano fa temere un’escalation di violenza a Nord di Napoli. E’ in atto uno scontro interno al clan Cennamo o è frutto della faida con il clan Pezzella?

C

’è il rischio di una guerra di camorra a Nord di Napoli e di rivivere la faida tra i Moccia e i Magliulo che insanguinò Afragola e i comuni vicini negli an-

ni ‘80? A chiederselo, non senza timori, sono Magistrati e forze dell’ordine dopo l’agguato nei confronti di Gioacchino Cennamo, figlio del capo clan Antonio, conosciuto come Totonn ‘o malomm, morto qualche mese fa, e la compagna, Angela Capasso, che era con lui e ha riportato le ferite più gravi al punto che è stato necessario operarla d’urgenza all’ospedale di Frattamaggiore dove sono arrivati entrambi. I killer li hanno sorpresi sulla provincia Crispano Frattamaggiore, a ridosso del negozio di intimo della donna che avevano appena chiuso. Inutili gli interrogatori alle persone del posto e allo stesso Cennamo che ha fatto scena muta davanti agli investigatori. L'uomo non ha detto neanche una parola e non ha fornito alcun elemento utile per individuare i presunti responsabili. Le indagini vanno comunque avanti e sono indirizzate

su due versanti soprattutto: la lotta in atto con il clan Pezzella per il controllo dell’area frattese o un regolamento di conti interno al clan Moccia di cui Tanuccio o malomm era il referente nell’area frattese. Non è escluso, infatti, che qualcuno non voglia riconoscere alcun ruolo al figlio del boss e abbia deciso di sparare per dimostrare che non scherza. E, su questo, c’è un’altra domanda ricorrente tra gli inquirenti: Chi ha sparato lo ha fatto con l’intento di non uccidere gli obiettivi dei proiettili o la mancata uccisione è dovuta a un errore dei killer? Da verificare anche se ci sono legami tra quest’ultimo agguato e i due omicidi che hanno insanguinato l’area a Nord di Napoli qualche settimana fa quando ad Afragola, nel giro di pochi giorni, si contarono due morti eccellenti: Salvatore Caputo, settantaduenne con piccoli precedenti penali e una carriera politica alle spalle, considerato vicino ai Moccia, e Remigio Sciarra, cinquantaduenne di Crispano ucciso nei pressi de I pini mentre era in macchina con la moglie, il figlio di 11 anni e un amichetto del bimbo.

REGISTRI E STAMPATI PER LA SCUOLA Uff. e stab.: Via S. Antonio da Padova, ova, 9 - CARDITO (NA) - Tel./fax ax 081.8 081.8354357 8354357 - Tel. el. 3939941143 - info@ info@editricecerbone.it editricecerbone.it - www.editricecerbone.it www.editr Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

C o g i t o • 11


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 12

›› CRONACA

Doposcuola e attività sportive nell’ex Motorizzazione civile La struttura, a ridosso delle Salicelle di Afragola, affidata al Punto cuore di Padre Trillard

di Valerio Cerbone Oggi è una giornata importante perché insieme al Vice Sindaco, cerdote dal 1996, laureato in teologia e membro della Fraternità Giovanni Giglio, abbiamo affidato a padre Guglielmo Tril- Molokaï, Padre Guglielmo è affiancato da Padre Jean Marie che lard, della parrocchia del Santissimo Rosario, la struttura che lo aiuta nella responsabilità della parrocchia del SS.Rosario di ospitava la Motorizzazione civile a ridosso delle Salicelle. Padre Gu- Afragola. La sua prima missione si è svolta in Libano nel 1992 glielmo, da 15 anni, presta la sua opera nel centro storico e si è im- dove vi è rimasto per 5 anni e successivamente è stato inviato in pegnato a creare negli spazi della struttura, che saranno rinnovati Brasile come responsabile dell’Opera sul posto fino al 2001. senza aggravi per le casse comunali, un cenContinua a visitare il Brasile 2 volte l’antro per il doposcuola e le attività sportive dei no e a essere disponibile per i Punto Cuoragazzi. Continua il nostro lavoro per offrire re presenti in Europa. nuovi servizi alle famiglie, soprattutto ai I Punti Cuore vogliono essere dei picbambini e alle fasce più deboli della città”. coli focolari disseminati nel mondo inteCon queste parole, il sindaco di Afragoro, dei semplici rifugi di amore e di tenela, Mimmo Tuccillo, qualche giorno fa ha rezza, dove ogni persona può essere amaannunciato che, finalmente, saranno rita, accolta, ascoltata, rispettata, in una soprese le strutture che ospitavano la sede la parola, guardata con lo sguardo che codella Motorizzazione civile fino a qualche munica il calore dell’amore. anno fa, prima di essere abbandonate alPer i volontari di Punto Cuore, l’essenl’incuria e al degrado oltre che ai vandali ziale non è fare. Ci sono scuole, ospedali, che le hanno quasi distrutte. orfanotrofi...i Punti Cuore non sono nulOra toccherà a Padre Guglielmo Trilla di tutto ciò. Sono più semplicemente lard, responsabile del Movimento Punto dei focolari, specializzati in nulla, dove gli Cuore, di restituire quella struttura alla amici sanno di poter venire per essere città. Francese, 49 anni, Padre Guglielmo amati e compresi. Ciò non impedisce, è il responsabile nazionale del Movimento certamente, che se l’amore lo richiede, i Tuccillo e Padre Trillard Punto Cuore oltre a essere il parroco della volontari possono eventualmente dare da Chiesa del Rosario, nel centro storico di Afragola. Da più di ven- mangiare, curare, educare, insegnare il catechismo aiutare in vati anni, sia come visitatore delle comunità, sia come formatore e ri modi. In ciò, i Punti Cuore sono come degli umili compleresponsabile delle diverse realtà del movimento, Padre Gugliel- menti alle famiglie. Con queste premesse si accingono a recupemo si è dedicato allo sviluppo del carisma in tutto il Mondo. Sa- rare la struttura della Motorizzazione civile.

tel./fax 081.835.43.57 - email: info@editricecerbone.it

12 • Cogito

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 13

CRONACA‹‹

Quando mettersi in auto diventa rischioso

Le strade killer

I dati di Aci e Istat confermano la pericolosità di molte arterie di Napoli e provincia. Il primato negativo spetta all’asse mediano, una strada nata male e mai messa in sicurezza

G

uidare sulle strade di Napoli e provincia è più pericolo- dando ad impattare prima contro il pilone della strada e poi so rispetto ad altre aree metropolitane italiane. A con- contro il guardrail. fermarlo lo studio annuale di Aci e Istat che ha preso in L’asse viario che collega la vasta area tra Casoria e Lago Patria considerazione i dati relativi agli incidenti registrati nel corso del sconta anche la mancanza di illuminazione e segnaletica, insuf2016. E sono dati poco incoraggianti, perché a Napoli e pro- ficienti in gran parte del percorso. vincia c’è un tasso di mortalità superiore dell’11,3% rispetto alMa la strada che continua a spaventare gli automobilisti, nola media nazionale: nel 2016 ci sono stati 30 decessi e 3.123 fe- nostante la sua indubbia importanza, è l’asse mediano che conriti in 2.300 incidenti. Confrontando i dati con quelli del 2015, tinua a mietere vittime in qualsiasi periodo dell’anno e a qualsi nota che il numero di incidenti è aumentato del 6%, così co- siasi ora. E’ un progetto nato male, pieno di curve e insidie, sul me le lesioni, con un aumento quale non c’è mai stata un’indel 5,9%. E i decessi: il numero chiesta per chiarire i motivi di è salito del 7,1%. improvvise deviazioni e svincoli Tra le strade più pericolose pericolosi. Le leggende metrodell’area napoletana ci sono la politane parlano di continui Doganella dove a incidere sono stravolgimenti del progetto inisoprattutto le pessime condizioziale per accontentare proprieni del manto stradale, soprattuttari di terreni che volevano il to nella parte con i sanpietrini. passaggio della superstrada inParticolarmente pericolosa angolositi dai soldi degli espropri che la tangenziale di Napoli doo per venire incontro alle esive, comunque, il numero di ingenze di imprenditori che non cidenti è drasticamente diminuivolevano i piloni dei ponti nei to grazie anche all’adozione di siloro spazi per non chiudere le stemi di controllo della velocità. attività. Ancor più pericolose, però, Il risultato: tanti, tantissimi sono le strade a scorrimento vemorti, sin dall’inaugurazione. loce che collegano le città della Simbolo di quegli errori nella provincia con il capoluogo. La progettazione resta lo svincolo “268 del Vesuvio”, per esempio, di Afragola, rimasto monco è una superstrada anomala, con dopo la chiusura parziale in seuna sola corsia per senso di marguito al continuo verificarsi di cia per gran parte della sua estenincidenti mortali. La morte di sione, ma viene usata da autodue coniugi di Caivano spinse mobilisti e motociclisti incola Provincia, allora unica proscienti come se fosse una pista su prietaria della strada, a chiudecui sfrecciare a massima velocità. re “temporaneamente” lo svinE gli incidenti sono, purtroppo, colo, un “temporaneamente” Un articolo di Cogito del 1997 in cui una costante che, tra l’altro, crea che dura ormai da oltre venti denunciavamo la chiusura dello svincolo di Afragola lunghi incolonnamenti mananni. dando in tilt la circolazione. In Inutili tutti i tentativi di alcuni punti sono cominciati i lavori di messa in sicurezza ma metterla in sicurezza e continue le richieste di maggiore atsembra ancora lontano il giorno in cui si potrà considerare una tenzione. E’ di qualche giorno fa, la notizia dell’invio di una strada sicura. Dopo i tanti incidenti mortali e, in attesa del com- lettera al sindaco della Città metropolitana, Luigi de Magipletamento del raddoppio dell’intera tratta, la polizia stradale e stris, dura nei contenuti, da parte dei Sindaci di alcuni col’Anas hanno installato gli autovelox per prevenire incidenti do- muni dell’area a Nord di Napoli. Nel presentare la lettera, il vuti all’eccessiva velocità, ma i risultati, pur se ci sono stati, so- sindaco di Frattamaggore, Marco Antonio Del Prete, ha detno stati comunque inferiori alle attese. to: “Non siamo cittadini di serie B, abbiamo scelto di scrivere alUn’altra strada molto usata da chi vive a Nord di Napoli è la la Città Metropolitana per chiedere un intervento urgente su Circumvallazione dove le insidie arrivano dai continui accessi una strada che è di sua competenza e per la quale non possiamo da strade secondarie e le stesse rotonde non garantiscono sicu- intervenire. Siamo certi che il delegato alle strade, Cacciapuoti, rezza, al punto che il Comune di Giugliano ha deciso di bloc- e il dirigente tecnico strade e viabilità Ing. Sarno, interverranno care il senso rotatorio sul tratto che collega l’asse viario al corso il prima possibile”. Campano. Proprio lì è deceduto Alessio Granata, un sedicenne Un tentativo, l’ennesimo, di fermare la strage quasi quotidi Giugliano. Caso simile pochi chilometri più avanti a ridosso diana. Una delle ultime vittime è stata Marzia Formale, una del cavalcavia dell’asse mediano che sovrasta la circumvallazio- giovane ballerina di Crispano. La ragazza era in macchina con ne. A perdere la vita in quel caso fu Simone Aricò. Il ragazzo delle amiche di ritorno da una serata in discoteca a Giugliatornava dalla spiaggia e stava per organizzare il falò per il suo no quando l’auto su cui viaggiava è andata a sbattere contro il compleanno. Il giovane perse il controllo della sua vettura an- guard rail. Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

C o g i t o • 13


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:29 Pagina 14

›› CRONACA

Il nonno della bimba uccisa a Caivano finisce in un giro di prostituzione

Non c’è pace per Fortuna

Lite in tribunale contro la sentenza che ha dichiarato adottabili le altre bimbe vittime di abusi di Antonio Fioretto on c’è pace per Fortuna Loffredo, la bimba scaravenIl nome di Fortuna era tornato d’attualità proprio qualche tata giù dall’ottavo piano di uno dei palazzi del Parco giorno prima del provvedimento nei confronti del nonno per verde di Caivano. Il suo nome infatti continua a tor- la lite processuale in corso sulla decisione di rendere adottanare nelle pagine di cronaca nera dei media, anche dopo la bili le tre bimbe che, con le loro drammatiche confessioni, sentenza in primo grado emessa dalla quinta sezione della hanno permesso di far arrestare e condannare il patrigno RaiCorte d’Assise di Napoli con la quale sono arrivate le prime mondo Caputo per l'assassino di Fortuna Loffredo. Vittime sentenze nei confronti dei presunti responsabili delle violen- anch'esse degli abusi di Caputo e dell'incoscienza della maze e della morte della bambina: Ergastolo per l’omicidio di dre, Marianna Fabozzi, condannata a 10 anni per non aver Fortuna per Raimondo Caputo con l’aggiunta di tredici me- impedito le violenze sulle figlie, le tre bambine sono comparsi di isolamento e una pena a ulteriori 14 anni per le violen- se nell'aula di giustizia della Corte d'Appello di Napoli, seze sessuali che sconterà nel corso dell’ergastolo; dieci anni di zione minorenni, perché si decide sul loro stato di adottabicarcere, invece, a Marianna Fabozzi che, pur a conoscenza lità, su cui peraltro il Tribunale si era espresso già positivadelle violenze, non le aveva impedite. mente in primo grado. A questa decisione però si sono opQuesta volta, il nome di Fortuna è tornato sui media a poste la madre, la sorella di quest'ultima, Michela, zia delle causa del coinvolgimento del nonno, Vincenzo Guardato, in bimbe, e la nonna. Tutte si sono opposte alla sentenza di un brutto caso adottabilità con di cronaca nera. distinti ricorsi. C’è anche GuarIn appello si è dato, infatti, tra costituito anche le tre persone a il padre naturale cui i carabinieri delle bimbe, di Casagiove Gennaro Gihanno notificaglio, difeso da to due arresti Angelo Pisani, domiciliari e un che ritiene che obbligo di di“solo l'adottabimora, nell’amlità da parte di bito di un’indafamiglie appartegine riguardante nenti ad un diun giro di proverso e più sano stituzione nel contesto sociale e Il nonno, Vincenzo Guardato, e Fortuna Loffredo casertano con culturale, potrà annunci web. Sono state sequestrate abitazioni trasformate essere per le minori, l'unica speranza di poter superare tutto in case di appuntamento, prese in affitto a prezzi di merca- quanto accaduto e ricominciare una nuova vita”. to dagli indagati grazie a prestanome e poi subaffittate a Pisani è intervenuto anche sul provvedimento nei conprezzi decisamente maggiorati a prostitute e trans che eser- fronti del nonno di Fortuna, ribadendo, nei fatti, quel che citavano per un paio di settimane prima di lasciare il posto aveva detto in un’intervista a Cogito qualche mese fa: “Dietro ad altri. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Vincenzo la tragedia di Fortuna e del piccolo Antonio Giglio c’è il mondo Guardato si interessava della gestione degli appartamenti, dell’orrore e l’inferno, non basta un solo colpevole se si vuole condei pagamenti e di accompagnare le ragazze. Dalle indagini trastare tale degrado umano; il nostro intuito, la professionalità è emerso che alcuni proprietari degli immobili erano a co- e il coraggio di non chiudere gli occhi davano fastidio ma prima noscenza delle attività, mentre altri ne erano completamen- o poi la verità la faremo venire fuori e confermiamo, come abte ignari. Il nonno di Fortuna, tra l’altro, s’è difeso dicendo biamo sempre sostenuto, che il sacrificio di Fortuna ha aperto che non sapeva del giro di prostituzione messo in piedi e uno squarcio in un mondo terribile e ancora più schifoso e alluche lui si limitava a fare piccoli lavoretti in quelle case per cinante di quanto emerso, per cui è dovere della Magistratura arrotondare una pensione troppo bassa per poter andare andare fino in fondo senza fermarsi e indagare su tutti i pedofiavanti mese per mese. li già conosciuti”.

N

Cogito cerca collaboratori. Invia una mail a redazione.cogito@libero.it Potresti essere il prossimo a entrare in redazione 14 • C o g i t o

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


CRONACA ‹‹

Primi mesi difficili per lo spazio verde di via Siepe nuova a Frattamaggiore

La villetta resta senza panchine

Quattro sono state rubate, altre due sono state rimosse prima dell’arrivo dei malintenzionati. Il Sindaco ha già consegnato le riprese delle videocamere di sorveglianza alle forze dell’ordine di Angelica Argentiere

N

on è rimasta neanche una delle sei panchine installate nella villetta comunale di via Siepe nuova inaugurata lo scorso 22 giugno a Frattamaggiore. In quattro mesi, a intervalli regolari, ne sono state portate via quattro, una alla volta fino alla decisione di rimuovere le ultime due da parte del dirigente comunale per prevenire gli ultimi atti vandalici e per l’evidente mancanza di senso civico che caratterizza questi gesti. Il senso civico, infatti, si riconosce in tutti quegli elementi che costituiscono l'emblema della cultura e del paesaggio comunitario. In una comunità dove è forte il senso civico si ha la possibilità di sfruttare nell'immediato dei beni pubblici e un risparmio economico per gli enti locali (e i contribuenti), che non si troverebbero più nella situazione di dover riparare o comprare panchine, pagando oltre ai costi di manutenzione ordinaria, anche l'acquisto e i costi di installazione delle nuove. E' paradossale l'atteggiamento di avere meno rispetto per un bene che è di tutti. Destinate alla villetta, arriveranno nuove panchine con un fissaggio più forte al suolo e si coglierà l'occasione per una maggiore messa in sicurezza, dato

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

che alcune viti troppo in sporgenza hanno provocato piccole escoriazioni ad alcuni ragazzi. Questi avvilenti episodi aprono una riflessione importante: il funzionamento delle telecamere installate e di come ricorrere alle registrazioni di queste ultime. Installate in punti cruciali di una città che non è immune da atti vandalici, questa volta serviranno a identificare il ladro perché il sindaco, Marco Antonio Del Prete, ha deciso di dare le registrazioni alle forze dell’ordine, annunciandolo dicendo: “Ritengo inaccettabile che, per colpa di pochi, debbano pagare tutti i cittadini perbene”. C’è da capire però, perché le registrazioni non sono state consegnate o non sono state utili in altre occasioni, a cominciare dal furto del busto di Sosio Capasso, dalle rastrelliere per biciclette rubate o da altri episodi di cronaca nera. Ora, comunque, ci si augura che la villetta, una volta riqualificata e ridotata di panchine, venga controllata maggiormente anche dagli stessi cittadini che possono e devono diventare i veri custodi degli spazi pubblici e, in particolar modo, di quelli verdi.

C o g i t o • 15


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 16

›› ECONOMIA

Protesta dei dipendenti del primo centro commerciale campano

La disperazione e la speranza

Nonostante le promesse, si avvicina la fine dei lavori, ma non si parla ancora di riassunzione. E uno di loro ha tentato di darsi fuoco dopo aver perso anche l’aiuto della pensione della mamma

I

di Antonio Cerbone

lavori di riqualificazione degli immobili che ospitavano ne tra coloro che hanno età più elevata di una cooperativa di serl’Euromercato, il primo centro commerciale campano, con- vizi nei settori della sicurezza, pulizia e manutenzione del verde” tinuano e continua anche la protesta dei dipendenti rimasti e rinnovando “l’impegno per far rifiorire l’ area commerciale di senza lavoro con la chiusura, nel 2011, della Carrefour, l’ulti- Casoria che versava in un completo stato di abbandono, supporma multinazionale che occupò quei tando le imprese che vengono a investilocali che ora sono stati rilevati dalla re da noi ed esortandole a tener conto Globo, azienda abruzzese specializzadella responsabilità sociale che un ta nella vendita di abbigliamento già gruppo che si rispetti non può trascurapresente ad Afragola con uno store re”. nel centro Mandi, a ridosso dell’IperDopo le parole, però, non sono coop. arrivati i fatti e, nei giorni scorsi, i Nel corso dell’incontro in Prefet145 lavoratori che non rientrano nei tura, tenutosi qualche settimana da, piani di pensionamento e non hanera stato annunciato che il centro no trovato alternative sono tornati a commerciale, con lo store Globo e far sentire la loro voce con una proaltri negozi, compresa un’area con testa a ridosso del cantiere nel corso un supermercato, dovrebbe essere della quale la Cgil, con il responsabipronto entro dicembre, ma inaugule di zona, Antonio Andreozzi, ha rirato non prima della primavera del badito la vicinanza del sindacato ai 2018. All’incontro erano presenti lavoratori impegnati nella lotta. Una una delegazione di lavoratori ex Carlotta che nasconde tante storie di direfour, l’assessore regionale al lavoro, sperazione, come quella che è emerSonia Palmeri, i responsabili sindasa dalle parole di chi protestava: un cali di categoria di Filcams-Cgil, Uilloro collega, infatti, sposato e padre tucs, Fisascat-Cisl e Ugl terziario e di una bimba di 4 anni, qualche un consulente della Globo che aveva giorno fa, s’è dato fuoco mentre era gelato le aspettative degli ex dipena bordo della sua auto perché non denti rimasti ormai senza alcuna forriusciva a vedere un futuro, sopratma di assistenza dicendo che “non tutto dopo la morte della mamma erano previste assunzioni di personacon cui viveva e che l’aiutata con la Il volantino che annunciava l’inaugurazione le con un’età superiore ai 30 anni, un sua pensione. Fortunatamente le dell’Euromercato di Casoria nel 1978 requisito che di certo non ha la straconseguenze del gesto, seppur gravi, grande maggioranza dei circa 120 ex dipendenti Carrefour. A non l’hanno ucciso e ora è ancora ricoverato nel reparto granquesto va aggiunto poi che la Globo, in genere, assume con di ustionati del Cardarelli con gravi ferite alle gambe, alle macontratti a tempo gestiti da agenzie interinali. Si era comunque ni e al volto. Un segnale della disperazione di queste persone cercato un accordo e l’assessore Palmeri aveva garantito un im- che speravano di aver ritrovato un lavoro e che, al momento, si pegno che passava “attraverso incentivi per la riqualificazione, stanno scontrando con una realtà imprenditoriale che, in pieper l’assunzione, per il reimpiego” pensando anche alla “creazio- no diritto, non vuole riassumerli.

16 • C o g i t o

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 17

CRONACA‹‹

Successo crescente per la pagina facebook Te lo regalo se ti piace

La solidarietà si fa “social”

Chiunque può donare o chiedere oggetti che sarebbero buttati e invece possono essere utili ad altri. L’associazione, nata a Nord di Napoli, è in continua espansione e ha raggiunto altre regioni di Pasquale Porzio

T

ante sono le promesse, molteplici le parole spese sul riuso di oggetti inutilizzati, altrettante le speranze riposte, ma davvero poche le iniziative concrete, volte all’aiuto di persone che necessitano. Anche perché non sempre si sa se ciò che si dona va veramente nelle mani di chi ne ha bisogno. Tra le poche organizzazioni in Campania che si occupano di questo fenomeno, spicca su tutte l’associazione “Te lo regalo se ti piace”, nata nel 2015 da un’idea di Salvatore Melillo, trentenne della provincia a Nord di Napoli. Quest’ultimo, attraverso un simpatico e curato gruppo privato sul social network Facebook, ha dato “nuova” vita a oggetti ormai abbandonati che ritornano ad essere utili e liberano cantine e ripostigli per andare nelle case di chi ne ha bisogno. Il successo è stato enorme e immediato, registrando l’iscrizione al gruppo on-line di ben 80.000 persone e il numero è ancora in crescita, visto che ogni giorno si pubblicano più di venti annunci di regalo o ricerca di qualsiasi tipo. L’intuizione, degna di nota,

Punti semplici e concisi, ma fermi: per portare a termine un dono bisogna infatti inserire l’annuncio, specificando se si tratta di un regalo, una ricerca oppure un’offerta, e la descrizione dell’oggetto assieme alla regione d’appartenenza. Una volta pubblicato l’oggetto, fotografato una sola volta oppure descritto con un’immagine presa dal Web, iniziano le prenotazioni, identificabili con il commento “mi prenoto” oppure un “mi piace”. È infine il donatore a scegliere la destinazione dell’oggetto, molto spesso sorteggiata per una questione di rispetto e discrezione. Così l’unico impegno del ricevente consiste nel ritirare il dono all’indirizzo in cui si trova. I diciotto amministratori campani lavorano volontariamente ore intere per rendere efficiente questa rete di scambi, cancellando con prontezza gli annunci ormai assegnati e eliminando sia dubbi sia persone che non si dimostrano conformi allo scopo dell’organizzazione che ha portato, recentemente alla nascita, a Trentola Ducenta, dell’associazione di volontariato denominata “Te lo regalo se ti pia-

dell’ideatore è stata quella di espandere l’iniziativa in diverse regioni italiane come il Lazio e la Puglia, che hanno stesso logo di copertina e immagine. Seppure nella nostra regione l’organizzazione ormai viaggia a vele spiegate, raggiungendo picchi altissimi nelle province di Napoli e Caserta, stanno gradualmente crescendo anche i diversi gruppi nel Sud Italia. Un esempio può esser portato dall’associazione pugliese che può contare su quasi mille iscritti. In sintesi, il fine ultimo di questa importante iniziativa è “la donazione in senso umanitario che si offre in un periodo di crisi un sorriso ai più bisognosi, attraverso il riciclo di oggetti in buone condizioni o funzionanti”. La carità in tal senso deve essere intesa come uno stile di vita da adottare per portare quella serenità che manca in tante famiglie. Emblema della serietà che contraddistingue questo gruppo, innovativo e allo stesso tempo produttivo, sono le semplici regole da rispettare per una tranquilla permanenza.

ce” a chiare tinte rosa con la presidente Teresa D’Aniello, la vicepresidente Marcella Di Maio Cecere e la segretaria Lucia Silvestre. Quest’organizzazione, più giovane ma altrettanto attrezzata, condivide lo stesso scopo di quella originaria, pur se a breve si impegnerà con dedizione ad alleviare le difficoltà di piccoli pazienti oncologici, non solo con regali materiali, ma anche con uscite speciali e incontri programmati con miti dello sport, dello spettacolo e della musica. Ora, per tutti, ci sono due appuntamenti da non mancare: l’Epifania 2018 e il Carnevale dello stesso anno. Dopo il successo registrato nelle ricorrenze precedenti si stanno già raccogliendo i doni da distribuire poi ai bambini meno fortunati. Chiunque volesse saperne di più o volesse donare o ricevere qualche oggetto, può andare sulla pagina facebook Te lo regalo se ti piace Campania.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

C o g i t o • 17


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 18

›› CRONACA

#Riscattalaurea. La protesta social partita dall’area a Nord di Napoli Migliaia di giovani e meno giovani chiedono il riscatto gratuito degli anni universitari a fini pensionistici

E

di Angela Finestra

’ partita dall’area a Nord di Napoli e ha già coinvolto migliaia di giovani (e meno giovani) di tutta Italia, la campagna del coordinamento nazionale #Riscattalaurea. Inizialmente partita come campagna su Facebook e proseguita con un hashtag particolarmente fortunato #Riscattalaurea è arrivata come proposta concreta sino al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e poi al Ministero dell’economia e finanze dove ci sono stati anche i primi incontri. A lanciarla Rosario Pugliese, laureato in Scienze politiche alla Federico II ed esperto di sistemi di gestione integrata, qualità, ambiente e sicurezza sui luoghi di lavoro, attualmente impiegato come Tecnico specializzato in un’Azienda metalmeccanica, e Luigi Napolitano, laureato in Ingegneria gestionale alla Federico II di Napoli, Manager ITS e responsabile della centrale operativa di un’azienda privata di trasporto pubblico locale, entrambi responsabili e promotori del Coordinamento che hanno illustrato i motivi della loro iniziativa al Ministero dell’università, parlando con Marco Mancini, capo del dipartimento per la formazione superiore e la ricerca, e Andrea Giorgio, responsabile della progettazione politiche pubbliche della segreteria particolare della ministra Fedeli, e successivamente con il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, al quale è stato ribadito che “ogni ipotesi che escluda la totalità dei laureati vedrebbe il Coordinamento fermamente contrario e pronto a portare in piazza la protesta”. Pugliese e Napolitano, infatti, invitano a riflettere sul fatto che tutte le generazioni recenti hanno dovuto fare i conti con sacrifici e problemi legati al mondo del lavoro e dello studio. Se le generazioni degli anni ’80 e dei decenni successivi avanzano, a ragion veduta, rivendicazioni sull’organizzazione dell’Università e nutrono perplessità sul loro futuro, quella degli anni ’70 può essere definita la generazione più vessata dalla crisi economica internazionale, specie considerando che i laureati di questa fascia di età, dopo anni di intensi studi e sacrifici, hanno subito tra gli effetti della crisi anche licenziamenti, cassa integrazione, mobilità, disoccupazione e, nella migliore delle ipotesi, ricollocazioni varie (se assunti a tempo indeterminato). “Non di rado – sottolineano gli esponenti del Coordinamento - ne è conseguita la perdita di molti mesi di lavoro, ma anche l’espulsione dai cicli produttivi e, col passare del tempo, l’invecchiamento rispetto alle esigenze del mercato, la perdita di competenze e, in un circolo vizioso, l’impossibilità di ricollocarsi”. Quella degli anni ’60, invece, può essere definita la generazione che è stata maggiormente impiegata nel settore della scuola e, per questo motivo, ha patito anni e anni di precariato. È su questa base che tra gli aderenti alla pagina di Facebook sono stati raccolti numerosissimi consensi e importanti contributi sia in Italia che all’estero: infatti tanti giovani che hanno scritto da Dubai, New York, Madrid, Bruxelles, Londra, Parigi e tante altre città e nazioni del Mondo hanno voluto reclamare la loro personalissima intenzione a Riscattare la Laurea. E l’iniziativa, intanto, continua a partire proprio dalla pagina Facebook dedicata, #RiscattaLaurea, con 30.000 followers che animano il dibattito sulla rete. Dopo alcuni mesi dal suo lancio ancora tanti laureati postano il proprio contributo sulla pagina, si fotografano con un cartello in mano con 18 • C o g i t o

Napolitano, Mancini, Giorgio e Pugliese su scritto #RiscattaLaurea, taggano i propri amici e diffondono rapidamente l’iniziativa. Un modo per mantenere alta l’attenzione su questo tema, cercando di ricordare al Governo di non deludere le centinaia di persone che stanno richiedendo questo provvedimento: il riscatto gratuito della laurea a fini pensionistici.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 19

SPETTACOLI‹‹

Continuano le repliche e i consensi per i “Gemelli omozigoti”

Un successo crescente

Applausi per lo spettacolo portato in scena dalla compagnia “Mettimmece d’accordo” di Cardito. Tratto da “I menecmi” di Plauto ha conquistato anche il pubblico di Casalnuovo e Acerra

S

di Valerio Cerbone

trepitoso successo per l' associazione culturale teatrale “E mettimmece d'accordo” di Cardito che ha presentato lo spettacolo “Gemelli omozigoti”, libero adattamento de “I Menecmi” di Plauto per la regia di Antonio Toraldo e aiuto regia di Pasquale Barra, dopo la tournèe a Modugno dello scorso settembre, al Teatro Italia di Acerra e in rassegna di teatro amatoriale Oblò giunta alla VI edizione presso il centro polifunzionale Pier Paolo Pasolini di Casalnuovo lo scorso 28 ottobre con forti apprezzamenti da parte della giuria e prossimamente in scena il 26 novembre, sempre a Casalnuo-

rie di equivoci poiché verrà scambiato dalla moglie Dorippide (Anna Marino) e dalla nutrice Bromia (Carmela Barra) e dall’amante Erozia (Anastasia Toraldo) con i suoi servitori, Fisicle (Umberto Basilica), Fisilide (Teresa Vitale) e la cuoca Cilindra (Angelica Argentiere). Mosco, insospettitosi degli atteggiamenti strani di suo figlio, insieme al servo di Menecmo I, Spazzola (Tommaso Del Prete) chiede l'intervento di uno stregone, Takipirinos (Gianluigi Pezone) che noterà che nessuna patologia affligge Menecmo fino a quando non interverrà la nutrice (Carmela Barra) a svelare l'arcano in un emozionante finale.

vo, nello spazio teatrale della Parrocchia della Visitazione. Nella rappresentazione, si racconta la storia di un commerciante, Mosco (Pasquale Barra) che aveva 2 figli gemelli. Quando ebbero 7 anni, il padre portò uno dei figli con sé a Paestum per commerciare. In quel periodo si svolgevano i giochi e c’era una gran folla, il bambino si allontanò dal padre perdendosi; fu trovato da una donna che lo portò con sè a Capua. Ritornato a Neapolis, cambiò nome all'altro figlio chiamandolo Menecmo (I e II interpretati da Antonio Toraldo). Il gemello che risiedeva a Capua partì alla ricerca del gemello con la sua schiava Messenia (Rosaria Troncone) e, dopo aver cercato per mare e per terra, arriva nella sua città piena di “imbroglioni e malfattori” e mendicanti tra cui Zoe (Anastasia Toraldo): inizierà così una se-

“Sono state giornate fantastiche,, esilaranti e di puro divertimento” dichiara il regista Antonio Toraldo per il quale “la professionalità e le emozioni vissute sopra e sotto il palco sono indescrivibili. Vedere il pubblico in piedi che richiedeva repliche e ci ha ospitato in altri comuni è stato un risultato oltre tutte le aspettative ed è una lauta ricompensa all'impegno profuso in questi mesi per la realizzazione”. Hanno contribuito al successo dello spettacolo il tecnico audio e luci Andrea Iavarone e la suggeritrice Michela Papaccioli. Di forte impatto scenico i costumi realizzati da Anna Marino, i trucchi di Angelica Argentiere e le splendide scenografie d'epoca realizzate dal presidente e regista dell'associazione, Antonio Toraldo, in collaborazione con Pasquale Barra.

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

C o g i t o • 19


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 20

›› TUTTE LE FACCE DEL PARCO VERDE

Da Caivano al set de “I Bastardi di Pizzofalcone”, passando per Barcellona

“Le mie radici sono nel Parco verde”

Alfredo Giraldi, figlio del quartiere della ricostruzione, gira l’Europa con la passione per il teatro, ma non rinnega le sue origini: Continua a vivere, con la sua famiglia, nel rione caivanese e lo difende di Antonio Trillicoso so strade diverse dalle mie”. burattini perché gli dava la possibilità di A dirlo è Alfredo Giraldi, stare a contatto diretto con le persone. Si attore, burattinaio, autore recò a Sorrivoli, un paesino della proteatrale che vive nel Parco vincia di Cesena (paese dove vive RoberVerde da poco dopo il sisma to Benigni) e seguì un corso di burattini. dell’80 e che pur girando l’I“Ero andato per seguire un corso per la talia e l’Europa per le rappre- costruzione di burattini e mi affascinai a sentazioni dei sui lavori tea- questa forma di teatro definito tecnicatrali, si sente legato al rione e mente teatro di figura – dice Giraldi – di gli fa male sentirlo etichetta- Natale Panaro, uno dei creatori di Dodò re nei modi più disparati in della trasmissione Rai L’albero Azzurro”. senso negativo. Tornato a Napoli, seguì la scuola di Dopo il Liceo artistico guarattelle di Brunello Leoni e dopo ‘Boccioni’ a Napoli si scrive pochi mesi iniziò l’attività con i bambialla Facoltà di Lettere alla Federico II e proprio nell’UniverAlfredo Girardi con Alessandro Gassman sità ha la possibilità di partecipare a un Il nome ‘Parco verde’ è nato nell’anticucina di casa mia, dove si riuniva- corso di teatro dialettale diretto no mio padre con altri esponenti dei da Corrado Taranto, con lui ci comitati di lotta per la casa provenienti sono Giampaolo Morelli (il fudai vari campi container disseminati per turo ispettore Coliandro della ficla provincia di Napoli subito dopo il si- tion Rai) e Ivan Castiglione sma dell’80 e che confluirono in questo (protagonista di Gomorra a che, all’inizio, era formato solo da pochi teatro). Fin dall’inizio della sua palazzi, la chiesa era in costruzione come attività non ha mai recitato pure la scuola e gli altri edifici. Il nome Eduardo, i suoi autori oltre a ‘Parco verde’ fu scelto per valorizzare i Paolini, sono Woody Allen i Uno dei corsi di teatro tenuti da Girardi giardini che allora ogni edifico aveva e cui testi recitò con la compagnia cancellare quel freddo numero ‘219’ con del Teatro del Nulla ma che poi cui erano indicati i quartieri della rico- lasciò dedicandosi a fare l’educatore di ni per strada e nelle scuole. Comincia a struzione post terremoto. Quindi il Par- strada con corsi di animazione per ra- scrivere spettacoli con una struttura naco verde lo sento addosso…è il mio luogo gazzi proprio nel Parco verde con i Cen- poletana ma con contaminazioni del teatro del Nord Europa. d’infanzia e dove giocavo a pallone con tri di cultura popolare. Per caso si imbattè con il mondo dei Forma un gruppo teatrale e frequentanti ragazzi alcuni dei quali hanno pre-

20 • C o g i t o

Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017


rdi

Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 21

TUTTE LE FACCE DEL PARCO VERDE‹‹ ta un corso di mimo corporeo e forma la Compagnia dei Traditori con il doppio senso del termine ‘traditore’ da tradere: consegnare e con ‘tradizione’. E di questi tempi la messinscena dello spettacolo ‘Pulcinella e Zeza’ che ha vinto il Premio Landieri. Uno spettacolo molto fortunato che continuano a portare in giro. Esperienze importanti che lo hanno portato a mettere in scena spettacoli che devono comunque seguire tre direttrici: etica-estetica- politica. Su questa scia hanno riportato alla luce il teatro di Bracco, un autore e drammaturgo dimenticato dal teatro italiano. Ma anche la favola di Hansel e Gretel tradotta da Gramsci con citazioni di Giorgio Gaber, Totò, Troisi e Iannacci. E poi ancora lo spettacolo ‘Un’immagine di questa terra’, premiato a Salerno nel 2011, come ‘spettacolo innovativo’; ‘Radio Libertà’, presentato anche a Barcellona. La storia di una famiglia napoletana che ha partecipato alla guerra civile in Spagna. “Accanto a questo continuo con gli spettacoli di burattini e corsi di teatro con i bambini, i diversamente abili – sottolinea Giraldi - Un impegno che mi dà grandi soddisfazioni e mi rende veramente felice”. L’ultima performance di Alfredo Giraldi è stata la partecipazione alla fiction di Rai 1 tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, I bastardi di Pizzofalcone, con Alessandro Gassman che, nonostante sia stata una parte minore rispetto al grande lavoro teatrale che continuamente e costantemente svolge tutto l’anno, gli ha dato una importante notorietà che lo ha positivamente sorpreso. “Ma resto un ragazzo, non tanto più ragazzo, del Parco verde – afferma Giraldi – e lo dico con grande orgoglio. Per questo mi fa male sentire tante etichette confezionate per il mio quartiere e leggere sui giornali certi titoloni deleteri per la maggior parte della brava gente che vi abita. Mio fratello si è fatto prete e svolge il suo ministero di sacerdote nell’avellinese. Ma c’è chi si è fatto strada nel calcio come nella musica e tante altre persone che vivono una vita tranquilla e nella legalità”. Alfredo Giraldi è stato anche consigliere comunale di Caivano. “A vent’anni un serie di associazioni e comitati civici presenti nel Parco verde mi fecero la campagna elettorale e mi elessero loro rappresentante per portare avanti le istanze del parco e dei suoi abitanti – dice ancora Giraldi - Ma non riuscii a concludere il mandato mi dimisi perché non era quello il modo di far politica che intendevo. Mi buttai nello studio e poi nel teatro che è la professione che faccio ancora. Credo che faccio più politica adesso con il teatro di quando ero un rappresentante ufficiale delle Istituzioni”. Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

Casalnuovo capitale del cinema d’autore La rassegna “Trame” ha animato la frazione Licignano con proiezioni gratuite e il coinvolgimento delle scuole locali

l cinema come motore della cultura Igrado capace di risvegliare le periferia e in di trarre da essa linfa per espri-

mere la società contemporanea. E’ partito da questo principio “Trame”, il progetto che ha animato Casalnuovo nel corso del mese di Ottobre. A promuoverlo le associazioni “Tare” e “Res”, in collaborazione con l’istituto superiore Isis “Giancarlo Siani”, vincitori del bando “Sillumina” indetto dalla Siae, la Società italiana degli autori ed editori che sosterrà concretamente l’iniziativa. Laboratori di educazione al linguaggio audiovisivo, seminari e proiezione di cortometraggi e lungometraggi, sono le attività di cui si è composto il progetto. Obiettivo che si intendeva raggiungere era quello di fornire un innovato impatto culturale sulla frazione

da registi italiani di età non superiore ai 35 anni che avevano come tema la periferia, la marginalità, il disagio, gli italiani di seconda generazione, l’immigrazione e l’integrazione culturale. Nel mese di ottobre al cinema Magic Vision di Casalnuovo sono stati proiettati, a ingresso libero, film d’autore italiani. “Il nostro proposito è di creare nel mese di ottobre una vera e propria cittadella del cinema nella frazione di Licignano a Casalnuovo. Così noi puntiamo a migliorare la realtà della periferia, ricorrendo al cinema per risollevarla” ha detto Pietro Ponticelli, presidente di “Tare”, associazione già eccellenza nell’ambito della cultura cinematografica meridionale con il suo “Videomakerfilmfestival”, festival internazionale di cortometraggi, e la rassegna di cinema contem-

Il regista Suranga Katugampala e il critico Raffaele Meale con gli organizzatori di Trame, Mario Visone e Pietro Ponticelli di Licignano, periferia di Casalnuovo colpita dal degrado e negli anni scenario di episodi criminali saliti alla ribalta della cronaca nera. Un obiettivo perseguito coinvolgendo gli studenti dell’istituto Isis “Siani”, che, a partire dall’avvio delle attività didattiche, sono stati impegnati in attività laboratoriali di storia del cinema, di screenwriting e film-making. Per promuovere il linguaggio dell’audiovisivo sono stati poi organizzati due tipi di rassegna cinematografica: la rassegna “La periferia italiana nel cinema d’autore” e “Rassegna italiana di cortometraggio sociale under 35”, in cui sono stati inseriti prodotti artistici realizzati

poraneo d’autore “Sguardi ostinati”. A chiudere la rassegna il film che rappresenterà l’Italia ai Premi Oscar 2018 nella categoria “Miglior film in lingua straniera”: “A Ciambra”, il film di Jonas Carpignano prodotto da Martin Scorsese. Ospite della giornata conclusiva dell’evento è stato il regista Nazareno Nicoletti, in occasione della proiezione del suo film “Moj Brate – Mio fratello”. Prima di incontrare la platea, nel pomeriggio si è presentato ai trenta studenti dell’Istituto superiore “Giancarlo Siani” che hanno partecipato ai laboratori di film-making, screenwriting e storia del cinema organizzati nell’ambito del progetto. C o g i t o • 21


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 22

V Viale iale Sant’Antonio, Sant’Antonio, 24 - Afragola Afragola (NA) (NA) C CONVENZIONATO ONVENZIONA ENZIONA ATO S.S.N. • DDialisi ialisi isonanza magnetica magnetica • RRisonanza alto campo campo ad alto • EEcografia cografia •M ammografia Mammografia

multistrato • TAC TAC multistrato • Radiologia digitalizza ta digitalizzata dexa • MOC dexa ECG e visita cardiologica cardiologica • ECG ECG dinamico 24 ore ore sec Holter • ECG sec.. Holter

ECG da sforzo sffoorzo • ECG Ecocolor doppler cardiaco cardiaco • Ecocolor er periferico • Ecocolor Ecocolor doppler periffeerico • Holter pressiorio Holter pr essiorio • Laboratorio Laboratorio di analisi

tutti i VENERDI POMERIGGIO ospita un punto punto di assist enza della Biofonic Biofonic assistenza dove si assicurano assicurano GRATIS: GRAT TIS: dove • Controlli Controlli dell'udit dell'uditoo • Manutenzione Manutenzione ordinaria ordinaria su apparecchi apparecchi ac acustici ustici di tutte tutte le marche marche • SSostituzione ostituzione tubicini • CCambio ambio filtri • Pulizia Pulizia e deumidific deumidificazione azione • Consulenza Consulenza sulla pra pratica tica per la ffornitura oornitura dell'apar dell'aparecchio ecchio ac acustico ustico da ASL

biofonic.com

Biofonic.srl


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 23

SPORT ‹‹

Va male lo scontro al vertice con il Savoia

Primo passo falso

L’Afragolese ha perso a Torre Annunziata, ed è polemica per l’accoglienza ricevuta dagli oplontini. Domenica 6 novembre si può riprendere la corsa al vertice nella partita casalinga contro il Barano di Luca Boccellino

o

L

’Afragolese, dopo il 5 a 1 in casa con il Mondragone, cede 2 a 1 al Savoia, perdendo l’imbattibilità all’ottava giornata, in occasione della trasferta più lunga del campionato. Tenutosi la scorsa domenica 29 ottobre allo stadio “Giraud” di Torre Annunziata, il match col Savoia capolista, si è deciso agonisticamente nel secondo tempo: al 13’, vantaggio dei rossoblu, firmato da Manzo, subito recuperato dal Savoia con un autogol, che ha pareggiato al 15’, dando il colpo finale del 2 a 1, al 38’ segnato da Di Paola. Tuttavia, a tenere banco, più che il sano spettacolo sportivo, è stata la cronaca: l’attenzione si è sin da subito spostata dal calcio giocato a incresciosi episodi causati dalla tifoseria oplontina; fatti che hanno trovato menzione anche in diffusi quotidiani nazionali, a partire dal “Corriere dello Sport”, oltre che a giornali online e ai social, nei quali, all’unisono, è stata rimarcata un’aggressione subita dai dirigenti dell’Afragolese. La società rossoblu, in un comunicato stampa, per bocca del direttore sportivo Orlando Stiletti, ha dato una ricostruzione dell’accaduto: “Appena siamo arrivati a Torre Annunziata abbiamo capito subito che l’ambiente intorno a noi non era dei migliori, percependo da subito un’ostilità dei numerosi tifosi di casa che non ci hanno permesso di scendere dal mezzo che ci trasportava, colpendo lo stesso con fumogeni, pugni e sputi. C’è stato bisogno dell’intervento della polizia per allontanare i supporters di casa e permetterci di giungere all’interno dello stadio in sicurezza. Prima dell’inizio del match ho chiesto insistentemente di far entrare i dirigenti e i calciatori a ridosso dei tifosi locali, conscio dei rischi che potevamo correre tra il pubblico locale. In seguito alle rassicurazioni del presidente Nuzzo, siamo andati in tribuna, ma sul rigore di Manzo la situazione è degenerata. Nessuno di noi ha esultato per il rigore concesso, ma a quel punto siamo stati lo stesso aggrediti da una trentina di persone. Vista la situazione abbiamo lasciato la tribuna rifugiandoci negli spogliatoi”. Per finire Stiletti nel suo intervento ha sottolineato il mancato rispetto delle norme federali sull’accesso ai settori dedicati e stigmatizzato anche il comportamento successivo all’incontro da parte dei dirigenti del Savoia: “Dovrebbero chiedere scusa alla società afragolese piuttosto che insinuare dubbi su una fantomatica premeditazione, come purtroppo, è stato fatto in un Anno XIV - numero 409 - Sabato 4 novembre 2017

noto programma dell’emittente televisiva Televomero”. Gli ha fatto eco, Vincenzo Tanzillo, responsabile dell’Ufficio stampa e comunicazioni, che ha sottolineato a nome del club la presenza del “rammarico dopo la sconfitta per come è arrivata ma la squadra è consapevole di aver giocato una grande partita. Unico infortunato Noviello, che ne avrà ancora per una settimana o due. Abbiamo giocato alla pari contro il Savoia, fuori casa, e senza gli errori dal dischetto poteva andare diversamente. Comunque, siamo ancora all'ottava giornata e sei punti si possono ancora recuperare. Noi abbiamo affrontato tutte le squadre della parte alta della classifica: Savoia, Casoria, Frattese, Puteolana e Giugliano. Ora tocca al Savoia giocare delle partite con avversari più tosti di quelli incontrati finora.” La possibilità per riprendere il cammino verso la promozione nel Campionato nazionale dilettanti arriva già domenica prossima, 5 novembre, quando alle 11, nello stadio Moccia, arriverà il Barano calcio.

Laurea Per Angelina.. Non ho mai smesso di credere in te, l'ultimo passo, un grande obiettivo, ce l'hai fatta! Auguri dottoressa continua così e ricorda vivi sempre ogni istante. Dal tuo Domenico!

Tanti auguri a te....

(per pubblicare gratuitamente i tuoi auguri invia una mail a: redazione.cogito@libero.it C o g i t o • 23


Impaginato409_carlo_COGITO192.qxd 02/11/17 13:30 Pagina 24


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.