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ATTUALITÀ - SUZEDE NTA FODOM Il bosco sul Col di Lana rinascerà grazie al progetto “Ancora Natura”

Aquattro anni dalla tempesta Vaia, il Col di Lana rinasce con il progetto “Ancora Natura”, promosso da Pefc Italia, l’ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, insieme a Rete Clima e Coldiretti Belluno e grazie all’8x1000 dell’Istituto Italiano Buddista Soka Gakkai.

Prevista la messa in sicurezza e l’asportazione di legname ancora a terra per contrastare il bostrico, ma anche nuova forestazione con la piantumazione di 10 mila nuovi alberi e la realizzazione di un sentiero tematico con la storia dell’evento e degli interventi di ripristino.

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Sono passati quattro anni dall’ottobre 2018, quando la tempesta Vaia ha abbattuto nel solo territorio fodom oltre 320 ettari di bosco (4.500 nel Nord Italia). Alla distruzione dei soprassuoli forestali hanno fatto seguito danni da vento e da nevicate, fino alle attuali devastanti infestazioni di bostrico. Diventa quindi sempre più importante lavorare sulla rinascita e sulla gestione forestale.

Il progetto “Ancora Natura per il Col di Lana”, che si concluderà nell’estate 2024, prevede in primis la rimozione sicura del materiale legnoso ancora presente sul terreno, il quale sarà selezionato e stoccato, per essere riutilizzato dalla comunità locale per scopi di riscaldamento, edilizia e architettura urbana, artigianato artistico, attività solidali, formazione professionale e non solo.

Nel complesso, saranno messe a dimora fino a 10.000 nuove alberature; per la maggior parte pino cembro, insieme a larice, abete rosso e qualche esemplare di faggio. Tutta la gestione dell’intervento sarà mirata anche all’ottenimento della certificazione Pefc, che assicura i più elevati standard di sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) nella gestione delle foreste. Agli interventi tecnici si affiancherà la promozione dell’attività nell’ambito di percorsi Corporate Social Responsibility (CSR) di varie imprese, con l’intento di replicare l’intervento di gestione forestale anche in altre aree limitrofe. Saranno inoltre realizzati percorsi didatticocontemplativi rivolti alle scuole e alla comunità locale.

“Questo progetto di rimboschimento rappresenta l’inizio di un recupero forestale: anticipa e agevola ciò che la natura potrebbe compiere da sola ma nel corso di tempi molto lunghi”, spiega Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia. “È importante agire ora perché in questo modo siamo in grado di riutilizzare buona parte della massa legnosa rimasta a terra in questi anni, prima che il materiale diventi del tutto irrecuperabile”.

“Sono entusiasta dell’avvio a Fodom di questo innovativo progetto” commenta il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones. “Abbiamo individuato un’area sul Col di Lana, una montagna con una biodiversità straordinaria che certamente accresce il valore naturalistico, forestale e contemplativo dell’iniziativa. Ma anche perché luogo di ruralità alpina vera, di antichi saperi, di fatiche dei nostri avi che per necessità falciavano quei ripidi pendii fino ai 2452 metri. È un monte intriso di storia e questo progetto saprà rinnovare un antico e sapiente messaggio: l’uomo alla natura e la natura all’uomo”. SoLo

Il “Malga Cherz” è il più buono tra i formaggi delle malghe dell’Agordino

La qualità dei formaggi della Latteria di Renaz è ormai riconosciuta da anni.

Un’ulteriore conferma dell’ottimo lavoro fatto dai casari e della qualità del latte di Fodom è giunta da Belluno, dove, l’11 novembre, si è tenuta la 16^ edizione della Rassegna dei Formaggi di Malga dell’Agordino. In questa occasione, il formaggio “Malga Cherz” ha ricevuto il primo premio.

La manifestazione si tiene annualmente in occasione della sagra di San Martino e della Giorna- ta provinciale del ringraziamento agricolo, giunta quest’anno alla sua 72^ edizione. Un’iniziativa per dimostrare l’importanza del lavoro dell’agricoltore, in particolare quello di montagna, la sua unità e fazione, primo e vero custode della montagna. In piazza, le bancarelle con i prodotti della terra e i trattori allestiti da parte degli agricoltori della Coldiretti di Belluno. Un’occasione anche per interrogarsi sul futuro della realtà degli allevatori che soffrono, probabilmente anche più di altri settori, gli aumenti dei costi dell’energia di questi ultimi mesi.

Il momento “clou” dedicato ai sapori e alla degustazione dei formaggi era previsto nel pomeriggio con il concorso dei formaggi di latteria, voluto dalla Coldiretti di Belluno, con il sostegno e la collaborazione della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e la presenza della “Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi” che sostiene un patrimonio da salvaguardare con attenzione per il bene di tutti. Cinque le categorie previste: formaggi freschi, formaggi mezzani, stagionati, ovicaprini e formaggi di malga. Ben 28 le aziende partecipanti all’evento, con una cinquantina di formaggi diversi.

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