100% Fitness Mag - Luglio 2015

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LUGLIO 2015 I miti del sesso di Olga Paola Zagaroli

Facebook: quando cliccare “mi piace” diventa reato di Valerio Massimo Aiello

Melanzane vs Cioccolato di Anna Maione LA MIA PENISOLA 100% FITNESS MAGAZINE - Anno IX • NUMERO 7 COPIA GRATUITA




LA MIA PENISOLA 100% FITNESS MAGAZINE Anno IX • NUMERO 07 ★ In copertina

Luca Terrecuso e Maria Scarica ★ fotografati da

Umberto Astarita Sorrento

Periodico di attualità a diffusione gratuita Dep. Aut. Tribunale di Torre Annunziata del 09.06.2010

SOMMARIO

★ Direttore responsabile

Giuseppe Damiano ★ Editore

Giuseppe Manzi ★ Redazione Via Camaldoli, 18 Vico Equense (Na) ★ Progetto Grafico

Maurizio Manzi Bingwa Art Factory maurizio@bingwa.it ★ Stampa

Grafica Cirillo Scafati (Sa) Contatti

Tel. 081.5341117 Cell. 331.5063051 redazione@centopercentofitness.it

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Gli esperti del mese

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Appunti

QUALITY PARTNERS

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Cosmeceutica: dove si uniscono cosmesi e salute di Adriano Santorelli

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I miti del sesso

I dolori muscolo-scheletrici nei bambini

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di Vittorio Milanese

di Giuseppe De Simone

di Olga Paola Zagaroli

Denti: attenzione a zuccheri e grassi

di Carlo Alfaro

Parte la consegna dei farmaci a domicilio

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di Vittorio Fabbrocini

di Brigida Pinto

Come ti curo cuore e cervello

Io voglio camminare - II parte

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di Barbara Martino

di Anna Sallustro

Stiramento muscolare

Counseling di coppia


L'aforisma del mese:

Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro è sicuramente nostro. Dag Hammarskjöld

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di Mariateresa Caiafa

di Ernesto Lupacchio

di Imma Gargiulo

L'equilibrio tra acidità e alcalinità

Pensaci adesso… sei ancora in tempo

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di Domenico Casa

Blocca subito l'attacco di panico Facebook: quando cliccare “mi piace” diventa reato di Valerio Massimo Aiello

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Il Cagnolino e il leone di Salvatore Spinelli

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TA-Acqua Relax Sorrento. Il relax della natura

Dante Alighieri, chi era costui?

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La frutta dell'estate di Francesca Maresca

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Il segreto di una bistecca perfetta

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Melanzane vs Cioccolato di Anna Maione

Le melanzane con la cioccolata


Gli ESPERTI di questo mese #CARDIOLOGO

Prof. Dott. Vittorio Fabbrocini Cardiologo e Internista, è stato Libero Docente presso l’Università di Napoli, Primario ospedaliero e poi Cardiologo ambulatoriale a Napoli. Giornalista pubblicista, già Redattore scientifico de "IL MATTINO" di Napoli

338.4086506

v.fabbrocini@alice.it

#CHIRURGOPLASTICO

Dott. Adriano Santorelli Specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva vanta numerose pubblicazioni scientifiche. Attualmente collabora con HEALTH PARK - Andrea Grimaldi Group

800 974000

info@healthpark.it

#NATUROPATA

Mariateresa Caiafa Naturopata - Operatore del Benessere Specializzata in Massaggi Olistici, Riflessologia plantare, Fiori di Bach, Intolleranze Alimentari

338 8194524

#CHIROPRATICA

Dott.ssa Barbara Martino

Laureata in chiropratica all’AngloEuropean College of Chiropractic in Bournemouth (Ingh.), membro dell’A.I.C. Tutti i giorni dalle 12.00 alle 16.00

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#FARMACISTA

Dott. Giuseppe De Simone Laureato in Farmacia e Specializzato in Scienza e tecniche delle piante officinali presso l’Università Federico II di Napoli.

335.5302988

#FISIOTERAPISTA

Dott.ssa Brigida Pinto Laurea in Fisioterapia e laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, entrambe conseguite presso l’Università “Federico II” di Napoli.

331.2668437

pintobrigida@gmail.com

#NUTRIZIONISTA

Dott.ssa Francesca Maresca Laureata in Dietistica presso l’Università di Napoli Federico II.

Martedì - Giovedì dalle 15.00 alle 16.30

#ODONTOIATRA

Dott. Vittorio Milanese Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria presso l’Università di Napoli. Socio A.N.D.I.

Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00

338.4698121

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#SESSUOLOGA

Dott.ssa Olga Paola Zagaroli

Sessuologa Lunedì e Giovedì dalle 15.30 alle 17.30

335.8709595

ilsessoelamente@gmail.com

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APP UNTI

GIOCARE A TETRIS SCACCIA LO STRESS

Un nuovo studio sembra confermare che il videogioco abbia la capacità di ridurre i flashback relativi ad eventi traumatici di cui si è stati testimoni. Speranze per il trattamento dei disturbi post-traumatici da stress?

Con gli steroidi, tanti muscoli ma poca memoria

Per alcune persone il fisico è un’ossessione. E quando sacrifici, ore di palestra e diete da bodybuilder non ottengono i risultati sperati, c’è chi decide di farsi dare un aiutino dalla chimica. Tra le tante sostanze disponibili, le preferite per chi cerca di mettere su muscoli in fretta sono forse gli steroidi anabolizzanti, ormoni sintetici sviluppati in campo medico, ma adottati da molti “sportivi” per la loro capacità di aumentare velocemente la massa corporea. Uno studio della Northumbria University lancia però un nuovo allarme: il loro utilizzo potrebbe infatti compromettere il funzionamento della memoria nella vita di tutti i giorni. “I rischi per la salute legati all’utilizzo prolungato di steroidi oramai sono piuttosto ben documentati”, spiega Tom Heffernan, coordinatore dello studio apparso sul The Open Psychiatry Journal. “Quello che si conosce molto poco invece sono le conseguenze che il loro utilizzo può avere sulla quotidianità”.

Guardando ai risultati del suo studio, gli utilizzatori abituali di steroidi anabolizzanti hanno mostrano il 39% in più di probabilità di dimenticare qualcosa che riguarda il campo della memoria prospettica, ovvero il tipo di ricordi coinvolti nella pianificazione di attività future (cose come ricordarsi di andare alle poste ad una certa ora, o di assumere medicinali con una certa frequenza). Le loro performance sono risultati invece inferiori del 28% in termini di memoria retrospettiva, la capacità di ricordare eventi avvenuti in passato, e del 32% nel campo delle funzioni esecutive, un insieme di processi cognitivi di varia natura, che risultano fondamentali nell’attività, anche quotidiana, di problem solving. “I nostri risultati suggeriscono che l’utilizzo prolungato di queste sostanze ha un impatto significativo sulla memoria e sulla capacità di ricordare eventi della quotidianità. Un fenomeno che può influenzare diverse sfere della vita quotidiana, compresa quella interpersonale, lavorativa, l’educazione e la salute”.

Fonte: Wired


CHI NON DORME NON CAPISCE

Se il cervello non riposa a sufficienza va in tilt, anche se apparentemente si resta svegli e vigili. Lo ha dimostrato uno studio della Duke-Nus Graduate Medical School di Singapore che ha verificato sui volontari sani l'attività cerebrale, grazie alla risonanza magnetica. Chi era stato privato del sonno non sempre riusciva a capire ciò che stava leggendo, aveva più difficoltà a rispondere a test veloci e spesso aveva più difficoltà a rispondere a test veloci e spesso aveva momenti di annebbiamento mentale. In particolare, le persone private del sonno non riuscivano a capire bene il significato di scritte luminose, molto evidenti. Questo dato deve far riflettere: camionisti e guidatori spesso leggono i segnali stradali, ma per la stanchezza e la mancanza di riposo non comprendono bene cosa devono fare mentre sono al volante. Con seri pericoli per la loro sicurezza.

Con l'insalata di riso un pieno di vitamine

E' il piatto unico che regna sulle tavole estive degli italiani, protagonista di pic-nic e pasti sotto l'ombrellone: l'insalata di riso piace perché permette a chiunque di dare un pizzico di personalità alla ricetta. Purché non si esageri con il desiderio di arricchirla con ingredienti troppo grassi. Quella 'classica' è un piatto equilibrato, è una buona fonte di carboidrati, proteine, grassi, fibre, micronutrienti e vitamine, ma è anche abbastanza calorico: una porzione fornisce 570-600 calorie. Per un'insalata di riso 'salutare' è meglio non esagerare con le quantità di formaggi, come l'emmental, feta o mozzarelline, e di proteine animali, nella versione ancora più light si può sostituire il prosciutto cotto con il pollo o con il pesce, tonno, sgombro o

gamberetti, facendo così il pieno anche di omega-3. Nessun limite, invece, a verdure e legumi che rappresentano il punto forte del piatto, fornendo in una sola porzione un surplus di vitamine e sali minerali indispensabili per il buon funzionamento dell'organismo. Il riso, infine, è ricco di amido che aumenta il senso di sazietà dopo aver consumato il piatto e di triptofano, un precursore della serotonina, il noto 'ormone del benessere'. Se non si soffre di celiachia o sensibilità al glutine, può essere sostituito nella preparazione anche con farro, orzo, kamut e cerali integrali. Oppure si può provare a preparare l'insalata con altre varietà di riso, come quello rosso, un ottimo alleato contro il colesterolo. Fonte: OKSalute

Celiachia, arriva la pillola antiglutine

Chi soffre di celiachia, è costretto ad un’alimentazione rigorosamente priva di glutine. E per cui, purtroppo, non esiste attualmente alcuna terapia. Ma, forse, s’inizia a intravedere una fioca luce in fondo al tunnel. Hoon Sunwoo, professore di farmacologia alla University of Alberta, ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita, è riuscito a ottenere qualche risultato, sebbene sottolinei che “non si tratta di una terapia, ma solo di un modo per migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Ecco come funziona: quando una persona che soffre di celiachia prende la pillola, degli anticorpi ricavati dal tuorlo d’uovo ricoprono completamente il glutine, facendo sì che questo passi nell’intestino tenue senza stimolare i recettori intestinali sensibili alla sostanza. La pillola, spiega Sunwoo, deve essere assunta cinque minuti prima di mangiare, e funziona per un massimo di due ore, “durante le quali la persona può bere birra o mangiare pizza senza problemi”. Secondo alcuni report preliminari, la pillola potrebbe essere commercializzata tra due o tre anni. Per ora, i trial clinici di fase uno, condotti due mesi fa in Canada, ne hanno dimostrato la sicurezza (cioè che il farmaco non ha effetti collaterali dannosi). Adesso, bisognerà mostrarne l’efficacia. Staremo a vedere. Fonte: Wired




#SESSUOLOGA http://bit.ly/1euymof

Dott.ssa Olga Paola Zagaroli Lunedì e Giovedì dalle 15,30 alle 17,30

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I miti del sesso Amarsi a letto è il perfetto completamento di un equilibrato rapporto di coppia. Quando tra due persone il sesso funziona bene, a beneficiarne sono entrambi i componenti della coppia. Troppo spesso però il sesso è tabù, qualcosa di cui non si può parlare, per pudore, per timidezza, o peggio per paura di ferire l’altro facendogli credere di non essere all’altezza, con il risultato che tutto ciò che non viene detto e non viene “appreso” (già perché il sesso si impara!!) diventano informazioni inesatte che si trasformano in miti che la maggior parte delle persone arriva a considerare depositari della verità. Proverò, rifacendomi anche ai recenti studi condotti dalla Società Italiana di Andrologia, a rendere “giustizia” a questi miti, cercando di dare loro un grado di realtà più idoneo.

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L’erezione deve necessariamente verificarsi ogni volta che è possibile un rapporto sessuale?

FALSO: tuttavia quest'idea è radicata sia nel mondo maschile che nel mondo femminile. In realtà l'erezione è uno dei momenti del DEPOR, acronimo della risposta sessuale (desiderio, eccitazione, plateau o copula, orgasmo, risoluzione). Pertanto nel caso in cui sia assente l'eccitazione per motivi che possono spaziare tra situazioni molto diverse, l’erezione avrà difficoltà a manifestarsi.

Il tempo che intercorre fra un'erezione e l'altra, nel corso di uno stesso rapporto, deve essere sempre lo stesso?

FALSO: Con il trascorrere de-

gli anni, il tempo necessario perché il sistema erettivo sia pronto a una successiva erezione dopo un primo rapporto aumenta progressivamente. Inoltre anche qui la dimensione situazionale influisce molto.

L'erezione deve avere le stesse caratteristiche di rigidità dall'inizio alla fine del rapporto sessuale? La rigidità che consente la penetrazione è quella pari almeno all'80% della rigidità massima. Spesso la rigidità massima del 100% non è costante per tutta la durata del rapporto, in particolare se questo è prolungato e vario, ma oscilla, senza però scendere mai al di sotto della soglia dell'80%. Nella gran parte dei soggetti la rigidità massima è presente nelle fasi iniziali del rapporto e in quelle che precedono la fase di orgasmo.

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Le erezioni del mattino al risveglio devono essere sempre presenti? Se è vero che la presenza di erezioni di buona qualità al risveglio dà un segnale di buon funzionamento del sistema erettile, è falso che esse debbano essere presenti a ogni risveglio. Il fenomeno delle erezioni notturne è infatti collegato a una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM. Tale fase non è costantemente presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli. Pertanto se il risveglio capita nel corso di una fase REM è possibile vedere l'erezione, ma se il risveglio accade in un'altra fase del sonno non ci sarà erezione visibile (e questo non è indice di anomalie dell’erezione).

Le dimensioni del pene determinano il grado di piacere femminile?

FALSO:

le dimensioni di un pene normale sono variabili da persona a persona, come la statura, e non vi è correlazione fra le dimensione del pene e il grado di soddisfazione sessuale femminile. La sessualità femminile è molto più sfaccettata di quanto l'uomo immagini, e diverse ricerche hanno documentato come non vi sia correlazione tra le dimensioni del pene e il livello di soddisfazione sessuale della donna. “Pensare che un pene lungo sia essenziale per una sessualità al top - spiegano dalla Società Italiana di Andrologia (SIA) - è come credere che una persona molto alta messa in un campo di pallacanestro diventi automaticamente un campione di basket!”

Alcuni farmaci (Sildenafil, Vardenafil, Tadalafil) promettono una durata di 4 ore o più. Questo vuol dire che se assumo questi farmaci la mia erezione durerà così a lungo?

FALSO: in questi casi per durata si intende la finestra di efficacia del farmaco stesso, ovvero quel periodo di tempo durante il quale, se lo si desidera, si può intraprendere e portare a termine un rapporto sessuale. Non bisogna quindi confonderla con la durata dell'erezione stessa, la quale dipende comunque dal desiderio e dall’eccitazione, che sono i due punti che la precedono nella risposta sessuale.

A conclusione di questo elenco di miti che spero di essere riuscita a chiarire almeno in parte, sottolineo un aspetto sull’argomento: secondo la letteratura scientifica internazionale il raggiungimento dell’orgasmo è più difficile per la donna rispetto all’uomo in termini di percentuale. Tuttavia l’assenza di orgasmo sia da sola, sia con il partner o durante il coito, è risolvibile dopo una valutazione e una terapia comportamentale mansionale mirata e personalizzata presso un sessuologo clinico; da sole o on-line è difficile mentre con l’aiuto professionale di un sessuologo è molto probabile!! ★

È vero che la disfunzione erettile è un indice di minore virilità?

FALSO: la virilità di un uomo

non può essere misurata sulla base della rigidità del suo pene. È vero tuttavia che la disfunzione erettile incide pesantemente sulla relazione di coppia, e che una sessualità efficiente e appagante è un presupposto fondamentale per il benessere psicologico.

NOTA: Oggi sento di aggiungere un GRAZIE a tutti Voi per le continue manifestazioni di stima che mi segnalate. Per mantenere e aumentare questa stima, sento che è mio dovere comunicarVi che l’articolo pubblicato nel numero precedente dal titolo “Il mito e il sesso” non è stato scritto da me. Purtroppo la similitudine del titolo mi ha tratto in inganno e per distrazione ho inviato quello al posto di questo ora pubblicato. Chiedo scusa sia a Voi lettori che al mio collega autore dell’articolo precedente. Grazie ancora a tutti Voi.

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#ODONTOIATRA http://bit.ly/1kh4FtU

Dott. Vittorio Milanese Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00

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Denti: attenzione a zuccheri e grassi Tutti concordano sul principio che una dieta bilanciata e nutriente è essenziale per una vita sana. Ma forse meno noto è che i modelli alimentari e le scelte alimentari svolgono un ruolo importante anche nella prevenzione della carie e delle malattie gengivali. La bocca è il primo punto di contatto del nostro corpo con le sostanze nutritive che assumiamo. Ciò che introduciamo nella nostra bocca, non solo influenza la nostra salute generale, ma anche quella dei nostri denti e delle nostre gengive. Infatti, se l’alimentazione è povera e inadeguata, i primi segnali negativi spesso si manifestano sullo stato della nostra salute orale. Il consumo frequente di cibi e bevande contenenti zucchero è la più importante causa di carie. Il 23% dei bambini di 8 anni di età e il 40% dei ragazzi di 15 anni consumano snack dolci o bevande tre o più volte al giorno; la metà (48%) di tutti gli adulti fa assiduamente uno spuntino tra i pasti principali. Più di 8 su 10 adulti (86%) consumano almeno tre porzioni al giorno di cibi ricchi di grassi e zuccheri. Le raccomandazioni nutrizionali in relazione alla salute orale dovrebbero essere basate sulla riduzione degli spuntini tra un pasto e l’altro e soprattutto quelli a base di bevande e dolci. Il consumo ripetuto durante la giornata di alimenti contenenti zucchero dovrebbe essere evitato, soprattutto da parte dei bambini. Mentre se è vero che gli adolescenti hanno bisogno di un elevato apporto di energia per la crescita e questo aumenta la frequenza dei pasti, quest’ultimi non dovrebbero essere comunque associati a un consumo abituale di cibi/bevande ad alto contenuto di zucchero. Gli alimenti che fanno bene al sorriso sono: Le fragole contengono acido malico, uno sbiancante naturale dello smalto. I frutti di bosco contengono sostanze antibatteriche capaci di ridurre i depositi di placca dell'80% l te verde senza zuccheri, rapanelli, pomodori, crescione e ciliegie contengono fluoro che rinforza lo smalto dentario. è ricco di fluoro e composti antiossidanti che ci aiutano a prenderci cura di denti e gengive evitando l'azione dei batteri.

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I latticini come il latte, il formaggio e lo yogurt irrobustiscono lo smalto dei denti visto che contengono caseina, sostanza che aiuta a fortificare le superfici dentali. Le gomme da masticare senza zucchero tra un pasto e l'altro favoriscono la produzione di saliva che permette di mantenere i tuoi denti puliti. Le carote, le mele e il sedano favoriscono una corretta masticazione che pulisce i denti. Bieta e spinaci stimolano la salivazione e aiutano a pulire la bocca.

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Vediamo quali sono i cibi potenzialmente più dannosi per i nostri denti: Gli agrumi come il limone e il pompelmo, oltre a contenere un alto livello di vitamina C, presentano un'elevata acidità che può esercitare un'azione abrasiva sullo smalto. Te e il caffè possono ingiallire i denti visto che contengono tannini, ovvero di sostanze che facilitano l'alterazione del colore dei denti. Il vino, sia bianco che rosso, e in generale tutte le bibite alcoliche diminuiscono la produzione di saliva che è l'arma principale per combattere gli acidi presenti in bocca. Dolci, caramelle e leccalecca in particolare, contengono molto zuccheri. Quando sono gommosi possono aderire facilmente ai denti facilitando l'insorgere di carie. I succhi di frutta, se bevuti spesso, possono essere dannosi per la salute della bocca visto che contengono molti zuccheri e contribuiscono, quindi, alla formazione di carie. Le bibite gassate ed energy drink che, per via della loro composizione zuccherina, hanno un'azione corrosiva su dentina e polpa. Gli alimenti sott'aceto e la birra possono danneggiare lo smalto se si eccede nel consumo.

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P.S. … e se proprio non si resiste alla tentazione di assaporare qualcosa fuori pasto … e allora (quando possible) ricordatevi di lavare i vostri denti !!! Fonte: il tuo dentista informa ★



#CARDIOLOGO

Professor Dottor Vittorio Fabbrocini

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Come ti curo cuore e cervello La medicina moderna affronta l'infarto e l'ictus con la Neurocardiologia Fino a poco tempo fa quando si ricorreva al Medico di regola costui era ritenuto un professionista che doveva sapere di tutto. Poi col passare del tempo si è arrivati alle singole specializzazioni nei vari campi della Medicina. Così sono sorti i poliambulatori privati e pubblici delle ASL con i gruppi di Specialisti. Oggi nel mondo moderno sta cambiando qualcosa riguardo questa impostazione di assistenza sanitaria, nel senso che si cerca di valutare le diverse manifestazioni di malattia osservandole, diagnosticandole e curandole con il concorso di specialisti di branche diverse perchè molte volte la causa iniziale delle varie malattie è comune.

trascurato TIA (Attaco Ischemico Transitorio), come perdita di coscienza per pochi secondi, disturbi della parola, intorpidimento (Parestesia) di tutto un lato del corpo (piede e braccia) ed infine un Ictus cerebrale. Sono esempi di processi morbosi che colpiscono zone dell'organismo, Cuore e Cervello per una cattiva circola-

zione, Coronarie e arterie cerebrali, e portano dei danni talvolta irreparabili. Al cuore Angine e Infarto; al Cervello TIA e ICTUS (quest'ultimo viene chiamato anche Stroke in inglese, oppure Apoplessia o Insulto cerebrovascolare) e può essere ischemico se v'è stata una ostruzione del circolo cerebrale o emorragico con perdita di sangue per rottura di un vaso.

Causa unica

Di queste patologie purtroppo la causa unica è quella della cattiva condizione delle pareti delle arterie. Queste nel tempo, oltre che per l'età della persona, ven-

Cuore e Cervello

Prendiamo ad esempio colui che soffre di disturbi cardiaci per alterazioni da insufficienza delle coronarie (Ischemia), con dolori al petto dopo uno sforzo (Angine) o che ha avuto un infarto cardiaco e poi un'altra persona che ha avuto invece delle alterazioni circolatorie cerebrali, con diversi segni: un iniziale e forse 16

Lamberto Sposini a distanza di 4 anni dall'Ictus emorragico, poi operato, verificatosi mentre stava trasmettendo VITA IN DIRETTA con Mara Venier. Questa è una delle foto postate da lui stesso su Instagram per salutare, ormai ristabilito, i suoi numerosi ammiratori

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#CARDIOLOGO

Un'altra foto di Lambero Sposini, 4 anni dopo l'ictus, postatada lui stesso su Instagram per salutare alfine i suoi tanti ammiratori

la possibilità che si formino dei coaguli ematici che possono poi raggiungere ed occludere (Tromboembolismo) i vasi che irrorano zone delicate del cervello per cui compare la relativa paralisi. Per questo motivo anche in questo Convegno è stato riaffermato che i soggetti che hanno una Fibrillazione atriale, sia in modo permanente che intermittente, debbano fare uso di anticoagulanti. Particolarmente efficaci sono stati trovati i NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali). E di questi farmaci ne abbiamo parlato ampiamente nei mesi scorsi.

Sincope e epilessia gono alterate dai componenti del sangue, in particolar modo dal "famigerato" colesterolo, quello LDL "cattivo", che va a depositarsi sulle pareti dei vasi provocandone prima un indurimento, rendendole poco elastiche al passaggio del sangue ed anche meno resistenti e fragili, e poi per i depositi di placche indurite talvolta ostruenti e bloccanti la circolazione ematica. Ne possono derivare pertanto difficoltà di irrorazione sanguigna con sofferenza del tessuto sia cardiaco (Infarto) che del tessuto cerebrale (Ictus ischemico) con morte delle cellule, a secondo del distretto interessato.

La Neurocardiologia

Vanno sempre più intensificandosi perciò i gruppi di Specialisti delle varie Branche della Medicina per affrontare nel modo migliore le malattie di loro pertinenza ma che hanno in comune la causa iniziale o finale con altre Specialità. Così vi sono specialisti, sempre più numerosi, che periodicamente si riuniscono e discutono delle singole esperienze. Su questo argomento si 18

è svolto a Roma il II Congresso Nazionale de La Rete delle Neurocardiologie, organizzato dall'Area AIAC Interazioni Cuore-Cervello. Questa organizzazione italiana - chiamata Rete - è nata con l'intento di promuovere la formazione di gruppi di collaborazione specialistica nell'ambito neurovascolare e cardio-aritmogeno nelle Strutture sanitarie periferiche che attuano le cure riperfusive per i soggetti affetti da Ictus.

La diagnosi e terapia

E' importante intercettare le persone di interesse cardioneurologico, che possono avere o hanno avuto un Ictus, a diversi livelli nella prevenzione di eventi fatali. Tra le varie cause di questo evento una delle più frequenti è la Fibrillazione atriale. Si tratta di una alterazione del ritmo cardiaco per cui le parti superiori del cuore (Atri) non si contraggono più per spingere il sangue nella parte inferiore (Ventricoli), che si contraggono invece con una frequenza talvolta molto elevata. Questo momentaneo ristagno del sangue negli Atri consente

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Altri argomenti di discussione per un migliore trattamento terapeutico di interesse cardiologico e neurologico sono la Sincope, la Lipotimia e le Crisi epilettiche. La Sincope è caratterizzata da perdita di coscienza momentanea, che insorge rapidamente ed è dovuta ad una riduzione del flusso sanguigno al cervello, spontaneo o da cause traumatiche ed infiammatorie della regione naso-faringea, stomaco, pleura, testicolo e utero; anche ad una riduzione notevole del battito cardiaco (bradicardia). Per Lipotimia si intende una sensazione di malessere di breve durata con sudorazione, pallore, sensazione di venir meno, senza perdita di coscienza, per cui si parla anche di pre-sincope. Le manifestazioni epilettiche senza convulsioni possono confondersi con la Sincope, così come l'Epilessia può determinare delle Sincopi. Si tratta comunque di patologie molte volte non bene identificabili, ma che soltanto la collaborazione specialistica ne può definire la diagnosi e la cura più adatta. ★



#CHIROPRATICA

Dott.ssa Barbara Martino

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Stiramento muscolare Lo stiramento muscolare è una lesione causata da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari. Questo tipo di trauma può accadere in ogni muscolo, ma è più comune nella parte bassa della schiena, nel collo, nelle spalle, e negli arti inferiori. Infatti, questo trauma è molto frequente tra corridori e calciatori. Lo stiramento muscolare si differenzia dalla contrattura per l’intensità del dolore provato, che in questo caso è molto elevato, e dallo strappo muscolare poiché il soggetto riesce comunque a compiere dei movimenti. Nello stiramento, infatti, le fibre muscolari non sono soggette a un distacco dalla loro sede naturale permettendo così una più rapida ripresa.

Sintomi

Lo stiramento muscolare provoca un forte dolore, rigidità, e può limitare il movimento all'interno del gruppo muscolare interessato. I sintomi di lieve o moderata entità di solito scompaiono nel giro di poche settimane. Stiramenti di più grave natura possono richiedere mesi per guarire.

Cause

Spesso questo tipo di lesione è causato da un movimento errato, improvviso o non adeguato del muscolo durante l’attività fisica. Di seguito le cause più comuni: 20

• Riscaldamento non appropriato prima di un’attività fisica • Scarsa flessibilità • Movimento violento e non naturale • Allenamento fisico non costante Lo stiramento muscolare può essere acuto o cronico. Quello acuto può avvenire quando: • Si scivola o si perde il passo • Nel saltare, correre o lanciare un peso • Nel sollevare un peso con una postura sbagliata Lo stiramento cronico, invece, è il risultato di movimenti ripetitivi. Questo può avvenire quando: • Sono presenti piccoli traumi ripetuti alle articolazioni

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• Postura non corretta durante l’attività fisica per lunghi periodi • Calzature inadatte all’attività fisica praticata • Scarsa abitudine allo stretching muscolare prima e dopo l’attività fisica

Trattamento

Una volta avvertito un forte dolore muscolare è opportuno fermarsi per evitare di sforzare inutilmente il fisico o peggiorare il trauma appena avvenuto. Subito dopo è importante assumere una posizione di riposo, ad esempio rimanendo supini a terra, senza tentare di estendere troppo l’arto. La maggior parte degli stiramenti muscolari possono essere trat-



#CHIROPRATICA

tati con successo utilizzando il protocollo R.I.C.E: riposo (rest), ghiaccio (ice), compressione (compression) ed elevazione (elevation). Riposo. Evitare di utilizzare il muscolo per alcuni giorni, soprattutto se il movimento provoca un aumento del dolore. Troppo riposo, però, può portare indebolimento muscolare prolungando, così, il processo di guarigione. Quindi, dopo due giorni, lentamente iniziare a utilizzare il gruppo muscolare interessato, facendo attenzione a non esagerare. Ghiaccio. Applicare subito il ghiaccio dopo il trauma muscolare. Questo aiuterà a ridurre al minimo il gonfiore. Non mettere il ghiaccio a contatto diretto sulla pelle, ma coprire la parte interessata in un asciugamano. Tenere il ghiaccio sul muscolo per circa 15 minuti e non oltre. Ripetere ogni ora il primo giorno. Per i prossimi giorni, applicare ghiaccio circa ogni quattro ore. Compressione. Per ridurre l’emorragia e il gonfiore, avvolgere la zona interessata con un bendaggio elastico fino a quando il gonfiore non si è ridotto. Fare attenzione a non usare un bendaggio troppo stretto poiché potrebbe ridurre la circolazione del sangue. Elevazione. Quando possibile, mantenere il muscolo infortunato rialzato rispetto al livello del vostro cuore. La ripresa dell’attività fisica deve essere graduale e sempre accompagnata da stretching prima e dopo l’allenamento. È sempre utile rivolgersi ad uno specialista, il quale potrebbe consigliare eventuali indagini, come un ecografia, per escludere la presenza di lesioni muscolari. Sempre lo specialista potrebbe 22

prescrivere farmaci antinfiammatori e miorilassanti per accelerare la guarigione. Anche alcune terapie fisiche come la TENS, gli ultrasuoni possono ridurre notevolmente i tempi di recupero. La pratica dello stretching per facilitare il recuperò può essere tanto utile quanto pericolosa per cui si consiglia di eseguire tali esercizi sotto la supervisione di personale qualificato. Il tempo di guarigione dipende dalla gravità della lesione. Per un trauma di lieve entità, il pieno recupero può avvenire entro 3-6 settimane. Per lesioni più gravi, il recupero può richiedere diversi mesi.

Prevenzione

È possibile ridurre le probabilità di uno stiramento muscolare se si prendono alcune precauzioni di base: • Cercare di non mantenere la stessa posizione per troppo tempo facendo delle pause frequenti, spostarsi o cambiare posizione. • Mantenere una corretta postura quando si sta seduti. Utilizzare una sedia che fornisca un buon supporto per la parte bassa della schiena o adoperare un cuscino per il supporto lombare. Quando si è seduti cercare di mantenere le ginocchia al livello dei fianchi. • Sollevare oggetti pesanti con attenzione. Tenere la schiena dritta, piegare le ginocchia, e utilizzare sempre i muscoli delle gambe contraendo nello stesso tempo gli addominali obliqui. Tenere il peso vicino al corpo. Non sollevare e ruotare la schiena contemporaneamente. • Fare sempre stretching e ri-

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scaldamento prima e dopo ogni attività fisica per evitare rigidità muscolare. • Costruire la resistenza muscolare lentamente quando s’inizia una nuova attività sportiva. • Praticare attività fisica regolarmente per mantenere i muscoli sani e forti. • Sottoporsi periodicamente a trattamenti chiropratici per evitare blocchi articolare e prevenire rigidità muscolari. ★



#MEDICINAESTETICA

Dott. Adriano Santorelli info@healthpark.it

800.974000

Cosmeceutica

dove si uniscono cosmesi e salute to gli strati superficiali di essa, i cosmeceutici invece hanno un’azione terapeutica perchè riescono ad arrivare agli strati più profondi grazie ai loro principi attivi che interagiscono con le attività molecolari della pelle. Inoltre di rado i cosmeceutici contengono sostanze coloranti, addensanti e altre componenti, spesso utilizzate nella cosmesi tradizionale”.

Sono più efficaci di un cosmetico e contengono le stesse sostanze presenti in alcuni medicinali, anche se non presentano gli effetti negativi dei farmaci. Sono i cosmeceutici, realizzati grazie ad un ramo della scienza cosmetica che si occupa della produzione di prodotti con benefici uguali a quelli dei farmaci ma che non comprende sostanze o principi attivi che possano comportare effetti secondari tipici dell’assunzione di un farmaco. Possono sembrare simili nella forma e nell’utilizzo ma si tratta di prodotti ben distinti fra loro, qual è la differenza reale fra cosmetici e cosmeceutici? “I cosmetici hanno la funzione di abbellire, proteggere e detergere la pelle ma raggiungono soltan24

Spesso dimentichiamo che la pelle è un organo proprio come i polmoni, il cuore o il fegato, ed è anche l’organo più grande del nostro corpo, con numerose funzioni vitali talvolta compromesse dall’utilizzo eccessivo o sbagliato di prodotti che riteniamo innocui ma che non lo sono, bisogna invece scegliere con attenzione le sostanze che vi applichiamo proprio come facciamo attenzione alla nostra alimentazione. “Con i cosmeceutici possiamo prenderci cura della nostra pelle, prevenendone l’invecchiamento e la degenerazione perché grazie ai loro principi attivi partecipano alla riduzione dei radicali liberi, la principale causa dell’invecchiamento, migliorano il tono e l’elasticità, hanno un effetto foto protettivo e attenuano borse ed occhiaie grazie al potenziamento della microcircolazione”. Tutto ciò non significa che questi prodotti possano curare le malattie della pelle: in questo caso è sempre indispensabile rivolgersi ad un medico o ad un dermatologo per avere la giusta terapia.

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Quali sono i principi attivi utilizzati nella cosmeceutica e come agiscono? “Si tratta di acidi, vitamine e peptidi; in particolare si utilizza la Vitamina C, in concentrazioni molto alte e con un elevato grado di purezza per le proprietà antiossidanti; l’Acido Glicolico e l’Acido Salicilico, per il trattamento delle pelli grasse e dell’acne; l’Acido Ialuronico, per la profonda idratazione della pelle; l’Acido Cogico che agisce contro l’accumulo di melanina sulla pelle contrastando la creazione di macchie cutanee; i Micropeptidi, la cui azione molecolare serve da stimolo per la sintesi biologica di sostanze che rendono la pelle tonica; l’Ossido di Zinco infine è molto utile contro rossori e violente eruzioni cutanee grazie alle sue caratteristiche lenitive ed antinfiammatorie”. Prima di acquistare un prodotto cosmeceutico è bene avvalersi di una consulenza professionale per avere la garanzia di utilizzare il trattamento giusto per il proprio tipo di pelle e non incorrere in effetti inutili o indesiderati. La validità dei prodotti è poi accertata da banche dati internazionali come, ad esempio, http:// www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed. È pertanto sufficiente inserire il nome di un qualsiasi ingrediente contenuto all’interno di una confezione di prodotti cosmeceutici per verificarne l’efficacia. ★



#PEDIATRA

Dott. Carlo Alfaro

http://bit.ly/1dzh7MF

Pediatra

I dolori muscolo-scheletrici nei bambini

Il dolore muscolo-scheletrico è comune nel bambino e nell’adolescente, tanto è vero che si parla comunemente di “dolori di crescita”, a sottolineare la “fisiologicità” dell’evento. Come sempre in campo medico, l’interpretazione del disturbo passa attraverso anamnesi accurata, esame clinico, ed eventuali accertamenti. Con l’anamnesi si devono cercare cause traumatiche, infettive o psichiche (richiesta di attenzione) che possono aver scatenato il dolore. Bisogna cercare inoltre di individuare: sede del dolore (nel bambino piccolo può essere estremamente difficile), tipo, esordio e durata, momento della giornata nella quale insorge, cosa lo fa passare, estensione, associazione ad altri 26

sintomi (quali febbre, perdita di peso, eruzione cutanea, malessere, pallore). Dall’esame clinico generale bisogna valutare lo stato di salute del bambino, mentre dall’esame articolare si cercherà di individuare se si tratta di artalgia (solo dolore) o di artrite (infiammazione con gonfiore, arrossamento, calore), o di dolori ossei, e quanti siano i distretti interessati (dolori localizzati o diffusi). In generale, se il dolore è localizzato ed improvviso, al rientro da scuola o da un gioco, occorre, prima di tutto, pensare ad un trauma. Se il dolore localizzato è persistente o ingravescente, nonostante il riposo, l'applicazione di ghiaccio e la somministrazione di un analgesico, o è accentuato dal

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movimento, è necessario eseguire una radiografia per escludere una frattura o una lesione espansiva (cisti, tumore). Un caso particolare di dolore localizzato è quello di un dolore improvviso all’anca, con zoppia, in bambino fra i 2 e 6-8 anni: è il tipico quadro della “Sinovite transitoria dell’anca”, una patologia benigna a carico dell'articolazione coxofemorale; in oltre il 90% dei casi è monolaterale. L’ecografia mostra di solito versamento e ispessimento della sinovia. Normalmente il decorso clinico è buono con risoluzione entro una settimana, ma la sintomatologia può recidivare. La radiografia del bacino va effettuata solo dopo il secondo episodio, o se la sintomatologia non risolve entro 7-10 giorni, perché, in meno del 4% dei casi, un versamento dell’anca può nascondere una patologia ortopedica (Malattia di Perthes). Dolori articolari ricorrenti possono suggerire una patologia reumatica da escludere attraverso esami ematochimici di base (VES, PCR, LDH, ALT, AST, emocromo con formula etc.) oppure problemi ortopedici, da escludere con un esame radiologico comparativo delle sedi coinvolte. Fra le cause di dolore articolare diffuso e ricorrente va considerata l’iperlassità legamentosa, una condizione fisiologica in cui i bambini presentano ipermobi-



#PEDIATRA

lità articolare. Colpisce prevalentemente il sesso femminile; i dolori muscolo-scheletrici sono dovuti al “superlavoro” cui sono sottoposti articolazioni e tendini. La Fibromialgia è un’altra condizione, comune nelle ragazze adolescenti, in cui i pazienti lamentano dolori muscolo-scheletrici diffusi, associati spesso a disturbi del sonno (insonnia, sonno agitato e disturbato), stanchezza, mal di testa, e aggravati dal freddo e dall’umidità. La pressione delle inserzioni tendinee (i 18 “tender points”) evoca in modo sproporzionato la comparsa di dolore. I dolori della crescita sono invece dolori che generalmente si manifestano agli arti inferiori, più spesso di sera o nel cuore della notte, in bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni. Anche se a

volte sono molto intensi, sono innocui. Di solito il dolore si verifica alle cosce, ai polpacci, dietro le ginocchia, alle caviglie, scompare al mattino, non si verifica ogni giorno e non sempre allo stesso punto. I dolori di crescita possono durare da poche decine di minuti a qualche ora. Si ritiene siano dovuti ad un'attività eccessiva durante il giorno in bambini particolarmente suscettibili. Circa il 30% dei bambini sani in età scolare può lamentare dolori di crescita. Spesso, in un bambino con dolore alle gambe, viene effettuata la determinazione del TAS (Titolo Anti Streptolisinico). Il TAS rappresenta la produzione di anticorpi da parte dell'organismo in risposta a un’infezione di un particolare germe denominato streptococco piogenes o beta emolitico di gruppo A. Il

TAS elevato (anche molto) da solo non ha nessun valore e la sua determinazione, in questi casi, è del tutto inutile; spesso si genera il grave equivoco di identificare il TAS elevato con la Malattia Reumatica (che ha altri sintomi che non i dolori muscolari!) e trattare per reumatismi un bambino sano. Un discorso a parte merita il dolore al rachide. Nella maggior parte dei casi può essere dovuto a postura scorretta durante lo studio, il gioco, l’uso del computer o la visione della TV, o al peso dello zaino contenente i libri, che non dovrebbe superare il 15% del peso corporeo. Escluse queste cause o un trauma, bisognerà considerare cause organiche, di tipo infettivo o tumorale o problemi ortopedici. ★



#FARMACISTA

Dott. Giuseppe De Simone

http://bit.ly/1ghBPqX

335.5302988

Parte la consegna dei farmaci a domicilio

Il servizio è gratuito per anziani e persone sole con gravi malattie Lunedì 20 luglio 2015 partirà il servizio di consegna gratuita a domicilio dei farmaci organizzato da Federfarma, la federazione dei titolari di farmacia, tramite le farmacie, a favore delle persone non deambulanti, per una patologia cronica o grave che non abbiano a disposizione persone che possano recarsi in farmacia. Il servizio, patrocinato dal Ministero della Salute, sarà pubblicizzato mediante uno spot televisivo che andrà in onda sulle reti RAI, realizzato sotto l' egida di RAI per il sociale, entro la fine di questo stesso mese di luglio. I soggetti interessati avranno a disposizione il numero verde 800189521 per accedere al servizio. Un operatore, attraverso una breve intervista telefonica, verificherà la sussistenza dei requisiti per beneficiare del servizio, servizio che sarà attivo nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18. In questo modo si viene messi in contatto con la farmacia aderente al servizio più vicina all' indirizzo dove deve essere recapitato il farmaco. Il servizio è gratuito e la consegna del farmaco è completamente a cura della farmacia e sotto la propria responsabilità, naturalmente nel rispetto della privacy. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di dare una risposta ai bi30

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sogni di anziani e persone sole con gravi malattie in un periodo “difficile” come quello estivo. E mettere in ulteriore risalto la dimensione sociale della farmacia, intesa come presidio al servizio del cittadino. Non è un caso che proprio in questo momento di crisi la farmacia vuole sempre di più rappresentare un servizio di pubblica utilità da tutelare e sostenere a beneficio della società. La Farmacia si conferma presidio sanitario al servizio del cittadino di grande utilità sociale. In farmacia la salute è di casa Info 0818786605 ★





#FISIOTERAPISTA

Dott.ssa Brigida Pinto pintobrigida@gmail.com

331.2668437

Io voglio camminare II PARTE poi sugli arti inferiori e superiori in tutti i segmenti Usciva da un delicato intervento al cervello, con separatamente, quindi congiuntamente, quindi in asportazione di parte della calotta cranica, cui era maniera combinata e alternata, sono stati inseriti seguito un periodo di coma ed una vistosa emiparesi sbilanciamenti posturali, perturbazioni ambientali sinistra, ossia una compromissione motoria, sensidi tutti i tipi, e infine la psicocinetica, utilizzata nel tiva e propriocettiva sullo stesso emilato corporeo mondo dello sport. sia dell’arto inferiore che R. pretendeva (e tuttora superiore (sul quale si era pretende) dal suo corpo sovrapposta anche una lus“Ognuno di noi ha la sua prestazioni motorie di livelsazione alla spalla per uno strada da fare, prendi lo elevato e allora perché spostamento incauto dalla non provare ad “allenarla” barella al lettino), dopo un un respiro ma poi tu non a gestire i movimenti nello ricovero in clinica riabilismettere di camminare..” spazio non in maniera stetativa durato sei mesi, era reotipata, ma prendendo in tornata a casa, ma non era considerazione la enorme per niente soddisfatta delle imprevedibilità delle situazioni stesse proprio come autonomie raggiunte; le avevano detto che doveva fanno gli sportivi, con i dovuti accorgimenti e tutte rassegnarsi, perché “dopo i sei mesi non si recupele precauzioni del caso, ma soprattutto con la conra più nulla”... ma lei sentiva che sarebbe riuscita ad sapevolezza dell’obiettivo completamente diverso ottenere qualcosa in più.. da quello a cui avevo “rubato” l’idea per renderla Deambulava con un tutore al piede e un bastone e terapeutica. con una persona rigorosamente davanti, usava gli Ancora più difficile è stato farle capire che io (o quarti inferiori come due pilastri rigidi, non controllava alsiasi altro fisioterapista) non detengo la verità asil tronco e non ripartiva il carico, guai a pensare di soluta o la sfera di cristallo per predire dove, come, farla sedere a terra o farla lavorare carponi: qualsiasi quando e se si raggiungeranno gli obiettivi prefissati: perturbazione poteva destabilizzarla e farla cadere... io mi limito ad osservare, ragionare, valutare, proCome al solito mi soffermai, prima di iniziare, sul porre, controllare e se vedo “difetti di esecuzione” mio ragionamento clinico, deducendo che si erano modificare o altrimenti a godermi lo spettacolo. Ma sovrapposti più problemi che la stavano incatenando: la cosa più difficile di tutte è stata farle capire che dovevamo distruggere tutti gli schemi patologici e i con i suoi buonissimi dolci (che porta una seduta compensi per capire davvero quale fosse il suo posi e l’altra pure) fatti rigorosamente da lei, ci stava tenziale funzionale. facendo lievitare tutti. È stato difficile far capire a R. che gran parte di quello che faceva per muoversi era sbagliato, o megOggi, a distanza di un anno, R. prosegue con il suo lio: non era affatto economico, le richiedeva cioè un percorso riabilitativo con la stessa tenacia del primo dispendio di energie eccessive rispetto a quelle che giorno ma con un umore decisamente più gioioso, realmente sarebbero servite e che quindi lei stessa, i medici che le dicevano che “dopo sei mesi non ipersollecitandole, stava conducendo le sue struttusi recupera più” si compiacciono nel vederla e la re ad una usura e uno sfiancamento precoci, favoesortano a continuare, se le porgi una mano per camrendo l’istaurarsi di compensi patologici che a loro minare si offende, si fa tranquillamente lo shampoo volta avrebbero ulteriormente sfiancato le strutture, da sola, se non lavora almeno mezz’ora a tappeto deformandole e riducendo sempre più la funzione si lamenta che la seduta non è abbastanza tosta, stessa: il classico cane che si morde la coda. racconta ad ogni nuovo arrivo del centro che lei “un Abbiamo e stiamo ancora affrontando un percorso anno fa stava inguaiata”… lungo e faticoso in cui la funzione “cammino” è staE alterna i dolci a quiche di zucchine e formaggio.. ta smontata nelle sue più piccoli componenti e si è ma, per la gioia di tutti, questo è il male minore. ★ lavorato ponendo attenzione sul tronco e sul bacino, 34

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#COUNSELOR

Dott.ssa Anna Sallustro

338.1356920

Counselor / Educatrice

Counseling di coppia Il rapporto migliore è quello in cui l’amore di uno per l’altro è superiore al bisogno di uno per l’altro -Proverbio zen-

Nella vita in comune le coppie si trovano ad affrontare complesse situazioni esistenziali, tensioni e difficoltà della cui origine non hanno né sentore né consapevolezza. Queste situazioni vengono vissute e considerate come normali e tollerate fino a quando uno dei due esplode e abbandona il campo oppure coinvolge l’altro in una terapia di coppia. La terapia di coppia è in genere un percorso abbastanza breve e consiste nell’esplorare le dinamiche ripetitive che le persone mettono in atto, nell’evidenziare il loro modo di relazionarsi, nell’aprire la strada a una comunicazione diversa volta a sapersi ascoltare l’un l’altro e a essere vicini a livello empatico. Osservando la coppia, il counselor, nota se i due hanno la tendenza ad ascoltarsi e apprezzarsi reciprocamente, anche solamente con piccoli gesti o sguardi o se prevale il giudizio e la disapprovazione, oppure l’interdipendenza è tale per cui il comportamento di uno dei due prefigura già la reazione dell’altro. La capacità di avere conflitti e i conseguenti scontri sono necessari per mantenere viva la differenziazione e la relazione stessa 36

e si rivelano più interessanti per la forma che per il contenuto, poiché in tali circostanze le persone parlano senza ascoltarsi, facendo perdere alle parole significato e valore comunicativo Se in una coppia vi è la tendenza a evitare le discussioni ed eludere l’aggressività, occorre farli parlare a cuore aperto, con una modalità chiara e diretta perché si rendano conto che i toni accesi non uccidono, anzi aiutano a sciogliere i fraintendimenti e ristabilire il contatto. L’obiettivo è imparare a discutere restando lucidi e intelligenti, senza bloccare la consapevolezza di sé e la comunicazione con l’altro, per capirsi profondamente e migliorare la capacità di ascolto, per potersi mettere l’uno nei panni dell’altro in modo da sviluppare, intimità, affiatamento, condivisione, attrazione. Il counselor osserva i giochi di ruolo che vengono attuati dalla

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coppia per avere potere sull’altro, fa da specchio e arbitra all’interno di uno scambio con regole da osservare. Non sono permessi toni e messaggi anche non verbali di disprezzo, la critica e l’opposizione sono diretti ai comportamenti e non alla persona nella sua essenza. Comprendere l’altro non significa essere d’accordo, ma assumersi la responsabilità di un litigio è essenziale per riconciliarsi e ristabilire un clima di serenità. Una relazione d’amore appagante si crea quando fra due persone vi è unione e intimità, ma anche differenziazione e distacco, molti problemi nascono se una delle due esperienze è evitata. Un incontro sano avviene laddove possono coesistere unione e distinzione, capacità di stare insieme e rimanere separati; un luogo in cui il desiderio reciproco si mantiene alto proprio perché può essere rimandato. ★



#NATUROPATA http://bit.ly/100x100-mtc

Mariateresa Caiafa 338 8194524

L'equilibrio tra acidità e alcalinità

Ho sentito per la prima volta quest’affermazione dalla mia Naturopata e nella mia assoluta ignoranza, feci un sogghigno perchè, in quel momento non immaginavo minimamente quanto potesse essere veritiero e potente questo concetto. Nel leggere vari libri a riguardo, simpaticamente, mi è venuta in mente una leggenda, della mitologia medievale che tutti noi conosciamo, la Fonte della giovinezza. Si narra che l'acqua della fonte, la quale è situata nel giardino dell'Eden, guarisca dalla malattia e ringiovanisca chi ci si bagna. Oggi, nell’anno 2015, la “Fonte” non è stata ancora trovata ma un qualcosa di analogo e grandioso è stato scoperto (o solo rispolverato?): “Il miracolo del PH alcalino". Il Dr. Robert O. Young (massimo esperto mondiale sul potere dell'alcalinizzazione) insieme a sua moglie Shelley Redford, dopo anni e anni di ricerche e studi, hanno rivelato al mondo che la relazione tra acidi e basi (sostanze alcaline), quantificata scientificamente su una scala conosciuta come "pH" (che letteralmente significa potenziale di idrogeno), hanno un notevole impatto sulla salute, l’energia e la vitalità nell’essere umano e nel momento in cui si trovano in squilibrio, generano malessere. Il Dr Young ha scoperto la vera chiave per la longevità e la salute? Eppure nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ricevette, il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro e citava: “la mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Tante risposte le avevamo già da tempo ma non sono state coltivate ma messe a lato, perché? Marco Aurelio Antonino, citava: “Se mi si dimostra che le mie 38

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idee o le mie azioni sono sbagliate, sarò felice di cambiare perché ciò che io cerco è la verità, dalla quale nessuno ha mai ricevuto danno mentre ne riceve chi persevera nel proprio errore e nelle propria ignoranza". Chi ha integrato nella propria vita, il concetto del dottor Young o di altri brillanti dottori come Luigi Di Bella, ne ha solo tratto dei benefici e anche io, dopo aver provato, un piccolissimo ma allo stesso tempo potente, consiglio della mia Naturopata, ho notato alcune differenze. Un semplice bicchiere di acqua con del limone e un pizzico di bicarbonato di sodio è riuscito a disinfiammare e lenire il dolore al mio apparato urogenitale. Se un piccolo cocktail basico ha potuto fare questo, quali traguardi di benessere avrei mai potuto raggiungere ottenendo l’equilibrio tra basicità e acidità? È quel, anche se lievemente stare bene, che mi ha attirato sempre di più in quest’argomento affascinante e fatto tornare in mente tutti quegli episodi di infiammazioni terribili dovuti all’acidità, erano dei campanelli di allarme, il corpo mi stava comunicando che qualcosa non andava e mi stava chiedendo di intervenire, ma, quando “non si sa”, l’uomo non sospetta e ignaro percorre strade sbagliate. Nasciamo puri e liberi, crescendo ci contaminiamo e ci rendono schiavi di questa società che mi dà l’impressione che sia stata progettata per condurci verso il malessere, tutto questo solo per salvaguardare e arricchire il business. Avete mai guardato i vs nonni ed esclamato, “vorrei invecchiare come loro” o “donne, come mia nonna non ce ne sono più in giro”? La mia, fino all’età di 94 anni era ancora in grado di cucinare e svolgere l’essenziale in casa, come mai oggi è tutto cambiato? Perché, i giovani si ammalano in continuazione e gli adulti non muoiono più di vecchiaia, ma per i soliti disturbi? La risposta sta nell’inquinamento, negli innumerevoli fattori stressanti, la sedentarietà e tra le più importanti, l’alimentazione non sana e spesso, il cibo che mangiamo è quasi privo dei suoi reali principi attivi, poiché si perdono durante la lavorazione, il trasporto, etc. Una volta si mangiava poco ma bene, oggi tanto e male e lo si può notare dalle carenze nutrizionali su persone giovani e sane. Il ns moderno


stile di vita ci sta rendendo sempre più stanchi, obesi e prematuramente vecchi, questo significa che metà di noi morirà di malattie cardiache e di tumore. Il grande Ippocrate, medico greco, citava “noi siamo quello che mangiamo”, una verità che è alla portata di tutti e le ns scelte alimentari, a lungo termine, influenzano la salute più di ogni altra cosa, tutti i ns meccanismi fisiologici (tra cui la respirazione, la circolazione, la digestione e la produzione di ormoni) funzionano sinergicamente per mantenere il delicato equilibrio interno tra acidità e alcalinità: • un pH inferiore a 7 indica una soluzione acida; • un pH uguale a 7 indica una soluzione neutra; • un pH superiore a 7 indica una soluzione alcalina. Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame. Aree differenti del ns corpo hanno livelli differenti di pH ma affinché la vita sia possibile, il nostro organismo deve mantenere costante il pH del sangue a 7,365 e il corpo pur di preservare tale limite andrà a distruggere altri tessuti o sistemi, perché l’iperacidità cronica andrebbe a corrodere i tessuti corporei. La qualità della ns vita dipende dalla qualità della vita delle nostre cellule, è importante prenderci cura di esse, assicurarci che funzionino al meglio e respingere quello che potrebbe farci del male. Il Dr. Theodore A. Baroody: "Gli infiniti nomi che diamo alle malattie non hanno alcun valore. Ciò che davvero conta è che derivano tutte dalla stessa causa, troppe scorie acide nel corpo!". La via da seguire è mangiare nella giusta proporzione cibi alcalini e cibi acidi, quindi per far sì che il ns corpo sia tendenzialmente alcalino, dovremmo mangiare almeno 8 cibi alcalini e al massimo due acidi. Il corpo umano è stato concepito per essere alcalino, ma tutte le funzioni corporee producono degli effetti acidi ed è molto frequente che sia il sangue che i tessuti possano diventare acidi, quindi se la struttura è basica e la funzione acida, l’essere umano avrà bisogno di un carburante alcalino per dare una mano ai due opposti ad annullarsi. Vi siete mai chiesti, quanto siete acidi? Ci sono vari metodi per poter controllare i livelli del vs pH, quello più semplice è con le cartine tornasole, disponibili in molte farmacie e lo si può testare sia sull’urina che sulla saliva, dato che il pH di quest’ultima è molto più variabile è preferibile testare sull’urina. Il momento ideale è di prima mattina, dopo il digiuno notturno, questo pH rifletterà lo stile di vita e l’alimentazione delle ultime 24 ore o si può misurare durante l’arco della giornata per verificare di persona l’effetto dei pasti... (fine prima parte) ★ 100% FITNESS MAG • Luglio 2015

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#DIRITTO

Valerio Massimo Aiello

339.4095882

Avvocato praticante abilitato al patrocinio Consiglio Ordine Avvocati di Torre Annunziata

Facebook: quando cliccare “mi piace” diventa reato

Pene in agguato per tutti coloro che condividono o cliccano “mi piace” sui post dal contenuto offensivo e diffamatorio. Se infatti è pacifico che colui che offende l’onore e la reputazione di una persona su Facebook incorre nel reato di diffamazione aggravata dall’uso del mezzo di pubblicità, rischiando una condanna che và da sei mesi a tre anni di carcere oltre al risarcimento del danno, non tutti sanno che a rispondere dello stesso reato potrebbero essere chiamati anche coloro che semplicemente cliccano “mi piace” o peggio ancora che ”condividono” il post offensivo. È la linea dura intrapresa da alcune Procure della Repubblica che hanno proceduto alla notifica dei 44

primi rinvii a giudizio per concorso in diffamazione aggravata per i “like” apposti sul social-network blu. Secondo l’interpretazione sposata da alcuni magistrati l’addebito offensivo alla reputazione della vittima aumenterebbe difatti in proporzione alle persone che apprezzano i post denigratori. In parole blande tanto più è elevato il numero di persone che condivide od apprezza la frase denigratoria, tanto più la frase assumerebbe una valenza offensiva. A rischiare la condanna è un uomo di Parma, che per un semplice click sul social network potrebbe finire davanti a un Giudice del tribunale. La Procura della Repubblica di Parma ha chiesto infatti il suo rinvio a giu-

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dizio accusandolo di concorso in diffamazione aggravata per aver espresso il proprio gradimento (mi piace) verso un post offensivo indirizzato a una delle due persone coinvolte in una disputa per motivi politici. In particolare mentre una donna offendeva pubblicamente sul social un’altra l’uomo, pur essendo estraneo alla vicenda, leggendo la diatriba tra le stesse decideva di cliccare “Mi piace” sul messaggio offensivo postato, ignaro del fatto che da quel post diffamatorio sarebbe poi partita una denuncia per diffamazione aggravata che avrebbe coinvolto anche coloro che avevano semplicemente apprezzato o condiviso le frasi offensive. Massima severità quindi da parte dei Giudici nei confronti di coloro che apprezzano o condividono il post diffamatorio aumentandone la stessa visibilità agli altri utenti del social ed accrescendone la propria portata offensiva. Attenzione quindi a non dar manforte agli insulti postati su Facebook, poiché anche un semplice click potrebbe essere causa di spiacevoli conseguenze in ambito penale. Nelle ipotesi suesposte si consiglia di rivolgersi prontamente ad un avvocato penalista di fiducia. ★



#POETA

Salvatore Spinelli

http://bit.ly/1fk7XnN

Poeta

Il Cagnolino e il leone

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A una mostra di belve feroci sempre affamate e voraci, si dice che si poteva entrare addirittura senza pagare.

Vissero parecchi anni felici quei due improponibili amici e la mostra dapprima un pò snobbata, divenne nota e assai visitata.

Ma solo chi in luogo del biglietto portava un cane oppure un gatto da introdurre poi nella gabbia che la belva mangiava con rabbia.

Un brutto giorno la bestiola morì ma il leone subito non lo capì perché continuamente l’accarezzava, lo coccolava, se lo spupazzava.

Desideroso di vedere il leone, un uomo, sfruttando l’agevolazione raccolse per strada un cagnolino e lo consegnò al triste destino.

Quando capì che speranza più non c’era, il leone sobbalzò, drizzò la criniera e con molta forza e tanta rabbia dava testate contro la grossa gabbia.

Di quell’esserino, il grosso leone poteva farne certo un sol boccone, ma ebbe un attimo di smarrimento perché il piccolo sembrava contento.

Per tutta la giornata si dimenò e a calmarlo nessuno ci provò, anzi, con quella forza di natura c’era solo d’avere grande paura.

Del pericolo inconsapevole il cagnolino fece lo svenevole, ritto su due zampette lo guardava e felice a terra si rotolava.

Quando il padrone, poco accorto voleva togliere il corpo morto, il felino ruggì violentemente e l’uomo scappò immediatamente.

A quel punto invece di mangiarlo il leone cominciò a coccolarlo, proprio come fosse un suo leoncino piccolo, indifeso, assai carino.

A quel punto lo voleva calmare ma non sapeva proprio come fare, così gli portò un altro cagnolino, come l’altro, piccolo e carino.

Quando portò la carne il padrone, cosa fece il nostro buon leone, coi denti ne strappò un pezzettino e lo fece mangiare al cagnolino.

Il leone il sostituto non accettò e in un solo boccone se lo mangiò, poi si distese così, pian pianino, accanto all’amato corpicino.

Fu proprio da quel momento in poi che vissero insieme i nostri eroi, e se il leone spalancava la bocca voleva dire: “Guai a chi me lo tocca!”.

Segnato dall’immenso dispiacere non volle più mangiare né bere, dopo cinque giorni venne la morte seguendo del suo protetto la sorte.

Accadde, infatti che un mattino un tale riconobbe il cagnolino, infilò il braccio per prelevarlo e il leone l’azzannò per impedirlo.

Di quella incredibile storia l’uomo conserva ancora memoria perché ha fatto chiaramente capire che pur le belve d’amor posson morire.

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#WELLNESS

TA-Acqua Relax Sorrento Il relax della natura

Ia portata di un progetto si riconosce anche dalle difficoltà tecniche che bisogna affrontare in fase di esecuzione, con questo recente invaso, a corredo di una stupenda villa in stile liberty e posto su due livelli per problemi loggistici, si è scelto di sfruttare la particolare conformazione evitando così di perdere lo spazio disponibile e permettendo l’inserimento nella natura circostante richiamando la pietra locale per confondersi con l'ambiente. L’inserimento nel modo più sobrio di una cascata scenografica utilizzabile per il massaggio cervicale, la seduta idromassaggio, e, al piano superiore 4 comode TARELAX CHAIR dove è possibile ammirare il fantastico panorama attraverso lo sfioro a cascata. La straordinaria potenzialità e 48

la conoscenza acquisita dello STYREPS ha permesso a questo nuovo progetto della Tecnoambiente srl di poter essere realizzato rilanciando l’immagine della penisola Sorrentina con una nuova filosofia del benessere in acqua contestualizzando la TAACQUARELAX in un giardino con caratteristiche che molto spesso si trovano in penisola sia in abitazioni private che presso i grandi centri alberghieri. La duttile TAACQUARELAX ha permesso, in questo caso, di salvare un luogo prima inutilizzato conferendo al luogo un aspetto magico che con il tempo potrà essere sfruttato in pieno rilassandosi e ritemprandosi con il dolce gorgoglio dell’acqua delle cascate in mezzo al verde, ai fiori e dietro l’angolo di casa propria. ★

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#WELLNESS http://bit.ly/1couZMz

Ernesto Lupacchio Central Fitness Club 1, 2, 3

Pensaci adesso… sei ancora in tempo Signore concedimi la forza di cambiare le cose che posso modificare, la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per riconoscere la differenza. Reinhold Niebuhr

Recentemente ho visto un film su Sky, “Cambia la tua vita con un click”, alquanto irreale: raccontava la storia di un architetto che con il click di un telecomando magico cambia la sua vita e poi torna indietro di 30/40 anni… Sapete poi cosa è successo? Per evitare di vivere la vita che aveva vissuto fino ad allora ha cambiato subito atteggiamento, ponendo rimedio agli errori commessi. Certo sarebbe bello nella vita reale poter tornare indietro e fare delle scelte diverse rispetto a quelle già fatte. Il protagonista del film ci riesce. La sua storia potrebbe essere la nostra storia. Lavorava continuamente fino a tardi, anche quando era a casa, per fare carriera e per non far mancare nulla alla sua famiglia, con la quale si giustificava ripetutamente così “lo faccio per voi”. Trascurava la bellissima moglie e i due piccoli figli, pensava solamente alla sua professione, non andava mai dai suoi genitori e quando la moglie li invitava a casa, cercava sempre di evitare perché erano vecchi e pesanti e non gradiva la loro compagnia. Non aveva hobby o passioni particolari, non faceva sport, mangiava male 50

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e velocemente con la conseguenza di aver messo 30 kg in più. Quante persone riconosciamo in questo personaggio? E tu vuoi essere la stessa persona del film e condividere la tua vita con questo tipo di persone? IO NO!!! Se vivi una vita mettendo in secondo piano i valori della famiglia, della gioia, dell’amore, del divertimento, pensando, per esempio, che per far star bene i tuoi figli, non devi fargli mancare niente e comprargli l’Iphone, il motorino, le scarpe e il giubbotto di marca, allora farai la fine del nostro architetto. Se pensi solo al successo schiacciando tutto e tutti, se metti solo spazzatura nel cervello: telegiornale, film violenti, riviste scandalistiche, reality, soap opera, se continui a smanettare con i cellulari senza aver più rapporti diretti con le persone, se continui a bere e drogarti, il cervello ti risponderà con solo spazzatura. Riempi la tua testa di cose positive e lascia fuori le cose negative. Lascia fuori le persone e i fatti negativi: la negatività blocca la creatività.



#WELLNESS

Con quale tipo di persona preferisci passare il tuo tempo? Con una persona scontrosa, apatica, pessimista che vede solo il lato nero delle cose, che si lascia abbattere dai problemi e dagli ostacoli che la vita gli pone, sempre pronta a criticare le idee degli altri senza averne mai di proprie? Oppure con una persona solare, allegra, ottimista, brillante, propositiva, capace di affrontare i problemi con un atteggiamento positivo e costruttivo? D’altra parte, non è nemmeno possibile essere sempre positivi al 100% facendo finta di niente e di tutte le problematiche di cui siamo circondati: questo vorrebbe dire non avere la percezione dei problemi e della realtà. Continuare a ripetere che tutto andrà bene ma non fare niente per cambiare le cose non vuol dire essere positivi, ma essere incoscienti. La persona positiva è quella che si rende conto della situazione difficile, decide di non subirla passivamente e fa qualcosa per modificarla. È la persona che ha consapevolizzato di avere risorse straordinarie e ha deciso di utilizzarle. Pensa al film della tua vita e cambialo prima che sia troppo tardi…Ricordati, che solo tu sei il regista della tua vita e solo tu sei ancora in tempo per cambiarla. Quante volte ci diciamo se potessi tornare indietro…! Ora basta…riappropriamoci della nostra vita e attiviamoci per CAMBIARE OGGI se vogliamo davvero essere una persona diversa domani. Prendiamoci cura della nostra famiglia, facciamo attività fisica, andiamo in palestra, mangiamo sano, viaggiamo e soprattutto AMIAMO! Scrolliamoci da dosso rancori, paure e preoccupazioni che appesantiscono la nostra vita, perdoniamo e ringraziamo sempre per tutto ciò che abbiamo e 52

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perché no, anche di quello che non abbiamo. Già… penserai tu…facile a dire! No, la vita non è sempre facile, ma spesso noi ci mettiamo del nostro per complicarla e inutilmente. Ridiamo di più, ridere, si sa, fa bene alla salute, ma saper ridere di sé e dei propri limiti fa ancor più bene. L'autoironia è una dote rara e per questo preziosa, capace di conferire fascino a chi la possiede. Proprio in questi giorni, durante una lezione di Personal Trainer ad una persona di successo di uno dei comuni della penisola sorrentina, di cui ammiro la capacità di gestire la sua vita con i mille impegni professionali e istituzionali, abbiamo parlato di quanto sia importante non prendersi troppo sul serio soprattutto nei momenti più impegnativi e difficoltosi; infatti mi raccontava che spesso nelle sue riunioni di lavoro più accese, animate da screzi e contrasti, con i suoi collaboratori, all’istante è capace di stemperare gli animi con una semplice battuta e un sorriso, riuscendo così a cambiare lo stato d’animo negativo dei “contendenti” con uno positivo e potenziante. Sicuramente non è facile comportarsi così ma questo atteggiamento può aiutarci a risolvere alcune questioni restando lucidi e a godere di ciò che facciamo. Pensa a personaggi nella storia e nello spettacolo che hanno saputo trasformare un naso prospiciente, un corpo non avvenente e delle misure non proprio da modella in veri punti di forza proprio grazie alla capacità di riderci sopra. Ora fai un elenco di tutto ciò che complica la tua vita. Certamente riguardandola troverai qualcosa che può essere eliminato o semplicemente mutato. Pensa a quante cose belle potresti portare nella tua vita se solo decidessi di farlo. Se vuoi…puoi!!! ★

Tu sei il risultato di tutte le immagini che hai dipinto di te stesso... e ne puoi sempre dipingere di nuove Wayne Dyer


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2 CONTRO 2 10+10 MINUTI CHIUSI IN GABBIA CATEGORIE

PICCOLI AMICI ESORDIENTI ALLIEVI OPEN FEMMINILE

2008/09/10 2003/04 1999/2000 NATI PRIMA DEL

PULCINI 2005/06/07 GIOVANISSIMI 2001/02 UNDER 18 1997/1998 1996


#FILOSOFIA domenico.casa2@tin.it

Domenico Casa 339.3318463

Consulente filosofico

Dante Alighieri, chi era costui?

Settecentocinquant'anni ma non li dimostra. Nacque, infatti tra maggio e giugno del 1265, il nostro più grande poeta, inizio e punto di riferimento costante di letterati, poeti, scrittori, pittori, scultori, artisti di ogni scuola, e padre di quella Italia tanto amata (come l'ingrata Firenze), che non esitò a chiamare "serva" e "di dolore ostello". Da allora, dal 1300, quando scrisse la sua opera monumentale, La Divina Commedia, le cose non sembrano cambiate sostanzialmente, se in certi passaggi della storia, l'Italia è (oppure dà l'impressione) non "di donna di provincie ma bordello". Non solo l'Italia, ma l'uomo, la sua natura più profonda, non pare mutata o modificata, nonostante i progressi dal punto di vista culturale e scientifico. Sotto la patina o l'intonaco o le maschere sempre nuove che ha appreso ad indossare, l'uomo continua a 54

camminare nell'inferno dei suoi vizi e dei suoi difetti, con le sue crudeltà, le sue violenze, le sue ingiustizie, gli stessi efferati delitti, soprattutto sulla parte più debole (bambini, donne, sottomessi). E da ogni parte, se si ascolta bene, si levano ancora "diverse lingue, orribili favelle, - parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle." Queste "facevano un tumulto, il qual s'aggira – sempre in quell'aura sanza tempo tinta, - come la rena quando turbo spira." Si tratta della lunghissima e interminbile fila degli ignavi, di coloro "che mai non fur vivi", la più numerosa della anime infernali, che insegue un'insegna senza alcun valore, cioè il nulla, "e dietro le venia sì lunga tratta – di gente, ch'io non avrei creduto – che morte tanta n'avesse disfatta." Sembrerebbe che per l'uomo non vi sia alcuna speranza. Se ci si ferma e adagia nell'inferno certo che no. Non bisogna dimenticare che la "Commedia" è costituita di altre due cantiche, nelle quali la grande guida indica all'umanità alcune vie d'uscita dalla "bufera infernal che mai non resta". Ma già nell'Inferno egli dà un'indicazione ben precisa a coloro che vogliono uscire "dal pelago alla riva". "Temer si dee di sole quelle cose – c'hanno potenza di fare altrui male; - dell'altre no, ché non son paurose." Tutti i grandi saggi di ogni tempo, da Buddha a Socrate, a Gesù,

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fin giù a Ghandi, Teresa di Calcutta e oltre, hanno affermato lo stesso principio: il male è fondamentalmente fare del male agli altri. Ma in Dante c'è, credo, qualcosa di più. Ovvero egli dice con chiarezza, nel Purgatorio, che se non si compie uno sforzo serio e costante di indirizzarre le passioni e i difetti a scopi non negativi, nonostante si avverta spesso, ma inutilmente, la necessità di un mutamento di rotta, dall'inferno non si escirà mai. Allora egli mostra come trasformare la rabbia in sete di giustizia, l'invidia in cura di sè e così via. Così procedendo sicuramente si giungerà nel paradiso. Che per il Poeta è certamente quel luogo spirituale e trascendente dove egli immagina di vedere, nel tempo di un fulmine, la luce divina. Ma il paradiso è qualcosa di più. Lo hanno scoperto gli americani Richard Schab & Bonney Gulino Schaub, i quali nel loro lavoro "Il metodo Dante", edito in Italia da Piemme, hanno identificato il paradiso con la bellezza e con l'amore. "La forza d'amore insorge dentro di voi nei momenti più semplici, e potete coltivare la capacità interiore di aprirvi ad essa sempre di più. Con il tempo vi accorgerete che non siete voi a scoprire tale forza, ma che essa scopre come esprimersi attraverso voi. È l'energia universale che ogni individuo ha la responsabilità di portare nel mondo." ★



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#FOOD

Il segreto di una bistecca perfetta La carne a lunga frollatura

durata è una scelta del macellaio, che deve utilizzare sempre e solo carne sana. Inoltre deve necessariamente essere fatta “in osso” in una cella frigorifera pulita a 0°-1°, dove la carne perde in liquidi, circa il 20% del suo peso: scordarsi di farlo nel frigorifero di casa con una bistecca a fette

Vi comprereste e mangereste una bella bistecca spessa tre dita ma scura, al limite del nero? Forse no, pensando che è vecchia e stia andando a male… invece vi sbagliate di grosso, perché è una vera prelibatezza, più gustosa e morbida di un taglio fresco e rossissimo. Per capirne il perché basta conoscere un processo fondamentale nella preparazione della carne: la frollatura. La frollatura della carne è quel particolare processo di stagionatura che rende le carni più tenere e, soprattutto, più saporite. La frollatura è chiamata "dry aging" in inglese ed è un processo molto amato dagli amanti della carne. Dopo l'abbattimento la carne degli animali non è immediatamente edibile, ma occorre far passare un tempo variabile durante il quale le carni diventano adatte al consumo. Va dapprima incontro al rigor mortis: a seguito dell'esaurimento dell'ATP, il carburante dei muscoli, essi si 58

accorciano e si irrigidiscono. In seguito, l'aumento di acidità e gli enzimi dei microrganismi presenti nella carne agiscono sulle proteine denaturandole, determinando un aumento di morbidezza, succosità e sapore. La tempistica moderna prevede procedure standardizzate per cui la carne degli animali macellati viene disossata e posta in vendita senza il periodo di frollatura necessario per ottimizzare le caratteristiche sensoriali. In questo modo migliora la conservabilità della carne ma sono penalizzati elementi importanti come tenerezza l’aroma. Il paradosso è che per ottimizzare gli aspetti economici dell’industria di trasformazione/commercializzazione, si compromette drammaticamente la tenerezza, ovvero il requisito più interessante per i consumatori. In realtà il minimo sindacale per una frollatura è 15 giorni, da lì si sale, anche a 4 mesi e oltre. La

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Una volta apprese queste regole, è il momento di toccarla e assaggiarla. Se a guardare un taglio di carne stagionata il suo colore va oltre un color marsala tendente al nero, al tatto risulta ruvida come la corteccia di un castagno, quasi una ferita che si sta rimarginando a difesa della carme stessa. Tagliati i primi millimetri la carne interna appare morbida e rossa. Messa in bocca risulta asciutta, dal sapore pieno e lascia il palato pulito: niente a che vedere con un taglio non frollato di cui si avverte immediatamente l’acqua. Non resta infine che cucinarla. Il consiglio degli esperti è di mantenerla “quasi cruda, al rosa”. Tagliata spessa tre dita, va tirata fuori dal frigorifero almeno 4 ore prima di cucinarla e messa su un calorifero fino a risultare quasi tiepida. A questo punto, aggiunto del sale in una padella la si fa semplicemente scottare 35 secondi per lato. Ed è pronta per essere addentata. ★



#FOODCROSSING

Anna Maione

http://bit.ly/QWy93W

Esperta in comunicazione multimediale dell’enogastronomia

MELANZANE VS CIOCCOLATO

E mulegnane c'à ciucculata, ossia le melanzane al cioccolato, sono un dolce antichissimo, già citato dagli esperti di cucina napoletana e presente nei diari dei viaggiatori dei secoli passati che ne esaltavano la bontà data principalmente dal curioso accostamento tra il gusto piccante delle melanzane e il dolce del cioccolato. La ricetta tramandata oralmente è arrivata sino ai giorni nostri, dove è diventata uno dei piatti più diffusi nella piana di Sorrento grazie anche alla grande disponibilità dell'ortaggio. Come per altre ricette, le melanzane con la cioccolata rappresentano un piatto tipico della tradizione sia in Costiera Amalfitana 60

che nella Penisola Sorrentina. Tant'è che entrambe le costiere ne rivendicano la paternità. La storia di questo dolce è riportata dalla carissima Cecilia Coppola, nel suo libro “Zeppole, struffoli e chiffon rosso” dedicato alla gastronomia della penisola sorrentina. Stando a quanto racconta Cecilia Coppola la ricetta della melanzana con la cioccolata avrebbe origini arabe e sarebbe stata poi diffusa dalle suore Agostiniane di Santa Maria della Misericordia. In molti monasteri della zona le suore, infatti, dedicavano gran parte del tempo alla creazione di notevoli leccornie che poi ven-

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devano per il sostentamento del Convento e per aiutare i poveri. Fra le più famose vi erano appunto le religiose Agostiniane di Santa Maria della Misericordia, cui la tradizione attribuisce la creazione di molti dolci tradizionali napoletani fra i quali i tradizionali dolci natalizi: struffoli, mostaccioli, susamielli, sapienze e roccoco’ Sembra però che la ricetta delle melanzane al cioccolato non sia stata inventata da quelle suore, ma che abbia addirittura origini arabe. Si racconta infatti che per la prima volta furono offerte dalle suore alla nipote dello Zar Nicola II che, all’inizio del secolo, si era


Imma Gargiulo

© FOTO DI ANNA MAIONE

Chef Patron del Ristorante Femmena Conduttrice di "Conserve di Casa" su Alice TV

recata a trascorrere il puerperio in un famoso albergo della zona: il Grand Hotel Cocumella (originariamente furono i Gesuiti che costruirono un monastero in un’area di campagna con frutteti e agrumeti degradante verso il mare, solo nel 1777 l’edificio cambiò proprietario e fu trasformato in albergo, la più antica stazione di svago e di riposo) La nobile russa fu mandata lì per ritemprare il fisico delicato al tepore della penisola sorrentina dove fu assistita nel parto da una locale levatrice, e l'usanza per l’esito positivo del lieto evento prevedeva che venisse donato alla puerpera un cesto di prelibatezze preparate dalle suore di Santa Maria della Misericordia. Qualche decennio dopo, i pasticcieri del luogo, ripresero la famosa ricetta delle Suore Agostiniane. E a questo punto passerei la penna a Imma! (quella che vedete in foto è l'interpretazione che Imma diede alle sue melanzane con la cioccolata in occasione di Festa a Vico 2014: Melanzana Ciok ...sullo stecco!)

LE MELANZANE CON LA CIOCCOLATA Un ricetta tipica della Costiera sorrentina che vede accostate le melanzane lunghe napoletane con la salsa e la farcia di cioccolato, ma con le mille sfaccettature tipiche delle ricette più antiche e caratteristiche. Nonna Rosa con la sua ricotta e frutta candita, Nonna Immacolata con il suo tocco rustico della mozzarella. Ebbene si, nonna Immacolata proponeva questo dolce come fosse una parmigiana di melanzane servita con salsa al cioccolato anzichè sugo di pomodoro. Che mia nonna fosse avanti anni luce rispetto alla ristorazione nazionale?

INGREDIENTI PER UNA PIROFILA DA 18CM 2 melanzane Napoli medie 1 uovo 100 gr amaretti 50 gr di cacao amaro 2 cucchiai di zucchero 100 gr di ricotta vaccina sgocciolata ★ 30 gr di canditi ★ ★ ★ ★ ★ ★

Per la salsa di cioccolato ★ 100 gr Cacao amaro ★ 50 gr zuccheri ★ Acqua e latte Q.B.

PROCEDIMENTO Innanzitutto sbucciare ed affettare le melanzane. Lasciarle riposare cosparse di sale grosso sotto un peso. Trascorsa un’ora sciacquare le melanzane, strizzarle, asciugarle e friggerle in abbondante olio di semi. In una ciotola sbattere l’uovo con lo zucchero ma senza montarli. Aggiungere la ricotta, i canditi ed infine il cacao setacciato. Rendere la pastella uniforme. Foderare una piccola teglia con delle fette di melanzana ricoprire con il composto e finire con un secondo strato di melanzane. E’ possibile creare più di uno strato se si preferisce. Stemperare il cacao amaro e lo zucchero con un misto di latte ed acqua fino a renderlo liquido ma non acquoso. Cospargere le melanzane e mettere in forno preriscaldato a 180°per 20 minuti circa. Una volta fredde è bene farle riposare in frigo. Questo dolce è favoloso se servito fresco. ★

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