L'Africa dimenticata

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poi perché scrivere in maniera così forzata a qualcuno che gli sta pagando una scuola? Si crea un rapporto sbagliato e un meccanismo un po’ finto. Quindi andiamo forse in una dimensione più reale. Lasciamo che i bambini siano bambini finché possono e noi facciamo quello che possiamo per mantenere la realtà così com’è. Padre Regnato Kizito Un esempio. Io ho avuto, sembra assurdo, una persona di Milano che un giorno mi ha chiamato tre volte al telefono, chiedendo di parlare con il bambino che aveva adottato. Quando finalmente alla terza volta il bambino, Moses, era presente e ha parlato con lui, io naturalmente gliel’ho passato. Il ragazzino, Moses, dopo mi dice: «Questo parla italiano, io non capisco mica!» E io allora: «Scusi, deve parlare inglese con il nostro ragazzino» «Ma come, non insegnate l’italiano?». Non è la nostra prima preoccupazione insegnare l’italiano ai bambini di Nairobi! A volte si innescano meccanismi veramente che poi diventano pesanti e difficili da controllare. (risposta al secondo intervento) Allora, volevi saperi le cause del Darfour o del Sudan in genere? Ne parliamo in sintesi, perché è veramente complicato entrare nei dettagli. In Sudan, paese di grandi dimensioni geografiche, gli abitanti in totale sono solo circa tre milioni. Però in questo paese, e questa è una cosa che è un indice incredibile della diversità che c’è, si parlano almeno (normalmente si dice) 652 lingue diverse, e sono lingue diverse, non sono dialetti. E ad una lingua corrisponde una cultura, una mentalità, un modo diverso di vedere la vita, etc.etc. Questo ti da una prima risposta. C’è un pluralismo di culture, di religioni, di situazioni, che tutti i governi che si sono succeduti a Karthoum hanno visto come un ostacolo contro l’unità del paese e hanno visto come un incubo piuttosto che vederlo come una ricchezza, piuttosto che vederlo come una grande risorsa. E quindi ha fatto continuamente una politica di unificazione e di imposizione. Tutti devono parlare l’arabo, tutti devono essere Mussulmani, tutti devono vestirsi alla mussulmana possibilmente. Questa imposizione ha causato tanto malcontento e tante reazioni. Ci sono ragioni di origine storica, le genti del nord sono state per secoli gli schiavisti di quelle del sud. E la cosa è radicatissima. Per esempio per molta gente del nord, dire Nuba e dire schiavo è la stessa cosa, sono sinonimi. I Nuba erano gli schiavi per antonomasia. E questo è ancora profondamente radicato, è una ragione profonda di divisioni. Quindi alla base c’è una diversità culturale e delle ragioni storiche che fanno sì che sia stato un errore clamoroso mettere questi due gruppi di popoli in quello stesso contenitore che il colonialismo inglese ha chiamato Sudan. Una cosa forzata dall’esterno (come

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