La Campanella Settembre 2009
1-10-2009
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SCUOLE CERTIFICATE UNI EN ISO 9001:2000 ANNO VII - NUMERO 1 - SETTEMBRE 2009
.org MENSILE
D I I N F O R M A Z I O N E D E L L’ I S T I T U T O
S C O L A S T I C O PA R I TA R I O S A C R A FA M I G L I A
NEWS
Le scuole dell’Istituto Sacra Famiglia di Comonte e Seriate hanno avuto la certificazione della qualità UNI EN ISO 9001:2000. Un importante riconoscimento a testimoniare la buona organizzazione delle nostre scuole.
SCUOLA INFORMA
Buon Anno Scolastico a tutti i nostri studenti e alle loro famiglie.
DI
COMONTE
E
S E R I AT E
Giardino, che metafora !
“Il giardino che vorrei” si è trasformato in realtà. Circa trecento scuole italiane e millequattrocento elaborati per un totale di cinquantamila ragazzi. E chi l’ha spuntata? La nostra scuola, capace di aggiudicarsi il concorso promosso da Viridea – azienda milanese che si occupa di natura e ambiente – e dalla rivista Okay. E soprattutto di realizzare un vero e proprio giardino negli appositi spazi esterni. Se chi semina vento raccoglie tempesta, chi rispetta la natura e fa le cose per bene raccoglie i frutti di tanto lavoro. In tali forse banali e lapalissiane affermazioni, si può notare un incredibile parallelismo con la scuola e il suo compito educativo. Per ottenere risultati importanti, infatti, è necessario lavorare sodo. Compiere quei sacrifici necessari al raggiungimento dello scopo, sia esso la promozione
scolastica alla classe successiva, sia la ben più importante crescita umana della persona. L’improvvisazione è bandita. Così come la fretta che, dalla notte dei tempi, sappiamo essere cattiva consigliera. Correre oggi per ritrovarci per le terre domani non è certo un suggerimento carico di saggezza. Ci vuole pazienza. Ci vogliono cura e attenzione. Con gli alberi, così come con i ragazzi. Come suggerisce Christiane Singer “… il giardiniere non può fare la guardia ai topi, ai bruchi, alle talpe. Non può impedire alla grandine di abbattersi. Non può costringere la pianta a crescere più in fretta… Non può che tentare di mettere tutte le possibilità a disposizione della pianta e conservare vivo con essa un dialogo”. La redazione Diego Pagnoncelli