IL SOLENGHINO ANNO I, edizione 2012, numero I
Un cordiale saluto a tutti, Avendo l’onore di scrivere la prima pagina dell’edizione N°1 del “Solenghino”, credo sia utile iniziare ricordando un po’ di storia della nostra squadra…. Per arrivare a pensare quello che vorremo fare. Quando l’allora ATC N° 3 decise di disciplinare la caccia al cinghiale, autorizzandola solo in squadre e vietandola ai cacciatori non iscritti in esse (prima tutti cacciatori vaganti potevano cacciare il cinghiale), i cacciatori di Tavernola, con i quelli di Vigolo, Parzanica e Predore, si sono attivati al fine di preservare il nostro territorio, ed inibendone l’ingresso ad altre squadre di valli vicine, costituendo il Club per la caccia al cinghiale “Solengo”. Il Club era “l’organo” che coordinava le tre squadre che lo costituivano al fine di avere una buona gestione del territorio e le squadre erano: Tavernola con Predore, Vigolo e la molto ambita Parzanica. Molto ambita perché i cinghiali erano soprattutto nella ”Corna”, territorio poco conosciuto se non dal compianto Elvio il quale (pur non essendo cacciatore) con grande conoscenza del territorio insegnava i passaggi al nostro “Zigo” (cosa molto grave per i cinghiali). Il primo anno, dopo diverse uscite a vuoto, “tramavo” con Zigo per andare ad acquistare dei cinghiali da lanciare il giorno prima della battuta, pur di sfatare i numerosi cappotti infilati di seguito. Le tre squadre hanno poi deciso di organizzare una battuta associata nella “Corna” (dimostrando che l’unione “fa la forza”) e alla fine di essa abbiamo portato in piazza di Parzanica i nostri primi quattro cinghiali. E fu festa dei Paesi!!! Dopo anni sicuramente di crescita e belli, i regolamenti Provinciali modificati ogni anno, hanno logorato e obbligato il Club a diventare squadra, con il territorio di Predore Tavernola e Parzanica, lasciando la squadra di Vigolo con Viadanica, poi ci siamo aggregati con Riva di Solto, durante queste “modifiche” sono emersi anche gravi problemi di convivenza venatoria con alcuni componenti delle squadre associate. Al fine di potere tenere in vita la “Solengo”(giunta allo scioglimento), ricordiamoci che ci rubavamo i cinghiali tra di noi, il nucleo fondatore della stessa, “faceva quadrato” e decideva di usare una mano forte e ferma nella gestione della squadra, al fine di poterla fare rivivere con lo stile che ci distingueva, rimettendola in moto grazie alla nostra passione venatoria e associativa che non è seconda a nulla. La squadra riprendeva le sue regole iniziali, dove l’eguaglianza tra i cacciatori, la gestione del territorio, delle battute, della divisione della carne e della cassa dovevano essere condivise e la “Solengo” vive una nuova primavera, dove la grande difficoltà ad avere il numero minimo di cacciatori per formare la squadra è superato, grazie alla nostra “rinata” ospitalità sono entrati in squadra cacciatori provenienti da tutta la Provincia di Bergamo e non solo da essa. I timori di alcuni di noi, che sostenevano che la squadra doveva essere riservata solamente ai cacciatori locali per non avere maggiori problemi interni, sono stati completamente superati, ad oggi, lo posso dire ad alta voce, tutti i cacciatori che hanno richiesto di diventare componente della “Solengo” lo sono diventati! E continueremo ad accettarli fino al numero di settanta (come da regolamento Provinciale) prima di fermare le iscrizioni. Con il loro ingresso è giunta nuova “linfa” alla squadra, grazie all’entusiasmo di alcuni di loro vi proponiamo questo giornalino, che vuole essere un modo nuovo per fare conoscere cosa fa la squadra, altri percorrono decine e decine di chilometri per riempire le mangiatoie in periodo di caccia chiusa!!! E mi fermo qua… Non vorrei tediarvi, raccontando quello che abbiamo fatto quest’anno e preferisco elencare le attività che potremo fare il prossimo anno, che sono: 1)
Identificare in modo chiaro i sentieri dove devono mettersi i “postaioli”.
2)
Sul loro percorso costruire dei palchetti dove collocare i cacciatori, la Legge Regionale prevede che il fucile a canna rigata può essere utilizzato solo da palchetti, con questi realizzati, poter aprire un nuovo discorso con i responsabili Provinciali, atto ad avere l’autorizzare per l’uso di dette armi.
3)
Indire “Democratiche Elezioni” della Solengo, al fine di potere dare continuità all’attuale gruppo, inserendo nuovi cacciatori e per creare un gruppo dirigente che possa portare la “Solengo” all’Eccellenza Venatoria Provinciale.
4)
Cercare una sede per avere un punto di ritrovo, sia per il convivio che per l’eviscerazione dei cinghiali.
Volutamente non ho menzionato nomi, credendo che tutti i cacciatori che hanno fatto parte della Solengo hanno contribuito alla sua crescita. P.S. Mi scuso con voi se partecipo a poche battute, sappiate comunque che ci sono sempre anch’io, sia nel bosco sia fuori di esso.
Viva la Caccia, Viva La Solengo! Rolando