Rivista dmc 4 2013 x sito

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di produzione cinematografiche che richiedevano l’investimento di grandi capitali. Il fumetto, invece, economicamente parlando, è rimasto il “parente povero”: per fare un film occorrono, oltre a notevoli mezzi tecnici, decine di persone, tra attori, scenografi, costumisti, eccetera; mentre per realizzare una storia a fumetti di persone ne bastono due: uno sceneggiatore e un disegnatore.

Il cinema, per promozionare i propri film presso il grande pubblico e la critica, ha creato i “Festival Cinematografici”: Venezia, Cannes, Berlino, Salt Lake City, e chi più ne ha più ne metta. Il fumetto non è stato da meno e ha “inventato” manifestazioni e mostre, che ormai si svolgono un po’ dappertutto nel mondo, per promozionare sia il “genere”, cioè i comics o bande dessinée o manga o historietas, e i personaggi delle pubblicazioni nelle quali essi compaiono. Ecco quindi che manifestazioni dedicate ai fumetti sono sorte a Lucca (Lucca Comics), Napoli (Comicon), Milano(Cartoomics), Roma (Romix) Torino (Torino Comics), Rapallo (Mostra dei Cartoonists); e altre a Rimini, Treviso, Catania. Tutte manifestazioni per promuovere la “Comic Art”, abbattere certi pregiudizi che qualcuno ancora nutre verso questa nuova forma di «narrazione per immagini». Compito non facile: Albert Einstein, infatti, diceva che è più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio.

no4 - 2013 - dm&c

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