Rapporto sull'andamento dell'economia 2008 - Repubblica di San Marino

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Rapporto sull’andamento dell’economia 2008 della Repubblica di San Marino – CCIAA di San Marino

2007 quanto, con minore intensità, nel 2008 il capitale investito e il fatturato aumentano. Inoltre tra il 2006 e il 2008 si mantengono buoni i valori degli indici di liquidità e di solidità patrimoniale; a questo proposito, se elementi di debolezza si possono ravvisare nel livello di capitalizzazione piuttosto basso e nella propensione all’indebitamento relativamente elevata, i valori degli indici in questione rientrano comunque nella norma se si tiene conto che le imprese esaminate sono, in media, di piccole dimensioni e che la piccola dimensione è generalmente associata a livelli di capitalizzazione contenuti. Anche la redditività, misurata dal ROS e dal ROI, pur diminuendo nel 2008, resta su valori soddisfacenti; la redditività del capitale proprio si riduce in maniera più marcata nel 2008, ma resta superiore al valore dell’Euribor lungo tutto il triennio 2006-2008. Tali dinamiche osservate per il complesso delle imprese non sono tuttavia omogenee a tutti i comparti, che presentano tra loro non pochi elementi di differenziazione. I servizi, che sotto alcuni profili (numero di aziende, incidenza del capitale investito, ad esempio) assumono un ruolo primario nell’economia sammarinese, evidenziano nel 2008 la crescita più ampia del capitale investito e un aumento del fatturato secondo solo a quello che si riscontra nel commercio (sia all’ingrosso che al dettaglio); nel contempo un incremento sostenuto di alcune voci di costo contribuisce alla flessione dell’utile d’esercizio, mentre la quota delle società in perdita nel comparto è superiore a quello riscontrato nel totale delle imprese. Inoltre, (come si vedrà), i servizi presentano indici di redditività relativamente contenuti. Le attività di produzione e manifatturiere, che coprono il 35% del fatturato realizzato dalle imprese sammarinesi, mostrano nel 2008 un indubbio peggioramento: calano il capitale investito e il fatturato, si riduce l’utile netto d’esercizio. Allo stesso tempo è opportuno sottolineare i punti di forza del comparto: l’incidenza delle società in perdita relativamente bassa e il mantenimento di indici di liquidità, di solidità patrimoniale e di redditività su livelli migliori di quelli del complesso delle imprese (cfr. oltre, nel capitolo dedicato al settore). Il commercio all’ingrosso presenta nel 2008, come il totale dei settori, un rallentamento nella crescita del capitale investito. Nel contempo il fatturato aumenta in maniera consistente, se confrontato con l’incremento registrato nella maggior parte dei settori, ma crescono anche le principali componenti di costo tanto da determinare una perdita d’esercizio. Altri elementi di debolezza, come si vedrà, risiedono nell’elevato indebitamento e nella ridotta autonomia finanziaria, oltre che in indici di redditività inferiori a quelli registrati dal complesso dei settori. 53


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